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martedì 7 maggio 2013

Elezioni: Liste di tutti i Candidati

Roma - Campidoglio
Liste Ufficiali di TUTTI i Candidati Municipio per Municipio, da tenere presente che pende un Ricorso al TAR per il Municipio X (Ostia). 

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In città: Campidoglio, i candidati e le liste


Ventidue aspiranti sindaci e 62 formazioni in corsa per Comune e Municipi. Presentate le liste, ecco chi si fronteggia in vista dell'appuntamento elettorale del 26 e 27 maggio.
Fonte: Romasette - di Lo. Leo.
Sessantadue formazioni in gara, di cui 45 per il Campidoglio. Per un totale di 22 aspiranti sindaci della Capitale. Sono questi i numeri legati all'appuntamento che il 26 e 27 maggio prossimi chiederà ai romani di recarsi alle urne per scegliere il sindaco, i membri del consiglio comunale, i presidenti dei Municipi e i membri dei consigli municipali. 
Il termine ultimo per la consegna dei nomi in corsa per la poltrona del Campidoglio scadeva ieri, Domenica 28 aprile, e anche se i candidati sono numerosi, la vera sfida a quattro si giocherà tra il sindaco uscente Gianni Alemanno, il chirurgo Ignazio Marino, l'imprenditore Alfio Marchini e il candidato Cinque stelle Marcello De Vito. 
Alemanno, in gara con la lista civica «Cittadini per Roma», capolista l'assessore capitolino alla Famiglia Gianluigi De Palo, è appoggiato da sei partiti, tra cui Udc, La Destra e Fratelli d'Italia. Capolista dei candidati al consiglio comunale per il Pdl l’attuale presidente dell'assemblea capitolina Marco Pomarici, al secondo posto il vicesindaco uscente Sveva Belviso. Nella lista gli assessori Marco Visconti, Enrico Cavallari, Davide Bordoni, Dino Gasperini e Maria Spen, i consiglieri comunali uscenti Angelini, Rocca, Mennuni, Guidi, Naccari, Quarzo, Siclari, Todini, Tomaselli, Vannini, Berruti, Bianconi, Cantiani, Cochi, Di Cosimo, Guidi, Gazzellone e Tredicine. Ancora, Fabio Sabbatani Schiuma, new entry nel Pdl, Alan Baccini, e Veronica Cappellaro, ex consigliere regionale nella giunta Polverini. 

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venerdì 3 maggio 2013

Le liste pdl dei municipi corrette con il bianchetto

Il blitz del sindaco per blindare i fedelissimi scatena la bagarre tra liti minacce e denunce. Il partito romano in subbuglio dopo l’esclusione di alcuni candidati
di MAURO FAVALE - GIOVANNA VITALE
Candidature saltate in extremis e altre recuperate in zona Cesarini, un bianchetto usato davanti all'ufficio elettorale per correggere errori e sistemare i fedelissimi, mezzo partito in subbuglio e il Pdl romano, a tre anni dal "caso Milioni", a un passo dal replay di un altro clamoroso pasticcio con le liste elettorali. Quattro giorni dopo la consegna degli elenchi per Campidoglio e Municipi emergono i dettagli di una vicenda che ha lacerato il partito romano e che potrebbe lasciare strascichi. 

Fonte: La Repubblica

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Pomarici-Belviso, così il Pdl spera di tornare in Campidoglio

Marco Pomarici
Sara’ l’attuale presidente dell’Assemblea capitolina, Marco Pomarici, il capolista della lista del Pdl alle comunali di fine maggio che verra’ presentata domani mattina. Dopo di lui il vicesindaco Sveva Belviso e poi tutti gli altri candidati in ordine alfabetico. A ricandidarsi saranno gli assessori della giunta Alemanno Marco Visconti, Enrico Cavallari, Davide Bordoni, Dino Gasperini e Maria Spena, mentre tra i consiglieri comunali uscenti figurano Angelini, Rocca, Mennuni, Guidi, Naccari, Quarzo, Siclari, Todini, Tomaselli, Vannini, Berruti, Bianconi, Cantiani, Cochi, Di Cosimo, Guidi, Gazzellone e Tredicine. New entry Fabio Sabbatani Schiuma che passa al Pdl dal Trifoglio e Alan Baccini figlio di Mario della Federazione dei cristiano popolari. Esclusi dalla lista Giorgio Ciardi, che oggi ha spiegato di aver preso ‘spontaneamente la decisione di non candidarsi’, Francesco Maria Orsi coinvolto in un’inchiesta per corruzione, riciclaggio, e il medico della S.S. Lazio Roberto Bianchini. Ricandidato nella lista di Alemanno sindaco anche Ugo Cassone, consigliere uscente del Pdl e presidente della Commissione capitolina sul commercio, secondo quanto si legge in una nota. In tandem con Cassone anche Elena Monti, alla sua prima candidatura. 
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venerdì 26 aprile 2013

COMUNALI, SCHIUMA: IN CAMPER PER MERCATI E PIAZZE, MERCOLEDÌ A CASA

Fabio Sabbatani Schiuma
(OMNIROMA) Roma, 26 APR

"Inizia domani, sabato 27, il tour elettorale che il consigliere Fabio Sabbatani Schiuma (Pdl) effettuera' nei mercati e nelle piazze delle citta'a bordo del suo camper elettorale. La mia è una campagna porta a porta, in mezzo alla gente, per cercare di ridurre le distanze tra politica e cittadini: io ho sempre messo la faccia in tutte le azioni politiche intraprese dal '97 ad oggi e, a testa alta, vado illustrando il mio programma ai miei concittadini, che sanno di poter contare su un consigliere che non ha mai cambiato il cellulare e che ogni mercoledì riceve gli elettori e i simpatizzanti nella propria abitazione". 
Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma, componente dell'esecutivo romano del Pdl
red261719 APR 13

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sabato 20 aprile 2013

GIORGIO NAPOLITANO è stato confermato Presidente della Repubblica.

Presidente Giorgio Napolitano
La permanenza prolungata di un comunista sul Colle, ovviamente, non ci piace!!!
Tuttavia, in questo clima di incapacità generale, forse, sarà il male minore.
Gli scenari che si apriranno nei prossimi giorni, invece, saranno tutti da scoprire.
La convergenza delle forze politiche sul presidente della Repubblica verrà replicata anche nella formazione del nuovo governo?
A noi un inciucio con le sinistre non ci piacerebbe molto!!
Credo che questo Paese abbia bisogno di una nuova Legge elettorale e di una maggioranza vera che sia finalmente capace di permettere agli eletti di governare......
Con buona pace di Grillo!!!!
Alfio Bosco per RivaDestra

Quirinale: prevale 'partito larghe intese', in calo Amato sale Letta premier

Ultimo aggiornamento: 20 aprile, ore 17:45  -  Fonte Adnkronos
Roma, 20 apr. (Adnkronos) - Mentre e' in corso lo spoglio per l'elezione del capo dello Stato, in Transatlantico, a Montecitorio, si parla solo del futuro governo. Tutti sono per le larghe intese e un esecutivo politico, ma sembrano essere in discesa le quotazioni di Giuliano Amato premier. Oltre al veto della Lega (''Mai con chi ha tolto i soldi alla gente'', ha avvertito Umberto Bossi), ci sarebbero forti resistenze anche nel Pd. Nelle ultime ore prende quota l'ipotesi di un governo guidato da Enrico Letta, gradito anche al Pdl. Almeno a quella parte di parlamentari azzurri che spinge per una grande coalizione e non vuole andare al voto. Per ora si tratta solo di voci non confermate. 
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giovedì 18 aprile 2013

La politica italiana spiegata agli stranieri: una "lezione" di chiarezza da parte di Mario Nanni

Scritto da Redazione | Creato 17 Aprile 2013

Mario NANNI
NARDO'- C'è una regola non scritta tra i giornalisti e gli scrittori, e persino Manzoni ne era un sostenitore. Per farsi capire da quanta più gente possibile, infatti, chi scrive dovrebbe immaginare di avere davanti una persona semplice, il pensionato avanti con gli anni, il vicino di casa, la pia donna che esce da chiesa. O lo straniero lontano dalla nostra cultura, magari un giapponese ospite in Italia.
Il grande giornalista dalle origini neritine, Mario Nanni, fornisce periodicamente una relazione sulla situazione politica italiana ai suoi interlocutori stranieri. Per questo motivo si tratta di una sintesi che può apparire didascalica ma per lo stesso motivo è chiarissima e comprensibile ai più. E' un regalo di Nanni ai neritini: graditelo!
VERSO IL RUSH FINALE IN UN CLIMA DI GRANDE CONFUSIONE
Sommario:
-  Come nel giallo di Agatha Christie, ‘’I dieci piccoli indiani’’: è ormai corsa all'eliminazione dei candidati, ma è anche gioco al massacro;
-  Crescono le chances di Prodi, Grillo probabile kingmaker, con Casaleggio dietro le quinte (ma non troppo);
-   Il rischio dei ‘’franchi tiratori’’ incombe sul PD come sulla Dc nella Prima Repubblica;
-   La scelta di Amato, visto come ‘’uomo della casta’’ o mister 31 mila euro ( di pensione mensile) sarebbe un gran regalo propagandistico a Grillo;
-   Un PD a rischio di implosione può essere ricompattato, in gran parte, o da Prodi o da D’Alema ( con l’inaspettato appoggio di Renzi).
-   La possibilità di un terzo nome (oltre Prodi e Amato): Rodotà, Bonino (che ha il ‘’vantaggio’’ di essere donna, ma sta in Parlamento da 36 anni!)
Come era prevedibile da qualche mese, l’Italia si trova in una situazione di impasse politico-istituzionale senza precedenti.
Sembra una situazione senza uscita: un sistema politico entrato ormai in crisi, i partiti spaccati e in crisi anch'essi un governo dimissionario ma che continua a governare, un governo nuovo che non si riesce a fare, un Parlamento paralizzato e disoccupato, in attesa di cominciare a lavorare. E infine un presidente della Repubblica che se ne va, e un presidente nuovo da eleggere.
MANCANO 48 ORE E IL BUIO E’ COMPLETO, O QUASI
Vediamo, a due giorni dal 18 aprile, quando il Parlamento in seduta comune comincerà a votare per il nuovo Capo dello Stato, qual è la situazione AGGIORNATA.
Cerchiamo di capire qual è in realtà il gioco politico dei due principali schieramenti.
BERLUSCONI:
il Cavaliere ha in testa principalmente due cose. La prima è garantirsi che al Quirinale NON SIA ELETTO un suo nemico ( Prodi o qualche altro personaggio che piace a Grillo: Zagrebelsky, Rodotà); poi, che si faccia un governo Pd-Pdl, o un governo con ministri di area Pdl dentro.
L’altro chiodo fisso di Berlusconi è tornare subito al voto: i sondaggi dicono che il centrodestra è avanti rispetto al centrosinistra, e che, se si votasse ora, il centrodestra potrebbe vincere sia alla Camera sia al Senato, e quindi non avrebbe le difficoltà, al Senato, che ha incontrato finora Bersani.
Nel suo tour di propaganda, come sabato a Bari, il Cavaliere ha visto che c’è un ritorno di entusiasmo e partecipazione del suo elettorato allo spirito del 1994, quando fondò Forza Italia. E’ un momento magico, per Berlusconi, e il Cavaliere lo vorrebbe sfruttare al massimo.
E infatti lo sfrutta in due modi: da una parte minacciando Bersani di voler andare alle elezioni di nuovo, sapendo che in tal caso Bersani e il Pd potrebbero perdere, e Bersani essere spazzato via; a meno che il Pd non decidesse di candidare premier Renzi. Minacciando le elezioni, Berlusconi in realtà preme su Bersani per convincerlo a fare quello che il Cavaliere desidera. Ma Bersani finora ha resistito, perché sa che mezzo partito non vuole una alleanza con il Cavaliere. Veramente, Bersani si trova in una situazione curiosa: se fa l’accordo con il Cavaliere il Pd si spacca; se non fa l’accordo con il Cavaliere, il Pd si spacca lo stesso. Questa situazione difficile spiega molto le difficoltà di movimento di Bersani, e anche il suo comportamento politico tenuto in questi 45 giorni (dopo le elezioni).
L’altro modo in cui Berlusconi sfrutta la minaccia delle elezioni è quello di tenere il suo partito costantemente mobilitato, come un esercito pronto alla battaglia. E infatti si parla di eventuali votazioni a giugno o, al massimo, entro il 20 luglio: queste le date possibili che sono state studiate al Ministero dell’Interno (al quale spetta organizzare e indire le elezioni). Ma restano, queste ipotesi di voto a giugno-luglio, possibili ma altamente improbabili: l’Italia è in una situazione economica e sociale drammatica, e quindi elezioni in giugno-luglio sarebbero il segno di un disastro dalle conseguenze imprevedibili. E poi, tranne Berlusconi che ha interesse a volere le elezioni perché i sondaggi lo premiano, nessun altro partito le vuole: non il Pd, perché significherebbe mandar via Bersani, e mettere Renzi alla guida ; né Monti, che vede diminuire i consensi al suo partito Scelta Civica; né soprattutto Grillo, che vede molte contestazioni nei suoi elettori alla linea finora tenuta e rischia di non prendere gli stessi voti che ha preso alle elezioni di febbraio (infatti i sondaggi segnano un calo dei voti).
BERSANI:
Il segretario del PD mantiene la sua linea, e l’ha chiarita anche nell'incontro dei giorni scorsi con Berlusconi. La linea è questa: intanto separare la elezione del Presidente della Repubblica dalla questione governo; mentre Berlusconi, si sa, le vuole collegare.
Bersani ha cercato di impostare il discorso con Berlusconi cominciando dalla questione Quirinale: cerchiamo di trovare un nome che sia gradito a entrambi gli schieramenti. Scegliamolo da una lista o rosa di nomi. Ma qui è nato il primo ostacolo. Berlusconi ha chiesto: questa lista chi la prepara? Io, ha detto Bersani, io preparo una rosa di nomi e il Pdl ne sceglie uno di suo gradimento.
Su questo punto, Berlusconi ha cercato di resistere, ma poi ha detto: va bene, possiamo votare anche un nome di sinistra, purché non sia ostile a noi. (e si sa chi Berlusconi consideri ostile).
LA ROSA DI NOMI
Per la rosa di nomi, sta succedendo quello che succede nel romanzo giallo di Agatha Christie, ‘’I dieci piccoli indiani’’: in quel romanzo tutti e dieci vengono fatti fuori a uno a uno.
E così sta succedendo per i candidati alla Presidenza della Repubblica.
Anna Finocchiaro e Franco Marini sembrerebbero ormai eliminati, dopo l’attacco feroce e frontale sferrato da Renzi. La critica di Renzi, discutibile o no, è però coerente con le idee del sindaco di Firenze, che le espresse già al tempo delle primarie , specialmente l’idea della ‘’rottamazione’’, cioè del mettere da parte personaggi politici che abbiano ormai troppi anni di politica sulle spalle: Marini, infatti, per essere candidato alle politiche ha dovuto chiedere una deroga al partito, ed è stato peraltro bocciato dagli elettori; la Finocchiaro aveva chiesto anch’ella una deroga, l’aveva ottenuta ed è stata votata in Puglia, non in Sicilia, che è la sua terra.
Inoltre è stata attaccata - da Renzi - per una questione di immagine e di stile ( farsi accompagnare all’Ikea dalla scorta che trascina il carrello della spesa), che richiama privilegi di casta ( sappiamo quanto è forte la polemica contro la casta- così viene chiamata la categoria dei politici accusati di privilegi). La Finocchiaro è poi stata accusata anche dai giornali di avere il marito sotto processo per truffa alla Regione Sicilia. Come potrebbe essere eletta presidente della Repubblica una donna che ha il marito sotto processo?
La Finocchiaro ha reagito a Renzi con parole di fuoco (‘’sei un miserabile’’), ma con ciò anche auto-escludendosi dalla corsa per il Quirinale.
Marini e Finocchiaro, quindi, sarebbero out.
Anche se per Marini - ex presidente del Senato, ex sindacalista, cattolico - ma con nessuna esperienza internazionale (all'estero non lo conosce nessuno) premono i cattolici del Pd (Fioroni, l’ex segretario Franceschini). Ma a questo punto le chances di Marini sembrano diminuite, di molto.
Chi resta nella rosa che Bersani dovrebbe consegnare a Berlusconi?
Bersani potrebbe anche, per non scontentare una parte del suo partito, inserire anche i nomi di Finocchiaro e Marini ma agli ultimi posti; ma a quanto pare Bersani dovrebbe sottoporre al Cavaliere una rosa ristretta, tre nomi al massimo.
In quest’ultimo caso, in testa alla lista potrebbe esserci Giuliano Amato; poi D’Alema; terzo Prodi.
Attenzione: benché inviso a Berlusconi, Bersani non può cancellare dalla rosa il nome di Prodi, perché mezzo partito desidera il Professore bolognese; e sa anche che i grillini il voto a prodi lo potrebbero dare.
Quindi la rosa di Bersani potrebbe essere fatta secondo questo ragionamento: caro Berlusconi, io ti propongo dei nomi, in testa alla rosa ti metto i primi due che possono essere a te graditi: Amato e D’Alema (o Marini, ma vedo difficoltà); terzo Prodi.
Se vuoi scegliere uno di questi, lo votiamo insieme. Ma non mi chiedere niente per quanto riguarda il governo. Quella è un’altra partita.
A questo punto ci potrebbe essere la rottura finale: se Bersani non garantisce a Berlusconi che il governo col Pdl o ministri di area Pdl si fa, allora si sfascia tutto; in tal caso ci saranno ovvie conseguenze. La conseguenza più probabile sarà che il PD, Monti e i cinque stelle voteranno il nome di Prodi.
E sarà guerra totale.
Questo scenario è probabile ma lo potrebbe diventare ancora di più se oggi dalle Quirinarie del 5 Stelle dovesse uscire il nome di Prodi da votare al Quirinale.
Ieri il guru dei 5 stelle Casaleggio ha fatto un giochino politico abbastanza contorto ma anche chiaro: ha detto che Prodi non è la prima scelta, ma se dalle Quirinarie dovesse uscire il nome del Professore bolognese, i cinque stelle lo voteranno.
Se così fosse, Bersani sarebbe tentato da questa strada: far eleggere Prodi dal Pd e dai 5 stelle e poi sperare di fare un governo, con l’appoggio dei 5 stelle (e l’aiuto di Prodi, che, essendo stato eletto dai grillini, avrebbe forse più di Napolitano qualche carta in più per convincere Grillo a far nascere un governo Bersani).
Se questo e’ lo scenario, c’è da considerare anche un fenomeno: i franchi tiratori.
Quello dei ‘’franchi tiratori’’ è un fenomeno tipico della Prima Repubblica, e in molte elezioni del Presidente della Repubblica ha fatto sentire la sua presenza.
I franchi tiratori si chiamano così perché, nel segreto dell’urna, ‘’sparano’’ il loro voto senza essere scoperti (dato che il voto è segreto), e lo sparano in modo diverso da quello che ha deciso il loro partito.
E così negli anni 60, 70,80 e 90, nelle elezioni del Presidente della Repubblica, è successo che il maggior partito, la Democrazia Cristiana, proponeva il suo candidato ufficiale, che poi però non veniva votato da tutto il partito, perché molti deputati e senatori - appunto franchi tiratori - lo pugnalavano alle spalle nel voto.
Due esempi fra tutti: nel 1964 la Dc propose il suo candidato - Fanfani - ma i franchi tiratori non lo votarono, e fu scelto Saragat, un socialdemocratico.
Nel 1992 la Dc propose il suo segretario - Forlani - ma i franchi tiratori (amici di Andreotti) non lo votarono, e così alla fine fu scelto Scalfaro.
La storia rischia di ripetersi: il PD non ha un candidato unico, un candidato che sia voluto da tutto il partito.
Se viene scelto D’Alema, i franchi tiratori potrebbero comparire; se viene scelto Marini, i renziani non lo votano; se viene scelta la Finocchiaro, i renziani non la votano; se viene scelto Amato, mezzo PD potrebbe non votarlo.
Forse è proprio Prodi - padre fondatore dell’Ulivo, così si chiamava il centrosinistra degli anni ’90 - e quindi padre fondatore e padre nobile del PD - che potrebbe in qualche modo unire il PD anche se non tutto il PD  Ed è voluto anche da Renzi. I grillini in fondo lo voterebbero (ci sono rapporti antichi tra Prodi e Grillo, che dal professore di Bologna prese lezioni di economia; eppoi si sa che Casaleggio è in buoni rapporti con Prodi).
Insomma, dal punto di vista del curriculum, e dell’immagine, Prodi resta la scelta più prestigiosa, e avrebbe tutte le carte in regola per essere eletto:
-   è stato due volte premier,
-   ha battuto due volte Berlusconi,
-   è stato presidente della Commissione europea,
-   è economista,
-   è cattolico (si dice che dopo due presidenti laici - Ciampi, Napolitano - tocca a un cattolico),
-   ha un prestigio internazionale,
-   l’Onu gli ha dato un incarico per l’AFRICA,
-   Ha guidato due governi ( nel 1996 e nel 2006, ma divisioni nel suo stesso centrosinistra lo hanno fatto cadere: una volta Bertinotti, un’altra Mastella e Veltroni); quindi si aspetta anche un certo risarcimento politico.
Un altro profilo ugualmente prestigioso è quello di Amato.
Studioso di economia e istituzioni, due volte premier, ha un grande prestigio internazionale. Fa parte della Trilateral e dell’Aspen – due centri di potere internazionali e trasversali - parla inglese fluentemente (così come Prodi).
Ma, a differenza di Prodi, ha un’arma in più e una in meno:
l’arma in più è che piace al Cavaliere. Amato è stato braccio destro di Craxi e a Berlusconi ha risolto molti problemi, che riguardavano le autorizzazioni per le sue televisioni.
L’arma in meno è che, a differenza di Prodi, è visto di più come personaggio della casta ( ha una pensione di 31 mila euro mensili); come un personaggio a caccia di incarichi; e soprattutto su di lui c’è l’ombra di Craxi , e questo non gli giova (non gli giova neanche il fatto che da Craxi Amato si distaccò in modo giudicato ingeneroso: non andò ai suoi funerali, né si è mai recato ad Hammamet, sulla tomba del segretario socialista al quale Amato, pur uomo di grandi qualità, deve tutta la sua carriera).
Quindi: potrebbe essere Amato il futuro presidente della Repubblica, in caso di accordo Bersani-Berlusconi;
potrebbe essere Prodi, in caso di rottura.
MA CI PUÒ ESSERE UN NOME A SORPRESA!
La rosa dei nomi a sorpresa comprende: una donna (e l’unica sarebbe Emma Bonino, radicale, amica di Pannella, in Parlamento da 37 anni, ma alle ultime elezioni non è stata eletta); su di lei però ci potrebbe essere un veto del Vaticano; un veto ovviamente non esplicito o ufficiale, ma un veto di fatto: i cattolici del PD o del Pdl potrebbero non votarla (i franchi tiratori, appunto).
Un altro nome potrebbe essere del PD ( D’Alema, su cui però il PD si potrebbe spaccare: ma un recente incontro tra D’Alema e Renzi farebbe pensare a un accordo strategico tra i due per far fuori Bersani: D’Alema al Quirinale e Renzi al governo);
oppure il professor Stefano Rodotà, politico-professore, ma non visto come uomo della casta. Studioso, è stato deputato del partito della sinistra, vicepresidente della Camera, Garante della Privacy. E’ molto ben visto dal movimento 5 stelle.
Se oggi uscisse dal sondaggio finale delle Quirinarie il nome di Rodotà, per Bersani sarebbe una bella tentazione: farlo votare anche dal PD per agganciare i grillini.
Ma torniamo al punto di partenza: Bersani è in grado di tenere unito tutto il PD su un nome? Difficile. Sembra il gioco dell’oca. Si torna al punto di partenza.

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martedì 19 marzo 2013

COMUNALI, SCHIUMA: CENTRODESTRA PUÒ VINCERE CONTRO 'FRITTO MISTO'

(OMNIROMA) Roma, 19 MAR -
Fabio Sabbatani Schiuma
"A Roma il centro-destra può vincere, anche perché di fronte c'è il nulla, ossia una sinistra che dall'opposizione in Campidoglio ha pensato solamente a spaccare e ora si ritrova spaccata nelle primarie, dove assistiamo ogni giorno a scontri tra correnti: un'alleanza 'fritto misto' che non serve alla città". 
Lo dichiara in una nota Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere comunale "indipendente di destra". "Mentre il M5S - continua Schiuma - mostra il vero volto di allegra brigata di sinistra, capace più di autoscatti in Parlamento da condividere su Facebook, la coalizione di centro-destra, nonostante gli errori fatti, può rappresentare l'unica alternativa di governo per la città. Dal canto mio - conclude Schiuma - già ieri ho riunito i miei amici, ottenendo le prime 300 sottoscrizioni per la mia ricandidatura a consigliere comunale: se arriverò a 500 mi proporrò. Le primarie dovranno prima o poi essere istituzionalizzate".
red191217 MAR 13
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lunedì 18 marzo 2013

Riforma Elettorale !

di Riccardo corsetto
Tutti parlano di riforma elettorale... Chi la vuole alla francese. Chi all'americana. Chi alla tedesca. Nessuno si è accorto che il sistema per offrire governabilità a questo paese lo abbiamo già. Basta portarlo su scala nazionale, dai comuni sotto i 15 mila abitanti dove si vota così: maggioritario a turno unico: viene eletto chi ottiene il maggior numero di voti (maggioranza relativa). Diventa il capo chi ha ottenuto il maggior numero di voti; la lista collegata si aggiudica i 2/3 dei seggi del consiglio; il restante terzo viene suddiviso tra gli altri partiti o coalizioni in base alle percentuali ottenute. Il primo seggio delle liste di maggioranza spetta ai candidati sindaci sconfitti. In caso di parità tra due candidati alla carica di sindaco si procede al ballottaggio la seconda domenica successiva. In caso di ulteriore parità viene eletto il candidato più anziano.
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sabato 9 febbraio 2013

Intervistiamo Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere comunale e fondatore del gruppo “Popolo della Vita".

     Trasparenza e Correttezza !
Fabio Sabbatani Schiuma
Febbraio 2013 14:30
Di Federica Pansadoro (L’UNICO).
Cosa ti ha portato ad avvicinarti sin dall'adolescenza alla politica ?
Mi sono avvicinato alla politica agli inizi degli anni 90: la prima repubblica vacillava con tangentopoli. La gente era in fermento, da alleanza nazionale, fino all'ulivo, forza italia e lega,è stata riposta fiducia in una classe politica che annunciava un cambiamento e io come dirigente nazionale del fronte della gioventù ho sperato di poter dare il mio contributo da destra, meglio dalla destra sociale.
erano però gli stessi che oggi ci promettono di uscire dalla crisi dove c'hanno portato: fini, casini, rutelli, bersani, tutti politici di lungo corso che hanno di fatto fallito. sono infatti passati vent'anni, stiamo peggio di prima, anzi molto più incazzati o disillusi, ma loro sono sempre allo stesso posto. E' ora che se ne vadano a casa e lascino il passo ad altri, stanchi di aver portato acqua al loro mulino senza risultati buoni per l'Italia tutta.
Questa forte crisi che segna da tempo l’Italia, com’ è vista dal Campidoglio ?
In Campidoglio mi ha impressionato, dopo 4 anni e mezzo di esilio forzato, nonostante avessi vinto anche alle amministrative come primo nella lista ove mi presentai, il dipartimento delle politiche sociali: è stato sempre un avamposto del disagio, ma oggi è diventato un pronto soccorso durante un bombardamento. Ogni giorno, persone, famiglie, sempre più composte da italiani, che reclamano il diritto a una casa che gli spetterebbe anche per graduatoria; ma le case non ci sono e vengono superati da stranieri o nomadi. Vanno aiutati anche loro, per carità, ma prima ci sono troppi concittadini che ormai hanno fame, sono disperati.

Cosa pensa dell’Imu ?
L'imu, come del resto l'ici sulla prima casa, è una tassa iniqua,ingiusta. quante coppie hanno faticato per anni a costruirsi una casa, con rate e mutui. Ma del resto il governo Monti ubbidisce ai loro padroni delle banche centrali, che in carenza di liquidità. hanno ordinato di frugare nelle tasche degli italiani, grandi risparmiatori, che costituiscono un boccone ghiotto per gli affaristi di Bruxelles, per i potenti del club di Bilderberg.

Cosa modificherebbe all’ interno di Roma Capitale ?
La macchina amministrativa del Campidoglio è lenta, eccessivamente burocratizzata. è un ostacolo per avere informazioni  figuriamoci per chi vuole investire in città. mettere un tavolino, avere un'occupazione di suolo pubblico o una semplice licenza è impossibile. e poi la città continua a morire di traffico: è la metropoli con la velocità media commerciale più bassa, è la più lenta delle altre capitali europee. il piano per la mobilità sostenibile è rimasto nel cassetto e Pdl e PD hanno affidato in house il trasporto in superficie e su metropolitana, all'Atac  un carrozzone dove tutti i partiti mangiano, che ha 90 dirigenti dai 180.000 ai 550.000 euro annui, mentre la gente aspetta ore alle fermate per viaggiare su mezzi obsoleti e sporchi, gli autisti sono spremuti, i precari mandati via e i fornitori dell'azienda non pagati. Per non parlare del turismo, il nostro petrolio, che non sfruttiamo a dovere...

Un’ ultima domanda, cosa in particolare ama di Roma , oltre la Lazio ?
Vorrei amare la Roma notturna, che con il buio potrebbe brillare ancor di più, senza il traffico del giorno, e invece la movida romana fa letteralmente schifo, l'offerta di divertimento è solo somministrazione di alcool e riproduzione di musica, con il risultato che la gente non dorme ma neanche si diverte. manca una regia artistica degli eventi: io a londra vedo il concerto degli Abba alle 23, a Berlino ho la metropolitana tutta la notte in funzione, in Francia ho il festival dei teatri off, quelli sotto i 100 posti, di cui Roma ne detiene il numero più alto ma di notte sono chiusi. manca un piano regolatore del divertimento, ossia una zonizzazione per collocare meglio le licenze per l'intrattenimento notturno, permettendo di farlo in quartieri, strade e piazze, ove l'impatto con i residenti sia meno fastidioso e si possa riposare.

Ringraziamo l’Onorevole Fabio Sabbatani Schiuma per il tempo che ci ha dedicato. (L’UNICO).

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sabato 26 gennaio 2013

Energia Plurale in Campo !

Nel pieno la Campagna elettorale di: 
Alfredo Iorio e Fabio Sabbatani Schiuma.
APPUNTAMENTI !
INFORMAZIONI PER LA CAMPAGNA ELETTORALE ***URGENTE***
Carissimi, inizia la campagna elettorale: il 23 e 24 febbraio si voterà alla Regione Lazio e noi ci misureremo su Alfredo Iorio, candidato nella lista de “LA DESTRA”. A maggio, il 26 e il 27, toccherà al Comune di Roma, dove sarà Fabio Schiuma a puntare al quinto mandato in Campidoglio.
Passiamo alla fase operativa, ossia la raccolta del consenso: dobbiamo adoperarci nel nostro già sperimentato e vincente “porta a porta”, con il quale permettere a parenti e amici di conoscere i candidati per cui si chiede la preferenza.
Lo sappiamo, è un momento di anti politica, di sfiducia totale, ma la coppia Iorio-Schiuma ha tutte le caratteristiche per convincere e vincere la disillusione: si tratta di persone per bene, leali, coraggiose, competenti e legati da fraterna amicizia; e poi, diciamoci la verità, “con un voto si prendono due consiglieri, uno alla Pisana, l’altro al comune”, con i quali iniziare un progetto politico e cercare per davvero di cambiare politica e partiti.
Ora bisogna radunare persone. Dove? Ecco gli eventi già organizzati e dove potrete farne altri, anche nei posti a vostra disposizione: CLICCATE QUI ! 

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domenica 13 gennaio 2013

Più possibilità = più democrazia. Facciamoli Nascere !

di Stefano Davidsonstefanodavidson@virgilio.it )
UN APPELLO A TUTTI  I  LETTORI  DI QUESTO SITO CHE NON HANNO INTENZIONE DI VOTARE ALCUN PARTITO CHE FOSSE COINVOLTO IN PARLAMENTO NELL'ULTIMA LEGISLATURA (O MAGARI ANCOR MEGLIO IN ALCUNA LEGISLATURA NEGLI ULTIMI 50 ANNI). ATTENZIONE, LO SPAZIO TEMPORALE CONCESSO DALLO SCIOGLIMENTO DELLE CAMERE AL MOMENTO DELLE PROSSIME ELEZIONI A FINE FEBBRAIO È IL MINIMO CONSENTITO DALLA NOSTRA COSTITUZIONE.
Ciò è stato stabilito per un motivo soltanto, che non è, come qualcuno sostiene, l'ingresso nel semestre bianco per Napolitano, ovvero il periodo di tempo, che si identifica con gli ultimi sei mesi del mandato del Presidente, durante il quale non può sciogliere le Camere  (Limitazione intesa a evitare colpi di mano da parte del Presidente della Repubblica, che sciogliendo le Camere potrebbe dilazionare l'elezione del proprio successore o addirittura sbarazzarsi di un parlamento sfavorevole alla sua rielezione). E questo perché nonostante originariamente non fossero state previste eccezioni, in vista del semestre bianco di Francesco Cossiga, il cui mandato sarebbe cessato il 3 luglio 1992 quindi in sovrapposizione con gli ultimi mesi della X Legislatura - che andava a naturale scadenza il 2 luglio dello stesso anno -, CI SI ACCORSE DEL PARADOSSO DI UN PRESIDENTE CHE NON AVREBBE POTUTO TECNICAMENTE SCIOGLIERE UN PARLAMENTO CHE ERA A SUA VOLTA IN SCADENZA DI MANDATO. Di qui la modifica costituzionale del secondo comma, che permette lo scioglimento delle Camere se gli ultimi sei mesi del mandato presidenziale coincidono in tutto o in parte con quelli del mandato parlamentare  da cui si evince che NEMMENO QUEST'ANNO  ESISTE IL SEMESTRE BIANCO, causa la fine simmetrica della legislatura e del settennato.
IL SOLO E UNICO MOTIVO DI QUESTA ACCELERAZIONE DEI TEMPI È QUINDI IL BOICOTTAGGIO PRODITORIO E PALESE DELLA COSTITUZIONE E DELLA NASCITA DI NUOVI SOGGETTI POLITICI CHE POSSANO PRESENTARSI ALLE ELEZIONI E ROMPERE LE UOVA NEL PANIERE A CHI PRETENDE DI AVER AVUTO IN USO PERENNE IL PARLAMENTO.
Grillo e il Movimento 5 Stelle hanno già subito angherie in questo senso, ancora ne stanno subendo e altre ne subiranno, ma sostanzialmente, grazie al lavoro svolto in questi ultimi anni, hanno raggiunto una solidità per cui dovrebbero farcela a concorrere contro i soliti noti.
Tutti gli altri invece, i movimenti/liste e partiti minori, trasversali che non appartengono in alcun modo alla vecchia politica si trovano nell'assurda situazione di aver dovuto lottare contro il tempo:
A) per la scelta dei propri candidati,
B) per trovare un programma comune quando (come nella stragrande maggioranza dei casi) si è trattato della spontanea unione di più realtà presenti sul territorio aventi come unico scopo IL RINNOVAMENTO DELLA POLITICA,
C) per la presentazione e registrazione di simboli e liste elettorali,
D) per la raccolta delle firme, ovvero il sangue d'inchiostro che serve per far vivere queste entità che vorrebbero cambiare le cose. Senza il numero adeguato di firme in ogni collegio qualunque Movimento/lista o partito diventa automaticamente NULLA, anche se fosse capeggiato da Gesù Cristo, Ghandi o Martin Luther King in persona.
PER QUESTA RAGIONE CHIEDO A TUTTI QUANTI DI ANDARE A FIRMARE PER QUELLA LISTA O MOVIMENTO O PARTITO IN CUI CREDONO.
VI CHIEDO DI ANDARE NEL VOSTRO COMUNE ALL'UFFICIO ELETTORALE A VEDERE SE CI SONO LE LISTE DEPOSITATE IN ATTESA DI UNA FIRMA.
VI CHIEDO DI INFORMARVI PRESSO I SITI  DI CHI SOSTENETE E VORRESTE VOTARE LE PROSSIME ELEZIONI SU DOVE POSSIATE ANDARE A FIRMARE.
QUESTO VE LO CHIEDO A PRESCINDERE DAL FATTO CHE IO SIA CANDIDATO IN UNA LISTA (CHE COME DETTO RENDO NOTA SOLO A CHI ME LO CHIEDE IN PRIVATO SU FB), VE LO CHIEDO PERCHÉ QUESTA PRIMA FIRMA, QUELLA CHE FA NASCERE UNA “POSSIBILITÀ” DI VOTO IN PIÙ, ALTRO NON È CHE UN PO' PIÙ DI DEMOCRAZIA PER TUTTI, ALTRO NON È CHE UNA MINACCIA (E FORSE ADDIRITTURA UN'ARMA) CONTRO TUTTI QUELLI CHE CI HANNO ALLEGRAMENTE TARTASSATO E VIOLENTEMENTE FOTTUTO IN TUTTI QUESTI ANNI LEGISLATURA DOPO LEGISLATURA.
QUINDI RIBADISCO E VI PREGO, FIRMATE E FATELE NASCERE QUESTE ALTERNATIVE!
SE NON ALTRO TALI SONO E CI PERMETTERANNO DI METTERE IN DISCUSSIONE IL SOLITO BALLETTO PDL - PD, QUESTA VOLTA TERRIBILMENTE “IMPERICOLOSITO” DAL “PROFESSOR MORTE” MARIO MONTI, CHE È POI QUELLO CHE “IN ALTO” CI VORREBBERO IMPORRE UN'ALTRA VOLTA.
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE ANDRANNO A FIRMARE PER CHIUNQUE FIRMERANNO.
PS:
Qualcuno obietterà che con troppe alternative si rischia una dispersione di voti. Io rispondo che probabilmente è vero, ma preferisco comunque avere una possibilità in più piuttosto che una in meno. E sottolineo che il numero degli indecisi e di quelli che non vogliono andare a votare è talmente alto che, comunque, ci sarebbe dispersione, ma a favore dei soliti noti. In questo caso invece si potrebbe portare magari qualche realtà degna e, addirittura, qualche persona degna, a provare a cambiare davvero le cose, oppure a diventare quel granello di sabbia che fa schiantare l'ingranaggio rendendoci così la nostra libertà.

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mercoledì 9 gennaio 2013

ATTENZIONE !!! - ELEZIONI 2013 !

Nell'ottica della DOVUTA massima trasparenza e correttezza, rendiamo noti i costi per la produzione di n.500.000 kit per Mailing Postale così composti:
  • n.1 PIEGHEVOLE stampa in quadricromia F/r, f.to aperto A4 chiuso cm 10x21 con 3 ante su carta patinata opaca gr.90. 
  • n.1 LETTERA stampa in quadricromia solo fronte, f.to A4 su carta usomano gr.80 
  • n.1 BUSTA commerciale non personalizzata f.to cm 11x23 con finestra per imbustamento automatico.
Verrà effettuata la laserizzazione da file Excel fornito: ogni singola lettera sarà personalizzata con nominativo e recapiti postali del Destinatario.

Nella  lavorazione  includiamo:
  • la piegatura  della  Lettera e il relativo inserimento della  stessa insieme  al  pieghevole  nella  busta, 
  • la legatura per la spedizione  postale, 
  • l’elaborazione informatica e la stampa della relativa documentazione postale.
Progetto creativo e impaginazione grafica dei singoli prodotti del kit INCLUSA

Quantità N° 500.000 .......................................................................... €. 0,145  cad. + IVA
Kit di 4 biglietti f.to 8,5x5,5 stampa a colori per 500.000 buste cp. Inser.to incl. …... €. 0,0142 cad. + IVA
Consegna Ufficio Postale INCLUSA
Spese postali a carico del Cliente  -  Validità Offerta: 45 gg. (dalla data odierna).
Modalità  di pagamento:
essendo il prezzo vicinissimo ai costi vivi, il saldo sarà solo ed esclusivamente anticipato all'ordine.
Restiamo a disposizione per ulteriori  richieste e/o delucidazioni, al fine di avere le tempistiche idonee per l’approvvigionamento dei materiali e tutte le lavorazioni relative.

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venerdì 4 gennaio 2013

SI AVVICINANO LE ELEZIONI !

Giancarlo Bertollini
Ricordo con amarezza che mentre tante nazioni nel Mondo hanno il Bipolarismo, pensiamo agli Inglesi con "Conservatori e Laburisti", agli Americani con "Democratici e Repubblicani" e, ad ogni turno elettorale, i due schieramenti presentano diversi volti nuovi; da noi i volti sono quasi sempre gli stessi e, ad ogni turno elettorale, vengono presentati diversi Simboli Nuovi. 
Che tristezza, quando con la confezione si prova a mascherare lo squallido contenuto !

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sabato 15 dicembre 2012

Roma: Manifestazione alla Camera

Numerosi presidenti di Movimenti che convergono verso la lista elettorale di “IO AMO L’ITALIA” oggi con Magdi Cristiano Allam che ha rivolto il suo accorato appello al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei Ministri perché intervengano tempestivamente per garantire il diritto di partecipazione al voto dei cittadini, anche attraverso partiti e movimenti nuovi, sancito dalla Costituzione. Un diritto che dovrebbe essere esercitato per legge in 180 giorni di tempo prima delle elezioni, oggi umiliato con la pretesa di raccogliere subito 60.000 firme di sottoscrizione autenticate da un pubblico ufficiale.
La democrazia in Italia è sul letto di morte, grazie alla congiura di uomini senza onore.
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martedì 30 ottobre 2012

La Nuova Italia in Conferenza

www.lanuovaitalia.eu
INVITO ALLA CONFERENZA STAMPA
7 Novembre 2012, ore 11:30
Sala Casa Bonus Pastor (Vicariato di Roma), Via Aurelia n. 208
LA NUOVA ITALIA promuove alleanze con Movimenti e Associazioni indipendenti che si battono per questa rivoluzione di idee e di politica.
Alla conferenza stampa interverrà l'Europarlamentare Magdi Cristiano Allam, Presidente del Movimento "IO AMO L'ITALIA", con il quale "LA NUOVA ITALIA" ha stretto alleanza.

Ufficio Stampa "La Nuova Italia": a.p. 334.1937231 - Addetto stampa Rita Tola 389.1533233

LA NUOVA ITALIA
Movimento Politico Indipendente costituito a Roma con atto pubblico del 21/6/2012
Segreteria: Via Gregorio VII, n.466 (00165) ROMA - Telefono 06. 45553826 - fax 06.6638818

mercoledì 3 ottobre 2012

ELECTION DAY ?

Comunicato di Primo Mastrantoni
Elezioni subito nel Lazio, si grida. E l'election day, cioe' l'accorpamento di piu' elezioni per risparmiare i 10 milioni di euro che costeranno le elezioni regionali? Qualcuno scrive che lo scandalo della regione Lazio impone scelte drastiche, elezioni ora, si grida. In questo modo si andranno ad eleggere 70 consiglieri piu' il presidente, invece dei 50 piu' uno auspicati, perche' per riformare lo Statuto regionale, che prevede 71 membri consiliari, ci vuole una proposta di legge approvata a maggioranza assoluta, con due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di due mesi. Le elezioni devono essere indette dal presidente della Regione, non dal governo nazionale, entro 90 giorni ai quali vanno aggiunti 45 giorni di campagna elettorale. In totale massimo di 135 giorni. Ricordiamo che a dicembre si dovra' approvare il bilancio regionale che, in caso di elezioni anticipate nello stesso mese, avra' qualche problema ad essere adottato e il bilancio e' la norma annuale piu' importante da approvare. Insomma, prima di lanciarsi “arma in resta” occorre valutare attentamente le conseguenze. 
La gatta frettolosa fece i gattini ciechi! 

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

mercoledì 8 dicembre 2010

MASSONERIA: RIELETTO PRUNETTI A GRAN MAESTRO DELLA LOGGIA D'ITALIA DEGLI A.L.A.M.

(AGENPARL) - Roma, 07 dic - Il professor Luigi Pruneti, 62 anni, è stato rieletto Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi, nella tornata elettorale svoltasi a Roma. Saggista, scrittore, giornalista, docente di discipline umanistiche, Pruneti è stato confermato per il secondo mandato (triennio 2011-2013) a larga maggioranza dall’assemblea degli aventi diritto: circa 650 rappresentanti dell’Obbedienza di Palazzo Vitelleschi, tra Maestri Venerabili e Presidenti di Camera, che si sono fatti portavoce degli oltre 10 mila iscritti.

“Essere confermato alla guida di una grande Obbedienza massonica, come è la Gran Loggia d’Italia, è per me un onore – afferma il Gran Maestro subito dopo il risultato della votazione -. È la positiva conferma del lavoro svolto in questi ultimi tre anni alla guida della GLDI: tanto abbiamo fatto per diffondere sempre più e sempre meglio i principi massonici, basati sulla libertà, la conoscenza, la fratellanza, ma tanto c’è ancora da fare. Sulla massoneria pesano preconcetti e giudizi negativi che solo un’apertura sempre maggiore verso l’esterno può aiutare a sconfiggere. Con questo obiettivo numerosi convegni, seminari e consessi, che hanno visto la partecipazione di illustri studiosi italiani e stranieri, si sono susseguiti su diversi aspetti non solo legati all’esoterismo e al simbolismo, ma anche alla storia della massoneria e dell’Italia”.
Pruneti, del resto, è sempre stato un grande assertore del principio che attraverso la conoscenza, in tutti i suoi aspetti, la massoneria può proporsi ai “profani” come una grande matrice di idee e contribuire alla costruzione di una società nella quale sia fondamentale la centralità dell’uomo, con la sua libertà, la sua autonomia e la sua dignità.
La Gran Loggia d’Italia, insieme al professor Luigi Pruneti, ha confermato per il secondo mandato anche il Luogotenente Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro, l’avvocato Sergio Ciannella, i tre Gran Maestri Aggiunti,Marco Galeazzi, Paolo Musto, Giovan Battista Curami, il 1° Gran Sorvegliante Laura Madonia, il 2° Gran Sorvegliante Renata Salerno, il Grande Oratore Paolo Ciannella. Sono stati poi eletti il Gran Segretario Maurizio Galafate Orlandi e il Gran Tesoriere Luciano Romoli.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

Eccellenza a Roma - Post in Evidenza

C.U.N. - 33° Simposio Mondiale Sugli U.F.O.

CUN - Centro Ufologico Nazionale Presenta il 33° Simposio Mondiale Sugli Oggetti Volanti Non Identificati e Fenomeni Connessi OLTRE IL DISCL...

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