giovedì 14 ottobre 2010

La RAI e Santoro :-(

Da Il Tempo
Notizie - Politica
A Viale Mazzini.
Riva Destra protesta contro Michele
«Santoro...non è la Rai».Con questo striscione e con un "vaffa..." collettivo intonato al «berretto rosso» di Annozero il movimento Riva Destra ha protestato ieri davanti alla sede Rai di Viale Mazzini. Un sit-in a favore della sospensione di Michele Santoro e in difesa della libertà di Mauro Masi di sanzionare un dipendente che «insulta pubblicamente il direttore generale». Assieme al movimento i circoli del Pdl Garbatella e Colle Oppio, e la Fiamma tricolore. Durante la protesta sono intervenuti e hanno preso parola il senatore del Pdl Domenico Gramazio, il segretario nazionale della Fiamma tricolore Luca Romagnoli e il coordinatore regionale del Movimento per l'Italia con Daniela Santanchè - Pdl, Fabio Sabbatani Schiuma.

mercoledì 13 ottobre 2010

ITALIA-SERBIA - Fermati i responsabili degli incidenti.

Preso anche il teppista mascherato.

Dopo una notte di violenze sono stati portati in questura a Genova gli ultrà serbi che hanno messo a ferro e fuoco la città. Tra i 17 arrestati c'è l'uomo incappucciato che ha guidato il lancio di petardi e fumogeni costringendo all'annullamento del match.
GENOVA - Sono stati arrestati i teppisti responsabili degli scontri a Genova in occasione dell'incontro tra Italia e Serbia per le qualificazioni a Euro 2012. Tra i fermati c'è anche l'uomo incappucciato che, salito sulle barriere divisorie dello stadio Marassi, aveva guidato il lancio di petardi e fumogeni che ha portato all'annullamento della partita. A quanto si apprende, dopo ore di tensione con la polizia italiana, i serbi sono stati convinti a salire sul pullman che avrebbe dovuto ricondurli in patria. Le forze dell'ordine hanno invece scortato il mezzo verso la questura. Secondo i responsabili dell'ordine pubblico, "è stato evitato un altro Heysel". La polizia autostradale nella notte ha predisposto un piano di evacuazione dei pullman degli altri tifosi serbi, e il deflusso si è completato regolarmente.
FERMATE 17 PERSONE - Le persone fermate sarebbero 17, altre 35 sono state denunciate, oltre cento sono in via di identificazione attraverso i fermati della Digos. Ivan Bogdanov, questo il nome dell'uomo incappucciato le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, è stato scovato dagli agenti nel vano motore di uno dei pullman dei tifosi nel quale aveva tentato di nascondersi. Le forze dell'ordine lo hanno identificato grazie a un tatuaggio: sul braccio dell'ultrà trentenne è impressa infatti la data 1389, che ricorda la battaglia della Piana dei Merli contro i Turchi, mito fondante dello spirito ultranazionalista serbo. Vari i reati contestati, dal danneggiamento al lancio di oggetti pericolosi alla resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Tra gli arrestati c'è anche un ragazzo italiano che stava attaccando i tifosi serbi con una spranga.
I FERITI SONO 16 - Negli incidenti, iniziati già prima del match e proseguiti per tutta la notte, sono rimaste ferite 16 persone, tra cui anche due carabinieri. Agli ultrà serbi sono stati sequestrati bastoni, spranghe e coltelli. Secondo fonti interne alla questura i carabinieri feriti, appartenenti al Battaglione Liguria, non hanno riportato lesioni gravi. Tra gli ultras, uno solo è stato ricoverato.
NAZIONALE SERBA PARTITA - Nella notte, è rientrata a Belgrado anche la nazionale di calcio serba. I calciatori hanno espresso grande rammarico per quanto accaduto allo stadio Luigi Ferraris, ma si sono astenuti dal fare ulteriori commenti sul comportamento dei presunti tifosi serbi. "Non erano venuti soli a Genova", ha osservato da parte sua il presidente della Federcalcio serba, Tomislav Karadzic, confermando in sostanza quanto da lui detto ieri sera a Genova subito dopo la sospensione della partita: per Karadzic infatti si sarebbe trattato di un piano preordinato della tifoseria ultras per creare incidenti e far saltare l'incontro.
SCUSE AMBASCIATORE - Questa mattina sono arrivate le scuse dell'ambasciatore serbo: "Questi teppisti non rappresentano i sentimenti nel comportamento del popolo serbo": "ci vergogniamo e ci scusiamo". E' quanto ha detto l'ambasciatore serbo a Roma, la signora Sanda Raskovic-Ivic, parlando con i giornalisti a margine di un convegno a Belgrado.
SINDACO: "CHI LI HA FATTI ENTRARE?" - "Mi domando una cosa: chi ha permesso a questi disgraziati di entrare in Italia?". E' quanto si chiede il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ancora scossa per quanto accaduto ieri sera, in occasione della gara, mai disputata, tra gli azzurri e la Serbia. "Va fatta chiarezza. Non è possibile distruggere un pezzo di città, oltre che portare un'ombra ancora più pesante sul calcio, per non aver saputo prevenire. Secondo me, è mancata a monte la capacità di individuare questi delinquenti". La Vincenzi rivela tra l'altro che "diverse ore prima, alcune centinaia di questi che non possono chiamarsi tifosi si sono radunati. Dopo una fase iniziale in cui sembravano chiassosi, scomposti ma non particolarmente delinquenziali, hanno cominciato a correre, sono volate bottiglie, sono stati imbrattati muri preziosi di palazzi antichi e hanno cominciato a fare i loro bisogni ovunque". Il sindaco si era anche messo in contatto con la questura "e mi sono sentita dire che gli agenti erano lì ma che quelli erano dei delinquenti e si doveva evitare che finisse in tragedia. Ho capito che c'era una linea morbida per evitare la tragedia"
SCHIFANI: "VOLTO PEGGIORE DELL'EUROPA" - "Quello che è accaduto ieri allo stadio di Genova, in occasione dell'incontro Italia-Serbia, alla presenza di molti ragazzi e di una scolaresca, mostra il volto peggiore di un'Europa ancora troppe volte attraversata dalla violenza di chi rifiuta la civiltà, la dignità, il rispetto della persona". Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani. (13 ottobre 2010)
Fonte: La Repubblica

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

domenica 10 ottobre 2010

L'Ordine degli Avvocati di Roma e' stato accreditato.

"Organismo di mediazione forense di Roma" - L'Ordine degli Avvocati di Roma e' stato accreditato, in data 1.10.2010, dal Ministero della Giustizia quale organismo di Mediazione finalizzato alla conciliazione in materia civile e commerciale.  L'iniziativa si inserisce nel quadro delle attività che l'Ordine forense romano intende gestire direttamente per non lasciare questo nuovo Istituto in mano agli altri organismi costituiti dai privati e dagli altri Ordini professionali. Il nuovo "Organismo di mediazione forense di Roma" sarà caratterizzato dalla sede negli uffici giudiziari ex art. 18 DLgs 28/2010 e da Avvocati Mediatori altamente qualificati che verranno preparati dall'Ente di Formazione appositamente costituito ed in fase di accreditamento. Una serie di eventi formativi inoltre prepareranno gli Avvocati Romani ad una adeguata assistenza dei cittadini davanti ai Mediatori. Il regolamento dell'Organismo invita le parti di avvalersi per la difesa e l'assistenza di Avvocati. Le altre informazioni sul sito web 

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