lunedì 25 ottobre 2010

Bandi aperti per le Imprese.

Ecco l'elenco di alcuni bandi aperti per finanziamenti destinati alle imprese, gestiti da Sviluppo Lazio, dalle altre società del Gruppo e da altre istituzioni nazionali e locali. Per il quadro completo delle normative e per avere maggiori informazioni sulle leggi e i bandi aperti consulta il sito @gevolazio (www.sviluppo.lazio.it/agevolazio) o chiama i Numeri verdi InformaLazio 800 264 525) e InformaPOR (800 914 625, per i bandi POR FESR).
- Incentivi a favore degli Enti locali e degli altri datori di lavoro pubblici per l’assunzione a tempo indeterminato di Lavoratori Socialmente Utili (LSU). Prenotazione on line sul sito www.incentivi.lazio.it.
- L.R. 29/96 'Imprenditoria giovanile': bando sempre aperto fino a esaurimento fondi. La Legge regionale 29/96 ha come obiettivo favorire la creazione e il rafforzamento di imprese giovanili, femminili e di lavoratori svantaggiati.
- L. 266/97 art. 14 - Finanziamenti per lo sviluppo imprenditoriale in aree urbane depresse: il Comune di Roma finanzia progetti di investimento e sviluppo di piccole e micro imprese nuove o esistenti in aree di degrado urbano. Per saperne di più: http://www.autopromozionesociale.it/
- L.R. 19/99 'Prestito d'onore': obiettivo della legge è favorire la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile. Permette di avere supporto e assistenza nella fase di avvio dell'attività, concedendo fino a 30.000 euro di contributo-finanziamento. ATTENZIONE: in considerazione dell'insufficienza di fondi, per le domande presentate a partire dal 01/02/2009 sono sospesi i termini previsti per il completamento dell´iter valutativo, di cui all'art. 8.1 della DGR n. 1082 del 04/04/2000. Per tali progetti, l'istruttoria resterà pertanto sospesa fino ad espressa autorizzazione da parte della Regione Lazio. Vedi anche: http://www.biclazio.it/ .
- L.R. 2/85 - Assistenza tecnico-finanziaria a favore delle Pmi del Lazio: prevede interventi finanziari nel capitale di rischio delle Pmi operanti nei settori ad alta tecnologia e/o nella cosiddetta 'nuova economia'. Per saperne di più: http://www.filas.it/ .
- L. 240/81 - Contributi in favore di imprese artigiane: contributi in conto canoni sulle operazioni di locazione finanziaria effettuate in favore di imprese, cooperative e consorzi artigiani per l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e immobili. Per saperne di più: http://www.artigiancassa.it/ .
- L. 949/52 - Finanziamenti per imprese artigiane: contributi in conto interessi alle imprese artigiane per l'ampliamento e l'ammodernamento dei locali, per l'acquisto di macchine, attrezzi e autoveicoli nuovi, per la formazione di scorte di materie prime e di prodotti finiti. Per saperne di più: http://www.artigiancassa.it/ .
- L.R. 32/97 - Interventi a favore delle attività di autoveicoli in servizio da piazza - Taxi e di noleggio con conducente: contributi per l'acquisto o il rinnovo dell'autoveicolo e per l'installazione sul veicolo di radio di servizio, allestimenti speciali, divisori per la sicurezza. Per saperne di più: http://www.artigiancreditolazio.it/ .

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martedì 19 ottobre 2010

Pensioni: la Bomba delle Partite IVA

La Rete, come ha scritto anche Cristina Maccarrone su Walkonjob sta diffondendo a ritmo vertiginoso la dichiarazione di Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps, che a margine di un convegno ha detto: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale". Questo è o sarà a breve un fatto politico che, lungi il catastrofismo apocalittico, causerà sommosse di piazza.

I contributi degli iscritti alla gestione separata dell'Inps nella quale rientrano, fra gli altri, collaboratori a progetto e liberi professionisti stanno pagando contributi per ripianare i buchi dell'istituto di previdenza e pagare le pensioni di oggi.
Pensioni censurate: precari e partite Iva, l'Inps ruba il futuro in busta paga. Parla Anna Soru (Acta)

Pubblicato da Eleonora Bianchini alle 11:45

"Ci bastonano senza pudore ormai. E sono ben consapevoli che scatterebbe la rivolta sociale, per cui è meglio stare zitti". La Rete, come ha scritto anche Cristina Maccarrone su Walkonjob sta diffondendo a ritmo vertiginoso la dichiarazione di Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps, che a margine di un convegno ha detto: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".

Questo è o sarà a breve un fatto politico che, lungi il catastrofismo apocalittico, causerà sommosse di piazza. I contributi degli iscritti alla gestione separata dell'Inps nella quale rientrano, fra gli altri, collaboratori a progetto e liberi professionisti stanno pagando contributi per ripianare i buchi dell'istituto di previdenza e pagare le pensioni di oggi. Ovvero di chi, prima della riforma, era a regime retributivo. I sindacati difendono i loro iscritti e tacciono sulla dichiarazione di Mastrapasqua. Noi abbiamo approfondito lo scenario insiema ad Anna Soru, Presidente di Acta, Associazione Consulenti Terziario Avanzato.
"La situazione è drammatica per tutti quelli iscritti alla gestione separata, sia collaboratori che partite Iva", spiega Anna. "In qualche modo siamo tutti precari".
Cosa pensi delle dichiarazioni di Mastrapasqua?
Ha confermato quello che diciamo da sempre. Ma credevamo che quanto meno sopravvivesse ancora il pudore.
E' sorprendente che nessuno reagisca. Non c'è la consapevolezza di quello che spetta con la gestione separata. Nei mesi scorsi abbiamo fatto una campagna per richiedere l'invio della busta arancione(che fornisce una proiezione annuale della pensione totale maturata da ogni lavoratore, ndr) ai liberi professionisti. Anche Sacconi aveva garantito l'invio a giugno, ma non si è visto nulla. Poi è arrivata la smentita dell'Inps che non prometteva più le proiezioni ma il conteggio di quanto era stato versato.
L'Inps ha comunicato infatti di fornire user e password per verificare online i contributi versati.
Anche questa strategia è solo un deterrente per insabbiare l'informazione. Tanti per pigrizia non vanno sul sito, ma aprono la posta che arriva a casa. E ripeto, le informazioni che vengono fornite dal sito sui contributi versati non sono leggibili in termini pensionistici.
I sindacati hanno reagito?
No, non hanno fatto nulla. Difendono i tesserati, chi è già in pensione o chi deve andarci. E che ha la gestione separata e ricade nel sistema contributivo generalmente non è iscritto.
Quindi a chi rivolgersi?
Acta sta valutando cosa fare, certamente useremo la Rete. Mastrapasqua sa benissimo che scoppierebbe la rivolta sociale se i lavoratori fossero informati. La proposta di Cazzola e Treu vuole modificare in senso migliorativo la riforma delle pensioni. Il fatto è che hanno risolto il problema del bilancio dell'Inps nelle nostre tasche. Non puoi chiedere il 26% di contributi se in cambio riceverai una pensione ridicola.
La riforma delle pensioni è stata il punto di rottura.
Sì, il nostro sistema è passato da retributivo a contributivo. Adesso è proporzionale a quanto hai versato, ma i coefficienti sono molto bassi e la rivalutazione è legata al Pil, peggiorato ora con la recessione. Per intenderci, anche se hai versato una cifra cospicua, la pensione lorda sarà intorno al 40% dell'ultimo reddito, nel peggiore dei casi al 30%.
Quindi tutti i lavoratori della gestione separata condividono lo stesso futuro pensionistico.
Sì. In particolare, tutti gli iscritti alla gestione separata rientrano nel regime contributivo. Negli anni Novanta, ai tempi della riforma, si pensava a un meccanismo per frenare la spesa pensionistica. Il risultato è che chi lavorava allora ha scaricato i costi sui lavoratori di oggi. I primi col nuovo regime andranno in pensione intorno al 2030. Quindi non fanno notizia e sono ancora meno numerosi, nonostante il trend in ascesa.
Negli altri paesi i lavoratori a gestione separata, però, riescono a fare proiezioni.
Sì, tutto è cominciato nei paesi del Nord. Sarebbe civile informare i lavoratori che almeno potrebbero pensare a una pensione integrativa. Certo, ma maggior parte non se lo può permettere visto che versa all'Inps il 26% dello stipendio.
In tanti hanno proposto in Rete di non pagare più i contributi.
Non è facile. Le multe sono carissime. O smetti di lavorare o paghi.

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lunedì 18 ottobre 2010

Le bugie degli ambientalisti.

“Profeti di sventura avevano predetto che saremmo stati 8 miliardi nel 2000, in verità la popolazione del pianeta supera di poco i 6 miliardi. Ambientalisti votati al catastrofismo ci avevano raccontato che le foreste stanno scomparendo, e invece le ultime rilevazioni satellitari ci mostrano che dal 1982 al 1999 l’area di boschi e foreste sulla terra è aumentata del 6%. Ecologisti dell’ultima ora ci avevano detto che i mari si sarebbero sollevati di centinaia di centimetri, e che l’Adriatico sarebbe arrivato fino a Mantova, ma il livello del Mediterraneo sta scendendo.

Deforestazione, crisi dell’acqua, esplosione demografica, inquinamento atmosferico, buco dell’ozono, esaurimento delle risorse, effetto serra …Gli SOS lanciati dalle organizzazioni ambientaliste profetizzano la fine prossima del pianeta. Gli autori dimostrano attraverso una documentazione schiacciante, ricca di dati e casi concreti, che il solo scopo di queste organizzazioni è raccogliere fondi per operazioni demagogiche, ideologiche e politiche che nulla hanno a che fare con la salvaguardia della terra.”
Questa è la descrizione del libro “Le bugie degli ambientalisti”, pubblicato nel 2004, che consigliamo sicuramente a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza delle tematiche ambientali evitando le strumentalizzazioni e la disinformazione dei pseudo-ambientalisti di casa nostra. Il libro “Le bugie degli ambientalisti” è stato realizzato da Riccardo Calcioli (docente al Master in scienze ambientali del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum e presidente del CESPAS (Centro Europeo di Studi su Popolazione, Ambiente e Sviluppo) e Antonio Gaspari (direttore del Master in scienze ambientali del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum e direttore del dipartimenti Uomo e Ambiente del CESPAS. Editore Piemme, prefazione di Tullio Regge.
In questo libro vengono trattati argomenti che comprendono: sovrappopolazione, sviluppo sostenibile, principio di precauzione, riscaldamento globale, deforestazione, la scomparsa della specie, gli OGM, l’inquinamento atmosferico. Viene poi analizzato il fenomeno ecologista come negazione della realtà e descritte le attività dei cosiddetti “signori della Terra” comprendenti Greenpeace, la multinazionale dell’ambientalismo, la poco nobile storia del WWF e le bizzarre previsioni del Worldwatch Institute.

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domenica 17 ottobre 2010

Halloween a Roma

Brividi nella Notte delle Streghe, in bicicletta, sulla carta, al cinema con Dylan Dog.

Pubblicato: sabato 16 ottobre 2010 da Cut-tv's
Ci sono tanti modi di festeggiare o usare Halloween, prendendo in prestito le suggestioni di un a festa quasi esclusivamente commerciale per piegarla ai propri gusti e desideri.
Qualcuno approfitterà del Festival del Cinema di Roma per trascorrere il 31 ottobre con Dylan Dog, o meglio con la sua incarnazione cinematografica nell’anteprima dell’attesissimo Dylan Dog: Dead of Night di Kevin Munroe, nelle sale solo da marzo 2011.
I diavoli mascherati che sfrecciano nella notte della capitale senza freni inibitori, e forse non solo quelli, si stanno dando appuntamento on line per correre l’Halloween Race che partirà il 30 Ottobre 2010 alle 15.00 dallo Stadio dei marmi.
Fissati o meno, senza freni, cambio, limiti di velocità, e forse anche un pizzico di buonsenso, quelli di Roma in Fissa, con il sito off-line fino al 29 ottobre, approfitteranno di Halloween per correre in bicicletta come pazzi per i sette colli di Roma.
Per chi preferisce brividi più statici, la programmazione del Cineclub Detour il 20, 30 e 31 ottobre festeggia un Happy Halloween davanti al grande schermo con la scia di cadaveri lasciati dalla Sexy Killer di Miguel Martì.
Chi è convinto che ferisce più una penna di una spada, potrà approfittare dell’Halloween Script riversando idee e parole spaventose al concorso a tema per soggetti cinematografici di genere horror, tenuto da sabato 30 ottobre a lunedì 1 novembre 2010 all’UGC CINÈ CITÈ di Parco Leonardo, tra workshop, effetti speciali, anteprime cinematografiche e giochi di ruolo.
Qualcuno potrebbe preferire una passeggiata serale nel rione Ponte a caccia dei Fantasmi di Roma, un incontro ravvicinato con Il Fantasma di Berenice al Teatro di Marcello, partecipando alla visita guidata con animazione teatrale e musicale organizzata sabato 30 dall’Associazione Culturale GENTI E PAESI, o un garden tour flessibile tra i giardini segreti del Lazio e i colori dell’autunno dei gioielli botanici di Roma, della Tuscia e dell’ Agro Pontino
In prossimità del giorno dei morti una visita al cimitero non è esclusa, anche se una passeggiata tra i viali, le tombe e le spoglie mortali di tante vite andate (dove, è una questione di fede e/o filosofia) potrebbe essere utile anche in altri periodi dell’anno, per riflettere su tante cose più terrene strettamente legate alla nostra caducità.
Con la scusa si Halloween intanto, festa commerciale per molti ma anche un espediente giocoso per sdrammatizzare ed esorcizzare paure viscerali, meglio abbondare con i festeggiamenti che preferite, dei quali la nostra labile ed imprevedibile vita non dovrebbe ami restare a corto.

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giovedì 14 ottobre 2010

La RAI e Santoro :-(

Da Il Tempo
Notizie - Politica
A Viale Mazzini.
Riva Destra protesta contro Michele
«Santoro...non è la Rai».Con questo striscione e con un "vaffa..." collettivo intonato al «berretto rosso» di Annozero il movimento Riva Destra ha protestato ieri davanti alla sede Rai di Viale Mazzini. Un sit-in a favore della sospensione di Michele Santoro e in difesa della libertà di Mauro Masi di sanzionare un dipendente che «insulta pubblicamente il direttore generale». Assieme al movimento i circoli del Pdl Garbatella e Colle Oppio, e la Fiamma tricolore. Durante la protesta sono intervenuti e hanno preso parola il senatore del Pdl Domenico Gramazio, il segretario nazionale della Fiamma tricolore Luca Romagnoli e il coordinatore regionale del Movimento per l'Italia con Daniela Santanchè - Pdl, Fabio Sabbatani Schiuma.

mercoledì 13 ottobre 2010

ITALIA-SERBIA - Fermati i responsabili degli incidenti.

Preso anche il teppista mascherato.

Dopo una notte di violenze sono stati portati in questura a Genova gli ultrà serbi che hanno messo a ferro e fuoco la città. Tra i 17 arrestati c'è l'uomo incappucciato che ha guidato il lancio di petardi e fumogeni costringendo all'annullamento del match.
GENOVA - Sono stati arrestati i teppisti responsabili degli scontri a Genova in occasione dell'incontro tra Italia e Serbia per le qualificazioni a Euro 2012. Tra i fermati c'è anche l'uomo incappucciato che, salito sulle barriere divisorie dello stadio Marassi, aveva guidato il lancio di petardi e fumogeni che ha portato all'annullamento della partita. A quanto si apprende, dopo ore di tensione con la polizia italiana, i serbi sono stati convinti a salire sul pullman che avrebbe dovuto ricondurli in patria. Le forze dell'ordine hanno invece scortato il mezzo verso la questura. Secondo i responsabili dell'ordine pubblico, "è stato evitato un altro Heysel". La polizia autostradale nella notte ha predisposto un piano di evacuazione dei pullman degli altri tifosi serbi, e il deflusso si è completato regolarmente.
FERMATE 17 PERSONE - Le persone fermate sarebbero 17, altre 35 sono state denunciate, oltre cento sono in via di identificazione attraverso i fermati della Digos. Ivan Bogdanov, questo il nome dell'uomo incappucciato le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, è stato scovato dagli agenti nel vano motore di uno dei pullman dei tifosi nel quale aveva tentato di nascondersi. Le forze dell'ordine lo hanno identificato grazie a un tatuaggio: sul braccio dell'ultrà trentenne è impressa infatti la data 1389, che ricorda la battaglia della Piana dei Merli contro i Turchi, mito fondante dello spirito ultranazionalista serbo. Vari i reati contestati, dal danneggiamento al lancio di oggetti pericolosi alla resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Tra gli arrestati c'è anche un ragazzo italiano che stava attaccando i tifosi serbi con una spranga.
I FERITI SONO 16 - Negli incidenti, iniziati già prima del match e proseguiti per tutta la notte, sono rimaste ferite 16 persone, tra cui anche due carabinieri. Agli ultrà serbi sono stati sequestrati bastoni, spranghe e coltelli. Secondo fonti interne alla questura i carabinieri feriti, appartenenti al Battaglione Liguria, non hanno riportato lesioni gravi. Tra gli ultras, uno solo è stato ricoverato.
NAZIONALE SERBA PARTITA - Nella notte, è rientrata a Belgrado anche la nazionale di calcio serba. I calciatori hanno espresso grande rammarico per quanto accaduto allo stadio Luigi Ferraris, ma si sono astenuti dal fare ulteriori commenti sul comportamento dei presunti tifosi serbi. "Non erano venuti soli a Genova", ha osservato da parte sua il presidente della Federcalcio serba, Tomislav Karadzic, confermando in sostanza quanto da lui detto ieri sera a Genova subito dopo la sospensione della partita: per Karadzic infatti si sarebbe trattato di un piano preordinato della tifoseria ultras per creare incidenti e far saltare l'incontro.
SCUSE AMBASCIATORE - Questa mattina sono arrivate le scuse dell'ambasciatore serbo: "Questi teppisti non rappresentano i sentimenti nel comportamento del popolo serbo": "ci vergogniamo e ci scusiamo". E' quanto ha detto l'ambasciatore serbo a Roma, la signora Sanda Raskovic-Ivic, parlando con i giornalisti a margine di un convegno a Belgrado.
SINDACO: "CHI LI HA FATTI ENTRARE?" - "Mi domando una cosa: chi ha permesso a questi disgraziati di entrare in Italia?". E' quanto si chiede il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ancora scossa per quanto accaduto ieri sera, in occasione della gara, mai disputata, tra gli azzurri e la Serbia. "Va fatta chiarezza. Non è possibile distruggere un pezzo di città, oltre che portare un'ombra ancora più pesante sul calcio, per non aver saputo prevenire. Secondo me, è mancata a monte la capacità di individuare questi delinquenti". La Vincenzi rivela tra l'altro che "diverse ore prima, alcune centinaia di questi che non possono chiamarsi tifosi si sono radunati. Dopo una fase iniziale in cui sembravano chiassosi, scomposti ma non particolarmente delinquenziali, hanno cominciato a correre, sono volate bottiglie, sono stati imbrattati muri preziosi di palazzi antichi e hanno cominciato a fare i loro bisogni ovunque". Il sindaco si era anche messo in contatto con la questura "e mi sono sentita dire che gli agenti erano lì ma che quelli erano dei delinquenti e si doveva evitare che finisse in tragedia. Ho capito che c'era una linea morbida per evitare la tragedia"
SCHIFANI: "VOLTO PEGGIORE DELL'EUROPA" - "Quello che è accaduto ieri allo stadio di Genova, in occasione dell'incontro Italia-Serbia, alla presenza di molti ragazzi e di una scolaresca, mostra il volto peggiore di un'Europa ancora troppe volte attraversata dalla violenza di chi rifiuta la civiltà, la dignità, il rispetto della persona". Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani. (13 ottobre 2010)
Fonte: La Repubblica

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domenica 10 ottobre 2010

L'Ordine degli Avvocati di Roma e' stato accreditato.

"Organismo di mediazione forense di Roma" - L'Ordine degli Avvocati di Roma e' stato accreditato, in data 1.10.2010, dal Ministero della Giustizia quale organismo di Mediazione finalizzato alla conciliazione in materia civile e commerciale.  L'iniziativa si inserisce nel quadro delle attività che l'Ordine forense romano intende gestire direttamente per non lasciare questo nuovo Istituto in mano agli altri organismi costituiti dai privati e dagli altri Ordini professionali. Il nuovo "Organismo di mediazione forense di Roma" sarà caratterizzato dalla sede negli uffici giudiziari ex art. 18 DLgs 28/2010 e da Avvocati Mediatori altamente qualificati che verranno preparati dall'Ente di Formazione appositamente costituito ed in fase di accreditamento. Una serie di eventi formativi inoltre prepareranno gli Avvocati Romani ad una adeguata assistenza dei cittadini davanti ai Mediatori. Il regolamento dell'Organismo invita le parti di avvalersi per la difesa e l'assistenza di Avvocati. Le altre informazioni sul sito web 

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sabato 9 ottobre 2010

Agguato ai nostri ragazzi in Afghanistan.

Farah, 09-10-2010
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha reso noto i nomi di due delle vittime dell' agguato in Afghanistan. Si tratta del caporalmaggiore Gianmarco Manca, 32 anni, di Alghero (Sassari), e di caporalmaggiore Marco Pedone, 23 anni di Gagliano del Capo (Lecce), entrambi di stanza al settimo reggimento alpini di Belluno. Il ministro ha precisato in una conferenza stampa a Milano che si tratta delle due vittime di cui sono finora state avvisate le famiglie.
Sarebbe stato un potentissimo 'Ied', un ordigno esplosivo improvvisato, a provocare la morte dei quattro militari italiani in Afghanistan. L'ordigno, rudimentale ma potentissimo, avrebbe investito in pieno un blindato 'Lince', che questa volta - a differenza di molte altre - non ha retto all'urto. Il mezzo, sul quale sembra viaggiassero tutti e quattro i militari uccisi e il ferito, è andato distrutto. All'esplosione sarebbero anche seguiti colpi di arma da fuoco.
(Archivio)
L'attentato che ha causato la morte dei 4 militari itani in Afghanistan si è verificato nella provincia del Gullistan, nell'area di competenza italiana del Prt (Provincial Reconstruction Team) di Herat.
Il militare "al momento è cosciente" ed è stato trasferito nell'ospedale di Delaram, nella provincia sudoccidentale di Nimroz. Lo ha dichiarato Massimo Fogari, portavoce dello Stato Maggiore della Difesa precisando che il soldato ha riportato "traumi vari da esplosione".
Erano tutti in forza al 7° reggimento alpini di stanza a Belluno, inquadrato nella brigata Julia, i 5 militari coinvolti nell'esplosione che ha investito un blindato Lince alle 9.45 locali, nel distretto di Gulistan.
Nell'esplosione hanno perso la vita il primo caporal maggiore Gianmarco Manca (nato ad Alghero il 24 settembre 1978), il primo caporal maggiore Francesco Vannozzi (nato a Pisa il 27 marzo 1984), il primo caporal maggiore Sebastiano Ville (nato a Lentini, provincia di Siracusa, il 17 settembre 1983) e il caporal maggiore Marco Pedone (nato a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, il 14 aprile 1987).
Il militare rimasto ferito e' il caporal maggiore scelto Luca Cornacchia (nato a Pescina, in provincia dell'Aquila, il 18 marzo 1972), il quale e' cosciente, ha riportato ferite a un piede e traumi da esplosione ma non versa in pericolo di vita. Attualmente si trova ricoverato presso l'ospedale da campo statunitense di Delaram, da dove ha raggiunto telefonicamente la moglie per aggiornarla sulle proprie condizioni.
Il messaggio del Quirinale.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del gravissimo attentato in cui hanno perso la vita quattro militari italiani impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti. E' quanto si legge in una nota diffusa dal Quirinale.
La procura di Roma ha aperto un fascicolo in merito alla morte dei quattro soldati italiani avvenuta in Afghanistan. Ipotesi di reato è di attentato con finalita' di terrorismo. L'inchiesta e' stata affidata ai sostituti Francesco Scavo e Giancarlo Amato ed e' coordinata dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti che guida il pool antiterrorismo.
La Russa: "Convoglio già attaccato ieri".
Il convoglio di 70 mezzi, di cui faceva parte il Lince oggetto di un attacco oggi in Afghanistan che è costato la vita a quattro militari italiani e il ferimento grave ad un quinto, "era gia' stato attaccato con armi leggere nella giornata di ieri" quando era stato colpito un mezzo però statunitense. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Il Lince dell'Esercito italiano, che si trovava al centro di un convoglio per il trasporto di elementi logistici, è stato colpito "a 200 chilometri ad est della città di Farah, nella zona sud ai confini della zona di competenza dei militari americani e inglesi".

Ufficio Stampa.

mercoledì 6 ottobre 2010

L’economia del Lazio nel 2009

A cura del servizio Analisi e finanza di Sviluppo Lazio.
Il 28 settembre, l’Istat ha pubblicato l’aggiornamento dei conti regionali rendendo così disponibili alcune statistiche relative al 2009. In particolare, sono stati aggiornati i dati relativi al prodotto interno lordo e al valore aggiunto per settore (agricoltura, industria in senso stretto, costruzioni e servizi rappresentano la massima disaggregazione possibile), ai redditi da lavoro dipendente e alle spese delle famiglie, agli occupati e alle unità di lavoro.
Nel documento si illustrano i principali andamenti rilevati dall’Istat per l’economia del Lazio nel 2009, offrendo un puntuale confronto con le altre Regioni italiane.

Per scaricare il documento cliccate qui.

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martedì 5 ottobre 2010

Miglior sommelier d'Italia 2010: vince Bonera, secondo Del Carlo.

Roma, 05 OTT (Il Velino) - Il titolo nazionale e' andato al lombardo Nicola Bonera, ma il secondo gradino del podio e le eccellenti prestazioni delle delegazioni toscane in semifinale sottolineano la grande validita' della scuola concorsi del Granducato. Secondo posto per il toscano Gabriele Del Carlo al concorso per il Miglior Sommelier d' Italia che si e' tenuto al Teatro Il Pavone di Perugia, in occasione del 44° Congresso Nazionale dell' Associazione Italiana Sommeliers. A precederlo in classifica e ad aggiudicarsi il Premio Franciacorta e' stato il lombardo Nicola Bonera, trentuno anni di Brescia, che lavora come wine consultant. Ventisei anni, lucchese, attualmente Sommelier al Ristorante George V del Four Seasons Hotel di Parigi, Gabriele Del Carlo ha dimostrato un' ottima preparazione e sicurezza nell' affrontare le numerose prove del concorso: degustazione descrittiva di tre vini alla cieca, riconoscimento di quattro distillati, descrizione e degustazione di un piatto con relativo abbinamento, una prova di accoglienza al ristorante con apertura di una bottiglia di Franciacorta (prova in lingua), abbinamento di un menu di sette portate con 5 vini italiani e 5 vini europei, decantazione di un vino e correzione di una carta dei vini piena di errori.  Gabriele Del Carlo si e' particolarmente distinto per la prova di classe e stile, raccogliendo consensi e ripetuti applausi per la prova in lingua. Dopo l' indimenticabile 1° posto raggiunto da Luca Martini (Arezzo) nel 2009, anche quest' anno la Scuola Concorsi Toscana ha ben figurato sul podio con Gabriele Del Carlo e con gli ottimi piazzamenti in semifinale delle altre promesse toscane come Valentina Merolli (Firenze) Miglior Sommelier della Toscana in carica, Andrea Balleri (Pistoia) e Daniele Arcangeli.

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lunedì 4 ottobre 2010

Realizzazione Filmati

Filmati Aziendali Professionali ed Economici - #links

LE ULTIME SULLA PSORIASI

Roma, la Psoriasi si può curare con i nuovi protocolli della SAT Terapia.
La SAT-terapia (Sero-omeoterapia A Tessutospecifica) è una metodica terapeutica frutto degli studi del Dr. Jean Thomas (1902-1977) che utilizza i SAT- derivati, medicamenti omeopatici contenenti frazioni glicoproteiche diluite e dinamizzate in DH4 (10-4 gr/ml), utilizzabili in tre forme farmaceutiche: supposte, fiale e crema.
Si utilizzano medicamenti omeopatici e sulla base di una diagnosi funzionale e non solo clinica di lesione, la SAT-terapia cerca di risolvere il disturbo patologico offrendo una serie di messaggi energetici informazionali che mirano a ripristinare l’equilibrio attraverso quelle forze riparatrici insite nell’organismo stesso, troppe volte trascurate o addirittura bloccate da massicci dosaggi chimici iatrogeni.
In termini terapeutici si caratterizza quindi:
  • per un’estrema precisione terapeutica, senza ripercussioni ad altri livelli dell’organismo;
  • per un’azione correttiva dolce atossica, sempre priva di effetti collaterali;
  • per un vasto campo clinico d’azione;
  • per l’associabilità con qualsiasi altra terapia sia omeopatica che allopatica.
Tutte queste caratteristiche fanno della SAT-terapia una metodica terapeutica innovativa ed affidabile; un’arma in più a disposizione del medico, sia che la si usi come unico presidio terapeutico, sia che la si utilizzi come supporto di base per altre metodiche di cura.
Per ogni informazione :  Studio della dottoressa Rita Brandi  -  www.ritabrandi.it

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Approvato Piano Casa Regione Lazio

"Abbiamo approvato il Piano casa e lo stiamo sottoponendo alla presidenza del Consiglio Regionale" per il proseguimento dell'iter". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Renata Polverini nel corso del Convegno 'Lavoro e Territorio', che si è tenuto presso l'Auditorium della Conciliazione. Con questo atto Polverini sottolinea che "inizia un nuovo corso per mettere in marcia verso un nuovo sviluppo la Regione Lazio", rivendicando l'orgoglio di un lavoro svolto per il quale vuole "ringraziare tutti i protagonisti di questo nuovo corso".
L'assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti ha poi illustrato i 10 punti contenuti nel nuovo piano, le cui parole d'ordine sono semplificazione, rilancio dell'edilizia, riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e delle periferie, meno consumo di terreno libero.
Il primo dei punti presentati riguarda la semplificazione delle procedure: basterà utilizzare la Dia (Dichiarazione inizio attività) per interventi fino a 500 metri cubi. Oltre, si procede con il permesso alla costruzione il cui iter amministrativo, attraverso la conferenza dei servizi, si vuole abbattere nei tempi raccogliendo in un solo giorno tutti i pareri. Viene poi estesa la possibilità di realizzare interventi di ampliamento anche agli edifici ubicati in zona agricola, consentendo un ampliamento massimo di 62 metri quadrati, a eccezione di quelli situati in zone vincolate non compatibili con gli strumenti di tutela per l'ottenimento del nulla osta.
Il piano prevede poi la possibilità di estendere gli interventi alle zone di centro storico urbanistico ma non all'interno dei confini dei centri urbani storici, e consente interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici dismessi per passare alla destinazione residenziale degli insediamenti, il cui 30 per cento dovrà essere destinato all'housing sociale. Vengono estesi al 20 per cento gli interventi di ampliamento anche agli edifici di dimensioni maggiori di mille metri cubi, comunque entro il massimo di 200 metri cubi.
Per favorire l'adeguamento sismico degli edifici esistenti si prevede un incentivo fino al 35 per cento della volumetria esistente. Guarda alla decementificazione delle aree costiere, lacustri e fluviali il provvedimento che assegna premi di cubatura fino al raddoppio degli edifici esistenti lungo queste aree, qualora si opti per il trasferimento in altro sito. Infine, le demolizioni e ricostruzioni consentite dal Piano consentiranno l'utilizzo di misure di bio-architettura, di materiali ecocompatibili e il contenimento dei consumi energetici.
L'assessore all'Urbanistica ha voluto sottolineare come il Piano, prima della sua approvazione definitiva, potrà certamente accogliere suggerimenti e modifiche. "Non abbiamo scritto il Vangelo - ha concluso Ciocchetti - e per questo abbiamo bisogno di confrontarci. Sentendo i sindaci e le categorie interessate sono convinto che sia possibile fare la migliore legge".
Nell'occasione Renata Polverini ha annunciato che gli aiuti della Regione verso "gli enti locali e le imprese non si fermano al patto regionalizzato, che si applica ai Comuni superiori ai 5 mila abitanti". Così, "per i circa 250 Comuni sotto questa soglia stiamo mettendo in atto un intervento straordinario" che prevede da parte della Regione il pagamento del 50 per cento dei residui in conto capitale dei piccoli comuni, per una spesa di 31,5 milioni. Il pagamento di tutti i residui correnti dei microcomuni, per una spesa di 2 milioni; altri 8 milioni andranno ai comuni capofila dei distretti sociali.
Infine, per sostenere e favorire gli artigiani e le piccole imprese del territorio la Regione pagherà tutte le fatture sotto i 5 mila euro. Si parla di circa 4 mila creditori per un totale attorno ai 10 milioni. Il provvedimento, una volta compiuti gli accertamenti del caso da parte della Ragioneria, potrà essere subito attivato.

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I PARADOSSI DEL FOTOVOLTAICO di Franco Battaglia per il Giornale

Metà dei pannelli solari venduti nel mondo è realizzata in Cina. Le aziende che li esportano in Occidente usano il carbone come combustibile e disperdono nell’ambiente migliaia di tonnellate di scorie industriali.
Secondo un’inchiesta del britannico «Sunday Times», dietro la produzione dei pannelli solari si nascondono pro­cessi di inquinamento ambientale. In Cina, dove più della metà dei pannelli del mondo è prodotta, secondo il gior­nale le aziende locali avrebbero disper­so nell’ambiente circostante oltre 300mila tonnellate di residui industria­li in più rispetto a quelli dichiarati dai vertici delle società. Tra i contadini del­l’area vicino a un’azienda a Sud di Shanghai sarebbero aumentati negli ultimi anni i casi di morte per cancro.

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domenica 3 ottobre 2010

Attenzione al Pesce Crudo DEVE ESSERE SEMPRE SURGELATO !

Il consumo di pesce crudo è una pratica non molto diffusa nella cultura italiana (i frutti di mare, abitualmente mangiati crudi dagli abitanti dell'Adriatico meridionale, non sono pesci ma molluschi), ma in forte crescita grazie al fatto che la cucina giapponese è sempre più di moda.

Mangiare pesce crudo comporta sicuramente un maggior rischio di intossicazioni e infezioni causate da batteri patogeni, oppure di infezioni da parte di parassiti. Tutti lo sanno, ma in pochi conoscono i reali rischi, con il risultato che, quando si consuma pesce crudo, si incrociano le dita e ci si affida sostanzialmente al caso.
Il pesce crudo può essere contaminato da diversi microrganismi che provocano infezioni o tossinfezioni, come Listeria, Escherichia coli, Salmonella, tutti batteri che provocano problemi gastrointestinali problema relativo non solo al pesce crudo, ma anche ad altri alimenti come carni, latte crudo e derivati. Raramente, e solo in soggetti particolarmente deboli come bambini e anziani, queste infezioni possono mettere in pericolo la vita.
Il rischio maggiore per chi consuma pesce crudo si chiama Anisakis.
Che cos'è l'anisakis.
L'anisakis simplex è un nematode normalmente presente come parassita intestinale in numerosi mammiferi marini (delfini, foche, etc.) ed ospite intermedio, nel suo stadio larvale, di molti pesci tra cui tonno, salmone, sardina, acciuga, merluzzo, nasello e sgombro. L'anisakis è estremamente diffuso, poiché è presente in più dell'85% delle aringhe, nell'80% delle triglie e nel 70% dei merluzzi.
Questi nematodi migrano dalle viscere del pesce alle sue carni se, quando catturato, non viene prontamente eviscerato. Quando l'uomo mangia pesce infetto crudo, non completamente cotto o in salamoia, le larve possono impiantarsi sulla parete dell'apparato gastrointestinale, dallo stomaco fino al colon. Per difendersi dai succhi gastrici, attaccano le mucose con grande capacità perforante, determinando una parassitosi acuta o cronica. La parassitosi acuta da anisakis insorge già dopo poche ore dall'ingestione di pesce crudo e si manifesta con intenso dolore addominale, nausea e vomito.
Le forme croniche sono diverse, possono mimare svariate malattie infiammatorie e ulcerose del tratto intestinale oppure coinvolgere altri organi come fegato, milza, pancreas, vasi ematici e miocardio. Possibili anche reazioni allergiche fino allo shock anafilattico, a causa della sensibilizzazione alle proteine antigeniche termoresistenti del parassita.
La cura dell'anisakis richiede molto spesso l'intervento chirurgico, per asportare la parte dell'intestino invasa dai parassiti.
Come evitare l'anisakis.
Una circolare del ministero di sanità del 1992, ancora in vigore, obbliga chi somministra pesce crudo o in salamoia (il limone e l'aceto non hanno alcun effetto sul parassita) ad utilizzare pesce congelato o a sottoporre a congelamento preventivo il pesce fresco da somministrare crudo.
Infatti l'anisakis e le sue larve muoiono se sottoposti a 60 gradi di temperatura, oppure dopo 96 ore a -15° C, 60 ore a -20° C, 12 ore a –30° C, 9 ore a -40° C.
I pericoli maggiori provengono dai ristoranti e dal consumo casalingo. Purtroppo non tutti i ristoranti seguono queste indicazioni, poiché i casi sono in aumento e la causa è spesso da imputare ad alici marinate, evidentemente non sottoposte a congelamento preventivo.
Per evitare contaminazioni, consigliamo di seguire questi semplici consigli:
1) evitare il consumo di pesce crudo in ristoranti cinesi "travestiti" da giapponesi, che stanno proliferando in questi anni, a tal proposito consiglio di leggere questo articolo di Panorama;
2) evitare il consumo di alici marinate, se non preventivamente congelate (chiedere al gestore del ristorante);
3) nel consumo casalingo di pesce crudo, acquistarlo fresco e congelarlo per almeno 4-5 giorni nel congelatore a -18 gradi. Il pesce prontamente eviscerato (come il salmone di allevamento) è più sicuro di quello venduto con le viscere;
4) prestare particolare attenzione alle specie a rischio, come lo sgombro, le sardine, il tonno e il pesce azzurro in genere.

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Alpinismo, morto Walter Nones

Stava scalando una vetta dell'Himalaya.
La conferma dell'incidente è stata data dalla moglie sul blog: «Non potremo più riabbracciarlo» fù protagonista della scalata in cui perse la vita Karl Unterkircher

Walter Nones in una foto del 24/7/2008  

MILANO - «Walter ha avuto un incidente questa mattina. Non potremo più riabbracciarlo, possiamo solo ricordarlo per il grande uomo speciale che era». Così, sul blog dell'alpinista, la moglie di Walter Nones ha dato la notizia della morte del marito, il 39enne rocciatore trentino, mentre era impegnato nella scalata di uno degli 8mila dell'Himalaya, il massiccio del Cho Oyu. «Non ci sono ancora informazioni precise sull'accaduto quindi chiedo rispetto da parte dei mezzi d'informazione nel diffondere la notizia. Quando avrò maggiori informazioni le pubblicherò sul blog», scive ancora Manuela Nones.

CHI ERA - Walter Nones, nativo di Cavalese in Trentino, viveva in Alto Adige, nella Valgardena. Appuntato dei carabinieri, lo scalatore poteva vantare, fra l'altro, la conquista, nel 2004, del K2 senza ossigeno. Nel 2008 Nones fu tra i protagonisti di una drammatica ascesa sul Nanga Parbat durante la quale morì Karl Unterkircher. Nones e Simon Kehrer riuscirono a raggiungere quota 5.700 dove, su un pianoro, vennero recuperati da un elicottero al termine di un'odissea durata 10 giorni.

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Cassazione : non commette reato il direttore di rivista online che non controlla i contenuti.

Il Direttore di una rivita online non è penalmente responsabile ex art. 57 per i contenuti del sito internet che dirige posto che la norma si riferisce solo alla carta stampata e non anche ai contenuti diffusi via internet. La norma in questione infatti impone al direttore o vice-direttore di un periodico cartaceo (stampa periodica) di esercitare un controllo sui contenuti per impedire che attraverso il mezzo stampa siano commessi reati ma non esiste un'analoga previsione per le pubblicazioni online.  Il chiarimento arriva dalla Corte di Cassazione (Sentenza n.35511/2010 Quinta sezione penale) che ha fatto notare come il termine "stampa", dal punto di vista normativo, non può che riferirsi a comunicazioni riprodotte tipograficamente. E poco importa che i contenuti internet siano in qualche modo anch'essi stampabili giacchè, in tal caso, è l'utilizzatore finale a decidere eventualmente se stampare o meno il contenuto online. Oltretutto - fa notare la Corte - non tutti i contenuti internet risultano stampabili come ad esempio i video. Non c'è dubbio insomma: secondo gli Ermellini la telematica è molto più eterogenea della stampa tradizionale e non vi può essere quindi una equiparazione.
(Data: 03/10/2010 11.00.00 - Autore: Roberto Cataldi).

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venerdì 1 ottobre 2010

Attentato a Belpietro: è nato il terrorista qualunque.

Venerdì 01 Ottobre 2010 11:42
Personaggio a metà fra l'Uomo di Giannini e i sicari delle Br.
di RICCARDO CORSETTO (L'UNICO).
- Per una volta non vogliamo credere a Gianbattista Vico, maestro immenso di filosofia della Storia, e vogliamo invece credere che i suoi "corsi e ricorsi" siano solo una suggestione.
Però quello che ha vissuto il direttore di Libero Maurizio Belpietro rende difficile questo esercizio esorcizzante.
Ieri un uomo con una pistola in mano si è infilato nel condominio dove vive il noto giornalista. Addosso aveva una camicia della Guardia di Finanza.
Con quell'abbigliamento se avesse suonato alla porta, Belpietro gli avrebbe aperto certamente, guardando dallo spioncino.
Ma destino ha voluto che un agente della scorta - sotto la cui protezione Belpietro è da otto anni - si sia accorto del maleintenzionato prima che potesse mettere a segno il piano.
E' solo una fortuna che l'agente abbia preso le scale e non l'ascensore. Dopo aver accompagnato Belpietro fin dentro casa, ha rinunciato all'ascensore "per fumare una sigaretta". A questo punto l'incontro con un uomo di circa 40 anni, alto un metro e 80. Sotto la camicia da finanziere ha i pantaloni di una tuta. L'agente si vede puntare un'arma da fuoco contro e spara: tre volte.
Il direttore dall'interno del suo appartamento sente i colpi, quando già ha avuto l'ordine al telefonino: "Non uscire di casa, resta chiuso dentro".
Lo sconosciuto riesce a fuggire pare senza essere colpito. Non ci sono tracce di sangue. Ora in via Monti di Pietà, a Milano, dove vive il giornalista, sta lavorando la Digos.
E fin qui è cronaca.
L'UOMO QUALUNQUE MANDA A 'FANCULO' GIANNINI E STRIZZA L'OCCHIO A CURCIO.
Quel che preoccupa però sono gli effetti e le origini di questi episodi. Siamo riusciti a far passare l'attentato a Berlusconi come il gesto di un pazzo isolato, e riusciamo a sottovalutare non si sa con quale ingenua filosofia il fenomeno degli esagitati che infestano il web.
Un tempo il terrore politico era rappresentato graficamente attraverso murales nelle città d'Italia. Potevi imbatterti in minacce a carattere cubitale o in stelle a 5 punte sui muri di Firenze, Milano, Roma, Torino, Bologna. Oggi abbiamo post elettronici e basta navigare un qualsiasi social network per rendersi conto di quanta violenza potenziale ci sia in giro.
Ci siamo raccontati che si tratti di "violenza virtuale". I supporter dipietristi e grillini sono i primi a usare un linguaggio border line, dove non si capisce il limite tra il legittimo dissenso e l'intenzione minatoria.
Qualcuno dirà che siamo lontani dall'organizzazione criminale delle cellule armate anni '70. Questo è sicuro. Ma è anche vero che siamo davanti a un qualunquismo che scimmiotta il terrore. Basta farsi un giro sul web per accorgersi che l'Uomo Qualunque si è rotto i coglioni di essere "qualunquista" e allora va a lanciare statuette o treppiedi in testa al premier, va prendere il thé a casa Belpietro con una pistola. Inneggia a Lupo Luciano Liboni, e la sera si sollazza con la serie Romanzo Criminale dicendo che "fighi" 'sti qua.
Il terrorista qualunque è un personaggio purtroppo non mitologico nato dall'innesto dei cattivi maestri alla Grillo e Santoro (che mandando a fanculo gli avversari li costringono all'odio del popolo più che alla critica) e autori malati di sindrome di Stoccolma (che fa innamorare dei criminali) come il magistrato scrittore Giancarlo De Cataldo. Insomma l'uomo qualunque manda a fanculo Giannini e se la fa con Franceschini, Curcio, e Cagol.
Che ci piaccia o no è nato il Terrorista qualunque: d'accordo è disorganizzato ma è pericoloso come solo le schegge impazzite sanno essere (L'UNICO).

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giovedì 30 settembre 2010

S.P.Q.R. Bossi: chiedo scusa ai Romani se qualcuno si è offeso.

Una battuta, Il leader della Lega: ma ci sono state delle strumentalizzazioni.

ROMA (30 settembre 2010) - Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha chiesto scusa ai cittadini romani per la frase loro rivolta declinando SPQR. Il ministro per le Riforme ha detto che la sua era "semplicemente una battuta". E ha aggiunto: "Chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso", anche se sulle sue parole è convinto ci siano state delle "strumentalizzazioni politiche". Il capo del Carroccio lo ha detto con i cronisti mentre lasciava Palazzo Madama. E per quanto riguarda la mozione di sfiducia presentata contro lui, Umberto Bossi si è detto convinto che il governo andrà avanti sino alla fine della legislatura.
Omar Palazzani

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mercoledì 29 settembre 2010

Manifestazione

Manifestazione alla RAI


Fabio Sabbatani Schiuma
RAI,PDL-MPI: NESSUNA SANZIONE A SANTORO E' INSULTO A CHI PAGA CANONE.
ROMA, 29 sett. "Il Cda della Rai ha deciso di non sospendere la trasmissione 'Annozero', non pretende una par condicio nei dibattiti messi in onda? Perchè allora i cittadini dovrebbero continuare a pagare il canone per un servizio pubblico? Così vengono offesi ".
Lo dichiarano in una nota congiunta Chiara Colosimo (PdL), consigliere regionale del Lazio, Andrea De Priamo (PdL) e Fabrizio Santori (PdL), entrambi consiglieri comunali di Roma, e Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore regionale del 'Movimento per l'Italia con Daniela Santanchè - PdL'.

martedì 28 settembre 2010

Bossi insulta Roma, ecco la lettera di Alemanno al Premier.

di GIANNI ALEMANNO (tratta da Libero).
Signor Presidente, ancora una volta, come purtroppo accade sempre più spesso, un Ministro del suo Governo, intervenendo in una pubblica manifestazione si è lasciato andare ad affermazioni e battute gravemente offensive per la dignità di Roma Capitale e dei miei concittadini. Il Ministro in questione, che mi legge per conoscenza, è il deputato Umberto Bossi, che nella giornata di ieri si è spinto a storpiare, con una vecchia battuta di un noto fumetto, la storica sigla SPQR che da più di duemila anni qualifica la Città Eterna. È evidente - a me e a tutti coloro che hanno letto la notizia - che siamo di fronte ad una battuta comiziale priva di diretti riflessi sull'azione di Governo.
D'altra parte, sono passati appena pochi giorni da quando, proprio su proposta di un Ministro leghista come Roberto Calderoli, il suo Governo ha approvato definitivamente il Decreto legislativo che trasforma il Comune di Roma nell'ente locale speciale “Roma Capitale”. Eppure, tali battute arrivano dopo articolate proposte, lanciate dalla stessa fonte politica, di distribuzione delle sedi centrali dei ministeri in tutte le principali città italiane, proposte chiaramente finalizzate a depotenziare il ruolo di Roma Capitale.
Tutto questo non può non determinare un grave sconcerto fra i cittadini di Roma ed allarmare tutti coloro che, come me, si trovano ad avere la responsabilità di guidare amministrativamente la Capitale. Per questi motivi, dopo aver a lungo pazientato e minimizzato prese di posizione di questo genere, sono costretto a chiederLe ufficialmente di intervenire presso tutti i suoi Ministri affinché mantengano un atteggiamento più istituzionale e più rispettoso del ruolo di Roma Capitale e dei quasi tre milioni di cittadini italiani che vivono ed operano nella nostra città. Sicuro della sua attenzione, La saluto cordialmente. (L'UNICO).

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lunedì 27 settembre 2010

Proprietà industriale, in vigore il nuovo Codice.

Dal 2 settembre è in vigore la riforma del Codice della Proprietà Industriale (Gazzetta Ufficiale n.192 del 18 agosto 2010), che riguarda Brevetti per Invenzione, Marchi e altri segni distintivi.
Il Codice regola l'oggetto del diritto di proprietà industriale, i requisiti per ottenerlo, gli effetti della tutela, la durata, i diritti e gli oneri connessi. Le disposizioni introdotte dal Codice sono orientate al potenziamento della competitività del Sistema Italia, per il quale assume una valenza strategica nel sostegno alla concorrenza internazionale, e alla semplificazione delle procedure attraverso la predisposizione di strumenti più immediati per imprese, professionisti e cittadini; il Codice contribuisce in questo modo anche a contrastare il fenomeno della contraffazione.
Inoltre, è disponibile un Numero Unico (+39 06-4705-5800) per richieste, segnalazioni e informazioni in tema sia di Marchi, Disegni, Modelli e Brevetti, sia di lotta alla contraffazione.

Per saperne di più: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ .

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Ancora sulla questione dell'etilometro

Intrigante interrogativo quello che si pone Alessandro Carlassare in un bel post, a proposito della vexata quaestio dell'etilometro, sul blog dei Saggi bevitori. Ricordando che "la patente viene ritirata a 0,51 perché si ritiene che oltre il limite di 0,50 una persona non abbia più un livello di efficienza e prontezza di riflessi tali da condurre in modo sicuro un veicolo: premesso che quello di 0,50 è dato stabilito in modo indicativo ed aleatorio (io a 0,51 sono molto meno pericoloso di mia zia, astemia, a 0,25) mi chiedo perché non ci si inventa una macchina che rileva quante ore di sonno arretrato e/o di stanchezza una persona può avere sulle spalle e dare la possibilità agli organismi preposti al controllo di ritirargli la patente per lo stesso motivo: scarso livello di efficienza e prontezza di riflessi".
In altre parole Carlassare si chiede "se posso essere più pericoloso io con limite a 0,51 mentre rientro a casa dal ristorante posto a 6 chilometri da dove abito oppure il mio vicino di casa che quest'estate, in camper, è partito da Barcellona ed in'unica tratta (fermandosi solo per far rifornimento di carburante) è rientrato a casa.... Ha percorso 1.230 chilometri partendo alle sette di mattina per aprire i cancelli di casa alle 21,45: 14 ore di guida e circa 40 minuti tra pause e fermate, chi tra i due?
Fossimo arrivati a casa nello stesso identico momento nella situazione sopra esposta sarei stato più pericoloso io oppure lui? Chi avrebbe avuto i riflessi maggiormente all'erta (come si dice in gergo pronti) per evitare un bimbo in bicicletta sbucato da una laterale nella quasi oscurità?". La risposta è ovvia: "Io non ho dubbi, il legislatore somaro neanche... (e purtroppo decide lui!) ma mentre io sono pragmatico lui è retorico!".
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sabato 25 settembre 2010

FILMATO AZIENDALE !

Noi dello Studio Bertollini siamo felici di comunicare di aver raggiunto un importante accordo con la Marden Entertainment S.r.l. per la realizzazione di Filmati Aziendali; l'esperienza e l'indiscussa professionalità della Marden sono garanzia di qualità per un prodotto finale che, oltre al normale utilizzo con la pubblicazione su: Sito Aziendale, Blog, Youtube, Facebook ecc., potrà essere utilizzato, nei vari "tagli", durante le presentazioni aziendali e sulle emittenti televisive per la migliore promozione.
Per presentarci "senza confronti" ci permettiamo sottoporVi le migliori condizioni, per una prova iniziale:
1) Realizzazione intervista “mirata” presso il Cliente, da un minuto, (Guardate un Esempio).
     €. 250,00 (compresa estrazione di n.2 spot da 7" e 14"). (Guardate un esempio da 14").
2) Realizzazione filmato aziendale (redazionale) con possibile ripresa delle attività, da tre minuti,
    €. 650,00 (compresa estrazione di n.3 spot da 7", 14" e 30").
3) Realizzazione, eventuale, di filmato aziendale "su misura" (dopo approvazione di preventivo personalizzato).
Realizzazione MASTER in "Digitale" con COPIA in “DVD”.
I prezzi indicati (al netto di IVA) sono di particolare favore e comprendono ogni spesa.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA !

Forum Internazionale “L’ECONOMIA DEI RIFIUTI”

COMUNICATO STAMPA POLIECO
Ischia, 24 e 25 settembre 2010
Si sono aperti ieri ad Ischia i lavori del II° Forum Internazionale “Economia dei Rifiuti”, organizzato da PolieCo (Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene), alla presenza dei principali attori e professionisti dell‘ambiente, convenuti a dibattere sugli scenari del mercato dei rifiuti plastici e sugli effetti dell’internazionalizzazione del mercato sul comparto europeo ed italiano del riciclo, con particolare riferimento al caso Cina.
Oltre all’analisi della valenza economica di un corretto processo di smaltimento dei rifiuti, un ulteriore argomento di dibattito nella due giorni ischitana è rappresentato dalle conseguenze del commercio illegale sul sistema produttivo nazionale del riciclo dei materiali plastici da rifiuto.
Proprio sul tema della legalità PolieCo e tutti i partecipanti al Forum intendono porre un forte accento, come evidenziato dal Presidente del Consorzio PolieCo, Enrico Bobbio, che nell‘esordio del suo intervento ha voluto ricordare la figura di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica, recentemente assassinato con inaudita brutalità proprio per la sua dedizione all’ambiente, al territorio e alla legalità.
“Nel comparto del riciclo dei rifiuti i numeri non tornano - ha dichiarato il presidente Bobbio - ed è un nostro preciso dovere lanciare un grido d’allarme affinchè si corra ai ripari e s’invertano tendenze negative e per certi versi pericolose. La nuova Direttiva comunitaria n. 98/2008 è molto chiara in materia di obblighi degli Stati membri nei confronti della pratica del riciclo. L’UE ha voluto ribadire come, nel ventaglio di azioni volte alla corretta gestione dei rifiuti, il riciclo non è più un’opzione ma una necessità irrinunciabile. Il riciclo, infatti, rappresenta già oggi una ricchezza e i prodotti riciclati saranno la materia prima indispensabile e strategica dei prossimi anni“.
Il Presidente Bobbio ha inoltre evidenziato la storica ricchezza in termini di know-how, in Italia, nel campo del riciclo, ma, nel contempo, ha posto degli interrogativi sulla crisi del comparto che incontra enormi difficoltà nel reperire i materiali da riciclare.
“Per vari motivi, non ultimi quelli economici, - ha proseguito il presidente di PolieCo - si assiste ad un curioso transito di rifiuti verso Paesi terzi, con doppio nocumento per l’ambiente e per la società. Da un lato, infatti, si depotenzia il mercato interno del riciclo, togliendo materiali agli imprenditori del settore di competenza; dall’altro, si favorisce lo spostamento di rifiuti verso Paesi che in molti casi non sono in grado di garantire né standard qualitativi elevati, né le più elementari regole a tutela della salute e della sicurezza.
Tale dinamica non solo rischia di vanificare gli sforzi locali per raggiungere l’eccellenza in materia di riciclo e riutilizzo, ma contribuisce a che alcuni Paesi diventino loro malgrado la pattumiera del mondo, ingenerando così a cascata, altre dinamiche poco coerenti con le succitate politiche per la sostenibilità ambientale“.
Su questo tema è stato presentato durante la prima giornata del Forum uno studio curato dall’università di Tor Vergata ed illustrato dalla professoressa Maria Ioannilli, che ipotizza una serie di risposte possibili alle seguenti domande: “Perché taluni imprenditori preferiscono vendere il prodotto all’estero? Che cosa sta perdendo l’Italia nella partita internazionale per la gestione dei materiali derivanti dal riciclo dei rifiuti?
Dallo studio sembrano emergere coni d’ombra in merito alla consistenza effettiva dei dati contenuti nei MUD ed inoltre un’ipotesi di concorrenza sleale da parte di talune imprese che, di fatto, sembrano condizionare il mercato dei materiali a danno dei riciclatori più virtuosi.
Massimo Lepri, della Segreteria tecnica del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, sul tema della tracciabilità reale dei flussi di rifiuti e materiali ha dichiarato come il Sistri (nuovo sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti) consentirà agli organi di controllo una più efficace verifica della movimentazione dei rifiuti speciali ed una maggiore validazione dei dati raccolti.
Nella prima giornata di dibattito si sono inoltre succeduti, moderati dal giornalista Oliviero Beha, gli interventi del Presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, Paolo Savona, che ha illustrato uno scenario economico e finanziario nazionale a tinte fosche, che conseguentemente influenza in maniera negativa anche il comparto del riciclo dei rifiuti.
Dipak Pant, dell’Università Carlo Cattaneo, ha proposto all’uditorio la nuova mappa geopolitica delle scelte del mercato dei rifiuti, evidenziando, tra l’altro, come ormai esistano ampie zone del mondo sottratte ai più elementari controlli sul processo di smaltimento dei rifiuti, trasformate di fatto in vere e proprie pattumiere, con conseguenze immaginabili per le popolazioni locali e possibili ricadute a livello mondiale in termini ambientali.
I lavori proseguono oggi con gli interventi dell’On. Alfredo Mantica, Sottosegretario per gli Affari Esteri, Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, Federico Rampini, editorialista di Repubblica, On. Giovanni Fava, Commissione bicamerale d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, Gaetano Benedetto, WWF Italia, On. Francesco Paolo Sisto, Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, Mauro Zanini, vicepresidente Federconsumatori, Umberto Galimberti, Università Cà Foscari.

Per informazioni e contatti:
Ufficio Stampa PolieCo
Traiano Bertollini
3358413880

venerdì 24 settembre 2010

CULTURA: GUERRI “HO RILANCIATO IL VITTORIALE CON IL MARKETING”

ROMA (ITALPRESS) - Tra il 2000 e il 2008 la casa-mausoleo lasciata dal Vate “agli Italiani” aveva perso 40 mila visitatori all’anno.
Lo scrittore e saggista Giordano Bruno Guerri, dal 2008 presidente della Fondazione che gestisce il Vittoriale, ha invertito il trend facendo marketing culturale, come spiega in un’intervista pubblicata sul numero di Prima Comunicazione in edicola domani 24 settembre a Milano, e sabato 25 settembre a Roma e nel resto d’Italia. “Ho cercato di andare in tivu’ piu’ che potevo per togliere di dosso a Gabriele D’Annunzio la patina di fascista e di erotomane che ne appannava il genio”, racconta Guerri nell’intervista a Prima. “E ho fatto marketing, cercando di produrre notizie e di trovare investitori, come la Fondazione Credito agrario bresciano, che ci hanno consentito di fare nuove acquisizioni impedendo che quanto finiva nelle aste venisse disperso”, aggiunge.
“Oggi il rapporto con gli sponsor, la ricerca di fondi e dunque di iniziative adeguate ad attrarre nuovo pubblico e’ il punto centrale nella promozione di qualunque attivita’ culturale e dei musei in particolare”, sottolinea Guerri nell’intervista a Prima.
“D’Annunzio definiva il Vittoriale come un ‘libro di pietre vive’ - spiega -. È da qui che sono partito per i nuovi progetti, a cominciare dal Museo D’Annunzio segreto, un tesoro che nessuno aveva mai visto e che presenteremo al pubblico il 2 ottobre. “Non puo’ esistere”, conclude il presidente del Vittoriale nell’intervista a Prima, “un museo che non offre sempre nuovi motivi per essere visitato e a chi l’ha gia’ visto per tornare.
Per farlo ci vogliono soldi, ma i soldi arrivano se gli spettatori crescono, i ritagli stampa aumentano, la televisione parla di te”.
(ITALPRESS).

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giovedì 23 settembre 2010

“LEED, una sfida da leader per vincere Roma 2020”.

Si è tenuto oggi a Roma, presso Palazzo Taverna, il convegno internazionale dal titolo “LEED Italia per territori e quartieri ecosostenibili”. In occasione della quarta tappa del tour di presentazione di LEED Italia. Oltre 300 partecipanti al convegno hanno dato il benvenuto a LEED Italia.
La sede scelta per l’evento con i suoi quasi 8 secoli di storia, costituisce una delle più importanti testimonianze storiche, artistiche ed architettoniche di Roma, dal Medioevo all’Ottocento.
Al convegno sono intervenuti ospiti internazionali per fare il punto e approfondire le prospettive che un sistema di rating come LEED offre alle istituzioni locali, alle aziende e agli operatori del real estate, in una visione di sostenibilità ambientale di filiera.
Al mattino i saluti del Segretario del Chapter Lazio, Francesco Bedeschi e le relazioni del Presidente GBC Italia, Mario Zoccatelli, del Presidente Comitato LEED, Andrea Fornasiero e l’intervento istituzionale di Thomas Moore, Ministro Consigliere per gli Affari Commerciali, Ambasciata Americana di Roma.
“LEED - ha dichiarato, durante il suo intervento, Mario Zoccatelli - è uno strumento dinamico per misurare la qualità di un edificio in rapporto con la sostenibilità energetico-ambientale riconosciuto e usato in oltre 110 paesi al mondo. Un’ opportunità per il nostro paese per prendere decisioni istituzionali a supporto di un mercato in notevole sofferenza. Una opportunità per candidare Roma alle Olimpiadi 2020 e per dialogare con il mondo usando strumenti riconosciuti dal mondo. LEED NC è pronto, può dare il suo contributo a una nuova era del costruire che si auspichiamo possa nascere oggi.”
A seguire la tavola rotonda con ospiti istituzionali, esponenti dell’amministrazione locale e operatori del mondo del real estate con progetti on air. Il dibattito ha avuto per argomento le politiche per la sostenibilità e la green economy nel Lazio. I lavori sono stati condotti da Antonio Cianciullo , inviato de "La Repubblica" e giornalista che da anni lavora sui temi dell’ambiente.
Presente l'Assessore all'Ambiente del Comune di Roma, Fabio De Lillo, che ha ribadito quanto ambiente e urbanistica vadano di pari passo: “Con l'assessore Corsini abbiamo presentato un'importante delibera, approvata in Giunta comunale, sul regolamento edilizio che inciderà in maniera determinate nel settore del risparmio energetico.
Affinché i comportamenti virtuosi si diffondano sempre di più è necessaria un'azione culturale di informazione verso i cittadini che si sviluppi in maniera parallela agli incentivi economici. Sappiamo bene – continua De Lillo - che il tema della sostenibilità ambientale sarà determinante per l'assegnazione delle Olimpiadi del 2020. In passato la candidatura di Roma è stata bocciata proprio per le carenze in questo settore su cui stiamo puntando molto”.
Durante la tavola rotonda sono stati illustrati 3 progetti esemplari: Progetto Casal Bertone registrato LEED-NC 2009, presentato da Stefano Tersigni, Amministratore Unico Bross Srl - Rèdais, Progetto Villaggio Verde pre-registrato LEED 2009 Italia NC, per il quale è intervenuto Pierpaolo Sigismondi, General Contractor e il Progetto Ifad New Headquarters, primo edificio certificato LEED EB-OM in Italia.
“Il nostro progetto di Casal Bertone in fase di certificazione LEED – ha spiegato Stefano Tersigni, Amministratore Unico Bross Srl Rèdais - dimostra che il futuro è già qui. Ma sarà soltanto con l'impegno concreto della Pubblica Amministrazione e con nuove norme incentivanti, che la sostenibilità ambientale e integrata potrà diventare, finalmente, una realtà in tutta la città di Roma, sia nel settore pubblico che privato”.
Infine, a chiudere i lavori Scot Horst, Senior Vice President LEED, USGBC, con una relazione dal titolo ‘Leed e il sistema finanziario’: “Questa collaborazione tra LEED America e LEED Italia – ha spiegato Horst - significa che finalmente si può cominciare a parlare la stessa lingua in tutto il mondo. LEED può essere uno strumento per tutti”.
LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) è il sistema di valutazione di sostenibilità ambientale per l’edilizia più autorevole e diffuso nel mondo. GBC Italia è orgoglioso di presentare la versione italiana del protocollo per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni: LEED Italia 2009 NC. Questo è il risultato dell’intenso lavoro dell’associazione nei due anni trascorsi dalla sua fondazione nel gennaio 2008.
L'appuntamento romano coincide con il World Green Building Day, giornata che vede mobilitato tutto il mondo con una serie di eventi globali per promuovere l’importanza degli edifici ecosostenibili nell’ottica della riduzione dei gas serra e del miglioramento della qualità della nostra vita.

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La rivincita del Brunello

Il "Castello Romitorio" vince l'Internation Wine Challenge.
Cuoio, note di tabacco e viole con frutti rossi che dominano sul palato. I giudici dell'International Wine Challenge, prestigiosa competizione britannica, hanno dovuto assaggiare - rigorosamente alla cieca - oltre diecimila bottiglie prima di conferire al Brunello di Montalcino Riserva 2004 del Castello Romitorio il titolo di miglior rosso del mondo.
Un vino letteralmente d'artista, visto che nasce da terreni di prprietà di proprietà del pittore e scultore Sandro Chia, che nel 1984 tornò da New York per acquistare - nelle campagne del Senese - una tenuta di 180 ettari dominata dalle rovine di un castello, oggi restaurato pazientemente usando solo materiali di recupero.
L'International Wine Challenge ha premiato anche il Concerto Lambrusco Reggiano Doc, come miglior spumante per il rapporto qualità prezzo. Un altro segnale incoraggiante per un settore chiamato a confrontarsi con un mercato internazionale sempre più aggressivo. (Fonte: Regione Toscana).

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mercoledì 22 settembre 2010

Dio esiste? Risponde Albert Einstein.

Durante una lezione, un professore lanciò una sfida ai suoi alunni con la seguente domanda: “Dio creò tutto quello che esiste? “ Un alunno rispose con coraggio: ”Sì, Lui creò tutto…“ “Realmente Dio creò tutto quello che esiste?” domandò di nuovo il maestro. Sì signore, rispose il giovane. Il professore rispose: “Se Dio ha creato tutto quello che esiste, Dio ha fatto anche il male, visto che esiste il male! E se stabiliamo che le nostre azioni sono un riflesso di noi stessi, Dio è cattivo!” Il giovane ammutolì di fronte alla risposta del maestro, inorgoglito per aver dimostrato, ancora un volta, che la fede era un mito. Un altro studente alzò la mano e disse: “Posso farle una domanda, professore?” “Logico”, fu la risposta del professore. Il giovane si alzò e chiese: ”Professore, il freddo esiste?” “Però! Che domanda è questa?… Logico che esiste, o per caso non hai mai sentito freddo?” Il ragazzo rispose: “In realtà, signore, il freddo non esiste. Secondo le leggi della Fisica, quello che consideriamo freddo, in realtà è l’assenza di calore. Ogni corpo o oggetto lo si può studiare quando possiede o trasmette energia; il calore è quello che permette al corpo di trattenere o trasmettere energia. Lo zero assoluto è l’assenza totale di calore; tutti i corpi rimangono inerti, incapaci di reagire, però il freddo non esiste. Abbiamo creato questa definizione per descrivere come ci sentiamo quando non abbiamo calore. E ditemi, esiste l’oscurità?”, continuò lo studente. Il professore rispose: “Esiste”. Il ragazzo rispose: “Neppure l’oscurità esiste. L’oscurità, in realtà, è l’assenza di luce. La luce la possiamo studiare, l’oscurità, no! Attraverso il prisma di Nichols, si può scomporre la luce bianca nei suoi vari colori, con le sue differenti lunghezze d’onda. L’oscurità, no!… Come si può conoscere il grado di oscurità in un determinato spazio? In base alla quantità di luce presente in quello spazio. L’oscurità è una definizione usata dall’uomo per descrivere il grado di buio quando non c’è luce”. Per concludere, il giovane chiese al professore: “Signore, il male esiste?” E il professore rispose: “Come ho affermato all’inizio, vediamo stupri, crimini, violenza in tutto il mondo. Quelle cose sono del male” Lo studente rispose: “Il male non esiste, Professore, o per lo meno non esiste da se stesso. Il male è semplicemente l’assenza di bene… Conformemente ai casi anteriori, il male è una definizione che l’uomo ha inventato per descrivere l’assenza di Dio. Dio non creò il male... Il male è il risultato dell’assenza di Dio nel cuore degli esseri umani. Lo stesso succede con il freddo, quando non c’è calore, o con l’oscurità, quando non c’è luce“. Il giovane fu applaudito da tutti in piedi, e il maestro, scuotendo la testa, rimase in silenzio. Il rettore dell’Università, che era presente, si diresse verso il giovane studente e gli domandò: “Qual è il tuo nome?” La risposta fu: “Mi chiamo Albert Einstein”.
Dio è una realtà "non tangibile" ma abita nel nostro cuore. Impariamo ad ascoltarlo.

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martedì 21 settembre 2010

Le Comunità montane del Lazio contro la chiusura.

Incontro alla Pisana.
Assemblea sul futuro degli enti promosso da Reset, Uncem e Anci
Redazione
Le Comunità montane del Lazio contro la chiusura
(Roma - Appuntamenti) - Grande mobilitazione domani per i piccoli Comuni e gli Enti Montani del Lazio, convocati in Regione per un lungo incontro con dibattito e tavola rotonda, dal titolo "Il futuro dei piccoli comuni, delle comunità montane e delle unioni di comuni", che si terrà in via della Pisana, presso la sede del Consiglio regionale. L'iniziativa è organizzata dalla Fondazione regionale Reset in collaborazione con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani - e l'Unione nazionale comunità ed enti montani - presso la sala Mechelli dalle 10:30 di martedì 21 settembre, dove si sono dati appuntamento molti operatori del settore, tra cui la Giunta della Comunità Montana Castelli R.e P.,con una ventina di dipendenti. La tavola rotonda, partecipata da onorevoli regionali, presidenti di Comunità Montane e di Unioni di Comuni e altre Autorità, intende entrare a testa bassa su un problema aperto come una piaga, che affligge i piccoli enti del Lazio sulla sorte che li attende e che pende sulla testa dei lavoratori, in attesa di un atto politico chiaro e definitivo sulla chiusura o meno di tali enti, in ballo ormai dal 2007. Da allora, infatti, la questione dell'abolizione dei piccoli enti locali e montani, ritenuti inutili dal Governo, è passata di mano in mano fino alle Regioni, senza trovare una attenzione seria in merito da parte delle Istituzioni preposte. Intanto, il Governo nell'ultima finanziaria, ha tagliato di netto le risorse, affidando di fatto la sopravvivenza di questi Enti ai residui di bilancio e alle capacità di outsourcing, ovvero di ricerca fondi in esterno attraverso la partecipazione ai bandi.
«Questo lo facciamo da tempo e con successo, - ha garantito il Presidente Giuseppe de Righi della 11esima Comunità Montana - Castelli Romani e Prenestini, di cui è atteso un intervento in scaletta per domani pomeriggio –, ma va a coprire solo i costi delle attività e dei progetti. Per lavorare, però, c' è bisogno di una sede da mantenere e di personale efficiente che ha diritto ad uno stipendio» ha precisato De Righi, che peraltro da qualche mese sta ricoprendo la carica a puro titolo onorifico. «La nostra non è una difesa della poltrona – ha tenuto a precisare il Direttore generale Rodolfo Salvatori – ma un atto di dignità umana e istituzionale, per un lavoro che stiamo svolgendo con passione e risultati tangibili, creando un forte spirito di coesione tra i nostri tredici comuni intorno a obiettivi condivisi! Se decideranno di chiudere, noi dipendenti troveremo una nuova collocazione per legge presso la pubblica amministrazione, ma questo territorio perderà un sostegno importante allo sviluppo socio-economico». Anche la Regione Lazio infatti, dall'insediamento della nuova Giunta Polverini, ha bloccato tutti i trasferimenti già disposti sulla base di progetti approvati e convezioni definite, che mettono in grave difficoltà l'Ente, così come molti altri nel Lazio, costringendo a sospendere i pagamenti dei fornitori e a contrarre al massimo le spese, a danno anche dei Comuni appartenenti e delle Gestioni Associate che si fanno sempre più sofferenti.
Tutte queste problematiche saranno esposte domani nell'incontro, con una lunga serie di interventi, tra cui spiccano quelli di Francesco Chiucchiurlotto presidente di Reset, Enrico Borghi presidente dell'Uncem nazionale, Fabio Florillo presidente Anci Lazio, insieme a esponenti regionali di questo territorio come gli onorevoli Bruno Astorre e Carlo Ponzo e alcuni professori universitari, che affronteranno la questione sul piano tecnico- legislativo.

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L'etilometro è inaffidabile (ma allora bisogna cambiare prospettiva).

di Angelo Peretti L’etilometro è inaffidabile. Lo dice la Fivi, la Federazione italiana dei vignaioli indipendenti. L’ha annunciato a Milano, ieri. In una conferenza stampa. Parole pronunciate da Costantino Charrère, presidente dei vigneron italici (lui è quello de Les Crêtes: io che non bevo chardonnay e che non amo il legno, ma talvolta faccio un’eccezione per la sua Cuvée Bois).
Il fondamento della perentoria affermazione sta negli studi di un professore americano, Michael Hlastala, dell’Università dello Stato di Washington, che in contributo in video (foto qui in fianco) ha dichiarato che “l’etilometro non è da ritenersi attendibile perché dovrebbe essere perfezionato tenendo conto dei fattori che incidono in modo rilevante sul respiro”.
Può darsi, non so, posso crederci, ma non sono competente. Però i temi, a mio avviso, sono altri. E sono due.
Il primo: la Fivi fa bene a rompere gli schemi, vivaddìo. Fin più o meno tutti, nel mondo del vino, hanno mostrato una sorta di sacro timore a dire le cose che vanno dette. Ossia che dalla campagna proibizionistica, troppo spesso concentrata sul vino, c’è qualcuno che ci guadagna. “Oggi la nostra filiera – ha spiegato Charrère – vive una delle più grosse crisi strutturali che mai si siano verificate. Cala il consumo del vino per dare spazio ad altre bevande industriali anche eccitanti.

Questo si somma a una campagna di denigrazione del vino che va a colpire quei consumatori moderati per i quali il vino è alimento”. E poi: “Combattere il consumo di alcol con il proibizionismo abbatte il consumo di vino, ma non delle altre bevande alcoliche più pericolose, che i giovani continuano a consumare”. Finalmente qualcuno che lo dice, fra i produttori. Perché, se c’è qualcuno che ci guadagna, ci sono altri che ci rimettono. Ci rimettono i vignaioli, i ristoratori, certo. Ma anche i bevitori moderati, che siccome son moderati in tutto, quando è venuto fuori l’incubo del ritiro della patente hanno smesso di ordinare vino al ristorante. Perché niente e nessuno li tutela e li aiuta a verificare se sono in regola o no. Perché sono coscienziosi, fin troppo. E intanto che loro fanno astinenza, i ragazzotti in discoteca e i delinquenti a piede libero si sballano di superalcolici e pasticche e polverine bianche e altro, e del wine in moderation ed altre formule del genere non gliene frega proprio niente, perché col vino non si sballa, o fa meno fashion farlo.
Seconda questione. Questa la dico io, e me ne assumo la responsabilità. Che l’etilometro sia attendibile o meno è interessante - anzi, è giusto - saperlo, ma insistere ha un rischio. Nel senso che anche se si dimostrasse che è una patacca, si troverebbe un altro strumento, e quando si dimostrasse (e lo si dimostrerebbe, prima o poi) che anche questo non va bene, allora non resterebbe che una soluzione: tolleranza zero. Esattamente il contrario di quel che occorrerebbe. Intendo dire che ritengo non utile combattere la campagna di demonizzazione del vino cercando di demonizzare lo strumento di controllo. Serve altro. Serve far cultura.
Sposo dunque le idee di Giancarlo Trentini, presidente dell’Osservatorio permanente su giovani e alcol, pure presente a Milano: bisogna cercare di capire “che cosa fare non in difesa, ma pro il consumo intelligente del vino”. E poi: “Per i produttori di vino sarebbe meglio puntare su una strategia più difficile: una battaglia a favore del vino si può sostenere se è nel nome dei valori piuttosto che sulla confutazione delle idee scientifiche”.
Come tradurre in pratica una simile indicazione? Non lo so. Ma credo che prima di tutto sia necessario un salto di mentalità da parte di chi fa vino e di chi ama berlo: suvvia, lavoriamo “per” e non “contro”. Allora, cambiando prospettiva, la soluzione la troveremo.
Intanto, brava Fivi, che comincia ad esser presente nella società. Senza peli sulla lingua, senza sudditanze. Magari un po’ artigianalmente (come si fa a lasciar dire al moderatore che “non si è mai visto un alcolizzato bere Sassicaia o Tignanello”?), ma ci si deve pur fare le ossa.
Avanti: la strada giusta, quella della consapevolezza, è stata imboccata.

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