Dopo le conclusioni di Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, alla V Festa Nazionale Tricolore di martedì 15 marzo a Roma, che ha sancito la trasformazione della comunità militante di Riva Destra da movimento politico a Centro Studi, e' stata la volta della presentazione del premio "La Migliore Italia", tenutosi a seguire nello storico Palazzo Ferrajoli, di fronte a Palazzo Chigi. Ospite d'eccezione la signora della Moda Italiana Anna Fendi, la quale ha ricevuto la targa insieme una prestigiosa lista di ospiti, tra i quali i genitori della campionessa di pattinaggio Francesca Lollobrigida, con in bella vista le medaglie conquistate a Pechino dalla figlia, i direttori dell'Adn Kronos e di Radio Radicale, Gian Marco Chiocci e Alessio Falconio, il primo Prefetto anticovid di Lodi Marcello Cardona, tra le tante eccellenze italiane in una serata presentata dall'attrice e conduttrice Emanuela Tittocchia.
Ne parliamo 'a caldo' con Fabio Sabbatani Schiuma, fondatore di Riva Destra, che dopo 28 anni di vita dello storico primo circolo di Alleanza Nazionale, ha ideato anche il premio.
Da movimento politico a centro studi: il perché di questa scelta?
Riva Destra ha aderito a pieno titolo a Fratelli d'Italia nel 2018, sposando all'unanimità il progetto di Giorgia Meloni che volle intervenire personalmente a una riunione della nostra Direzione Nazionale. Da allora tutti coloro che guidavano il nostro movimento sui territori sono stati integrati perfettamente nelle strutture partitiche. Oggi infatti i responsabili regionali del neo costituito Centro Studi -Sandra Amato nelle Marche, Francesco De Noia in Puglia, Enrico Kauffmann nel Lazio, Marika Diminutto nel FVG, Giuseppe Fiorito nel Trentino Alto Adige. Gianni Iaconis nella Calabria e Sandro Taverna in Veneto- compaiono negli organigrammi di partito. Altri poi come Maria Grazia Fria o Lorenzo Loiacono, sono diventati assessori o entrati nell'Assemblea Nazionale di FdI, io stesso faccio parte del Dipartimento Nazionale Organizzazione del partito: che senso ha mantenere le cariche e la struttura di Riva Destra se poi gli incarichi ci sono già nel partito? E poi, non lo nego, lungi da noi l'idea di dare l'immagine di una corrente o esserne un germe in un partito dove fortunatamente non esistono e non devono esistere, visti i danni fatti all'epoca dei colonnelli di Alleanza Nazionale. Giorgia Meloni che con la sua popolarità al 40% sta aprendo autostrade per il partito e i suoi dirigenti devono avere responsabilità e rispetto.
Ma perché proprio un Centro Studi?
Proprio per l'ultimo ragionamento: bisogna puntellare il consenso che gli italiani attribuiscono a Giorgia Meloni e per farlo bisogna primo, migliorare sempre il prodotto interno politico lordo del partito con dibattiti, proposte, mantenendo radicamento e nel contempo elevandosi a interlocutori seri e preparati verso tutti i comparti della società, coinvolgendo anche persone che magari non hanno interessi di partito o non hanno dimestichezza con le sue strutture, ma che ci guardano ora con fiducia e sono un patrimonio di idee. Vogliamo contribuire a questo.
Quali saranno le prime iniziative del centro studi?
Ne parleremo già da lunedi insieme al cofondatore di Riva Destra Alfio Boschi e ai responsabili regionali del Centro Studi: personalmente proporrò che il Premio 'La Migliore Italia' diventi un tour in tutta la penisola, al fine di riconoscere alle tante eccellenze italiane che abbiamo in ogni settore e luogo, la nostra speranza e il loro ruolo necessario per la ripartenza della nostra economia. Mi piacerebbe coinvolgere l'arte a 360 gradi dagli scultori fino ai talenti canori e ai disc jockey, il mondo della cultura in genere: non è un caso che abbiamo assegnato un premio alla memoria anche a Gianni Borgna, assessore capitolino alla Cultura di giunte di sinistra, ma compianto uomo di grande competenza e onestà intellettuale: oltre la rive gauche, c'è anche una Rive Droite.