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venerdì 1 maggio 2015

MILANO IN FIAMME - Incendi, scontri e caos in centro ... Delinquenti in azione !

MILANO IN FIAMME - Incendi, scontri e caos in centro...Guarda le foto ---> http://goo.gl/GJImov
Posted by Il Gazzettino (sito ufficiale) on Venerdì 1 maggio 2015
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martedì 14 dicembre 2010

Ecco la Sinistra, solo Odio e Violenza.

Nel centro di Roma è tornata tranquilla la situazione dopo gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine che hanno provocato una vera e propria guerriglia urbana tra via del Corso, piazza del Popolo e piazzale Flaminio. Le forze dell'ordine hanno disperso il blocco più violento del corteo che ormai si è allontanato sparpagliandosi dalle vie del centro storico.

Nelle strade degli scontri ci sono ancora i resti della 'battaglia': a via del Babuino e via del Corso, lato piazza del Popolo, giacciono le carcasse bruciate di tre auto, un mezzo per la raccolta dei rifiuti e una camionetta della Guardia di finanza.
In via del Corso i negozianti stanno provvedendo a pulire come possibile la strada dai detriti, mentre cittadini e turisti hanno ripreso il classico passeggio per la via. Ancora invece piena di sampietrini divelti, semafori rotti, tubi Innocenti e vari oggetti contundenti la zona tra piazza del Popolo e piazzale Flaminio, teatro dell'ultimo scontro.
Sono saliti a una quarantina i feriti medicati sul posto in seguito agli scontri avvenuti ed ancora in corso nel centro storico della capitale. Lo si apprende da fonti del 118 che confermano: "Nessuno finora e' stato portato in ospedale". Non c'e' stato fino ad ora nessun "codice rosso" ovvero casi gravi, spiegano ancora dal 118, ma soltanto medicazioni di ferite e contusioni.
Alemanno: Roma è patrimonio dell'Unesco, vergognoso.
Sul luogo degli scontri e' arrivato anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. In stampelle, il primo cittadino si sta informando dell'accaduto con gli uomini delle forze dell'ordine. Per lui, giacchetto Belstaff con serigrafia tricolore. Qualche fischio e contestazione per il primo cittadino da parte di alcuni manifestanti rimasti in zona.
Quanto accaduto oggi "e' qualcosa di assolutamente vergognoso". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in un sopralluogo compiuto a piazza del Popolo dopo gli scontri fra forze dell'ordine e manifestanti.
Il Sindaco ha espresso "solidarieta' a tutti i cittadini che hanno subito violenze" e assicurato che "per i commercianti cercheremo di trovare delle soluzioni per aiutarli nel caso abbiano subito danneggiamenti:" "Ci vuole uno scatto morale di tutte le forze politiche perche' facciano muro rispetto a questa violenza, non piu' tollerabile".
E su lavoro compiuto dalle forze dell'ordine: "Hanno fatto il possibile per evitare incidenti, cercando di contrastare gli atti compiuti da persone che si sono infiltrate tra gli studenti e i manifestanti. Questa e' una strategia di provocazione studiata da tempo". In piazza del Popolo il sindaco e' stato contestato da un gruppo di giovani che gli hanno urlato "fascista" e "pagliaccio". Durante il sopralluogo su via del Babuino, invece, due commercianti hanno rimproverato al sindaco di non aver fatto abbastanza per prevenire quanto accaduto.
I disordini
Alcuni cassonetti sono stati dati alle fiamme in Via del Corso dai manifestanti, all'altezza di Piazza del Popolo, dove e' confluita la manifestazione. Per tutta Via del corso sono rimasti a terra i resti di vasi rotti e cassonetti della spazzatura rivoltati negli scontri. Al momento sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere le fiamme che provocano un denso fumo nero.
La guerriglia era iniziata con palloncini pieni di vernice e bottiglie.
La polizia ha caricato il gruppo di manifestanti che sta devastando via del Corso e che aveva assaltato le tre camionette della Finanza. I teppisti, alcune centinaia, sono arretrati verso piazza del Popolo.
Un poliziotto ferito. La polizia ha risposto con i lacrimogeni al lancio di petardi e vernice da parte degli studenti contro il Senato. I manifestanti sono arretrati. Il lancio dei fumogeni avviene da dietro i blindati che sono stati colpiti da pietre e bottiglie.
Palazzo Madama, il 24 novembre scorso, era stato invaso dagli studenti che erano riusciti ad entrare nel primo atrio sbarrato dalle vetrate. Cariche della polizia vicino al Senato quando i manifestanti hanno tentato di assaltare alcuni blindati armati di pale e mattonelle, prese da un camioncino. Il furgoncino pieno di picconi, martelli e mattoni e' parcheggiato a corso Rinascimento.
A Milano.
Momenti di tensione in Piazza Fontana a Milano, dove un gruppo dei 'corsari' ha fronteggiato carabinieri e polizia, ferma tra Piazza Fontana e via Larga. I manifestanti hanno lanciato uova e qualche sasso all'indirizzo delle forze dell'ordine, ma non c'e' stato nessun contatto. Armati di palloncini di vernice colorata hanno tentato 'l'avanzata' contro gli agenti in tenuta antisommossa, poi si sono fermati e tutto e' tornato alla normalita'. Nessun contatto si e' registrato tra manifestanti e uomini in divisa. Mentre una parte degli studenti e' ferma in Piazza Fontana, un altro gruppo ha proseguito in corteo ed e' fermo a pochi metri da Piazza Cavour.
A Palermo.
Una cinquantina di studenti medi ed universitari hanno eluso i controlli e sono riusciti ad entrare sulla pista dell'aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo. Il gruppo di ragazzi è contenuto dalle forze dell'ordine in una parte del piazzale di parcheggio degli aeromobili. Migliaia di studenti stanno sflando invece per le vie della città bloccando l'intero centro. Occupata anche la stazione centrale: i giovani si sono piazzati sui binari principali impedendo la partenza di alcuni treni. Annunciano che i convogli resteranno fermi almeno fino alle 13.
A Bari.
Tre studenti che hanno tentato di occupare i binari di un passaggio a livello alla periferia della città sono stati bloccati dalla polizia e condotti in questura per accertamenti. Due i cortei che attraversano le strade per protestare contro la riforma dell'Università voluta dal governo Berlusconi. I manifestanti sono diretti verso il centro cittadino dove raggiungeranno i circa 500 studenti universitari e di istituti superiori che partecipano ad un altro corteo che sta attraversando le strade del centro murattiano. I due cortei sono scortati dalle forze dell'ordine.
Gli studenti protestano anche a Genova contro la riforma Gelmini e i tagli alla scuola e all'Università. Dietro lo striscione "Nell'ignoranza la sottomissione, nella conoscenza la ribellione", il corteo, a cui partecipano anche lavoratori e militanti del Popolo Viola, scortato dalla polizia sta creando disagi alla circolazione stradale. Dalle 9 di questa mattina, inoltre, ricercatori e dipendenti dell'Ateneo genovese, sempre per protestare contro il disegno di legge al vaglio del parlamento, hanno simbolicamente occupato il Rettorato.
Manifestazione degli studenti anche a Torino. Il corteo è arrivato fin sotto la sede del Pdl, protetta da un fitto cordone di polizia. Gli studenti hanno lanciando uova e fumogeni contro la sede del Pdl gradidando slogan slogan all'indirizzo del governo.
Un giovane studente è stato ferito al volto probabilmente durante il lancio di bottiglie che i manifestanti hanno effettuato contro i mezzi blindati nei pressi di Palazzo Grazioli. Il ragazzo è stato soccorso da altri studenti e fatto allontanare dalla manifestazione.

"Si è oscurato il cielo da quanti sanpietrini volavano".

Notizie collegate.
Maroni: o si allarga la maggioranza o si vota
Berlusconi ha la fiducia con tre voti di scarto

Il Governo ottiene la fiducia anche alla Camera, per tre voti: 314 deputati hanno votato contro la sfiducia, 311 hanno votato a favore. Il governo resta dunque in carica. Due defezioni tra le file finiane di futuro e libertà: Siliquini e Polidori. I primi commenti a caldo sono del presidente della Camera Fini che dichiara "non c'e' fretta" e di Bersani del Pd per il quale non cambia nulla, il governo non ce la può fare a governare. La maggioranza prima aveva 60-70 voti di vantaggio ora ne ha solo 3.

Le notizie in sommario.
Scontri e cariche a Roma nel giorno del B-day.
Berlusconi ha la fiducia con tre voti di scarto.
Assange libero su cauzione ma resta dentro.
Polidori: minacce dopo il mio voto.
Minacce alla Marcegaglia.

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