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domenica 27 marzo 2016

La profezia inascoltata di Oriana Fallaci: "Colpiranno anche noi". Aprite bene le orecchie e ascoltate cosa disse ben 15 anni fa.

La profezia inascoltata di Oriana Fallaci: "Colpiranno anche noi".Aprite bene le orecchie e ascoltate cosa disse ben 15 anni fa.
Pubblicato da Tommaso Longobardi su Giovedì 24 marzo 2016
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lunedì 26 agosto 2013

Qualcuno fermi l'attacco alla Siria: sarebbe il suicidio dell'Occidente

Il sonno dei "pacifinti": nessuno si oppone a questa guerra. 
Ma l'America sta sbagliando bersaglio.
Speriamo che non succeda mai. Più che una guerra sarebbe il suicidio dell'Occidente in Siria. Quali paradossi, ipocrisie e assurdità! A cominciare dal fatto che a scatenarla sarebbe il primo Premio Nobel alle intenzioni, un attestato di uomo della pace conferito a Obama a soli 9 mesi dalla sua elezione a prescindere dalle sue azioni.
Poi la motivazione alquanto dubbia, visto che esistono le prove che le testate chimiche sarebbero state lanciate dai terroristi islamici e non dall'Esercito che, piaccia o meno, rappresenta la legalità e ha il dovere di difendere lo Stato. Infine lo scopo: come è possibile che dopo aver toccato con mano in Tunisia, Libia e Egitto le conseguenze tragiche dell'avvento al potere dei Fratelli Musulmani sostenuti dai Salafiti e fiancheggiati da Al Qaida, l'Occidente in Siria si ostini a voler portare al potere la stessa triade di fanatici islamici che in due anni hanno provocato la distruzione del Paese, oltre 80 mila morti (di cui la metà soldati) e 2 milioni di sfollati (di cui la metà bambini)?
Per fortuna che c'è la Russia di Putin che, a differenza dei governanti liquidatori della civiltà occidentale, ha chiaro in testa che la priorità deve essere la sconfitta del terrorismo islamico ovunque nel mondo, così come ha una ferma concezione sulla stabilità e la sicurezza della Siria e del Medio Oriente. Persino Israele tentenna sul da farsi presa nella morsa tra il nemico storico, la dittatura laica di Assad che ha partecipato alle guerre anche se successivamente ha garantito la tregua alla frontiera, e il nemico dichiarato, il terrorismo islamico che proclama pubblicamente la volontà di cancellare lo Stato ebraico dalla carta geografica. 

di Magdi Cristiano Allam - Fonte: IL GIORNALE - Articolo Completo QUI

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sabato 22 dicembre 2012

Una ricerca maniacale per il risveglio delle coscienze!

Enzo Raisi, deputato di Fli,  ha presentato il suo libro “Bomba o non bomba. 2 agosto 1980. Alla ricerca ossessiva della verità” (Minerva ed. 2012), a Roma, in Campidoglio, nella Sala del Carroccio particolarmente gremita; ha presieduto l'On. Fabio Sabbatani Schiuma Presidente del Gruppo "Il Trifoglio", con gli autorevoli interventi di Arturo Diaconale (Direttore de: L'Opinione) ed Alfredo Iorio del Popolo della Vita.
TRAMA. Il 2 agosto 1980 una bomba esplode alla stazione di Bologna, provocando una vera e propria strage e Enzo Raisi (allora giovane del Msi) in partenza per le vacanze, si salva per pochi attimi.
2005. Enzo Raisi, divenuto nel frattempo deputato della Repubblica e membro della commissione Mitrokhin, indaga sui documenti provenienti dagli archivi degli ex paesi dell’Est e scopre nuovi elementi che raccontano una versione molto diversa da quella conosciuta fino ad oggi.
Un libro-inchiesta in cui vicende pubbliche e private si intrecciano alla ricerca della verità fino ad oggi non emersa, che contiene in allegato un cd con 1000 pagine di documenti tra cui quelli della commissione Mitrokhin, la maggior parte inediti,  legati alla strage del 2 Agosto 1980.
Enzo Raisi, politico e deputato della Repubblica, è coordinatore regionale per l’Emilia Romagna di Futuro e Libertà e di Generazione Italia. È responsabile nazionale della propaganda di Fli, è stato amministratore del Secolo d’Italia.
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