mercoledì 12 marzo 2014
IN SCENA: "L'offerta di Mirra", dalla tragedia "Mirra" scritta nel 1784 da Vittorio Alfieri
La compagnia teatrale "Paltò Sbiancato", facente capo al regista Stefano Maria Palmitessa, Vi informa con piacere che, tra poco, debutterà con la sua nuova pièce:
"L'offerta di Mirra".
"L'offerta di Mirra" è un adattamento della tragedia "Mirra" scritta nel 1784 da Vittorio Alfieri, realizzato da Francesca e Natale Barreca.
Il dramma è tutto interiore della protagonista. Vittima di una volontà superiore, soggiogata da un amore orrendo, Mirra, tormentata da contrasti inconciliabili, sola depositaria della sua angoscia, impossibilitata al dialogo con le persone di famiglia, rimane chiusa nella sua disperazione e nel suo terribile dolore, agognando l’unica possibile soluzione.
Mirra, infatti, è stata condannata da Venere ad amare il padre a causa di un oltraggio alla bellezza della dea perpetrato da Cecri, sua madre. La giovane si è chiusa in stessa e nessuno, nemmeno la nutrice Euriclea, capisce il suo turbamento. Durante i preparativi delle nozze con Pereo, Mirra sviene e il ragazzo, convinto di essere antipatico alla fanciulla, si uccide. In un colloquio col padre Ciniro, Mirra si lascia sfuggire il suo segreto, quindi si suicida con la spada del genitore.
Il cast è composto da: Monica Maffei nelle vesti di Mirra e poi Alessandro Calamunci Manitta, Mariagrazia Casagrande, Mary Fotia, Tiziana Imperi e Marina Lorè.
La regia di Stefano Maria Palmitessa, esponente romano di quella tendenza del teatro particolarmente attenta alla ricerca ed all'aspetto visuale, si avvale della collaborazione di Mara Palmitessa per le coreografie, di Silverio Scramoncin per le musiche, di Silvano Martorana per la macchina scenica e dell'Accademia di trucco professionale per il trucco facciale degli attori. Il make-up in locandina è realizzato da Manuela Giorgino.
La pièce debutterà giovedì 03 aprile alle ore 21:00
al Teatro "Le salette", in vicolo del campanile, 14
(nei pressi di via della Conciliazione), Roma
e sarà replicata venerdì 04 e sabato 05 alle ore 21:00
e poi domenica 06 aprile in doppia replica,
e poi domenica 06 aprile in doppia replica,
alle ore 18:00 e alle ore 21:00.
Prenotazioni Biglietti: 347.42.22.594
Compagnia teatrale "Paltò Sbiancato"
Contatto Facebook:
INFIORATA STORICA DI ROMA
L’Associazione Turistica Pro Loco di Roma,
in seguito all'autorizzazione ottenuta dal Gabinetto del Sindaco
di Roma Capitale per la realizzazione
dell’INFIORATA STORICA DI ROMA
INFORMA
Titolo: IV edizione dell’Infiorata Storica di Roma
Periodo: 28/29 giugno 2014
Luogo: Via della Conciliazione (occupando solo metà carreggiata da Piazza Pio XII sino a Via San Pio X) e Piazza Pio XII
CENNI STORICI:
L’antica tradizione delle decorazioni floreali nasce a Roma nella prima metà del XVII. Si ritiene, infatti, che la tradizione di creare quadri per mezzo di fiori fosse nata nella Basilica Vaticana ad opera di Benedetto Drei, responsabile della Floreria Vaticana, e di suo figlio Pietro, il 29 giugno 1625, festa dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma. Morto Benedetto Drei, fu proprio Bernini a succedergli, e che "da Roma quest'arte si divulgò", sparendo dalla città già alla fine del XVII secolo, radicandosi, invece, soprattutto in molte località del centro Italia ed in particolar modo nel Lazio (come Genzano, Bolsena, Genazzano, Gerano, Poggio Moiano, Alatri, solo per citare le più conosciute).
La Pro Loco di Roma intende restituire alla città di Roma la maternità di questa antica usanza, promuovendo le bellezze della città di Roma e la tradizione delle Infiorate Artistiche d’Italia.
Breve descrizione:
Le location per la realizzazione delle infiorate saranno Via della Conciliazione (occupando solo metà carreggiata da Piazza Pio XII sino a Via San Pio X, per consentire la circolazione delle macchine) e Piazza Pio XII.
In occasione dell’Infiorata si terrà anche il V Congresso Internazionale delle Arti Effimere, che avrà luogo presso gli spazi del Complesso polivalente dell’Università Urbaniana, situato nelle vicinanze della Basilica di San Pietro.
La manifestazione sarà di portata internazionale, con quasi 100 delegati invitati e 1000 artisti (maestri Infioratori) provenienti da tutta l’Europa ed altri paesi del mondo come Giappone, Messico, Tibet.
La Pro Loco di Roma Capitale, insieme all'Associazione Infioritalia ed all'Associazione Città dell’Infiorata, si è fatta promotrice dell’iniziativa, offrendo come location una delle città più belle del mondo.
Associazione Turistica Pro Loco di Roma
Via Giorgio Scalia 10/B - 00136 Roma - Tel.: 06 89928530 - Fax: 06 89928525
www.studiostampa.comPassato e Presente. Quali sono i dittatori che hanno ucciso più persone?
Il primo è Mao, seguito da Stalin e Hitler.
Spesso quando pensiamo ad un dittatore balza alla mente il nome di Adolf Hitler. Ma nella storia dell’umanità si sono susseguiti tanti tiranni e a giudicare dall’infografica qui accanto, intitolata “Which dictator killed the most people?”, il “Fuhrer” non è stato quello ad aver mietuto più vittime.
In prima posizione infatti c’è Mao Tse-Tung: l’ex presidente del Partito Comunista Cinese, dal 1943 al 1976 è stato responsabile della morte di 78 milioni di persone. Dopo di lui, con 23 milioni di morti, c’è Josif Stalin, segretario del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1922 al 1953.
Adolf Hitler invece è terzo, con 17 milioni di vittime 11 anni. Dopo di lui un dittatore che in pochi ricordano, nonostante la sua crudeltà. Si tratta di Re Leopoldo II del Belgio, che dal 1865 al 1909 uccise circa 15 milioni di congolesi. Numeri che fanno venire i brividi. Anche se poco importa, in fondo, chi sta prima dell’altro, poiché non bastano dei semplici numeri per descrivere la vergognosa storia di un dittatore.
Fonte: IL NUMERO ZERO
www.studiostampa.com
Spesso quando pensiamo ad un dittatore balza alla mente il nome di Adolf Hitler. Ma nella storia dell’umanità si sono susseguiti tanti tiranni e a giudicare dall’infografica qui accanto, intitolata “Which dictator killed the most people?”, il “Fuhrer” non è stato quello ad aver mietuto più vittime.
In prima posizione infatti c’è Mao Tse-Tung: l’ex presidente del Partito Comunista Cinese, dal 1943 al 1976 è stato responsabile della morte di 78 milioni di persone. Dopo di lui, con 23 milioni di morti, c’è Josif Stalin, segretario del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1922 al 1953.
Adolf Hitler invece è terzo, con 17 milioni di vittime 11 anni. Dopo di lui un dittatore che in pochi ricordano, nonostante la sua crudeltà. Si tratta di Re Leopoldo II del Belgio, che dal 1865 al 1909 uccise circa 15 milioni di congolesi. Numeri che fanno venire i brividi. Anche se poco importa, in fondo, chi sta prima dell’altro, poiché non bastano dei semplici numeri per descrivere la vergognosa storia di un dittatore.
Fonte: IL NUMERO ZERO
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martedì 11 marzo 2014
ROMA: Nasce il Comitato a Difesa della Capitale !
DifendiAMO ROMA è la casa di chi vuole difendere la nostra città da un’Amministrazione assente. Diventa anche tu un Difensore di Roma, del suo decoro, della legalità, nelle battaglie di giustizia sociale e di difesa della sua identità. Lavoriamo insieme per denunciare cosa non va nei nostri quartieri, nella quotidianità, ma anche nei progetti di speculazione edilizia e di scempio del territorio. Difendiamone la tradizione, il sistema valoriale, la cultura, sempre più minacciata da cui vuole vendere la Capitale e i Romani ad affarismo e a una sinistra sempre meno amica di questa città. Ed è proprio dalla difesa di un patrimonio inestimabile che saremo in grado di restituire a questa città il suo prestigio e quello slancio morale ed economico che oggi manca.
Roma deve ripartire, anche grazie a Te!
lunedì 10 marzo 2014
domenica 9 marzo 2014
Acqua, controlli sugli allevamenti Paura per mozzarelle e latte contaminati.
Anche il latte di migliaia di mucche allevate a Roma Nord potrebbe avere una concentrazione di arsenico fuori legge. Lo stesso latte che, attraverso aziende e caseifici, arriva sulle tavole dei romani, imbottigliato o sotto forma di mozzarelle, ricotte e latticini vari. Per questo la Asl Roma E ha deciso di vederci chiaro e giovedì scorso ha avviato controlli a tappeto, mandando i propri ispettori a campionare il prodotto delle mucche di Tragliatella e degli altri quartieri che fino alla settimana scorsa si sono serviti dell'acqua fuori norma distribuita dall'acquedotto regionale dell'Arsial, il carrozzone pubblico della Regione Lazio, sfruttato come un bancomat della politica. Acqua all'arsenico che questi animali hanno bevuto per anni. I risultati degli esami sono attesi per la prossima settimana, nel frattempo tra gli allevatori regna il terrore: «Se per il nostro latte venissero confermati valori fuori legge, per noi sarebbe un danno commerciale enorme». E il danno, se le analisi accertassero la presenza di sostanze tossiche, sarebbe anche per tutti i consumatori che finora si sono nutriti con i prodotti derivati da questo latte.
"L'Europa che non c'è (mai stata) e la destra che manca".
CONSIGLIO LA LETTURA di quest'ennesimo pezzo di Forte Apache su 'Il Velino'...una provocazione o una verità?
Ai lettori la scelta...
Fabio Sabbatani Schiuma
Europa nazione, un mito infranto !
di Forte Apache
Ma che bella quest'Europa che balbetta impacciata sulla crisi Ucraina e che non riesce a prendere posizione neppure sull'assurda vicenda dei nostri due Marò in India! Inconsistente e ininfluente sullo scacchiere internazionale, ma coll'indice sempre alzato a redarguire noi reprobi: ecco come appare l' Unione Europea.
Ed ecco perché nell'approssimarsi di una delle tornate elettorali più incerte e combattute, un sentimento identitario e nazionalista spinge i vessilli dei partiti e dei movimenti di destra. Che sono saldamente in campo ovunque. E ovunque recitano un ruolo da protagonisti. Ovunque, tranne che in Italia. Alla guerra contro un'eurocrazia presuntuosa e pure un po ottusa, il nostro barcollante Stivale partecipa infatti solo con l'iniziativa territoriale leghista e con l'intuito istrionico di Beppe Grillo. Ma non con una formazione politica di destra nazionale chiaramente schierata. Perché? Semplicemente perché la destra non c'è più. Si è liquefatta. Dissolta. Il che, elaborato il lutto, ci consente di dire una verità. Dire cioè che la destra italiana si è bevuta per tanto tempo una fantastica bugia: l'idea di Europa nazione. Un cocktail improvvisato dal dosaggio incerto. Nessuno ha mai avuto il coraggio di ammetterlo. Almeno sino ad oggi. Il tabù ha resistito. Così come sempre resistono i tabù o i dogmi: evitando domande. Un Tabù costruito e teorizzato nell'Europa di ieri, quella col muro di Berlino, col mondo diviso in due blocchi, con internet, smartphone e rivoluzione dei social network ancor di la da venire. Una balla a cui in tanti abbiamo creduto. Per anni il vessillo dell'Europa nazione, ha sedotto fior di gioventù. Ed ha pure procurato una solida base programmatico-ideale a dei cinici mestieranti della politica in cerca di un qualsiasi appiglio culturale per captare consenso. Almeno, per l'appunto, sino alla recente durissima crisi. Che coincide (guarda un po gli scherzi del destino) con l'evaporare della destra dalla scena politica italiana. Schiacciata dalla superficialità, dalla supponenza e dall'incapacità del suo gruppo dirigente, la destra ha infatti collassato proprio mentre una delle sue bandiere ideali, l'Europa Nazione, mostrava chiaramente tutti i suoi limiti. Mentre naufragava la grande fuffa della " Comunità di destini ". Quando l'Europa è stata Nazione? Quali sono i tratti unificanti dei popoli del vecchio continente? Ci hanno pure provato a trovare una risposta. Addirittura in pompa magna. Con la "Convenzione per l'Europa" che per quasi un paio di anni si insediò a Bruxelles sotto la guida di Giscard d'Estaing. Alla fine però convennero che neppure i campanili, che pur ci sono da Lisbona agli Urali, avrebbero potuto dare un tratto unificante. L'unica possibilità di unificare queste terre, per millenni, si era avuta grazie alla persuasione della spada. Cioè con la conquista. Ma, per carità, guai a dirlo! Culture diverse, stili di vita diversi, mentalità diverse. Proprio nell'era dell'esaltazione delle diversità a noi toccava essere uguali per trattato. Il fallimento (silenzioso) della Convenzione avrebbe dovuto far riflettere. Ma siccome già il vento della retorica gonfiava le vele all' Euro (imposto con una tassa e senza chiederci il parere) si preferì tacere. Tutti tacquero. E tacque in special modo la destra italiana. Per calcolo. Per non dispiacere quell'allegra combriccola cui s'era prostrata in attesa di legittimazione. E perché non poteva mettere in discussione uno dei suoi dogmi fondanti. Ma, se l'abito invisibile agli stupidi -spiega Andersen- è una truffa, prima o poi l'innocenza di un bambino la svelerà. Così questa crisi che sta spolpando famiglie e nazioni intere ha svelato ai più che, se non di una truffa, questa logora retorica europeista è figlia almeno di una gigantesca utopia. Che una vera destra nazionale e popolare avrebbe dovuto denunciare. Se non fosse stata compressa nei suoi dogmi e sedotta dagli eurocrati nostrani. Perché per le élite responsabili delle sciagurate scelte di politica economica, per i detentori delle grandi ricchezze, per i politici al traino dei veri forti poteri, l'Europa è sempre e comunque una Dea. L'Europa che non si discute e che si ama. L'Europa che è il futuro e che senza di Lei il diluvio. L'Europa che si può forse correggere, ma mai e poi mai mettere in dubbio. E allora vai con l'offensiva del " comune destino ", vai con " l'irreversibilità della moneta ", vai con quell'imperativo che suona come una minaccia: " non meno, ma più Europa !". Paraponziponzipò. Il circo mediatico è schierato a tutto campo. Suona la grancassa. La compagnia di giro si esibisce nei talk show sempre nella medesima recita a soggetto. E chi è che dice no? Chi si incarica di interpretare il dissenso? Solo il Grillo nazionale, che ha la forza e la follia di urlare il dubbio e di proproporre il referendum consultivo sulla moneta-cappio. E anche il giovane Salvini che prova con questa sfida a riqualificare la Lega. Quanto a coloro che a destra cercano di rimettere insieme i cocci di una identità che appare irrimediabilmente perduta si può soltanto notare quanto sia flebile la loro vocina. Il loro distinguo misurato e impacciato, la loro argomentazione contorta. Per paura di essere silenziati. Perciò fanno precedere l'accenno di critica da una devastante premessa: " Noi siamo europeisti convinti! ". Che li consegnerà dritti dritti all'irrilevanza elettorale e politica.
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Ai lettori la scelta...
Fabio Sabbatani Schiuma
Europa nazione, un mito infranto !
di Forte Apache
Ma che bella quest'Europa che balbetta impacciata sulla crisi Ucraina e che non riesce a prendere posizione neppure sull'assurda vicenda dei nostri due Marò in India! Inconsistente e ininfluente sullo scacchiere internazionale, ma coll'indice sempre alzato a redarguire noi reprobi: ecco come appare l' Unione Europea.
Ed ecco perché nell'approssimarsi di una delle tornate elettorali più incerte e combattute, un sentimento identitario e nazionalista spinge i vessilli dei partiti e dei movimenti di destra. Che sono saldamente in campo ovunque. E ovunque recitano un ruolo da protagonisti. Ovunque, tranne che in Italia. Alla guerra contro un'eurocrazia presuntuosa e pure un po ottusa, il nostro barcollante Stivale partecipa infatti solo con l'iniziativa territoriale leghista e con l'intuito istrionico di Beppe Grillo. Ma non con una formazione politica di destra nazionale chiaramente schierata. Perché? Semplicemente perché la destra non c'è più. Si è liquefatta. Dissolta. Il che, elaborato il lutto, ci consente di dire una verità. Dire cioè che la destra italiana si è bevuta per tanto tempo una fantastica bugia: l'idea di Europa nazione. Un cocktail improvvisato dal dosaggio incerto. Nessuno ha mai avuto il coraggio di ammetterlo. Almeno sino ad oggi. Il tabù ha resistito. Così come sempre resistono i tabù o i dogmi: evitando domande. Un Tabù costruito e teorizzato nell'Europa di ieri, quella col muro di Berlino, col mondo diviso in due blocchi, con internet, smartphone e rivoluzione dei social network ancor di la da venire. Una balla a cui in tanti abbiamo creduto. Per anni il vessillo dell'Europa nazione, ha sedotto fior di gioventù. Ed ha pure procurato una solida base programmatico-ideale a dei cinici mestieranti della politica in cerca di un qualsiasi appiglio culturale per captare consenso. Almeno, per l'appunto, sino alla recente durissima crisi. Che coincide (guarda un po gli scherzi del destino) con l'evaporare della destra dalla scena politica italiana. Schiacciata dalla superficialità, dalla supponenza e dall'incapacità del suo gruppo dirigente, la destra ha infatti collassato proprio mentre una delle sue bandiere ideali, l'Europa Nazione, mostrava chiaramente tutti i suoi limiti. Mentre naufragava la grande fuffa della " Comunità di destini ". Quando l'Europa è stata Nazione? Quali sono i tratti unificanti dei popoli del vecchio continente? Ci hanno pure provato a trovare una risposta. Addirittura in pompa magna. Con la "Convenzione per l'Europa" che per quasi un paio di anni si insediò a Bruxelles sotto la guida di Giscard d'Estaing. Alla fine però convennero che neppure i campanili, che pur ci sono da Lisbona agli Urali, avrebbero potuto dare un tratto unificante. L'unica possibilità di unificare queste terre, per millenni, si era avuta grazie alla persuasione della spada. Cioè con la conquista. Ma, per carità, guai a dirlo! Culture diverse, stili di vita diversi, mentalità diverse. Proprio nell'era dell'esaltazione delle diversità a noi toccava essere uguali per trattato. Il fallimento (silenzioso) della Convenzione avrebbe dovuto far riflettere. Ma siccome già il vento della retorica gonfiava le vele all' Euro (imposto con una tassa e senza chiederci il parere) si preferì tacere. Tutti tacquero. E tacque in special modo la destra italiana. Per calcolo. Per non dispiacere quell'allegra combriccola cui s'era prostrata in attesa di legittimazione. E perché non poteva mettere in discussione uno dei suoi dogmi fondanti. Ma, se l'abito invisibile agli stupidi -spiega Andersen- è una truffa, prima o poi l'innocenza di un bambino la svelerà. Così questa crisi che sta spolpando famiglie e nazioni intere ha svelato ai più che, se non di una truffa, questa logora retorica europeista è figlia almeno di una gigantesca utopia. Che una vera destra nazionale e popolare avrebbe dovuto denunciare. Se non fosse stata compressa nei suoi dogmi e sedotta dagli eurocrati nostrani. Perché per le élite responsabili delle sciagurate scelte di politica economica, per i detentori delle grandi ricchezze, per i politici al traino dei veri forti poteri, l'Europa è sempre e comunque una Dea. L'Europa che non si discute e che si ama. L'Europa che è il futuro e che senza di Lei il diluvio. L'Europa che si può forse correggere, ma mai e poi mai mettere in dubbio. E allora vai con l'offensiva del " comune destino ", vai con " l'irreversibilità della moneta ", vai con quell'imperativo che suona come una minaccia: " non meno, ma più Europa !". Paraponziponzipò. Il circo mediatico è schierato a tutto campo. Suona la grancassa. La compagnia di giro si esibisce nei talk show sempre nella medesima recita a soggetto. E chi è che dice no? Chi si incarica di interpretare il dissenso? Solo il Grillo nazionale, che ha la forza e la follia di urlare il dubbio e di proproporre il referendum consultivo sulla moneta-cappio. E anche il giovane Salvini che prova con questa sfida a riqualificare la Lega. Quanto a coloro che a destra cercano di rimettere insieme i cocci di una identità che appare irrimediabilmente perduta si può soltanto notare quanto sia flebile la loro vocina. Il loro distinguo misurato e impacciato, la loro argomentazione contorta. Per paura di essere silenziati. Perciò fanno precedere l'accenno di critica da una devastante premessa: " Noi siamo europeisti convinti! ". Che li consegnerà dritti dritti all'irrilevanza elettorale e politica.
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sabato 8 marzo 2014
ITALIA 1944: Le Prime Donne Soldato !
Fonte: Ettore Rivabella
“La mia Mivar chiude, l’affitto gratis a chi assume 1200 italiani”
È stata per anni la storica e unica fabbrica italiana di apparecchi televisivi, ma poi sono arrivati giapponesi e coreani. Ma il proprietario, Carlo Vichi, 90 anni, non vuole veder chiudere la sua fabbrica. E ha un'idea.
“Ho un sogno. Poter dire ricominciamo a quanti ho detto: è finita”. Carlo Vichi, 90 anni, si commuove quando racconta a Repubblica la storia della unica fabbrica italiana di apparecchi televisivi, la Mivar. L’azienda di Abbiategrasso fondata nel 1945 ora però è in crisi. Inutile cercare di tener testa i colossi giapponesi e coreani. Così il patron della Mivar ha avuto un’idea: “Se una società di provata serietà accetta di fare televisori in Italia, io gli offro la mia nuova fabbrica, pronta e mai usata, gratis. Non voglio un centesimo. Ma chiedo che assuma mille e duecento italiani, abbiatensi, milanesi. Questo chiedo. Veder sorridere di nuovo la mia gente”.
La fabbrica già c’è. Non lontana dalla ‘casa madre’ di via Dante. Due piani, 120 mila metri quadri totali, parcheggi, grande mensa, presidio medico. “Insuperabile, qui ci possono lavorare in 1.200, tutto in vista senza ufficetti. Vede com’è luminosa?” dice Vichi. ”Molti pensavano che con i risparmi mi facessi una casa. Ma io ho fatto questo, immaginando tanta gente muoversi e che mi sorridesse”. Il problema è che la produzione è ferma. “Eravamo in novecento e facevamo 5.460 televisori al giorno, un milione all’anno. Ora è tutto vuoto, solo qualche scrivania. I grossi colossi c’hanno calpestato”, riflette amaro Rocco, uno degli operai storici della Mivar. “Ho disegnato televisori per venticinque anni. Anche se il vero designer è il signor Vichi, io la mano. È rimasto sempre in trincea, al suo tavolo con le rotelle in mezzo a noi, la sua morsa, le sue idee, il suo compasso. Lavorando anche di sabato e domenica”.
Fonte: Fanpage
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Mivar - Carlo Vichi |
La fabbrica già c’è. Non lontana dalla ‘casa madre’ di via Dante. Due piani, 120 mila metri quadri totali, parcheggi, grande mensa, presidio medico. “Insuperabile, qui ci possono lavorare in 1.200, tutto in vista senza ufficetti. Vede com’è luminosa?” dice Vichi. ”Molti pensavano che con i risparmi mi facessi una casa. Ma io ho fatto questo, immaginando tanta gente muoversi e che mi sorridesse”. Il problema è che la produzione è ferma. “Eravamo in novecento e facevamo 5.460 televisori al giorno, un milione all’anno. Ora è tutto vuoto, solo qualche scrivania. I grossi colossi c’hanno calpestato”, riflette amaro Rocco, uno degli operai storici della Mivar. “Ho disegnato televisori per venticinque anni. Anche se il vero designer è il signor Vichi, io la mano. È rimasto sempre in trincea, al suo tavolo con le rotelle in mezzo a noi, la sua morsa, le sue idee, il suo compasso. Lavorando anche di sabato e domenica”.
Fonte: Fanpage
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venerdì 7 marzo 2014
Dal Comune di Roma Capitale !
8 marzo
8 marzo - Giornata Internazionale della Donna
Le molteplici tematiche al femminile nell’intenso programma di iniziative organizzato da Roma Capitale in Campidoglio e in tutta la città. Incontri, spettacoli, mostre, proiezioni nei vari spazi culturali, in centro e in periferia. E per tutte le donne ingresso gratuito nei musei comunali. Il programma completo degli appuntamenti.
Operativo
il nuovo servizio online che consente di monitorare lo stato di evoluzione
delle istruttorie delle pratiche di condono. Per accedere al servizio è
necessario registrarsi come utente identificato sul portale di Roma Capitale.
Presentati
i progetti per il ripristino delle frane di via del Foro Italico e via
Cassia/piazza Giuochi Delfici causate dall’alluvione del 31 gennaio scorso.
Entro fine marzo l’inizio degli interventi e la riapertura di via Bausan e via
Malagrotta.
Al via in
zona Pantheon i controlli sugli arredi esterni dei pubblici esercizi. Verifiche
sulle autorizzazioni e le superfici di suolo pubblico occupato. Posizionate
borchie provvisorie per delimitare i dehors e sequestrate attrezzature non in
regola.
Prosegue
il cammino del progetto Roma città “resiliente”, finanziato dalla Rockefeller
Foundation. In Campidoglio i responsabili della fondazione americana. Un
milione di dollari sarà impegnato in un piano di consolidamento della fragilità
del territorio e nel restauro e valorizzazione dei beni archeologici.
Restituire
a Lampedusa la vocazione agricola e dare lavoro ai migranti che vi sbarcano.
Questi gli obiettivi del progetto di “Terra!Onlus” patrocinato da Roma Capitale
e dal Comune di Lampedusa. Il 13 aprile domenica speciale ai Fori Imperiali per
lanciare la campagna sull’iniziativa.
Innovazione
tecnologica al servizio di una metropoli intelligente. Un Convegno tenuto in
Campidoglio lancia lo “smart city lab”. Per sviluppare gli strumenti hi-tech,
la connettività, l’informazione, e quindi l’efficienza energetica, le reti di
trasporto collettivo, gli stili di vita eco-compatibili.
Utilizzare
l’auto solo se e quando serve con il nuovo servizio di car sharing che copre
un’area di 100km quadrati all’interno del GRA. La vettura si preleva e
riconsegna in qualsiasi luogo e in ogni momento. Le prime 300 Smart a disposizione
dal 15 marzo, a fine mese saranno 500. Modalità di iscrizione e costi del
servizio.
Condividere
l’auto dividendo i costi diventa più facile con il nuovo sistema sviluppato
dall’Agenzia per la Mobilità. La nuova App parte dal “Cerca percorso” già
presente nel portale e mostra le diverse soluzioni di viaggio, oltre ai tempi
di arrivo, allo stato del traffico, ai costi.
La proroga
si è resa necessaria per compensare i giorni di blocco temporaneo dei nuovi
accessi ai servizi online di Roma Capitale. Tutte le novità in vigore e i
numeri utili.
Duemila
gli studenti delle superiori che hanno aderito alla campagna dell’Assessorato
alla Scuola per combattere l’omofobia e la transfobia sui banchi di scuola: in
corso incontri dedicati, un’indagine e un concorso. Il 16 maggio i risultati
della ricerca e la premiazione del concorso.
Rappresentazioni
femminili e maschili, linguaggio delle pratiche educative, discriminazioni di
genere e bullismo. Questi i temi del corso dedicato a 200 tra educatrici e
insegnanti, che vuole promuovere fin dall’infanzia la “cultura del rispetto”.
Venerdì 7
marzo ultimo giorno per richiedere i contributi concessi dal Campidoglio alle
famiglie colpite dall’alluvione. Prorogato al 16 marzo il termine per le
iscrizioni alle scuole dell’infanzia, e al 13 marzo quello per aderire al
censimento clochard. Le altre scadenze.
Dalla
riapertura dello Sportello Fuori Orario in II Municipio alla
“cine-tele-maratona” dedicata ai Promessi Sposi in XII. Informazioni e novità
dai Municipi di Roma.
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8 marzo - Giornata Internazionale della Donna
Le molteplici tematiche al femminile nell’intenso programma di iniziative organizzato da Roma Capitale in Campidoglio e in tutta la città. Incontri, spettacoli, mostre, proiezioni nei vari spazi culturali, in centro e in periferia. E per tutte le donne ingresso gratuito nei musei comunali. Il programma completo degli appuntamenti.
Servizi
Divieto di utilizzo di acqua in aree rurali dei municipi XIV e XV. Dove rifornirsi di acqua potabile
Riguarda
500 utenze il divieto di utilizzo per il consumo umano di acqua proveniente
dagli acquedotti rurali dell’agenzia regionale ARSIAL. Il testo dell’ordinanza,
l’elenco di tutte le utenze interessate e i luoghi dove trovare i serbatoi
mobili per rifornirsi di acqua potabile.Divieto di utilizzo di acqua in aree rurali dei municipi XIV e XV. Dove rifornirsi di acqua potabile
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giovedì 6 marzo 2014
NORMATIVA: Aggiornamenti e Opportunità da PMI
Conto Termico: pubblicato il Bando per l'iscrizione ai Registri 2014 con i
termini per il via alla presentazione delle domande.
A disposizione delle aziende che effettuano investimenti innovativi ben
340 milioni di euro a sportello: sovvenzioni fino al 75% della spesa, fino a
esaurimento scorse.
Inaugurata sul sito del Dipartimento delle Finanze la sezione “IMU/IUC”
per la consultazione semplice ed immediata delle delibere comunali su aliquote
e regolamenti in tema di IMU, TASI e TARI.
La classifica dei partner commerciali B2B più virtuosi e affidabili in
Italia per area geografica, dimensione aziendale, costituzione e settore
merceologico.
Entrano in vigore le nuove regole della mediazione tributaria: gli atti ai
quali si applicano e le novità.
Al via una nuova piattaforma integrata di servizi per l’e-commerce grazie
all’intesa tra Poste Italiane e Agenzia ICE.
Il nuovo trend del mercato delle licenze software usate che consente alle
imprese di ridurre i costi ed ottenere liquidità. mercoledì 5 marzo 2014
Monito dell'UE sui conti italiani. Governo "colpa della recessione"
(AGI) - Roma, 5 mar. - Il Mef risponde alle 'bacchettate' dell'Europa sui conti italiani.
"La competitivita' dell'economia italiana e' oggi limitata dall'elevato cuneo fiscale sul costo del lavoro, un problema che il Governo si accinge ad affrontare con determinazione".
Lo afferma il ministero dell'Economia in una nota commentando i rilievi dela Commissione Europea.
Tuttavia, sottolinea il Tesoro, "la capacita' di reazione dell'economia e il ribilanciamento dei conti con l'estero consentono di avere fiducia sulla presenza di una forte capacita' di adattamento e flessibilità del sistema produttivo nazionale". "Per contrastare la recessione - spiega il Tesoro - le aziende manifatturiere italiane hanno fatto ricorso alla riduzione dei costi di produzione, al miglioramento qualitativo dei prodotti e al contenimento dei prezzi e dei margini di profitto e questo ha permesso un netto miglioramento dei conti verso l'estero. Cio' ha permesso di ottenere un miglioramento della bilancia commerciale che e' passata nel breve arco di 3 anni da un deficit di 30 miliardi nel 2010 a un surplus di quasi 10 miliardi nel 2013.
Fonte: AGI - Articolo Completo QUI !
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"La competitivita' dell'economia italiana e' oggi limitata dall'elevato cuneo fiscale sul costo del lavoro, un problema che il Governo si accinge ad affrontare con determinazione".
Lo afferma il ministero dell'Economia in una nota commentando i rilievi dela Commissione Europea.
Tuttavia, sottolinea il Tesoro, "la capacita' di reazione dell'economia e il ribilanciamento dei conti con l'estero consentono di avere fiducia sulla presenza di una forte capacita' di adattamento e flessibilità del sistema produttivo nazionale". "Per contrastare la recessione - spiega il Tesoro - le aziende manifatturiere italiane hanno fatto ricorso alla riduzione dei costi di produzione, al miglioramento qualitativo dei prodotti e al contenimento dei prezzi e dei margini di profitto e questo ha permesso un netto miglioramento dei conti verso l'estero. Cio' ha permesso di ottenere un miglioramento della bilancia commerciale che e' passata nel breve arco di 3 anni da un deficit di 30 miliardi nel 2010 a un surplus di quasi 10 miliardi nel 2013.
Fonte: AGI - Articolo Completo QUI !
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martedì 4 marzo 2014
Marò: scomparse le prove d'innocenza !
Quanto accaduto nelle acque indiane è stato documentato ma foto e filmati con i riscontri dell’innocenza sono spariti.
Un giallo nella vicenda dei marò: lo scontro all'origine del caso, avvenuto in acque internazionali il 15 febbraio del 2012, con Latorre e Girone a bordo della nave italiana Enrica Lexie, è stato filmato e fotografato. In quelle immagini, mai mostrate, c’è la prova dell’innocenza dei due fucilieri.
Su questo ha indagato Toni Capuozzo, giornalista di lungo corso, da tempo impegnato per fare luce sulla vicenda. Nei giorni scorsi si è recato in India, acquisendo una serie di importanti notizie raccontate nella puntata di ieri sera della trasmissione «Terra!», Su Rete 4. Capuozzo, attraverso una serie di fonti «che preferiscono rimanere anonime e non potrebbe essere altrimenti», ha appurato che il tentativo di abbordaggio dell’Enrica Lexie da parte di un barchino, respinto poi dall’intervento dei fucilieri, è stato fotografato e filmato.
Fonte: IL TEMPO - Articolo Completo QUI !
QUI LA VICENDA DEI NOSTRI MARO' !
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Un giallo nella vicenda dei marò: lo scontro all'origine del caso, avvenuto in acque internazionali il 15 febbraio del 2012, con Latorre e Girone a bordo della nave italiana Enrica Lexie, è stato filmato e fotografato. In quelle immagini, mai mostrate, c’è la prova dell’innocenza dei due fucilieri.
Su questo ha indagato Toni Capuozzo, giornalista di lungo corso, da tempo impegnato per fare luce sulla vicenda. Nei giorni scorsi si è recato in India, acquisendo una serie di importanti notizie raccontate nella puntata di ieri sera della trasmissione «Terra!», Su Rete 4. Capuozzo, attraverso una serie di fonti «che preferiscono rimanere anonime e non potrebbe essere altrimenti», ha appurato che il tentativo di abbordaggio dell’Enrica Lexie da parte di un barchino, respinto poi dall’intervento dei fucilieri, è stato fotografato e filmato.
Fonte: IL TEMPO - Articolo Completo QUI !
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lunedì 3 marzo 2014
Cosa sta accadendo in Ucraina? Perché è sbagliato attaccare la Russia?
Perché è sbagliato attaccare la Russia?
Il mondo vive di equilibri, tra poteri e potenze. Un po’ come la democrazia. Non possiamo avere una maggioranza senza una opposizione. Lo stesso meccanismo regola il mondo. Immaginate ora un mondo globalista soggetto a una unica potenza che regola tutto. Sarebbe una dittatura che non darebbe spazio a nessuna libertà. La presenza di altri blocchi di potere è essa stessa una garanzia di libertà, oltre quel che questi poteri rappresentano.
Fonte: ImolaOggi - Articolo Completo QUI !
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Il mondo vive di equilibri, tra poteri e potenze. Un po’ come la democrazia. Non possiamo avere una maggioranza senza una opposizione. Lo stesso meccanismo regola il mondo. Immaginate ora un mondo globalista soggetto a una unica potenza che regola tutto. Sarebbe una dittatura che non darebbe spazio a nessuna libertà. La presenza di altri blocchi di potere è essa stessa una garanzia di libertà, oltre quel che questi poteri rappresentano.
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Oscar, 'La grande bellezza' miglior film straniero'
Trionfo dell'Italia a Hollywood, premiata dopo 15 anni da 'La vita è bella' di Benigni. Tweet di Renzi: Orgoglio italiano per Sorrentino e per il suo film 'La Grande Bellezza'.
"La grande bellezza" di Paolo Sorrentino ha vinto l'Oscar per il miglior film straniero. "Grazie alle mie fonti di ispirazione Federico Fellini, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona, a Roma, a Napoli e alla mia più grande bellezza personale, Daniela, Anna e Carlo". Queste le prime parole di Paolo Sorrentino sul palco del Dolby Teathre dopo aver ricevuto l'Oscar per "La Grande Bellezza".
L'Oscar torna in Italia dopo 15 anni. L'ultimo ad aver conquistato la statuetta era stato Roberto Benigni con "La vita è bella" nel 1999. Ad annunciare la vittoria della "Grande Bellezza" sono stati Ewan McGregor e Viola Dacis. Sorrentino ha ricevuto il premio insieme a un entusiasta Toni Servillo e il produttore Nicola Giuliano.
Il neoministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha chiamato al telefono Sorrentino per esprimergli "gioia e ringraziamenti". "Al risveglio - ha scritto su Twitter - sarà per l'Italia un'iniezione di fiducia in se stessa. Viva Sorrentino, viva il cinema italiano! Quando il nostro Paese crede nei suoi talenti e nella sua creatività, torna finalmente a vincere".
Orgoglio italiano per Paolo Sorrentino e per il suo film 'La Grande Bellezza'. Così di buon mattino il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un tweet plaude all' Oscar italiano: "in queste ore dobbiamo pensare ad altro e lo stiamo facendo. Ma il momento orgoglio italiano per Sorrentino e La Grande Bellezza ci sta tutto".
Il vero vincitore dell'86/ma edizione degli Oscar è però Gravity di Alfonso Cuaròn che si porta a casa ben 7 statuette su 10 nomination, tra cui anche regia e montaggio. Miglior film, però, è 12 anni schiavo. Miglior attore protagonista Mattew McConaughey, miglior attrice Cate Blanchett.
Fonte: ANSA
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"La grande bellezza" di Paolo Sorrentino ha vinto l'Oscar per il miglior film straniero. "Grazie alle mie fonti di ispirazione Federico Fellini, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona, a Roma, a Napoli e alla mia più grande bellezza personale, Daniela, Anna e Carlo". Queste le prime parole di Paolo Sorrentino sul palco del Dolby Teathre dopo aver ricevuto l'Oscar per "La Grande Bellezza".
L'Oscar torna in Italia dopo 15 anni. L'ultimo ad aver conquistato la statuetta era stato Roberto Benigni con "La vita è bella" nel 1999. Ad annunciare la vittoria della "Grande Bellezza" sono stati Ewan McGregor e Viola Dacis. Sorrentino ha ricevuto il premio insieme a un entusiasta Toni Servillo e il produttore Nicola Giuliano.
Il neoministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha chiamato al telefono Sorrentino per esprimergli "gioia e ringraziamenti". "Al risveglio - ha scritto su Twitter - sarà per l'Italia un'iniezione di fiducia in se stessa. Viva Sorrentino, viva il cinema italiano! Quando il nostro Paese crede nei suoi talenti e nella sua creatività, torna finalmente a vincere".
Orgoglio italiano per Paolo Sorrentino e per il suo film 'La Grande Bellezza'. Così di buon mattino il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un tweet plaude all' Oscar italiano: "in queste ore dobbiamo pensare ad altro e lo stiamo facendo. Ma il momento orgoglio italiano per Sorrentino e La Grande Bellezza ci sta tutto".
Il vero vincitore dell'86/ma edizione degli Oscar è però Gravity di Alfonso Cuaròn che si porta a casa ben 7 statuette su 10 nomination, tra cui anche regia e montaggio. Miglior film, però, è 12 anni schiavo. Miglior attore protagonista Mattew McConaughey, miglior attrice Cate Blanchett.
Fonte: ANSA
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domenica 2 marzo 2014
sabato 1 marzo 2014
La rocca di Cagliostro si sbriciola sotto la pioggia: una frana si stacca dalla rupe di San Leo
L’antico borgo ospitò Dante e San Francesco. Gli ambientalisti chiedono aiuto alla Protezione Civile.
Il primo boato qualcuno lo sente giovedì mattina. Nel pomeriggio, alle 17.40, il sindaco di San Leo, Mauro Guerra, scende dalla rocca: la parete nordest è intatta. Venti minuti dopo una nuvola di polvere avvolge la valle. «Una fetta di calcare di migliaia di metri cubi, forse 450 mila, è collassata su se stessa - racconta il primo cittadino -. I testimoni dicono che il ribaltamento è durato 15-20 secondi». Ieri mattina nuovi crolli, per fortuna non ci sono vittime, le abitazioni per ora sono salve, danneggiato solo un acquedotto rurale.
Fonte: IL CORRIERE DELLA SERA - Articolo Completo QUI !
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Il primo boato qualcuno lo sente giovedì mattina. Nel pomeriggio, alle 17.40, il sindaco di San Leo, Mauro Guerra, scende dalla rocca: la parete nordest è intatta. Venti minuti dopo una nuvola di polvere avvolge la valle. «Una fetta di calcare di migliaia di metri cubi, forse 450 mila, è collassata su se stessa - racconta il primo cittadino -. I testimoni dicono che il ribaltamento è durato 15-20 secondi». Ieri mattina nuovi crolli, per fortuna non ci sono vittime, le abitazioni per ora sono salve, danneggiato solo un acquedotto rurale.
Fonte: IL CORRIERE DELLA SERA - Articolo Completo QUI !
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