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Berlino:luglio del 1945 (ero nato da 2 mesi).
srdce mi trhá keď vidím Berlín v takomto stave :(/n0rmal
Posted by Wehrmacht CZ/SK on Sabato 2 maggio 2015
venerdì
Charlie Chaplin: Il Grande Dittatore - Discorso All'Umanità.
"La natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abbiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l'avidità ci ha resi duri e cattivi; pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità; più che abilità, ci serve bontà e gentilezza."
domenica
Perché sto con Israele !
Quando faccio questo discorso, pare che io riesca sempre ad infastidire le persone giuste. Perciò penso proprio che lo farò di nuovo. Se fate parte di quel gruppo di persone, probabilmente siete sostenitori della campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele. Una campagna che è comicamente inefficace, perché il mondo dipende dalla tecnologia israeliana (ed è lí che stanno i soldi) e non certo dalle arance e dagli avocado. Se sostenete la campagna BDS, intendete boicottare anche il chip nel vostro telefonino o nel vostro computer? Oppure il vostro scrupolo morale riguarda solo la frutta e la verdura che provengono da Israele?
Forse siete di quelle persone che ritengono di avere il diritto di togliere la parola ai relatori israeliani nelle università a forza di strepiti. O di disturbare concerti ed eventi sportivi che gli altri, dopo aver pagato, vorrebbero godersi in pace. O forse siete per la campagna di boicottaggio dei docenti universitari israeliani e quindi volete bloccare il libero scambio di informazioni e conoscenza. Tutto ciò è allo stesso livello morale dei roghi di libri e siete a quello stesso livello se fate parte di quel movimento di boicottaggio.
Il fatto che questo genere di persone si fissino implacabilmente ed esclusivamente su Israele e ignorino completamente le vere violazioni di diritti umani che avvengono a questo mondo è la prova che questo è un movimento antisemita. E se prendete parte a questa campagna contro Israele, fate anche necessariamente parte di un movimento antisemita.
Se Israele fosse un paese cristiano o buddista non ci sarebbe nessuna campagna di boicottaggio e questo è risaputo. Infatti, non esiste nessuna campagna di boicottaggio a favore del Tibet, un paese invaso e violentato culturalmente dai Cinesi. I Cinesi, però, non sono ebrei. Non c’è una campagna BDS contro l’Arabia Saudita, dove le donne sono trattate come bestiame, perché i Sauditi non sono ebrei. E sono fortunati a non esserlo, sennò dovrebbero vietarsi di entrare nel proprio paese e sarebbe una seccatura!
Il conflitto mediorientale è stato intriso di odio islamico contro gli ebrei sin dal primo giorno. Eppure, l’influenza di questo fattore viene scrupolosamente tralasciata in ogni analisi politica. Ogni dottore che diagnosticasse una malattia con una simile incompetenza e disonestà meriterebbe di essere radiato e denunciato.
I leader palestinesi hanno avuto parecchie possibilità di aderire ad una soluzione pacifica al conflitto che prevedeva l’esistenza di due stati, ma l’hanno sempre rifiutata: perché non vogliono una soluzione che preveda l’esistenza di due stati. A loro non importa quanto soffra la propria gente: a loro interessa solo che tutti gli ebrei se ne vadano o muoiano. Il leader di Hezbollah ha affermato ufficialmente che non sarà mai felice finché ogni ebreo sulla terra non sarà morto. Una volta che ci si rende conto di questo atteggiamento mentale, qualsiasi cosa si pensi delle misure di sicurezza israeliane, la propria posizione, da un punto di vista morale, deve cambiare. Sappiamo che se gli Arabi deponessero le armi potrebbero ricavarne pace e prosperità per tutto il loro popolo e gli Israeliani non avrebbero bisogno di costruire barriere o di fare nessun’altra cosa che il mondo disapprova: potrebbero semplicemente continuare a fare quello che fanno meglio, ovvero dedicarsi all’innovazione tecnologica e rendere la vita di tutti noi migliore, inclusa quella degli Arabi.
D’altro canto sappiamo che se fossero gli Israeliani a deporre le armi, verrebbero massacrati: uomini, donne e bambini, senza distinzione. Gli Arabi sono addirittura contenti di mettere i propri bambini sulla linea del fuoco per attaccare gli ebrei per quanto li odiano. E quest’odio nasce dalla loro religione. Non è per via della politica o di questioni territoriali che una madre festeggia la morte del proprio figlio: solo la religione può arrivare a far fare certe cose. Ed una religione in particolare: quella che insiste sul diritto al ritorno al VII secolo.
Pensate al disastro che hanno fatto a Gaza, che è ormai diventata un girone infernale dell’islam duro e puro. Gli Israeliani, una volta, erano insediati a Gaza, ma vi hanno rinunciato per amore della pace. Hanno sradicato migliaia di coloni e dato la terra agli Arabi in cambio della pace. E che cosa ne hanno ricavato? Guerra, naturalmente! Gaza è subito diventata la rampa di lancio di missili iraniani lanciati contro donne e bambini israeliani da gente che si nascondeva dietro le proprie donne ed i propri bambini. Un doppio crimine di guerra su cui l’Occidente tace, cosí come tace su tutti i crimini di guerra degli Arabi. Questo è quanto hanno ottenuto gli Israeliani quando hanno rinunciato Gaza ed è quanto otterrano ancora se saranno così stupidi da rinunciare alla Cisgiordania.
Israele deve esistere, perché deve esistere uno stato ebraico. Nel corso di molti secoli, l’umanità ha dimostrato in maniera chiara e definitiva che non si può avere fiducia nel fatto che essa non perseguiterà gli ebrei. L’odio per gli ebrei sembra scritto fin dentro al nostro DNA, perché continua a riaffiorare. Qualsiasi ebreo si illuda che l’olocausto non accadrà di nuovo è uno sciocco: ci sono moltissime persone su questo pianeta che vorrebbero ce ne fosse un altro e molte di loro vivono nei paesi che circondano Israele. Quando gli eserciti arabi hanno attaccato in passato si sono vantati in anticipo di essere in procinto di commettere un genocidio e hanno continuato a vantarsene anche quando i loro culi doloranti venivano meritatamente presi a calci ripetutamente.
Quelli che vogliono boicottare Israele non hanno la benché minima idea di che cosa voglia dire vivere su una sottile striscia di terra circondata da gente che vuole spazzarne via l’intera popolazione. Gente che ha già tentato diverse volte in passato di farlo ed ha fallito, ma che tuttavia continuerà a tentare finché non ci riuscirà. Il che non avverrà praticamente mai, mentre noi in Occidente continuiamo a pagare per tutto ciò.
Che cosa fareste se foste il Primo Ministro Israeliano? Come trattereste con gente che vuole vedere voi e il vostro intero popolo morti? Io so che farei in quel caso e me ne infischierei dell’opinione del mondo. E per quanto concerne le risoluzioni dell’ONU, le userei per accendermi i sigari. Per la verità, non fumo sigari, ma sarei disposto a cominciare solo per il gusto di usarle allo scopo: tanto me ne importa! Perché questa è una guerra di nudo e crudo odio religioso degli arabi mussulmani contro gli ebrei e gli ebrei sono costretti vincerla ogni volta. Agli Arabi basterebbe vincerla un’unica volta perché il mondo assistesse ad un altro olocausto e se ne restasse in disparte a guardare lo spettacolo.
Questa è la ragione per cui io sto dalla parte di Israele e per cui anche voi, se avete un briciolo di umanità, dovete stare dalla parte di Israele, indipendentemente dalla vostra fede politica.
Qui l'Articolo Originale !
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lunedì
LE SETTE VERGOGNE DEL MONDO !
1) Ricchezza senza lavoro
2) Piacere senza coscienza
3) Conoscenza senza virtù
4) Commercio senza morale
5) Scienza senza umanità
6) Adorazione senza sacrificio
7) Politica senza princìpi
(Mahatma Gandhi)
mercoledì
martedì
QUEL GAS SIRIANO PUZZA UN PO’
Vittime Siriane |
Fonte: Analisi Difesa - Articolo Completo QUI
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sabato
Russia, la più grande esercitazione militare dai tempi dell'Unione Sovietica
Mobilitati 160mila uomini, 1000 carri armati, 70 navi da guerra e 130 velivoli da combattimento
compresi i bombardieri, nome in codice “Orso-H”, che trasportano le bombe nucleari
Fausto Biloslavo - Sab, 20/07/2013 - 16:37 - Fonte IL GIORNALE
La Russia mostra i muscoli e ordina “l’assetto di combattimento”
per la più grande esercitazione militare dai tempi dell’Unione Sovietica.
Il 13 maggio Vladimir Putin ha attivato la mobilitazione di 160mila uomini, 1000 carri armati, 70 navi da guerra e 130 velivoli da combattimento compresi i bombardieri, nome in codice “Orso-H”, che trasportano le bombe nucleari. “La base russa dei bombardieri strategici Tupolev 95 Ms Bear-H nella regione di Amur sono in stato di combattimento per partecipare alle massicce manovre nel distretto militare orientale” ha annunciato il ministero della Difesa russo.
L’esercitazione si sviluppa in Siberia ed è un chiaro messaggio di forza al Giappone ed i suoi alleati americani oltre che alla super potenza cinese. Stratfor, il think tank vicino alla Cia, ha pubblicato in febbraio un libro dal titolo allarmante: “Il Pacifico asiatico erutterà?”. Tutti guardano alla crisi in Medio Oriente, ma la scintilla di un conflitto ancora più devastante e forse mondiale potrebbe scoccare molto più ad Est. Il Giappone ha conti aperti sia con la Russia che con la Cina sulla sovranità di alcuni isole strategiche. Pechino non ha mai ammorbidito le mire nazionaliste su Taiwan e la Corea del Nord è governata da un dittatore stalinista con un arsenale nucleare puntato su Seul. Gli Stati Uniti entrerebbero automaticamente in guerra se i loro alleati giapponesi, coreani o taiwanesi venissero attaccati. La Russia, che oltre all’Europa si estende dagli Urali fino al Pacifico, vuole dimostrare mobilitando le forze armate che non molla la partita strategica in Estremo Oriente.
Non a caso il 16 luglio lo stesso Vladimir Putin, il nuovo Zar, ha assistito ad una parte della gigantesca dimostrazione di forza sulle isole Sakhalin. Guarda caso il Giappone rivendica nel Pacifico le isole Kurili, che furono occupate da Stalin alla fine della seconda guerra mondiale. Una zona pescosa dove si stima ci siano ricche riserve sottomarine di gas e petrolio. Konstantin Sivkov, un ex ufficiale dello stato maggiore russo, ha spiegato che le manovre sulle Sakhalin simulavano la reazione ad un ipotetico attacco giapponese con l’appoggio americano. La più grande esercitazione russa dai tempi dell’Urss si tiene in un’area strategica a ridosso del confine con la Cina lungo 4195 chilometri. Alexander Khramchikhin, analista militare a Mosca non ha dubbi: “E’ ovvio che la parte terrestre dell’esercitazione è rivolta a Pechino e quella sulle isole al Giappone”
L’esercitazione si sviluppa in Siberia ed è un chiaro messaggio di forza al Giappone ed i suoi alleati americani oltre che alla super potenza cinese. Stratfor, il think tank vicino alla Cia, ha pubblicato in febbraio un libro dal titolo allarmante: “Il Pacifico asiatico erutterà?”. Tutti guardano alla crisi in Medio Oriente, ma la scintilla di un conflitto ancora più devastante e forse mondiale potrebbe scoccare molto più ad Est. Il Giappone ha conti aperti sia con la Russia che con la Cina sulla sovranità di alcuni isole strategiche. Pechino non ha mai ammorbidito le mire nazionaliste su Taiwan e la Corea del Nord è governata da un dittatore stalinista con un arsenale nucleare puntato su Seul. Gli Stati Uniti entrerebbero automaticamente in guerra se i loro alleati giapponesi, coreani o taiwanesi venissero attaccati. La Russia, che oltre all’Europa si estende dagli Urali fino al Pacifico, vuole dimostrare mobilitando le forze armate che non molla la partita strategica in Estremo Oriente.
Non a caso il 16 luglio lo stesso Vladimir Putin, il nuovo Zar, ha assistito ad una parte della gigantesca dimostrazione di forza sulle isole Sakhalin. Guarda caso il Giappone rivendica nel Pacifico le isole Kurili, che furono occupate da Stalin alla fine della seconda guerra mondiale. Una zona pescosa dove si stima ci siano ricche riserve sottomarine di gas e petrolio. Konstantin Sivkov, un ex ufficiale dello stato maggiore russo, ha spiegato che le manovre sulle Sakhalin simulavano la reazione ad un ipotetico attacco giapponese con l’appoggio americano. La più grande esercitazione russa dai tempi dell’Urss si tiene in un’area strategica a ridosso del confine con la Cina lungo 4195 chilometri. Alexander Khramchikhin, analista militare a Mosca non ha dubbi: “E’ ovvio che la parte terrestre dell’esercitazione è rivolta a Pechino e quella sulle isole al Giappone”
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Afghanistan. Attacco ai militari italiani, un morto e tre feriti
Il Capitano dei Bersaglieri Giuseppe La Rosa |
Fonte: RaiNews24 - Art. Completo.
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NOBEL PER LA PACE A MOHAMED BOUAZIZI. SE NON A LUI A CHI....?
L’Agenpress si fa portavoce affinché venga assegnato il 10 dicembre 2012 il Nobel per la Pace a Mohamed Bouazizi, datosi fuoco, perché la sua dignità di uomo libero e orgoglioso è stata calpestata, oltraggiata, offesa e umiliata dallo schiaffo di una mano sporca e putrida.
Come sono le mani di quei regimi che non rispettano un ragazzo di 26 anni, laureato e di belle speranze, che per guadagnarsi da vivere vendeva frutta con un banchetto abusivo. Unico sostentamento per la sua famiglia.Quella sporca e putrida mano, oltre allo schiaffo, gli confiscò anche il banchetto di frutta. E quel ragazzo non ha sopportato l’ultima mortificazione e con il suo gesto ha umiliato il Mondo intero, che non riesce a dare dignità agli onesti, speranza a chi l’ha persa, onorabilità a chi la cerca;
ma è soltanto capace di dare medaglie a quegli uomini che puzzano del peggior tanfo: la corruzione.
Mohamed Bouazizi non si è fatto corrompere. La sua dignità l’ha cosparsa di benzina. Ha preferito bruciarla che renderla schiava al comando di quegli uomini, che preferiscono camuffare il loro cattivo odore con pregiati profumi.
Non esiste al mondo un profumo che possa coprire il loro fetore.
Il tuo gesto ha infiammato il Cuore del Nord Africa e il Sole ha smesso di riscaldare quelle anime dannate che hanno ridotto la speranza dei Popoli, nella disperazione degli Uomini.
Il Nobel per la Pace a te perché sei ancora vivo. Mentre muore chi legge le sentenze avvalendosi soltanto delle proprie certezze. Muore chi non risponde, chi è sempre dietro la porta. Muore chi ha soltanto una ferita. Chi è servo, chi guarda, chi indietreggia, chi dimentica.
Mentre non muore colui che cerca la Pace. Chi ha saputo indossare, non abiti firmati, ma gli stracci della vita come Te; che per primo ti sei accorto che il potere di Pochi non può decidere il destino di Tanti.
Questo articolo non verrà più rimosso dalle nostre pagine fino a quando Mohamed Bouazizi, non ottenga il Nobel per la Pace. Se non a lui a chi…. Se non a lui ….a tutti quei ragazzi che hanno colorato la Primavera Araba con il loro sangue.
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