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Elezioni e Cittadinanza !
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COMUNALI ROMA: SCHIUMA (FDI), MICHETTI-MATONE SCELTA VINCENTE PER CAPACITA' AMMINISTRATIVA.
ROMA, 9 giu -."Enrico Michetti e Simonetta Matone sono la migliore scelta di un centrodestra unito e vincente: la loro preparazione e la capacità amministrativa sono garanzia per liberare Roma dalla cialtronaggine pentastellata. Sono due personalità di alto profilo che certificano la voglia di vincere che abbiamo. Roma è una macchina amministrativa complessa e loro saranno la guida più idonea".
Lo dichiarano in una nota i dirigenti nazionali di Fratelli d'Italia Fabio Sabbatani Schiuma, quattro mandati da consigliere comunale di Roma, e Lorenzo Loiacono, insieme a Enrico Kauffmann, coordinatore regionale di FdI dei 'Rapporti con le Forze dell'Ordine'.
martedì
ELEZIONI 2019: Circ. III : ITALIA CENTRALE.
RISULTATI:
Sezioni: 11.823 / 11.823 (Tutte)
Liste Voti %
LEGA SALVINI PREMIER ..................................................1.845.135 33,45
PARTITO DEMOCRATICO .................................................1.479.470 26,82
MOVIMENTO 5 STELLE ......................................................880.168 15,95
FRATELLI D'ITALIA ........................................................385.303 6,98
FORZA ITALIA .......................................................344.751 6,25
+EUROPA - ITALIA IN COMUNE - PDE ITALIA ....................164.836 2,99
LA SINISTRA .........................................................................122.291 2,22
EUROPA VERDE ...................................................................118.325 2,14
PARTITO COMUNISTA ............................................................69.138 1,25
PARTITO ANIMALISTA ............................................................31.186 0,57
CASAPOUND ITALIA - DESTRE UNITE .................................25.326 0,46
POPOLO DELLA FAMIGLIA - ALTERN.VA POPOLARE..........19.510 0,35
PARTITO PIRATA .....................................................................12.929 0,23
POPOLARI PER L'ITALIA .........................................................11.770 0,21
FORZA NUOVA ..........................................................................6.716 0,12
TOTALE LISTE .....................................................................5.516.854 100
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Sezioni: 11.823 / 11.823 (Tutte)
Liste Voti %
LEGA SALVINI PREMIER ..................................................1.845.135 33,45
PARTITO DEMOCRATICO .................................................1.479.470 26,82
MOVIMENTO 5 STELLE ......................................................880.168 15,95
FRATELLI D'ITALIA ........................................................385.303 6,98
FORZA ITALIA .......................................................344.751 6,25
+EUROPA - ITALIA IN COMUNE - PDE ITALIA ....................164.836 2,99
LA SINISTRA .........................................................................122.291 2,22
EUROPA VERDE ...................................................................118.325 2,14
PARTITO COMUNISTA ............................................................69.138 1,25
PARTITO ANIMALISTA ............................................................31.186 0,57
CASAPOUND ITALIA - DESTRE UNITE .................................25.326 0,46
POPOLO DELLA FAMIGLIA - ALTERN.VA POPOLARE..........19.510 0,35
PARTITO PIRATA .....................................................................12.929 0,23
POPOLARI PER L'ITALIA .........................................................11.770 0,21
FORZA NUOVA ..........................................................................6.716 0,12
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martedì
"Avanti con una destra più forte, nel centrodestra".
(IL MIO PUNTO DI VISTA
di Fabio Sabbatani Schiuma).
Vediamo cosa e’ accaduto dalle consultazioni in poi, ossia dalla pantomima di Di Maio, convinto di meritare ciò che non gli spettava e in realtà interessato solo a sfasciare gli altri schieramenti. Il centrodestra, invece, ha tenuto bene. Va dato atto a Salvini di aver messo al primo posto la compattezza dello schieramento. Le sirene di un governo Lega e 5 Stelle non hanno avuto effetto. D'altronde molti degli eletti in Parlamento, compresi quelli leghisti, lo sono stati grazie a elettori, i quali hanno votato per un governo di centrodestra. Non di certo per andarci con altri. Neanche col PD, sia chiaro. Resto dell’idea che un incarico politico a Salvini stesso, sarebbe stato il modo peggiore per bruciarsi. E ovviamente il Quirinale -lo ha detto da subito- non da mandati alla cieca: altrimenti a cosa servirebbero le consultazioni? Come era già stato ampiamente previsto da questa legge elettorale perversa, non c’e’ una maggioranza con i numeri per governare. Ricordiamoci che, al momento, un governo ancora in carica c’e’. Ed e’ quello Gentiloni, ossia di uno schieramento ampiamente sfiduciato dalle urne. E’ prerogativa del Quirinale -nessun colpo di stato come nel 2011- ora provare con un governo, chiamiamolo neutrale, di larghe intese, tecnico, di scopo, a tempo, che di fatto porti avanti l’ordinario, modifichi la legge elettorale e permetta agli Italiani di esprimersi nuovamente al voto, facendo tesoro sulla sostanziale inutilità del voto ai grillini e dei danni riportati con quello a sinistra. Quando? Personalmente, non credo prima di due anni e mezzo. Felice di sbagliarmi in caso contrario. Nel frattempo di cosa da fare ce ne saranno: partecipare attivamente alla ricostruzione un'area di destra autentica, nuova, moderna, dalle radici solide, forte innanzitutto, e non più marginale, dopo i fallimenti di Fini & c., partendo dalle persone, oltre gli schieramenti di partito.
www.studiostampa.com
di Fabio Sabbatani Schiuma).
Vediamo cosa e’ accaduto dalle consultazioni in poi, ossia dalla pantomima di Di Maio, convinto di meritare ciò che non gli spettava e in realtà interessato solo a sfasciare gli altri schieramenti. Il centrodestra, invece, ha tenuto bene. Va dato atto a Salvini di aver messo al primo posto la compattezza dello schieramento. Le sirene di un governo Lega e 5 Stelle non hanno avuto effetto. D'altronde molti degli eletti in Parlamento, compresi quelli leghisti, lo sono stati grazie a elettori, i quali hanno votato per un governo di centrodestra. Non di certo per andarci con altri. Neanche col PD, sia chiaro. Resto dell’idea che un incarico politico a Salvini stesso, sarebbe stato il modo peggiore per bruciarsi. E ovviamente il Quirinale -lo ha detto da subito- non da mandati alla cieca: altrimenti a cosa servirebbero le consultazioni? Come era già stato ampiamente previsto da questa legge elettorale perversa, non c’e’ una maggioranza con i numeri per governare. Ricordiamoci che, al momento, un governo ancora in carica c’e’. Ed e’ quello Gentiloni, ossia di uno schieramento ampiamente sfiduciato dalle urne. E’ prerogativa del Quirinale -nessun colpo di stato come nel 2011- ora provare con un governo, chiamiamolo neutrale, di larghe intese, tecnico, di scopo, a tempo, che di fatto porti avanti l’ordinario, modifichi la legge elettorale e permetta agli Italiani di esprimersi nuovamente al voto, facendo tesoro sulla sostanziale inutilità del voto ai grillini e dei danni riportati con quello a sinistra. Quando? Personalmente, non credo prima di due anni e mezzo. Felice di sbagliarmi in caso contrario. Nel frattempo di cosa da fare ce ne saranno: partecipare attivamente alla ricostruzione un'area di destra autentica, nuova, moderna, dalle radici solide, forte innanzitutto, e non più marginale, dopo i fallimenti di Fini & c., partendo dalle persone, oltre gli schieramenti di partito.
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Alle politiche il movimento Riva Destra sostiene il centrodestra: ”IN TEMPI BUI E’ DIFFICILE RITIRARSI NELL’OMBRA”.
Nel nome delle parole di Pinuccio Tatarella sulla Riva Destra e la riva sinistra e del 'turarsi il naso' di Indro Montanelli.
In mari difficili, quando tenere la rotta e' complicato, la nebbia e' fitta, si alzano improvvise onde e si creano vortici e mulinelli, bisogna prepararsi a ballare. Qualcuno cadrà in mare, altri proveranno a calare una scialuppa, magari per salvare la pelle o quel forziere che non c'e'. E' quanto mai opportuno che lo sappiano tutti i marinai. Più che affidarsi agli dei, come gli antichi navigatori, diventa più utile riflettere e richiamarsi ai saggi della storia.
Il fiume della politica ha due rive, «destra e sinistra sono alternative, rappresentano valori alternativi, il centro non è un valore. È una zattera, è un traghetto che va dalla riva destra a quella sinistra, ospita passeggeri quando una delle due rive è debole, rimane senza passeggeri quando tutte e due le rive sono forti».
Già, Pinuccio Tatarella, al quale Riva Destra si richiamava in quei tempi nei quali qualcuno voleva spingerci nella riserva indiana della mera testimonianza. Lui, che sollecitava la classe dirigente della destra italiana ad uno sforzo di modernizzazione. Guardava avanti. Il presidenzialismo per rafforzare la democrazia diretta e la costituzione di un ampio schieramento di centrodestra per unire la grande maggioranza di Italiani che non sono di sinistra, le stesse parole usate da Pietrangelo Buttafuoco, tante volte intervenuto ai nostri incontri. Pinuccio, infaticabile tessitore dell’alleanza di centrodestra, anche dopo la sconfitta del ’96. Lanciò da destra «Oltre il Polo», per unire una coalizione che poi vinse nettamente alle regionali del 2000 e alle politiche del 2001. Lui che non visse però questa stagione, con i risultati, soprattutto a destra, che abbiamo conosciuto bene. Gianfranco Fini compreso, che perse ogni bussola, per insabbiarsi sulla spiaggia di Montecarlo. Molte delle difficoltà e delle innaturali divisioni di oggi, con Pinuccio Tatarella di sicuro non sarebbero mai esistite.
Ricordarlo oggi vuol dire difendere il bipolarismo, la politica delle due rive, rinunciare ad ambiguità e a confusioni. L’armonia, la coesione del centrodestra, la coerenza dei principi fondamentali della destra, senza mai cedere a nostalgismi, furono i cardini del pensiero di Pinuccio Tatarella, l'ispiratore della destra di governo. A ben pensarci, sarebbe potuta essere questa la migliore premessa alla mozione approvata nell'ultima Direzione Nazionale di Riva Destra, storico primo circolo di quell'Alleanza Nazionale, alla quale Pinuccio teneva come un figlio. Scomparso lui, il marito della Tulliani, fece invece di tutto per sbarazzarsene. Ma tant'è che il risultato non cambia, compreso il terzo incomodo grillino, Non si può rischiare di consegnare in mano a queste sciatte e dannose sinistre, renziane, dalemiane, boldriniane, peraltro divise come mai, ne all'antipolitica grillina, la nostra Italia. Sarebbe devastante. Va sostenuto questo centrodestra con tutte le sue storture, le sue contraddizioni e i suoi punti interrogatici: questa e' la scelta fatta con coraggio e realismo da Riva Destra. E qui entra in campo il ricordo di Indro Montanelli, uno dei giornalisti simbolo del 900. Liberale e anticomunista, nel ’76 invitò a turarsi il naso e votare la Democrazia Cristiana, per impedire che al governo ci finissero i comunisti. E' più importante poi rispettare il proprio dovere civico e recarsi comunque alle urne. Scegliendo non i partiti ma le persone, candidate sul territorio e la loro credibilità. Perché le idee, quando ci sono, corrono sempre sulle gambe delle donne e degli uomini.
Lo facciamo senza ritirarci nell'ombra, appunto.
Fabio Sabbatani Schiuma, fondatore di Riva Destra
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In mari difficili, quando tenere la rotta e' complicato, la nebbia e' fitta, si alzano improvvise onde e si creano vortici e mulinelli, bisogna prepararsi a ballare. Qualcuno cadrà in mare, altri proveranno a calare una scialuppa, magari per salvare la pelle o quel forziere che non c'e'. E' quanto mai opportuno che lo sappiano tutti i marinai. Più che affidarsi agli dei, come gli antichi navigatori, diventa più utile riflettere e richiamarsi ai saggi della storia.
Il fiume della politica ha due rive, «destra e sinistra sono alternative, rappresentano valori alternativi, il centro non è un valore. È una zattera, è un traghetto che va dalla riva destra a quella sinistra, ospita passeggeri quando una delle due rive è debole, rimane senza passeggeri quando tutte e due le rive sono forti».
Già, Pinuccio Tatarella, al quale Riva Destra si richiamava in quei tempi nei quali qualcuno voleva spingerci nella riserva indiana della mera testimonianza. Lui, che sollecitava la classe dirigente della destra italiana ad uno sforzo di modernizzazione. Guardava avanti. Il presidenzialismo per rafforzare la democrazia diretta e la costituzione di un ampio schieramento di centrodestra per unire la grande maggioranza di Italiani che non sono di sinistra, le stesse parole usate da Pietrangelo Buttafuoco, tante volte intervenuto ai nostri incontri. Pinuccio, infaticabile tessitore dell’alleanza di centrodestra, anche dopo la sconfitta del ’96. Lanciò da destra «Oltre il Polo», per unire una coalizione che poi vinse nettamente alle regionali del 2000 e alle politiche del 2001. Lui che non visse però questa stagione, con i risultati, soprattutto a destra, che abbiamo conosciuto bene. Gianfranco Fini compreso, che perse ogni bussola, per insabbiarsi sulla spiaggia di Montecarlo. Molte delle difficoltà e delle innaturali divisioni di oggi, con Pinuccio Tatarella di sicuro non sarebbero mai esistite.
Ricordarlo oggi vuol dire difendere il bipolarismo, la politica delle due rive, rinunciare ad ambiguità e a confusioni. L’armonia, la coesione del centrodestra, la coerenza dei principi fondamentali della destra, senza mai cedere a nostalgismi, furono i cardini del pensiero di Pinuccio Tatarella, l'ispiratore della destra di governo. A ben pensarci, sarebbe potuta essere questa la migliore premessa alla mozione approvata nell'ultima Direzione Nazionale di Riva Destra, storico primo circolo di quell'Alleanza Nazionale, alla quale Pinuccio teneva come un figlio. Scomparso lui, il marito della Tulliani, fece invece di tutto per sbarazzarsene. Ma tant'è che il risultato non cambia, compreso il terzo incomodo grillino, Non si può rischiare di consegnare in mano a queste sciatte e dannose sinistre, renziane, dalemiane, boldriniane, peraltro divise come mai, ne all'antipolitica grillina, la nostra Italia. Sarebbe devastante. Va sostenuto questo centrodestra con tutte le sue storture, le sue contraddizioni e i suoi punti interrogatici: questa e' la scelta fatta con coraggio e realismo da Riva Destra. E qui entra in campo il ricordo di Indro Montanelli, uno dei giornalisti simbolo del 900. Liberale e anticomunista, nel ’76 invitò a turarsi il naso e votare la Democrazia Cristiana, per impedire che al governo ci finissero i comunisti. E' più importante poi rispettare il proprio dovere civico e recarsi comunque alle urne. Scegliendo non i partiti ma le persone, candidate sul territorio e la loro credibilità. Perché le idee, quando ci sono, corrono sempre sulle gambe delle donne e degli uomini.
Lo facciamo senza ritirarci nell'ombra, appunto.
Fabio Sabbatani Schiuma, fondatore di Riva Destra
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venerdì
Italia-Europa: Pensieri Politici !
Invece di pensare al pareggio di bilancio, pensano a vendere i beni dello Stato per rastrellare altri soldi e poi farci trovare ancora col debito che cresce e senza più beni da vendere.
Questi Governi CI STANNO UCCIDENDO !!!
Un saluto a tutti, come potete leggere sotto, sul mio articolo, la speranza era quella di fondare in 4 o 5 gli Stati Uniti d'Europa con un Euro Pesante ed accettare singolarmente gli altri dell'Unione man mano che si rendevano disponibili a perdere la sovranità nazionale (quello che hanno fatto gli Stati Uniti d'America aggiungendo Stelle alla Bandiera) ma l'attuale "Mostruosità" di avere Stati Sovrani che prendono i Soldi a "strozzo" da una Banca Privata che li fa stampare, con la garanzia di non poter mai ripianare il debito (più soldi ci facciamo stampare più il debito cresce) mi fa pensare che staccandoci non saremmo noi a "colare a picco" ma gli "altri"; è vero che inizialmente avremmo un forte svalutazione con inflazione e perderemmo circa il 25% ma lo perderemmo, parzialmente, anche del nostro debito e le nostre aziende riprenderebbero "fiato".
Vorrei tornare ad uno Stato Sovrano con una Moneta Sovrana; in estrema sintesi o ci Uniamo o ci Dividiamo, lo stare a metà è "Folle".
Lottare "CONTRO" Lottare "PER" !
Perché giustificare le nefandezze altrui con quelle di altri, ergendoci a giudici di cosa sia meglio o peggio? Il Livore, anzi, l'Odio (che traspare in molti) non fa onore a chi lo dimostra e fa evidentemente dimenticare che i delinquenti si trovano ovunque, nelle Patrie Galere, tra le Forze dell'Ordine, tra i Politici, tra i Giornalisti, tra i Magistrati e tra tutti i Cittadini, in particolare tra quelli che lottano solo "Contro" e mai"Per". Guardandoci nello specchio dovremmo ricordare che si cresce portando avanti un progetto, un'idea, un sogno e non certo "distruggendo l'odiato nemico".
Non voglio Rimpianti ma FUTURO !
Sono veramente amareggiato per non dire di peggio; siamo gestiti da: Giornalisti, Magistrati, Politicanti e Banchieri ma ai Dirigenti d'Azienda qualificati (compresi quelli militari e ne abbiamo tanti) che sarebbero in grado di organizzare il Paese non vengono MAI dati incarichi e nemmeno interpellati.
Qualche mese fa, in occasione delle dimissioni del Colonnello Rapetto, ho scritto: Un Governo che fa perdere allo Stato i suoi uomini migliori, che inizia senza dare per primo un esempio, senza tagliare i propri stipendi, senza ridurre il numero dei parassiti, senza eliminare gli sprechi, un Governo che punta tutto sull'aumento delle entrate e non sulla riduzione delle uscite, senza tener conto che gli F24 si sono DRASTICAMENTE ridotti e che la situazione, se possibile, è addirittura peggio di prima, beh... meglio un non governo che questa tragedia !
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martedì
Riva Destra fa il pieno di adesioni: scelti i Coordinatori Municipali Romani.
In una sala stracolma del Conference Center Sala Da Feltre a Trastevere, Riva Destra ha celebrato ieri il suo terzo Congresso Romano, eleggendo per acclamazione il nuovo coordinatore e presentando il suo l'organigramma locale.
Il Comitato Romano dello storico primo circolo di Alleanza Nazionale, ha fatto il pieno di ex dirigenti di Noi con Salvini, dal quale ha preso nelle ultime settimane le nette distanze anche a livello nazionale.
"Stiamo ricevendo parecchie adesioni soprattutto da parte di persone che hanno abbandonato come noi, un progetto finito nelle mani di riciclati e carrieristi, che sfruttano la popolarità di Matteo Salvini a proprio e mero interesse personale, finendo con il fare figuracce, come accaduto nelle recenti elezioni a Ostia, dove infatti nonostante le ripetute presenze del leader leghista, non è stato eletto nessun rappresentante".
Lorenzo Loiacono, ex coordinatore di Noi con Salvini nel Municipio II è stato eletto all'unanimità Coordinatore Romano di Riva Destra.
Il suo vicario sarà Cristiano Spadola, già vicecoordinatore salviniano a Ostia, insieme ad altri 4 vicecoordinatori che si divideranno 4 quadranti della capitale: Giancarlo Bertollini, Patrizia Cottone, Diamante Guerra e Salvatore Scollo, anche loro tutti coordinatori municipali e vice della Lega. La responsabile delle donne sarà Patrizia Passerini, coadiuvata da un direttivo tutto 'in rosa'. Nominato anche un esecutivo che si occuperà dei dipartimenti, la cui prima delega è stata già affidata a Giorgio Tammaro per il commercio nel centro storico.
Già quasi pronta la griglia dei coordinatori municipali: Patrizia Amorelli (I), Carlo D'Amico (II) e Maria Pia Bardi (XV), tutti già candidati municipali alle scorse elezioni, Michele Lunetta (IV) e Diamante Guerra (VIII), Patrizia DI Giulio (XI), tutti già coordinatori di Ncs per gli stessi municipi, Maurizio Benedetti (V), Giuseppina Vallecca (VI), Renzo Rapetti (X), Marco Vinale (XII), Luciano Cambareri (XIV). Del Comitato romano faranno anche parte Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale di Riva Destra, che ieri ha concluso i lavori e Cristina Franchi, capo della segreteria politica.
"Dopo l'esperienza di Noi con Salvini, ripartiamo ancora più convinti della nostra comunità militante -si legge in una nota del Comitato Romano- orgogliosamente di destra. Come nel 2006 avemmo il coraggio di dire no a Gianfranco Fini, all'apice della sua popolarità, la dignità ci ha imposto di fare un passo indietro dalla galassia 'salviniana', ora tutta protesa verso chi salta per storia da un partito all'altro e a destra ha già fallito, portando alla rarefazione la nostra area politica. Noi siamo nel centrodestra e a Gennaio prossimo riuniremo la nostra Direzione Nazionale per decidere chi sostenere alle politiche, ossia chi avrà rispetto per il nostro ius sanguinis di destra".
lunedì
Voto Ostia, “Ha perso la politica del selfie, ha stravinto l'astensionismo”.
Fabio Sabbatani Schiuma:
“Non paga la politica dei comizi dell'ultim'ora, ma solo stare sul territorio”
Voto Ostia, “Ha perso la politica del selfie, ha stravinto l'astensionismo”
Voto Ostia, “Ha perso la politica del selfie, ha stravinto l'astensionismo”
Per il ballottaggio del Municipio X - che per nota di cronaca e per popolazione non è solo Ostia, ma anche l'entroterra, tra cui Acilia, Casal Palocco, Infernetto, Malafede - si e' presentato a votare un elettore su tre. Ha stravinto l'astensionismo e perso di nuovo la politica, tutta.
Ma poi un vincitore dalle urne esce comunque fuori e questo e' la Raggi con il suo M5S, che nonostante tutti gli errori e gli immobilismi, restano ai pochi frequentatori del seggio l'unica alternativa possibile.
Messo infatti a parte il disastro lidense della sinistra, che ovviamente risente del suo sconquassamento nazionale, l'affermazione di Casa Pound non può essere solo figlia dell'endorsment della famiglia Spada - nel passato schierata prima per il Pd e poi per i grillini stessi. I cittadini infatti non credendo più nella politica, guardano, a malapena, solo i fatti e sono sempre più distanti dai vecchi metodi elettorali.
Il centrodestra di nuovo unito ha provato con una candidatura autoctona, Monica Picca, che ha avuto il coraggio di metterci la faccia, ma non aveva la popolarità di Nello Musumeci in Sicilia. Dati del 2016 alla mano, solo Forza Italia ha aumentato i voti a conferma della sua naturale collocazione politica e dopo il fallimento della scelta su Marchini. FdI si e' caricata sulle spalle la campagna elettorale e la lista civica per la Picca, ma non e' stato sufficiente per arginare l'impeto identitario di Casa Pound. La Lega poi, nonostante i roboanti proclami di aver raddoppiato i consensi - dato peraltro non veritiero, sempre dati alla mano - da parte degli avventurieri che ora la comandano sul territorio romano e laziale, non ha fatto nessun passo avanti e infatti non avrà nessun seggio. Morale: non paga la politica dei selfie e dei comizi dell'ultim'ora, ma solo stare sul territorio dalla parte dei cittadini, non solo in campagna elettorale.
*consigliere del Municipio V e fondatore del movimento Riva Destra
Messo infatti a parte il disastro lidense della sinistra, che ovviamente risente del suo sconquassamento nazionale, l'affermazione di Casa Pound non può essere solo figlia dell'endorsment della famiglia Spada - nel passato schierata prima per il Pd e poi per i grillini stessi. I cittadini infatti non credendo più nella politica, guardano, a malapena, solo i fatti e sono sempre più distanti dai vecchi metodi elettorali.
Il centrodestra di nuovo unito ha provato con una candidatura autoctona, Monica Picca, che ha avuto il coraggio di metterci la faccia, ma non aveva la popolarità di Nello Musumeci in Sicilia. Dati del 2016 alla mano, solo Forza Italia ha aumentato i voti a conferma della sua naturale collocazione politica e dopo il fallimento della scelta su Marchini. FdI si e' caricata sulle spalle la campagna elettorale e la lista civica per la Picca, ma non e' stato sufficiente per arginare l'impeto identitario di Casa Pound. La Lega poi, nonostante i roboanti proclami di aver raddoppiato i consensi - dato peraltro non veritiero, sempre dati alla mano - da parte degli avventurieri che ora la comandano sul territorio romano e laziale, non ha fatto nessun passo avanti e infatti non avrà nessun seggio. Morale: non paga la politica dei selfie e dei comizi dell'ultim'ora, ma solo stare sul territorio dalla parte dei cittadini, non solo in campagna elettorale.
*consigliere del Municipio V e fondatore del movimento Riva Destra
venerdì
Sistema Elettorale !
Attenzione !!!
Sistema Elettorale:
come diceva sempre la mia povera mamma "la medaglia con una sola faccia, ancora non l'hanno inventata". Le liste bloccate portano ad eleggere quelli scelti dal Partito ma le preferenze portano ad eleggere quelli che hanno speso di più per farsi conoscere e chi li avrà finanziati li terrà in pugno!
come diceva sempre la mia povera mamma "la medaglia con una sola faccia, ancora non l'hanno inventata". Le liste bloccate portano ad eleggere quelli scelti dal Partito ma le preferenze portano ad eleggere quelli che hanno speso di più per farsi conoscere e chi li avrà finanziati li terrà in pugno!
Prima di schierarsi con ardore, invito tutti a riflettere e coltivare il dubbio, ricordando che le persone sciocche sono piene di certezze mentre le persone intelligenti sono piene di dubbi ! GRAZIE !
Giancarlo Bertollini
Giancarlo Bertollini
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