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venerdì 15 febbraio 2019

AMBIENTE - IMPRESA - MARKETING.

di Giancarlo Bertollini
Fin da piccoli, attraverso i media siamo colpiti soprattutto dalle straordinarie potenzialità legate al Marketing e dagli enormi vantaggi che dalla “Mercatistica o Scienza del Mercato” le Aziende ne traggono, affiancate dal Merchandising o "Supportistica con tutte le attività di supporto al prodotto", dall'oggettistica all'immagine, anche in abbinamento con prodotti di altri settori. 
Le finalità di questa disciplina sono e debbono essere quelle di garantire il più efficace impiego delle risorse, per ottenere risultati concreti su fronti critici quali l'incremento delle vendite, il contenimento dei costi, ecc. 
In un mondo che corre sempre più velocemente in equilibrio precario, cresce anche l’esigenza di soluzioni sempre più vantaggiose per l’impresa allargata al contesto in cui opera: l’Ambiente. 
La nostra, infatti, è la prima generazione della storia, con il compito di decidere se la specie di cui facciamo parte, dovrà o meno continuare ad esistere: l’Uomo potrà salvarsi solo se impiegherà le risorse disponibili per tentare di riparare i danni provocati all'Ambiente. Nei nuovi insediamenti ed in quelli doverosamente rinnovati, si profilano periodi di grande dinamismo e di una sempre più spietata concorrenza, dove sarà determinante il profilo della correttezza nello sfruttamento delle risorse.
Il nostro paradigma deve essere: 
le "Aziende" non esistono, esistono gli Uomini che le compongono!
(Il fattore umano è tornato ad essere determinante).
















Ricordiamoci sempre che... 

Più di 40 anni fa Michele Ferrero scrisse le 17 regole per la corretta gestione dei collaboratori.

Ancora la parola leadership non si usava eppure le regole che hanno aiutato la Ferrero a diventare grande non risentono dell’età.

  1. Nei vostri contatti mettete i vostri collaboratori a loro agio:

 - Dedicate loro il tempo necessario e non le “briciole”
 - Preoccupatevi di ascoltare ciò che hanno da dirvi
 - Non date loro l’impressione che siate sulle spine
 - Non fateli mai sentire “piccoli”
 - La sedia più comoda del vostro ufficio sia destinata a loro

  2. Prendete decisioni chiare e fatevi aiutare dai vostri collaboratori, essi crederanno nelle scelte a cui hanno concorso.

  3. Rendete partecipi i collaboratori dei cambiamenti e discutetene prima della loro attuazione con gli interessati.

  4. Comunicate gli apprezzamenti favorevoli ai lavoratori, quelli sfavorevoli comunicateli solo quando necessario, in quest’ultimo caso non limitatevi a una critica, ma indicate ciò che dovrà essere fatto nell’avvenire perché serva a imparare.

  5. I vostri interventi siano sempre tempestivi: “Troppo tardi” è pericoloso quanto “Troppo presto”.

  6. Agite sulle cause più che sul comportamento.

  7. Considerate i problemi nel loro aspetto generale e non perdetevi nei dettagli, lasciate ai dipendenti un certo margine di tolleranza.

  8. Siate sempre umani.

  9. Non chiedete cose impossibili.

10. Ammettete serenamente i vostri errori, vi aiuterà a non ripeterli.

11. Preoccupatevi di quello che pensano di voi i vostri collaboratori.

12. Non pretendete di essere tutto per i vostri collaboratori, in questo caso finireste per essere niente.

13. Diffidate di quelli che vi adulano, a lungo andare sono più controproducenti di quelli che vi contraddicono.

14. Date sempre quanto dovete e ricordate che spesso non è questione di quanto, ma di come e di quando.

15. Non prendete mai decisioni sotto l’influsso dell’ira, della premura, della delusione, della preoccupazione, ma demandatele a quando il vostro giudizio potrà essere più sereno.

16. Ricordate che un buon capo può far sentire un gigante un uomo normale, ma un capo cattivo può trasformare un gigante in un nano.

17. Se non credete in questi principi, rinunciate ad essere capi.

Anche grazie a questo storico manoscritto, Ferrero è diventata una delle aziende più importanti al Mondo.
 



www.studiostampa.com

mercoledì 5 ottobre 2016

Roma: Martedì 10 gennaio 2017 parte il nuovo Corso Sommelier.

Gli incontri (per un totale di 9) sono tenuti da Giancarlo Bertollini, conosciutissimo esperto del settore, con oltre 40anni di esperienza nazionale ed internazionale. Si inizia Martedì 10 gennaio alle ore 20:00 fino alle ore 22:00 di ogni Martedì sera, presso il Ristorante "Lo Zodiaco" in viale del Parco Mellini, 88/92 (Monte Mario) per 9 settimane. Il costo complessivo è di €.330,00 oltre IVA che comprende tutti i materiali, le dispense, un filmato ministeriale dedicato al vino e la cena di fine corso, aperta ad eventuali ospiti, al costo concordato di €.30,00. Per i Soci della ProLoco di Roma è previsto un particolare trattamento con lo sconto del 10% sull'intero importo. Associazioni e Circoli sono invitati a contattarci per eventuali convenzioni.
Arte e Cultura sotto le Stelle
Il Telefono dello Studio è: 06.3972.1551 e la e-Mail personale di Giancarlo Bertollini è bertollini@studioservice.com
Per confermare la vostra prenotazione dovete cortesemente inviare una e-Mail col vostro Nome, Cognome, indirizzo e-Mail e numero di Cellulare, anche direttamente al Ristorante Tel. 06.3549.6744 chiedendo del sig. Davide Mercuri. e-Mail: ristorantecaffezodiaco@gmail.com
Fino a una settimana prima dell'inizio si potrà inviare un acconto di €.100,00 anche tramite PayPal a questo indirizzo: http://www.studiobertollini.it/acconto_online.html basterà cliccarci sopra oppure copiarlo e incollarlo. 
In caso di annullamento, per cause di forza maggiore, l'acconto versato verrà prontamente restituito. Grazie ! 

EVENTO SU FACEBOOK !!!


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mercoledì 1 agosto 2012

Cos'è il Multilevel Marketing.

Il MultiLevel Marketing (MLM) è un genere particolare di vendita diretta. La vendita diretta è il commercio di beni e servizi proposto direttamente al consumatore: nelle case dei potenziali clienti o in quelle dei loro amici, negli uffici, dovunque, tranne che nei negozi. Il MultiLevel Marketing fa parte di questo universo ma ha una peculiarità: mentre il "normale" venditore diretto si limita a procacciarsi compratori, il venditore di una rete multilivello procaccia clienti che possono diventare a loro volta venditori. Insomma: il venditore "normale" guadagna su ciò che riesce a vendere - più esattamente, sulla differenza tra prezzo all'ingrosso e costo al dettaglio dei prodotti che tratta. Il venditore multilevel, invece, ha una doppia remunerazione: riceve provvigioni sia sul prodotto direttamente venduto, sia sui prodotti venduti dai promotori che egli stesso ha arruolato - quindi, da tutto il ramo di venditori che ha creato nel tempo, la cosiddetta "downline". Non viene assunto dall'azienda di cui vende i prodotti e neppure ne è un rappresentante autonomo: si può definire piuttosto come una sorta di distributore/consumatore che, tramite l'esborso di una quota (grazie alla quale riceve un primo kit di vendita), acquista il diritto di commerciare i prodotti acquistati o i servizi utilizzati. La struttura cui assomiglia un sistema MLM, quindi, è quella di un albero: un organismo ramificato.
Secondo alcuni autori, il primo esempio di MLM risale al lontano 1934, quando William Casselberry e Lee Mytinger, due distributori di integratori dietetici Nutrilite (società dalla cui scissione ebbe vita nel 1959 Amway) iniziarono a vendere vitamine con il loro "programma C&M", coniato sulle iniziali dei loro cognomi.
Il  MultiLevel Marketing non è, in assoluto, "buono" o "cattivo". Ma da quando è nato ha sempre dovuto combattere con un’immagine negativa, dovuta a tre fattori.
Primo, molto spesso la vendita di prodotti conta poco rispetto al reclutamento di nuovi venditori, all’allargamento della rete; in questo caso il MLM assomiglia a una Catena di Sant’Antonio.
Secondo, quasi sempre le persone sono convinte ad aderire (e a svolgere un’attività lavorativa di vendita, che è impegnativa e non alla portata di tutti) sulla base di mirabolanti promesse di ricchezza e di successo. Ma secondo i dati delle stesse aziende, la gran parte delle persone guadagna redditi tra i 200 e i 300 euro al mese. Solo lo 0,01% giunge alla ricchezza promessa.
Terzo, il mondo del mlm utilizza tecniche di comunicazione e di coinvolgimento che spesso e volentieri assomigliano a quelle utilizzate da "sette" o movimenti religiosi-culturali: convention di massa in cui si canta e si applaude i carismatici leader delle reti, costosi corsi di formazione che si viene "invitati" a frequentare, un atteggiamento di ostilità verso chiunque abbia dubbi o critiche, l’obbligo di coinvolgere parenti e amici, "monetizzando" i rapporti personali ed affettivi.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

mercoledì 25 gennaio 2012

Aumentare le vendite: professionisti al servizio delle imprese

La massimizzazione delle vendite per le aziende è ormai divenuto un must. Per questo è importante creare una solida ed efficace rete di vendita che rappresenta l’insieme di strutture umane e di materiali impiegati per diffondere la merce trattata. In base all’organizzazione aziendale questa può essere attivata con personale dipendente o con collaboratori esterni. E’ su questi ultimi che vogliamo focalizzare l’attenzione. 

Perché scegliere intermediari? Perché in questo modo l’azienda raggiunge un elevato grado di flessibilità e di elasticità che le permette di adeguare la rete di vendita alle necessità del mercato. Ma non è solo questo. Con gli intermediari esterni, infatti, si riesce a raggiungere l’intero territorio nazionale pur avendo una sede legale piuttosto decentrata, si ha la possibilità di interrompere in qualsiasi momento il rapporto con gli intermediari meno efficienti, si riducono i costi per investire nel settore commerciale. 

Mediatori 
Sono professionisti che mettono in relazione due o più parti al fine di concludere un affare. Non sono legati né al venditore né al compratore da rapporti di collaborazione, dipendenza o rappresentanza. La loro attività consiste nella ricerca della controparte disposta a concludere l’affare con l’operatore che gli ha conferito l’incarico. Per esercitare la professione di mediatore occorre essere iscritti alla C.C.I.A.A. 

Agenti di commercio 
Gli agenti di commercio assumono stabilmente l’incarico di promuovere la conclusione di contratti per la casa mandante in una specifica zona da quest’ultima assegnata. In pratica l’agente dovrà procurare contratti alla casa mandante la quale valuterà se concluderli o meno. L’ordine, quindi, è accettato salvo approvazione della casa. 

Rappresentanti di commercio 
Agiscono in nome e per conto dell’azienda proponente. I contratti stipulati dai rappresentanti si considerano conclusi direttamente dalla casa madre. 

Procacciatori d’affari 
Promuovono, in maniera occasionale, la conclusione di contratti. Non vi è, quindi, stabilità né limiti all’operatività. Solitamente il rapporto è caratterizzato da un mandato specifico che non vincola né l’impresa né l’intermediario.

Fonte:blog.pmi.it (Nicola Santangelo) 



IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

lunedì 17 maggio 2010

IL NUOVO CORSO DI MARKETING !

Volete capire e imparare quali sono i Segreti e gli "Ingredienti" per fare un "Buon Marketing" ?
Strumenti, Linee Guida, Esempi, Strategie &…
Trovate tutto qua sotto :
http://www.madri.com/cgi-bin/3a/click.pl?id=1247&p=marketing

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