Il verbale di Ceccuzzi è una bomba: “Agli inizi del gennaio 2012 ho avuto alcuni colloqui con l’on. Bersani e con l’on. D'Alema aventi ad oggetto la situazione della banca e della Fondazione” - Su Profumo: “L’incontro con D’Alema si svolse a Roma nella sede della fondazione Italianieuropei…”
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La RepubblicaABUSIVI, CONTINUA IL BRACCIO DI FERRO TRA CAMPIDOGLIO ...
Non si placano le polemiche tra i negozianti e gli abusivi che invadono le piazze e le strade del centro di Roma. E se il primo cittadino, girando ...
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Ljajic è arrivato nella Capitale, le prime parole: "Forza Roma" ... Il serbo all'uscita della Stazione Termini è stato riconosciuto da alcuni tifosi che ...
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Ecco le caditoie prima e dopo il nubifragio di ieri pomeriggio. Il Comune corre ai ripari: stanziati 3,5 milioni di euro Pulizie al via il 2 settembre.
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WEKER, UNA ECCELLENZA TUTTA ITALIANA E IL VALORE DELL'ACQUA
L'Acqua è un bene primario insostituibile, indispensabile per la vita e, in più̀ di qualche caso, per il lavoro dell'uomo. Nonostante il 71% della superficie terrestre sia ricoperta da acqua, solo il 2,5% del volume totale di questa è dolce; in considerazione dei mutamenti del clima e dell'utilizzo sconsiderato, nel 2003 l'UNESCO, nel Word Water Development Report evidenziava che a distanza di 20 anni, la quantità̀ d'acqua disponibile per ogni individuo sarebbe diminuita del 30%.
Ciò̀ premesso diventa fondamentale usare l'acqua in maniera ponderata, considerando inoltre che la scarsità̀ comporta l'incremento del suo costo.
Qui entra in gioco un’eccellenza tutta italiana, la Weker S.r.l. di Gorizia.
Weker, dalla parola “wecker” che, in tedesco, significa “sveglia”, qui intesa come esortazione a farsi furbi, salvaguardando questo bene preziosissimo e, al tempo stesso, il proprio portafogli, specialmente in tempi di crisi come quella che stiamo tutti vivendo in Italia.
La Weker è una delle realtà positive e di successo del panorama italiano delle micro e piccole imprese. Fondata da due giovani ingegneri, meno di 40 anni, con un’idea geniale alla base: COME LIMITARE LO SPRECO DELL’ACQUA IMPIEGATA NEI PROCESSI INDUSTRIALI DI REFRIGERAZIONE E, AL TEMPO STESSO, RIDURRE DRASTICAMENTE I COSTI AD ESSA ASSOCIATI, ivi compresa la bolletta dell’energia elettrica.
Il principio fisico era noto, il problema era tradurlo in pratica, tenendo ben presenti le problematiche di un mercato quale quello dei laboratori artigianali, medio-grandi, di gelateria, pasticceria e altre attività caratterizzate da un notevole consumo di acqua e di energia elettrica per la refrigerazione, la pastorizzazione e altri processi, tipici di queste attività.
Occorreva quindi sposare tra di loro alcuni elementi di base: ingombro, qualità del processo e, non ultimo, il costo, giustificabile solo a fronte di una RIDUZIONE DRASTICA DELLA BOLLETTA IDRO-ENERGETICA.
Occorreva, in altre parole, “inventarsi” un nuovo sistema di “scambiatori di calore”, che raggiungesse lo scopo, perché quelli in uso nel mercato erano ingombranti, rumorosi e caratterizzati da un costo che non copriva il risparmio nella bolletta.
I nostri due “geniacci” italiani, prova e riprova, trovano la quadra e, primi e unici al mondo, la brevettano, iniziando a costruire macchine che si affermano, in modo perentorio, sia in Italia che all’estero.
Nasce e si afferma così la Weker S.r.l.
Entriamo ora nei dettagli.
Analizzando, a mo’ di esempio, il rapporto gelateria - acqua, va sottolineato che le bollette relative a quest'ultima incidono notevolmente sui costi di produzione, poiché quasi il 90% di quella conteggiata viene utilizzata in laboratorio per raffreddare pastorizzatori, mantecatori, abbattitori, celle, vetrine di esposizione e gruppi frigoriferi in genere.
Oltre al problema ecologico ed al fattore costi, si aggiunge la questione, non meno importante, dell'approvvigionamento d'acqua stressa. In taluni centri storici, in zone di villeggiatura o in particolari regioni, essere legati alla fornitura dell'acqua, in situazioni in cui i prelievi toccano le massime punte, può̀ significare rallentare o addirittura bloccare la produzione per carenza di pressione o totale mancanza d'acqua.
QUANTA ACQUA PUÒ RECUPERARE L'ECONOMIZZATORE D'ACQUA WEKER?
L'ECONOMIZZATORE D'ACQUA WEKER, ad esempio della SERIE MT, necessità di far evaporare una piccola parte dell'acqua che recupera, pari a ca. il 2%; mentre un ulteriore 2% viene volutamente fatto spurgare per evitare la concentrazione di sali e mantenere diluita la soluzione.
Il totale dell'acqua che l'ECONOMIZZATORE D'ACQUA WEKER è in grado di recuperare è il 96% di quella in uscita dai macchinari.
IN TERMINI DI DENARO QUANTO PUO' FAR RISPARMIARE L'ECONOMIZZATORE D'ACQUA WEKER?
In un laboratorio di produzione alimentare il consumo dell'acqua può̀ incidere fino al 90% sul totale della bolletta; perciò̀ se in un mese si spendono 1.000,00€ di acqua, 900,00€ vengono consumati dai macchinari.
Di questi 900,00€ , l'ECONOMIZZATORE D'ACQUA WEKER recupera il 96%, ovvero 864€.
Considerando il prezzo medio dell'acqua in Italia (1,5 – 2€/m3, considerate fornitura e depurazione) e il prezzo della corrente elettrica pari a circa 15,18 centesimi € KW/h possiamo dire che la spesa per la corrente elettrica inciderà̀ per un ulteriore 20% che possiamo calcolare con ca. 170€.
Il risparmio reale che l'ECONOMIZZATORE D'ACQUA WEKER SERIE MT garantisce è di 695,00€ su 1.000,00€.
GENIALE, VERO?
Ed è tutto genio italico!
Carlo Donati
Responsabile Comunicazione Social Media - WEKER
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Diritti Mediaset, Berlusconi: «Sentenza allucinante e fondata sul nulla»
«Se qualcuno pensa di eliminare con un voto il leader del primo partito, ossia il sottoscritto, a causa di un sentenza allucinante e fondata sul nulla, allora si sarebbe davanti ad una ferita profonda della democrazia». Lo ha detto poco fa Silvio Berlusconi a Studio Aperto. «Credo che milioni di italiani non lo permetterebbero», ha aggiunto.
Berlusconi ha poi invitato il governo ad agire: «Ora serve una scossa in positivo oppure saremo inchiodati ad una tendenza recessiva - ha affermato -. O riprendiamo a correre o rischiamo di pagare un prezzo altissimo alla crisi». «Il Paese ha problemi molto gravi -ha aggiunto - e occorre massimo impegno da parte di tutti».
martedì
I 60 anni di "Vacanze Romane". Sono ancora innamorato di Audrey Hepburn
60 anni fa usciva sul grande schermo "Vacanze Romane",
un classico del cinema, con Audrey Hepburn e Gregory Peck.
Vinse tre oscar.
lunedì
Come in Italia stampa e magistratura impongono una dittatura nel nome della democrazia
di Giorgio Fenzi
L'analisi deve sostanzialmente partire dai media.
I giornali che detengono l'80% dei lettori, sono di proprietà e comandati dal potere finanziario di questo paese, partendo dalle banche sino ad arrivare alle più ricche famiglie italiane, es: De Benedetti Della Valle, Agnelli e altri, con orientamento SINISTRA CENTRO
I giornali che sono schierati verso i partiti politici di CENTRO DESTRA il restante 20%.
Per le TV è ancora peggio, perché anche se le quote delle reti televisive potrebbero essere suddivise in modo più omogeneo considerando la divisione partitica delle reti di stato, le reti Mediaset covano molti giornalisti e commentatori che non sono certo di centro destra, ma di sinistra centro, quindi paradossalmente siamo alle stesse percentuali della carta stampata.
I giornalisti del FATTO QUOTIDIANO e di altre testate come LA REPUBBLICA e IL CORRIERE DELLA SERA per elencarne alcune,le più importanti, sono diventate un braccio armato, armato di una parola e una penna al servizio dei loro capi controllori, evidenziati in una parte cospicua della magistratura che paradossalmente si fa chiamare Magistratura Democratica, come se bastasse far riferimento alla parola democratica per essere democratici, come se le azioni e i comportamenti fossero poco importanti per determinare chi e cosa è democratico.
Tutto questo per controllare le menti di quel 80 % di lettori e ascoltatori.
OBIETTIVO: Conquistare consenso delle menti del popolo Italiano pronunciando alcune parole chiave che hanno un unico intento, quello di rendere puro e sacro chi le pronuncia:
PREGIUDICATO - CONDANNATO - INQUISITO.
Sopratutto se sentenziate nel nome della legge, che alcuni magistrati deliberano senza l'ombra della PROVA, ho un vago ricordo, una volta esisteva la Prova per condannare un soggetto inquisito.
Intendiamoci, queste parole dovrebbero consacrare qualsiasi fiamma democratica se non fossero usate da poteri assoluti, che da servitori delle stato si sono trasformati in lobby parassitarie con benefit, vitalizi e stipendi da veri regnanti, indipendenti da tutto e da tutti gli altri poteri, trasformando un potere di servizio in un potere di stampo dittatoriale.
Premesso che nessun politico e bello bravo e buono, anzi spesso ha qualche scheletro nell'armadio, e sin qui è chiaro a chiunque, e premesso anche che le parole sopra riportate hanno un valore giuridico importante per la società, capovolgendone i significati veri, camuffano il disegno eversivo al popolo, che deve trovar difficile vedere, capire, ragionare, in questo modo, oltretutto, se accecato da una luce fortissima che porta il nome di virus dell'ODIO, il disegno trova un suo compimento.
Fonte: Io Amo l'Italia
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L'analisi deve sostanzialmente partire dai media.
I giornali che detengono l'80% dei lettori, sono di proprietà e comandati dal potere finanziario di questo paese, partendo dalle banche sino ad arrivare alle più ricche famiglie italiane, es: De Benedetti Della Valle, Agnelli e altri, con orientamento SINISTRA CENTRO
I giornali che sono schierati verso i partiti politici di CENTRO DESTRA il restante 20%.
Per le TV è ancora peggio, perché anche se le quote delle reti televisive potrebbero essere suddivise in modo più omogeneo considerando la divisione partitica delle reti di stato, le reti Mediaset covano molti giornalisti e commentatori che non sono certo di centro destra, ma di sinistra centro, quindi paradossalmente siamo alle stesse percentuali della carta stampata.
I giornalisti del FATTO QUOTIDIANO e di altre testate come LA REPUBBLICA e IL CORRIERE DELLA SERA per elencarne alcune,le più importanti, sono diventate un braccio armato, armato di una parola e una penna al servizio dei loro capi controllori, evidenziati in una parte cospicua della magistratura che paradossalmente si fa chiamare Magistratura Democratica, come se bastasse far riferimento alla parola democratica per essere democratici, come se le azioni e i comportamenti fossero poco importanti per determinare chi e cosa è democratico.
Tutto questo per controllare le menti di quel 80 % di lettori e ascoltatori.
OBIETTIVO: Conquistare consenso delle menti del popolo Italiano pronunciando alcune parole chiave che hanno un unico intento, quello di rendere puro e sacro chi le pronuncia:
PREGIUDICATO - CONDANNATO - INQUISITO.
Sopratutto se sentenziate nel nome della legge, che alcuni magistrati deliberano senza l'ombra della PROVA, ho un vago ricordo, una volta esisteva la Prova per condannare un soggetto inquisito.
Intendiamoci, queste parole dovrebbero consacrare qualsiasi fiamma democratica se non fossero usate da poteri assoluti, che da servitori delle stato si sono trasformati in lobby parassitarie con benefit, vitalizi e stipendi da veri regnanti, indipendenti da tutto e da tutti gli altri poteri, trasformando un potere di servizio in un potere di stampo dittatoriale.
Premesso che nessun politico e bello bravo e buono, anzi spesso ha qualche scheletro nell'armadio, e sin qui è chiaro a chiunque, e premesso anche che le parole sopra riportate hanno un valore giuridico importante per la società, capovolgendone i significati veri, camuffano il disegno eversivo al popolo, che deve trovar difficile vedere, capire, ragionare, in questo modo, oltretutto, se accecato da una luce fortissima che porta il nome di virus dell'ODIO, il disegno trova un suo compimento.
Fonte: Io Amo l'Italia
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Qualcuno fermi l'attacco alla Siria: sarebbe il suicidio dell'Occidente
Il sonno dei "pacifinti": nessuno si oppone a questa guerra.
Ma l'America sta sbagliando bersaglio.
Speriamo che non succeda mai. Più che una guerra sarebbe il suicidio dell'Occidente in Siria. Quali paradossi, ipocrisie e assurdità! A cominciare dal fatto che a scatenarla sarebbe il primo Premio Nobel alle intenzioni, un attestato di uomo della pace conferito a Obama a soli 9 mesi dalla sua elezione a prescindere dalle sue azioni.
Poi la motivazione alquanto dubbia, visto che esistono le prove che le testate chimiche sarebbero state lanciate dai terroristi islamici e non dall'Esercito che, piaccia o meno, rappresenta la legalità e ha il dovere di difendere lo Stato. Infine lo scopo: come è possibile che dopo aver toccato con mano in Tunisia, Libia e Egitto le conseguenze tragiche dell'avvento al potere dei Fratelli Musulmani sostenuti dai Salafiti e fiancheggiati da Al Qaida, l'Occidente in Siria si ostini a voler portare al potere la stessa triade di fanatici islamici che in due anni hanno provocato la distruzione del Paese, oltre 80 mila morti (di cui la metà soldati) e 2 milioni di sfollati (di cui la metà bambini)?
Per fortuna che c'è la Russia di Putin che, a differenza dei governanti liquidatori della civiltà occidentale, ha chiaro in testa che la priorità deve essere la sconfitta del terrorismo islamico ovunque nel mondo, così come ha una ferma concezione sulla stabilità e la sicurezza della Siria e del Medio Oriente. Persino Israele tentenna sul da farsi presa nella morsa tra il nemico storico, la dittatura laica di Assad che ha partecipato alle guerre anche se successivamente ha garantito la tregua alla frontiera, e il nemico dichiarato, il terrorismo islamico che proclama pubblicamente la volontà di cancellare lo Stato ebraico dalla carta geografica.
di Magdi Cristiano Allam - Fonte: IL GIORNALE - Articolo Completo QUI
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Ma l'America sta sbagliando bersaglio.
Speriamo che non succeda mai. Più che una guerra sarebbe il suicidio dell'Occidente in Siria. Quali paradossi, ipocrisie e assurdità! A cominciare dal fatto che a scatenarla sarebbe il primo Premio Nobel alle intenzioni, un attestato di uomo della pace conferito a Obama a soli 9 mesi dalla sua elezione a prescindere dalle sue azioni.
Poi la motivazione alquanto dubbia, visto che esistono le prove che le testate chimiche sarebbero state lanciate dai terroristi islamici e non dall'Esercito che, piaccia o meno, rappresenta la legalità e ha il dovere di difendere lo Stato. Infine lo scopo: come è possibile che dopo aver toccato con mano in Tunisia, Libia e Egitto le conseguenze tragiche dell'avvento al potere dei Fratelli Musulmani sostenuti dai Salafiti e fiancheggiati da Al Qaida, l'Occidente in Siria si ostini a voler portare al potere la stessa triade di fanatici islamici che in due anni hanno provocato la distruzione del Paese, oltre 80 mila morti (di cui la metà soldati) e 2 milioni di sfollati (di cui la metà bambini)?
Per fortuna che c'è la Russia di Putin che, a differenza dei governanti liquidatori della civiltà occidentale, ha chiaro in testa che la priorità deve essere la sconfitta del terrorismo islamico ovunque nel mondo, così come ha una ferma concezione sulla stabilità e la sicurezza della Siria e del Medio Oriente. Persino Israele tentenna sul da farsi presa nella morsa tra il nemico storico, la dittatura laica di Assad che ha partecipato alle guerre anche se successivamente ha garantito la tregua alla frontiera, e il nemico dichiarato, il terrorismo islamico che proclama pubblicamente la volontà di cancellare lo Stato ebraico dalla carta geografica.
di Magdi Cristiano Allam - Fonte: IL GIORNALE - Articolo Completo QUI
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domenica
Le dieci piaghe della giustizia che l'Italia ora deve debellare
di Renato Brunetta
Dalla lunghezza dei processi ai privilegi dei magistrati, il Paese ha bisogno di una riforma radicale per rendere il sistema finalmente equo ed efficiente.
La giustizia in Italia non funziona. È un dato di fatto, inutile girarci attorno. Inutile nascondersi dietro i processi di Berlusconi: è solo una scusa per non fare una riforma fondamentale per il nostro Paese e che tutto il mondo ci chiede. Il programma iniziale di questa maggioranza prevedeva una riforma delle istituzioni che rafforzasse il potere politico, per poi procedere, con una rinnovata autorevolezza, alla riforma della giustizia. La strada ce l'ha indicata il capo dello Stato che, con le dichiarazioni a seguito della sentenza della Cassazione su Silvio Berlusconi, ha evocato il lavoro dei saggi da lui incaricati nell'aprile scorso per studiare i termini di una riforma della giustizia. Ma si può fare ancora di più: parallelamente alla riforma della giustizia, promuovere la raccolta firme per i referendum radicali, almeno un milione entro la fine di settembre 2013. La giustizia italiana va riformata da cima a fondo.
L'Italia è il Paese con maggior necessità di interventi migliorativi nel settore della giustizia.
1. Il numero di casi pendenti
2. Processi troppo lunghi
3. Un costo esagerato
4. Un budget troppo alto
5. Salari e stipendi
6. Una scarsa «accountability»
7. Meritocrazia zero
8. Avanzamenti di carriera
9. E la responsabilità civile?
10. Da zero a uno: meno di 0,5
Fonte: IL GIORNALE - Articolo Completo QUI
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Dalla lunghezza dei processi ai privilegi dei magistrati, il Paese ha bisogno di una riforma radicale per rendere il sistema finalmente equo ed efficiente.
La giustizia in Italia non funziona. È un dato di fatto, inutile girarci attorno. Inutile nascondersi dietro i processi di Berlusconi: è solo una scusa per non fare una riforma fondamentale per il nostro Paese e che tutto il mondo ci chiede. Il programma iniziale di questa maggioranza prevedeva una riforma delle istituzioni che rafforzasse il potere politico, per poi procedere, con una rinnovata autorevolezza, alla riforma della giustizia. La strada ce l'ha indicata il capo dello Stato che, con le dichiarazioni a seguito della sentenza della Cassazione su Silvio Berlusconi, ha evocato il lavoro dei saggi da lui incaricati nell'aprile scorso per studiare i termini di una riforma della giustizia. Ma si può fare ancora di più: parallelamente alla riforma della giustizia, promuovere la raccolta firme per i referendum radicali, almeno un milione entro la fine di settembre 2013. La giustizia italiana va riformata da cima a fondo.
L'Italia è il Paese con maggior necessità di interventi migliorativi nel settore della giustizia.
1. Il numero di casi pendenti
2. Processi troppo lunghi
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7. Meritocrazia zero
8. Avanzamenti di carriera
9. E la responsabilità civile?
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