sabato

“RETI AMICHE”: PORTARE I SERVIZI PIÙ VICINO AI CITTADINI.

Più servizi ai Cittadini.
Cittadini e imprese si rivolgono alla Pubblica Amministrazione per visure, certificati, pagamenti di contributi, tasse e multe ma spesso trovano sportelli affollati e poco accessibili. Questi servizi sono ora disponibili anche presso tabaccai, uffici postali, banche, grandi aziende e in alcuni centri commerciali. www.retiamiche.gov.it
POSTA CERTIFICATA: RISPARMI TEMPO E DENARO.
PostaCertificat@ ha lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ritorno e permette di dialogare gratuitamente con tutti gli uffici pubblici senza più produrre documentazione cartacea e fare code agli sportelli. Per richiedere l’attivazione è sufficiente collegarsi al portale www.postacertificata.gov.it effettuare la richiesta on line e poi recarsi entro tre mesi in uno degli uffici postali abilitati per l’identificazione, portando documento di identità, codice fiscale e una fotocopia di entrambi. Numero verde: 800.254.009
LINEA AMICA: LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A PORTATA DI MANO.
Dal 29 gennaio 2009, Linea Amica, il più grande network europeo di relazioni con il pubblico, consente di:
•Usufruire da casa, via telefono o via internet, dei servizi della Pubblica Amministrazione, centrale e locale;
•Disporre di 120 operatori ed esperti a disposizione dei cittadini;
•Segnalare disservizi;
•Chiedere informazioni sulle pratiche da svolgere;
•Monitorare la soddisfazione dei cittadini.
www.lineaamica.gov.it - 803.001 da telefono fisso - 06.828.881 da cellulare Lunedi-Venerdi.

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giovedì

Importante e Costruttivo Incontro del Movimento per l'Italia

Il Movimento per l’Italia di Daniela Santanchè ha riunito presso il Visconti Palace Hotel di Roma una folta rappresentanza di simpatizzanti ed iscritti per fare il punto sulla situazione politica attuale. Al centro del dibattito “Per una politica pulita”, voluto da Fabio Sabbatani Schiuma, Coordinatore Laziale del MPI, è stata proprio la necessità di intensificare gli sforzi al fine di investire su una politica veramente dedita al bene comune e alla soluzione dei problemi reali dei cittadini. Un impegno che deve accomunare politici ed elettori di centrodestra, del PDL / MPI, nel continuare a proporsi in maniera credibile come riferimento per i cittadini, a maggior ragione ora che la crisi economica e di valori si sta facendo sentire in tutta la sua gravità. Gli interventi dell’On. Daniela Santanchè, dell’On. Luca Barbareschi, del Coordinatore Fabio Sabbatani Schiuma, dell’Assessore Regionale del Lazio On. Francesco Lollobrigida, dell’On. Fabio Rampelli e di tutti coloro che si sono avvicendati nel dibattito, ognuno con il proprio personale contributo di esperienza al servizio della comunità, sono stati tutti incentrati sulla volontà dichiarata di non mostrare il minimo cedimento nello spendersi a favore di una politica pulita che abbia sempre come riferimento il bene dell’Italia e degli Italiani. Parole come onore, amore per la patria, rispetto delle regole e fedeltà ai valori autentici, da sempre faro della politica di destra, in tempi difficili divengono sempre più punti cardine sui quali incentrare l’attività politica al pari della vita quotidiana di ogni singolo cittadino. Un impegno politico che, spaziando dalla corretta gestione del trasporto pubblico fino ad una matura gestione dei rapporti internazionali, deve sempre e comunque ispirarsi al bene comune degli Italiani.


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RAMPELLI (PdL), OPPOSIZIONE SPROFONDA NEL RIDICOLO

GOVERNO: (ANSA) - ROMA, 12 OTT - «Un'opposizione impresentabile sprofonda nel ridicolo decidendo di uscire dall'Aula per non ascoltare le comunicazioni del presidente del Consiglio. Sono così affezionati alla democrazia che boicottano il Parlamento e il governo eletto dal popolo»: così il deputato del Pdl, Fabio Rampelli. «Bersani, Di Pietro e Casini escono forse dall'aula - aggiunge - perchè convocati da Montezemolo, Profumo e De Benedetti, tre persone che notoriamente non hanno alcuna responsabilità nelle vicende che hanno fatto accumulare all'Italia il suo attuale debito pubblico. La loro convergenza programmatica con la Camusso, la Marcegaglia e Vendola rimette in onda quel sistema consociativo e socialconfuso che ha messo in ginocchio la nostra nazione. La loro sciatteria - conclude - ci darà la forza necessaria per ottenere una fiducia ampia venerdì». (ANSA). PAE 12-OTT-11 20:23 NNN

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martedì

"Torna in campo Fabio S. SCHIUMA: IO CI SONO !!!"

Mercoledì 12/10, ore 18, Visconti Hotel (via Federico Cesi, zona piazza Cavour).
Pubblicata da Inesluna Doffini. Per 'descrivere' a chi non lo conosce il nostro amico FABIO, ho scelto una parte di un articolo di un giornale che parlava di un evento elettorale organizzato durante le ultime regionali proprio da lui, definito dal quotidiano "Libero"; "Schiuma, il Ribelle".
"E a fare gli onori di casa è proprio lui: Schiuma. Oppure Sabbatani come preferisce chiamarlo Ignazio La Russa già da quando il giovane muove i primi passi tra via della Scrofa e quel Campidoglio in cui finirà per avere uno scranno per undici anni. Ci sono tutti i suoi amici, gli elettori. Qualche giornalista. C’è Libero. C’è Marco Falaguasta che duetta con lui dal pulpito. C’è Corinne Clery in prima fila che spende parole di stima. C'è Alessandro Galeazzi. C’è anche Luca Romagnoli, che parla di “lealtà” dell’uomo e di "capacità di dialogo". Peccato sia saltata la lista Fiamma Tricolore-Mpi, "e chi ce lo doveva dire che sarebbe andata così? - chiede Santanchè al segretario della Fiamma. “Oggi saremmo ancora più di aiuto al Pdl”.
La serata ha un sapore particolare anche per Fabio: Schiuma è la promessa disarcionata che risale in sella dopo la caduta. Quell’inchiesta sul Laziogate che lo vide giudiziariamente prosciolto ma non politicamente indenne. La politica del resto si sa: esige spesso capri espiatori. Ma il destino oggi rimescola le carte e parla con la voce di Daniela Santanchè: “Vi do questa notizia. Schiuma è il capo della mia segreteria politica. Lavorerà con me in Ministero, mi sembra la cosa più giusta in un movimento come il nostro dove non vincono le logiche dei parenti, dei fratelli, degli amici, delle correnti. Nel Movimento per l’Italia c’è una caratteristica, e questa caratteristica è quella del merito.”
Schiuma ringrazia Daniela, davanti ai suoi amici, ai suoi elettori che nonostante il "temporale" son rimasti in tanti e “nel quartiere Prati Schiuma pigliava più voti di Gianfranco Fini” si sente sempre raccontare. Come diceva il film, non può mica piovere per sempre...

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giovedì

Addio a Steve Jobs, il più grande innovatore dell'era digitale.

Tutta l'America oggi è in lutto per la perdita di un dei suoi più grandi uomini.
Washington - (Adnkronos/Aki) - Il padre di Apple è morto a soli 56 anni, stroncato da un cancro al pancreas, la malattia contro cui lottava dal 2004. Conosciuto nel mondo come il più grande innovatore dei nostri tempi, a lui si devono l’iPod, l’iTunes, l’iPhone e l’iPad, strumenti che hanno rivoluzionato un’industria intera. Il suo motto: ''Siate folli, siate affamati''. L'omaggio di Apple sul suo sito: ''Abbiamo perso un genio visionario''. In una lettera dell'agosto scorso la rinuncia al comando di Apple. Obama: ''Ha trasformato le nostre vite, ha cambiato il modo in cui ognuno di noi vede il mondo''. Il mondo rende omaggio a Steve Jobs: ''Era l'Edison del nostro tempo''. Zuckerberg: ''Sei stato stato un mentore e un amico''. Bill Gates: ''Mi mancherà immensamente''. La notizia sulle prime pagine. Il saluto su Twitter. Il web ricorda il 'profeta' Steve. Apple, la mela che ha cambiato il mondo. Il parallelo con Olivetti (VIDEO).

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martedì

Premio giornalistico OIPA - “La ciotola d’argento”.







Rai Radio Televisione Italiana
Sala Arazzi - Viale Mazzini, 14 Roma

Si è tenuta oggi la prima edizione del premio giornalistico “La ciotola d’argento” organizzato dall’OIPA Italia Onlus (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) con il patrocinio del Comune di Roma, del Segretariato Sociale della Rai e con il contributo di Almo Nature.
La suggestiva Sala Arazzi in Viale Mazzini ha fatto da cornice alla consegna di riconoscimenti a testate e giornalisti tv, radio e carta stampata che si sono distinti per aver dato spazio e visibilità a tematiche animaliste. L’evento, condotto dai giornalisti Rai Christiana Ruggeri e Andrea Fusco, ha rappresentato inoltre un importante momento d’incontro tra media, rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e del volontariato: attori con ruoli fondamentali nella lotta per la salvaguardia dei diritti animali. Oltre ai riconoscimenti giornalistici sono stati consegnati anche premi speciali ai rappresentanti delle forze dell’ordine che collaborano con i nuclei di guardie zoofile OIPA.
L’OIPA ha scelto di istituire un premio giornalistico per sottolineare l’importanza che i media rivestono nell’informare sui gravi casi di maltrattamento ai danni degli animali, sui disservizi e sulle negligenze degli enti preposti che spesso mettono a rischio il loro benessere, ma anche nel dare indicazioni utili per una serena convivenza uomo-animale. La sensibilità e la preparazione dei giornalisti può dare alle associazioni la possibilità di far conoscere il lavoro e l’impegno dei volontari che ogni giorno salvano migliaia di animali vittime di soprusi, ma anche di coinvolgere l’opinione pubblica nelle battaglie che portano avanti per dare voce a chi non la ha, chiedendo la promulgazione e la modifica di leggi che tutt’ora non sono completamente dalla parte dei più deboli.
“Siamo molto felici di poter premiare chi ha scelto di dare spazio agli animali, al loro mondo e ai maltrattamenti che subiscono quotidianamente a causa dell’uomo – ha commentato Massimo Comparotto, Presidente dell’OIPA Italia Onlus – Il principale obiettivo dell’evento è quello di promuovere la collaborazione tra associazioni, media, istituzioni e forze dell’ordine, perché solo gli interventi congiunti possono fare la differenza. E’ quindi importante mantenere vivo il dialogo, integrando le reciproche competenze al fine di raggiungere l’obiettivo comune: creare una società in cui ci sia rispetto a prescindere dalla specie di appartenenza.”

Premi notiziari televisivi:

· Tg 1 - Roberta Badaloni (Rai 1)
Per la passione e il coraggio nel realizzare servizi di denuncia e sensibilizzazione su importanti tematiche animaliste.

· Tg 2 - Marcello Masi (Rai 2)
Per l’attenzione che da sempre dedica alle news sul mondo animale, rinnovata dalla linea editoriale del direttore Marcello Masi.

· Tg 2 - Premio alla memoria di Emilio Nessi
Per ricordare lo storico collaboratore del Tg 2 che riusciva a far trasparire il suo grande amore e rispetto per gli animali da ogni servizio a loro dedicato.

· Tg 5 - Maria Luisa Cocozza (Canale 5)
Per l’inserimento di una rubrica fissa sugli animali, curata da Maria Luisa Cocozza, al fine di fidelizzare il telespettatore, che percepisce questa finestra informativa come un autorevole punto di riferimento.

· Studio Aperto - Giovanni Toti (Italia 1)
Per la scelta del direttore Giovanni Toti di dare spazio a servizi su casi di cronaca, a lieto fine o meno che hanno per protagonisti i quattro zampe.

· TG 3 Lazio - Maria Grazia Melia (Rai 3)
Per la perseveranza nel ritagliare spazi che raccontino, oltre alla cronaca locale, anche storie di animali.

Premi programmi di approfondimento:

· Nati Liberi - Licia Colò (Rai 3)
Per la diffusione di una corretta cultura animalista attraverso un format televisivo che sottolinea come l’uomo stia danneggiando l’habitat naturale di migliaia di specie.

· Diritti: Altre Voci - Noi e Loro (Rai News)
Per la scelta di dare voce a chi non ha voce e per l’approfondimento dei diritti, spesso negati, degli animali attraverso l’intervento in studio delle associazioni animaliste.

· Striscia la Notizia - Edoardo Stoppa (Canale 5)
Per i coraggiosi servizi di denuncia su gravi casi di maltrattamento in tutta Italia e l’intervento concreto per porre rimedio garantendo il benessere degli animali.

Premi programmi per ragazzi:

· Bau Boys - Marco Berry (Italia 1)
Per l’impegno nel fornire una corretta educazione ai bambini, insegnando a non mostrare indifferenza davanti alla prevaricazione dei diritti animali, ma ad agire in modo concreto, collaborativo e costruttivo.

· Missione Cuccioli - Simone Dalla Valle (DeaKids)
Per l’impegno nell’insegnare ai bambini un corretto approccio con i cani, invitando a non acquistarli ma a salvarli dai canili, responsabilizzandoli a creare un rapporto basato sul rispetto e la conoscenza dell’animale.

Premi quotidiani e testate specializzate:

· Corriere della sera - Paola D’Amico
Per la scelta della direzione di garantire due pagine, con cadenza settimanale, all’interno della cronaca di Milano.

· La Repubblica - Cristina Nadotti
Per l’attenzione riservata alle notizie sul mondo animale, approfondite sia sul quotidiano sia nel blog Animal Mouse ospitato nel portale Repubblica.it e firmato da Cristina Nadotti.

· Il Giornale - Oscar Grazioli
Per la sensibilità alle tematiche animaliste, cifra che contraddistingue la linea editoriale di Vittorio Feltri, e gli appassionati articoli in difesa dei diritti animali di Oscar Grazioli.

· Libero - Marinella Meroni
Per gli articoli di denuncia e riflessione su casi di cronaca e mala gestione ai danni degli animali a firma di Marinella Meroni.

· La Padania - Stefania Piazzo
Per la passione degli articoli dell’animalista Stefania Piazzo, che da sempre versa fiumi di inchiostro in difesa dei diritti animali.

· Corriere.it - Alessandro Sala
Per la scelta di dedicare un’intera sezione del portale al mondo animale: utile strumento per avere un’informazione completa spaziando dalla cronaca locale e internazionale, alle gallery fotografiche per promuovere le adozioni.

· La Stampa.it - Fulvio Cerutti
Per la scelta di dedicare un’intera sezione del portale al mondo animale – La Zampa.it – fornendo utili aggiornamenti sui casi di cronaca, italiani e internazionali, ma anche una vetrina per gli animali in cerca di casa.

· Quattrozampe - Maria Paola Gianni
Per il prodotto editoriale valido e completo, realizzato con l’ausilio di esperti del settore e delle associazioni.

Premi radio:


· Radio 101
Per la serrata e incisiva campagna anti abbandono dell’estate 2011.

· RTL 102.5
Per l’attenzione dimostrata verso le notizie diffuse dalle associazioni, con frequenti spazi dedicati alle loro battaglie e vittorie.

· Radio NumberOne
Per la scelta di dare spazio ai contributi delle associazioni creando una rubrica ad hoc, “Estate a 4 zampe”, oltre che la messa in onda gratuita degli spot anti abbandono.

· Radio Bau
La prima web radio interamente dedicata agli animali, nata grazie alla grande sensibilità di Alberto Hazan, presidente del Gruppo Finelco, e di Davide Cavalieri, ideatore e direttore della radio a quattro zampe.

· Isoradio
Per gli spazi dedicati agli spot contro l’abbandono degli animali sulle strade.

Premi speciali:

· Noi Animali Onlus
Per l’abnegazione e la passione di un network di volontarie che ogni giorno agiscono in prima persona per salvare cani e gatti da situazioni problematiche.

Sono stati inoltre consegnati riconoscimenti ai rappresentanti delle forze dell’ordine che collaborano con i nuclei di guardie zoofile OIPA al fine di reprimere gli illeciti ai danni degli animali:

· Cosimo Piccinno, Generale Brigata - Comandante dei Carabinieri per la tutela della salute (NAS)

· Cristina Avanzo, Vice Questore Aggiunto Forestale - Responsabile NIRDA

· Procura della Repubblica di Roma

· Francesco Tagliente, Questore di Roma - Polizia di Stato

· Massimiliano Panzino, Sovrintendente Polizia di Stato

· Agostino Pinca, Comandante Carabinieri Stazione Gianicolense

Per ulteriori informazioni:
Alessandra Ferrari
Ufficio stampa OIPA Italia
ufficiostampa@oipa.org
Tel. 320 4056710

OIPA Italia Onlus
Organizzazione Internazionale Protezione Animali
ONG affiliata al Dipartimento della Pubblica Informazione dell'ONU
Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente
(DM del 1/8/2007 pubblicato sulla G.U. n. 196 del 24/8/2007)
via Passerini 18 - 20162 Milano - Tel. 02 6427882 Fax 02 99980650
info@oipa.org - http://www.oipa.org/

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lunedì

Garante: tutela dei contribuenti nei rapporti con il Fisco.

di Nicola Santangelo.
Nei rapporti tra contribuenti e Fisco esiste un organo collegiale autonomo, presente presso ogni Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, il cui obiettivo è quello di tutelare il cittadino nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria: il Garante del Contribuente.
Istituito con la legge 212 del 27 luglio 2000, il Garante del Contribuente è composto da tre membri scelti fra notai, magistrati, docenti universitari, dirigenti dell’Amministrazione Finanziaria, ufficiali della Guardia di Finanza a riposo da due anni nonché avvocati, commercialisti o ragionieri anch’essi a riposto da due anni. I loro incarichi hanno durata quinquennale prorogabile senza limitazione alcuna.
Il riferimento alle direzioni regionali o provinciali dell’Agenzia delle Entrate non si deve considerare come una collocazione dell’organo all’interno della struttura della stessa Agenzia né come una sua dipendenza funzionale anche se, in effetti, è compito delle Entrate assicurare al Garante le risorse necessarie al suo funzionamento.
Qualsiasi contribuente che rileva disfunzioni, irregolarità, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli ovvero qualsiasi altro comportamento che potrebbe pregiudicare il rapporto di fiducia tra Amministrazione Finanziaria e cittadini, può rivolgersi al Garante presentando una segnalazione per iscritto in carta libera.
Sulla base delle comunicazioni ricevute il Garante del Contribuente presenta una richiesta di chiarimenti agli uffici competenti i quali devono rispondere entro 30 giorni e, nell’eventualità, attiva le procedure di autotutela volta a determinare l’annullamento d’ufficio, totale o parziale, di atti di accertamento o riscossione che risultano illegittimi o infondati. Al termine dell’attività svolta ne comunica l’esito alla Direzione Regionale o al comando di zona della Guardia di Finanza competente, agli organi di controllo e al contribuente che ha presentato la segnalazione.

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venerdì

Nulle le cartelle esattoriali via posta: la Giurisprudenza conferma.

di Roberto Grementieri
Una recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce (sent. CTP n.197/05/11) si allinea ad altre precedenti pronunce di altri Giudici tributari, secondo le quali risulta addirittura inesistente la notifica della cartella inviata a mezzo posta direttamente dai dipendenti di Equitalia e senza l’ausilio dei soggetti individuati dalla legge:
   1. gli Ufficiali della riscossione;   
   2. gli Agenti della Polizia Municipale;
   3. i Messi Comunali, previa convenzione tra Comune e Concessionario;
   4. altri soggetti abilitati dal Concessionario nelle forme previste dalla legge.
La Commissione Tributaria di Lecce ha già chiarito in precedenti occasioni che la notifica degli atti ad opera del concessionario della riscossione non può essere simile a quella dell’Agenzia delle Entrate, dove invece è ammesso l’invio diretto dei propri atti per posta.
Ciò deriva dal fatto che per l’Amministrazione finanziaria si applica la legge n.890/82, dove l’art. 14 prevede “la notifica degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente anche a mezzo della posta direttamente dagli uffici finanziari”. Detta previsione, però, è chiaramente riservata agli uffici che esercitano potestà impositiva, con esclusione degli agenti della riscossione che sono preposti solo alla fase riscossiva.
Peraltro, l’attuale articolo 26, come appunto sostituito dall’art. 12 del D.lgs. n.46/99, ora dispone che “la cartella è notificata dagli ufficiali della riscossione o da altri soggetti abilitati dal concessionario nelle forme previste dalla legge ovvero, previa eventuale convenzione tra comune e concessionario, dai messi comunali o dagli agenti della polizia municipale. La notifica può essere eseguita anche mediante invio di raccomandata con avviso di ricevimento”.
Proprio per tale motivo, i giudici di Lecce nella sentenza in oggetto chiariscono che la cartella inviata per posta è illegittima poiché «… l’art. 26 … nella formulazione successiva alla riforma della riscossione mediante ruolo (DLgs 46/99 e Dlgs 112/99) ha riservato agli uffici che esercitano potestà impositiva (e quindi solo all’Agenzia delle Entrate) la possibilità di notificare avvisi e altri atti anche a mezzo posta …».
Pertanto, qualora dovesse risultare l’invio delle cartelle per posta direttamente da parte del concessionario (attraverso suoi dipendenti sprovvisti dei requisiti previsti dalla legge) gli atti sono da ritenersi inesistenti.

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martedì

LA LOTTA CONTRO L'AMIANTO NON DEVE AVERE TREGUA !

Il bellissimo saluto e ringraziamento dell'AFEVA, di Fernanda Giannasi e idealmente di tutte le persone riconoscenti, a un Sindaco che non si è mai tirato indietro nella battaglia contro l'Amianto.
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lunedì

Assinform: mercato italiano IT in crisi.

di Alessandro Vinciarelli
Il Rapporto Assinform 2011, con anticipazioni 2012 conferma la crisi del mercato IT in Italia: puntare sullo sviluppo sfruttando i fondi dall’asta delle frequenze LTE.
In Italia il mercato IT è in netto calo, in quasi tutte le sue componenti primarie. A confermarlo, i dati del primo semestre 2011 del Rapporto Assinform: la crisi congiunturale non ha risparmiato le tecnologie dell'informazione. Il trend è negativo e i numeri in rosso: chiusura a -1,7%, stima per fine anno tra -1,2 e -2,8%.
Nel comparto Informatica le peggiori defezioni si registrano per Desktop e Notebook: -9,7% (940.000 unità) e -14,6% (2.100.000 unità). Male anche l'Hardware (-4,1%) e i Servizi con -1,2%.
Unici segnali positivi giungono dal comparto Software, con un limitato +0,3%, e Tablet, che nonostante l'ottimo +347% (398.000 unità vendute) non riesce a trascinare in positivo l'intero ed esteso settore.
In calo significativo anche le TLC, che proseguono nel trend negativo del 2010 chiudendo a -2,7% con 20.150 milioni di euro, ed il comparto Mobile ormai troppo statico e saturo.
Eppure alcune soluzioni potrebbero agevolare un miglioramento complessivo, come quella individuata dalla stessa Assinform. Si tratta, in sintesi, di utilizzare parte dei proventi derivanti dall'asta delle frequenze per l'LTE per rilanciare i progetti di digitalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.
Sarebbero infatti sufficienti "solo" 200 milioni di euro, rispetto ai quasi quattro miliardi previsti per l'asta delle frequenze, per generare un meccanismo virtuoso di investimenti in innovazione capace di rilanciare l'economia e lo sviluppo del settore.

Fonte: Assinform

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domenica

Bernabè, piu' regole su Privacy.

Societa' Usa non vincolate da norme Ue, asimmetria da correggere.
(ANSA) -ROMA, 25 SET- ''Facebook, Google e Apple'', solo per citare gli 'Over the Top' Usa, ''quando operano in Europa non sono tenuti a rispettare le stringenti regole in tema di rispetto della privacy che invece limitano le aziende del vecchio continente''. Una ''asimmetria'', rileva il presidente di Telecom Italia Franco Bernabe', che ''penalizza'' gli operatori di telecomunicazione europei nei confronti delle aziende internet americane''. E' "l'allarme'' che Bernabè ha lanciato al Festival del diritto di Piacenza.

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sabato

Conclusione lavori III Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti.

LEGALITA’ COME VOLANO PER LA GREEN ECONOMY
Ischia, 24 settembre 2011.
Legalità come opportunità per lo sviluppo e come volano per la green economy.
Questo è il messaggio che il Consorzio PolieCo lancia nella seconda giornata dei lavori del Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti, che ha preso il via ieri ad Ischia.
“L’obiettivo è superare l’emergenza e sconfiggere le ecomafie - ha dichiarato oggi nel suo intervento di apertura l’On. Alessandro Bratti, membro della Commissione Ambiente e Territorio della Camera, oltre che componente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti - Occorre un cambio di paradigma: i controlli ambientali non devono essere visti come un freno o un ostacolo allo sviluppo, ma come garanzia di qualità per le imprese e come opportunità per lo sviluppo di nuove nicchie di mercato. La sfida? Fare del controllo ambientale il volano per la green economy”.
Dall’on. Bratti anche la ricetta per il cambio di rotta: una maggior produzione legislativa, coordinamento con le forze dell’ordine, rispetto delle regole, controlli e legalità. Sono questi gli ingredienti per raccogliere la sfida della green economy e per inaugurare – ha dichiarato in apertura dei lavori l’On.Paolo Russo - Presidente della Commissione Agricoltura della Camera “una nuova stagione della raccolta di materiali, una stagione moderna, in grado di confrontarsi con il mercato e di valorizzare non la quantità, ma la qualità dei materiali”.
La qualità come opportunità di difesa contro l’aggressione dalla contraffazione sul mercato globale è stata al centro dell’intervento del Dott. Giuseppe Vadalà, Direttore Div. 2a NAF del Corpo Forestale dello Stato: “nel mercato globale delle merci, la qualità diventa, oltre che un valore aggiunto, un requisito fondamentale di difesa, così come ‘l’origine’, a sua volta, un connotato importante per la qualità dei beni e delle merci”.
Sulla stessa scia, l’intervento dell’On. Giovani Fava, Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale: “lotta alla contraffazione e difesa del made in Italy sono direttrici su cui il Parlamento si impegna a lavorare”.
Ad affrontare, invece, il tema della legalità sotto il profilo giurisprudenziale è stato il Prof. Franco Silvano Toni di Cigoli dell’Università degli Studi di Padova: “A fronte di un mercato globale, non abbiamo un diritto globale – ha dichiarato il Prof. Di Cigoli – il Diritto dell’ambiente si trova in una situazione di stallo. Mancano regole certe e un quadro normativo compiuto e definito”.
A confermare la tesi del Prof. Di Cigoli, è tornato nella sessione pomeridiana, in apertura della tavola rotonda dedicata ai profili di legalità del riciclo nelle economie globalizzate ( a cui hanno preso parte Loretta Napoleoni, consulente UNICRI, Gianfranco Amendola, Procuratore della Repubblica di Civitavecchia, Roberto Pennisi, Sostituto Procuratore - Direzione Nazionale Antimafia, Roberto Rossi, Consigliere del CSM), l’On. Gaetano Pecorella, Presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, che ha sottolineato l’importanza di un coordinamento internazionale tra le forze investigative e la necessità di un organismo internazionale con potore sanzionatorio.
“È un utopia - ha concluso l’on. Pecorella - ma, in fondo, un’utopia è un piccolo seme gettato che speriamo possa germogliare”.
Tra leproposte emerse dal Forum anche quella Fondazione Univerde: “Occorre aumentare il lavoro sulla cultura del riciclo – ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione, presentando i dati di una ricerca a cura di IPR Marketing: “Il lavoro di Ischia è un primo step per costruire una ‘rete virtuosa’ nel comparto, dal momento che l’industria del riuso e del riciclo sarà la ‘miniera del futuro’ ed un mattone importante della nuova economia verde”.

Traiano Bertollini
Ufficio Stampa PolieCo
Cell. 335.8413.880
e-Mail: traiano.bertollini@gmail.com

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

In atto il III Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti.

DALLA DUE GIORNI POLIECO L’INVITO A GIOCARE LA PARTITA DEL RICICLO.
Ischia, 
È un’analisi “impietosa” quella che è stata messa a fuoco dallo studio commissionato dal Consorzio PolieCo e realizzato dall’Università di Tor Vergata sulla “geografia” del flusso dei rifiuti plastici nel mondo. Lo studio è stato presentato in occasione della prima giornata di lavori del III° Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti, organizzato dal Consorzio PolieCo, che ha preso il via oggi ad Ischia. Di fronte alla sfida dei paesi emergenti (l’Asia in primis) che considerano il rifiuto una risorsa, “l’Italia nella partita del riciclo delle materie plastiche gioca un ruolo rinunciatario - ha dichiarato la Prof.ssa Maria Ioannilli dell’Università di Tor Vergata - e la vera svolta si è registrata nel 2008. Da grande importatore di materie plastiche il Bel Paese ha invertito la ‘rotta’ dei rifiuti: ora la “miope” Italia non importa più, ma tende ad esportare rifiuti plastici, a differenza di tanti altri Paesi emergenti, ad esempio il Marocco che, invece, importa una grande quantità di rifiuti plastici senza esportarli”.
Dalla riflessione sulla “geografia dei flussi” viene così l’invito e il messaggio che il PolieCo lancia in occasione del Forum ischitano, vero e proprio “pensatoio di green economy” che punta a rilanciare una nuova economia del riciclo: “Oggi perseguire la green economy non è più solo un fatto di moda, bensì una scelta obbligata per le imprese” - ha dichiarato Enrico Bobbio, Presidente del Consorzio PolieCo - e proprio in quest’ottica che si evidenzia la necessità di scattare la fotografia del mercato del riciclo edelle sue prospettive, oltre che di creare un terreno di confronto e di dialogo tra esperti del settore, studiosi, politici, amministratori e imprenditori. "Occorre fare rete se si vuole raccogliere e vincere la sfida che ci si presenta”. É quanto ha sottolineato anche Fabio Priminiani, segretario generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che ha portato il messaggio del Ministro On. Stefania Prestigiacomo: “Il Ministero è orgoglioso di supportare i lavori del Forum. Il riciclo è un percorso obbligato - ha sottolinato il Dott. Primiani - L’Italia è un paese che deve compensare la scarsità di materie prime con il materiale proveniente dal riciclo. Dobbiamo imparare a conoscere e governare le minacce dei paesi emergenti per trasformarle in opportunità. È questa la strada che il Ministero sta percorrendo e dalla quale non intende discostarsi".
Dal Presidente PolieCo, la massima disponibilità a collaborare, ma anche l’allerta e l’invito: “Il caso Napoli - ha dichiarato il Presidente Enrico Bobbio - è la testimonianza di come il problema dei rifiuti possa arrivare a coinvolgere e travolgere l’intero sistema economico. Occorrono regole certe, maggiori controlli e sanzioni, altrimenti il sistema rischia di fallire”.

Traiano Bertollini
Ufficio stampa PolieCo
Cell. 335.8413.880
e-Mail: traiano.bertollini@gmail.com

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Intermediari Entratel : al via i controlli Privacy.

Il mancato rispetto della Privacy è causa di revoca dell'abilitazione ad Entratel.
A partire da Settembre 2011 l'Agenzia dell'Entrate ha iniziato con i controlli presso CAF ed intermediari.
L'Agenzia dell'Entrate, con uno speciale comunicato, ha avvisato sui prossimi controlli per CAF ed intermediari privati.
Il settore Compliance Audit dell'Agenzia dell'Entrate ha inviato uno speciale comunicato a tutti i CAF e gli intermediari privati (via e-mail, FAX, oppure rendendolo disponibile nell'area riservata a ciascuno del portale Entratel) che a partire dal mese di Settembre 2011 verranno effettuati dei nuovi ed articolati controlli sul rispetto degli obblighi di riservatezza cui sono tenuti gli incaricati della trasmissione delle dichiarazioni.

Scaricate il comunicato ufficiale dell'Agenzia delle Entrate.

Le operazioni di verifica saranno volte a controllare che gli intermediari abbiano adottato le cautele necessarie a proteggere i dati personali e sensibili di cui vengono a conoscenza ai fino dello svolgimento della propria attività.
In particolare e relativamente alla struttura organizzativa dell'intermediario, saranno principali oggetto di riscontro:
  • La designazione dei responsabili del trattamento dei dati. 
  • L'esistenza del DPS - Documento Programmatico per la Sicurezza.
  • La designazione degli incaricati per il trattamento dei dati. 
  • La sensiblizzazione dei soggetti interni che trattano dati personali dei contribuenti. 
  • L'adozione di una procedura di controllo nel rispetto del D.Lgs 196/03. 
  • L'adozione di una corretta politica di gestione delle password.
Relativamente alle misure di sicurezza dei supporti tecnologici utilizzati sarà riscontrata la sussistenza delle seguenti condizioni:
  • Presenza di un blocco automatico dei PC dopo un certo tempo di inattività. 
  • Installazione di software di protezione sui PC e Server. 
  • Aggiornamento periodico del sistema operativo (originale, con licenza) e dei software. 
  • In caso di utilizzo di una rete senza fili (wireless) l'adozione di password di rete.
Ulteriori misure di sicurezza che verranno verificate in fase di accertamento:
  • Conservazione delle dichiarazioni separatamente dagli altri documenti. 
  • Conservazione separata dei documenti contenenti dati sensibili dal resto dei documenti. 
  • Presenza di spazi idonei ed accessibili solo a personale autorizzato. 
  • Presenza di backup (=copie di sicurezza) informatico di tutti i dati e dichiarazioni. 
  • Conservazione della documentazione fiscale secondo tempi e modi previsti dalla legge.
Esito dei controlli.
Secondo quanto previsto dall'Articolo 8 del Decreto 31 Luglio 1998, il mancato rispetto dei predetti obblighi di riservatezza costituisce causa di revoca di abilitazione al canale Entratel.

E' arrivata la conferma ufficiale: "E' stata superata la velocità della luce".

I neutrini sono più rapidi di circa 60 nanosecondi.
MILANO - E' arrivata la conferma del Cern, la velocità della luce è stata superata. Il successo è stato ottenuto nell'esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso) nel quale si è operato con un fascio di neutrini che sono risultati più veloci della luce di circa 60 nanosecondi. Il fascio è stato lanciato dal Cern verso i laboratori di Fisica nucleare del Gran Sasso. I dati dell'esperimento, sostengono gli scienziati, che lo hanno dimostrato nei laboratori del Gran Sasso, rivelano che i neutrini impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza voluta. Mentre dall'analisi dei movimenti viene ancora evidenziato che i neutrini superano i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce di circa 20 parti per milione.

Omar Palazzani.

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venerdì

PMI in crisi nera: ultimatum da Federlazio.

di Redazione PMI.it
Indagine Federlazio:
Pmi sull'orlo del baratro, tra fallimenti, disoccupazione e crediti della PA bloccati.
«Siamo pronti a scendere in campo da oggi e a fare le serrate» ha annunciato il presidente di Federlazio, Maurizio Flammini, commentando i dati dell'indagine congiunturale (primo semestre 2011) sulle Pmi del Lazio. Un ultimatum al governo locale dettato dall'emergenza di poter avere accesso al credito, e soprattutto di incassare i crediti vantati dalle Pmi nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Il PIL del Lazio è stimato in calo nel 2011 a 0,9% e, se le Pmi della regione a giugno si dichiaravano pronte a investire, con il precipitare degli eventi (crisi dei mercati e tagli drastici in manovra finanziaria), oggi lo scenario è radicalmente mutato.
Il problema più urgente è quello dell'occupazione. «Nella sola edilizia di Roma le previsioni sono di 3mila esuberi da qui a dicembre, un dato enorme». Il tasso di disoccupazione segue un trend di crescita dal 2008 e non accenna ad arrestarsi. In termini di chiusura aziende, poi, i fallimenti nel Lazio, da gennaio 2011, quasi equiparano nel numero quelli del biennio 2008-2010 (18.547).
L'emergenza individuata da Federlazio, dunque, è quella dei ritardi nei pagamenti della P.A. alle Pmi, «tra le prime lamentele degli imprenditori». La replica di Renata Polverini, governatrice del Lazio, lascia poche speranze: non ci sono i soldi.
«Chiediamo la compensazione tra crediti e debiti verso la pubblica amministrazione. [...] Chiediamo che venga accelerata la vendita del patrimonio immobiliare che potrebbe mettere in moto uno sviluppo virtuoso. [...] Le aziende di rifiuti potrebbero sbloccare un miliardo di investimenti da oggi. Quello che abbiamo chiesto in cambio è l'adeguamento delle tariffe e la stabilità dei pagamenti».

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Partite IVA inattive, arriva la mini sanzione.

La Le partite IVA inattive potranno essere regolarizzate con un semplice versamento senza presentare alcuna documentazione al fisco. In particolare la misura si riferisce a tutti i titolari di una partita Iva che non hanno presentato la relativa dichiarazione almeno negli ultimi tre anni oppure che non svolgono alcuna attività.
Il versamento rappresenta una sorta di mini sanzione del valore di 129 euro, che dovrà essere corrisposta entro il 4 ottobre utilizzando il modello F24 "Elementi identificativi" (codice tributo 8110) compilato in ogni sua parte.
Non sarà più necessario presentare all'Agenzia delle Entrate alcuna dichiarazione per la cessazione dell'attività, e non dovrà essere dimostrato il versamento effettuato.
Questo perchè da un lato i pagamenti pervenuti attraverso l'F24 vengono elaborati direttamente nel sistema informativo dell'Anagrafe tributaria favorendo la semplificazione del processo e dall'altro il pagamento stesso sostituisce la dichiarazione di cessazione attività, con il modello AA7 previsto per i soggetti diversi dalle persone fisiche o il modello AA9 previsto per le imprese individuali e lavoratori autonomi.
Sono questi in sintesi i contenuti della risoluzione 93/E del 21 settembre dell'Agenzia, che alleggerisce gli adempimenti dei titolari di una partita Iva inutilizzata, e fornisce un'ultima opportunità di regolarizzazione prima della chiusura d'ufficio della partita Iva, che può prevedere una sanzione fino a 2.065 euro.

Fonte: Agenzia delle Entrate - risoluzione 93/E

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mercoledì

News: futuro radioso o degradato? Di Roberto Vacca.

“Abbonati per avere tutte le ultime notizie dal mondo”. Ricevo tante offerte come questa, ma non mi abbono. Non voglio notizie banali, anche se di fatti appena successi, né che mi inseguano sul cellulare con messaggi carichi di immagini, interviste e grafici. Sono utili le informazioni non stantie su economia, politica, scienza, cultura. Non lo sono le novità su cucina, moda, salute e pettegolezzi. A parte i gusti personali, la qualità delle news offerte dai media degrada ancora se sono seguite da commenti improvvisati. Questi sono redatti spesso da giovani inesperti e poco colti: cercano facili effetti e usano etichette drammatiche ingiustificate: “la peste del secolo”, “una vera minaccia planetaria”, “una catastrofe inimmaginabile”. Anche commentatori più esperti ripetono come giaculatorie moniti a prendere misure drastiche per evitare pericoli inesistenti (come il riscaldamento globale antropogenico).
La qualità delle notizie scelte e la pertinenza delle analisi dipendono dalla cultura e dal gusto di redattori e opinionisti, oltre che dal tempo dedicato a ogni item valutato e dalla possibilità di editare, cioè rivedere i testi nella sostanza e nella forma. L’ossessione di riferire subito quel che succede ovunque (documentato e rilevante o no), limita il tempo disponibile e degrada la qualità del reporting. Questa tendenza si sta rafforzando. Dunque possiamo prevedere che in avvenire riceveremo ancora notizie scelte a caso, espresse con parole inadeguate e spiegate da immagini di bassa qualità media.
Cronisti e opinionisti, poi, non seguono le buone regole. Troppo spesso eccedono nell’uso di astratti così che non si capisce di che cosa parlino e usano formulette verbali standard (“come dire?” – “in qualche modo”) o similitudini trite (“in una manciata di secondi” – “costretti da lacci e lacciuoli”) rendendo la prosa irritante e sfocata. Anche l’uso di termini tecnici, in realtà noti a pochi rende le news comprensibili a pochi e fuorvianti per molti.
Molti riconoscono termini come: PIL Prodotto Interno Lordo - GDP Gross Domestic Product - PVS Paesi in Via di Sviluppo - LDC Less Developed Countries - ma non hanno idea di che significhino davvero.
Le news specializzate sono, talora, ottime. La rassegna Slashdot.com segnala ogni giorno da 10 a 20 notizie di interesse tecnologico, informatico, scientifico. A ciascuna dedica poche righe, ma riporta link con pubblicazioni originali disponibili in rete. È un servizio (gratuito) di alta qualità: lo consiglio e spero che venga duplicato in altri campi. Diffido invece dei servizi a pagamento che propongono notizie aggiornatissime in ogni campo – commentate da grandi esperti.
Infine ci sono i blog e le notizie diffuse PTP (Peer.To-Peer) da privati non addestrati. La qualità è modesta anche quando forniscono immagini e filmati (come Youreporter). Non c’è da sperare che ci aiutino molto - guardiamocene.

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martedì

Fotovoltaico: Italia batte Germania, prima al mondo entro fine 2011.

L’Italia sorpassa la rivale tedesca e si avvicina al podio per capacità installata annua di fotovoltaico, superando i 10.000 MW entro il 2011. (Fonte: Virgilio Go Green)
Il Gestore dei Servizi energetici conferma la notizia che gira ormai da qualche settimana tra gli addetti al lavoro: l’Italia supera i 10.000 Mw di potenza fotovoltaica installata su tutto il territorio nazionale. Sembra infatti che entro la fine del 2011 la potenza complessiva in esercizio in Italia possa raggiungere i 12.000 MW, per un numero d’impianti intorno ai 350.000. L’andamento delle installazioni per l’anno in corso proiettano così l’Italia al primo posto nella graduatoria mondiale per potenza entrata in esercizio nel 2011. Il nostro Paese, infatti, messo a confronto con la Germania - da oltre un decennio leader del mercato fotovoltaico mondiale - nel 2011 ha installato il triplo della potenza realizzata sul territorio tedesco.
È sempre il Gse a ricordare come in Italia siano in esercizio più di 270.000 impianti, precisamente:
· con il Quarto Conto Energia, partito lo scorso giugno, sono entrati in esercizio 26.134 impianti per una potenza di 1.700 MW;
· con il Terzo Conto Energia sono entrati in esercizio 38.122 impianti per una potenza di 1.592 MW;
· con il Secondo Conto Energia sono entrati in esercizio 200.693 impianti per una potenza di 6.568 MW;
· con il Primo Conto Energia sono entrati in esercizio 5.734 impianti per 163 MW.
Per quanto riguarda invece la classifica delle regioni, la Puglia, con circa 1.685 MW per 17.812 impianti in esercizio, mantiene il primato della Regione con maggiore potenza installata, mentre la Lombardia resta in testa alla classifica delle Regioni con maggior numero di impianti in esercizio (38.810 per 993 MW), seguita dal Veneto, con 36.066 impianti per 894 MW.
Da evidenziare come solo nel corso del 2011 siano già entrati in esercizio circa 6.500 MW. Di questi oltre 3.700 MW si riferiscono a impianti “salva Alcoa”, che, avendo richiesto i benefici della Legge 129/10 ed essendo entrati in esercizio entro il 30 giugno 2011, hanno presentato domande di ammissione alle tariffe incentivanti fissate dal Secondo Conto Energia.
Una lettura approfondita dell’evoluzione del settore arriva direttamente da PV Rome Mediterranean, il salone internazionale delle tecnologie fotovoltaiche per il Mediterraneo, che si svolge nell'ambito di ZeroEmission Rome, la grande manifestazione in corso alla Fiera di Roma dedicata alle energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, lotta ai cambiamenti climatici ed emission trading; appuntamento in cui, Valerio Natalizia, presidente Gifi, gruppo imprese fotovoltaiche italiane, ha commentato: «dati importanti, certamente inferiori alle performance del mercato negli ultimi due anni, ma che permettono di guardare al futuro con un certo ottimismo, nonostante i timori sulla tenuta del comparto dopo la sostanziale riduzione delle tariffe incentivanti introdotta dal Quarto Conto Energia».
«Il nuovo sistema di incentivi provocherà una trasformazione del mercato rispetto a quanto avvenuto in passato: le nuove tariffe penalizzano le grandi installazioni, ma non è detto che il fotovoltaico debba e possa svilupparsi solo grazie a queste - spiega Natalizia. Si aprono infatti nuovi e promettenti scenari rappresentati in primo luogo dalla crescita degli impianti commerciali, quindi di media taglia realizzati sui tetti di strutture si lavorerà molto sul residenziale. La crescita di queste installazioni, inoltre, stimolerà l'innovazione tecnologica, per la necessità di trovare soluzioni che consentano l'integrazione dei sistemi sui tetti e nelle facciate degli edifici, campo nel quale i produttori di moduli italiani possono contare su un bagaglio di conoscenze e un gusto per l'estetica che i nostri competitor non hanno. Insomma – conclude Valerio Natalizia - sebbene sia facile prevedere una certa selezione degli operatori, le opportunità per continuare a fare bene per le aziende».
A sostenere l'ottimismo del presidente Gifi contribuiscono anche le stime di Epia, European photovoltaic industry association, secondo le quali l'Italia sarà il primo Paese europeo a raggiungere la grid parity: «il pareggio del costo del kWh fotovoltaico con quello generato dalle fonti tradizionali sarà raggiunto nel 2015 per gli impianti con 3 kW di potenza, e nel giro dei due anni successivi per tutte altre taglie di installazioni – ha spiegato Ingmar Wilhelm di Epia».

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lunedì

Vendemmia 2011, produzione (in calo) di ottima qualità.

Pubblicata da Italian Wines - Vini Italiani il giorno Lunedì 19 settembre 2011 alle ore 15.36.
Le stime provvisorie di Assoenologi ad ottobre: 44 milioni di ettolitri di vino e mosti (-5% sul 2010) per vini di alto profilo. Il Veneto si conferma primo produttore.
Produzione in calo ma con un'ottima qualità delle uve. E' quanto prevede Assoenologi, l'Associazione enologi enotecnici italiani, nelle Prime stime valide fino ad ottobre presentate nei giorni scorsi a Cortina, nell'ambito di VinoVip.
La produzione 2011 è stimata in 44 milioni di ettolitri di vino e mosti, inferiore di poco più del 5% a rispetto al 2010 (46.745 mln, dati Istat).
La qualità delle uve è ottima e pertanto si prevedono vini di alto profilo.
In sintesi.
"Nonostante i cambiamenti climatici che hanno caratterizzato le ultime annate e le bizzarrie del tempo che hanno contraddistinto il ciclo vegetativo 2011 - spiega Giuseppe Martelli, direttore denerale di Assoenologi - la vite manifesta la sua capacità di adattamento, riuscendo a superare i momenti di criticità che hanno compromesso altre colture. Prova ne è l’andamento di questa vendemmia che, seppure abbia alle spalle un'annata con sbalzi di temperatura e livelli di piovosità elevati, si sta orientando verso un risultato che, se il mese di settembre decorrerà nel migliore dei modi, non esclude la possibilità di firmare un millesimo di alto livello in quasi tutte le regioni italiane".
L'abbaglio dell'anticipo di vendemmia. "Sui tempi di vendemmia si è detto di tutto e di più - precisa Martelli -. Alcuni hanno lanciato previsioni a fine luglio rimarcando un anticipo di 20 giorni. E' vero in luglio, in alcune zone del Nord d'Italia, si registrava un anticipo di maturazione ma, come gli esperti ben sanno, sono i mesi di agosto e di settembre quelli che contano. Così l'anticipo di 20 giorni, nel Nord Italia, si è ridotto a una settimana, mentre in alcune regioni del Sud la vendemmia è rimasta nella norma e in alcuni casi addirittura ritardata.
Molti hanno finalizzato la comunicazione sull'inizio di raccolta delle uve precoci (Chardonnay, Pinot, Sauvignon) che sono essenzialmente utilizzate per la produzione degli spumanti e che, in effetti, per mantenere le caratteristiche necessarie vengono vendemmiate prima delle altre. Rappresentano però una minima parte della produzione viticola italiana (poco più del 5%) e se pensiamo che solo in Franciacorta la raccolta è iniziata l'8 agosto mentre nelle altre zone dopo Ferragosto, è stato un assurdo generalizzare.
La quantità.
"Nel 2011 - prosegue Martelli - si produrranno 44 milioni di ettolitri di vino e mosti, un quantitativo inferiore di poco più del 5% a quello del 2010 (46.745.000 dato Istat), a fronte della media quinquennale (2006/2010) di 46.187.000 di ettolitri e di quella decennale (2001/2010) di 47.562.000 di ettolitri".
L’Italia risulta divisa in due parti. Il Centro-Nord (fino alla Toscana) con un'incidenza produttiva omogenea che va da 0 a -5% rispetto allo scorso anno. Il Centro Sud (dalle Marche alla Sicilia) evidenza invece un decremento che oscilla da -5% a -20%.
Unica voce fuori dal coro la Sardegna che, dopo tre anni di decrementi, aumenta del 15%.
Il forte decremento della produzione siciliana è dovuto anche dall’abbandono, nel 2011, di oltre 2 mila ettari di superficie vitata e dalla cosiddetta "vendemmia verde" (rendere improduttivo il vigneto per un anno), per un totale di circa 13.000 ettari.
Il Veneto (8.370.000 ettolitri) si conferma, per il quinto anno consecutivo, la regione italiana più produttiva.
Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia insieme producono circa 26.000.000 ettolitri, ossia quasi il 60% di tutto il vino italiano. Il caldo della seconda quindicina di agosto ha influito sulla resa uva/vino, diminuendola e quindi ridimensionando ulteriormente la produzione.
La qualità.
Lo scorso anno la qualità delle uve e quindi dei vini è stata piuttosto eterogenea: in una stessa regione, il buono si scontrava con l'eccellente e il mediocre con l'ottimo.
Quest'anno si riscontra una certa omogeneità in quasi tutte le regioni, visto che il ciclo vegetativo è decorso in modo altalenante ma con una certa regolarità sia al Nord che al Sud d'Italia. Complessivamente la qualità delle uve è ottima e pertanto si prevedono vini di alto profilo. Se per alcune tipologie di bianchi questo può essere quasi definito, un punto di domanda rimane soprattutto per i vini rossi le cui uve saranno vendemmiate nel mese di settembre con punte anche in quello di ottobre.
Come per la quantità, anche per la qualità Il caldo della seconda quindicina di agosto potrà riservare delle sorprese sia per i vini bianchi sia per quelli rossi, in quanto alcuni vigneti, in particolar modo di collina, potrebbero negativamente risentire delle eccessive temperature.
Quindi sarà l’andamento climatico e meteorico delle prossime settimane a decidere il livello qualitativo della produzione 2011. Settembre riserverà giornate soleggiate ma fresche, con adeguate precipitazioni e con buone escursioni termiche notturne, le possibilità di ottenere vini bianchi profumati, ricchi di finezza e freschezza, e vini rossi ben strutturati, tipici ed equilibrati, ci sono tutte.
Le previsioni di mercato.
"Le vendite all’estero nel 2010, rispetto al 2009 - ha proseguito il direttore - hanno fatto registrare un incremento dell'11,9% in valore e dell'11% in volume. I più recenti dati del 2011 indicano un ulteriore incremento: +15% in valore e +16,5% in volume, sempre rispetto allo stesso periodo del 2010.
La ripresa del settore c'è e si comincia a vedere".
Performance importanti visto che nel 2010 è stato esportato quasi il 50% della produzione nazionale. il che significa che i vini italiani, sia pure con cauto ottimismo, stanno tornando a volare.
Dati che sono confermati anche dall'incremento delle quotazioni all'ingrosso di uve, mosti e vini, in quasi tutte le regioni italiane con incrementi medi che vanno dal 5% al 20% per le tipologie più richieste. Va ricordato che i prezzi all'ingrosso dei vini nel 2010 erano stati uguali a quelli del 2009 che erano scivolati di oltre il 30% rispetto al 2008.
I consumi interni continuano a calare.
Secondo Assoenologi nel 2010 si sono attestati sui 43 litri pro-capite, contro i 47 del 2007. La tendenza è verso un ulteriore decremento, tanto che nel 2015 l’Assoenologi li stima sotto la soglia dei 40 litri con un calo di circa il 70% rispetto agli anni Settanta, quando in Italia si consumavano poco meno di 120 litri a persona per anno. In pratica dai due bicchieri pro-capite bevuti negli anni Settanta, siamo passati a solo mezzo bicchiere di oggi.
L'Italia e il Mondo.
La produzione mondiale di vino è di 300 milioni di ettolitri (40 miliardi di bottiglie) il 60% prodotti nell’Unione europea. Il 17% della produzione mondiale ed il 30% di quella europea “parlano italiano”. Nel 2010 l’Italia ha prodotto 46,7 milioni di ettolitri (media decennale (47,6 milioni). La superficie di uva da vino in Italia nel 1980 era di 1.230.000 ettari, nel 1990 era scesa a 970.000 ettari ed oggi è di 684.000. In vent’anni il nostro Paese ha perso 286.000 ettari quanti ne hanno oggi la Lombardia, la Puglia e la Sicilia insieme. Per alcuni questo è un dramma per altri un bene visto che oggi è inutile produrre quello che il mercato non vuole

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venerdì

Oggetto: nuova aliquota IVA 21%

La Legge n.148/2011 di conversione del D.L. n.138/2011 ha stabilito che a decorrere dal 17 settembre 2011 l’aliquota ordinaria IVA passa dal 20% al 21%.

Ne consegue che tutte le operazioni effettuate dal giorno 17 settembre devono essere assoggettate ad aliquota IVA del 21%.

Si prega di porre la massima attenzione alla corretta effettuazione delle operazioni.

Solo una piccola Nota: non ci sono segnalazioni sui costi extra di questa variazione, ad esempio gli aggiornamenti tecnologici con conseguente chiamata dei tecnici di assistenza, ecc.

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Stage aziendali: tutte le nuove regole.

di Barbara Weisz
Stretta in manovra finanziaria su stage e tirocini: il Ministero chiarisce che disoccupati e studenti possono continuare con le vecchie regole.
Le nuove regole su tirocini e stage aziendali previste dalla manovra finanziaria bis riguardano solo quelli formativi e di orientamento (disciplinati su scala nazionale): per quelli di reinserimento di disoccupati o per i cosiddetti tirocini curriculari (previsti cioè da percorsi di studio di Università o scuole di formazione e destinati agli studenti), valgono le vecchie normative (disciplinati a livello regionale). La precisazione è contenuta nella circolare n.24/2011 del Ministero del Lavoro, che fornisce tutta una serie di chiarimenti sull'Articolo 11 della manovra finanziaria.
L'art. 11 stabilisce che gli stage in azienda di neo-laureati o diplomati, non possano durare più di sei mesi (proroghe comprese), e che possano essere applicati solo nei 12 mesi successivi al titolo di studio.
I "tirocini formativi e di orientamento", che sono quindi gli unici a cui si applica questa norma (lo chiarisce esplicitamente la circolare), sono quelli «disciplinati a livello nazionale dall'articolo 18 della legge 24 giugno 1997», i quali «sono espressamente finalizzati ad agevolare le scelte professionali e la occupabilità dei giovani nella fase di transizione scuola-lavoro».
Esclusi.
Il Ministero specifica che la norma in manovra finanziaria non riguarda invece i tirocini di reinserimento e inserimento al lavoro di disoccupati, compresi i lavoratori in mobilità, e nemmeno altre esperienze a favore di inoccupati».
E ancora, risultano esclusi dalle nuove norme i tirocini curriculari inclusi nei piani di studio universitari o di istituti scolastici» oppure «altre esperienze previste all'interno di un percorso formale di istruzione o di formazione». In questo caso, però, lo stage deve essere promosso da un'università o istituto di formazione universitario che rilasci titoli accademici, da un'istituzione scolastica che rilasci titoli di studio con valore legale, da un centro di formazione convenzionato con Regione o Provincia. I destinatari devono essere studenti iscritti e il tirocinio deve avvenire «all'interno del periodo di frequenza».
La norma non riguarda i periodi di praticantato previsti dagli ordini professionali.
Applicabilità.
Un'altra precisazione del ministro riguarda la non reatroattività della legge. La norma non si applica quindi agli stage iniziati o comunque formalmente approvati prima del 13 agosto, che quindi «potranno proseguire in base alla vecchia normativa».
Quindi, in caso di controllo, il personale ispettivo deve verificare la tipologia del tirocinio e la sua legittimità, anche alla luce della normativa regionale vigente. In caso di irregolarità, il personale ispettivo dovrà riqualificare il rapporto come di natura subordinata e applicare le relative sanzioni.
Infine il Ministero rispondendo alle critiche delle Regioni (che hanno anche sollevato questione di incostituzionalità), sottolinea che «la competenza esclusiva delle regioni nella regolamentazione dei tirocini" resta salva, ma aggiunge che «solo poche regioni hanno provveduto a una disciplina organica della materia» e spiega che il Governo si pone «il limitato, per quanto importante, obiettivo di dare maggiore certezza al quadro legale di riferimento», ma «nel pieno rispetto delle competenze assegnate dalla Costituzione alle Regioni, che rimangono i soggetti a cui è affidata la regolamentazione della materia».

Fonte: Ministero del Lavoro

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Certificazioni di Qualità e Rispetto per l'Ambiente.

Roma, (Adnkronos) - Le organizzazioni che decidono di adottare la certificazione ambientale, modificando o adeguando la propria struttura secondo lo standard Uni Iso 14001, registrano non soltanto miglioramenti ambientali, ma anche benefici economici. Lo hanno rilevato il Centro studi qualità e ambiente dell'Università degli studi di Padova e Accredia, l'ente italiano di accreditamento che valuta gli organismi di certificazione e ispezione, grazie all'indagine avviata nel 2010 su un campione corrispondente al 48,25% delle organizzazioni certificate.

L'indagine mira ad appurare se alla crescita del numero di soggetti certificati corrisponda un riscontro di benefici. Valutazione "non semplice - spiega Federico Grazioli, presidente di Accredia - possiamo però dire che il Sistema di gestione ambientale ha un'incidenza forte sull'impatto ambientale dell'attività dell'ente o impresa, sul suo risparmio energetico, nonchè sull'organizzazione stessa. Le organizzazioni certificate sono già in grado di quantificare economicamente questi benefici e contiamo, nei prossimi anni, di aiutarle a farlo con la massima consapevolezza e precisione".
Secondo l'indagine, le organizzazioni con un Sistema di gestione ambientale certificato Iso 14001 possiedono spesso anche altre certificazioni: Iso 9001 relativa al sistema di gestione per la qualità (82%), Ohsas 18001 per la salute e sicurezza sul lavoro (23%), la registrazione Emas (13%). Un buon 30% detiene una certificazione di prodotto."La sensibilità degli enti pubblici e delle imprese nei confronti dell'ambiente è in costante crescita - commenta Grazioli - come testimonia l'incremento delle certificazioni ambientali. Dal 2006 ad oggi siamo passati da circa 8mila a quasi 16mila siti certificati".
In aumento le organizzazioni in grado di quantificare costi e benefici della certificazione ambientale (47% contro il 35% del 2008). Tra i costi ritenuti più rilevanti figura quello delle modifiche agli impianti (38%) mentre tra i benefici, risulta maggiore l'impatto sull'organizzazione (45,5%). In generale, i singoli interventi di modifica impianti, innovazione di processo e di prodotto e formazione ambientale, raramente richiedono esborsi oltre i 5 mila euro.
Discorso diverso per la produzione di energia: se il 57% delle aziende indica costi inferiori ai 5mila euro, un significativo 16% segnala spese superiori ai 100mila euro. Per lo più, poi, si investe sulla consulenza esterna, non avendo competenze interne in materia, ma il 42% dichiara di riuscire a contenere questi costi.
Gli intervistati considerano importante o molto importante la riduzione dei costi relativi alla produzione di rifiuti e dei costi energetici (57%), ancor più della riduzione dei costi per l'acquisto di materie prime (poco o non importante per l'80%) o dei vantaggi assicurativi, della riduzione degli scarti di produzione o dell'aumento del fatturato (non importanti per oltre il 50%). Più del 9% dichiara di aver avuto vantaggi superiori ai 100mila euro limitatamente all'aumento del fatturato, mentre il 10% registra benefici superiori ai 50mila euro per l'ottenimento di finanziamenti.
Il 15% delle organizzazioni dichiara di aver ottenuto un risparmio superiore ai 20mila euro sui costi energetici (oltre il 4% li registra superiori ai 100mila euro). Il conseguimento della conformità legislativa è ritenuto importante o molto importante per il 96% degli intervistati.
Oltre il 70% del campione considera importante o molto importante la riduzione del consumo di energia elettrica, mentre il 65% dà importanza alla minor produzione di rifiuti pericolosi, di consumi energetici da fonte fossile e di emissioni in atmosfera, e alla sostituzione di sostanze inquinanti con alternative più ecologiche. Poco o per nulla importante, invece, risultano la riduzione del consumo di materie prime (54,5%) e degli scarichi idrici (57%), e la diminuzione del rumore (50%).
Per il futuro, l'interesse è rivolto allo sviluppo di sistemi integrati di gestione (85%), informatizzazione del sistema documentale (78%), sviluppo di indicatori di performance ambientale e di sistemi di sostenibilità energetica, e adozione di strumenti di contabilità ambientale (60%).

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mercoledì

Ad Assisi inizia l'evento più atteso.

Una manifestazione il cui interprete principale è il Caffè: bevanda protagonista in tutti i momenti pubblici e privati della nostra vita; una miscela che evoca aggregazione, comunicazione e fratellanza, peraltro propria della Città di San Francesco.
AssisiCafè si terrà nella suggestiva cornice di Assisi il 24 settembre 2011.

La manifestazione è voluta e promossa dal Comune di Assisi che ha visto in “Assisi Comitato Commercianti Parte Alta” un Team capace di organizzare un evento importante come AssisiCafè, che presenta sin d'ora, consolidandosi negli anni futuri, caratteristiche tali da assumere una connotazione nazionale ed internazionale.
Per la prima volta in assoluto tutto il centro storico è chiuso al traffico ed è coinvolto in una manifestazione che solitamente occuperebbe una piazza, un palazzo, un luogo, come per un concerto o una conferenza... ma mai tutte le vie, tutte le piazze e parte dei palazzi solitamente adibiti a manifestazioni, in contemporanea. Avvolti dal fascino e dall'arte di Assisi si potranno degustare i Caffè di grandi Torrefattori ed imparare a riconoscere le sfumature di questo orgoglio Italiano.

L'evento si svolge in partnership con Radio Subasio, una delle radio più ascoltate in Italia, con l'Ambasciata del Brasile che ha concesso il patrocinio morale e l'utilizzo del logo, come anche la Regione Umbria, il Consiglio Regionale, la ConfCommercio di Assisi e Valfabbrica, il Centro Superiore sul Turismo di Assisi e solo ultimo in fattore di tempo il patrocinio del Ministero del Turismo.

L'INVITO AD INTERVENIRE E' APERTO ED ESTESO A CHI AMA L'ARTE ED IL CAFFE'.

http://www.assisicafe.it/

Alessia Pasquali

Amori Travel
Via Borgo Aretino 25
06081 Assisi PG Italy
Phone +39 075 816 116
Fax +39 075 78 23 411
e-Mail :  info@amoritravel.com
Sito     :  www.amoritravel.com

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martedì

Kroll Ontrack: un sondaggio rivela che i dischi allo stato solido (SSD) e la tecnologia Flash sono affidabili ma non infallibili.

Più del 50% degli intervistati ha subito una perdita di dati con SSD o dispositivi Flash.
Da un recente sondaggio realizzato da Kroll Ontrack - azienda leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura e computer forensics - sulla percezione e sull’utilizzo delle unità SSD e della tecnologia Flash, è emerso che più del 90% degli intervistati considera gli SSD e la tecnologia Flash affidabili anche se il 57% ha subito una perdita di dati nell’utilizzo di questi sistemi. Inoltre, tre quarti degli intervistati considera il recupero di dati da SSD o da tecnologia Flash complicato e a volte impossibile. In sintesi, gli intervistati si sono dimostrati scettici sulla possibilità di recuperare i propri dati da questi dispositivi.
"La corruzione dell’area di sistema rappresenta il 60% dei problemi di perdita dei dati da SSD / Flash, ma anche danni fisici, corruzione del file system, guasti all’elettronica e gli errori umani sono ulteriori cause", commenta Paolo Salin, Country Director di Kroll Ontrack in Italia. "Nel caso di perdita dei dati da SSD / Flash, l’intervento di recupero può essere molto complesso. I dati su SSD / Flash vengono memorizzati in forma meno lineare rispetto ad un tradizionale hard disk. Gli standard industriali per l’organizzazione dei dati su SSD / Flash non sono ancora stati completamente definiti e questo significa adottare soluzioni di recupero personalizzate in base al produttore e al modello specifico del dispositivo. In qualità di leader riconosciuto nel recupero dati, Kroll Ontrack offre ai suoi clienti elevate percentuali di successo nel recupero dati da questi sistemi, grazie alla consolidata esperienza e ai continui investimenti in ricerca e sviluppo."
I dischi allo stato solido (SSD) sono uno dei trend emergenti nell’attuale scenario IT con una domanda che proviene sia dalle aziende che dai consumatori finali. Degli oltre 500 partecipanti al sondaggio, fra utenti business, consumer e pubbliche amministrazioni, quasi il 70% ha infatti dichiarato che già utilizza SSD / tecnologia Flash o che intende farlo in un prossimo futuro. Questo elevato tasso di adozione deriva probabilmente dal fatto che tre quarti degli intervistati ha ottenuto maggiori prestazioni utilizzando dispositivi SSD / Flash rispetto ai tradizionali dischi rigidi e oltre il 75% degli intervistati ritiene che gli SSD / Flash siano più sicuri, affidabili, consumino meno energia e quindi garantiscano un maggior rispetto per l’ambiente.
"La percezione degli utenti nei riguardi di questi dispositivi, è perfettamente in linea con i benefici delineati dai produttori di SSD / tecnologia Flash", aggiunge Paolo Salin. "Velocità, affidabilità e risparmio energetico sono caratteristiche molto interessanti che contraddistinguono queste soluzioni. Nonostante però i numerosi vantaggi offerti, con la maggior adozione di questi dispositivi gli incidenti con perdita di dati sono in aumento: Kroll Ontrack ha riscontrato infatti un incremento del 20% delle richieste di recupero dati rispetto all'anno precedente su SSD/Flash. Tuttavia, grazie alle nostre soluzioni e a un team di esperti, siamo in grado di eseguire qualsiasi tipo di recupero a seconda delle esigenze del cliente".
Maggiori informazioni sulle soluzioni Kroll Ontrack per dispositivi SSD si possono richiedere QUI.
Grazie ai prodotti e ai servizi Ontrack® Data Recovery, Kroll Ontrack è il più grande fornitore al mondo di soluzioni di recupero dati, con la maggiore esperienza e strumenti tecnologicamente all’avanguardia. Utilizzando centinaia di tool proprietari e particolari tecniche di intervento, le soluzioni di Kroll Ontrack aiutano le aziende e i singoli utenti a recuperare i dati persi o danneggiati da qualsiasi supporto di storage in camere bianche professionali, da remoto o attraverso prodotti software “fai-da-te”. Kroll Ontrack in Italia detiene l’unica camera bianca professionale per il recupero dei dati, il Servizio Clienti offre una prima e immediata consulenza gratuita a tutti i clienti che hanno sperimentato una perdita di dati.
Kroll Ontrack è leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura dei dati e computer forensics. Attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie, innovativi software e numerosi tool proprietari, Kroll Ontrack è in grado di affrontare casi di recupero dati da qualunque tipo di supporto, come hard disk, sistemi RAID, memory card, USB key e molti altri dispositivi. Kroll Ontrack è presente in Italia dal 2002, la sede si trova a Fenegrò (Como) dove a ottobre 2007 è stata inaugurata la camera bianca, l’unica professionale in Italia per il recupero dei dati. Country Director è Paolo Salin. A livello internazionale Kroll Ontrack, con sede a Eden Prairie (Minnesota), opera in oltre 20 Paesi del mondo attraverso più di 30 uffici. Kroll Ontrack ogni anno effettua oltre 50.000 operazioni di recupero dati, offrendo ai clienti servizi di elevata qualità in 13 differenti lingue.
Le principali soluzioni software sviluppate dalla società sono: Ontrack® EasyRecovery™ (per il recupero dati), Ontrack® PowerControls™ (nelle versioni per il mailbox management in Microsoft® Exchange Server e per il document recovery in Microsoft® SharePoint® Server), Ontrack® Eraser (per la cancellazione sicura dei dati). La tecnologia brevettata Ontrack Data Recovery Remote Services, inoltre, permette il recupero dei dati in remoto. Per ulteriori informazioni potete cliccare QUI.
Kroll Ontrack offre soluzioni e servizi all’avanguardia per assistere le organizzazioni pubbliche, le aziende private e gli utenti finali nelle attività di recupero, ricerca, analisi e presentazione dei dati. Oltre ad una gamma completa di software, Kroll Ontrack offre servizi di data recovery, cancellazione sicura dei dati, paper and electronic discovery, document review, computer forensics, secure information services, consulenza ESI (Electronically Stored Information), consulenza processuale e presentazioni per l’utilizzo in ambito legale. Kroll Ontrack è la technology service division di Kroll Inc. leader nei servizi di consulenza per la gestione dei rischi. Kroll è una società controllata da Altegrity, fornitore leader di soluzioni informatiche per la protezione delle informazioni. Per ulteriori dettagli sui servizi internazionali Cliccate QUI.

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TURISMO ITALIANO: RECORD E RICONQUISTA DELLA PRIMA POSIZIONE NELL’UNIONE EUROPEA.


Il settore turistico italiano è in costante aumento lo conferma il bilancio 2010 che ha sfiorato con 163,3 milioni di presenze straniere, il record stabilito nel 2007 (163,5 milioni). Ci sono buone notizie per l’anno in corso poiché vedremo salire la soglia dei turisti a 170 milioni. Il XVII Rapporto sul Turismo Italiano di quest’anno dà ottime prospettive per il futuro. Infatti l’Italia è riuscita a riconquistare la prima posizione per il mercato turistico complessivo, domestico e internazionale, nell’ambito dell’Unione Europea, con una quota del 16,8%. Da questo Rapporto emerge che il settore turistico può offrire molti sbocchi professionali, e rappresenta un mercato in forte espansione.

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Conferenza Stampa di presentazione del III Forum Internazionale PolieCo sull'Economia dei Rifiuti.

Mercoledì 14 settembre p.v., presso la Sala Cristallo, Hotel Nazionale, Piazza di Montecitorio n. 131, a partire dalle ore 11.00. avrà luogo la Conferenza stampa di presentazione della III Edizione del Forum di Ischia organizzato da PolieCo (23-24 settembre p.v. c/o l’Albergo della Regina Isabella).

Durante i lavori della mattinata a Roma, offriranno il loro contributo alla Stampa:
Enrico Bobbio - Presidente PolieCo; Maria Ioannilli - Università di Roma “Tor Vergata” Enrico Fontana - Giornalista, Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente
La Presidenza del PolieCo illustrerà premesse ed obiettivi dell’edizione 2011 del Forum; a cura della Dott.ssa Ioannilli verranno anticipati in sintesi alcuni dei risultati emersi dagli Studi di ricerca che il PolieCo ha finanziato per la III edizione del Foum di Ischia; mentre la presentazione del Programma 2011, sarà affidata al Dott. Enrico Fontana.
Ricordiamo che l’obiettivo generale del Forum 2011, in piena sintonia con le passate esperienze 2009 e 2010 è quello di promuovere un terreno comune di dialogo fra Imprese private, Istituzioni pubbliche (Governo, Legislatore, Organi di polizia giudiziaria), gruppi di imprese e realtà consortili nazionali ed internazionali, sul tema inderogabile del riciclo quale urgenza non più procrastinabile per la sopravvivenza della imprese e la salvaguardia dell’ambiente in un mercato sempre più globalizzato. Al di là delle ovvie implicazioni ambientali sottese alle scelte politiche imprenditoriali ed industriali, il Forum intende sviluppare una riflessione sulla necessità e l’urgenza di perseguire un modello di sviluppo economico ed industriale in chiave di Green Economy (senza prescindere da impulsi etici e di promozione della legalità), dalla quale procedere per definire insieme la road map e le azioni concrete a favore del settore del riciclo, per quanto attiene il sostegno alla ricerca ed allo sviluppo, il sostegno alle aziende che investono in innovazione di processo, gli incentivi ai consumi eco-friendly ed, infine, lo sviluppo di criteri e di politiche di Green Public Procurement (Acquisti Verdi). Particolare attenzione, infine, sarà dedicata, quest’anno alle questioni che attengono al rapporto esistente tra l’esportazione dei materiali riciclabili, i processi di produzione di beni da materiali riciclati (soprattutto quelli che avvengono in contesto extranazionali ed extraeuropei) ed il mercato nazionale dei beni prodotti.
Nella certezza di poter contare sulla disponibilità delle maggiori testate, assicuriamo la puntuale produzione di ulteriore materiale informativo.
Traiano Bertollini
Ufficio Stampa PolieCo
Cell. 3358413880
e-Mail traiano.bertollini@gmail.com

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lunedì

Rete Wi-Fi Nazionale Gratuita.

Oggi prende il via, infatti, il progetto di una rete Wi-Fi nazionale gratuita disponibile per tutti i cittadini. Dopo quasi un anno di lavoro, Free Wi-Fi Italia sarà in grado di offrire connettività in diverse città su tutto il territorio italiano. Il vantaggio per gli utenti è che con un unico account di accesso potranno utilizzare la connessione wireless in tutte le città aderenti.
Gli hotspot attivi a partire da oggi sono già 1.109 distribuiti su otto reti: quelle delle province di Roma, Gorizia, Grosseto e Prato, dei comuni di Genova, Torino e Venezia e della regione Sardegna. Molte altre città stanno per aderire: Firenze, Pistoia, Pesaro e Urbino, Cosenza, Savona, Potenza, Bari, Terni, Trapani e Napoli, Udine, Bra (CN), Spoleto, Lamezia Terme (Cosenza), Rosignano (Livorno), Saranno (Varese), Vicopisano (Pisa), Viadana (Cremona) e anche Unioncamere.
Per quel che riguarda gli utenti registrati, invece, sono già oltre duecentomila. Qualche operatore commerciale potrebbe storcere il naso di fronte a questa forma di concorrenza gratuita, ma in questo paese ogni possibilità per aumentare la connettività e le possibilità di accesso a Internet per i cittadini è una iniziativa da salutare con entusiasmo, soprattutto se pubblica e gratuita come Free Wi-Fi Italia.
Autore: Roberto Laghi.

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