Bologna, dottoressa ha prolungato rianimazione per 70 minuti.
20 gennaio, 21:19
(ANSA) - BOLOGNA, 20 GEN - Una giovane donna colpita da arresto cardiaco e' stata salvata grazie all' intervento immediato di una giovane specializzanda anestesista, che ha prolungato le manovre di rianimazione per 70 minuti. La vicenda e' avvenuta venerdi' e grazie alle cure intensive immediate e all'ipotermia, tecnica di abbassamento della temperatura corporea, iniziata gia' in ambulanza, la giovane ha ripreso coscienza e i primi risultati escludono danni cerebrali.
Il fidanzato: 'Ora ci sposeremo'.
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giovedì
Vittoria del Made in Italy.
Etichettatura alimentare obbligatoria: è legge, tutela per il Made in Italy.
di Alessandro Vinciarelli
Obbligo di indicare sull'etichetta la provenienza degli alimenti lungo tutta la filiera e l'eventuale presenza di OGM: il Ddl 2260 è divenuto legge con voto unanime in Commissione agricoltura della Camera. Per l'Italia è una vittoria per la tutela dei prodotti Made in Italy di qualità.
I sette articoli della legge indicano il vincolo di indicare la provenienza di tutti gli alimenti (anche quelli finora esclusi) in ogni fase della produzione, senza eccezioni.
Ora dovranno essere attuati decreti legge differenziati da filiera a filiera per stabilire le rispettive modalità di applicazione delle norme del provvedimento.
«È finita l'era del falso Made in Italy agroalimentare che danneggia i nostri prodotti tipici e tradizionali» ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan. Le indicazioni chiare e precise garantiranno ai consumatori prodotti sicuri e di qualità. Per i produttori il vantaggio è di essere al riparo da concorrenze illecite e di vedere rafforzata la tutela e della competitività dei prodotti a denominazione protetta.
Il Ddl "Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari" è stato proposto dall'ex ministro delle Politiche agricole Luca Zaia di concerto con i ministri dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, dei Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e del ministro delle Politiche europee Andrea Ronchi. Dopo la conclusione anomala dell'iter per stralcio dello scorso 6 ottobre, il 6 dicembre 2010 il testo è stato modificato dalla commissione Agricoltura del Senato in sede deliberante, per poi avviare la seconda lettura in commissione Agricoltura della Camera il 14 dicembre, terminata con l'approvazione del provvedimento.
IL VOSTRO STUDIO STAMPA
di Alessandro Vinciarelli
Obbligo di indicare sull'etichetta la provenienza degli alimenti lungo tutta la filiera e l'eventuale presenza di OGM: il Ddl 2260 è divenuto legge con voto unanime in Commissione agricoltura della Camera. Per l'Italia è una vittoria per la tutela dei prodotti Made in Italy di qualità.
I sette articoli della legge indicano il vincolo di indicare la provenienza di tutti gli alimenti (anche quelli finora esclusi) in ogni fase della produzione, senza eccezioni.
Ora dovranno essere attuati decreti legge differenziati da filiera a filiera per stabilire le rispettive modalità di applicazione delle norme del provvedimento.
«È finita l'era del falso Made in Italy agroalimentare che danneggia i nostri prodotti tipici e tradizionali» ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan. Le indicazioni chiare e precise garantiranno ai consumatori prodotti sicuri e di qualità. Per i produttori il vantaggio è di essere al riparo da concorrenze illecite e di vedere rafforzata la tutela e della competitività dei prodotti a denominazione protetta.
Il Ddl "Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari" è stato proposto dall'ex ministro delle Politiche agricole Luca Zaia di concerto con i ministri dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, dei Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e del ministro delle Politiche europee Andrea Ronchi. Dopo la conclusione anomala dell'iter per stralcio dello scorso 6 ottobre, il 6 dicembre 2010 il testo è stato modificato dalla commissione Agricoltura del Senato in sede deliberante, per poi avviare la seconda lettura in commissione Agricoltura della Camera il 14 dicembre, terminata con l'approvazione del provvedimento.
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Fusione fredda a Bologna entro l'anno.
Sergio Focardi, professore emerito di Fisica dell’Università di Bologna, e l’ingegnere Andrea Rossi, hanno condotto un esperimento che sembra aprire la strada per la realizzazione della fusione nucleare fredda.
Un esperimento che sembra aver dimostrato la possibilità di realizzare un processo di fusione nucleare fredda. Una dimostrazione sperimentale che porta la firma di Sergio Focardi, professore emerito di Fisica dell’Università degli Studi di Bologna, e dell’ingegnere Andrea Rossi.
Focardi e Rossi hanno utilizzato come materiali di partenza nichel e idrogeno. L’idrogeno è stato scaldato fino a una certa temperatura con una normale resistenza. Arrivati alla temperatura d’innesco, si è dato inizio al processo di produzione di energia: gli atomi di idrogeno sono penetrati nel nichel, trasformandolo in rame. «Questa è la nostra interpretazione» ha detto Focardi. IL VIDEO DELL'ESPERIMENTO.
Il macchinario impiegato per l’esperimento ha prodotto 12 kilowattora di energia a fronte di un apporto in ingresso di appena 600 wattora. Di seguito, un video della dimostrazione sperimentale.
Autore: Arianna Bernardini
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Un esperimento che sembra aver dimostrato la possibilità di realizzare un processo di fusione nucleare fredda. Una dimostrazione sperimentale che porta la firma di Sergio Focardi, professore emerito di Fisica dell’Università degli Studi di Bologna, e dell’ingegnere Andrea Rossi.
Focardi e Rossi hanno utilizzato come materiali di partenza nichel e idrogeno. L’idrogeno è stato scaldato fino a una certa temperatura con una normale resistenza. Arrivati alla temperatura d’innesco, si è dato inizio al processo di produzione di energia: gli atomi di idrogeno sono penetrati nel nichel, trasformandolo in rame. «Questa è la nostra interpretazione» ha detto Focardi. IL VIDEO DELL'ESPERIMENTO.
Il macchinario impiegato per l’esperimento ha prodotto 12 kilowattora di energia a fronte di un apporto in ingresso di appena 600 wattora. Di seguito, un video della dimostrazione sperimentale.
Autore: Arianna Bernardini
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CNA Alimentare: etichettatura e qualità dei prodotti alimentari.
Pubblicata da Cna Viterbo il giorno giovedì 20 gennaio 2011 alle ore 15.27
La Commissione Agricoltura della Camera ha varato, nei giorni scorsi all’unanimità, e dopo un veloce iter parlamentare in sede legislativa, il decreto di legge sull’etichettatura e la qualità dei prodotti alimentari. La presidenza nazionale di CNA Alimentare: “L’approvazione del ddl segna importanti passi avanti sul terreno della tutela e valorizzazione del Made in Italy”.
Denominazioni rafforzate, obbligo d’indicazione d’origine, contrasto a pubblicità ingannevole, sono solo tre dei sette articoli di cui si compone il decreto approvato nei giorni scorsi dalla Commissione Agricoltura della Camera, sull’etichettatura e la qualità dei prodotti alimentari. Per quanto riguarda le denominazioni rafforzate, l’articolo 1, estende all’intero territorio nazionale le disposizioni che promuovono contratti di filiera e di distretto, mentre l'articolo 2 del ddl reca disposizioni per il rafforzamento della tutela e della competitività dei prodotti a denominazione protetta. In particolare, raddoppia le sanzioni per la violazione delle norme che limitano l'utilizzo di latte in polvere, qualora la violazione riguardi prodotti dop, igp, o riconosciuti come specialità tradizionali garantite (stg). Si istituisce, inoltre, un "sistema di produzione integrata" dei prodotti agroalimentari, finalizzato a garantire una qualità del prodotto finale superiore alle norme commerciali correnti.
L'articolo 4, quello relativo all’obbligo di indicazione di origine, detta la nuova disciplina in materia di etichettatura di origine dei prodotti alimentari, per assicurare, ai consumatori, una completa e corretta informazione e rafforzare prevenzione e repressione delle frodi alimentari. Si prevede l'obbligo, per i prodotti alimentari posti in commercio, di riportare nell'etichetta anche l'indicazione del luogo di origine o di provenienza, oltre alle altre indicazioni previste dalla normativa vigente. E' inoltre previsto, in conformità alla normativa dell'Unione europea, anche l'obbligo di indicazione in etichetta dell'eventuale utilizzazione di ingredienti in cui vi sia presenza di organismi geneticamente modificati in qualunque fase della catena alimentare. Per i prodotti alimentari trasformati, l'indicazione riguarda il luogo in cui è avvenuta l'ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione e allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata nella preparazione o nella produzione dei prodotti. Sono inoltre dettate sanzioni amministrative pecuniarie per la commercializzazione di prodotti in violazione degli obblighi di etichettatura.
Per quanto riguarda il contrasto alla pubblicità ingannevole, il decreto legge vi dedica un intero articolo, il numero 5. Dove si prescrive che, per i prodotti alimentari, le informazioni relative al luogo di origine o di provenienza delle materie prime agricole sono necessarie per non indurre in errore il consumatore.
Nonostante l’approvazione del decreto, la presidenza di CNA Alimentare tiene a sottolineare che quanto fatto non basta: “Occorreranno ulteriori decreti da parte dei Ministeri delle politiche agricolo alimentari e forestali e dello sviluppo economico perché sono ancora molti gli aspetti da definire. Come, per esempio, i prodotti alimentari soggetti all'obbligo di etichettatura di origine, relativamente a ciascuna filiera; il requisito della prevalenza della materia prima utilizzata; le modalità dell'etichettatura di origine; le disposizioni sulla tracciabilità dei prodotti agricoli di origine o di provenienza del territorio nazionale”.
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La Commissione Agricoltura della Camera ha varato, nei giorni scorsi all’unanimità, e dopo un veloce iter parlamentare in sede legislativa, il decreto di legge sull’etichettatura e la qualità dei prodotti alimentari. La presidenza nazionale di CNA Alimentare: “L’approvazione del ddl segna importanti passi avanti sul terreno della tutela e valorizzazione del Made in Italy”.
Denominazioni rafforzate, obbligo d’indicazione d’origine, contrasto a pubblicità ingannevole, sono solo tre dei sette articoli di cui si compone il decreto approvato nei giorni scorsi dalla Commissione Agricoltura della Camera, sull’etichettatura e la qualità dei prodotti alimentari. Per quanto riguarda le denominazioni rafforzate, l’articolo 1, estende all’intero territorio nazionale le disposizioni che promuovono contratti di filiera e di distretto, mentre l'articolo 2 del ddl reca disposizioni per il rafforzamento della tutela e della competitività dei prodotti a denominazione protetta. In particolare, raddoppia le sanzioni per la violazione delle norme che limitano l'utilizzo di latte in polvere, qualora la violazione riguardi prodotti dop, igp, o riconosciuti come specialità tradizionali garantite (stg). Si istituisce, inoltre, un "sistema di produzione integrata" dei prodotti agroalimentari, finalizzato a garantire una qualità del prodotto finale superiore alle norme commerciali correnti.
L'articolo 4, quello relativo all’obbligo di indicazione di origine, detta la nuova disciplina in materia di etichettatura di origine dei prodotti alimentari, per assicurare, ai consumatori, una completa e corretta informazione e rafforzare prevenzione e repressione delle frodi alimentari. Si prevede l'obbligo, per i prodotti alimentari posti in commercio, di riportare nell'etichetta anche l'indicazione del luogo di origine o di provenienza, oltre alle altre indicazioni previste dalla normativa vigente. E' inoltre previsto, in conformità alla normativa dell'Unione europea, anche l'obbligo di indicazione in etichetta dell'eventuale utilizzazione di ingredienti in cui vi sia presenza di organismi geneticamente modificati in qualunque fase della catena alimentare. Per i prodotti alimentari trasformati, l'indicazione riguarda il luogo in cui è avvenuta l'ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione e allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata nella preparazione o nella produzione dei prodotti. Sono inoltre dettate sanzioni amministrative pecuniarie per la commercializzazione di prodotti in violazione degli obblighi di etichettatura.
Per quanto riguarda il contrasto alla pubblicità ingannevole, il decreto legge vi dedica un intero articolo, il numero 5. Dove si prescrive che, per i prodotti alimentari, le informazioni relative al luogo di origine o di provenienza delle materie prime agricole sono necessarie per non indurre in errore il consumatore.
Nonostante l’approvazione del decreto, la presidenza di CNA Alimentare tiene a sottolineare che quanto fatto non basta: “Occorreranno ulteriori decreti da parte dei Ministeri delle politiche agricolo alimentari e forestali e dello sviluppo economico perché sono ancora molti gli aspetti da definire. Come, per esempio, i prodotti alimentari soggetti all'obbligo di etichettatura di origine, relativamente a ciascuna filiera; il requisito della prevalenza della materia prima utilizzata; le modalità dell'etichettatura di origine; le disposizioni sulla tracciabilità dei prodotti agricoli di origine o di provenienza del territorio nazionale”.
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Beh ... ogni tanto bisogna sorridere.
Quest'anno luglio ha 5 Venerdì, 5 Sabati e 5 Domeniche. Succede una volta ogni 823 anni. Questo evento e' chiamato `una borsa di soldi`. Copia questo stato sulla tua pagina ed il denaro arriverà entro 4 giorni. E' una teoria basata sul Feng Shui, quello che non copia, rimarra' senza soldi... anch'io, "per non sapere nè leggere nè scrivere", per un pront'accomodo copio ed incollo e buona sorte......... ;-)
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domenica
Le Coincidenze della Giustizia ad Orologeria.
Concidenze vero? Gli ossessionati antiberlusconiani presenti in massa nella casta dei magistrati sono ormai abituati a intervenire a gamba tesa nelle situazione pre-elettorali o comunque per acuire dei momenti di crisi o semplicemente per abbattere l’odiato nemico Berlusconi. Da 16 anni con risultati veramente modesti si impegnano costantemente per costruire teoremi, inventarsi accuse, strutturare inchieste con solo scopo far partire campagne mediatiche per screditare il premier e favorire la sinistra.
Un tormentone buono per tutte le stagioni: non riuscendo a sconfiggere il Cavaliere con la politica e alle elezioni, si usa il vecchio metodo dell’aiuto dalle procure amiche che attraverso magistrati palesemente sinistrati, che pur di avere un po’ di popolarità e la patente di idoli antiberlusconiani farebbero di tutto, creano polveroni giudiziari assurdi che durano mesi e poi non portano a nulla.
Da 20 anni vittime di questi ossessionati, di coloro che si cibano e vivono soltanto di antiberlusconismo patologico.
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