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giovedì

ORE DECISIVE PER IL GOVERNO !

Dopo l'apertura di Matteo Salvini alla proposta di Luigi Di Maio su Paolo Savona, la trattativa per un governo gialloverde è rientrata nel vivo. Il leader della Lega è volato in mattinata a Roma, annullando tutti gli impegni elettorali in Lombardia, per vedere Luigi Di Maio e Giuseppe Conte.
Ma il nodo Savona, per un possibile 'spostamento' di ministero, resta ancora tutto da sciogliere. In questa fase di frenetiche trattative, M5S e Lega stanno cercando la collocazione da dare a Savona, l'uomo della 'discordia' sul quale è calato il veto del Colle. Si sta lavorando alla 'sostituzione' dell'economista euroscettico, che dovrebbe essere spostato in un'altra casella per uscire dallo stallo e far partire la riedizione del governo gialloverde.
In queste ultime ore si starebbe trattando, a quanto si apprende, per far traslocare Savona dal Tesoro agli Affari europei. Ma sul tavolo resterebbe anche l'opzione di uno 'spacchettamento' del Mef, con la possibilità di separare il Tesoro dalle Finanze e attribuire quest'ultimo all'ex ministro del governo Ciampi.
Il fatto è che lo stesso Savona non sarebbe disponile ad ipotesi diverse da quella che lo vedrebbe a via Venti Settembre, titolare del Mef.
Nel primo pomeriggio, raccontano, ci sarebbe stato un vertice dello stato maggiore leghista a Montecitorio con Matteo Salvini: presenti Giancarlo Giorgetti, Gian Marco Centinaio, Claudio Borghi, Stefano Candiani, Armando Siri, Roberto Calderoli e Nicola Molteni.
In ballo c'è anche la probabile intesa con Fratelli d'Italia, con Giorgia Meloni che potrebbe sedersi alla Difesa. La leader di Fdi, che a sua volta ha annullato tutti i suoi impegni in Puglia, ha incontrato a Montecitorio Salvini. Il capo politico grillino, raccontano fonti parlamentari, per ora frena, anche conscio delle divisioni interne che tale decisione potrebbe comportare, ma non si escludono sviluppi nelle prossime ore.
"Confermo quanto detto da Meloni: di fronte a un'esigenza drammatica dell'Italia, che potrebbe trovarsi a votare a luglio e trovarsi sotto gli attacchi finanziari, noi abbiamo espresso la disponibilità a rafforzare il governo. Con quali forme e con quali metodi non è ancora stato deciso, se ne comincia semmai a discutere adesso", ha detto Ignazio La Russa di Fdi al termine dell'incontro tra Salvini e Meloni. "L'unica cosa sicura è che l'intento è quello patriottico", sottolinea il vice presidente del Senato, precisando che "con i 5 Stelle non abbiamo ancora parlato".
I 5 Stelle dal canto loro invocano un "atto di responsabilità". "Conte mi sembra la figura più adatta, lo ha dimostrato", ha detto Carlo Sibilia, ex membro del direttorio, che sull'ipotesi di un governo a guida Lega dice: "Non so da dove vengano fuori queste ipotesi". "Io mi auguro che da questo stallo si esca con un atto di responsabilità. Oggi mi sembra una buona giornata", ha poi tagliato corto con un sorriso.
Ma la controversa linea Di Maio sembra stia scatenando malumori e proteste da parte di alcuni deputati e senatori pentastellati, una cinquantina, che hanno deciso di farsi sentire riunendosi a Palazzo Madama. Non una riunione in agenda, ma un'assemblea sorta spontaneamente. Al centro del dibattito - acceso come le vecchie assemblea di antica memoria- l'evolversi della situazione politica, con il M5S al centro della scena, un passo avanti e uno indietro verso Palazzo Chigi. Così, raccontano fonti grilline, alcuni neo senatori hanno chiesto un momento di chiarezza, sentendosi esclusi dalle decisioni che contano.
Nel frattempo, a quanto apprende l'Adnkronos da autorevoli fonti parlamentari, ci sarebbe stata questa mattina una lunga telefonata tra il capo dello Stato Sergio Mattarella e il presidente della Camera, Roberto Fico. La terza carica dello Stato, dunque, non dovrebbe salire al Quirinale, dove questa mattina è stata ricevuta, per un colloquio informale, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Fonte: Adnkronos

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giovedì

Lega dei Popoli in tutta Italia. Pronta la rivoluzione di Salvini.

Ed è rottura con Bossi. Retroscena

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Se la legge elettorale non cambia e non penso che cambierà" per le divisioni interne al Pd "c'è un sistema proporzionale che prevede lo stesso simbolo in tutta Italia: ci sarà lo stesso simbolo in tutte le città e in tutte le province". Matteo Salvini, parlando a Radio Padania sulle possibili elezioni politiche anticipate, conferma quanto scritto tempo fa da Affaritaliani.it: salvo ripensamenti dell'ultima ora, alle prossime elezioni il Carroccio si presenterà da Bolzano a Palermo con il simbolo Lega dei Popoli, archiviando quindi sia lo storico logo Lega Nord sia Noi Con Salvini.

Lo stesso segretario leghista nella video-intervista ad Affaritaliani.it, nel corso del pranzo organizzato a Milano dall'Associazione Amici della Lirica, aveva affermato che quella della Lega dei Popolo, simboli già depositato al ministero dell'Interno, "è un'ipotesi allo studio, una bella idea perché tiene insieme il concetto di popoli italiani". Si tratta di un'altro step nel processo di metamorfosi della Lega, da partito regionale e (in passato) secessionista-indipendentista a partito nazionalista modello Marine Le Pen, Vladimir Putin e Donald Trump. Per Salvini ormai la parola federalismo, anche se resta in modo blando nei suoi discorsi, non è più la priorità. Oggi le issue sono il no a quest'Europa delle banche e della Merkel e la lotta all'immigrazione clandestina.

E' soprattutto per questo motivo che ormai è rottura con Umberto Bossi, il quale, quasi certamente, non verrà ricandidato alle prossime elezioni politiche. Ma qualche frizione potrebbe sorgere con i Governatori Roberto Maroni e Luca Zaia impegnati da tempo nella battaglia per i referendum in Lombardia e Veneto che puntano all'ottenimento di una maggiore autonomia da parte dello Stato centrale. Ma ormai il dado è tratto. E con la Lega dei Popoli si metta da parte, oltre allo storico simbolo Lega Nord, anche l'esperimento Noi Con Salvini per il Centro-Sud che ha ottenuto alle recenti Amministrative risultati scarsi e al di sotto delle aspettative.

Fonte: AffarItaliani

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venerdì

OGGI, 28 APRILE 2016, E' FINITO L'INGANNO: IL ''CENTRODESTRA'' BERLUSCONIANO E' MORTO. E' L'ORA DEL NAZIONALISMO.

ROMA - Berlusconi ha deciso: basta Bertolaso! Convergiamo su Marchini. Marchini? Curioso modo di "compattare" il centrodestra, quello di scegliere per la corsa a sindaco di Roma un candidato gradito al centrosinistra. Giorgia Meloni, appresa la notizia poco dopo l'ora di pranzo, ha commentato: "Siamo contenti della semplificazione del quadro politico a Roma. Ora ci aspettiamo un'ulteriore semplificazione con la diretta e aperta convergenza di Alfio Marchini e di Forza Italia sul candidato del Pd e di Renzi, Roberto Giachetti". 

Come darle torto?

Matteo Salvini ha rincarato la dose: "Per quanto riguarda la Lega ora e' tutto piu' chiaro e semplice: a Roma l'unica candidatura di centrodestra e contro ogni inciucio si chiama Giorgia Meloni sostenuta dalla Lega. Siamo sicuri che gli elettori di Forza Italia sapranno chi scegliere e chi salutare". Intanto, a guardare i sondaggi, è già da più di un anno che gli elettori hanno salutato Berlusconi, due terzi dei voti di Forza Italia sono scomparsi, dal 30% è calata al 10% e a Roma gli ultimi dati la danno all'8%.

Tuttavia, è un errore madornale pensare che la partita di Roma sia circoscritta alla Capitale. La verità è un'altra: Berlusconi al crepuscolo vorrebbe portare nella tomba politica chiunque abbia capacità e ambizione di mettersi alla guida del grande fronte popolare che si sta formando nella nazione dietro la bandiera del nazionalismo.  

Berlusconi non è nazionalista esattamente come non è mai stato liberale. Berlusconi non ha mai avuto neppure la più vaga delle disponibilità a seguire le parole di Einaudi, i suoi consiglieri sono e sono stati Previti e Dell'Utri, Romani e la Santanchè. Tutti campioni a modo loro di varie virtù apprezzatissime dal Cavaliere, prima delle quali l'obbedienza.

Berlusconi non sa neppure dove inizi il concetto di libero mercato, di concorrenza, di efficienza delle istituzioni. Ha istrionicamente mercanteggiato con chiunque potesse risultargli utile, arrivò perfino a corteggiare Di Pietro - e non che all'interessato sia dispiaciuto, per carità. Ebbe innamoramenti per intellettuali come Lucio Colletti messi nel medesimo cesto assieme a personaggi come Apicella. 

E' stato potente, Berlusconi. Non si discute, ma miope, politicamente parlando. Non ha visto arrivare la catastrofe finanziaria quand'era al governo, e dire che Tremonti glielo ripeteva dalla mattina alla sera. Non ha capito che i tedeschi sono poco spiritosi, e ha insultato Schulz dandogli del nazista quand'invece non lo è. Schulz è solo un piccolo arrogante arrampicatore, un palloncino gonfiato a metano. 

Berlusconi soprattutto non ha visto, o meglio non ha avuto il coraggio di vedere, che c'era lo spazio e la forza per quelle riforme che ora in modo sgangherato sono state affidate alla signorina Madia e alla signorina Boschi, quando lui aveva a disposizione Bossi e Brunetta, Tremonti e Maroni.

Non le ha fatte perchè non gli interessava e perchè prima ancora non capiva. Miope e ottuso. E il paradosso di questa sua storia è che mentre lui traccheggiava passando le giornate a Palazzo Chigi e le nottate un po' a Palazzo Grazioli un po' a Villa San Martino allietato anche da Emilio Fede, in Europa tramontava proprio quel pensiero liberale e liberista del quale lui sosteneva d'essere l'alfiere. 

Chiuso dentro una bolla miliardaria, ferito nell'amor proprio e nel portafoglio prima ancora che nel fare politico da sentenze passate in giudicato su vicende antiche quanto orrende, l'affaire Mondadori su tutte, macellato dalla Procura di Milano con accuse infamanti sulle sue presunte condotte sessuali per poi venire assolto in Cassazione quando ormai la sua immagine era a brandelli, Berlusconi di nuovo non ha capito nulla di quel che sta accadendo in Italia, in Europa, nell'Occidente. 

Se avesse capito, non avrebbe solo aiutato Matteo Salvini in questa sua dura lotta politica uno contro tutto il sistema marcio di potere in Italia, l'avrebbe affiancato, e gli avrebbe passato il testimone. Invece no, miope e ottuso, ha cercato l'altro Matteo. Con lui sì, che ha trovato l'intesa. Si sono capiti al volo.

Una faccia, una razza.

Oggi, Berlusconi scegliendo Marchini ha messo la pietra tombale sulla sua personale storia politica e su quella di un partito che davvero alimentò le speranze di milioni di italiani. Sono finiti gli equivoci e proprio sul finire della sua parabola politica Berlusconi senza volerlo ha fatto la cosa migliore di tutte: è schiantato su un Marchini qualsiasi. 

Questo Paese che si chiama Italia ha disperato bisogno di una nuova grande alleanza di uomini e di donne che si uniscano innazitutto per la sopravvivenza della nazione e del nosto popolo, mai come oggi minacciato di sterminio. Sterminio economico col mostro Ue che sta per sbranarci tutti, sterminio sociale con orde immani che arrivano dall'Africa a centinaia di migliaia, sterminio fisico con assassini islamici che stanno preparando stragi tra la nostra gente.

Non è questione di destra o di sinistra: è il nazionalismo contro il mondialismo. Lo combattiamo o soccombiamo. Non c'è una terza via. Non c'è uscita dal campo di battaglia. Vincere o morire. 

E cosa volete che ne capisca, Berlusconi, dentro la sua bolla di miliardi e reggicalze.

Ma ci sono due giovani. C'è Giorgia Meloni, c'è Matteo Salvini. Sono la nostra unica speranza. Forza delle idee e coraggio per attuarle a loro non mancano.

E neppure a noi.

A voi? 

Max Parisi

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lunedì

SALVINI: se devo essere processato perché difendo gli interessi degli italiani, allora processatemi domani mattina !

Se devo essere processato perché difendo gli interessi degli italiani, allora processatemi domani mattina!
Pubblicato da Matteo Salvini su Lunedì 11 aprile 2016
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martedì

Comunali, il 27-28/02 Noi con Salvini ascolta i romani, consultazione popolare su sindaco.

(AGENPARL) – Roma, 22 feb 2016 – “Si terra’ Sabato 27, ore 10-18, e Domenica 28, ore 10-13, la consultazione popolare voluta da Matteo Salvini per ascoltare i pareri dei romani sul prossimo candidato sindaco. I punti di raccolta delle schede, che daranno come opzione di voto tutti i nomi finora ipotizzati per il centrodestra, saranno almeno uno per ognuno degli ex 19 municipi di Roma”. Così in una nota Barbara Mannucci e Fabio Sabbatani Schiuma, componenti del coordinamento romano di Noi con Salvini e delegati all'organizzazione della campagna elettorale e al coordinamento iniziative. 
“A gestire le operazioni di voto – continua la nota – saranno i coordinatori municipali e i loro vice, il cui elenco verrà reso noto in settimana dal commissario romano di NcS Gian Marco Centinaio. Tutto il lavoro – conclude la nota – verrà seguito in piena sintonia con i delegati all'organizzazione dei municipi, Barbara Saltamartini, Luciano Andreoni, oltre a Schiuma stesso”.

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lunedì

Salvini:prove tecniche di integrazione, buona visione!


LE "TEORIE" SULLA DONNA IN MOSCHEAProve tecniche di integrazione, buona visione!
Pubblicato da Matteo Salvini su Lunedì 8 febbraio 2016
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venerdì

SALVINI INTERVISTATO DA FORMIGLI [PIAZZAPULITA, 04/02/2016]

SALVINI INTERVISTATO DA FORMIGLI [PIAZZAPULITA, 04/02/2016]++ RIGUARDA LA SPLENDIDA INTERVISTA DI MATTEO #SALVINI A PIAZZAPULITA ++Tra i temi toccati, l'immigrazione incontrollata, il progetto di una nuova Europa e la sfida a Renzi. Numerosi gli applausi dal pubblico in studio. DA GUARDARE!
Pubblicato da Lega Nord Padania su Venerdì 5 febbraio 2016
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martedì

ANZIANI PICCHIATI E SEQUESTRATI PER TRE ORE

ANZIANI PICCHIATI E SEQUESTRATI PER TRE ORE"ZITTA che ti ammazzo!". Ancora una volta due nostri anziani PICCHIATI e DERUBATI nella loro abitazione.L'aggressore? Straniero. Concidenze? No, nell'Italia "buonista" entrano cani e porci perché NESSUNO PAGA.
Pubblicato da Matteo Salvini su Martedì 2 febbraio 2016
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lunedì

IL FUTURO DEL CENTRODESTRA

Salvini: Silvio parla, io invece decido.

La nuova legge elettorale parla chiaro. Se si vuole dare una spallata a Renzi e proporsi come seria alternativa nazionale, sociale e popolare, allora bisognerà mettere insieme tutti coloro che sono davvero opposizione a questo governo di miserabili. Tutti insieme significa innanzitutto che non detteranno più la linea i luoghi e i metodi che hanno partorito i Fini, i Casini, i Verdini, i nani e le ballerine. Tutti necessari, nessuno indispensabile, magari con meritocrazia e in proporzione a ciò che si rappresenta. 

di Fabio Sabbatani Schiuma

INTERVISTA A SALVINI SU "IL TEMPO"

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mercoledì

MATTEO SALVINI:"Provo vergogna per chi come lei sta affamando 500 milioni di europei e vuole aprire le porte agli africani. Ma chi la paga?"

VIDEO > Matteo #Salvini: "Provo vergogna per chi come lei sta affamando 500 milioni di europei e vuole aprire le porte agli africani. Ma chi la paga?"
Posted by Lega Nord Padania on Mercoledì 29 aprile 2015
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lunedì

MATTEO SALVINI: IL CAPITANO PRIVATO, COME NON L'AVETE MAI VISTO.

VIDEO > IL CAPITANO PRIVATO, COME NON L'AVETE MAI VISTO
Posted by Lega Nord Padania on Lunedì 30 marzo 2015
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mercoledì

SALVINI: RIVA DESTRA IN PIAZZA SABATO PER UN UNICO FRONTE NAZIONALE E SOCIALE.

"La mattina anche al convegno 'Mille Patrie per l'Italia', con Salvini". 

ROMA, 25 feb - "Sabato in Piazza del Popolo ci saremo anche noi: guardiamo alla nascita di un unico fronte nazionale e sociale per salvare la nostra Patria dal renzismo e da un'Europa che non è quella che per decenni abbiamo sognato". 
Lo dichiara in una nota il portavoce nazionale del Movimento Riva Destra, Alfio Bosco. 
"Riva Destra - continua la nota - sarà presente con delegazioni da varie regioni (Sicilia, Puglia, Calabria, Umbria, Marche ed Emilia Romagna), oltre che con il Comitato Romano, con il suo Segretario Nazionale Fabio Sabbatani Schiuma e il Presidente onorario Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.
La mattina - prosegue la nota - sempre di sabato, parteciperemo al convegno Mille Patrie per l'Italia, organizzato dal Il Talebano, che avrà come relatori il segretario federale delle Lega Matteo Salvini, il capogruppo della Lega al Parlamento europeo Lorenzo Fontana, il capogruppo della Lega alla Camera dei deputati Raffaele Volpi,Vincenzo Sofo, presidente del circolo culturale Il Talebano, il giornalista Pietrangelo Buttafuoco, il sociologo leghista Fabrizio Fratus e i rappresentanti di diversi movimenti italiani interessati dal progetto patriottico europeo che in quella sede verrà inaugurato. 
Riva Destra - conclude la nota - sta guardando sempre più da vicino la parabola ascendente di Matteo Salvini, come una speranza per chi ha avuto la propria casa bombardata dai fallimenti di Fini e della sua classe dirigente di vecchi colonnelli. Una speranza per chi da tempo lavora con enormi difficoltà per ricostruirla, nuova, pulita e proprio senza mobili vecchi e tarlati". 

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