SE SONO UN GAY FELICE E' MERITO DI SILVIO
La mia dichiarazione d'amore a Berlusconi.
Se sono un uomo gay sereno e spesso felice lo devo in gran parte a Berlusconi e oggi è il momento di dirglielo pubblicamente. Per stare bene con se stessi e gli altri non contano proclami e ideologie, militanze politiche e di schieramento. Serve mantenere il lavoro e l'autonomia economica, cioè la libertà di vivere e pensare come si vuole. Berlusconi editore prima e uomo politico poi me l'ha sempre consentito di restare libero e fiero di me, fiero di essere e dirmi omosessuale. E di impegnarmi per la libertà delle altre persone omosessuali Nelle sue aziende ho lavorato per anni senza nascondere mai a nessuno la mia nuova condizione. Nel suo primo partito ho fatto una campagna elettorale europea incentrata sui diritti delle persone omosessuali con lui al mio fianco nei manifesti e col pieno sostegno della stampa a lui vicina. Come primo dei non eletti ho da lui ricevuto l'offerta di diventare portavoce di Forza Italia anche per quello che avevo detto di essere diventato. Ho ringraziato ma preferito tornare al mio lavoro di divulgatore storico e scientifico. E alla mia libera scelta di difendere ovunque, duramente se necessario, i diritti dei miei fratelli e delle mie sorelle. Che non hanno bisogno di chiacchiere e proclami ma di rispetto, amore, umana simpatia e, perché no, di gioviale goliardia. L'eros è il regno della libertà, non del paternalismo e dell'ipocrisia. Capisco il dolore e lo sconcerto di chi con me condivide una speciale sensibilità. E chi in buona fede è intervenuto a difesa degli umiliati e degli offesi. Non chi ne ha approfittato per l'ennesima politica strumentalizzazione. I diritti ed i doveri non sono né di destra né di sinistra ma patrimonio della civiltà. E in politica in Italia non li difende nessuno fino in fondo. Come Mastella bloccò Prodi sui Dico, così Giovanardi ed Alemanno stoppano Berlusconi sulle leggi proposte da Rotondi e Brunetta. Clericali e massimalisti tengono in ostaggio tutti e non fanno sconti a nessuno in cambio di voti che cambiano le maggioranze. Attenti amiche e amici organizzati a non pensare che la nostra sia obbligatoriamente una battaglia di sinistra. Vendola con l'orecchino, fidanzato e giustamente desideroso di paternità, da comunista cattolico nulla può sperare da un Vaticano aggrappato alla non negoziabilità della dottrina tridentina. Il nostro per questo non è un paese come gli altri, chi governa, chiunque sia, lo fa limitato nella sovranità, altro che Risorgimento e 150esimo dell'Unità d'Italia.
Nell'assenza forzata del diritto conta allora il rispetto vero da parte dei singoli eterosessuali, più che mai di quelli da cui dipende la qualità della vita quotidiana. Conta la non discriminazione nel lavoro e nella libera espressione della personalità. Non è certo Berlusconi che la limita, meno che mai le aziende della sua famiglia. Come tutte le grandi imprese multinazionali di scuola anglosassone, anzi, tutelano e promuovono differenze e minoranze, fonte di ricchezza creativa e specchio del mercato e della realtà sociale. In sette anni di militanza individuale per la dignità delle persone omosessuali mai da Silvio Berlusconi e dal suo mondo è arrivata una censura, anzi sempre sostegno, e libero spazio di espressione e umana solidarietà. Solo quattro casi ho registrato a mio danno di dura contrapposizione dopo il mio personale coming out da un boiardo leghista di Stato, da un potente cattolicissimo editore, dalla gelatinosa dirigenza de La7 e dalla reintegrata dirigenza cattocomunista di Rai3. Per il resto mi rallegro perché mi sento trattato come uguale, anche se un donnaiolo impenitente si dice felice di non essere attratto da suoi simili. Ricambio di cuore a proposito dei suoi gusti, e a ognuno felicemente il suo!
Bando ai vittimismi e ai complessi di persecuzione: sarà ancora una volta l'Europa a darci i diritti e i doveri che ci spettano e che non smetteremo mai di chiedere a gran voce. Ma non crocifiggiamo proprio noi omosessuali chi ci ha dato uno spazio mai sperato prima nella visibilità sociale e culturale e che di fatto ci protegge, perché si protegge, dall'oscurantismo antioccidentale.
Alessandro Cecchi Paone - Libero
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
giovedì
domenica
AceaElectrabel - Bollette Gonfiate ?
Un avvertimento utile a tutti. (di Giancarlo Bertollini).
In data 18-08-2010 è stato sostituito il mio contatore da AceaElectrabel e, visto che gli addebiti (ultima autolettura luglio 2010) sono da sempre compresi tra i 70 ed i 90 Euro, con estrema preoccupazione Giovedì 28-10-2010 mi sono visto recapitare una Bolletta di €.1.728,74 con scadenza 09-11-2010; appena ripresomi dal colpo ho contattato il n.800.199.900 dove mi sono sentito dire che al telefono non possono fare nulla e di recarmi presso la Sede di Roma in P.le Ostiense, 2 cosa che ho prontamente fatto, presentandomi alle ore 9,00 del mattino ed attendendo pazientemente il mio turno che è arrivato alle ore 13e45 dove una, realmente pessima, impiegata di sportello, con modi estremamente sgarbati, mi ha detto che era tutto regolare e che se proprio non mi andava bene potevo scrivere per chiedere una rateizzazione; preciso che:
Con i migliori saluti.
Giancarlo Bertollini
Numero Utenza 508637802
POD IT002E5086378A
N.B.
La presente vale quale formale DIFFIDA ad adempiere, ricordando che solo la volontà di risolvere i problemi con la clientela può limitare il ricorso alle aule giudiziarie.
Descrizione:
Sono moltissime le famiglie che si lamentano di ritrovarsi con la bolletta raddoppiata dopo l'avvenuta sostituzione del contatore elettrico, da quello analogico a quello digitale.
Per verificarlo basta fare una semplice ricerca su Internet. Purtroppo però si scoprono anche tanti altri problemi legati al cambio di contatore:
• Pare che i contatori siano FUORI NORMA in quanto non risultano essere stati mai verificati dall’ufficio metrico che dovrebbe apporre un sigillo con caratteristiche normate: il profilo della testina della repubblica con la corona turrita e il numero dell’ispettore che ha eseguito la verificazione. In sostanza senza questa certificazione (obbligatoria per legge), nessuno può garantire che un kilowattora, pagato per giunta anche salato, sia davvero un kilowattora;
Fonte:
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%5E90224,00.html
• Secondo quanto riferito da esperti i nuovi contatori elettronici, a differenza dei precedenti,misurano oltre alla "potenza attiva" anche quella "reattiva", facendoci pagare fino al 33% in più;
Fonte:
http://www.liste.unisa.it/pipermail/rdb-list/Week-of-Mon-20060403/000315.html
• I contatori sono stati sostituiti senza una corretta e specifica procedura e senza rilasciare ricevuta di alcun tipo;
Fonte:
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=205723&L1=0
• Il gestore ha fatto pagare bollette a conguaglio spesso completamente fuori misura rispetto al consumo medio storico degli appartamenti e spesso parecchio tempo dopo la sostituzione;
Fonte:
http://www.ecquologia.it/sito/pag926.map?action=single&field.joined.id=47523&field.joined.singleid=47652
http://www.laparolaalconsumatore.com/2007/12/acea-electrabel-una-bolletta.html
http://forum.html.it/forum/showthread.php?threadid=1078399
• Grosse difficoltà per contattare i gestori attraverso il personale dei call-center che risulta essere per la maggior parte maleducato e impreparato;
Fonte:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1688739
• Casi di follia pura, le persone che si recano presso le sedi di alcuni gestori vengono letteralmente prese in giro, gli viene offerto un telefono da cui chiamare il numero verde del gestore stesso;
Fonte:
http://www.ecquologia.it/sito/pag926.map?action=single&field.joined.id=47523&field.joined.singleid=47652
• Visto la poca tolleranza dei nuovi contatori, si verificano spesso interruzioni della rete elettrica con conseguenti pesanti disagi (si pensi ai casi in cui per riavviare il contatore tocca recarsi negli scantinati);
Fonte:
http://www.repubblica.it/online/economia/contatori/contatori/contatori.html?ref=search
• A causa delle frequenti interruzioni di energia elettrica dovute alla poca tolleranza dei nuovi contatori, molte persone sono indotte a modificare il profilo contrattuale aumentando la richiesta di potenza e le relative bollette;
Fonte:
http://www.repubblica.it/online/economia/contatori/contatori/contatori.html?ref=search
• Con la "telelettura", l'utente non ha più possibilità di controllo "in tempo reale", rendendo difficoltose le contestazioni. L'onere del controllo della veridicità delle letture è quindi scaricato completamente sull'utente, che ovviamente è impotente a fornire documentazione “valida”. Se questo è vero per le persone giovani, figuriamoci poi per utenti anziani, diversamente abili, ecc.;
Fonte:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1447774
• Diversi utenti con la stessa fornitura di energia , si vengono a trovare in differenti condizioni di trattamento economico, per cause indipendenti dalla loro volontà e dovute solo al caso, in base al voltaggio che varia con la distanza dalla cabina di distribuzione;
Fonte:
http://www.box.net/shared/7n2ff035zj
• I gestori chiedono cifre esagerate per effettuare un semplice controllo sull’apparecchio (dai 50 ai 190 euro) disarmando quindi l’utente già vessato dalle bollette salate. Solo se la verifica dovesse registrare un errore superiore al ± 4% (valore comunque alto per un ERRORE!), non si dovrà pagare nulla;
Fonte:
http://www.aceaelectrabel.it/%24/Casa/Contatore/verifica.aspx
• Trattandosi di un sistema tele gestito, qualcuno maliziosamente si chiede se non sia possibile che le informazioni di rilevamento non vengano taroccate dal gestore all’insaputa dell’utente... risultano casi di persone che si sono trovate con tariffazioni diverse rispetto al contratto sottofirmato e casi di letture fatte a più riprese, poco chiare...
Fonte:
http://www.laparolaalconsumatore.com/2008/03/enel-c-chi-contesta-i-contatori.html
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=247724
• A quanto risulta dalle informazioni sul funzionamento, pare che, se non si preleva energia per oltre 20 minuti, sul contatore si accendono e restano accese due lucine per segnalare questo stato. Se l’apparecchio è posizionato fuori dalla propria casa, il problema è che tale indicazione può essere utilizzata da malintenzionati per visitare l’appartamento in vostra assenza;
• Succede con l'acqua:
"Bollette acqua illegittime, denunciati amministratori Acea"
http://oknotizie.alice.it/go.php?us=18c05a40d7d92787
e con il gas:
"Gas, Eni accusata di truffa. Gli utenti pagano di più per una presunta manomissione dei misuratori"
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/05/29/gas-eni-accusata-di-truffa-gli-utenti.html
chi ce lo assicura che non lo facciano anche con la corrente elettrica?
In data 18-08-2010 è stato sostituito il mio contatore da AceaElectrabel e, visto che gli addebiti (ultima autolettura luglio 2010) sono da sempre compresi tra i 70 ed i 90 Euro, con estrema preoccupazione Giovedì 28-10-2010 mi sono visto recapitare una Bolletta di €.1.728,74 con scadenza 09-11-2010; appena ripresomi dal colpo ho contattato il n.800.199.900 dove mi sono sentito dire che al telefono non possono fare nulla e di recarmi presso la Sede di Roma in P.le Ostiense, 2 cosa che ho prontamente fatto, presentandomi alle ore 9,00 del mattino ed attendendo pazientemente il mio turno che è arrivato alle ore 13e45 dove una, realmente pessima, impiegata di sportello, con modi estremamente sgarbati, mi ha detto che era tutto regolare e che se proprio non mi andava bene potevo scrivere per chiedere una rateizzazione; preciso che:
- vivo solo ed a casa rientro solo per dormire;
- sono ammesso al beneficio per la spesa sostenuta (Bonus Elettrico);
- la causa potrebbe essere dovuta ad una errata lettura del vecchio contatore;
- un allaccio abusivo da parte di ignoti o di cantieri che hanno lungamente operato nel palazzo;
- le ricerche effettuate per cercarne tutte le motivazioni hanno dato i risultati che trovate sottoindicati;
Con i migliori saluti.
Giancarlo Bertollini
Numero Utenza 508637802
POD IT002E5086378A
N.B.
La presente vale quale formale DIFFIDA ad adempiere, ricordando che solo la volontà di risolvere i problemi con la clientela può limitare il ricorso alle aule giudiziarie.
Descrizione:
Sono moltissime le famiglie che si lamentano di ritrovarsi con la bolletta raddoppiata dopo l'avvenuta sostituzione del contatore elettrico, da quello analogico a quello digitale.
Per verificarlo basta fare una semplice ricerca su Internet. Purtroppo però si scoprono anche tanti altri problemi legati al cambio di contatore:
• Pare che i contatori siano FUORI NORMA in quanto non risultano essere stati mai verificati dall’ufficio metrico che dovrebbe apporre un sigillo con caratteristiche normate: il profilo della testina della repubblica con la corona turrita e il numero dell’ispettore che ha eseguito la verificazione. In sostanza senza questa certificazione (obbligatoria per legge), nessuno può garantire che un kilowattora, pagato per giunta anche salato, sia davvero un kilowattora;
Fonte:
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%5E90224,00.html
• Secondo quanto riferito da esperti i nuovi contatori elettronici, a differenza dei precedenti,misurano oltre alla "potenza attiva" anche quella "reattiva", facendoci pagare fino al 33% in più;
Fonte:
http://www.liste.unisa.it/pipermail/rdb-list/Week-of-Mon-20060403/000315.html
• I contatori sono stati sostituiti senza una corretta e specifica procedura e senza rilasciare ricevuta di alcun tipo;
Fonte:
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=205723&L1=0
• Il gestore ha fatto pagare bollette a conguaglio spesso completamente fuori misura rispetto al consumo medio storico degli appartamenti e spesso parecchio tempo dopo la sostituzione;
Fonte:
http://www.ecquologia.it/sito/pag926.map?action=single&field.joined.id=47523&field.joined.singleid=47652
http://www.laparolaalconsumatore.com/2007/12/acea-electrabel-una-bolletta.html
http://forum.html.it/forum/showthread.php?threadid=1078399
• Grosse difficoltà per contattare i gestori attraverso il personale dei call-center che risulta essere per la maggior parte maleducato e impreparato;
Fonte:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1688739
• Casi di follia pura, le persone che si recano presso le sedi di alcuni gestori vengono letteralmente prese in giro, gli viene offerto un telefono da cui chiamare il numero verde del gestore stesso;
Fonte:
http://www.ecquologia.it/sito/pag926.map?action=single&field.joined.id=47523&field.joined.singleid=47652
• Visto la poca tolleranza dei nuovi contatori, si verificano spesso interruzioni della rete elettrica con conseguenti pesanti disagi (si pensi ai casi in cui per riavviare il contatore tocca recarsi negli scantinati);
Fonte:
http://www.repubblica.it/online/economia/contatori/contatori/contatori.html?ref=search
• A causa delle frequenti interruzioni di energia elettrica dovute alla poca tolleranza dei nuovi contatori, molte persone sono indotte a modificare il profilo contrattuale aumentando la richiesta di potenza e le relative bollette;
Fonte:
http://www.repubblica.it/online/economia/contatori/contatori/contatori.html?ref=search
• Con la "telelettura", l'utente non ha più possibilità di controllo "in tempo reale", rendendo difficoltose le contestazioni. L'onere del controllo della veridicità delle letture è quindi scaricato completamente sull'utente, che ovviamente è impotente a fornire documentazione “valida”. Se questo è vero per le persone giovani, figuriamoci poi per utenti anziani, diversamente abili, ecc.;
Fonte:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1447774
• Diversi utenti con la stessa fornitura di energia , si vengono a trovare in differenti condizioni di trattamento economico, per cause indipendenti dalla loro volontà e dovute solo al caso, in base al voltaggio che varia con la distanza dalla cabina di distribuzione;
Fonte:
http://www.box.net/shared/7n2ff035zj
• I gestori chiedono cifre esagerate per effettuare un semplice controllo sull’apparecchio (dai 50 ai 190 euro) disarmando quindi l’utente già vessato dalle bollette salate. Solo se la verifica dovesse registrare un errore superiore al ± 4% (valore comunque alto per un ERRORE!), non si dovrà pagare nulla;
Fonte:
http://www.aceaelectrabel.it/%24/Casa/Contatore/verifica.aspx
• Trattandosi di un sistema tele gestito, qualcuno maliziosamente si chiede se non sia possibile che le informazioni di rilevamento non vengano taroccate dal gestore all’insaputa dell’utente... risultano casi di persone che si sono trovate con tariffazioni diverse rispetto al contratto sottofirmato e casi di letture fatte a più riprese, poco chiare...
Fonte:
http://www.laparolaalconsumatore.com/2008/03/enel-c-chi-contesta-i-contatori.html
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=247724
• A quanto risulta dalle informazioni sul funzionamento, pare che, se non si preleva energia per oltre 20 minuti, sul contatore si accendono e restano accese due lucine per segnalare questo stato. Se l’apparecchio è posizionato fuori dalla propria casa, il problema è che tale indicazione può essere utilizzata da malintenzionati per visitare l’appartamento in vostra assenza;
• Succede con l'acqua:
"Bollette acqua illegittime, denunciati amministratori Acea"
http://oknotizie.alice.it/go.php?us=18c05a40d7d92787
e con il gas:
"Gas, Eni accusata di truffa. Gli utenti pagano di più per una presunta manomissione dei misuratori"
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/05/29/gas-eni-accusata-di-truffa-gli-utenti.html
chi ce lo assicura che non lo facciano anche con la corrente elettrica?
venerdì
Regione Lazio: un bando per gli immigrati e i cittadini over 45
La Regione Lazio, Assessorato al Lavoro e Formazione, ha pubblicato un bando rivolto agli immigrati e ai cittadini over 45 che intendono creare nuova impresa oppure avviare un'attività di lavoro autonomo. Si tratta di un finanziamento finanziamento a fondo perduto dell'80% sul piano d'invenstimento, fino a un massimo di 24.000 euro.
Sono finanziabili i progetti riguardanti qualsiasi settore (produzione di beni, commercio e servizi), anche in franchising. Sono escluse le libere professioni che prevedono l’iscrizione agli ordini professionali e quelle che non costituiscono attività di impresa e che vengono esercitate senza l’iscrizione al registro delle imprese.
Il bando rimarrà aperto 24 mesi salvo esaurimento delle risorse.
Per sapere quali sono i requisiti, le spese ammissibili e scaricare la modulistica necessaria per accedere all'agevolazione, visitare la sezione Finanziare l'avvio e la crescita dove è possibile ricercare la scheda specifica della legge Bando over 45 e immigrati.
L’istruttoria e la successiva valutazione sarà effettuata da BIC Lazio secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Sono finanziabili i progetti riguardanti qualsiasi settore (produzione di beni, commercio e servizi), anche in franchising. Sono escluse le libere professioni che prevedono l’iscrizione agli ordini professionali e quelle che non costituiscono attività di impresa e che vengono esercitate senza l’iscrizione al registro delle imprese.
Il bando rimarrà aperto 24 mesi salvo esaurimento delle risorse.
Per sapere quali sono i requisiti, le spese ammissibili e scaricare la modulistica necessaria per accedere all'agevolazione, visitare la sezione Finanziare l'avvio e la crescita dove è possibile ricercare la scheda specifica della legge Bando over 45 e immigrati.
L’istruttoria e la successiva valutazione sarà effettuata da BIC Lazio secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
mercoledì
Il vino italiano torna a crescere negli USA
BEVERFOOD NEWS - È partita con un ottimo riscontro la prima tappa 2010 del Vinitaly World Tour (che vede la presenza di oltre 60 aziende e di Unaprol per l’olio d’oliva extravergine) Il Tour vede la partnership del nuovo super store del food italiano, inaugurato da un mese e mezzo nella Grande Mela e già consacrato dal NY Times come luogo imperdibile. La chiave del nuovo format di Vinitaly all’estero è formazione alle imprese, incontri diretti e degustazione aperta ai consumatori.
Il 27 a Philadelfia e il 28 Washington le due prossime mete.
Il vino italiano torna a crescere negli USA, rafforza il binomio con la cucina del Belpaese, tra le più amate dagli americani, e vede all’orizzonte delinearsi un vero sistema di promozione, distribuzione e formazione al servizio delle aziende italiane e dei consumatori locali. L’8^ edizione del Vinitaly United States Tour ha tenuto a battesimo la nuova formula all’estero della più grande fiera al mondo dedicata al vino e ai distillati, che ogni anno si svolge a Verona (7/11 aprile 2011), attraverso la partnership con Eataly, inaugurato a Manhattan un mese e mezzo fa e già consacrato dal NY Times come luogo di culto per chi ama e vuol conoscere il food italiano, per dare servizi ad alto valore aggiunto agli espositori italiani da un lato, ai compratori e ai consumatori americani dall’altro, ottenendo un ottimo riscontro mediatico, di operatori professionali e consumatori. La chiave del nuovo format è formazione alle imprese, incontri diretti e degustazione aperta ai consumatori il cui ricavato, a New York, è stato devoluto alla American Cancer Society.
Oltre sessanta aziende di Vinitaly hanno incontrato a Eataly importatori, ristoratori, responsabili delle vendite al dettaglio, opinion leader, giornalisti ed esperi di pubbliche relazioni per comprendere come approcciare per la prima volta o consolidare e ampliare la propria presenza negli States. Quindi, il pomeriggio è stata la volta dell’incontro faccia a faccia con compratori e operatori del food, mentre la serata è stato il momento della conoscenza con i consumatori, che hanno potuto parlare con i produttori e assaggiare i vini più noti e trendy come l’Amarone, il Ripasso, il Prosecco, il Pinot Grigio, il Barolo, il Brunello di Montalcino o il Franciacorta, ma anche quelli da vitigni autoctoni che stanno riscuotendo un sempre crescente successo come il Sagrantino, il Nero d’Avola e molti vini campani, pugliesi e molisani. “La nuova formula di Vinitaly in the World - spiega Mantovani - è frutto dell’evoluzione delle conoscenze maturate in dodici anni di esperienza all’estero, del confronto con le esigenze delle aziende che ci hanno sinora assicurato la loro fiducia ed è forte dell’accordo raggiunto col Ministero delle politiche agricole, che prevede la possibilità di finanziare, con i fondi dell’Ocm vino, la partecipazione di consorzi, associazioni e singole aziende vitivinicole a tappe di Vinitaly nei Paesi terzi. La collaborazione con Unaprol per l’olio extravergine di oliva, Buonitalia Spa e, su alcuni specifici mercati, con l’Ice, insieme ad Eataly crea i presupposti per un sistema di promozione unitario e soprattutto per una maggiore penetrazione e distribuzione dei prodotti del Made in Italy.”
A New York seguono nei prossimi giorni le tappa di Philadelphia il 27 e Washington il 28 ottobre presso l’Ambasciata d’Italia.
+ info: Servizio Stampa Veronafiere - Tel.: + 39.045.829.82.42 – 82.85 – 82.90 -83.14 - pressoffice@veronafiere.it - http://www.vinitalytour.com/ - http://www.vinitaly.com/
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Il 27 a Philadelfia e il 28 Washington le due prossime mete.
Il vino italiano torna a crescere negli USA, rafforza il binomio con la cucina del Belpaese, tra le più amate dagli americani, e vede all’orizzonte delinearsi un vero sistema di promozione, distribuzione e formazione al servizio delle aziende italiane e dei consumatori locali. L’8^ edizione del Vinitaly United States Tour ha tenuto a battesimo la nuova formula all’estero della più grande fiera al mondo dedicata al vino e ai distillati, che ogni anno si svolge a Verona (7/11 aprile 2011), attraverso la partnership con Eataly, inaugurato a Manhattan un mese e mezzo fa e già consacrato dal NY Times come luogo di culto per chi ama e vuol conoscere il food italiano, per dare servizi ad alto valore aggiunto agli espositori italiani da un lato, ai compratori e ai consumatori americani dall’altro, ottenendo un ottimo riscontro mediatico, di operatori professionali e consumatori. La chiave del nuovo format è formazione alle imprese, incontri diretti e degustazione aperta ai consumatori il cui ricavato, a New York, è stato devoluto alla American Cancer Society.
Oltre sessanta aziende di Vinitaly hanno incontrato a Eataly importatori, ristoratori, responsabili delle vendite al dettaglio, opinion leader, giornalisti ed esperi di pubbliche relazioni per comprendere come approcciare per la prima volta o consolidare e ampliare la propria presenza negli States. Quindi, il pomeriggio è stata la volta dell’incontro faccia a faccia con compratori e operatori del food, mentre la serata è stato il momento della conoscenza con i consumatori, che hanno potuto parlare con i produttori e assaggiare i vini più noti e trendy come l’Amarone, il Ripasso, il Prosecco, il Pinot Grigio, il Barolo, il Brunello di Montalcino o il Franciacorta, ma anche quelli da vitigni autoctoni che stanno riscuotendo un sempre crescente successo come il Sagrantino, il Nero d’Avola e molti vini campani, pugliesi e molisani. “La nuova formula di Vinitaly in the World - spiega Mantovani - è frutto dell’evoluzione delle conoscenze maturate in dodici anni di esperienza all’estero, del confronto con le esigenze delle aziende che ci hanno sinora assicurato la loro fiducia ed è forte dell’accordo raggiunto col Ministero delle politiche agricole, che prevede la possibilità di finanziare, con i fondi dell’Ocm vino, la partecipazione di consorzi, associazioni e singole aziende vitivinicole a tappe di Vinitaly nei Paesi terzi. La collaborazione con Unaprol per l’olio extravergine di oliva, Buonitalia Spa e, su alcuni specifici mercati, con l’Ice, insieme ad Eataly crea i presupposti per un sistema di promozione unitario e soprattutto per una maggiore penetrazione e distribuzione dei prodotti del Made in Italy.”
A New York seguono nei prossimi giorni le tappa di Philadelphia il 27 e Washington il 28 ottobre presso l’Ambasciata d’Italia.
+ info: Servizio Stampa Veronafiere - Tel.: + 39.045.829.82.42 – 82.85 – 82.90 -83.14 - pressoffice@veronafiere.it - http://www.vinitalytour.com/ - http://www.vinitaly.com/
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lunedì
Bandi aperti per le Imprese.
Ecco l'elenco di alcuni bandi aperti per finanziamenti destinati alle imprese, gestiti da Sviluppo Lazio, dalle altre società del Gruppo e da altre istituzioni nazionali e locali. Per il quadro completo delle normative e per avere maggiori informazioni sulle leggi e i bandi aperti consulta il sito @gevolazio (www.sviluppo.lazio.it/agevolazio) o chiama i Numeri verdi InformaLazio 800 264 525) e InformaPOR (800 914 625, per i bandi POR FESR).
- Incentivi a favore degli Enti locali e degli altri datori di lavoro pubblici per l’assunzione a tempo indeterminato di Lavoratori Socialmente Utili (LSU). Prenotazione on line sul sito www.incentivi.lazio.it.
- L.R. 29/96 'Imprenditoria giovanile': bando sempre aperto fino a esaurimento fondi. La Legge regionale 29/96 ha come obiettivo favorire la creazione e il rafforzamento di imprese giovanili, femminili e di lavoratori svantaggiati.
- L. 266/97 art. 14 - Finanziamenti per lo sviluppo imprenditoriale in aree urbane depresse: il Comune di Roma finanzia progetti di investimento e sviluppo di piccole e micro imprese nuove o esistenti in aree di degrado urbano. Per saperne di più: http://www.autopromozionesociale.it/
- L.R. 19/99 'Prestito d'onore': obiettivo della legge è favorire la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile. Permette di avere supporto e assistenza nella fase di avvio dell'attività, concedendo fino a 30.000 euro di contributo-finanziamento. ATTENZIONE: in considerazione dell'insufficienza di fondi, per le domande presentate a partire dal 01/02/2009 sono sospesi i termini previsti per il completamento dell´iter valutativo, di cui all'art. 8.1 della DGR n. 1082 del 04/04/2000. Per tali progetti, l'istruttoria resterà pertanto sospesa fino ad espressa autorizzazione da parte della Regione Lazio. Vedi anche: http://www.biclazio.it/ .
- L.R. 2/85 - Assistenza tecnico-finanziaria a favore delle Pmi del Lazio: prevede interventi finanziari nel capitale di rischio delle Pmi operanti nei settori ad alta tecnologia e/o nella cosiddetta 'nuova economia'. Per saperne di più: http://www.filas.it/ .
- L. 240/81 - Contributi in favore di imprese artigiane: contributi in conto canoni sulle operazioni di locazione finanziaria effettuate in favore di imprese, cooperative e consorzi artigiani per l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e immobili. Per saperne di più: http://www.artigiancassa.it/ .
- L. 949/52 - Finanziamenti per imprese artigiane: contributi in conto interessi alle imprese artigiane per l'ampliamento e l'ammodernamento dei locali, per l'acquisto di macchine, attrezzi e autoveicoli nuovi, per la formazione di scorte di materie prime e di prodotti finiti. Per saperne di più: http://www.artigiancassa.it/ .
- L.R. 32/97 - Interventi a favore delle attività di autoveicoli in servizio da piazza - Taxi e di noleggio con conducente: contributi per l'acquisto o il rinnovo dell'autoveicolo e per l'installazione sul veicolo di radio di servizio, allestimenti speciali, divisori per la sicurezza. Per saperne di più: http://www.artigiancreditolazio.it/ .
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
- Incentivi a favore degli Enti locali e degli altri datori di lavoro pubblici per l’assunzione a tempo indeterminato di Lavoratori Socialmente Utili (LSU). Prenotazione on line sul sito www.incentivi.lazio.it.
- L.R. 29/96 'Imprenditoria giovanile': bando sempre aperto fino a esaurimento fondi. La Legge regionale 29/96 ha come obiettivo favorire la creazione e il rafforzamento di imprese giovanili, femminili e di lavoratori svantaggiati.
- L. 266/97 art. 14 - Finanziamenti per lo sviluppo imprenditoriale in aree urbane depresse: il Comune di Roma finanzia progetti di investimento e sviluppo di piccole e micro imprese nuove o esistenti in aree di degrado urbano. Per saperne di più: http://www.autopromozionesociale.it/
- L.R. 19/99 'Prestito d'onore': obiettivo della legge è favorire la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile. Permette di avere supporto e assistenza nella fase di avvio dell'attività, concedendo fino a 30.000 euro di contributo-finanziamento. ATTENZIONE: in considerazione dell'insufficienza di fondi, per le domande presentate a partire dal 01/02/2009 sono sospesi i termini previsti per il completamento dell´iter valutativo, di cui all'art. 8.1 della DGR n. 1082 del 04/04/2000. Per tali progetti, l'istruttoria resterà pertanto sospesa fino ad espressa autorizzazione da parte della Regione Lazio. Vedi anche: http://www.biclazio.it/ .
- L.R. 2/85 - Assistenza tecnico-finanziaria a favore delle Pmi del Lazio: prevede interventi finanziari nel capitale di rischio delle Pmi operanti nei settori ad alta tecnologia e/o nella cosiddetta 'nuova economia'. Per saperne di più: http://www.filas.it/ .
- L. 240/81 - Contributi in favore di imprese artigiane: contributi in conto canoni sulle operazioni di locazione finanziaria effettuate in favore di imprese, cooperative e consorzi artigiani per l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e immobili. Per saperne di più: http://www.artigiancassa.it/ .
- L. 949/52 - Finanziamenti per imprese artigiane: contributi in conto interessi alle imprese artigiane per l'ampliamento e l'ammodernamento dei locali, per l'acquisto di macchine, attrezzi e autoveicoli nuovi, per la formazione di scorte di materie prime e di prodotti finiti. Per saperne di più: http://www.artigiancassa.it/ .
- L.R. 32/97 - Interventi a favore delle attività di autoveicoli in servizio da piazza - Taxi e di noleggio con conducente: contributi per l'acquisto o il rinnovo dell'autoveicolo e per l'installazione sul veicolo di radio di servizio, allestimenti speciali, divisori per la sicurezza. Per saperne di più: http://www.artigiancreditolazio.it/ .
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
giovedì
martedì
Pensioni: la Bomba delle Partite IVA
La Rete, come ha scritto anche Cristina Maccarrone su Walkonjob sta diffondendo a ritmo vertiginoso la dichiarazione di Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps, che a margine di un convegno ha detto: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale". Questo è o sarà a breve un fatto politico che, lungi il catastrofismo apocalittico, causerà sommosse di piazza.
I contributi degli iscritti alla gestione separata dell'Inps nella quale rientrano, fra gli altri, collaboratori a progetto e liberi professionisti stanno pagando contributi per ripianare i buchi dell'istituto di previdenza e pagare le pensioni di oggi.
Pensioni censurate: precari e partite Iva, l'Inps ruba il futuro in busta paga. Parla Anna Soru (Acta)
Pubblicato da Eleonora Bianchini alle 11:45
"Ci bastonano senza pudore ormai. E sono ben consapevoli che scatterebbe la rivolta sociale, per cui è meglio stare zitti". La Rete, come ha scritto anche Cristina Maccarrone su Walkonjob sta diffondendo a ritmo vertiginoso la dichiarazione di Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps, che a margine di un convegno ha detto: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".
Questo è o sarà a breve un fatto politico che, lungi il catastrofismo apocalittico, causerà sommosse di piazza. I contributi degli iscritti alla gestione separata dell'Inps nella quale rientrano, fra gli altri, collaboratori a progetto e liberi professionisti stanno pagando contributi per ripianare i buchi dell'istituto di previdenza e pagare le pensioni di oggi. Ovvero di chi, prima della riforma, era a regime retributivo. I sindacati difendono i loro iscritti e tacciono sulla dichiarazione di Mastrapasqua. Noi abbiamo approfondito lo scenario insiema ad Anna Soru, Presidente di Acta, Associazione Consulenti Terziario Avanzato.
"La situazione è drammatica per tutti quelli iscritti alla gestione separata, sia collaboratori che partite Iva", spiega Anna. "In qualche modo siamo tutti precari".
Cosa pensi delle dichiarazioni di Mastrapasqua?
Ha confermato quello che diciamo da sempre. Ma credevamo che quanto meno sopravvivesse ancora il pudore.
E' sorprendente che nessuno reagisca. Non c'è la consapevolezza di quello che spetta con la gestione separata. Nei mesi scorsi abbiamo fatto una campagna per richiedere l'invio della busta arancione(che fornisce una proiezione annuale della pensione totale maturata da ogni lavoratore, ndr) ai liberi professionisti. Anche Sacconi aveva garantito l'invio a giugno, ma non si è visto nulla. Poi è arrivata la smentita dell'Inps che non prometteva più le proiezioni ma il conteggio di quanto era stato versato.
L'Inps ha comunicato infatti di fornire user e password per verificare online i contributi versati.
Anche questa strategia è solo un deterrente per insabbiare l'informazione. Tanti per pigrizia non vanno sul sito, ma aprono la posta che arriva a casa. E ripeto, le informazioni che vengono fornite dal sito sui contributi versati non sono leggibili in termini pensionistici.
I sindacati hanno reagito?
No, non hanno fatto nulla. Difendono i tesserati, chi è già in pensione o chi deve andarci. E che ha la gestione separata e ricade nel sistema contributivo generalmente non è iscritto.
Quindi a chi rivolgersi?
Acta sta valutando cosa fare, certamente useremo la Rete. Mastrapasqua sa benissimo che scoppierebbe la rivolta sociale se i lavoratori fossero informati. La proposta di Cazzola e Treu vuole modificare in senso migliorativo la riforma delle pensioni. Il fatto è che hanno risolto il problema del bilancio dell'Inps nelle nostre tasche. Non puoi chiedere il 26% di contributi se in cambio riceverai una pensione ridicola.
La riforma delle pensioni è stata il punto di rottura.
Sì, il nostro sistema è passato da retributivo a contributivo. Adesso è proporzionale a quanto hai versato, ma i coefficienti sono molto bassi e la rivalutazione è legata al Pil, peggiorato ora con la recessione. Per intenderci, anche se hai versato una cifra cospicua, la pensione lorda sarà intorno al 40% dell'ultimo reddito, nel peggiore dei casi al 30%.
Quindi tutti i lavoratori della gestione separata condividono lo stesso futuro pensionistico.
Sì. In particolare, tutti gli iscritti alla gestione separata rientrano nel regime contributivo. Negli anni Novanta, ai tempi della riforma, si pensava a un meccanismo per frenare la spesa pensionistica. Il risultato è che chi lavorava allora ha scaricato i costi sui lavoratori di oggi. I primi col nuovo regime andranno in pensione intorno al 2030. Quindi non fanno notizia e sono ancora meno numerosi, nonostante il trend in ascesa.
Negli altri paesi i lavoratori a gestione separata, però, riescono a fare proiezioni.
Sì, tutto è cominciato nei paesi del Nord. Sarebbe civile informare i lavoratori che almeno potrebbero pensare a una pensione integrativa. Certo, ma maggior parte non se lo può permettere visto che versa all'Inps il 26% dello stipendio.
In tanti hanno proposto in Rete di non pagare più i contributi.
Non è facile. Le multe sono carissime. O smetti di lavorare o paghi.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
I contributi degli iscritti alla gestione separata dell'Inps nella quale rientrano, fra gli altri, collaboratori a progetto e liberi professionisti stanno pagando contributi per ripianare i buchi dell'istituto di previdenza e pagare le pensioni di oggi.
Pensioni censurate: precari e partite Iva, l'Inps ruba il futuro in busta paga. Parla Anna Soru (Acta)
Pubblicato da Eleonora Bianchini alle 11:45
"Ci bastonano senza pudore ormai. E sono ben consapevoli che scatterebbe la rivolta sociale, per cui è meglio stare zitti". La Rete, come ha scritto anche Cristina Maccarrone su Walkonjob sta diffondendo a ritmo vertiginoso la dichiarazione di Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps, che a margine di un convegno ha detto: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".
Questo è o sarà a breve un fatto politico che, lungi il catastrofismo apocalittico, causerà sommosse di piazza. I contributi degli iscritti alla gestione separata dell'Inps nella quale rientrano, fra gli altri, collaboratori a progetto e liberi professionisti stanno pagando contributi per ripianare i buchi dell'istituto di previdenza e pagare le pensioni di oggi. Ovvero di chi, prima della riforma, era a regime retributivo. I sindacati difendono i loro iscritti e tacciono sulla dichiarazione di Mastrapasqua. Noi abbiamo approfondito lo scenario insiema ad Anna Soru, Presidente di Acta, Associazione Consulenti Terziario Avanzato.
"La situazione è drammatica per tutti quelli iscritti alla gestione separata, sia collaboratori che partite Iva", spiega Anna. "In qualche modo siamo tutti precari".
Cosa pensi delle dichiarazioni di Mastrapasqua?
Ha confermato quello che diciamo da sempre. Ma credevamo che quanto meno sopravvivesse ancora il pudore.
E' sorprendente che nessuno reagisca. Non c'è la consapevolezza di quello che spetta con la gestione separata. Nei mesi scorsi abbiamo fatto una campagna per richiedere l'invio della busta arancione(che fornisce una proiezione annuale della pensione totale maturata da ogni lavoratore, ndr) ai liberi professionisti. Anche Sacconi aveva garantito l'invio a giugno, ma non si è visto nulla. Poi è arrivata la smentita dell'Inps che non prometteva più le proiezioni ma il conteggio di quanto era stato versato.
L'Inps ha comunicato infatti di fornire user e password per verificare online i contributi versati.
Anche questa strategia è solo un deterrente per insabbiare l'informazione. Tanti per pigrizia non vanno sul sito, ma aprono la posta che arriva a casa. E ripeto, le informazioni che vengono fornite dal sito sui contributi versati non sono leggibili in termini pensionistici.
I sindacati hanno reagito?
No, non hanno fatto nulla. Difendono i tesserati, chi è già in pensione o chi deve andarci. E che ha la gestione separata e ricade nel sistema contributivo generalmente non è iscritto.
Quindi a chi rivolgersi?
Acta sta valutando cosa fare, certamente useremo la Rete. Mastrapasqua sa benissimo che scoppierebbe la rivolta sociale se i lavoratori fossero informati. La proposta di Cazzola e Treu vuole modificare in senso migliorativo la riforma delle pensioni. Il fatto è che hanno risolto il problema del bilancio dell'Inps nelle nostre tasche. Non puoi chiedere il 26% di contributi se in cambio riceverai una pensione ridicola.
La riforma delle pensioni è stata il punto di rottura.
Sì, il nostro sistema è passato da retributivo a contributivo. Adesso è proporzionale a quanto hai versato, ma i coefficienti sono molto bassi e la rivalutazione è legata al Pil, peggiorato ora con la recessione. Per intenderci, anche se hai versato una cifra cospicua, la pensione lorda sarà intorno al 40% dell'ultimo reddito, nel peggiore dei casi al 30%.
Quindi tutti i lavoratori della gestione separata condividono lo stesso futuro pensionistico.
Sì. In particolare, tutti gli iscritti alla gestione separata rientrano nel regime contributivo. Negli anni Novanta, ai tempi della riforma, si pensava a un meccanismo per frenare la spesa pensionistica. Il risultato è che chi lavorava allora ha scaricato i costi sui lavoratori di oggi. I primi col nuovo regime andranno in pensione intorno al 2030. Quindi non fanno notizia e sono ancora meno numerosi, nonostante il trend in ascesa.
Negli altri paesi i lavoratori a gestione separata, però, riescono a fare proiezioni.
Sì, tutto è cominciato nei paesi del Nord. Sarebbe civile informare i lavoratori che almeno potrebbero pensare a una pensione integrativa. Certo, ma maggior parte non se lo può permettere visto che versa all'Inps il 26% dello stipendio.
In tanti hanno proposto in Rete di non pagare più i contributi.
Non è facile. Le multe sono carissime. O smetti di lavorare o paghi.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
lunedì
Le bugie degli ambientalisti.
“Profeti di sventura avevano predetto che saremmo stati 8 miliardi nel 2000, in verità la popolazione del pianeta supera di poco i 6 miliardi. Ambientalisti votati al catastrofismo ci avevano raccontato che le foreste stanno scomparendo, e invece le ultime rilevazioni satellitari ci mostrano che dal 1982 al 1999 l’area di boschi e foreste sulla terra è aumentata del 6%. Ecologisti dell’ultima ora ci avevano detto che i mari si sarebbero sollevati di centinaia di centimetri, e che l’Adriatico sarebbe arrivato fino a Mantova, ma il livello del Mediterraneo sta scendendo.
Deforestazione, crisi dell’acqua, esplosione demografica, inquinamento atmosferico, buco dell’ozono, esaurimento delle risorse, effetto serra …Gli SOS lanciati dalle organizzazioni ambientaliste profetizzano la fine prossima del pianeta. Gli autori dimostrano attraverso una documentazione schiacciante, ricca di dati e casi concreti, che il solo scopo di queste organizzazioni è raccogliere fondi per operazioni demagogiche, ideologiche e politiche che nulla hanno a che fare con la salvaguardia della terra.”
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Deforestazione, crisi dell’acqua, esplosione demografica, inquinamento atmosferico, buco dell’ozono, esaurimento delle risorse, effetto serra …Gli SOS lanciati dalle organizzazioni ambientaliste profetizzano la fine prossima del pianeta. Gli autori dimostrano attraverso una documentazione schiacciante, ricca di dati e casi concreti, che il solo scopo di queste organizzazioni è raccogliere fondi per operazioni demagogiche, ideologiche e politiche che nulla hanno a che fare con la salvaguardia della terra.”
Questa è la descrizione del libro “Le bugie degli ambientalisti”, pubblicato nel 2004, che consigliamo sicuramente a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza delle tematiche ambientali evitando le strumentalizzazioni e la disinformazione dei pseudo-ambientalisti di casa nostra. Il libro “Le bugie degli ambientalisti” è stato realizzato da Riccardo Calcioli (docente al Master in scienze ambientali del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum e presidente del CESPAS (Centro Europeo di Studi su Popolazione, Ambiente e Sviluppo) e Antonio Gaspari (direttore del Master in scienze ambientali del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum e direttore del dipartimenti Uomo e Ambiente del CESPAS. Editore Piemme, prefazione di Tullio Regge.
In questo libro vengono trattati argomenti che comprendono: sovrappopolazione, sviluppo sostenibile, principio di precauzione, riscaldamento globale, deforestazione, la scomparsa della specie, gli OGM, l’inquinamento atmosferico. Viene poi analizzato il fenomeno ecologista come negazione della realtà e descritte le attività dei cosiddetti “signori della Terra” comprendenti Greenpeace, la multinazionale dell’ambientalismo, la poco nobile storia del WWF e le bizzarre previsioni del Worldwatch Institute. IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
domenica
Halloween a Roma
Brividi nella Notte delle Streghe, in bicicletta, sulla carta, al cinema con Dylan Dog.
Pubblicato: sabato 16 ottobre 2010 da Cut-tv's
Ci sono tanti modi di festeggiare o usare Halloween, prendendo in prestito le suggestioni di un a festa quasi esclusivamente commerciale per piegarla ai propri gusti e desideri.
Qualcuno approfitterà del Festival del Cinema di Roma per trascorrere il 31 ottobre con Dylan Dog, o meglio con la sua incarnazione cinematografica nell’anteprima dell’attesissimo Dylan Dog: Dead of Night di Kevin Munroe, nelle sale solo da marzo 2011.
I diavoli mascherati che sfrecciano nella notte della capitale senza freni inibitori, e forse non solo quelli, si stanno dando appuntamento on line per correre l’Halloween Race che partirà il 30 Ottobre 2010 alle 15.00 dallo Stadio dei marmi.
Fissati o meno, senza freni, cambio, limiti di velocità, e forse anche un pizzico di buonsenso, quelli di Roma in Fissa, con il sito off-line fino al 29 ottobre, approfitteranno di Halloween per correre in bicicletta come pazzi per i sette colli di Roma.
Per chi preferisce brividi più statici, la programmazione del Cineclub Detour il 20, 30 e 31 ottobre festeggia un Happy Halloween davanti al grande schermo con la scia di cadaveri lasciati dalla Sexy Killer di Miguel Martì.
Chi è convinto che ferisce più una penna di una spada, potrà approfittare dell’Halloween Script riversando idee e parole spaventose al concorso a tema per soggetti cinematografici di genere horror, tenuto da sabato 30 ottobre a lunedì 1 novembre 2010 all’UGC CINÈ CITÈ di Parco Leonardo, tra workshop, effetti speciali, anteprime cinematografiche e giochi di ruolo.
Qualcuno potrebbe preferire una passeggiata serale nel rione Ponte a caccia dei Fantasmi di Roma, un incontro ravvicinato con Il Fantasma di Berenice al Teatro di Marcello, partecipando alla visita guidata con animazione teatrale e musicale organizzata sabato 30 dall’Associazione Culturale GENTI E PAESI, o un garden tour flessibile tra i giardini segreti del Lazio e i colori dell’autunno dei gioielli botanici di Roma, della Tuscia e dell’ Agro Pontino
In prossimità del giorno dei morti una visita al cimitero non è esclusa, anche se una passeggiata tra i viali, le tombe e le spoglie mortali di tante vite andate (dove, è una questione di fede e/o filosofia) potrebbe essere utile anche in altri periodi dell’anno, per riflettere su tante cose più terrene strettamente legate alla nostra caducità.
Con la scusa si Halloween intanto, festa commerciale per molti ma anche un espediente giocoso per sdrammatizzare ed esorcizzare paure viscerali, meglio abbondare con i festeggiamenti che preferite, dei quali la nostra labile ed imprevedibile vita non dovrebbe ami restare a corto.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Pubblicato: sabato 16 ottobre 2010 da Cut-tv's
Ci sono tanti modi di festeggiare o usare Halloween, prendendo in prestito le suggestioni di un a festa quasi esclusivamente commerciale per piegarla ai propri gusti e desideri.
Qualcuno approfitterà del Festival del Cinema di Roma per trascorrere il 31 ottobre con Dylan Dog, o meglio con la sua incarnazione cinematografica nell’anteprima dell’attesissimo Dylan Dog: Dead of Night di Kevin Munroe, nelle sale solo da marzo 2011.
I diavoli mascherati che sfrecciano nella notte della capitale senza freni inibitori, e forse non solo quelli, si stanno dando appuntamento on line per correre l’Halloween Race che partirà il 30 Ottobre 2010 alle 15.00 dallo Stadio dei marmi.
Fissati o meno, senza freni, cambio, limiti di velocità, e forse anche un pizzico di buonsenso, quelli di Roma in Fissa, con il sito off-line fino al 29 ottobre, approfitteranno di Halloween per correre in bicicletta come pazzi per i sette colli di Roma.
Per chi preferisce brividi più statici, la programmazione del Cineclub Detour il 20, 30 e 31 ottobre festeggia un Happy Halloween davanti al grande schermo con la scia di cadaveri lasciati dalla Sexy Killer di Miguel Martì.
Chi è convinto che ferisce più una penna di una spada, potrà approfittare dell’Halloween Script riversando idee e parole spaventose al concorso a tema per soggetti cinematografici di genere horror, tenuto da sabato 30 ottobre a lunedì 1 novembre 2010 all’UGC CINÈ CITÈ di Parco Leonardo, tra workshop, effetti speciali, anteprime cinematografiche e giochi di ruolo.
Qualcuno potrebbe preferire una passeggiata serale nel rione Ponte a caccia dei Fantasmi di Roma, un incontro ravvicinato con Il Fantasma di Berenice al Teatro di Marcello, partecipando alla visita guidata con animazione teatrale e musicale organizzata sabato 30 dall’Associazione Culturale GENTI E PAESI, o un garden tour flessibile tra i giardini segreti del Lazio e i colori dell’autunno dei gioielli botanici di Roma, della Tuscia e dell’ Agro Pontino
In prossimità del giorno dei morti una visita al cimitero non è esclusa, anche se una passeggiata tra i viali, le tombe e le spoglie mortali di tante vite andate (dove, è una questione di fede e/o filosofia) potrebbe essere utile anche in altri periodi dell’anno, per riflettere su tante cose più terrene strettamente legate alla nostra caducità.
Con la scusa si Halloween intanto, festa commerciale per molti ma anche un espediente giocoso per sdrammatizzare ed esorcizzare paure viscerali, meglio abbondare con i festeggiamenti che preferite, dei quali la nostra labile ed imprevedibile vita non dovrebbe ami restare a corto.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
giovedì
La RAI e Santoro :-(
Notizie - Politica
A Viale Mazzini.
Riva Destra protesta contro Michele
«Santoro...non è la Rai».Con questo striscione e con un "vaffa..." collettivo intonato al «berretto rosso» di Annozero il movimento Riva Destra ha protestato ieri davanti alla sede Rai di Viale Mazzini. Un sit-in a favore della sospensione di Michele Santoro e in difesa della libertà di Mauro Masi di sanzionare un dipendente che «insulta pubblicamente il direttore generale». Assieme al movimento i circoli del Pdl Garbatella e Colle Oppio, e la Fiamma tricolore. Durante la protesta sono intervenuti e hanno preso parola il senatore del Pdl Domenico Gramazio, il segretario nazionale della Fiamma tricolore Luca Romagnoli e il coordinatore regionale del Movimento per l'Italia con Daniela Santanchè - Pdl, Fabio Sabbatani Schiuma.
A Viale Mazzini.
Riva Destra protesta contro Michele
«Santoro...non è la Rai».Con questo striscione e con un "vaffa..." collettivo intonato al «berretto rosso» di Annozero il movimento Riva Destra ha protestato ieri davanti alla sede Rai di Viale Mazzini. Un sit-in a favore della sospensione di Michele Santoro e in difesa della libertà di Mauro Masi di sanzionare un dipendente che «insulta pubblicamente il direttore generale». Assieme al movimento i circoli del Pdl Garbatella e Colle Oppio, e la Fiamma tricolore. Durante la protesta sono intervenuti e hanno preso parola il senatore del Pdl Domenico Gramazio, il segretario nazionale della Fiamma tricolore Luca Romagnoli e il coordinatore regionale del Movimento per l'Italia con Daniela Santanchè - Pdl, Fabio Sabbatani Schiuma.
mercoledì
ITALIA-SERBIA - Fermati i responsabili degli incidenti.
Preso anche il teppista mascherato.
Dopo una notte di violenze sono stati portati in questura a Genova gli ultrà serbi che hanno messo a ferro e fuoco la città. Tra i 17 arrestati c'è l'uomo incappucciato che ha guidato il lancio di petardi e fumogeni costringendo all'annullamento del match.
GENOVA - Sono stati arrestati i teppisti responsabili degli scontri a Genova in occasione dell'incontro tra Italia e Serbia per le qualificazioni a Euro 2012. Tra i fermati c'è anche l'uomo incappucciato che, salito sulle barriere divisorie dello stadio Marassi, aveva guidato il lancio di petardi e fumogeni che ha portato all'annullamento della partita. A quanto si apprende, dopo ore di tensione con la polizia italiana, i serbi sono stati convinti a salire sul pullman che avrebbe dovuto ricondurli in patria. Le forze dell'ordine hanno invece scortato il mezzo verso la questura. Secondo i responsabili dell'ordine pubblico, "è stato evitato un altro Heysel". La polizia autostradale nella notte ha predisposto un piano di evacuazione dei pullman degli altri tifosi serbi, e il deflusso si è completato regolarmente.
FERMATE 17 PERSONE - Le persone fermate sarebbero 17, altre 35 sono state denunciate, oltre cento sono in via di identificazione attraverso i fermati della Digos. Ivan Bogdanov, questo il nome dell'uomo incappucciato le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, è stato scovato dagli agenti nel vano motore di uno dei pullman dei tifosi nel quale aveva tentato di nascondersi. Le forze dell'ordine lo hanno identificato grazie a un tatuaggio: sul braccio dell'ultrà trentenne è impressa infatti la data 1389, che ricorda la battaglia della Piana dei Merli contro i Turchi, mito fondante dello spirito ultranazionalista serbo. Vari i reati contestati, dal danneggiamento al lancio di oggetti pericolosi alla resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Tra gli arrestati c'è anche un ragazzo italiano che stava attaccando i tifosi serbi con una spranga.
I FERITI SONO 16 - Negli incidenti, iniziati già prima del match e proseguiti per tutta la notte, sono rimaste ferite 16 persone, tra cui anche due carabinieri. Agli ultrà serbi sono stati sequestrati bastoni, spranghe e coltelli. Secondo fonti interne alla questura i carabinieri feriti, appartenenti al Battaglione Liguria, non hanno riportato lesioni gravi. Tra gli ultras, uno solo è stato ricoverato.
NAZIONALE SERBA PARTITA - Nella notte, è rientrata a Belgrado anche la nazionale di calcio serba. I calciatori hanno espresso grande rammarico per quanto accaduto allo stadio Luigi Ferraris, ma si sono astenuti dal fare ulteriori commenti sul comportamento dei presunti tifosi serbi. "Non erano venuti soli a Genova", ha osservato da parte sua il presidente della Federcalcio serba, Tomislav Karadzic, confermando in sostanza quanto da lui detto ieri sera a Genova subito dopo la sospensione della partita: per Karadzic infatti si sarebbe trattato di un piano preordinato della tifoseria ultras per creare incidenti e far saltare l'incontro.
SCUSE AMBASCIATORE - Questa mattina sono arrivate le scuse dell'ambasciatore serbo: "Questi teppisti non rappresentano i sentimenti nel comportamento del popolo serbo": "ci vergogniamo e ci scusiamo". E' quanto ha detto l'ambasciatore serbo a Roma, la signora Sanda Raskovic-Ivic, parlando con i giornalisti a margine di un convegno a Belgrado.
SINDACO: "CHI LI HA FATTI ENTRARE?" - "Mi domando una cosa: chi ha permesso a questi disgraziati di entrare in Italia?". E' quanto si chiede il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ancora scossa per quanto accaduto ieri sera, in occasione della gara, mai disputata, tra gli azzurri e la Serbia. "Va fatta chiarezza. Non è possibile distruggere un pezzo di città, oltre che portare un'ombra ancora più pesante sul calcio, per non aver saputo prevenire. Secondo me, è mancata a monte la capacità di individuare questi delinquenti". La Vincenzi rivela tra l'altro che "diverse ore prima, alcune centinaia di questi che non possono chiamarsi tifosi si sono radunati. Dopo una fase iniziale in cui sembravano chiassosi, scomposti ma non particolarmente delinquenziali, hanno cominciato a correre, sono volate bottiglie, sono stati imbrattati muri preziosi di palazzi antichi e hanno cominciato a fare i loro bisogni ovunque". Il sindaco si era anche messo in contatto con la questura "e mi sono sentita dire che gli agenti erano lì ma che quelli erano dei delinquenti e si doveva evitare che finisse in tragedia. Ho capito che c'era una linea morbida per evitare la tragedia"
SCHIFANI: "VOLTO PEGGIORE DELL'EUROPA" - "Quello che è accaduto ieri allo stadio di Genova, in occasione dell'incontro Italia-Serbia, alla presenza di molti ragazzi e di una scolaresca, mostra il volto peggiore di un'Europa ancora troppe volte attraversata dalla violenza di chi rifiuta la civiltà, la dignità, il rispetto della persona". Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani. (13 ottobre 2010)
Fonte: La Repubblica
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Dopo una notte di violenze sono stati portati in questura a Genova gli ultrà serbi che hanno messo a ferro e fuoco la città. Tra i 17 arrestati c'è l'uomo incappucciato che ha guidato il lancio di petardi e fumogeni costringendo all'annullamento del match.
GENOVA - Sono stati arrestati i teppisti responsabili degli scontri a Genova in occasione dell'incontro tra Italia e Serbia per le qualificazioni a Euro 2012. Tra i fermati c'è anche l'uomo incappucciato che, salito sulle barriere divisorie dello stadio Marassi, aveva guidato il lancio di petardi e fumogeni che ha portato all'annullamento della partita. A quanto si apprende, dopo ore di tensione con la polizia italiana, i serbi sono stati convinti a salire sul pullman che avrebbe dovuto ricondurli in patria. Le forze dell'ordine hanno invece scortato il mezzo verso la questura. Secondo i responsabili dell'ordine pubblico, "è stato evitato un altro Heysel". La polizia autostradale nella notte ha predisposto un piano di evacuazione dei pullman degli altri tifosi serbi, e il deflusso si è completato regolarmente.
FERMATE 17 PERSONE - Le persone fermate sarebbero 17, altre 35 sono state denunciate, oltre cento sono in via di identificazione attraverso i fermati della Digos. Ivan Bogdanov, questo il nome dell'uomo incappucciato le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, è stato scovato dagli agenti nel vano motore di uno dei pullman dei tifosi nel quale aveva tentato di nascondersi. Le forze dell'ordine lo hanno identificato grazie a un tatuaggio: sul braccio dell'ultrà trentenne è impressa infatti la data 1389, che ricorda la battaglia della Piana dei Merli contro i Turchi, mito fondante dello spirito ultranazionalista serbo. Vari i reati contestati, dal danneggiamento al lancio di oggetti pericolosi alla resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Tra gli arrestati c'è anche un ragazzo italiano che stava attaccando i tifosi serbi con una spranga.
I FERITI SONO 16 - Negli incidenti, iniziati già prima del match e proseguiti per tutta la notte, sono rimaste ferite 16 persone, tra cui anche due carabinieri. Agli ultrà serbi sono stati sequestrati bastoni, spranghe e coltelli. Secondo fonti interne alla questura i carabinieri feriti, appartenenti al Battaglione Liguria, non hanno riportato lesioni gravi. Tra gli ultras, uno solo è stato ricoverato.
NAZIONALE SERBA PARTITA - Nella notte, è rientrata a Belgrado anche la nazionale di calcio serba. I calciatori hanno espresso grande rammarico per quanto accaduto allo stadio Luigi Ferraris, ma si sono astenuti dal fare ulteriori commenti sul comportamento dei presunti tifosi serbi. "Non erano venuti soli a Genova", ha osservato da parte sua il presidente della Federcalcio serba, Tomislav Karadzic, confermando in sostanza quanto da lui detto ieri sera a Genova subito dopo la sospensione della partita: per Karadzic infatti si sarebbe trattato di un piano preordinato della tifoseria ultras per creare incidenti e far saltare l'incontro.
SCUSE AMBASCIATORE - Questa mattina sono arrivate le scuse dell'ambasciatore serbo: "Questi teppisti non rappresentano i sentimenti nel comportamento del popolo serbo": "ci vergogniamo e ci scusiamo". E' quanto ha detto l'ambasciatore serbo a Roma, la signora Sanda Raskovic-Ivic, parlando con i giornalisti a margine di un convegno a Belgrado.
SINDACO: "CHI LI HA FATTI ENTRARE?" - "Mi domando una cosa: chi ha permesso a questi disgraziati di entrare in Italia?". E' quanto si chiede il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ancora scossa per quanto accaduto ieri sera, in occasione della gara, mai disputata, tra gli azzurri e la Serbia. "Va fatta chiarezza. Non è possibile distruggere un pezzo di città, oltre che portare un'ombra ancora più pesante sul calcio, per non aver saputo prevenire. Secondo me, è mancata a monte la capacità di individuare questi delinquenti". La Vincenzi rivela tra l'altro che "diverse ore prima, alcune centinaia di questi che non possono chiamarsi tifosi si sono radunati. Dopo una fase iniziale in cui sembravano chiassosi, scomposti ma non particolarmente delinquenziali, hanno cominciato a correre, sono volate bottiglie, sono stati imbrattati muri preziosi di palazzi antichi e hanno cominciato a fare i loro bisogni ovunque". Il sindaco si era anche messo in contatto con la questura "e mi sono sentita dire che gli agenti erano lì ma che quelli erano dei delinquenti e si doveva evitare che finisse in tragedia. Ho capito che c'era una linea morbida per evitare la tragedia"
SCHIFANI: "VOLTO PEGGIORE DELL'EUROPA" - "Quello che è accaduto ieri allo stadio di Genova, in occasione dell'incontro Italia-Serbia, alla presenza di molti ragazzi e di una scolaresca, mostra il volto peggiore di un'Europa ancora troppe volte attraversata dalla violenza di chi rifiuta la civiltà, la dignità, il rispetto della persona". Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani. (13 ottobre 2010)
Fonte: La Repubblica
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domenica
L'Ordine degli Avvocati di Roma e' stato accreditato.
"Organismo di mediazione forense di Roma" - L'Ordine degli Avvocati di Roma e' stato accreditato, in data 1.10.2010, dal Ministero della Giustizia quale organismo di Mediazione finalizzato alla conciliazione in materia civile e commerciale. L'iniziativa si inserisce nel quadro delle attività che l'Ordine forense romano intende gestire direttamente per non lasciare questo nuovo Istituto in mano agli altri organismi costituiti dai privati e dagli altri Ordini professionali. Il nuovo "Organismo di mediazione forense di Roma" sarà caratterizzato dalla sede negli uffici giudiziari ex art. 18 DLgs 28/2010 e da Avvocati Mediatori altamente qualificati che verranno preparati dall'Ente di Formazione appositamente costituito ed in fase di accreditamento. Una serie di eventi formativi inoltre prepareranno gli Avvocati Romani ad una adeguata assistenza dei cittadini davanti ai Mediatori. Il regolamento dell'Organismo invita le parti di avvalersi per la difesa e l'assistenza di Avvocati. Le altre informazioni sul sito web
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sabato
Agguato ai nostri ragazzi in Afghanistan.
Farah, 09-10-2010
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha reso noto i nomi di due delle vittime dell' agguato in Afghanistan. Si tratta del caporalmaggiore Gianmarco Manca, 32 anni, di Alghero (Sassari), e di caporalmaggiore Marco Pedone, 23 anni di Gagliano del Capo (Lecce), entrambi di stanza al settimo reggimento alpini di Belluno. Il ministro ha precisato in una conferenza stampa a Milano che si tratta delle due vittime di cui sono finora state avvisate le famiglie.
Sarebbe stato un potentissimo 'Ied', un ordigno esplosivo improvvisato, a provocare la morte dei quattro militari italiani in Afghanistan. L'ordigno, rudimentale ma potentissimo, avrebbe investito in pieno un blindato 'Lince', che questa volta - a differenza di molte altre - non ha retto all'urto. Il mezzo, sul quale sembra viaggiassero tutti e quattro i militari uccisi e il ferito, è andato distrutto. All'esplosione sarebbero anche seguiti colpi di arma da fuoco.
L'attentato che ha causato la morte dei 4 militari itani in Afghanistan si è verificato nella provincia del Gullistan, nell'area di competenza italiana del Prt (Provincial Reconstruction Team) di Herat.
Il militare "al momento è cosciente" ed è stato trasferito nell'ospedale di Delaram, nella provincia sudoccidentale di Nimroz. Lo ha dichiarato Massimo Fogari, portavoce dello Stato Maggiore della Difesa precisando che il soldato ha riportato "traumi vari da esplosione".
Erano tutti in forza al 7° reggimento alpini di stanza a Belluno, inquadrato nella brigata Julia, i 5 militari coinvolti nell'esplosione che ha investito un blindato Lince alle 9.45 locali, nel distretto di Gulistan.
Nell'esplosione hanno perso la vita il primo caporal maggiore Gianmarco Manca (nato ad Alghero il 24 settembre 1978), il primo caporal maggiore Francesco Vannozzi (nato a Pisa il 27 marzo 1984), il primo caporal maggiore Sebastiano Ville (nato a Lentini, provincia di Siracusa, il 17 settembre 1983) e il caporal maggiore Marco Pedone (nato a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, il 14 aprile 1987).
Il militare rimasto ferito e' il caporal maggiore scelto Luca Cornacchia (nato a Pescina, in provincia dell'Aquila, il 18 marzo 1972), il quale e' cosciente, ha riportato ferite a un piede e traumi da esplosione ma non versa in pericolo di vita. Attualmente si trova ricoverato presso l'ospedale da campo statunitense di Delaram, da dove ha raggiunto telefonicamente la moglie per aggiornarla sulle proprie condizioni.
Il messaggio del Quirinale.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del gravissimo attentato in cui hanno perso la vita quattro militari italiani impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti. E' quanto si legge in una nota diffusa dal Quirinale.
La procura di Roma ha aperto un fascicolo in merito alla morte dei quattro soldati italiani avvenuta in Afghanistan. Ipotesi di reato è di attentato con finalita' di terrorismo. L'inchiesta e' stata affidata ai sostituti Francesco Scavo e Giancarlo Amato ed e' coordinata dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti che guida il pool antiterrorismo.
La Russa: "Convoglio già attaccato ieri".
Il convoglio di 70 mezzi, di cui faceva parte il Lince oggetto di un attacco oggi in Afghanistan che è costato la vita a quattro militari italiani e il ferimento grave ad un quinto, "era gia' stato attaccato con armi leggere nella giornata di ieri" quando era stato colpito un mezzo però statunitense. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Il Lince dell'Esercito italiano, che si trovava al centro di un convoglio per il trasporto di elementi logistici, è stato colpito "a 200 chilometri ad est della città di Farah, nella zona sud ai confini della zona di competenza dei militari americani e inglesi".
Ufficio Stampa.
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha reso noto i nomi di due delle vittime dell' agguato in Afghanistan. Si tratta del caporalmaggiore Gianmarco Manca, 32 anni, di Alghero (Sassari), e di caporalmaggiore Marco Pedone, 23 anni di Gagliano del Capo (Lecce), entrambi di stanza al settimo reggimento alpini di Belluno. Il ministro ha precisato in una conferenza stampa a Milano che si tratta delle due vittime di cui sono finora state avvisate le famiglie.
Sarebbe stato un potentissimo 'Ied', un ordigno esplosivo improvvisato, a provocare la morte dei quattro militari italiani in Afghanistan. L'ordigno, rudimentale ma potentissimo, avrebbe investito in pieno un blindato 'Lince', che questa volta - a differenza di molte altre - non ha retto all'urto. Il mezzo, sul quale sembra viaggiassero tutti e quattro i militari uccisi e il ferito, è andato distrutto. All'esplosione sarebbero anche seguiti colpi di arma da fuoco.
L'attentato che ha causato la morte dei 4 militari itani in Afghanistan si è verificato nella provincia del Gullistan, nell'area di competenza italiana del Prt (Provincial Reconstruction Team) di Herat.
Il militare "al momento è cosciente" ed è stato trasferito nell'ospedale di Delaram, nella provincia sudoccidentale di Nimroz. Lo ha dichiarato Massimo Fogari, portavoce dello Stato Maggiore della Difesa precisando che il soldato ha riportato "traumi vari da esplosione".
Erano tutti in forza al 7° reggimento alpini di stanza a Belluno, inquadrato nella brigata Julia, i 5 militari coinvolti nell'esplosione che ha investito un blindato Lince alle 9.45 locali, nel distretto di Gulistan.
Nell'esplosione hanno perso la vita il primo caporal maggiore Gianmarco Manca (nato ad Alghero il 24 settembre 1978), il primo caporal maggiore Francesco Vannozzi (nato a Pisa il 27 marzo 1984), il primo caporal maggiore Sebastiano Ville (nato a Lentini, provincia di Siracusa, il 17 settembre 1983) e il caporal maggiore Marco Pedone (nato a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, il 14 aprile 1987).
Il militare rimasto ferito e' il caporal maggiore scelto Luca Cornacchia (nato a Pescina, in provincia dell'Aquila, il 18 marzo 1972), il quale e' cosciente, ha riportato ferite a un piede e traumi da esplosione ma non versa in pericolo di vita. Attualmente si trova ricoverato presso l'ospedale da campo statunitense di Delaram, da dove ha raggiunto telefonicamente la moglie per aggiornarla sulle proprie condizioni.
Il messaggio del Quirinale.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del gravissimo attentato in cui hanno perso la vita quattro militari italiani impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti. E' quanto si legge in una nota diffusa dal Quirinale.
La procura di Roma ha aperto un fascicolo in merito alla morte dei quattro soldati italiani avvenuta in Afghanistan. Ipotesi di reato è di attentato con finalita' di terrorismo. L'inchiesta e' stata affidata ai sostituti Francesco Scavo e Giancarlo Amato ed e' coordinata dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti che guida il pool antiterrorismo.
La Russa: "Convoglio già attaccato ieri".
Il convoglio di 70 mezzi, di cui faceva parte il Lince oggetto di un attacco oggi in Afghanistan che è costato la vita a quattro militari italiani e il ferimento grave ad un quinto, "era gia' stato attaccato con armi leggere nella giornata di ieri" quando era stato colpito un mezzo però statunitense. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Il Lince dell'Esercito italiano, che si trovava al centro di un convoglio per il trasporto di elementi logistici, è stato colpito "a 200 chilometri ad est della città di Farah, nella zona sud ai confini della zona di competenza dei militari americani e inglesi".
Ufficio Stampa.
mercoledì
L’economia del Lazio nel 2009
A cura del servizio Analisi e finanza di Sviluppo Lazio.
Il 28 settembre, l’Istat ha pubblicato l’aggiornamento dei conti regionali rendendo così disponibili alcune statistiche relative al 2009. In particolare, sono stati aggiornati i dati relativi al prodotto interno lordo e al valore aggiunto per settore (agricoltura, industria in senso stretto, costruzioni e servizi rappresentano la massima disaggregazione possibile), ai redditi da lavoro dipendente e alle spese delle famiglie, agli occupati e alle unità di lavoro.
Nel documento si illustrano i principali andamenti rilevati dall’Istat per l’economia del Lazio nel 2009, offrendo un puntuale confronto con le altre Regioni italiane.
Per scaricare il documento cliccate qui.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Il 28 settembre, l’Istat ha pubblicato l’aggiornamento dei conti regionali rendendo così disponibili alcune statistiche relative al 2009. In particolare, sono stati aggiornati i dati relativi al prodotto interno lordo e al valore aggiunto per settore (agricoltura, industria in senso stretto, costruzioni e servizi rappresentano la massima disaggregazione possibile), ai redditi da lavoro dipendente e alle spese delle famiglie, agli occupati e alle unità di lavoro.
Nel documento si illustrano i principali andamenti rilevati dall’Istat per l’economia del Lazio nel 2009, offrendo un puntuale confronto con le altre Regioni italiane.
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martedì
Miglior sommelier d'Italia 2010: vince Bonera, secondo Del Carlo.
Roma, 05 OTT (Il Velino) - Il titolo nazionale e' andato al lombardo Nicola Bonera, ma il secondo gradino del podio e le eccellenti prestazioni delle delegazioni toscane in semifinale sottolineano la grande validita' della scuola concorsi del Granducato. Secondo posto per il toscano Gabriele Del Carlo al concorso per il Miglior Sommelier d' Italia che si e' tenuto al Teatro Il Pavone di Perugia, in occasione del 44° Congresso Nazionale dell' Associazione Italiana Sommeliers. A precederlo in classifica e ad aggiudicarsi il Premio Franciacorta e' stato il lombardo Nicola Bonera, trentuno anni di Brescia, che lavora come wine consultant. Ventisei anni, lucchese, attualmente Sommelier al Ristorante George V del Four Seasons Hotel di Parigi, Gabriele Del Carlo ha dimostrato un' ottima preparazione e sicurezza nell' affrontare le numerose prove del concorso: degustazione descrittiva di tre vini alla cieca, riconoscimento di quattro distillati, descrizione e degustazione di un piatto con relativo abbinamento, una prova di accoglienza al ristorante con apertura di una bottiglia di Franciacorta (prova in lingua), abbinamento di un menu di sette portate con 5 vini italiani e 5 vini europei, decantazione di un vino e correzione di una carta dei vini piena di errori. Gabriele Del Carlo si e' particolarmente distinto per la prova di classe e stile, raccogliendo consensi e ripetuti applausi per la prova in lingua. Dopo l' indimenticabile 1° posto raggiunto da Luca Martini (Arezzo) nel 2009, anche quest' anno la Scuola Concorsi Toscana ha ben figurato sul podio con Gabriele Del Carlo e con gli ottimi piazzamenti in semifinale delle altre promesse toscane come Valentina Merolli (Firenze) Miglior Sommelier della Toscana in carica, Andrea Balleri (Pistoia) e Daniele Arcangeli.
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lunedì
LE ULTIME SULLA PSORIASI
Roma, la Psoriasi si può curare con i nuovi protocolli della SAT Terapia.
La SAT-terapia (Sero-omeoterapia A Tessutospecifica) è una metodica terapeutica frutto degli studi del Dr. Jean Thomas (1902-1977) che utilizza i SAT- derivati, medicamenti omeopatici contenenti frazioni glicoproteiche diluite e dinamizzate in DH4 (10-4 gr/ml), utilizzabili in tre forme farmaceutiche: supposte, fiale e crema.
Si utilizzano medicamenti omeopatici e sulla base di una diagnosi funzionale e non solo clinica di lesione, la SAT-terapia cerca di risolvere il disturbo patologico offrendo una serie di messaggi energetici informazionali che mirano a ripristinare l’equilibrio attraverso quelle forze riparatrici insite nell’organismo stesso, troppe volte trascurate o addirittura bloccate da massicci dosaggi chimici iatrogeni.
In termini terapeutici si caratterizza quindi:
Per ogni informazione : Studio della dottoressa Rita Brandi - www.ritabrandi.it
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La SAT-terapia (Sero-omeoterapia A Tessutospecifica) è una metodica terapeutica frutto degli studi del Dr. Jean Thomas (1902-1977) che utilizza i SAT- derivati, medicamenti omeopatici contenenti frazioni glicoproteiche diluite e dinamizzate in DH4 (10-4 gr/ml), utilizzabili in tre forme farmaceutiche: supposte, fiale e crema.
Si utilizzano medicamenti omeopatici e sulla base di una diagnosi funzionale e non solo clinica di lesione, la SAT-terapia cerca di risolvere il disturbo patologico offrendo una serie di messaggi energetici informazionali che mirano a ripristinare l’equilibrio attraverso quelle forze riparatrici insite nell’organismo stesso, troppe volte trascurate o addirittura bloccate da massicci dosaggi chimici iatrogeni.
In termini terapeutici si caratterizza quindi:
- per un’estrema precisione terapeutica, senza ripercussioni ad altri livelli dell’organismo;
- per un’azione correttiva dolce atossica, sempre priva di effetti collaterali;
- per un vasto campo clinico d’azione;
- per l’associabilità con qualsiasi altra terapia sia omeopatica che allopatica.
Per ogni informazione : Studio della dottoressa Rita Brandi - www.ritabrandi.it
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Approvato Piano Casa Regione Lazio
"Abbiamo approvato il Piano casa e lo stiamo sottoponendo alla presidenza del Consiglio Regionale" per il proseguimento dell'iter". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Renata Polverini nel corso del Convegno 'Lavoro e Territorio', che si è tenuto presso l'Auditorium della Conciliazione. Con questo atto Polverini sottolinea che "inizia un nuovo corso per mettere in marcia verso un nuovo sviluppo la Regione Lazio", rivendicando l'orgoglio di un lavoro svolto per il quale vuole "ringraziare tutti i protagonisti di questo nuovo corso".
L'assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti ha poi illustrato i 10 punti contenuti nel nuovo piano, le cui parole d'ordine sono semplificazione, rilancio dell'edilizia, riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e delle periferie, meno consumo di terreno libero.
Il primo dei punti presentati riguarda la semplificazione delle procedure: basterà utilizzare la Dia (Dichiarazione inizio attività) per interventi fino a 500 metri cubi. Oltre, si procede con il permesso alla costruzione il cui iter amministrativo, attraverso la conferenza dei servizi, si vuole abbattere nei tempi raccogliendo in un solo giorno tutti i pareri. Viene poi estesa la possibilità di realizzare interventi di ampliamento anche agli edifici ubicati in zona agricola, consentendo un ampliamento massimo di 62 metri quadrati, a eccezione di quelli situati in zone vincolate non compatibili con gli strumenti di tutela per l'ottenimento del nulla osta.
Il piano prevede poi la possibilità di estendere gli interventi alle zone di centro storico urbanistico ma non all'interno dei confini dei centri urbani storici, e consente interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici dismessi per passare alla destinazione residenziale degli insediamenti, il cui 30 per cento dovrà essere destinato all'housing sociale. Vengono estesi al 20 per cento gli interventi di ampliamento anche agli edifici di dimensioni maggiori di mille metri cubi, comunque entro il massimo di 200 metri cubi.
Per favorire l'adeguamento sismico degli edifici esistenti si prevede un incentivo fino al 35 per cento della volumetria esistente. Guarda alla decementificazione delle aree costiere, lacustri e fluviali il provvedimento che assegna premi di cubatura fino al raddoppio degli edifici esistenti lungo queste aree, qualora si opti per il trasferimento in altro sito. Infine, le demolizioni e ricostruzioni consentite dal Piano consentiranno l'utilizzo di misure di bio-architettura, di materiali ecocompatibili e il contenimento dei consumi energetici.
L'assessore all'Urbanistica ha voluto sottolineare come il Piano, prima della sua approvazione definitiva, potrà certamente accogliere suggerimenti e modifiche. "Non abbiamo scritto il Vangelo - ha concluso Ciocchetti - e per questo abbiamo bisogno di confrontarci. Sentendo i sindaci e le categorie interessate sono convinto che sia possibile fare la migliore legge".
Nell'occasione Renata Polverini ha annunciato che gli aiuti della Regione verso "gli enti locali e le imprese non si fermano al patto regionalizzato, che si applica ai Comuni superiori ai 5 mila abitanti". Così, "per i circa 250 Comuni sotto questa soglia stiamo mettendo in atto un intervento straordinario" che prevede da parte della Regione il pagamento del 50 per cento dei residui in conto capitale dei piccoli comuni, per una spesa di 31,5 milioni. Il pagamento di tutti i residui correnti dei microcomuni, per una spesa di 2 milioni; altri 8 milioni andranno ai comuni capofila dei distretti sociali.
Infine, per sostenere e favorire gli artigiani e le piccole imprese del territorio la Regione pagherà tutte le fatture sotto i 5 mila euro. Si parla di circa 4 mila creditori per un totale attorno ai 10 milioni. Il provvedimento, una volta compiuti gli accertamenti del caso da parte della Ragioneria, potrà essere subito attivato.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
L'assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti ha poi illustrato i 10 punti contenuti nel nuovo piano, le cui parole d'ordine sono semplificazione, rilancio dell'edilizia, riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e delle periferie, meno consumo di terreno libero.
Il primo dei punti presentati riguarda la semplificazione delle procedure: basterà utilizzare la Dia (Dichiarazione inizio attività) per interventi fino a 500 metri cubi. Oltre, si procede con il permesso alla costruzione il cui iter amministrativo, attraverso la conferenza dei servizi, si vuole abbattere nei tempi raccogliendo in un solo giorno tutti i pareri. Viene poi estesa la possibilità di realizzare interventi di ampliamento anche agli edifici ubicati in zona agricola, consentendo un ampliamento massimo di 62 metri quadrati, a eccezione di quelli situati in zone vincolate non compatibili con gli strumenti di tutela per l'ottenimento del nulla osta.
Il piano prevede poi la possibilità di estendere gli interventi alle zone di centro storico urbanistico ma non all'interno dei confini dei centri urbani storici, e consente interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici dismessi per passare alla destinazione residenziale degli insediamenti, il cui 30 per cento dovrà essere destinato all'housing sociale. Vengono estesi al 20 per cento gli interventi di ampliamento anche agli edifici di dimensioni maggiori di mille metri cubi, comunque entro il massimo di 200 metri cubi.
Per favorire l'adeguamento sismico degli edifici esistenti si prevede un incentivo fino al 35 per cento della volumetria esistente. Guarda alla decementificazione delle aree costiere, lacustri e fluviali il provvedimento che assegna premi di cubatura fino al raddoppio degli edifici esistenti lungo queste aree, qualora si opti per il trasferimento in altro sito. Infine, le demolizioni e ricostruzioni consentite dal Piano consentiranno l'utilizzo di misure di bio-architettura, di materiali ecocompatibili e il contenimento dei consumi energetici.
L'assessore all'Urbanistica ha voluto sottolineare come il Piano, prima della sua approvazione definitiva, potrà certamente accogliere suggerimenti e modifiche. "Non abbiamo scritto il Vangelo - ha concluso Ciocchetti - e per questo abbiamo bisogno di confrontarci. Sentendo i sindaci e le categorie interessate sono convinto che sia possibile fare la migliore legge".
Nell'occasione Renata Polverini ha annunciato che gli aiuti della Regione verso "gli enti locali e le imprese non si fermano al patto regionalizzato, che si applica ai Comuni superiori ai 5 mila abitanti". Così, "per i circa 250 Comuni sotto questa soglia stiamo mettendo in atto un intervento straordinario" che prevede da parte della Regione il pagamento del 50 per cento dei residui in conto capitale dei piccoli comuni, per una spesa di 31,5 milioni. Il pagamento di tutti i residui correnti dei microcomuni, per una spesa di 2 milioni; altri 8 milioni andranno ai comuni capofila dei distretti sociali.
Infine, per sostenere e favorire gli artigiani e le piccole imprese del territorio la Regione pagherà tutte le fatture sotto i 5 mila euro. Si parla di circa 4 mila creditori per un totale attorno ai 10 milioni. Il provvedimento, una volta compiuti gli accertamenti del caso da parte della Ragioneria, potrà essere subito attivato.
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I PARADOSSI DEL FOTOVOLTAICO di Franco Battaglia per il Giornale
Metà dei pannelli solari venduti nel mondo è realizzata in Cina. Le aziende che li esportano in Occidente usano il carbone come combustibile e disperdono nell’ambiente migliaia di tonnellate di scorie industriali.
Secondo un’inchiesta del britannico «Sunday Times», dietro la produzione dei pannelli solari si nascondono processi di inquinamento ambientale. In Cina, dove più della metà dei pannelli del mondo è prodotta, secondo il giornale le aziende locali avrebbero disperso nell’ambiente circostante oltre 300mila tonnellate di residui industriali in più rispetto a quelli dichiarati dai vertici delle società. Tra i contadini dell’area vicino a un’azienda a Sud di Shanghai sarebbero aumentati negli ultimi anni i casi di morte per cancro.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Secondo un’inchiesta del britannico «Sunday Times», dietro la produzione dei pannelli solari si nascondono processi di inquinamento ambientale. In Cina, dove più della metà dei pannelli del mondo è prodotta, secondo il giornale le aziende locali avrebbero disperso nell’ambiente circostante oltre 300mila tonnellate di residui industriali in più rispetto a quelli dichiarati dai vertici delle società. Tra i contadini dell’area vicino a un’azienda a Sud di Shanghai sarebbero aumentati negli ultimi anni i casi di morte per cancro.
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domenica
Attenzione al Pesce Crudo DEVE ESSERE SEMPRE SURGELATO !
Il consumo di pesce crudo è una pratica non molto diffusa nella cultura italiana (i frutti di mare, abitualmente mangiati crudi dagli abitanti dell'Adriatico meridionale, non sono pesci ma molluschi), ma in forte crescita grazie al fatto che la cucina giapponese è sempre più di moda.
Mangiare pesce crudo comporta sicuramente un maggior rischio di intossicazioni e infezioni causate da batteri patogeni, oppure di infezioni da parte di parassiti. Tutti lo sanno, ma in pochi conoscono i reali rischi, con il risultato che, quando si consuma pesce crudo, si incrociano le dita e ci si affida sostanzialmente al caso.
Il pesce crudo può essere contaminato da diversi microrganismi che provocano infezioni o tossinfezioni, come Listeria, Escherichia coli, Salmonella, tutti batteri che provocano problemi gastrointestinali problema relativo non solo al pesce crudo, ma anche ad altri alimenti come carni, latte crudo e derivati. Raramente, e solo in soggetti particolarmente deboli come bambini e anziani, queste infezioni possono mettere in pericolo la vita.
Il rischio maggiore per chi consuma pesce crudo si chiama Anisakis.
Che cos'è l'anisakis.
L'anisakis simplex è un nematode normalmente presente come parassita intestinale in numerosi mammiferi marini (delfini, foche, etc.) ed ospite intermedio, nel suo stadio larvale, di molti pesci tra cui tonno, salmone, sardina, acciuga, merluzzo, nasello e sgombro. L'anisakis è estremamente diffuso, poiché è presente in più dell'85% delle aringhe, nell'80% delle triglie e nel 70% dei merluzzi.
Questi nematodi migrano dalle viscere del pesce alle sue carni se, quando catturato, non viene prontamente eviscerato. Quando l'uomo mangia pesce infetto crudo, non completamente cotto o in salamoia, le larve possono impiantarsi sulla parete dell'apparato gastrointestinale, dallo stomaco fino al colon. Per difendersi dai succhi gastrici, attaccano le mucose con grande capacità perforante, determinando una parassitosi acuta o cronica. La parassitosi acuta da anisakis insorge già dopo poche ore dall'ingestione di pesce crudo e si manifesta con intenso dolore addominale, nausea e vomito.
Le forme croniche sono diverse, possono mimare svariate malattie infiammatorie e ulcerose del tratto intestinale oppure coinvolgere altri organi come fegato, milza, pancreas, vasi ematici e miocardio. Possibili anche reazioni allergiche fino allo shock anafilattico, a causa della sensibilizzazione alle proteine antigeniche termoresistenti del parassita.
La cura dell'anisakis richiede molto spesso l'intervento chirurgico, per asportare la parte dell'intestino invasa dai parassiti.
Come evitare l'anisakis.
Una circolare del ministero di sanità del 1992, ancora in vigore, obbliga chi somministra pesce crudo o in salamoia (il limone e l'aceto non hanno alcun effetto sul parassita) ad utilizzare pesce congelato o a sottoporre a congelamento preventivo il pesce fresco da somministrare crudo.
Infatti l'anisakis e le sue larve muoiono se sottoposti a 60 gradi di temperatura, oppure dopo 96 ore a -15° C, 60 ore a -20° C, 12 ore a –30° C, 9 ore a -40° C.
I pericoli maggiori provengono dai ristoranti e dal consumo casalingo. Purtroppo non tutti i ristoranti seguono queste indicazioni, poiché i casi sono in aumento e la causa è spesso da imputare ad alici marinate, evidentemente non sottoposte a congelamento preventivo.
Per evitare contaminazioni, consigliamo di seguire questi semplici consigli:
1) evitare il consumo di pesce crudo in ristoranti cinesi "travestiti" da giapponesi, che stanno proliferando in questi anni, a tal proposito consiglio di leggere questo articolo di Panorama;
2) evitare il consumo di alici marinate, se non preventivamente congelate (chiedere al gestore del ristorante);
3) nel consumo casalingo di pesce crudo, acquistarlo fresco e congelarlo per almeno 4-5 giorni nel congelatore a -18 gradi. Il pesce prontamente eviscerato (come il salmone di allevamento) è più sicuro di quello venduto con le viscere;
4) prestare particolare attenzione alle specie a rischio, come lo sgombro, le sardine, il tonno e il pesce azzurro in genere.
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Mangiare pesce crudo comporta sicuramente un maggior rischio di intossicazioni e infezioni causate da batteri patogeni, oppure di infezioni da parte di parassiti. Tutti lo sanno, ma in pochi conoscono i reali rischi, con il risultato che, quando si consuma pesce crudo, si incrociano le dita e ci si affida sostanzialmente al caso.
Il pesce crudo può essere contaminato da diversi microrganismi che provocano infezioni o tossinfezioni, come Listeria, Escherichia coli, Salmonella, tutti batteri che provocano problemi gastrointestinali problema relativo non solo al pesce crudo, ma anche ad altri alimenti come carni, latte crudo e derivati. Raramente, e solo in soggetti particolarmente deboli come bambini e anziani, queste infezioni possono mettere in pericolo la vita.
Il rischio maggiore per chi consuma pesce crudo si chiama Anisakis.
Che cos'è l'anisakis.
L'anisakis simplex è un nematode normalmente presente come parassita intestinale in numerosi mammiferi marini (delfini, foche, etc.) ed ospite intermedio, nel suo stadio larvale, di molti pesci tra cui tonno, salmone, sardina, acciuga, merluzzo, nasello e sgombro. L'anisakis è estremamente diffuso, poiché è presente in più dell'85% delle aringhe, nell'80% delle triglie e nel 70% dei merluzzi.
Questi nematodi migrano dalle viscere del pesce alle sue carni se, quando catturato, non viene prontamente eviscerato. Quando l'uomo mangia pesce infetto crudo, non completamente cotto o in salamoia, le larve possono impiantarsi sulla parete dell'apparato gastrointestinale, dallo stomaco fino al colon. Per difendersi dai succhi gastrici, attaccano le mucose con grande capacità perforante, determinando una parassitosi acuta o cronica. La parassitosi acuta da anisakis insorge già dopo poche ore dall'ingestione di pesce crudo e si manifesta con intenso dolore addominale, nausea e vomito.
Le forme croniche sono diverse, possono mimare svariate malattie infiammatorie e ulcerose del tratto intestinale oppure coinvolgere altri organi come fegato, milza, pancreas, vasi ematici e miocardio. Possibili anche reazioni allergiche fino allo shock anafilattico, a causa della sensibilizzazione alle proteine antigeniche termoresistenti del parassita.
La cura dell'anisakis richiede molto spesso l'intervento chirurgico, per asportare la parte dell'intestino invasa dai parassiti.
Come evitare l'anisakis.
Una circolare del ministero di sanità del 1992, ancora in vigore, obbliga chi somministra pesce crudo o in salamoia (il limone e l'aceto non hanno alcun effetto sul parassita) ad utilizzare pesce congelato o a sottoporre a congelamento preventivo il pesce fresco da somministrare crudo.
Infatti l'anisakis e le sue larve muoiono se sottoposti a 60 gradi di temperatura, oppure dopo 96 ore a -15° C, 60 ore a -20° C, 12 ore a –30° C, 9 ore a -40° C.
I pericoli maggiori provengono dai ristoranti e dal consumo casalingo. Purtroppo non tutti i ristoranti seguono queste indicazioni, poiché i casi sono in aumento e la causa è spesso da imputare ad alici marinate, evidentemente non sottoposte a congelamento preventivo.
Per evitare contaminazioni, consigliamo di seguire questi semplici consigli:
1) evitare il consumo di pesce crudo in ristoranti cinesi "travestiti" da giapponesi, che stanno proliferando in questi anni, a tal proposito consiglio di leggere questo articolo di Panorama;
2) evitare il consumo di alici marinate, se non preventivamente congelate (chiedere al gestore del ristorante);
3) nel consumo casalingo di pesce crudo, acquistarlo fresco e congelarlo per almeno 4-5 giorni nel congelatore a -18 gradi. Il pesce prontamente eviscerato (come il salmone di allevamento) è più sicuro di quello venduto con le viscere;
4) prestare particolare attenzione alle specie a rischio, come lo sgombro, le sardine, il tonno e il pesce azzurro in genere.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Alpinismo, morto Walter Nones
Stava scalando una vetta dell'Himalaya.
La conferma dell'incidente è stata data dalla moglie sul blog: «Non potremo più riabbracciarlo» fù protagonista della scalata in cui perse la vita Karl Unterkircher
Walter Nones in una foto del 24/7/2008
MILANO - «Walter ha avuto un incidente questa mattina. Non potremo più riabbracciarlo, possiamo solo ricordarlo per il grande uomo speciale che era». Così, sul blog dell'alpinista, la moglie di Walter Nones ha dato la notizia della morte del marito, il 39enne rocciatore trentino, mentre era impegnato nella scalata di uno degli 8mila dell'Himalaya, il massiccio del Cho Oyu. «Non ci sono ancora informazioni precise sull'accaduto quindi chiedo rispetto da parte dei mezzi d'informazione nel diffondere la notizia. Quando avrò maggiori informazioni le pubblicherò sul blog», scive ancora Manuela Nones.
CHI ERA - Walter Nones, nativo di Cavalese in Trentino, viveva in Alto Adige, nella Valgardena. Appuntato dei carabinieri, lo scalatore poteva vantare, fra l'altro, la conquista, nel 2004, del K2 senza ossigeno. Nel 2008 Nones fu tra i protagonisti di una drammatica ascesa sul Nanga Parbat durante la quale morì Karl Unterkircher. Nones e Simon Kehrer riuscirono a raggiungere quota 5.700 dove, su un pianoro, vennero recuperati da un elicottero al termine di un'odissea durata 10 giorni.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
La conferma dell'incidente è stata data dalla moglie sul blog: «Non potremo più riabbracciarlo» fù protagonista della scalata in cui perse la vita Karl Unterkircher
Walter Nones in una foto del 24/7/2008
MILANO - «Walter ha avuto un incidente questa mattina. Non potremo più riabbracciarlo, possiamo solo ricordarlo per il grande uomo speciale che era». Così, sul blog dell'alpinista, la moglie di Walter Nones ha dato la notizia della morte del marito, il 39enne rocciatore trentino, mentre era impegnato nella scalata di uno degli 8mila dell'Himalaya, il massiccio del Cho Oyu. «Non ci sono ancora informazioni precise sull'accaduto quindi chiedo rispetto da parte dei mezzi d'informazione nel diffondere la notizia. Quando avrò maggiori informazioni le pubblicherò sul blog», scive ancora Manuela Nones.
CHI ERA - Walter Nones, nativo di Cavalese in Trentino, viveva in Alto Adige, nella Valgardena. Appuntato dei carabinieri, lo scalatore poteva vantare, fra l'altro, la conquista, nel 2004, del K2 senza ossigeno. Nel 2008 Nones fu tra i protagonisti di una drammatica ascesa sul Nanga Parbat durante la quale morì Karl Unterkircher. Nones e Simon Kehrer riuscirono a raggiungere quota 5.700 dove, su un pianoro, vennero recuperati da un elicottero al termine di un'odissea durata 10 giorni.
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Cassazione : non commette reato il direttore di rivista online che non controlla i contenuti.
Il Direttore di una rivita online non è penalmente responsabile ex art. 57 per i contenuti del sito internet che dirige posto che la norma si riferisce solo alla carta stampata e non anche ai contenuti diffusi via internet. La norma in questione infatti impone al direttore o vice-direttore di un periodico cartaceo (stampa periodica) di esercitare un controllo sui contenuti per impedire che attraverso il mezzo stampa siano commessi reati ma non esiste un'analoga previsione per le pubblicazioni online. Il chiarimento arriva dalla Corte di Cassazione (Sentenza n.35511/2010 Quinta sezione penale) che ha fatto notare come il termine "stampa", dal punto di vista normativo, non può che riferirsi a comunicazioni riprodotte tipograficamente. E poco importa che i contenuti internet siano in qualche modo anch'essi stampabili giacchè, in tal caso, è l'utilizzatore finale a decidere eventualmente se stampare o meno il contenuto online. Oltretutto - fa notare la Corte - non tutti i contenuti internet risultano stampabili come ad esempio i video. Non c'è dubbio insomma: secondo gli Ermellini la telematica è molto più eterogenea della stampa tradizionale e non vi può essere quindi una equiparazione.
(Data: 03/10/2010 11.00.00 - Autore: Roberto Cataldi).
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
venerdì
Attentato a Belpietro: è nato il terrorista qualunque.
Venerdì 01 Ottobre 2010 11:42
Personaggio a metà fra l'Uomo di Giannini e i sicari delle Br.
di RICCARDO CORSETTO (L'UNICO).
- Per una volta non vogliamo credere a Gianbattista Vico, maestro immenso di filosofia della Storia, e vogliamo invece credere che i suoi "corsi e ricorsi" siano solo una suggestione.
Però quello che ha vissuto il direttore di Libero Maurizio Belpietro rende difficile questo esercizio esorcizzante.
Ieri un uomo con una pistola in mano si è infilato nel condominio dove vive il noto giornalista. Addosso aveva una camicia della Guardia di Finanza.
Con quell'abbigliamento se avesse suonato alla porta, Belpietro gli avrebbe aperto certamente, guardando dallo spioncino.
Ma destino ha voluto che un agente della scorta - sotto la cui protezione Belpietro è da otto anni - si sia accorto del maleintenzionato prima che potesse mettere a segno il piano.
E' solo una fortuna che l'agente abbia preso le scale e non l'ascensore. Dopo aver accompagnato Belpietro fin dentro casa, ha rinunciato all'ascensore "per fumare una sigaretta". A questo punto l'incontro con un uomo di circa 40 anni, alto un metro e 80. Sotto la camicia da finanziere ha i pantaloni di una tuta. L'agente si vede puntare un'arma da fuoco contro e spara: tre volte.
Il direttore dall'interno del suo appartamento sente i colpi, quando già ha avuto l'ordine al telefonino: "Non uscire di casa, resta chiuso dentro".
Lo sconosciuto riesce a fuggire pare senza essere colpito. Non ci sono tracce di sangue. Ora in via Monti di Pietà, a Milano, dove vive il giornalista, sta lavorando la Digos.
E fin qui è cronaca.
L'UOMO QUALUNQUE MANDA A 'FANCULO' GIANNINI E STRIZZA L'OCCHIO A CURCIO.
Quel che preoccupa però sono gli effetti e le origini di questi episodi. Siamo riusciti a far passare l'attentato a Berlusconi come il gesto di un pazzo isolato, e riusciamo a sottovalutare non si sa con quale ingenua filosofia il fenomeno degli esagitati che infestano il web.
Un tempo il terrore politico era rappresentato graficamente attraverso murales nelle città d'Italia. Potevi imbatterti in minacce a carattere cubitale o in stelle a 5 punte sui muri di Firenze, Milano, Roma, Torino, Bologna. Oggi abbiamo post elettronici e basta navigare un qualsiasi social network per rendersi conto di quanta violenza potenziale ci sia in giro.
Ci siamo raccontati che si tratti di "violenza virtuale". I supporter dipietristi e grillini sono i primi a usare un linguaggio border line, dove non si capisce il limite tra il legittimo dissenso e l'intenzione minatoria.
Qualcuno dirà che siamo lontani dall'organizzazione criminale delle cellule armate anni '70. Questo è sicuro. Ma è anche vero che siamo davanti a un qualunquismo che scimmiotta il terrore. Basta farsi un giro sul web per accorgersi che l'Uomo Qualunque si è rotto i coglioni di essere "qualunquista" e allora va a lanciare statuette o treppiedi in testa al premier, va prendere il thé a casa Belpietro con una pistola. Inneggia a Lupo Luciano Liboni, e la sera si sollazza con la serie Romanzo Criminale dicendo che "fighi" 'sti qua.
Il terrorista qualunque è un personaggio purtroppo non mitologico nato dall'innesto dei cattivi maestri alla Grillo e Santoro (che mandando a fanculo gli avversari li costringono all'odio del popolo più che alla critica) e autori malati di sindrome di Stoccolma (che fa innamorare dei criminali) come il magistrato scrittore Giancarlo De Cataldo. Insomma l'uomo qualunque manda a fanculo Giannini e se la fa con Franceschini, Curcio, e Cagol.
Che ci piaccia o no è nato il Terrorista qualunque: d'accordo è disorganizzato ma è pericoloso come solo le schegge impazzite sanno essere (L'UNICO).
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Personaggio a metà fra l'Uomo di Giannini e i sicari delle Br.
di RICCARDO CORSETTO (L'UNICO).
- Per una volta non vogliamo credere a Gianbattista Vico, maestro immenso di filosofia della Storia, e vogliamo invece credere che i suoi "corsi e ricorsi" siano solo una suggestione.
Però quello che ha vissuto il direttore di Libero Maurizio Belpietro rende difficile questo esercizio esorcizzante.
Ieri un uomo con una pistola in mano si è infilato nel condominio dove vive il noto giornalista. Addosso aveva una camicia della Guardia di Finanza.
Con quell'abbigliamento se avesse suonato alla porta, Belpietro gli avrebbe aperto certamente, guardando dallo spioncino.
Ma destino ha voluto che un agente della scorta - sotto la cui protezione Belpietro è da otto anni - si sia accorto del maleintenzionato prima che potesse mettere a segno il piano.
E' solo una fortuna che l'agente abbia preso le scale e non l'ascensore. Dopo aver accompagnato Belpietro fin dentro casa, ha rinunciato all'ascensore "per fumare una sigaretta". A questo punto l'incontro con un uomo di circa 40 anni, alto un metro e 80. Sotto la camicia da finanziere ha i pantaloni di una tuta. L'agente si vede puntare un'arma da fuoco contro e spara: tre volte.
Il direttore dall'interno del suo appartamento sente i colpi, quando già ha avuto l'ordine al telefonino: "Non uscire di casa, resta chiuso dentro".
Lo sconosciuto riesce a fuggire pare senza essere colpito. Non ci sono tracce di sangue. Ora in via Monti di Pietà, a Milano, dove vive il giornalista, sta lavorando la Digos.
E fin qui è cronaca.
L'UOMO QUALUNQUE MANDA A 'FANCULO' GIANNINI E STRIZZA L'OCCHIO A CURCIO.
Quel che preoccupa però sono gli effetti e le origini di questi episodi. Siamo riusciti a far passare l'attentato a Berlusconi come il gesto di un pazzo isolato, e riusciamo a sottovalutare non si sa con quale ingenua filosofia il fenomeno degli esagitati che infestano il web.
Un tempo il terrore politico era rappresentato graficamente attraverso murales nelle città d'Italia. Potevi imbatterti in minacce a carattere cubitale o in stelle a 5 punte sui muri di Firenze, Milano, Roma, Torino, Bologna. Oggi abbiamo post elettronici e basta navigare un qualsiasi social network per rendersi conto di quanta violenza potenziale ci sia in giro.
Ci siamo raccontati che si tratti di "violenza virtuale". I supporter dipietristi e grillini sono i primi a usare un linguaggio border line, dove non si capisce il limite tra il legittimo dissenso e l'intenzione minatoria.
Qualcuno dirà che siamo lontani dall'organizzazione criminale delle cellule armate anni '70. Questo è sicuro. Ma è anche vero che siamo davanti a un qualunquismo che scimmiotta il terrore. Basta farsi un giro sul web per accorgersi che l'Uomo Qualunque si è rotto i coglioni di essere "qualunquista" e allora va a lanciare statuette o treppiedi in testa al premier, va prendere il thé a casa Belpietro con una pistola. Inneggia a Lupo Luciano Liboni, e la sera si sollazza con la serie Romanzo Criminale dicendo che "fighi" 'sti qua.
Il terrorista qualunque è un personaggio purtroppo non mitologico nato dall'innesto dei cattivi maestri alla Grillo e Santoro (che mandando a fanculo gli avversari li costringono all'odio del popolo più che alla critica) e autori malati di sindrome di Stoccolma (che fa innamorare dei criminali) come il magistrato scrittore Giancarlo De Cataldo. Insomma l'uomo qualunque manda a fanculo Giannini e se la fa con Franceschini, Curcio, e Cagol.
Che ci piaccia o no è nato il Terrorista qualunque: d'accordo è disorganizzato ma è pericoloso come solo le schegge impazzite sanno essere (L'UNICO).
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
giovedì
S.P.Q.R. Bossi: chiedo scusa ai Romani se qualcuno si è offeso.
Una battuta, Il leader della Lega: ma ci sono state delle strumentalizzazioni.
ROMA (30 settembre 2010) - Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha chiesto scusa ai cittadini romani per la frase loro rivolta declinando SPQR. Il ministro per le Riforme ha detto che la sua era "semplicemente una battuta". E ha aggiunto: "Chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso", anche se sulle sue parole è convinto ci siano state delle "strumentalizzazioni politiche". Il capo del Carroccio lo ha detto con i cronisti mentre lasciava Palazzo Madama. E per quanto riguarda la mozione di sfiducia presentata contro lui, Umberto Bossi si è detto convinto che il governo andrà avanti sino alla fine della legislatura.
Omar Palazzani
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
ROMA (30 settembre 2010) - Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha chiesto scusa ai cittadini romani per la frase loro rivolta declinando SPQR. Il ministro per le Riforme ha detto che la sua era "semplicemente una battuta". E ha aggiunto: "Chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso", anche se sulle sue parole è convinto ci siano state delle "strumentalizzazioni politiche". Il capo del Carroccio lo ha detto con i cronisti mentre lasciava Palazzo Madama. E per quanto riguarda la mozione di sfiducia presentata contro lui, Umberto Bossi si è detto convinto che il governo andrà avanti sino alla fine della legislatura.
Omar Palazzani
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mercoledì
Manifestazione alla RAI
Fabio Sabbatani Schiuma
RAI,PDL-MPI: NESSUNA SANZIONE A SANTORO E' INSULTO A CHI PAGA CANONE.
ROMA, 29 sett. "Il Cda della Rai ha deciso di non sospendere la trasmissione 'Annozero', non pretende una par condicio nei dibattiti messi in onda? Perchè allora i cittadini dovrebbero continuare a pagare il canone per un servizio pubblico? Così vengono offesi ".
Lo dichiarano in una nota congiunta Chiara Colosimo (PdL), consigliere regionale del Lazio, Andrea De Priamo (PdL) e Fabrizio Santori (PdL), entrambi consiglieri comunali di Roma, e Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore regionale del 'Movimento per l'Italia con Daniela Santanchè - PdL'.
martedì
Bossi insulta Roma, ecco la lettera di Alemanno al Premier.
di GIANNI ALEMANNO (tratta da Libero).
Signor Presidente, ancora una volta, come purtroppo accade sempre più spesso, un Ministro del suo Governo, intervenendo in una pubblica manifestazione si è lasciato andare ad affermazioni e battute gravemente offensive per la dignità di Roma Capitale e dei miei concittadini. Il Ministro in questione, che mi legge per conoscenza, è il deputato Umberto Bossi, che nella giornata di ieri si è spinto a storpiare, con una vecchia battuta di un noto fumetto, la storica sigla SPQR che da più di duemila anni qualifica la Città Eterna. È evidente - a me e a tutti coloro che hanno letto la notizia - che siamo di fronte ad una battuta comiziale priva di diretti riflessi sull'azione di Governo.
D'altra parte, sono passati appena pochi giorni da quando, proprio su proposta di un Ministro leghista come Roberto Calderoli, il suo Governo ha approvato definitivamente il Decreto legislativo che trasforma il Comune di Roma nell'ente locale speciale “Roma Capitale”. Eppure, tali battute arrivano dopo articolate proposte, lanciate dalla stessa fonte politica, di distribuzione delle sedi centrali dei ministeri in tutte le principali città italiane, proposte chiaramente finalizzate a depotenziare il ruolo di Roma Capitale.
Tutto questo non può non determinare un grave sconcerto fra i cittadini di Roma ed allarmare tutti coloro che, come me, si trovano ad avere la responsabilità di guidare amministrativamente la Capitale. Per questi motivi, dopo aver a lungo pazientato e minimizzato prese di posizione di questo genere, sono costretto a chiederLe ufficialmente di intervenire presso tutti i suoi Ministri affinché mantengano un atteggiamento più istituzionale e più rispettoso del ruolo di Roma Capitale e dei quasi tre milioni di cittadini italiani che vivono ed operano nella nostra città. Sicuro della sua attenzione, La saluto cordialmente. (L'UNICO).
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Signor Presidente, ancora una volta, come purtroppo accade sempre più spesso, un Ministro del suo Governo, intervenendo in una pubblica manifestazione si è lasciato andare ad affermazioni e battute gravemente offensive per la dignità di Roma Capitale e dei miei concittadini. Il Ministro in questione, che mi legge per conoscenza, è il deputato Umberto Bossi, che nella giornata di ieri si è spinto a storpiare, con una vecchia battuta di un noto fumetto, la storica sigla SPQR che da più di duemila anni qualifica la Città Eterna. È evidente - a me e a tutti coloro che hanno letto la notizia - che siamo di fronte ad una battuta comiziale priva di diretti riflessi sull'azione di Governo.
D'altra parte, sono passati appena pochi giorni da quando, proprio su proposta di un Ministro leghista come Roberto Calderoli, il suo Governo ha approvato definitivamente il Decreto legislativo che trasforma il Comune di Roma nell'ente locale speciale “Roma Capitale”. Eppure, tali battute arrivano dopo articolate proposte, lanciate dalla stessa fonte politica, di distribuzione delle sedi centrali dei ministeri in tutte le principali città italiane, proposte chiaramente finalizzate a depotenziare il ruolo di Roma Capitale.
Tutto questo non può non determinare un grave sconcerto fra i cittadini di Roma ed allarmare tutti coloro che, come me, si trovano ad avere la responsabilità di guidare amministrativamente la Capitale. Per questi motivi, dopo aver a lungo pazientato e minimizzato prese di posizione di questo genere, sono costretto a chiederLe ufficialmente di intervenire presso tutti i suoi Ministri affinché mantengano un atteggiamento più istituzionale e più rispettoso del ruolo di Roma Capitale e dei quasi tre milioni di cittadini italiani che vivono ed operano nella nostra città. Sicuro della sua attenzione, La saluto cordialmente. (L'UNICO).
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lunedì
Proprietà industriale, in vigore il nuovo Codice.
Dal 2 settembre è in vigore la riforma del Codice della Proprietà Industriale (Gazzetta Ufficiale n.192 del 18 agosto 2010), che riguarda Brevetti per Invenzione, Marchi e altri segni distintivi.
Il Codice regola l'oggetto del diritto di proprietà industriale, i requisiti per ottenerlo, gli effetti della tutela, la durata, i diritti e gli oneri connessi. Le disposizioni introdotte dal Codice sono orientate al potenziamento della competitività del Sistema Italia, per il quale assume una valenza strategica nel sostegno alla concorrenza internazionale, e alla semplificazione delle procedure attraverso la predisposizione di strumenti più immediati per imprese, professionisti e cittadini; il Codice contribuisce in questo modo anche a contrastare il fenomeno della contraffazione.
Inoltre, è disponibile un Numero Unico (+39 06-4705-5800) per richieste, segnalazioni e informazioni in tema sia di Marchi, Disegni, Modelli e Brevetti, sia di lotta alla contraffazione.
Per saperne di più: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ .
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Il Codice regola l'oggetto del diritto di proprietà industriale, i requisiti per ottenerlo, gli effetti della tutela, la durata, i diritti e gli oneri connessi. Le disposizioni introdotte dal Codice sono orientate al potenziamento della competitività del Sistema Italia, per il quale assume una valenza strategica nel sostegno alla concorrenza internazionale, e alla semplificazione delle procedure attraverso la predisposizione di strumenti più immediati per imprese, professionisti e cittadini; il Codice contribuisce in questo modo anche a contrastare il fenomeno della contraffazione.
Inoltre, è disponibile un Numero Unico (+39 06-4705-5800) per richieste, segnalazioni e informazioni in tema sia di Marchi, Disegni, Modelli e Brevetti, sia di lotta alla contraffazione.
Per saperne di più: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ .
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Ancora sulla questione dell'etilometro
Intrigante interrogativo quello che si pone Alessandro Carlassare in un bel post, a proposito della vexata quaestio dell'etilometro, sul blog dei Saggi bevitori. Ricordando che "la patente viene ritirata a 0,51 perché si ritiene che oltre il limite di 0,50 una persona non abbia più un livello di efficienza e prontezza di riflessi tali da condurre in modo sicuro un veicolo: premesso che quello di 0,50 è dato stabilito in modo indicativo ed aleatorio (io a 0,51 sono molto meno pericoloso di mia zia, astemia, a 0,25) mi chiedo perché non ci si inventa una macchina che rileva quante ore di sonno arretrato e/o di stanchezza una persona può avere sulle spalle e dare la possibilità agli organismi preposti al controllo di ritirargli la patente per lo stesso motivo: scarso livello di efficienza e prontezza di riflessi".
In altre parole Carlassare si chiede "se posso essere più pericoloso io con limite a 0,51 mentre rientro a casa dal ristorante posto a 6 chilometri da dove abito oppure il mio vicino di casa che quest'estate, in camper, è partito da Barcellona ed in'unica tratta (fermandosi solo per far rifornimento di carburante) è rientrato a casa.... Ha percorso 1.230 chilometri partendo alle sette di mattina per aprire i cancelli di casa alle 21,45: 14 ore di guida e circa 40 minuti tra pause e fermate, chi tra i due?
Fossimo arrivati a casa nello stesso identico momento nella situazione sopra esposta sarei stato più pericoloso io oppure lui? Chi avrebbe avuto i riflessi maggiormente all'erta (come si dice in gergo pronti) per evitare un bimbo in bicicletta sbucato da una laterale nella quasi oscurità?". La risposta è ovvia: "Io non ho dubbi, il legislatore somaro neanche... (e purtroppo decide lui!) ma mentre io sono pragmatico lui è retorico!".
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
In altre parole Carlassare si chiede "se posso essere più pericoloso io con limite a 0,51 mentre rientro a casa dal ristorante posto a 6 chilometri da dove abito oppure il mio vicino di casa che quest'estate, in camper, è partito da Barcellona ed in'unica tratta (fermandosi solo per far rifornimento di carburante) è rientrato a casa.... Ha percorso 1.230 chilometri partendo alle sette di mattina per aprire i cancelli di casa alle 21,45: 14 ore di guida e circa 40 minuti tra pause e fermate, chi tra i due?
Fossimo arrivati a casa nello stesso identico momento nella situazione sopra esposta sarei stato più pericoloso io oppure lui? Chi avrebbe avuto i riflessi maggiormente all'erta (come si dice in gergo pronti) per evitare un bimbo in bicicletta sbucato da una laterale nella quasi oscurità?". La risposta è ovvia: "Io non ho dubbi, il legislatore somaro neanche... (e purtroppo decide lui!) ma mentre io sono pragmatico lui è retorico!".
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sabato
FILMATO AZIENDALE !
Noi dello Studio Bertollini siamo felici di comunicare di aver raggiunto un importante accordo con la Marden Entertainment S.r.l. per la realizzazione di Filmati Aziendali; l'esperienza e l'indiscussa professionalità della Marden sono garanzia di qualità per un prodotto finale che, oltre al normale utilizzo con la pubblicazione su: Sito Aziendale, Blog, Youtube, Facebook ecc., potrà essere utilizzato, nei vari "tagli", durante le presentazioni aziendali e sulle emittenti televisive per la migliore promozione.
Per presentarci "senza confronti" ci permettiamo sottoporVi le migliori condizioni, per una prova iniziale:
1) Realizzazione intervista “mirata” presso il Cliente, da un minuto, (Guardate un Esempio).
€. 250,00 (compresa estrazione di n.2 spot da 7" e 14"). (Guardate un esempio da 14").
2) Realizzazione filmato aziendale (redazionale) con possibile ripresa delle attività, da tre minuti,
€. 650,00 (compresa estrazione di n.3 spot da 7", 14" e 30").
3) Realizzazione, eventuale, di filmato aziendale "su misura" (dopo approvazione di preventivo personalizzato).
Realizzazione MASTER in "Digitale" con COPIA in “DVD”.
I prezzi indicati (al netto di IVA) sono di particolare favore e comprendono ogni spesa.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA !
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1) Realizzazione intervista “mirata” presso il Cliente, da un minuto, (Guardate un Esempio).
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Forum Internazionale “L’ECONOMIA DEI RIFIUTI”
COMUNICATO STAMPA POLIECO
Ischia, 24 e 25 settembre 2010 Si sono aperti ieri ad Ischia i lavori del II° Forum Internazionale “Economia dei Rifiuti”, organizzato da PolieCo (Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene), alla presenza dei principali attori e professionisti dell‘ambiente, convenuti a dibattere sugli scenari del mercato dei rifiuti plastici e sugli effetti dell’internazionalizzazione del mercato sul comparto europeo ed italiano del riciclo, con particolare riferimento al caso Cina.
Oltre all’analisi della valenza economica di un corretto processo di smaltimento dei rifiuti, un ulteriore argomento di dibattito nella due giorni ischitana è rappresentato dalle conseguenze del commercio illegale sul sistema produttivo nazionale del riciclo dei materiali plastici da rifiuto.
Proprio sul tema della legalità PolieCo e tutti i partecipanti al Forum intendono porre un forte accento, come evidenziato dal Presidente del Consorzio PolieCo, Enrico Bobbio, che nell‘esordio del suo intervento ha voluto ricordare la figura di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica, recentemente assassinato con inaudita brutalità proprio per la sua dedizione all’ambiente, al territorio e alla legalità. “Nel comparto del riciclo dei rifiuti i numeri non tornano - ha dichiarato il presidente Bobbio - ed è un nostro preciso dovere lanciare un grido d’allarme affinchè si corra ai ripari e s’invertano tendenze negative e per certi versi pericolose. La nuova Direttiva comunitaria n. 98/2008 è molto chiara in materia di obblighi degli Stati membri nei confronti della pratica del riciclo. L’UE ha voluto ribadire come, nel ventaglio di azioni volte alla corretta gestione dei rifiuti, il riciclo non è più un’opzione ma una necessità irrinunciabile. Il riciclo, infatti, rappresenta già oggi una ricchezza e i prodotti riciclati saranno la materia prima indispensabile e strategica dei prossimi anni“.
Il Presidente Bobbio ha inoltre evidenziato la storica ricchezza in termini di know-how, in Italia, nel campo del riciclo, ma, nel contempo, ha posto degli interrogativi sulla crisi del comparto che incontra enormi difficoltà nel reperire i materiali da riciclare.
“Per vari motivi, non ultimi quelli economici, - ha proseguito il presidente di PolieCo - si assiste ad un curioso transito di rifiuti verso Paesi terzi, con doppio nocumento per l’ambiente e per la società. Da un lato, infatti, si depotenzia il mercato interno del riciclo, togliendo materiali agli imprenditori del settore di competenza; dall’altro, si favorisce lo spostamento di rifiuti verso Paesi che in molti casi non sono in grado di garantire né standard qualitativi elevati, né le più elementari regole a tutela della salute e della sicurezza.
Tale dinamica non solo rischia di vanificare gli sforzi locali per raggiungere l’eccellenza in materia di riciclo e riutilizzo, ma contribuisce a che alcuni Paesi diventino loro malgrado la pattumiera del mondo, ingenerando così a cascata, altre dinamiche poco coerenti con le succitate politiche per la sostenibilità ambientale“.
Su questo tema è stato presentato durante la prima giornata del Forum uno studio curato dall’università di Tor Vergata ed illustrato dalla professoressa Maria Ioannilli, che ipotizza una serie di risposte possibili alle seguenti domande: “Perché taluni imprenditori preferiscono vendere il prodotto all’estero? Che cosa sta perdendo l’Italia nella partita internazionale per la gestione dei materiali derivanti dal riciclo dei rifiuti?
Dallo studio sembrano emergere coni d’ombra in merito alla consistenza effettiva dei dati contenuti nei MUD ed inoltre un’ipotesi di concorrenza sleale da parte di talune imprese che, di fatto, sembrano condizionare il mercato dei materiali a danno dei riciclatori più virtuosi.
Massimo Lepri, della Segreteria tecnica del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, sul tema della tracciabilità reale dei flussi di rifiuti e materiali ha dichiarato come il Sistri (nuovo sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti) consentirà agli organi di controllo una più efficace verifica della movimentazione dei rifiuti speciali ed una maggiore validazione dei dati raccolti.
Nella prima giornata di dibattito si sono inoltre succeduti, moderati dal giornalista Oliviero Beha, gli interventi del Presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, Paolo Savona, che ha illustrato uno scenario economico e finanziario nazionale a tinte fosche, che conseguentemente influenza in maniera negativa anche il comparto del riciclo dei rifiuti.
Dipak Pant, dell’Università Carlo Cattaneo, ha proposto all’uditorio la nuova mappa geopolitica delle scelte del mercato dei rifiuti, evidenziando, tra l’altro, come ormai esistano ampie zone del mondo sottratte ai più elementari controlli sul processo di smaltimento dei rifiuti, trasformate di fatto in vere e proprie pattumiere, con conseguenze immaginabili per le popolazioni locali e possibili ricadute a livello mondiale in termini ambientali.
I lavori proseguono oggi con gli interventi dell’On. Alfredo Mantica, Sottosegretario per gli Affari Esteri, Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, Federico Rampini, editorialista di Repubblica, On. Giovanni Fava, Commissione bicamerale d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, Gaetano Benedetto, WWF Italia, On. Francesco Paolo Sisto, Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, Mauro Zanini, vicepresidente Federconsumatori, Umberto Galimberti, Università Cà Foscari.
Per informazioni e contatti:
Ufficio Stampa PolieCo
Traiano Bertollini
3358413880
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