La Legge n.148/2011 di conversione del D.L. n.138/2011 ha stabilito che a decorrere dal 17 settembre 2011 l’aliquota ordinaria IVA passa dal 20% al 21%.
Ne consegue che tutte le operazioni effettuate dal giorno 17 settembre devono essere assoggettate ad aliquota IVA del 21%.
Si prega di porre la massima attenzione alla corretta effettuazione delle operazioni.
Solo una piccola Nota: non ci sono segnalazioni sui costi extra di questa variazione, ad esempio gli aggiornamenti tecnologici con conseguente chiamata dei tecnici di assistenza, ecc.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
venerdì
Stage aziendali: tutte le nuove regole.
di Barbara Weisz
Stretta in manovra finanziaria su stage e tirocini: il Ministero chiarisce che disoccupati e studenti possono continuare con le vecchie regole.
Le nuove regole su tirocini e stage aziendali previste dalla manovra finanziaria bis riguardano solo quelli formativi e di orientamento (disciplinati su scala nazionale): per quelli di reinserimento di disoccupati o per i cosiddetti tirocini curriculari (previsti cioè da percorsi di studio di Università o scuole di formazione e destinati agli studenti), valgono le vecchie normative (disciplinati a livello regionale). La precisazione è contenuta nella circolare n.24/2011 del Ministero del Lavoro, che fornisce tutta una serie di chiarimenti sull'Articolo 11 della manovra finanziaria.
L'art. 11 stabilisce che gli stage in azienda di neo-laureati o diplomati, non possano durare più di sei mesi (proroghe comprese), e che possano essere applicati solo nei 12 mesi successivi al titolo di studio.
I "tirocini formativi e di orientamento", che sono quindi gli unici a cui si applica questa norma (lo chiarisce esplicitamente la circolare), sono quelli «disciplinati a livello nazionale dall'articolo 18 della legge 24 giugno 1997», i quali «sono espressamente finalizzati ad agevolare le scelte professionali e la occupabilità dei giovani nella fase di transizione scuola-lavoro».
Esclusi.
Il Ministero specifica che la norma in manovra finanziaria non riguarda invece i tirocini di reinserimento e inserimento al lavoro di disoccupati, compresi i lavoratori in mobilità, e nemmeno altre esperienze a favore di inoccupati».
E ancora, risultano esclusi dalle nuove norme i tirocini curriculari inclusi nei piani di studio universitari o di istituti scolastici» oppure «altre esperienze previste all'interno di un percorso formale di istruzione o di formazione». In questo caso, però, lo stage deve essere promosso da un'università o istituto di formazione universitario che rilasci titoli accademici, da un'istituzione scolastica che rilasci titoli di studio con valore legale, da un centro di formazione convenzionato con Regione o Provincia. I destinatari devono essere studenti iscritti e il tirocinio deve avvenire «all'interno del periodo di frequenza».
La norma non riguarda i periodi di praticantato previsti dagli ordini professionali.
Applicabilità.
Un'altra precisazione del ministro riguarda la non reatroattività della legge. La norma non si applica quindi agli stage iniziati o comunque formalmente approvati prima del 13 agosto, che quindi «potranno proseguire in base alla vecchia normativa».
Quindi, in caso di controllo, il personale ispettivo deve verificare la tipologia del tirocinio e la sua legittimità, anche alla luce della normativa regionale vigente. In caso di irregolarità, il personale ispettivo dovrà riqualificare il rapporto come di natura subordinata e applicare le relative sanzioni.
Infine il Ministero rispondendo alle critiche delle Regioni (che hanno anche sollevato questione di incostituzionalità), sottolinea che «la competenza esclusiva delle regioni nella regolamentazione dei tirocini" resta salva, ma aggiunge che «solo poche regioni hanno provveduto a una disciplina organica della materia» e spiega che il Governo si pone «il limitato, per quanto importante, obiettivo di dare maggiore certezza al quadro legale di riferimento», ma «nel pieno rispetto delle competenze assegnate dalla Costituzione alle Regioni, che rimangono i soggetti a cui è affidata la regolamentazione della materia».
Fonte: Ministero del Lavoro
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Stretta in manovra finanziaria su stage e tirocini: il Ministero chiarisce che disoccupati e studenti possono continuare con le vecchie regole.
Le nuove regole su tirocini e stage aziendali previste dalla manovra finanziaria bis riguardano solo quelli formativi e di orientamento (disciplinati su scala nazionale): per quelli di reinserimento di disoccupati o per i cosiddetti tirocini curriculari (previsti cioè da percorsi di studio di Università o scuole di formazione e destinati agli studenti), valgono le vecchie normative (disciplinati a livello regionale). La precisazione è contenuta nella circolare n.24/2011 del Ministero del Lavoro, che fornisce tutta una serie di chiarimenti sull'Articolo 11 della manovra finanziaria.
L'art. 11 stabilisce che gli stage in azienda di neo-laureati o diplomati, non possano durare più di sei mesi (proroghe comprese), e che possano essere applicati solo nei 12 mesi successivi al titolo di studio.
I "tirocini formativi e di orientamento", che sono quindi gli unici a cui si applica questa norma (lo chiarisce esplicitamente la circolare), sono quelli «disciplinati a livello nazionale dall'articolo 18 della legge 24 giugno 1997», i quali «sono espressamente finalizzati ad agevolare le scelte professionali e la occupabilità dei giovani nella fase di transizione scuola-lavoro».
Esclusi.
Il Ministero specifica che la norma in manovra finanziaria non riguarda invece i tirocini di reinserimento e inserimento al lavoro di disoccupati, compresi i lavoratori in mobilità, e nemmeno altre esperienze a favore di inoccupati».
E ancora, risultano esclusi dalle nuove norme i tirocini curriculari inclusi nei piani di studio universitari o di istituti scolastici» oppure «altre esperienze previste all'interno di un percorso formale di istruzione o di formazione». In questo caso, però, lo stage deve essere promosso da un'università o istituto di formazione universitario che rilasci titoli accademici, da un'istituzione scolastica che rilasci titoli di studio con valore legale, da un centro di formazione convenzionato con Regione o Provincia. I destinatari devono essere studenti iscritti e il tirocinio deve avvenire «all'interno del periodo di frequenza».
La norma non riguarda i periodi di praticantato previsti dagli ordini professionali.
Applicabilità.
Un'altra precisazione del ministro riguarda la non reatroattività della legge. La norma non si applica quindi agli stage iniziati o comunque formalmente approvati prima del 13 agosto, che quindi «potranno proseguire in base alla vecchia normativa».
Quindi, in caso di controllo, il personale ispettivo deve verificare la tipologia del tirocinio e la sua legittimità, anche alla luce della normativa regionale vigente. In caso di irregolarità, il personale ispettivo dovrà riqualificare il rapporto come di natura subordinata e applicare le relative sanzioni.
Infine il Ministero rispondendo alle critiche delle Regioni (che hanno anche sollevato questione di incostituzionalità), sottolinea che «la competenza esclusiva delle regioni nella regolamentazione dei tirocini" resta salva, ma aggiunge che «solo poche regioni hanno provveduto a una disciplina organica della materia» e spiega che il Governo si pone «il limitato, per quanto importante, obiettivo di dare maggiore certezza al quadro legale di riferimento», ma «nel pieno rispetto delle competenze assegnate dalla Costituzione alle Regioni, che rimangono i soggetti a cui è affidata la regolamentazione della materia».
Fonte: Ministero del Lavoro
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Certificazioni di Qualità e Rispetto per l'Ambiente.
Roma, (Adnkronos) - Le organizzazioni che decidono di adottare la certificazione ambientale, modificando o adeguando la propria struttura secondo lo standard Uni Iso 14001, registrano non soltanto miglioramenti ambientali, ma anche benefici economici. Lo hanno rilevato il Centro studi qualità e ambiente dell'Università degli studi di Padova e Accredia, l'ente italiano di accreditamento che valuta gli organismi di certificazione e ispezione, grazie all'indagine avviata nel 2010 su un campione corrispondente al 48,25% delle organizzazioni certificate.
L'indagine mira ad appurare se alla crescita del numero di soggetti certificati corrisponda un riscontro di benefici. Valutazione "non semplice - spiega Federico Grazioli, presidente di Accredia - possiamo però dire che il Sistema di gestione ambientale ha un'incidenza forte sull'impatto ambientale dell'attività dell'ente o impresa, sul suo risparmio energetico, nonchè sull'organizzazione stessa. Le organizzazioni certificate sono già in grado di quantificare economicamente questi benefici e contiamo, nei prossimi anni, di aiutarle a farlo con la massima consapevolezza e precisione".
Secondo l'indagine, le organizzazioni con un Sistema di gestione ambientale certificato Iso 14001 possiedono spesso anche altre certificazioni: Iso 9001 relativa al sistema di gestione per la qualità (82%), Ohsas 18001 per la salute e sicurezza sul lavoro (23%), la registrazione Emas (13%). Un buon 30% detiene una certificazione di prodotto."La sensibilità degli enti pubblici e delle imprese nei confronti dell'ambiente è in costante crescita - commenta Grazioli - come testimonia l'incremento delle certificazioni ambientali. Dal 2006 ad oggi siamo passati da circa 8mila a quasi 16mila siti certificati".
In aumento le organizzazioni in grado di quantificare costi e benefici della certificazione ambientale (47% contro il 35% del 2008). Tra i costi ritenuti più rilevanti figura quello delle modifiche agli impianti (38%) mentre tra i benefici, risulta maggiore l'impatto sull'organizzazione (45,5%). In generale, i singoli interventi di modifica impianti, innovazione di processo e di prodotto e formazione ambientale, raramente richiedono esborsi oltre i 5 mila euro.
Discorso diverso per la produzione di energia: se il 57% delle aziende indica costi inferiori ai 5mila euro, un significativo 16% segnala spese superiori ai 100mila euro. Per lo più, poi, si investe sulla consulenza esterna, non avendo competenze interne in materia, ma il 42% dichiara di riuscire a contenere questi costi.
Gli intervistati considerano importante o molto importante la riduzione dei costi relativi alla produzione di rifiuti e dei costi energetici (57%), ancor più della riduzione dei costi per l'acquisto di materie prime (poco o non importante per l'80%) o dei vantaggi assicurativi, della riduzione degli scarti di produzione o dell'aumento del fatturato (non importanti per oltre il 50%). Più del 9% dichiara di aver avuto vantaggi superiori ai 100mila euro limitatamente all'aumento del fatturato, mentre il 10% registra benefici superiori ai 50mila euro per l'ottenimento di finanziamenti.
Il 15% delle organizzazioni dichiara di aver ottenuto un risparmio superiore ai 20mila euro sui costi energetici (oltre il 4% li registra superiori ai 100mila euro). Il conseguimento della conformità legislativa è ritenuto importante o molto importante per il 96% degli intervistati.
Oltre il 70% del campione considera importante o molto importante la riduzione del consumo di energia elettrica, mentre il 65% dà importanza alla minor produzione di rifiuti pericolosi, di consumi energetici da fonte fossile e di emissioni in atmosfera, e alla sostituzione di sostanze inquinanti con alternative più ecologiche. Poco o per nulla importante, invece, risultano la riduzione del consumo di materie prime (54,5%) e degli scarichi idrici (57%), e la diminuzione del rumore (50%).
Per il futuro, l'interesse è rivolto allo sviluppo di sistemi integrati di gestione (85%), informatizzazione del sistema documentale (78%), sviluppo di indicatori di performance ambientale e di sistemi di sostenibilità energetica, e adozione di strumenti di contabilità ambientale (60%).
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L'indagine mira ad appurare se alla crescita del numero di soggetti certificati corrisponda un riscontro di benefici. Valutazione "non semplice - spiega Federico Grazioli, presidente di Accredia - possiamo però dire che il Sistema di gestione ambientale ha un'incidenza forte sull'impatto ambientale dell'attività dell'ente o impresa, sul suo risparmio energetico, nonchè sull'organizzazione stessa. Le organizzazioni certificate sono già in grado di quantificare economicamente questi benefici e contiamo, nei prossimi anni, di aiutarle a farlo con la massima consapevolezza e precisione".
Secondo l'indagine, le organizzazioni con un Sistema di gestione ambientale certificato Iso 14001 possiedono spesso anche altre certificazioni: Iso 9001 relativa al sistema di gestione per la qualità (82%), Ohsas 18001 per la salute e sicurezza sul lavoro (23%), la registrazione Emas (13%). Un buon 30% detiene una certificazione di prodotto."La sensibilità degli enti pubblici e delle imprese nei confronti dell'ambiente è in costante crescita - commenta Grazioli - come testimonia l'incremento delle certificazioni ambientali. Dal 2006 ad oggi siamo passati da circa 8mila a quasi 16mila siti certificati".
In aumento le organizzazioni in grado di quantificare costi e benefici della certificazione ambientale (47% contro il 35% del 2008). Tra i costi ritenuti più rilevanti figura quello delle modifiche agli impianti (38%) mentre tra i benefici, risulta maggiore l'impatto sull'organizzazione (45,5%). In generale, i singoli interventi di modifica impianti, innovazione di processo e di prodotto e formazione ambientale, raramente richiedono esborsi oltre i 5 mila euro.
Discorso diverso per la produzione di energia: se il 57% delle aziende indica costi inferiori ai 5mila euro, un significativo 16% segnala spese superiori ai 100mila euro. Per lo più, poi, si investe sulla consulenza esterna, non avendo competenze interne in materia, ma il 42% dichiara di riuscire a contenere questi costi.
Gli intervistati considerano importante o molto importante la riduzione dei costi relativi alla produzione di rifiuti e dei costi energetici (57%), ancor più della riduzione dei costi per l'acquisto di materie prime (poco o non importante per l'80%) o dei vantaggi assicurativi, della riduzione degli scarti di produzione o dell'aumento del fatturato (non importanti per oltre il 50%). Più del 9% dichiara di aver avuto vantaggi superiori ai 100mila euro limitatamente all'aumento del fatturato, mentre il 10% registra benefici superiori ai 50mila euro per l'ottenimento di finanziamenti.
Il 15% delle organizzazioni dichiara di aver ottenuto un risparmio superiore ai 20mila euro sui costi energetici (oltre il 4% li registra superiori ai 100mila euro). Il conseguimento della conformità legislativa è ritenuto importante o molto importante per il 96% degli intervistati.
Oltre il 70% del campione considera importante o molto importante la riduzione del consumo di energia elettrica, mentre il 65% dà importanza alla minor produzione di rifiuti pericolosi, di consumi energetici da fonte fossile e di emissioni in atmosfera, e alla sostituzione di sostanze inquinanti con alternative più ecologiche. Poco o per nulla importante, invece, risultano la riduzione del consumo di materie prime (54,5%) e degli scarichi idrici (57%), e la diminuzione del rumore (50%).
Per il futuro, l'interesse è rivolto allo sviluppo di sistemi integrati di gestione (85%), informatizzazione del sistema documentale (78%), sviluppo di indicatori di performance ambientale e di sistemi di sostenibilità energetica, e adozione di strumenti di contabilità ambientale (60%).
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mercoledì
Ad Assisi inizia l'evento più atteso.
Una manifestazione il cui interprete principale è il Caffè: bevanda protagonista in tutti i momenti pubblici e privati della nostra vita; una miscela che evoca aggregazione, comunicazione e fratellanza, peraltro propria della Città di San Francesco.
AssisiCafè si terrà nella suggestiva cornice di Assisi il 24 settembre 2011.
La manifestazione è voluta e promossa dal Comune di Assisi che ha visto in “Assisi Comitato Commercianti Parte Alta” un Team capace di organizzare un evento importante come AssisiCafè, che presenta sin d'ora, consolidandosi negli anni futuri, caratteristiche tali da assumere una connotazione nazionale ed internazionale.
Per la prima volta in assoluto tutto il centro storico è chiuso al traffico ed è coinvolto in una manifestazione che solitamente occuperebbe una piazza, un palazzo, un luogo, come per un concerto o una conferenza... ma mai tutte le vie, tutte le piazze e parte dei palazzi solitamente adibiti a manifestazioni, in contemporanea. Avvolti dal fascino e dall'arte di Assisi si potranno degustare i Caffè di grandi Torrefattori ed imparare a riconoscere le sfumature di questo orgoglio Italiano.
L'evento si svolge in partnership con Radio Subasio, una delle radio più ascoltate in Italia, con l'Ambasciata del Brasile che ha concesso il patrocinio morale e l'utilizzo del logo, come anche la Regione Umbria, il Consiglio Regionale, la ConfCommercio di Assisi e Valfabbrica, il Centro Superiore sul Turismo di Assisi e solo ultimo in fattore di tempo il patrocinio del Ministero del Turismo.
L'INVITO AD INTERVENIRE E' APERTO ED ESTESO A CHI AMA L'ARTE ED IL CAFFE'.
http://www.assisicafe.it/
Alessia Pasquali
Amori Travel
Via Borgo Aretino 25
06081 Assisi PG Italy
Phone +39 075 816 116
Fax +39 075 78 23 411
e-Mail : info@amoritravel.com
Sito : www.amoritravel.com
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
AssisiCafè si terrà nella suggestiva cornice di Assisi il 24 settembre 2011.
La manifestazione è voluta e promossa dal Comune di Assisi che ha visto in “Assisi Comitato Commercianti Parte Alta” un Team capace di organizzare un evento importante come AssisiCafè, che presenta sin d'ora, consolidandosi negli anni futuri, caratteristiche tali da assumere una connotazione nazionale ed internazionale.
Per la prima volta in assoluto tutto il centro storico è chiuso al traffico ed è coinvolto in una manifestazione che solitamente occuperebbe una piazza, un palazzo, un luogo, come per un concerto o una conferenza... ma mai tutte le vie, tutte le piazze e parte dei palazzi solitamente adibiti a manifestazioni, in contemporanea. Avvolti dal fascino e dall'arte di Assisi si potranno degustare i Caffè di grandi Torrefattori ed imparare a riconoscere le sfumature di questo orgoglio Italiano.
L'evento si svolge in partnership con Radio Subasio, una delle radio più ascoltate in Italia, con l'Ambasciata del Brasile che ha concesso il patrocinio morale e l'utilizzo del logo, come anche la Regione Umbria, il Consiglio Regionale, la ConfCommercio di Assisi e Valfabbrica, il Centro Superiore sul Turismo di Assisi e solo ultimo in fattore di tempo il patrocinio del Ministero del Turismo.
L'INVITO AD INTERVENIRE E' APERTO ED ESTESO A CHI AMA L'ARTE ED IL CAFFE'.
http://www.assisicafe.it/
Alessia Pasquali
Amori Travel
Via Borgo Aretino 25
06081 Assisi PG Italy
Phone +39 075 816 116
Fax +39 075 78 23 411
e-Mail : info@amoritravel.com
Sito : www.amoritravel.com
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martedì
Kroll Ontrack: un sondaggio rivela che i dischi allo stato solido (SSD) e la tecnologia Flash sono affidabili ma non infallibili.
Più del 50% degli intervistati ha subito una perdita di dati con SSD o dispositivi Flash.
Da un recente sondaggio realizzato da Kroll Ontrack - azienda leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura e computer forensics - sulla percezione e sull’utilizzo delle unità SSD e della tecnologia Flash, è emerso che più del 90% degli intervistati considera gli SSD e la tecnologia Flash affidabili anche se il 57% ha subito una perdita di dati nell’utilizzo di questi sistemi. Inoltre, tre quarti degli intervistati considera il recupero di dati da SSD o da tecnologia Flash complicato e a volte impossibile. In sintesi, gli intervistati si sono dimostrati scettici sulla possibilità di recuperare i propri dati da questi dispositivi.
"La corruzione dell’area di sistema rappresenta il 60% dei problemi di perdita dei dati da SSD / Flash, ma anche danni fisici, corruzione del file system, guasti all’elettronica e gli errori umani sono ulteriori cause", commenta Paolo Salin, Country Director di Kroll Ontrack in Italia. "Nel caso di perdita dei dati da SSD / Flash, l’intervento di recupero può essere molto complesso. I dati su SSD / Flash vengono memorizzati in forma meno lineare rispetto ad un tradizionale hard disk. Gli standard industriali per l’organizzazione dei dati su SSD / Flash non sono ancora stati completamente definiti e questo significa adottare soluzioni di recupero personalizzate in base al produttore e al modello specifico del dispositivo. In qualità di leader riconosciuto nel recupero dati, Kroll Ontrack offre ai suoi clienti elevate percentuali di successo nel recupero dati da questi sistemi, grazie alla consolidata esperienza e ai continui investimenti in ricerca e sviluppo."
I dischi allo stato solido (SSD) sono uno dei trend emergenti nell’attuale scenario IT con una domanda che proviene sia dalle aziende che dai consumatori finali. Degli oltre 500 partecipanti al sondaggio, fra utenti business, consumer e pubbliche amministrazioni, quasi il 70% ha infatti dichiarato che già utilizza SSD / tecnologia Flash o che intende farlo in un prossimo futuro. Questo elevato tasso di adozione deriva probabilmente dal fatto che tre quarti degli intervistati ha ottenuto maggiori prestazioni utilizzando dispositivi SSD / Flash rispetto ai tradizionali dischi rigidi e oltre il 75% degli intervistati ritiene che gli SSD / Flash siano più sicuri, affidabili, consumino meno energia e quindi garantiscano un maggior rispetto per l’ambiente.
"La percezione degli utenti nei riguardi di questi dispositivi, è perfettamente in linea con i benefici delineati dai produttori di SSD / tecnologia Flash", aggiunge Paolo Salin. "Velocità, affidabilità e risparmio energetico sono caratteristiche molto interessanti che contraddistinguono queste soluzioni. Nonostante però i numerosi vantaggi offerti, con la maggior adozione di questi dispositivi gli incidenti con perdita di dati sono in aumento: Kroll Ontrack ha riscontrato infatti un incremento del 20% delle richieste di recupero dati rispetto all'anno precedente su SSD/Flash. Tuttavia, grazie alle nostre soluzioni e a un team di esperti, siamo in grado di eseguire qualsiasi tipo di recupero a seconda delle esigenze del cliente".
Maggiori informazioni sulle soluzioni Kroll Ontrack per dispositivi SSD si possono richiedere QUI.
Grazie ai prodotti e ai servizi Ontrack® Data Recovery, Kroll Ontrack è il più grande fornitore al mondo di soluzioni di recupero dati, con la maggiore esperienza e strumenti tecnologicamente all’avanguardia. Utilizzando centinaia di tool proprietari e particolari tecniche di intervento, le soluzioni di Kroll Ontrack aiutano le aziende e i singoli utenti a recuperare i dati persi o danneggiati da qualsiasi supporto di storage in camere bianche professionali, da remoto o attraverso prodotti software “fai-da-te”. Kroll Ontrack in Italia detiene l’unica camera bianca professionale per il recupero dei dati, il Servizio Clienti offre una prima e immediata consulenza gratuita a tutti i clienti che hanno sperimentato una perdita di dati.
Kroll Ontrack è leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura dei dati e computer forensics. Attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie, innovativi software e numerosi tool proprietari, Kroll Ontrack è in grado di affrontare casi di recupero dati da qualunque tipo di supporto, come hard disk, sistemi RAID, memory card, USB key e molti altri dispositivi. Kroll Ontrack è presente in Italia dal 2002, la sede si trova a Fenegrò (Como) dove a ottobre 2007 è stata inaugurata la camera bianca, l’unica professionale in Italia per il recupero dei dati. Country Director è Paolo Salin. A livello internazionale Kroll Ontrack, con sede a Eden Prairie (Minnesota), opera in oltre 20 Paesi del mondo attraverso più di 30 uffici. Kroll Ontrack ogni anno effettua oltre 50.000 operazioni di recupero dati, offrendo ai clienti servizi di elevata qualità in 13 differenti lingue.
Le principali soluzioni software sviluppate dalla società sono: Ontrack® EasyRecovery™ (per il recupero dati), Ontrack® PowerControls™ (nelle versioni per il mailbox management in Microsoft® Exchange Server e per il document recovery in Microsoft® SharePoint® Server), Ontrack® Eraser (per la cancellazione sicura dei dati). La tecnologia brevettata Ontrack Data Recovery Remote Services, inoltre, permette il recupero dei dati in remoto. Per ulteriori informazioni potete cliccare QUI.
Kroll Ontrack offre soluzioni e servizi all’avanguardia per assistere le organizzazioni pubbliche, le aziende private e gli utenti finali nelle attività di recupero, ricerca, analisi e presentazione dei dati. Oltre ad una gamma completa di software, Kroll Ontrack offre servizi di data recovery, cancellazione sicura dei dati, paper and electronic discovery, document review, computer forensics, secure information services, consulenza ESI (Electronically Stored Information), consulenza processuale e presentazioni per l’utilizzo in ambito legale. Kroll Ontrack è la technology service division di Kroll Inc. leader nei servizi di consulenza per la gestione dei rischi. Kroll è una società controllata da Altegrity, fornitore leader di soluzioni informatiche per la protezione delle informazioni. Per ulteriori dettagli sui servizi internazionali Cliccate QUI.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Da un recente sondaggio realizzato da Kroll Ontrack - azienda leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura e computer forensics - sulla percezione e sull’utilizzo delle unità SSD e della tecnologia Flash, è emerso che più del 90% degli intervistati considera gli SSD e la tecnologia Flash affidabili anche se il 57% ha subito una perdita di dati nell’utilizzo di questi sistemi. Inoltre, tre quarti degli intervistati considera il recupero di dati da SSD o da tecnologia Flash complicato e a volte impossibile. In sintesi, gli intervistati si sono dimostrati scettici sulla possibilità di recuperare i propri dati da questi dispositivi.
"La corruzione dell’area di sistema rappresenta il 60% dei problemi di perdita dei dati da SSD / Flash, ma anche danni fisici, corruzione del file system, guasti all’elettronica e gli errori umani sono ulteriori cause", commenta Paolo Salin, Country Director di Kroll Ontrack in Italia. "Nel caso di perdita dei dati da SSD / Flash, l’intervento di recupero può essere molto complesso. I dati su SSD / Flash vengono memorizzati in forma meno lineare rispetto ad un tradizionale hard disk. Gli standard industriali per l’organizzazione dei dati su SSD / Flash non sono ancora stati completamente definiti e questo significa adottare soluzioni di recupero personalizzate in base al produttore e al modello specifico del dispositivo. In qualità di leader riconosciuto nel recupero dati, Kroll Ontrack offre ai suoi clienti elevate percentuali di successo nel recupero dati da questi sistemi, grazie alla consolidata esperienza e ai continui investimenti in ricerca e sviluppo."
I dischi allo stato solido (SSD) sono uno dei trend emergenti nell’attuale scenario IT con una domanda che proviene sia dalle aziende che dai consumatori finali. Degli oltre 500 partecipanti al sondaggio, fra utenti business, consumer e pubbliche amministrazioni, quasi il 70% ha infatti dichiarato che già utilizza SSD / tecnologia Flash o che intende farlo in un prossimo futuro. Questo elevato tasso di adozione deriva probabilmente dal fatto che tre quarti degli intervistati ha ottenuto maggiori prestazioni utilizzando dispositivi SSD / Flash rispetto ai tradizionali dischi rigidi e oltre il 75% degli intervistati ritiene che gli SSD / Flash siano più sicuri, affidabili, consumino meno energia e quindi garantiscano un maggior rispetto per l’ambiente.
"La percezione degli utenti nei riguardi di questi dispositivi, è perfettamente in linea con i benefici delineati dai produttori di SSD / tecnologia Flash", aggiunge Paolo Salin. "Velocità, affidabilità e risparmio energetico sono caratteristiche molto interessanti che contraddistinguono queste soluzioni. Nonostante però i numerosi vantaggi offerti, con la maggior adozione di questi dispositivi gli incidenti con perdita di dati sono in aumento: Kroll Ontrack ha riscontrato infatti un incremento del 20% delle richieste di recupero dati rispetto all'anno precedente su SSD/Flash. Tuttavia, grazie alle nostre soluzioni e a un team di esperti, siamo in grado di eseguire qualsiasi tipo di recupero a seconda delle esigenze del cliente".
Maggiori informazioni sulle soluzioni Kroll Ontrack per dispositivi SSD si possono richiedere QUI.
Grazie ai prodotti e ai servizi Ontrack® Data Recovery, Kroll Ontrack è il più grande fornitore al mondo di soluzioni di recupero dati, con la maggiore esperienza e strumenti tecnologicamente all’avanguardia. Utilizzando centinaia di tool proprietari e particolari tecniche di intervento, le soluzioni di Kroll Ontrack aiutano le aziende e i singoli utenti a recuperare i dati persi o danneggiati da qualsiasi supporto di storage in camere bianche professionali, da remoto o attraverso prodotti software “fai-da-te”. Kroll Ontrack in Italia detiene l’unica camera bianca professionale per il recupero dei dati, il Servizio Clienti offre una prima e immediata consulenza gratuita a tutti i clienti che hanno sperimentato una perdita di dati.
Kroll Ontrack è leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura dei dati e computer forensics. Attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie, innovativi software e numerosi tool proprietari, Kroll Ontrack è in grado di affrontare casi di recupero dati da qualunque tipo di supporto, come hard disk, sistemi RAID, memory card, USB key e molti altri dispositivi. Kroll Ontrack è presente in Italia dal 2002, la sede si trova a Fenegrò (Como) dove a ottobre 2007 è stata inaugurata la camera bianca, l’unica professionale in Italia per il recupero dei dati. Country Director è Paolo Salin. A livello internazionale Kroll Ontrack, con sede a Eden Prairie (Minnesota), opera in oltre 20 Paesi del mondo attraverso più di 30 uffici. Kroll Ontrack ogni anno effettua oltre 50.000 operazioni di recupero dati, offrendo ai clienti servizi di elevata qualità in 13 differenti lingue.
Le principali soluzioni software sviluppate dalla società sono: Ontrack® EasyRecovery™ (per il recupero dati), Ontrack® PowerControls™ (nelle versioni per il mailbox management in Microsoft® Exchange Server e per il document recovery in Microsoft® SharePoint® Server), Ontrack® Eraser (per la cancellazione sicura dei dati). La tecnologia brevettata Ontrack Data Recovery Remote Services, inoltre, permette il recupero dei dati in remoto. Per ulteriori informazioni potete cliccare QUI.
Kroll Ontrack offre soluzioni e servizi all’avanguardia per assistere le organizzazioni pubbliche, le aziende private e gli utenti finali nelle attività di recupero, ricerca, analisi e presentazione dei dati. Oltre ad una gamma completa di software, Kroll Ontrack offre servizi di data recovery, cancellazione sicura dei dati, paper and electronic discovery, document review, computer forensics, secure information services, consulenza ESI (Electronically Stored Information), consulenza processuale e presentazioni per l’utilizzo in ambito legale. Kroll Ontrack è la technology service division di Kroll Inc. leader nei servizi di consulenza per la gestione dei rischi. Kroll è una società controllata da Altegrity, fornitore leader di soluzioni informatiche per la protezione delle informazioni. Per ulteriori dettagli sui servizi internazionali Cliccate QUI.
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TURISMO ITALIANO: RECORD E RICONQUISTA DELLA PRIMA POSIZIONE NELL’UNIONE EUROPEA.
Il settore turistico italiano è in costante aumento lo conferma il bilancio 2010 che ha sfiorato con 163,3 milioni di presenze straniere, il record stabilito nel 2007 (163,5 milioni). Ci sono buone notizie per l’anno in corso poiché vedremo salire la soglia dei turisti a 170 milioni. Il XVII Rapporto sul Turismo Italiano di quest’anno dà ottime prospettive per il futuro. Infatti l’Italia è riuscita a riconquistare la prima posizione per il mercato turistico complessivo, domestico e internazionale, nell’ambito dell’Unione Europea, con una quota del 16,8%. Da questo Rapporto emerge che il settore turistico può offrire molti sbocchi professionali, e rappresenta un mercato in forte espansione.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Conferenza Stampa di presentazione del III Forum Internazionale PolieCo sull'Economia dei Rifiuti.
Mercoledì 14 settembre p.v., presso la Sala Cristallo, Hotel Nazionale, Piazza di Montecitorio n. 131, a partire dalle ore 11.00. avrà luogo la Conferenza stampa di presentazione della III Edizione del Forum di Ischia organizzato da PolieCo (23-24 settembre p.v. c/o l’Albergo della Regina Isabella).
Durante i lavori della mattinata a Roma, offriranno il loro contributo alla Stampa:
Enrico Bobbio - Presidente PolieCo; Maria Ioannilli - Università di Roma “Tor Vergata” Enrico Fontana - Giornalista, Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente
La Presidenza del PolieCo illustrerà premesse ed obiettivi dell’edizione 2011 del Forum; a cura della Dott.ssa Ioannilli verranno anticipati in sintesi alcuni dei risultati emersi dagli Studi di ricerca che il PolieCo ha finanziato per la III edizione del Foum di Ischia; mentre la presentazione del Programma 2011, sarà affidata al Dott. Enrico Fontana.
Ricordiamo che l’obiettivo generale del Forum 2011, in piena sintonia con le passate esperienze 2009 e 2010 è quello di promuovere un terreno comune di dialogo fra Imprese private, Istituzioni pubbliche (Governo, Legislatore, Organi di polizia giudiziaria), gruppi di imprese e realtà consortili nazionali ed internazionali, sul tema inderogabile del riciclo quale urgenza non più procrastinabile per la sopravvivenza della imprese e la salvaguardia dell’ambiente in un mercato sempre più globalizzato. Al di là delle ovvie implicazioni ambientali sottese alle scelte politiche imprenditoriali ed industriali, il Forum intende sviluppare una riflessione sulla necessità e l’urgenza di perseguire un modello di sviluppo economico ed industriale in chiave di Green Economy (senza prescindere da impulsi etici e di promozione della legalità), dalla quale procedere per definire insieme la road map e le azioni concrete a favore del settore del riciclo, per quanto attiene il sostegno alla ricerca ed allo sviluppo, il sostegno alle aziende che investono in innovazione di processo, gli incentivi ai consumi eco-friendly ed, infine, lo sviluppo di criteri e di politiche di Green Public Procurement (Acquisti Verdi). Particolare attenzione, infine, sarà dedicata, quest’anno alle questioni che attengono al rapporto esistente tra l’esportazione dei materiali riciclabili, i processi di produzione di beni da materiali riciclati (soprattutto quelli che avvengono in contesto extranazionali ed extraeuropei) ed il mercato nazionale dei beni prodotti.
Nella certezza di poter contare sulla disponibilità delle maggiori testate, assicuriamo la puntuale produzione di ulteriore materiale informativo.
Traiano Bertollini
Ufficio Stampa PolieCo
Cell. 3358413880
e-Mail traiano.bertollini@gmail.com
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Durante i lavori della mattinata a Roma, offriranno il loro contributo alla Stampa:
Enrico Bobbio - Presidente PolieCo; Maria Ioannilli - Università di Roma “Tor Vergata” Enrico Fontana - Giornalista, Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente
La Presidenza del PolieCo illustrerà premesse ed obiettivi dell’edizione 2011 del Forum; a cura della Dott.ssa Ioannilli verranno anticipati in sintesi alcuni dei risultati emersi dagli Studi di ricerca che il PolieCo ha finanziato per la III edizione del Foum di Ischia; mentre la presentazione del Programma 2011, sarà affidata al Dott. Enrico Fontana.
Ricordiamo che l’obiettivo generale del Forum 2011, in piena sintonia con le passate esperienze 2009 e 2010 è quello di promuovere un terreno comune di dialogo fra Imprese private, Istituzioni pubbliche (Governo, Legislatore, Organi di polizia giudiziaria), gruppi di imprese e realtà consortili nazionali ed internazionali, sul tema inderogabile del riciclo quale urgenza non più procrastinabile per la sopravvivenza della imprese e la salvaguardia dell’ambiente in un mercato sempre più globalizzato. Al di là delle ovvie implicazioni ambientali sottese alle scelte politiche imprenditoriali ed industriali, il Forum intende sviluppare una riflessione sulla necessità e l’urgenza di perseguire un modello di sviluppo economico ed industriale in chiave di Green Economy (senza prescindere da impulsi etici e di promozione della legalità), dalla quale procedere per definire insieme la road map e le azioni concrete a favore del settore del riciclo, per quanto attiene il sostegno alla ricerca ed allo sviluppo, il sostegno alle aziende che investono in innovazione di processo, gli incentivi ai consumi eco-friendly ed, infine, lo sviluppo di criteri e di politiche di Green Public Procurement (Acquisti Verdi). Particolare attenzione, infine, sarà dedicata, quest’anno alle questioni che attengono al rapporto esistente tra l’esportazione dei materiali riciclabili, i processi di produzione di beni da materiali riciclati (soprattutto quelli che avvengono in contesto extranazionali ed extraeuropei) ed il mercato nazionale dei beni prodotti.
Nella certezza di poter contare sulla disponibilità delle maggiori testate, assicuriamo la puntuale produzione di ulteriore materiale informativo.
Traiano Bertollini
Ufficio Stampa PolieCo
Cell. 3358413880
e-Mail traiano.bertollini@gmail.com
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
lunedì
Rete Wi-Fi Nazionale Gratuita.
Oggi prende il via, infatti, il progetto di una rete Wi-Fi nazionale gratuita disponibile per tutti i cittadini. Dopo quasi un anno di lavoro, Free Wi-Fi Italia sarà in grado di offrire connettività in diverse città su tutto il territorio italiano. Il vantaggio per gli utenti è che con un unico account di accesso potranno utilizzare la connessione wireless in tutte le città aderenti.
Gli hotspot attivi a partire da oggi sono già 1.109 distribuiti su otto reti: quelle delle province di Roma, Gorizia, Grosseto e Prato, dei comuni di Genova, Torino e Venezia e della regione Sardegna. Molte altre città stanno per aderire: Firenze, Pistoia, Pesaro e Urbino, Cosenza, Savona, Potenza, Bari, Terni, Trapani e Napoli, Udine, Bra (CN), Spoleto, Lamezia Terme (Cosenza), Rosignano (Livorno), Saranno (Varese), Vicopisano (Pisa), Viadana (Cremona) e anche Unioncamere.
Per quel che riguarda gli utenti registrati, invece, sono già oltre duecentomila. Qualche operatore commerciale potrebbe storcere il naso di fronte a questa forma di concorrenza gratuita, ma in questo paese ogni possibilità per aumentare la connettività e le possibilità di accesso a Internet per i cittadini è una iniziativa da salutare con entusiasmo, soprattutto se pubblica e gratuita come Free Wi-Fi Italia.
Autore: Roberto Laghi.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Gli hotspot attivi a partire da oggi sono già 1.109 distribuiti su otto reti: quelle delle province di Roma, Gorizia, Grosseto e Prato, dei comuni di Genova, Torino e Venezia e della regione Sardegna. Molte altre città stanno per aderire: Firenze, Pistoia, Pesaro e Urbino, Cosenza, Savona, Potenza, Bari, Terni, Trapani e Napoli, Udine, Bra (CN), Spoleto, Lamezia Terme (Cosenza), Rosignano (Livorno), Saranno (Varese), Vicopisano (Pisa), Viadana (Cremona) e anche Unioncamere.
Per quel che riguarda gli utenti registrati, invece, sono già oltre duecentomila. Qualche operatore commerciale potrebbe storcere il naso di fronte a questa forma di concorrenza gratuita, ma in questo paese ogni possibilità per aumentare la connettività e le possibilità di accesso a Internet per i cittadini è una iniziativa da salutare con entusiasmo, soprattutto se pubblica e gratuita come Free Wi-Fi Italia.
Autore: Roberto Laghi.
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