venerdì 19 febbraio 2021

INFINOCCHIARE (Ricerche e aneddoti di Giancarlo Bertollini).

Quando un Oste partiva da Roma per andare ai Castelli a scegliere il vino da comprare per la sua Osteria, visitava qualche cantina di produzione assaggiando diversi vini e spesso usciva la signora con un cestino di finocchio affettato che diceva: 

pulitevi la bocca con due pezzetti di finocchio fresco”.

Questo trucco faceva sembrare un bianco scarso di ottima qualità. 

Tornando a Roma col vino acquistato (portato dal Carrettiere a Vino) veniva rimproverato dalla moglie che gli diceva: 

questo vino non vale nulla, Ti hanno infinocchiato

e lui si difendeva con una frase comica rimasta storica: 

ma che dici, è che questo vino non si può trasportare”.

Avendolo ormai acquistato e volendo rifilare questo vino non eccelso a dei clienti prima portava loro del finocchio raggirandoli come era successo con lui. 

E se le pietanze che aveva intenzione di servire non erano proprio freschissime anzi un po' rancide, le ricuoceva condendole con abbondante finocchio. Così i sapori autentici venivano coperti dall'infida verdura e gli infinocchiati mangiavano, bevevano ed erano tutti contenti. 

Questi esempi della tradizione da cui la parola - forse - nasce, possono essere presi a paradigma dell'infinocchiamento: una disonestà furbastra ignobile per chi la trama e certo non lusinghiera per il tonto che ci casca. 

giovedì 18 febbraio 2021

PMI: Aggiornamenti e News.

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mercoledì 17 febbraio 2021

Questa Europa sa solo attaccare l'Italia, sempre e comunque.


Ue: attacco all’alcol
(e al vino) in nome
della salute

Nell’“Eu beating cancer plan” presentato nei giorni scorsi a Bruxelles il consumo dannoso di alcol viene indicato, come il fumo e l’inquinamento atmosferico, tra le cause principali di diffusione del cancro. Minacciati interventi su etichettatura obbligatoria, tassazione e, forse, promozione delle bevande alcoliche (tra cui il vino). Le reazioni della politica e della filiera italiana ed europea. Sandro Sartor, vicepresidente UIV, e Domenico Zonin, vicepresidente Ceev: tenere alta l’attenzione. Intervista al professor Ramon Estruch, dell’Università di Barcellona


Gli altri articoli principali

Consuntivo vendemmia 2020 Italia
La produzione di vino (49 milioni di hl) cresce del 3% sul 2019 secondo i dati Agea delle dichiarazioni di produzione. Rettificate le previsioni vendemmiali diffuse a settembre, condizionate da una valutazione sull’adesione dei produttori alla misura della diminuzione volontaria delle rese che, nei fatti, è stata minore del previsto e ha lasciato la lancetta della variazione su terreno positivo

La Gdo ha “sete” di vini del territorio
Sulla scorta delle scelte dei consumatori, i retailer puntano con sempre maggiore decisione su vini regionali ed autoctoni per “nobilitare” e caratterizzare la loro enoteca. Il fenomeno era già in atto, ma nell’ultimo anno ha subito una veloce accelerazione. L’analisi di alcune case history vinicole, protagoniste di questa “espansione”

1928-2021: tutto Il Corriere Vinicolo consultabile sul web
Completata la digitalizzazione di tutti i numeri dell’Organo d’informazione di UIV è, da questi giorni, accessibile l’Emeroteca per la consultazione via web. Una sezione importante del patrimonio storico documentale dell’Unione. La storia del giornale attraversa e racconta le vicende politiche, economiche, produttive e commerciali dell’intero comparto vinicolo italiano. Interprete ma anche protagonista e fonte primaria per la storia del vino.


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lunedì 15 febbraio 2021

Centro Ufologico Nazionale per lo studio degli Oggetti Volanti Non Identificati e fenomeni connessi.

FINALMENTE GLI USA CONFERMANO

ABBIAMO FRAMMENTI DI UFO.

In merito al documento della DIA (Defense Intelligence Agency) statunitense appena ottenuto ufficialmente dopo tre anni di attesa attraverso il Freedom Of Information Act (la legge sulla Libertà di Informazione USA) dal ricercatore statunitense Anthony Bragalia e confermante che il Pentagono è effettivamente venuto da tempo in possesso di materiali riferiti a frammenti di UFO, depositati al fine di analisi presso l’appaltatore della Difesa degli Stati Uniti Bigelow Aerospace con sede in Nevada, il Centro Ufologico Nazionale italiano (CUN) ricorda e precisa che è dal 2007 che la questione dell’esistenza di tali “materiali esotici” più volte informalmente segnalati è alla sua attenzione grazie alle ricerche del proprio Consigliere Alfredo Benni, e che nel 2018 l’ex esponente del Pentagono Luis Elizondo, ospite del VII Convegno Internazionale di ufologia del CUN a Roma, ne aveva pubblicamente dato conferma. Inoltre già dal 1991, come documentano i suoi saggi divulgativi editi da Mondadori, il fondatore e presidente del CUN, il giornalista aerospaziale Roberto Pinotti, ha testimoniato di avere visto consegnare materialmente a Tolosa durante un briefing riservato a tre italo-franco-americano al governativo CNES (Centre National d’Etudes Spatiales) francese nella persona dell’amico Dr. Alain Esterle, direttore della sua commissione governativa per lo studio degli UFO GEPAN, i frammenti metallici di un UFO esploso in aria in Brasile sulla spiaggia di Ubatuba nel 1957. Alcuni di tali frammenti, in possesso degli USA e del Prof. Peter Sturrock della Stanford University californiana e da lui analizzati, sono stati forniti al CNES in tale occasione per un supplemento di analisi. Durante l’incontro Sturrock informò Pinotti che quanto analizzato aveva confermato che i reperti erano composti principalmente di magnesio con caratteristiche mai viste prima. Finalmente, dopo la richiesta di rilascio dei documenti secretati sugli UFO da parte del Senato americano, informazioni già note e segnalate ma senza riscontri materiali da vari seri ricercatori in campo ufologico stanno oggi cominciando ad avere le conferme dovute. Si ricordi infine che già dal 1954 l’Italia ha il primato della prima analisi chimica di una sostanza caduta dal cielo durante la massiccia apparizione di formazioni di UFO su Firenze con molteplici testimoni e l’interruzione della partita di calcio Fiorentina-Pistoiese. Al Prof. Giovanni Canneri dell’Istituto di Chimica Analitica della locale Università il campione in questione risultò un composto di boro, silicio, calcio e magnesio che in quanto instabile in breve si dissolveva. 

www.centroufologiconazionale.net 

https://www.facebook.com/CentroUfologicoCUN/

ufficiostampacun@gmail.com 

Riccardo Protani: ustampacunriccardo@gmail.com 

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Eccellenza a Roma - Post in Evidenza

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