Visualizzazione post con etichetta Denuncia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Denuncia. Mostra tutti i post

sabato 13 febbraio 2016

PAZZESCO ! EX ASSESSORE DI BOLOGNA FA UNA DENUNCIA GRAVISSIMA IN DIRETTA. ASCOLTATE BENE E APRITE LE ORECCHIE!!! DIFFONDETE OVUNQUE!!!

PAZZESCO! EX ASSESSORE DI BOLOGNA FA UNA DENUNCIA GRAVISSIMA IN DIRETTA. ASCOLTATE BENE E APRITE LE ORECCHIE!!! DIFFONDETE OVUNQUE!!
Pubblicato da INFORMATi su Venerdì 12 febbraio 2016
www.studiostampa.com

domenica 3 maggio 2015

ALIMENTAZIONE: siamo tutti pedine di un gioco?

Siamo tutti pedine di un gioco?- guardatelo ... fa riflettere tantissimo
Posted by Vita da Mamma on Mercoledì 22 ottobre 2014

lunedì 23 febbraio 2015

Carabiniere vessato per 25 anni. La sua colpa? Denunciare l'illegalità.

Per avere denunciato le illegalità di alcuni colleghi e superiori si era ritrovato lui stesso sul banco degli imputati. Agostino De Pasquale, appuntato dei Carabinieri, ha vissuto sulla sua pelle 25 anni di mobbing, vessazioni e ritorsioni per aver tentato di fare in modo onesto il suo lavoro. Ed anche quando, recentemente, sembrava aver ottenuto una tardiva giustizia, il calvario è puntualmente ricominciato.

UN DUPLICATO DI TROPPO - Tutto inizia nel 1985 quando De Pasquale, originario di Marsala, svolgeva servizio di vigilanza presso la Banca d'Italia di Trapani «Durante i cambi di servizio – racconta ad Affari – dovevano presenziare obbligatoriamente i nostri sottufficiali che avevano il compito di aprire ad i militari che entravano ed a quelli che smontavano dal servizio. Poi dovevano riportare le chiavi al comando provinciale. Una mattina noi ci ritroviamo con un duplicato di queste chiavi all'interno della Banca d'Italia, probabilmente fatto fare da due marescialli e da un brigadiere. In sostanza era un escamotage con cui i nostri superiori evitavano di dover venire a sorvegliare le nostre uscite e le nostre entrate: noi militari dunque avevamo il possesso indiscriminato di questo duplicato con il rischio che qualcuno potesse farne altre copie e metterle nelle mani di qualche sconosciuto. Così ho avvertito il mio capitano ma lui fece finta di nulla. Allora decisi di mettere le chiavi al sicuro portandole al direttore della banca. Nei confronti di due marescialli inizierà in seguito un processo penale che li porterà nel 1998 ad una condanna quando non erano più in servizio. Altri invece furono graziati e continuarono a lavorare. Nei miei confronti invece scatterà una soffocante serie di ritorsioni».

MORSA ASFISSIANTE - L'appuntato inizia a subire una serie di provvedimenti disciplinari per i motivi più disparati. Viene più volte trasferito come quella volta che lo mandano a Palermo nel nucleo di scorta ai magistrati, in un periodo in cui gli attacchi mafiosi erano all'ordine del giorno. De Pasquale ha la scomoda etichetta di carabiniere scomodo. Nel 1987 viene trasferito a Mazara del Vallo dove si scontra di nuovo con il muro di gomma. Subisce altri procedimenti disciplinari che in alcuni casi sfociano in azioni penali. Viene ad esempio accusato di aver abusato di una signora durante un'operazione di servizio. Da quella come da altre accuse verrà in seguito sempre assolto per non aver commesso il fatto. Durante il periodo a Mazara viene anche denunciato per calunnia nei confronti di alcuni superiori. Agostino aveva infatti denunciato alcuni colleghi per collusioni con la criminalità Sospetti che si riveleranno confermati quando un brigadiere verrà sorpreso mentre commetteva estorsioni insieme ad un noto personaggio della malavita. Nonostante questo, la morsa dei suoi superiori si stringe sempre di più su di lui. Subisce altri trasferimenti, anche particolarmente onerosi per l'Arma dei Carabinieri.

RIFAREI TUTTO - Viene spedito in Sardegna per tenerlo “sotto controllo” perché considerato non idoneo. Dopo ulteriori cambi di mansione nel 1997 decide di chiedere il pensionamento: «Mi volevano far dichiarare pazzo, sottoponendomi anche a visite psichiatriche. Non ce la facevo più. In questi anni ho speso più di mille euro in raccomandate inviate alle varie istituzioni senza ricevere mai una risposta. Ho manifestato anche davanti al Quirinale. Dopo che tutti i procedimenti penali a cui ero stato sottoposto ingiustamente si sono chiusi con la mia assoluzione, ho chiesto di rientrasre in servizio anche perché c'è una legge che me lo consentiva. A Roma sono riuscito a incontrare l'ex ministro La Russa e così nel 2011 sono entrato in servizio. Ma purtroppo il clima non è cambiato: continuano a farmela pagare per quello che avevo denunciato nel 1985. Subisco continuamente mobbing, trasferimenti lontano da casa e il mio stipendio non arriva neanche 800 euro. Inoltre per il impedirmi il passaggio al grado superiore c'è una valutazione assurda di un vicecomandante che mi considera non idoneo a far parte dell'Arma dal 1998 al 2011: come hanno fatto a redigere questo parere se io non ero nemmeno in servizio in quel periodo? Se ripenso a tutto quello che ho passato ed alle sofferenze personali ed economiche subite da me e dalla mia famiglia non so dire come sarebbe stato meglio agire. Probabilmente, seguendo il cuore, rifarei tutto». 

di Fabio Frabetti - Affari Italiani 

www.studiostampa.com

martedì 20 maggio 2014

Magdi Cristiano Allam: Denuncio Napolitano per alto tradimento: la sua responsabilità nel golpe finanziario che fece fuori Berlusconi

Articolo Completo QUI !
L’avvocato Marco Mori dell’Associazione “Salviamo gli italiani”, in un esposto contro il colpo di stato finanziario ai danni di Berlusconi che sarà depositato in settimana alla Procura della Repubblica ipotizza i reati di “attentato contro l'integrità e l’indipendenza dello Stato” (art. 241 c.p.), “associazioni sovversive” (art. 270 c.p.), “usurpazione di potere politico” (art. 287 c.p.), “attentato contro i diritti politici dei cittadini” (art. 294 c.p.). L'esposto è a carico dei membri del Governo, di Giorgio Napolitano, Angela Merkel, nonché dei Governatori della Banca Centrale Europea e Banca d'Italia, Jean Claude Trichet e Mario Draghi.
www.studiostampa.com

giovedì 6 febbraio 2014

Servizio su TeleNorba del 5 febbraio 2014: inizia la ribellione, legale e democratica, con le denunce.




giovedì 28 novembre 2013

DIRIGENTI DELLA BANCA COMMERCIALE SAMMARINESE (ORA ASSET BANCA) DENUNCIATI AL TRIBUNALE UNICO DI SAN MARINO.

Denunciati il vicedirettore generale Paolo Droghini e l’ex direttore della filiale di Dogana Giovanni Crosara già precedentemente condannato in Italia a due anni per riciclaggio.
Secondo notizie e documentazione depositate presso il Tribunale Unico Della Repubblica di San Marino, la Banca Commerciale Sammarinese (ora assorbita da Asset Bank) si trova nel bel mezzo di un procedimento penale nei confronti di alcuni dei suoi dirigenti quali, nello specifico, il vicedirettore generale della Banca Commerciale Sammarinese Paolo Droghini ed un ex direttore di filiale della stessa Giovanni Crosara (già imputato dal 2010 presso la procura della Repubblica Italiana a Ravenna per ipotesi di truffa aggravata, fatture false e riciclaggio e successivamente condannato, in seguito a patteggiamento, alla pena di due anni per riciclaggio), per aver consentito di effettuare operazioni del tutto “arbitrarie” sul conto di un proprio cliente da parte di terzi. 

Fonte: Imola Oggi - Articolo Completo QUI !

www.studiostampa.com

Eccellenza a Roma - Post in Evidenza

AdnKronos: Aggiornamenti e News

  Putin avverte la Nato: "Siamo a un passo da guerra mondiale" Il messaggio delpresidente: 'Tutti i piani saranno realizzati&#...

I POST PIU' SEGUITI