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venerdì 30 agosto 2013

Immigrazione e Violenza - Intervista Volontaria Caritas !




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giovedì 22 agosto 2013

«Non possono vietarmi di essere Silvio Berlusconi». Intervista esclusiva a Tempi.

Agosto 22, 2013 Luigi Amicone

L’ultimo atto di una guerra con la magistratura in cui «è in gioco il destino del paese». Le giravolte di Letta, il governo agli sgoccioli e la figlia Marina.

Anticipiamo l’intervista a Silvio Berlusconi che apparirà sul prossimo numero del settimanale Tempi, in edicola Giovedì 5 settembre.

Tutto lascia presagire che il governo abbia le ore contate. Enrico Letta tira i remi in barca, taglia i ponti al dialogo sulla possibilità di trovare una giusta soluzione parlamentare alla sentenza killer della Cassazione e punta a consolidare il suo vantaggio competitivo sullo scalpitante Matteo Renzi all'interno del Pd. Con ciò il premier sembra volersi disporre a una doppia foto opportunity da vigilia di campagna elettorale: quella del candidato Salvatore della patria vittima del diktat di Berlusconi. E quella di candidato alla premiership a sinistra per aver scongiurato l’ipotesi di concedere una via d’uscita politica, in cambio della tenuta del governo di larghe intese, all'odiatissimo leader del primo partito degli italiani. Che entrambe le foto confliggano platealmente con i famosi interessi del paese in questo momento di drammatica crisi, ciò non sembra scalfire il granitico e cinico calcolo politico di chi sa di avere dalla propria parte la silenziosa forza di poteri dello Stato profondo e la grancassa dei media politicamente corretti. «Diranno che e colpa mia se i ministri del Popolo della libertà valuteranno le dimissioni davanti al massacro giudiziario del loro leader eletto da milioni di italiani. Ma io mi domando: se due amici sono in barca e uno dei due butta l’altro a mare, di chi è la colpa se poi la barca sbanda?». Ecco perché Silvio Berlusconi ha deciso di rompere il silenzio e dalla sua condizione di prigioniero ad Arcore ha accettato di parlare con Tempi.

Fonte: Tempi.it - Articolo Completo QUI

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sabato 9 febbraio 2013

Intervistiamo Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere comunale e fondatore del gruppo “Popolo della Vita".

     Trasparenza e Correttezza !
Fabio Sabbatani Schiuma
Febbraio 2013 14:30
Di Federica Pansadoro (L’UNICO).
Cosa ti ha portato ad avvicinarti sin dall'adolescenza alla politica ?
Mi sono avvicinato alla politica agli inizi degli anni 90: la prima repubblica vacillava con tangentopoli. La gente era in fermento, da alleanza nazionale, fino all'ulivo, forza italia e lega,è stata riposta fiducia in una classe politica che annunciava un cambiamento e io come dirigente nazionale del fronte della gioventù ho sperato di poter dare il mio contributo da destra, meglio dalla destra sociale.
erano però gli stessi che oggi ci promettono di uscire dalla crisi dove c'hanno portato: fini, casini, rutelli, bersani, tutti politici di lungo corso che hanno di fatto fallito. sono infatti passati vent'anni, stiamo peggio di prima, anzi molto più incazzati o disillusi, ma loro sono sempre allo stesso posto. E' ora che se ne vadano a casa e lascino il passo ad altri, stanchi di aver portato acqua al loro mulino senza risultati buoni per l'Italia tutta.
Questa forte crisi che segna da tempo l’Italia, com’ è vista dal Campidoglio ?
In Campidoglio mi ha impressionato, dopo 4 anni e mezzo di esilio forzato, nonostante avessi vinto anche alle amministrative come primo nella lista ove mi presentai, il dipartimento delle politiche sociali: è stato sempre un avamposto del disagio, ma oggi è diventato un pronto soccorso durante un bombardamento. Ogni giorno, persone, famiglie, sempre più composte da italiani, che reclamano il diritto a una casa che gli spetterebbe anche per graduatoria; ma le case non ci sono e vengono superati da stranieri o nomadi. Vanno aiutati anche loro, per carità, ma prima ci sono troppi concittadini che ormai hanno fame, sono disperati.

Cosa pensa dell’Imu ?
L'imu, come del resto l'ici sulla prima casa, è una tassa iniqua,ingiusta. quante coppie hanno faticato per anni a costruirsi una casa, con rate e mutui. Ma del resto il governo Monti ubbidisce ai loro padroni delle banche centrali, che in carenza di liquidità. hanno ordinato di frugare nelle tasche degli italiani, grandi risparmiatori, che costituiscono un boccone ghiotto per gli affaristi di Bruxelles, per i potenti del club di Bilderberg.

Cosa modificherebbe all’ interno di Roma Capitale ?
La macchina amministrativa del Campidoglio è lenta, eccessivamente burocratizzata. è un ostacolo per avere informazioni  figuriamoci per chi vuole investire in città. mettere un tavolino, avere un'occupazione di suolo pubblico o una semplice licenza è impossibile. e poi la città continua a morire di traffico: è la metropoli con la velocità media commerciale più bassa, è la più lenta delle altre capitali europee. il piano per la mobilità sostenibile è rimasto nel cassetto e Pdl e PD hanno affidato in house il trasporto in superficie e su metropolitana, all'Atac  un carrozzone dove tutti i partiti mangiano, che ha 90 dirigenti dai 180.000 ai 550.000 euro annui, mentre la gente aspetta ore alle fermate per viaggiare su mezzi obsoleti e sporchi, gli autisti sono spremuti, i precari mandati via e i fornitori dell'azienda non pagati. Per non parlare del turismo, il nostro petrolio, che non sfruttiamo a dovere...

Un’ ultima domanda, cosa in particolare ama di Roma , oltre la Lazio ?
Vorrei amare la Roma notturna, che con il buio potrebbe brillare ancor di più, senza il traffico del giorno, e invece la movida romana fa letteralmente schifo, l'offerta di divertimento è solo somministrazione di alcool e riproduzione di musica, con il risultato che la gente non dorme ma neanche si diverte. manca una regia artistica degli eventi: io a londra vedo il concerto degli Abba alle 23, a Berlino ho la metropolitana tutta la notte in funzione, in Francia ho il festival dei teatri off, quelli sotto i 100 posti, di cui Roma ne detiene il numero più alto ma di notte sono chiusi. manca un piano regolatore del divertimento, ossia una zonizzazione per collocare meglio le licenze per l'intrattenimento notturno, permettendo di farlo in quartieri, strade e piazze, ove l'impatto con i residenti sia meno fastidioso e si possa riposare.

Ringraziamo l’Onorevole Fabio Sabbatani Schiuma per il tempo che ci ha dedicato. (L’UNICO).

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