lunedì

Misure delle ore in Roma antica, Roberto Vacca, L’Orologio.

Gnomone Meridiana di Augusto
 - Montecitorio -
“Non ti posso dire un’ora certa: è più facile mettere d’accordo i filosofi che gli orologi.” Aveva scritto Seneca. Per molti secoli a Roma si distingueva solo la mattina (quando si potevano compiere certi atti legali) dal pomeriggio. Tre secoli prima della nostra era sia la mattina, sia il pomeriggio furono suddivisi ciascuno in due parti. Ma solo nel 263 a.C .Valerio Corvino Messalla riportò a Roma la meridiana che aveva preso a Catania da lui conquistata. L’orologio solare fu installato nel Foro. Era stato costruito per una latitudine di oltre 4 gradi più meridionale di quella di Roma e per un secolo i Romani lessero l’ora sbagliata. Solo nel 164 a.C. il censore Marcio Filippo fece installare una meridiana calcolata  per la latitudine di Roma. La più grande meridiana romana, fatta installare da Augusto, aveva per gnomone l’obelisco di Piazza Monte Citorio, alto più di 30 metri. Le indicazioni delle ore erano numeri in ottone incastonati nel pavimento della piazza (alcuni sono ancora visibili).
Con le meridiane e con gli gnomoni impiantati su lastre orizzontali. I Romani tracciarono le eclittiche e misurarono l’insolazione giornaliera, la cui durata divisero in dodici parti per il giorno e dodici per la notte. Le 24 ore avevano la stessa durata solo due volte l’anno - agli equinozi di primavera e di autunno. In inverno e autunno le ore diurne erano corte e quelle notturne erano lunghe. Era vero l’inverso in primavera ed estate. La tabella seguente mostra le durate delle 12 ore al solstizio di inverno e al solstizio  d’estate. Il 21 dicembre  il sole è visibile a Roma per poco meno di 9 ore; il 21 giugno è visibile per poco più di 15 ore.


Solstizio
d’inverno
Solstizio
d‘estate
ORA
 Da
 A
 Da
 A
Prima
  7:33
  8:17
  4:27
  5:42
Secunda
  8:17
  9:02
  5:42
  6:58
Tertia
  9:02
  9:46
  6:58
  8:13
Quarta
  9:46
10:31
  8:13
  9:29
Quinta
10:31
11:15
  9:29
10:44
Sexta
11:15
12:00
10:44
12:00
Septima
12:00
12:44
12:00
13:15
Octava
12:44
13:29
13:15
14:31
Nona
13:29
14:13
14:31
15:46
Decima
14:13
14:58
15:46
17:02
Undecima
14:58
15:42
17:02
18:17
Duodecima
15:42
16:27
18:17
19:33

La durata variabile delle ore era la causa principale delle incertezze citate da Seneca. Per diminuirle si diffusero gli orologi ad acqua – le clessidre: il cui nome in greco significa “oggetto che ruba l’acqua”. Nel I e nel II secolo della nostra erano di grande moda fra i ricchi. Il famoso Trimalcione (quello del pranzo gastronomico narrato da Petronio) aveva prescritto nel suo testamento che il sepolcro della sua tomba fosse alto cento piedi e avesse al centro una grande clessidra in modo che dovessero leggere il suo nome tutti quelli che volevano conoscere l’ora.
Per avere direttamente un’indicazione dell’ora secondo la successione citata, furono realizzate clessidre in cui porzioni della parete erano trasparenti ed erano incise con graduazioni valide per i vari mesi, da scegliere in base alla selezione prodotta da una meridiana.
Non risulta che nessun costruttore moderno di orologi abbia realizzato un misuratore del tempo atto a mostrare l’ora secondo la convenzione romana. Solo un genio originale e giocherellone come Claude Shannon (l’inventore della teoria matematica della comunicazione) poteva prendersi la pena di costruire un computer per eseguire operazioni aritmetiche fra numeri espressi con l’antico e complicato sistema di numerazione posizionale romano. I Romani non brillavano nella metrologia. Un bambino moderno sa calcolare subito che 51 x 63 = 3213. In Roma antica solo chi aveva fatto lunghi studi era capace di moltiplicare LI per LXIII per ottenere MMMCCXIII. 

mercoledì

Rassegna Stampa di Mercoledì 13 maggio 2015

Accredia
ITALIA OGGI del 13/05/2015
pag. 24

Ambiente
IL SOLE 24ORE del 13/05/2015
pag. 38

Agroalimentare
ITALIA OGGI del 13/05/2015
di ANGELO DI MAMBRO - pag. 23
ITALIA OGGI del 13/05/2015
di GIUSY PASCUCCI - pag. 24
NOVA24 del 13/05/2015
di ALESSANDRA VIOLA - pag. 13

Professioni
IL SOLE 24ORE del 13/05/2015
pag. 2
IL SOLE 24ORE del 13/05/2015
di MARCO LO CONTE - pag. 2
ITALIA OGGI del 13/05/2015
di GABRIELE VENTURA - pag. 34
IL SOLE 24ORE del 13/05/2015
pag. 36
ITALIA OGGI del 13/05/2015
di SIMONA D'ALESSIO - pag. 35
ITALIA OGGI del 13/05/2015
di GABRIELE VENTURA - pag. 35
ITALIA OGGI del 13/05/2015
di VITTORIO MAROTTA - pag. 36
IL SOLE 24ORE del 13/05/2015
di FEDERICA MICARDI - pag. 36
IL SOLE 24ORE del 13/05/2015
di VIVIANA LANZA - pag. 36
IL SOLE 24ORE del 13/05/2015
pag. 37

Società e Imprese
ITALIA OGGI del 13/05/2015
di CINZIA DE STEFANIS - pag. 28
IL SOLE 24ORE del 13/05/2015
di ANGELO BUSANI - pag. 39
IL SOLE 24ORE del 13/05/2015
pag. 39
IL SOLE 24ORE del 13/05/2015
pag. 39 

martedì

LA PAGLIUZZA E LA TRAVE ! Dedicato a chi, con IPOCRISIA punta il dito mentre gestisce affari poco puliti, a chi lavora nel sottobosco per ottenere appalti e lavori, a chi "gonfia" le fatture per accontentare qualcuno, a chi se ne frega degli obiettivi sani e comuni ma pensa solo ai propri, diffondendo il male nella Comunità.

Parole di Luce.
"Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?" 
(Luca 6,41)
Quanto tempo perdiamo nel  fermarci a guardare i difetti degli altri, giudicare i loro errori e poi non ci accorgiamo delle nostre troppe povertà e della tua infinita misericordia nei nostri confronti. Liberaci Signore dal virus mortale del giudizio e donaci un cuore umile che sappia cercare sempre la luce della tua verità per riconoscere che noi siamo niente, tu sei tutto, senza di te non possiamo fare niente. 
Un fariseo, miniatura. Londra, British Library

«Un discepolo si era macchiato di una grave colpa. Tutti gli altri reagirono con durezza condannandolo. Il maestro, invece, taceva e non reagiva. Uno dei discepoli non seppe trattenersi e sbottò: “Non si può far finta di niente dopo quello che è accaduto! Dio ci ha dato gli occhi!” Il maestro, allora, replicò: “Sì, è vero, ma ci ha dato anche le palpebre!”». Siamo partiti da lontano, con questo apologo indiano, per commentare una delle frasi più celebri del Vangelo, dedicata alla falsa correzione fraterna.
Sappiamo, infatti, che lo stesso Gesù suggerisce di «ammonire il fratello se commette una colpa contro di te» (si legga il paragrafo di Matteo 18,15-18). Ma è inesorabile contro gli ipocriti che correggono il prossimo per esaltare sé stessi e, anche in questo caso, è difficile trovare una più incisiva lezione rispetto a quella che ci è offerta dalla parabola del fariseo e del pubblicano (Luca 18,9-14). In tutti gli ambienti, anche in quelli ecclesiali, ci imbattiamo in questi occhiuti e farisaici censori del prossimo, ai quali non sfugge la benché minima pagliuzza altrui, sdegnati forse perché la Chiesa è troppo misericordiosa e, a loro modo di vedere, troppo corriva.
Si ergono altezzosi, convinti di essere investiti da Dio di una missione, consacrati al servizio della verità e della giustizia. In realtà, essi si crogiolano nel gusto sottilmente perverso di sparlare degli altri e si guardano bene dall'esaminare con lo stesso rigore la loro coscienza, inebriati come sono del loro compito di giudici. Ecco, allora, l’accusa netta di Gesù: guarda piuttosto alla trave che ti acceca! «Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello» (6,42). E poche righe prima, in questo che gli studiosi hanno denominato il “Discorso della pianura” (parallelo al “Discorso della montagna” di Matteo), egli aveva ammonito: «Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati!» (6,37).
Purtroppo, dobbiamo tutti confessare che questo piacere perverso di spalancare gli occhi sulle colpe del prossimo è una tentazione insuperabile che ci lambisce spesso. Quel racconto indiano che abbiamo citato in apertura è accompagnato da un paio di versi di un celebre e sterminato poema epico indiano, il Mahabharata, che affermano: «L’uomo giusto si addolora nel biasimare gli errori altrui, il malvagio invece ne gode». Bisogna riconoscere – come ribadiva l’umanista mantovano Baldesar Castiglione (1478-1529) nel suo trattato Il Cortegiano - che «tutti di natura siamo pronti più a biasimare gli errori che a laudar le cose bene fatte». Ritorniamo, comunque, a quel discorso di Gesù proposto dal Vangelo di Luca e riprendiamo un’altra frase che sia da suggello a questa nostra riflessione sull’ipocrisia: «Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso» (6,36). 

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ROMA: UN INCONTRO-EVENTO DA NON PERDERE !

Venerdì 22 maggio alle ore 18, a Roma, presso la Biblioteca Statale Antonio Baldini, Via di Villa Sacchetti, 5 (Parioli), Luigi Pruneti introdurrà il suo libro: 
" GLI  INIZIATI
" IL LINGUAGGIO SEGRETO DELLA MASSONERIA" 
seguirà aperitivo. Ingresso libero.  

Per informazioni: 



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domenica

Berlino:luglio del 1945 (ero nato da 2 mesi).

srdce mi trhá keď vidím Berlín v takomto stave :(/n0rmal
Posted by Wehrmacht CZ/SK on Sabato 2 maggio 2015
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ALIMENTAZIONE: siamo tutti pedine di un gioco?

Siamo tutti pedine di un gioco?- guardatelo ... fa riflettere tantissimo
Posted by Vita da Mamma on Mercoledì 22 ottobre 2014

Fabio Schiuma: I MIEI PRIMI 20 ANNI DI POLITICA!

Fabio Sabbatani Schiuma
- Ne ho viste tante, ho fatto proteste, barricate e denunce; in vent'anni di politica ho preferito sempre la piazza, lo stare in mezzo alla gente, quella vera, da Laurentino 38 a Tiburtino III, con un megafono in mano ho fatto comizi alla Garbatella con i centri sociali schierati e capitanato proteste dure di persone che rivendicavano il diritto alla casa o alla sicurezza, sono stato sempre il primo a espormi per ciò che facevo. Non mi sono mai tirato indietro di fronte a nulla. Di fatto però, la mia fedina penale è pulita e non ho carichi pendenti, anchr se le aule dei tribunali fanno parte del 'gioco'. Come denunci vieni anche denunciato, come accusi ti devi anche difendere: l'ho sempre fatto e ho vinto tutti i procedimenti giudiziari che mi sono stati intentati, da quella montatura giudiziaria del Laziogate - dove sono stato prosciolto in udienza preliminare senza neanche ricorso dei pm, dopo 2 anni di indagini che mi hanno fatto oggetto di uno sporco processo mediatico - fino alle manifestazioni non autorizzate per difendere le case di 'La Storta' o sotto l'ambasciata di Romania quando fu violentata e uccisa da un rom la nostra concittadina Giovanna Reggiani, passando per il processo Centrale del Latte/Parmalat, causato dalle mie denunce a tutela della salute dei romani.
Si, sono orgoglioso di quello che ho fatto, anche dei miei errori che non rinnego e delle mie scelte passate che non rimpiango. Anche e soprattutto di quell'articolo di Libero, che mi definì 'Schiuma, il ribelle'.
Sono fatto così, con pregi e difetti come tutti. Nei rapporti personali incapace di essere diplomatico o di non far trasparire simpatie e antipatie, ma coerente sempre con la parola data e con il senso dell'onore a guidare comunque la mia agenda politica e umana.
Sono orgoglioso poi non solo di aver vinto sempre ogni campagna elettorale nelle liste di destra dove mi sono presentato (terzo nel 97, secondo nel 2001, terzo nel 2006, primo nel 2008 al comune di Roma), tranne l'ultima dove in 4 mesi non sono riuscito a recuperare 4 anni e mezzo perduti per colpa dell'attaccamento alla poltrona di qualcuno, anche se mi resta difficile digerire la sparizione comunicatami dalla Procura, di quai tutte le schede elettorali da me contestate. Sono fiero anche di come sono 'caduto da cavallo' e della forza che ho trovato, grazie a coloro che mi sono rimasti vicino, per rialzarmi e pianificare la rivincita: si, perchè la rivincita ha un sapore più bello e forte della vittoria.
Tutto, le gioie, le delusioni, le vittorie e le sconfitte, hanno fatto parte di un 'gioco' che mi sono scelto, che ho nel sangue, nel DNA di una famiglia con parenti ufficiali dell'esercito che si sono tolti la vita con il tricolore in mano per non consegnarlo al nemico anglo-americano, nonostante l'onore delle armi ricevuto, di zii che hanno sacrificato le loro carriere per rimanere coerenti con le loro idee politiche, di genitori che hanno sempre anteposto il valore della famiglia a tutto il resto, che non hanno mai fatto trapelare gli echi di un qualsiasi litigio di fronte ai figli e che a 86 anni solo una malattia infame sta tenendo lontani l'uno dall'altro, o meglio non fa più essere se stesso il mio vecchio papà. 
Tutto, ci sta tutto, e per me è stato sempre un grande privilegio fare politica, trovare una retta via tra legittime ambizioni e stare al servizio delle persone, un privilegio che mi ha sempre portato a pensare che domani potrò guardare negli occhi una figlia o un figlio - ora che ho finalmente trovato Anna, la mia altra metà del cuore, con la quale mi sposerò tra poco più di due mesi - e potergli dire 'tuo padre ha cercato in tutti i modi di consegnarti un mondo migliore'. Si, perché la politica, se fatta bene, in modo trasparente, onesto e coraggioso, fa bene alla collettività. E anche qui io ho cercato di dare il mio piccolo esempio: in Campidoglio ho rinunciato a ogni benefit - quale macchina di servizio, rimborso lavorativo, tessera 'intera rete' e parcometro gratuito - per percepire al massimo 1300 euro al mese lorde. E questo l'ho potuto fare perché, grazie a Dio, io di politica non vivo e campo di mio. La mia vita, in sostanza, è nelle due righe del manifesto che tengo affisso a casa, in ricordo di Mikis Mantakas, e che recita "nella vita non esistono uomini che vincono e che perdono ma uomini che combattono o non combattono". E io oggi continuo a combattere, insieme ai tanti che sempre di più credono in Riva Destra, e mi sento più forte che mai. 

Fabio Sabbatani Schiuma - Segretario Nazionale di Riva Destra

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sabato

Nicola Porro (Virus Rai): questo filmato andato in onda ieri sera è dedicato a tutti coloro che definiscono i disordini di Milano come bazzecole realizzate da ragazzi che sbagliano e che io definisco solo e semplicemente delinquenti.


Questo filmato andato in onda ieri sera Virus Rai è dedicato a tutti coloro che definiscono i disordini di Milano come bazzeccole realizzate da ragazzi che sbagliano. e che io definisco solo e semplicemente delinquenti.Ps è stato girato da beniamino daniele che per fare il suo lavoro con la collega francesca parisella ha rischiato grosso.
Posted by Nicola Porro on Sabato 2 maggio 2015
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venerdì

MILANO IN FIAMME - Incendi, scontri e caos in centro ... Delinquenti in azione !

MILANO IN FIAMME - Incendi, scontri e caos in centro...Guarda le foto ---> http://goo.gl/GJImov
Posted by Il Gazzettino (sito ufficiale) on Venerdì 1 maggio 2015
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Osservatorio Italia In Testa: In Europa il business dell’imitazione dei prodotti italiani raggiunge 26 mld di euro contro un export alimentare che vale circa 13 mld.

L'Italia chiede all'Unione Europea un marchio di origine per tutelare il Made In Italy, l'industria italiana ed il consumatore. 
In Europa il business dell'italian sounding tocca complessivamente i 26 miliardi di euro contro un export alimentare che vale circa 13 miliardi di euro. Le cose non vanno meglio nel resto del mondo: il mercato nord americano sviluppa complessivamente 24 miliardi di euro di fatturato “Italian Sounding” a fronte di un export dei prodotti alimentari autentici pari a circa 3 miliardi di euro. Negli altri Paesi (extra Ue ed extra Nord America) l’italian sounding vale 10 miliardi di euro contro un export dei prodotti made in Italy che vale 4 miliardi di euro (per ogni prodotto alimentare autentico ce ne sono 2,5 falsi). (Dati Federalimentare). 
Delle potenzialità del settore delle esportazioni e della necessità di tutelale il Made in Italy e trovare soluzioni efficaci per combattere la contraffazione e l'italian sounding, si è discusso ieri, nella sede del Parlamento Europea a Roma, nel corso del convegno dal titolo "Prospettive di tutela del Made in Italy alle porte dell'Expo", organizzato dall'Osservatorio Italia In Testa. 
"L'entrata in vigore della nuova direttiva europea che abolisce l'obbligo di indicare la sede dello stabilimento di produzione, non ha certo aiutato il nostro mercato interno - ha spiegato Vito Giambiero Gulli, Consigliere Federalimentare - nel prossimi mesi chiederemo di essere tutelati con una lettera all'Europa, si dovranno ritenere di produzione italiana solo gli articoli che indicano in maniera inequivocabile il luogo in cui sono stati prodotti.
"Il reato di falso, o di contraffazione, non riguarda solo l'italian sounding. - ha spiegato Annaluce Licheri, Presidente Osservatorio Italia in Testa - La politica Italiana prevede specifiche sanzioni per la contraffazione di tutti i prodotti, nel settore della moda o del design, in particolare, le corti di Milano e di Roma, che sono delle sezioni specializzate di eccellenza, emettono velocemente provvedimenti di inibitoria e provvedimenti di sequestro previa descrizione. In ogni caso, va evidenziato che i Tribunali negli ultimi anni hanno ribaltato la giurisprudenza in tema di falso innocuo, grossolano, escamotage a cui ricorrevano i venditori di prodotti contraffatti o falsi (spesso apponendo etichette con la dicitura "falso d'autore"), è stata anticipata la soglia di punibilità di codesti reati, e quindi anche il falso d'autore è un reato, con la conseguenza che la Corte di Cassazione ha dichiarato la nullità del marchio falso d'autore, per contrarietà alla legge penale".
"Necessario creare un marchio di origine che consenta di individuare il luogo di provenienza del prodotto, la Svizzera e la Francia da tempo hanno introdotto questa regola, si tratta di un dato oggettivo che tutela il consumatore che viene informato in maniera chiara e corretta, inoltre questo favorirebbe il mercato interno e aiuterebbe a mantenere viva l'industria italiana" - ha dichiarato Amedeo Teti, Direttore Generale per la politica commerciale internazionale - Ministero dello Sviluppo Economico - intervenuto al convegno.
" E' fondamentale far comprendere che la contraffazione è un danno per le imprese e per l'intera economia del nostro Paese, secondo dati OCSE, il valore dei falsi in Italia si attesta sui 6,5 mld di euro, sottraendo 5,2 mld di gettito fiscale. Tra le possibili soluzioni: incrementare la comunicazione del prodotto, favorire la tracciabilità, e aumentare la sinergia tra turismo e prodotti enogastronomici" - ha dichiarato Gaetano Dentamaro, Presidente Sezione Agroalimentare Confindustria Bari.
L’Italia In Testa’, Osservatorio per la Tutela del Made in Italy, è un’iniziativa dell’Avvocato Annaluce Licheri, specializzata nella tutela del diritto d’autore e proprietà intellettuale e di Cristiano Alliney, avvocato e consulente in materia di proprietà industriale e intellettuale presso il Gruppo Finmeccanica e collaboratore of counsel dello studio Licheri. Il Presidente dell’Osservatorio è l’Avvocato Annaluce Licheri, mentre il Comitato Scientifico è composto dal Prof. Giorgio Assumma, esperto di diritto d’autore, Presidente della Siae dal 2005 al 2010, docente di Diritto dell’Editoria a Roma 3 e di Diritto dell’Unione europea alla Lumsa, dal Presidente del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali, Giovanni De Mari, dall'Avvocato Cristiano Alliney, dall'Avvocato Stefano Longhini, capo dell’Ufficio Legale Mediaset S.p.A. 
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