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sabato 21 settembre 2013

V Forum Internazionale PolieCo sull'Economia dei Rifiuti

Comunicato Stampa PolieCo

IL CONTRIBUTO DEL MODELLO POLIECO AL FUTURO CONSORTILE DELLA GESTIONE DELLE PLASTICHE.
Due giorni di riflessioni ed approfondimenti tematici per superare, insieme, le discrasie di un modello di gestione nazionale che appare inefficace in termini di sostenibilità ed ambiente.

Si sono conclusi ad Ischia(NA), presso l'albergo della Regina Isabella, i lavori del V Forum Internazionale PolieCo sull'Economia dei Rifiuti. Tema centrale della due giorni di incontri e dibatti questo anno è il ruolo dei consorzi nella gestione delle plastiche. Al tavolo dei relatori ed in platea un parterre d’eccezione che associa rappresentanti del Parlamento italiano, della Commissione e del Parlamento Europeo, della magistratura, della stampa nazionale, delle associazioni di categoria, oltre ad una nutrita delegazione di imprese del riciclo nazionali ed estere. 

Dopo gli interventi tenuti nella giornata di ieri dal Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, On. Marco Flavio Cirillo, dall'On. Sonia Alfano, presidente della Commissione Europea Antimafia, dal Presidente di PolieCo Enrico Bobbio, dal presidente di Eurispes Gian Maria Fara, della dottoressa Pia Buccella direttrice della Direzione Generale Ambiente, Agricoltura e Foreste della Commissione Europea e di esponenti del mondo dell'imprenditoria impegnata nel riciclo delle materie plastiche, oggi la sessione si è incentrata sul ruolo dei consorzi nel saper coniugare economia e legalità. 

Sull'argomento ha preso la parola il Sostituto Procuratore Roberto Pennisi, della Direzione Nazionale Antimafia: "i consorzi obbligatori previsti nella parte IV del T.U.A. Possono e devono svolgere un ruolo fondamentale nell'instaurazione di una prassi virtuosa delle imprese, facendo intendere come la tutela dell’ambiente non sia secondaria rispetto alla logica del profitto e possa diventarne complementare. E ciò potrà anche segnare una linea di discrimine tra i consorzi stessi, proprio in funzione del livello di rispetto che essi manterranno verso i criteri ispiratori dello svolgimento del pubblico servizio loro demandato dalla legge. Nonostante gli impegni profusi fino ad oggi, ancora si riscontrano forti resistenze nel comprendere i vantaggi enormi che possono derivare dall'operare in un contesto di legalità congiunta al fare economia nel rispetto e nella tutela dell'ambiente. La criminalità opera come una vera e propria anti-anti-mafia e ha interesse a depotenziare il ruolo dell'antimafia per continuare a fare business. Per questa ragione occorre non abbassare mai la guardia ribadendo l'importanza dell'applicazione delle leggi e stando al fianco di quanti agiscono nel pieno rispetto delle normative vigenti".

L'On.Francesco Paolo Sisto, presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Presidenza del Consiglio e Interni ha quindi preso la parola per chiarire i profili costituzionali dell'attività parlamentare nazionale in materia di rifiuti: "La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 85 del 2013, lo ha detto: ambiente e impresa vanno tutelati anche al di fuori del procedimento penale, respingendoil ricorso del Giudice di Taranto avverso il provvedimentolegislativo che garantiva la prosecuzione delle attività dell'Ilva nonostante il sequestro. Se con il nuovo, annunciato accordo fra Procura di Taranto e Ministero si intende ignorare tale fondamentale pilastro e trasformare il processo penale in uno strumento di controllo dell'economia e il giudice penale in un imprenditore, c'e' da essere molto preoccupati. I confini tracciati dai diritti costituzionalmente protetti, a partire dal libero esercizio dell'impresa fino allapresunzione di non colpevolezza non possono essere travolti da un'esigenza estemporanea derivante dalle indagini penali. Gli strumenti devono essere altri, di tipoeconomico-politico, in linea con lo spirito delle precedentiscelte legislative. Se la mera contestazione di un fatto di reato (ambientale o non), diventasse il presupposto o il pretesto per ' statalizzare' la gestione di un' impresa, sarebbero traditi i principi liberali che, dal 1948, hanno guidato la crescita democratica del Paese"

E' stato poi il turno dell'On. Paolo Russo che si è soffermato sul traffico transfrontaliero dei rifiuti: "chi opera nell'illegalità determina di fatto una concorrenza sleale che inginocchia le imprese che operano nei Paesi più attenti alla tutela e alla sicurezza della comunità e dei lavoratori. Il rapporto Eurispes mette in luce l'insidia presente nella mancata emersione dei fenomeni illegali ed è quindi necessario accendere i riflettori su un fenomeno che oggi insidia il made in Italy, offrendo nel contempo soluzioni e proposte. Bisogna passare dall'omertà ad una fase di denuncia nei confronti di chi anche all'estero opera nell'illegalità, premiando in sede nazionale e comunitaria le iniziative di quegli imprenditori che, anche in chiave di tutela della concorrenzialità, intraprendano iniziative di cooperazione con le imprese di altri Paesi, quali ad esempio la Cina, finalizzate ad estendere il know-how imprenditoriale rispetto dell'ambiente".

Una linea condivisa anche dalla d.ssa Claudia Salvestrini, direttrice di PolieCo, che ha ribadito "la necessità di fare rete tra imprese aderenti ai consorzi ed istituzioni affinché si rilanci il mercato italiano del riciclo delle materie plastiche, tutelando e favorendo con adeguate iniziative politiche chi ha a cuore la crescita economica del nostro Paese e la tutela dell'ambiente". 

Per informazioni:
Traiano Bertollini
Cell.: 335.8413.880
e-Mail:  traiano.bertollini@gmail.com

www.studiostampa.com

sabato 22 settembre 2012

Comunicato Stampa Polieco - IV Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti


Proseguono i lavori della quarta edizione del Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti, organizzato anche quest’anno ad Ischia. Gli interventi dei relatori che hanno preso la parola nell’arco della mattinata si sono incentrati sul tema dell’etica della legalità per vincere le nuove sfide economiche.
In merito all’allarmante espandersi dei fenomeni criminali legati al traffico illegale dei rifiuti, Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori, ha esordito parlando della “situazione drammatica attuale, determinata da una crisi economica, morale e istituzionale. E quando i singoli cittadini e le famiglie sono attraversati da una crisi profonda, inevitabilmente c’è una ricaduta negativa sui loro comportamenti virtuosi. Bisogna puntare su uno sviluppo culturale rispetto alla legalità, educare all’economia verde. È necessario mettere in campo iniziative di contrasto all’illegalità e alla contraffazione”.
Roberto Pennisi, sostituto procuratore Direzione nazionale Antimafia, impegnato in prima fila nella lotta allacriminalità ha sottolineato l’interesse delle organizzazioni mafiose nell’espandere i propri interessi in ambito ambientale: “La criminalità organizzata non si è impadronita solo dell’’economy’ ma anche del ‘green’, intuendo fin da subito la prospettiva di guadagni enormi connessi alla realizzazione dell’economia verde. È possibile che in Italia oggi non si riesca a realizzare qualcosa senza minare l’ambiente? All’Aquila del post-terremoto esiste la più alta concentrazione di reati contro l’ambiente. Dibattiti come questo  - ha concluso il dottor Pennisi - devono servire in primo luogo a riacquistare la dignità della persona, laddove unasola prospettiva economica ha finito per determinare un eccessivo valore delle cose rispetto alle persone”.
Maurizio Santoloci, magistrato di Cassazione, si è soffermato su alcune scorrette prassi interpretative delle norme vigenti in campo ambientale. Ha parlato del concetto ibrido dello “stoccadeposito temporaneo”, che coniuga i benefici dello stoccaggio e del deposito temporaneo: “Grazie a questo concetto del ‘Codice Così fan tutti’ – ha detto - è possibile stoccare i rifiuti fuori dall’azienda e farli rimanere invisibili. La criminalità sfrutta questa invisibilità per far viaggiare illecitamente alte quantità di rifiuti”.
L’On. Francesco Paolo Sisto, Vicepresidente per la Giunta delle autorizzazioni a procedere, ha invitato tutta la platea ad evitare le generalizzazioni e le demonizzazioni del mondo imprenditoriale impegnato nella gestione dei rifiuti: “Oggi il diritto è dominato dall’economia e dalle sue ragioni. Ma non possiamo demonizzare la categoria degli imprenditori. Attenzione a non fare del mondo dei rifiuti un mondo di criminali”.
L’On. Gaetano Pecorella, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, nel suo intervento ha evidenziato l’importanza di mantenere alto il livello di attenzione rispetto alle ingerenze criminali: “Dalla Lombardia alla Sicilia abbiamo scoperto che il livello di criminalità che si collega al traffico dei rifiuti è altissimo. Si vive nell’idea miope che mandare all’estero i rifiuti significhi liberarsi del problema. Questi rifiuti invece tornano nel mercato sotto forma di manufatti pericolosi. È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sugli enormi rischi ambientali che provengono dal traffico illecito dei rifiuti. In questo la PolieCo svolge un’opera preziosissima ed è sempre in prima linea”.
Donato Ceglie, magistrato di Cassazione con funzioni di sostituto procuratore aggiunto di Napoli, si è soffermato sul tema dei controlli: “Questa due giorni ha dato un grande segnale di rete possibile sul tema dei controlli e della legalità. Se si pensa che la partita contro la mafia spa si vinca con le retate, abbiamo perso. La partita deve vedere tutti quanti protagonisti e, dai consumatori, al legislatore, passando per il sistema industriale, deve necessariamente rinnovarsi l’etica di approccio alle implicazioni ambientali di ogni azione umana”.

Per informazioni:
Traiano Bertollini
Cell. 335.8413.880

sabato 24 settembre 2011

Conclusione lavori III Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti.

LEGALITA’ COME VOLANO PER LA GREEN ECONOMY
Ischia, 24 settembre 2011.
Legalità come opportunità per lo sviluppo e come volano per la green economy.
Questo è il messaggio che il Consorzio PolieCo lancia nella seconda giornata dei lavori del Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti, che ha preso il via ieri ad Ischia.
“L’obiettivo è superare l’emergenza e sconfiggere le ecomafie - ha dichiarato oggi nel suo intervento di apertura l’On. Alessandro Bratti, membro della Commissione Ambiente e Territorio della Camera, oltre che componente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti - Occorre un cambio di paradigma: i controlli ambientali non devono essere visti come un freno o un ostacolo allo sviluppo, ma come garanzia di qualità per le imprese e come opportunità per lo sviluppo di nuove nicchie di mercato. La sfida? Fare del controllo ambientale il volano per la green economy”.
Dall’on. Bratti anche la ricetta per il cambio di rotta: una maggior produzione legislativa, coordinamento con le forze dell’ordine, rispetto delle regole, controlli e legalità. Sono questi gli ingredienti per raccogliere la sfida della green economy e per inaugurare – ha dichiarato in apertura dei lavori l’On.Paolo Russo - Presidente della Commissione Agricoltura della Camera “una nuova stagione della raccolta di materiali, una stagione moderna, in grado di confrontarsi con il mercato e di valorizzare non la quantità, ma la qualità dei materiali”.
La qualità come opportunità di difesa contro l’aggressione dalla contraffazione sul mercato globale è stata al centro dell’intervento del Dott. Giuseppe Vadalà, Direttore Div. 2a NAF del Corpo Forestale dello Stato: “nel mercato globale delle merci, la qualità diventa, oltre che un valore aggiunto, un requisito fondamentale di difesa, così come ‘l’origine’, a sua volta, un connotato importante per la qualità dei beni e delle merci”.
Sulla stessa scia, l’intervento dell’On. Giovani Fava, Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale: “lotta alla contraffazione e difesa del made in Italy sono direttrici su cui il Parlamento si impegna a lavorare”.
Ad affrontare, invece, il tema della legalità sotto il profilo giurisprudenziale è stato il Prof. Franco Silvano Toni di Cigoli dell’Università degli Studi di Padova: “A fronte di un mercato globale, non abbiamo un diritto globale – ha dichiarato il Prof. Di Cigoli – il Diritto dell’ambiente si trova in una situazione di stallo. Mancano regole certe e un quadro normativo compiuto e definito”.
A confermare la tesi del Prof. Di Cigoli, è tornato nella sessione pomeridiana, in apertura della tavola rotonda dedicata ai profili di legalità del riciclo nelle economie globalizzate ( a cui hanno preso parte Loretta Napoleoni, consulente UNICRI, Gianfranco Amendola, Procuratore della Repubblica di Civitavecchia, Roberto Pennisi, Sostituto Procuratore - Direzione Nazionale Antimafia, Roberto Rossi, Consigliere del CSM), l’On. Gaetano Pecorella, Presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, che ha sottolineato l’importanza di un coordinamento internazionale tra le forze investigative e la necessità di un organismo internazionale con potore sanzionatorio.
“È un utopia - ha concluso l’on. Pecorella - ma, in fondo, un’utopia è un piccolo seme gettato che speriamo possa germogliare”.
Tra leproposte emerse dal Forum anche quella Fondazione Univerde: “Occorre aumentare il lavoro sulla cultura del riciclo – ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione, presentando i dati di una ricerca a cura di IPR Marketing: “Il lavoro di Ischia è un primo step per costruire una ‘rete virtuosa’ nel comparto, dal momento che l’industria del riuso e del riciclo sarà la ‘miniera del futuro’ ed un mattone importante della nuova economia verde”.

Traiano Bertollini
Ufficio Stampa PolieCo
Cell. 335.8413.880
e-Mail: traiano.bertollini@gmail.com

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

In atto il III Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti.

DALLA DUE GIORNI POLIECO L’INVITO A GIOCARE LA PARTITA DEL RICICLO.
Ischia, 
È un’analisi “impietosa” quella che è stata messa a fuoco dallo studio commissionato dal Consorzio PolieCo e realizzato dall’Università di Tor Vergata sulla “geografia” del flusso dei rifiuti plastici nel mondo. Lo studio è stato presentato in occasione della prima giornata di lavori del III° Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti, organizzato dal Consorzio PolieCo, che ha preso il via oggi ad Ischia. Di fronte alla sfida dei paesi emergenti (l’Asia in primis) che considerano il rifiuto una risorsa, “l’Italia nella partita del riciclo delle materie plastiche gioca un ruolo rinunciatario - ha dichiarato la Prof.ssa Maria Ioannilli dell’Università di Tor Vergata - e la vera svolta si è registrata nel 2008. Da grande importatore di materie plastiche il Bel Paese ha invertito la ‘rotta’ dei rifiuti: ora la “miope” Italia non importa più, ma tende ad esportare rifiuti plastici, a differenza di tanti altri Paesi emergenti, ad esempio il Marocco che, invece, importa una grande quantità di rifiuti plastici senza esportarli”.
Dalla riflessione sulla “geografia dei flussi” viene così l’invito e il messaggio che il PolieCo lancia in occasione del Forum ischitano, vero e proprio “pensatoio di green economy” che punta a rilanciare una nuova economia del riciclo: “Oggi perseguire la green economy non è più solo un fatto di moda, bensì una scelta obbligata per le imprese” - ha dichiarato Enrico Bobbio, Presidente del Consorzio PolieCo - e proprio in quest’ottica che si evidenzia la necessità di scattare la fotografia del mercato del riciclo edelle sue prospettive, oltre che di creare un terreno di confronto e di dialogo tra esperti del settore, studiosi, politici, amministratori e imprenditori. "Occorre fare rete se si vuole raccogliere e vincere la sfida che ci si presenta”. É quanto ha sottolineato anche Fabio Priminiani, segretario generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che ha portato il messaggio del Ministro On. Stefania Prestigiacomo: “Il Ministero è orgoglioso di supportare i lavori del Forum. Il riciclo è un percorso obbligato - ha sottolinato il Dott. Primiani - L’Italia è un paese che deve compensare la scarsità di materie prime con il materiale proveniente dal riciclo. Dobbiamo imparare a conoscere e governare le minacce dei paesi emergenti per trasformarle in opportunità. È questa la strada che il Ministero sta percorrendo e dalla quale non intende discostarsi".
Dal Presidente PolieCo, la massima disponibilità a collaborare, ma anche l’allerta e l’invito: “Il caso Napoli - ha dichiarato il Presidente Enrico Bobbio - è la testimonianza di come il problema dei rifiuti possa arrivare a coinvolgere e travolgere l’intero sistema economico. Occorrono regole certe, maggiori controlli e sanzioni, altrimenti il sistema rischia di fallire”.

Traiano Bertollini
Ufficio stampa PolieCo
Cell. 335.8413.880
e-Mail: traiano.bertollini@gmail.com

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

martedì 13 settembre 2011

Conferenza Stampa di presentazione del III Forum Internazionale PolieCo sull'Economia dei Rifiuti.

Mercoledì 14 settembre p.v., presso la Sala Cristallo, Hotel Nazionale, Piazza di Montecitorio n. 131, a partire dalle ore 11.00. avrà luogo la Conferenza stampa di presentazione della III Edizione del Forum di Ischia organizzato da PolieCo (23-24 settembre p.v. c/o l’Albergo della Regina Isabella).

Durante i lavori della mattinata a Roma, offriranno il loro contributo alla Stampa:
Enrico Bobbio - Presidente PolieCo; Maria Ioannilli - Università di Roma “Tor Vergata” Enrico Fontana - Giornalista, Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente
La Presidenza del PolieCo illustrerà premesse ed obiettivi dell’edizione 2011 del Forum; a cura della Dott.ssa Ioannilli verranno anticipati in sintesi alcuni dei risultati emersi dagli Studi di ricerca che il PolieCo ha finanziato per la III edizione del Foum di Ischia; mentre la presentazione del Programma 2011, sarà affidata al Dott. Enrico Fontana.
Ricordiamo che l’obiettivo generale del Forum 2011, in piena sintonia con le passate esperienze 2009 e 2010 è quello di promuovere un terreno comune di dialogo fra Imprese private, Istituzioni pubbliche (Governo, Legislatore, Organi di polizia giudiziaria), gruppi di imprese e realtà consortili nazionali ed internazionali, sul tema inderogabile del riciclo quale urgenza non più procrastinabile per la sopravvivenza della imprese e la salvaguardia dell’ambiente in un mercato sempre più globalizzato. Al di là delle ovvie implicazioni ambientali sottese alle scelte politiche imprenditoriali ed industriali, il Forum intende sviluppare una riflessione sulla necessità e l’urgenza di perseguire un modello di sviluppo economico ed industriale in chiave di Green Economy (senza prescindere da impulsi etici e di promozione della legalità), dalla quale procedere per definire insieme la road map e le azioni concrete a favore del settore del riciclo, per quanto attiene il sostegno alla ricerca ed allo sviluppo, il sostegno alle aziende che investono in innovazione di processo, gli incentivi ai consumi eco-friendly ed, infine, lo sviluppo di criteri e di politiche di Green Public Procurement (Acquisti Verdi). Particolare attenzione, infine, sarà dedicata, quest’anno alle questioni che attengono al rapporto esistente tra l’esportazione dei materiali riciclabili, i processi di produzione di beni da materiali riciclati (soprattutto quelli che avvengono in contesto extranazionali ed extraeuropei) ed il mercato nazionale dei beni prodotti.
Nella certezza di poter contare sulla disponibilità delle maggiori testate, assicuriamo la puntuale produzione di ulteriore materiale informativo.
Traiano Bertollini
Ufficio Stampa PolieCo
Cell. 3358413880
e-Mail traiano.bertollini@gmail.com

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