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martedì 6 agosto 2019

“LA CRISI NON VA IN VACANZA”: LA DESTRA, MNS, PATRIA E LIBERTÀ E RIVA DESTRA IN PIAZZA CON FDI.

Mobilitati al Nord anche altri movimenti federati: Realtà Popolare e Più Italia “Oggi, in occasione della mobilitazione di Fratelli d’Italia ‘La crisi non va in vacanza’, che sta vedendo in contemporanea su tutto il territorio nazionale una serie di manifestazioni - flash mob - davanti ai siti produttivi di aziende in crisi, anche i movimenti federati a FdI, stanno dando il loro contributo. Sergio Marchi, Giorgio Ciardi, Federico Rocca, rappresentanti nella Consulta di FdI delle Associazioni e dei Movimenti, hanno capeggiato le delegazioni, rispettivamente de La Destra, del Movimento Nazionale per la Sovranità e di Patria e Libertà, davanti al Ministero delle Attività Produttive a Roma. In via Molise poi, alle ore 11, erano presenti Anche le bandiere di Riva Destra, altro movimento federato, il quale ha partecipato anche alle iniziative di Parma davanti allo stabilimento dell’ex Mercatone Uno, in via Mantova, e di fronte alla Prefettura di Padova con delegazioni guidate dai coordinatori locali, rispettivamente Dome Muollo e Silvia Carpanese. Riva Destra ha poi annunciato anche la presenza con Donatella Marchetti a quella in programma a Bologna, ove ci saranno anche i rappresentanti di Più Italia di Fabrizio Pignalberi, così come a Legnano (MI) ci saranno gli amici di Realtà Popolare, capeggiata da Pasquale Buffardi. Questi ultimi due movimenti hanno dato comunque il loro contributo militante anche in mattinata a Roma”.

Lo comunica Fabio Sabbatani Schiuma, responsabile nazionale del Dipartimento per i Rapporti con l’Associazionismo politico.
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domenica 30 giugno 2019

Riva Destra: La festa del 5 Luglio sarà a Roma.

La Festa Tricolore di Riva Destra quest’anno si terrà a Roma, e la chiusura sarà presieduta da Giorgia Meloni. 
Il Movimento Riva Destra riporta a Roma i festeggiamenti che l’anno scorso si sono tenuti a Palestrina. Il Circolo storico di Alleanza Nazionale. Dalla sua nascita ai convegni ed alle iniziative di Riva Destra sono sempre intervenuti esponenti della Destra Nazionale, come Francesco Storace, attuale direttore de Il Secolo D’Italia. Il Movimento si propone di tornare alle origini delle ideologie della destra italiana, diventando un movimento federato a  Fratelli D’Italia, Fra dopo aver chiuso il sodalizio con la Lega di Matteo Salvini.

In Questa edizione 2019 oltre alla Meloni ci saranno Storace di nuovo, Silvestroni, e il deputato Questore Edmondo Cirielli.

L’obiettivo di Riva Destra è quello di rendere FdI un partito inclusivo. E in occasione di questo incontro annuale anche le altre realtà dei movimenti della destra italiana saranno presenti alle tavole rotonde organizzate per la festa tricolore. I rappresentanti di Stella d’Italia, Realtà Popolare, Più Italia, Movimento Sardo, Popolo delle Partite Iva, Patria e Libertà porteranno il contributo, oltre agli annunciati interventi da parte di Direzione Italia, La Destra, Cuori Italiani e Movimento per la Sovranità. A chiudere due delle tavole rotonde del programma che presto sarà divulgato, saranno  il neo eletto al Parlamento Europeo Nicola Procaccini e Giovanni Donzelli, deputato e responsabile nazionale dell’Organizzazione.

Riva Destra è un movimento politico che si propone di riportare a destra l’ideologia nazionale della destra italiana, allontanandosi dall'idea moderna di neocentrismo che ha portato negli anni i movimenti di Alleanza Nazionale verso il centro e alle alleanze con partiti di centro democratico. L’obiettivo è ridare un’identità alla destra nazionale, ricollocandola storicamente nella posizione dell’ideologia per cui è stata formata. Con un occhio alle forze giovanili, ai movimenti destra europei.

In italia manca secondo Riva Destra un movimento di destra sociale che contrasti le larghe intese di governo, senza uno schieramento  reale, senza piano di rilancio. Un governo che mantiene la legge elettorale immutata ed è attendista sulle decisioni dei tagli alla politica ed alla spesa pubblica, che non si concentra per un movimento di legge che porti ad un abbassamento fiscale concreto, che tende a privatizzare le grandi aziende nazionali che hanno dato un’identità storica all’Italia. Riva Destra disconosce questo atteggiamento, riunendo nelle sue fila tutte le forze storiche e moderne della destra italiana, per ridonare alla nostra nazione un’unità che sembra esserci solo sulla carta, e cercare di portare lo stesso messaggio per dare anche all'Unione Europea un’unità tangibile, vera e reale.

Fonte: soggettopoliticonuovo.it

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martedì 7 maggio 2019

RIVA DESTRA, MOVIMENTO FEDERATO A FRATELLI D'ITALIA, ELEGGE NUOVO COORDINATORE REGIONALE SICILIANO E APRE ANCHE A PALERMO, "PIÙ FORTI NEL SOSTENERE GIORGIA MELONI".

Roma, 7 mag - "Massimo Romagnolo è il nuovo coordinatore di Riva Destra in Sicilia: e' stato eletto dal direttivo regionale, riunitosi domenica scorsa a Milazzo e presieduto dal portavoce nazionale Alfio Bosco, su delega del segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma".
Lo comunica in una nota l'ufficio stampa di Riva Destra, movimento federato con Fratelli d'Italia
"Romagnolo avrà anche due vice coordinatori - si legge nella nota - che saranno per la Sicilia Orientale, Enrico Smeraldo, e per quella Occidentale, Angelo Tigri
Nella stessa riunione si sono registrati tre nuove importanti nomine, approvate poi on-line all'unanimita', dalla Direzione Nazionale di Riva Destra: Giampiero Brillo è il nuovo coordinatore per la Provincia di Palermo, Giuseppe Sottile subentra a Romagnolo per la Provincia di Messina ed Antonio Leto lo e' per il Comune di Milazzo, mentre Nicola D'Aguanno, commissario provinciale a Trapani, farà anche parte dell'Esecutivo Nazionale del movimento. 
Secondo Bosco, "il nostro rafforzamento, unito agli ottimi risultati dei nostri candidati inseriti nella lista di FdI (l'1% del totale dei voti) a Castelvetrano (TP), ove il partito ha cosi' raggiunto il 9%, ossia il miglior risultato dell'isola, garantisce con i fatti, le idee e i numeri, e onora, il patto federativo stipulato a Roma nell'ottobre scorso, con la leader di FdI, intervenuta alla nostra Direzione Nazionale".


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lunedì 15 aprile 2019

E' SCONTRO SULLE CENSURE DI FACEBOOK !

Stop censura. La rete non può imbavagliare le idee politiche. 
E’ il messaggio approvato in un ordine del giorno - primo firmatario Fabio Sabbatani Schiuma - alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, conclusa oggi a Torino dalla Meloni.
Il principio su cui muove l’ordine del giorno sta nell’articolo 21 della Costituzione Italiana che sancisce che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. 


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domenica 18 novembre 2018

POLITICA:COSÌ I MOVIMENTI AFFIANCHERANNO GIORGIA MELONI.

Fabio Schiuma, dirigente nazionale di FdI
e fondatore di Riva Destra
Giorgia Meloni, nel rinnovare e rafforzare la struttura dirigenziale del suo partito mi ha ‘chiamato’ come responsabile nazionale dei ‘Rapporti con l’Associazionismo politico’. Le parole di Giorgia sono state da subito chiare, allorquando intervenendo il 7 ottobre scorso alla Direzione Nazionale di Riva Destra (il movimento che ho fondato nel 1994 dal primo storico circolo di Alleanza Nazionale) disse: «Fabio rappresenterà il movimento “Riva Destra” nell’Assemblea nazionale di Fratelli d’Italia e a lui affideremo il dipartimento che si occupa dei rapporti con il mondo associativo e con tutte quelle realtà che ci sono e che possono avvicinarsi a FdI. Noi vogliamo che la vostra realtà abbia centralità e operatività a livello nazionale perché in questi anni avete saputo interpretare un modello che FdI vuole portare avanti».

L’aver affidato un incarico del genere proprio a un esponente di questi movimenti come lo sono io, e’ la certezza che si possano conoscere paure, diffidenze, ma anche energie e opportunita’, che queste realta’ indipendenti offrono a chi si dispone al dialogo senza voler fagocitare nulla e nessuno.

Nel movimentismo d’altronde si respira da sempre aria di sana politica, di militanza senza interesse, di competenza e passione. E’ un patrimonio utile, soprattutto per ricostruire il rapporto tra cittadini e politica.

Questo accordo dimostra coraggio e voglia di costruire insieme ed è il risultato dell’impegno personale di Giorgia Meloni nel rendere FdI un partito sempre più inclusivo”.

Sara’ un laboratorio tematico sulla galassia di destra e non solo, e ora attendo solo come il dipartimento Organizzazione del partito ci indichera’ di strutturare i dipartimenti.

E’ intanto un’ottima notizia l’accordo siglato tra ‘Realta’ Popolare’ e ‘Riva Destra’, con il quale i due movimenti indipendenti annunciano sinergie sui territori ove sono entrambi presenti e da subito garantiscono pieno sostegno alle liste di Fratelli d’Italia, sin dalle prossime elezioni del 2019. Ho espresso piena soddisfazione per questo patto di collaborazione tra Pasquale Buffardi, Presidente di Realta’ Popolare, e l’Esecutivo Nazionale di Riva Destra, che ringrazio per la fiducia e il senso di responsabilità.

Voglio sottolineare comunque che in FdI ho trovato finalmente un clima positivo, di collaborazione, di supporto reciproco. Nessun cerchio magico attorno al leader, tantomeno ostilita’ per chi viene da destra e lo rivendica, ma non fa di professione il saltatore sul carro del vincitore. Ognuno si rimbocca le maniche e cerca di dare il proprio contributo per rafforzare chi ha il merito, come la classe dirigente di FdI, nell’aver tenuto alta la bandiera della destra italiana permettendo che rimanesse in Parlamento

I contatti che ci sono li stiamo gia’ sviluppando soprattutto sulle tematiche condivise. Ieri, per esempio, con il deputato milanese Paola Frassinetti, abbiamo incontrato alcuni animalisti per un confronto. Poi, con i dirigenti sardi e calabresi, abbiamo riflettuto sul come coinvolgere altre realta’ di destra, che direttamente nel partito, chi rimanendo autonomo. Stessa cosa l’altro ieri a Ostia a un’analoga riunione: ogni situazione la affrontiamo nel pieno rispetto delle identita’ altrui e delle idee che si vogliono veicolare tramite il partito. Anche all’estero il richiamo di Giorgia fa presa sugli italiani che risiedono fuori dai confini”

Ma perche’ un movimento autonomo dovrebbe aderire a questo progetto e sostenere FdI, solo per una questione di valori condivisi?

Certo, questo e’ un punto fondamentale, fornire un contributo alla ricomposizione di un’area politica, dove la destra torni a essere davvero protagonista, rivendicando che lotta all’immigrazione clandestina, sicurezza, famiglia, identità, sono state per decenni storiche battaglie della destra italiana, per non parlare del presidenzialismo, unica condizione base per cambiare davvero l’Italia. Poi c’e’ la prospettiva annunciata dalla Meloni di un allargamento e di un nuovo fronte sovranista e conservatore, piace. Ovviamente pero’ stimola soprattutto chi ha qualcosa da dare e non pensa solo a prendere. Certo poi bisogna rispettare quelle regole di cui un partito si compone.

Indubbiamente poi, se si vuole davvero incidere nella quotidianita’ e nella risoluzione dei problemi della gente, e’ anche una questione di spazi e di agibilita’ politica per coloro che, nella mancanza di riferimenti ideali, si sono arroccati nelle loro realta’ e non si identificano piu’ se non nella propria sigla. Il calcolo e’ anche semplice: nella Lega Nord di Matteo Salvini, oramai si prendono i numeretti per la lista di attesa, movimenti paralleli non sono previsti e la classe dirigente locale serra i ranghi per difendere le posizioni acquisite grazie alla crescita imponente della popolarita’ del suo leader; Forza Italia dal canto suo e’ in evidente crisi di numeri, gli eletti sono gia’ tanti confronto agli attuali posti disponibili secondo i sondaggi e il futuro appare piuttosto incerto. Di contro investire in FdI puo’ avere anche i suoi ritorni per chi, come infatti Riva Destra, ha candidato -ed anche eletto- i suoi esponenti nelle liste dei partiti di centrodestra: si mantiene la propria identita’ pur avvicinandosi a un partito nazionale, al quale si portano voti, ma anche proposte, avendo in cambio spazi elettorali e visibilita’. D’altronde la Meloni, unico leader nazionale donna, si contraddistingue per coerenza e concretezza: il domani le appartiene.

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domenica 7 ottobre 2018

FDI: SABBATANI SCHIUMA VA CON MELONI, GUIDERÀ DIPARTIMENTO PARTITO =

Rappresentera' 'Riva Destra' in Assemblea Nazionale Partito.  
Roma, 7 ott. (AdnKronos) - 
"Fabio Sabbatani Schiuma rappresenterà il movimento 'Riva Destra' nell'Assemblea nazionale di Fratelli d'Italia e a lui affideremo il dipartimento che si occupa dei rapporti con il mondo associativo e con tutte quelle realtà che ci sono e che possono avvicinarsi a FdI. Noi vogliamo che la vostra realtà abbia centralità e operatività a livello nazionale perché in questi anni avete saputo interpretare un modello che FdI vuole portare avanti". 
Lo ha detto il Presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, intervenendo questa mattina alla riunione della Direzione nazionale del movimento 'Riva Destra'.
Nel corso dei lavori, il Segretario nazionale Fabio Sabbatani Schiuma ha "comunicato ufficialmente alla Meloni la sua volontà di aderire a FdI, ricostituendone il gruppo nel Municipio V di Roma e tutta la Direzione ha manifestato piena soddisfazione per l'annunciato ingresso diSchiuma nell'Assemblea Nazionale di FdI e per l'incarico ricevuto di guidare un dipartimento nazionale per i rapporti con i movimenti sul territorio".
Contestualmente la Direzione Nazionale, si legge nella nota, "ha votato all'unanimità un ordine del giorno in cui 'Riva Destra' nel continuare la sua azione tesa a fornire un contributo alla ricomposizione di un'area politica italiana, dove la destra torni a essere davvero protagonista, sosterrà tassativamente le liste e i candidati di FdI, rivendicando che lotta all'immigrazione clandestina, sicurezza, famiglia, identità, siano state per decenni storiche battaglie della Destra Italiana, per non parlare del presidenzialismo, unica condizione base per cambiare davvero l'Italia". 
'Riva Destra' sosterrà FdI alle elezioni europee del 2019.

(Pol-Vam/AdnKronos)
ISSN 2465 - 122
07-OTT-18 16:51 .

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giovedì 4 ottobre 2018

Giorgia Meloni Domenica da Riva Destra.

Giorgia Meloni ospite di Fabio Sabbatani Schiuma 
di Giuseppe Vatinno
Giorgia Meloni parteciperà domenica 7 ottobre a Roma alla riunione della Direzione Nazionale di Riva Destra, storicamente il primo circolo di Alleanza Nazionale, che oggi è un movimento e, per sua espressa definizione, non è un partito. Dalla scomparsa di Alleanza Nazionale e dal tracollo di Fini, dal quale sono stati sospesi nel 2008, a modo loro, hanno continuato a fare testimonianza dei valori della destra sociale. Nessun tesseramento e una struttura morbida su base federale. Nonostante l'oscuramento della loro pagina Facebook, che vantava oltre 130.000 likes e contatti fino a 5 milioni di profili settimanali, hanno riaperta la stessa proprio in questi giorni. Il 4 luglio scorso è stata poi inaugurata una loro sezione a Roma, in via Venezia, 27, proprio a fianco del Viminale e il 22 luglioRiva Destra ha rispolverato una nuova edizione della storica e tanto amata a destra, Festa Tricolore, a Palestrina (Roma), che ha visto gli interventi di esponenti di tutto il centrodestra. Il loro dichiarato scopo è quello di "contribuire alla ricostruzione della destra politica italiana". Sul come procedere, sul rapporto con l'alleanza giallo-verde del governo attuale e sulla prospettiva di un nuovo fronte sovranista, s'interrogheranno in una riunione del loro organismo centrale con delegati provenienti da molte regioni, soprattutto Sicilia, Calabria e Puglia, oltre che ovviamente dalla capitale. È confermata quindi la presenza della leader di FdI, Giorgia Meloni, accompagnata dai parlamentati Lollobrigida e Silvestroni, quella del deputato siciliano Tommaso Calderone, eletto all'Assemblea regionale siciliana, e che anche Riva Destra ha sostenuto alle scorse elezioni che hanno visto il trionfo di Nello Musumeci, e forse dell'europarlamentare leghista Mario Borghezio. A coordinare i lavori il suo fondatore, il consigliere capitolino Fabio Sabbatani Schiuma, e il portavoce nazionale Alfio Bosco. Ovvio che si parlerà anche delle prossime elezioni europee e forse è questa la chiave di volta per spiegare la presenza della leader di FdI, attenta ad allargare il fronte dei consensi per il suo partito e anche la consistenza dello stesso sui territori. "Noi -dice lo stesso Fabio Sabbatani Schiuma raggiunto da affaritaliani.it- vogliamo dare un contributo alla ricomposizione di un'area politica, dove la destra torni a essere davvero protagonista. Salvini? Sull'immigrazione sta dando un'indubbia e positiva svolta e lo plaudiamo come ministro, come ogni volta che porta avanti battaglie contenute nel programma di quella coalizione che anche noi abbiamo sostenuto. Restano due problemi: il governo a maggioranza pentastellata che prima o poi creerà problemi seri e non ci piace nelle sue politiche economiche e finanziarie, in perfetto stile comunista anni 70-80. Diventerà in futuro anche un'alleanza elettorale, viste certe posizioni sempre più incomprensibili di Forza Italia? Ecco perché', a nostro avviso, c’è bisogno di una destra più forte e determinante, capace di condizionare maggiormente, visto che immigrazione, sicurezza, diminuzione della pressione fiscale e tanto altro sono state per decenni storiche battaglie della destra. Per non parlare del Presidenzialismo, unica condizione base per cambiare davvero l'Italia".   
Fonte: affaritaliani.it

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lunedì 23 luglio 2018

DA RIVA DESTRA A MILLE COMUNITÀ PER RIFARE L’ITALIA

giovedì 5 luglio 2018

Roma, la nuova Destra riparte dal Viminale. Vicini di casa di Matteo Salvini.

Il nucleo romano di post missini tenta la rifondazione del centrodestra: “Non contro Salvini, ma vicini”.

di Claudio Roma
Macerie della destra romana che il movimento Riva Destra prova a ricostruire. Col pensiero al “guastatore” Gianfranco Fini e uno sguardo attento a Matteo Salvini. E la “nuova destra”, prova a ripartire partendo dal Viminale, giusto due passi dal nuovo ufficio del ministro degli Interni.
"No, per favore, è solo una casualità. Salvini poi non ha mica bisogno di sentinelle", Rispondono  tranchant i responsabili romani di Riva DestraLorenzo Loiacono e Cristiano Spadola, alla domanda sul motivo di una sede aperta proprio a fianco al Viminale.
Già, perché il locale inaugurato da una vasta platea di simpatizzanti e militanti in via Venezia, è davvero a meno di 30 metri dal palazzo del Ministero degli Interni e la domanda se sia stata voluta la scelta nasce spontanea. "E' da marzo poi che ci lavoriamo sopra - giurano i due - mica abbiamo la palla di vetro...".
Così, in piena arsura estiva, Riva Destra, il primo storico circolo di Alleanza Nazionale diventato movimento dopo le forti contestazioni nel 2008 a Gianfranco Fini (che di tutta risposta sospese da Alleanza Nazionale il suo fondatore, l'allora vicepresidente del Consiglio Comunale di Roma, Fabio Sabbatani Schiuma), apre una sua sede a Roma.
"La nostra è una sezione su strada e vuole essere anche una risposta alla politica virtuale dei social, oltre che un contributo alla ricostruzione di una destra da troppo assente, o marginale, nella politica italiana", spiega lo stesso Schiuma, assente perché colpito da un improvviso lutto in famiglia, da sempre 'uomo di piazza' della destra sociale romana, con tanto di recentissima parentesi anche tra le file dei salviniani all'ombra del Cupolone.
"Salvini? Oggi sono tutti con lui e noi non siamo di certo contro - affermano tutti e tre all'unisono - abbiamo sostenuto il centrodestra, ma le sue idee erano ieri, comunque, delle battaglie storiche della destra, nostre quindi. Purtroppo Gianfranco Fini ha distrutto tutto e oggi, nel nuovo centrodestra a trazione leghista, una destra non c'è, o risulta troppo marginale. Servirebbe invece, eccome, anche per evitare una deriva verso i grillini, dai quali Salvini a nostro avviso si dovrà ben presto guardare".
A tagliare il nastro sono così anche molti esponenti del centrodestra, non solo romano. Si sono trovati cosi' vis-a-vis Maurizio Gasparri ("è il primo che ha raccolto il nostro invito"), insieme a storici ex parlamentari di stretta osservanza postmissina, come Francesco Aracri e Fabrizio Di Stefano, quest'ultimo papabile candidato presidente alla regione Abruzzo, ed entrambi 'tagliati' all'ultimo da Forza Italia alle scorse politiche. Ma anche esponenti di primo piano di FdI, Il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida, il deputato questore Edmondo Cirrielli, il senatore Marco Marsilio, il segretario romano Massimo Milani el consigliere municipale Gianluca Caramanna, oltre ai giovani in ascesa ("puntiamo molto su di loro, per una nuova classe dirigente"), come la consigliera regionale del Lazio Chiara Colosimo (FdI) e il consigliere capitolino Maurizio Politi, a capo dei ribelli appena fuoriusciti dal partito della Meloni.

Nel corso della serata, terminata con una cena comunitaria al ristorante a fianco 'Al Viminale', e' stata annunciata la prima festa tricolore di Riva Destra, che si terrà il 22 luglio a Palestrina (Roma), ove ha già assicurato la sua presenza la stessa Colosimo, oltre a Nino Penna, il consigliere comunale di Catania che Riva Destra ha recentemente conquistato all'interno della lista di Nello Musumeci ("è anche lui un credibilissimo punto di riferimento per noi").
Ma loro spergiurano di non voler essere un partito e intanto per il 7 ottobre hanno indetto una riunione nazionale, alla quale parteciperanno peraltro rappresentanti di altri movimenti di destra. 
Prove tecniche di Nuova Destra.

Fonte: Affari Italiani !

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lunedì 21 maggio 2018

Viaggio nei gazebo della Lega: «Non ci fidiamo del M5S ma Salvini sa quello che fa».

La consultazione degli elettori del Carroccio ha benedetto il governo con i 5 Stelle. Non tutti gli elettori sono favorevoli alla svolta, ma il contratto piace: «È un libro dei sogni». E gli altri del centrodestra avvertono: «I grillini come i vietcong, i leghisti faranno una brutta fine».
Fonte: L'Espresso-Repubblica - DI FEDERICO MARCONI
Si o no, poco importa: «Noi ci fidiamo di Salvini». Nei gazebo romani della Lega Nord, dove sabato e domenica si è votato il contratto di governo con il Movimento 5 Stelle, il ritornello della base leghista è sempre lo stesso: «Matteo sa cosa fare». Una dimostrazione di fedeltà al segretario del Carroccio molto più importante del dato numerico delle votazioni: 215mila persone si sono presentate ai gazebo, il 91 per cento ha approvato il governo con Di Maio e i 5 Stelle . I tantissimi voti a favore del programma del governo giallo-verde erano quasi scontati, «anche perché chi non sopporta la svolta non si ferma a votare, tira dritto» dicono i militanti che si occupano del voto: «Ma c’è anche chi vota no, è il bello della democrazia» altro slogan ricorrente. 

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martedì 6 marzo 2018

Elezioni Lazio. Centrodestra, divisione folle: “K.O. su rigore a porta vuota”.

Riva Destra contro la divisione del centrodestra: 
"Assist a Zingaretti". di Fabio Sabbatani Schiuma*
Un calcio di rigore sbagliato, a porta vuota. Ecco cosa ha fatto il centrodestra nel Lazio. Una divisione folle, o meglio, una candidatura a spaccare. Sì, quella di Pirozzi, partorita a casa di amici di Zingaretti - ma anche di Salvini per la verità - sostenuta da chi sperava, peraltro inutilmente visti i risultati, di mantenersi un ruolo e comunque per aprirsi varchi. Una candidatura che è stata di fatto un assist ad hoc per la riconferma del governatore uscente. Che ringrazierà, sicuramente, con moneta propria. D'altronde la vergognosa legge elettorale per le politiche già aveva fatto capire in quale campo si sarebbe giocato. E' infatti dalle urne emerso un voto utile solo per regolare i conti dentro e tra i partiti che l'hanno votata. Non di certo per governare, e il Lazio ne ha fatto le spese, trovandosi in mezzo a una sparatoria. Alle politiche infatti si è pensato a mettere in lista solo amici fidati pronti a ubbidire sempre e tagliare le teste pensanti e radicate sui territori. Abbiamo assistito a una battaglia senza esclusione di colpi per il primato della coalizione, che ha perso un po' di credibilià. Risultato? In una campagna di slogan alla "Vanna Marchi", con territori stuprati da candidature calate dall'alto, abbiamo avuto collegi persi a Roma e nel Lazio, ove si pensava di far digerire alla gente l'indigeribile. Sono così mancati quei voti e quei seggi al centrodestra nazionale per poter davvero governare e si è sbagliato un calcio di rigore per la Regione. A porta vuota visto lo stato comatoso gli avversari. E infine le magre figure anche nelle preferenze alle regionali, da parte di certi kapo' di partito, solo funzionali a questi metodi e ai paracaduti del proporzionale. La gente, che stavolta e' andata a votare e chi, come noi, pur turandoci il naso, ha sostenuto fino all'ultimo il centrodestra, ringrazia. Oltre alla Raggi e a Zingaretti, ovviamente.
* Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere del Municipio V e fondatore di Riva Destra.

Fonte: Affari Italiani

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mercoledì 21 febbraio 2018

DA RIVA DESTRA SOLIDARIETÀ A FORZA NUOVA PER INFAME PESTAGGIO.

Ursino e Fiore
"Il movimento politico Riva Destra, visto il grave ed increscioso atto di violenza consumatosi ieri sera a Palermo, che ha visto il brutale pestaggio di Massimo Ursino, segretario provinciale e dirigente nazionale di Forza Nuova, condanna questo terribile atto di violenza inqualificabile che serve solo a fomentare odio e ad accentuare un pesante clima politico. Esprimiamo totale solidarietà ad Ursino e al segretario nazionale di Roberto Fiore, auspichiamo che le forze dell’ordine riescano nel più breve tempo possibile ad individuare ed isolare i responsabili e che la politica tutta condanni questo vile gesto, affinché si scongiuri la crescita in maniera esponenziale di azioni di guerriglia violenta che negli ultimi tempi stanno caratterizzando l’attuale campagna elettorale".

Cosi in una nota Nicola D'Aguanno e Angelo Tigri, dirigenti nazionali Riva Destra Sicilia e Fabio Sabbatani Schiuma Segretario Nazionale.

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martedì 20 febbraio 2018

Alle politiche il movimento Riva Destra sostiene il centrodestra: ”IN TEMPI BUI E’ DIFFICILE RITIRARSI NELL’OMBRA”.

Nel nome delle parole di Pinuccio Tatarella sulla Riva Destra e la riva sinistra e del 'turarsi il naso' di Indro Montanelli.
In mari difficili, quando tenere la rotta e' complicato, la nebbia e' fitta, si alzano improvvise onde e si creano vortici e mulinelli, bisogna prepararsi a ballare. Qualcuno cadrà in mare, altri proveranno a calare una scialuppa, magari per salvare la pelle o quel forziere che non c'e'. E' quanto mai opportuno che lo sappiano tutti i marinai. Più che affidarsi agli dei, come gli antichi navigatori, diventa più utile riflettere e richiamarsi ai saggi della storia. 
Il fiume della politica ha due rive, «destra e sinistra sono alternative, rappresentano valori alternativi, il centro non è un valore. È una zattera, è un traghetto che va dalla riva destra a quella sinistra, ospita passeggeri quando una delle due rive è debole, rimane senza passeggeri quando tutte e due le rive sono forti». 
Già, Pinuccio Tatarella, al quale Riva Destra si richiamava in quei tempi nei quali qualcuno voleva spingerci nella riserva indiana della mera testimonianza. Lui, che sollecitava la classe dirigente della destra italiana ad uno sforzo di modernizzazione. Guardava avanti. Il presidenzialismo per rafforzare la democrazia diretta e la costituzione di un ampio schieramento di centrodestra per unire la grande maggioranza di Italiani che non sono di sinistra, le stesse parole usate da Pietrangelo Buttafuoco, tante volte intervenuto ai nostri incontri. Pinuccio, infaticabile tessitore dell’alleanza di centrodestra, anche dopo la sconfitta del ’96. Lanciò da destra «Oltre il Polo», per unire una coalizione che poi vinse nettamente alle regionali del 2000 e alle politiche del 2001. Lui che non visse però questa stagione, con i risultati, soprattutto a destra, che abbiamo conosciuto bene. Gianfranco Fini compreso, che perse ogni bussola, per insabbiarsi sulla spiaggia di Montecarlo. Molte delle difficoltà e delle innaturali divisioni di oggi, con Pinuccio Tatarella di sicuro non sarebbero mai esistite.
Ricordarlo oggi vuol dire difendere il bipolarismo, la politica delle due rive, rinunciare ad ambiguità e a confusioni. L’armonia, la coesione del centrodestra, la coerenza dei principi fondamentali della destra, senza mai cedere a nostalgismi, furono i cardini del pensiero di Pinuccio Tatarella, l'ispiratore della destra di governo. A ben pensarci, sarebbe potuta essere questa la migliore premessa alla mozione approvata nell'ultima Direzione Nazionale di Riva Destra, storico primo circolo di quell'Alleanza Nazionale, alla quale Pinuccio teneva come un figlio. Scomparso lui, il marito della Tulliani, fece invece di tutto per sbarazzarsene. Ma tant'è che il risultato non cambia, compreso il terzo incomodo grillino, Non si può rischiare di consegnare in mano a queste sciatte e dannose sinistre, renziane, dalemiane, boldriniane, peraltro divise come mai, ne all'antipolitica grillina, la nostra Italia. Sarebbe devastante. Va sostenuto questo centrodestra con tutte le sue storture, le sue contraddizioni e i suoi punti interrogatici: questa e' la scelta fatta con coraggio e realismo da Riva Destra. E qui entra in campo il ricordo di Indro Montanelli, uno dei giornalisti simbolo del 900. Liberale e anticomunista, nel ’76 invitò a turarsi il naso e votare la Democrazia Cristiana, per impedire che al governo ci finissero i comunisti. E' più importante poi rispettare il proprio dovere civico e recarsi comunque alle urne. Scegliendo non i partiti ma le persone, candidate sul territorio e la loro credibilità. Perché le idee, quando ci sono, corrono sempre sulle gambe delle donne e degli uomini. 
Lo facciamo senza ritirarci nell'ombra, appunto.

Fabio Sabbatani Schiuma, fondatore di Riva Destra

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Eccellenza a Roma - Post in Evidenza

Una informazione che ritengo di dover diffondere.

L'Europa non è uno Stato.  È un continente geografico frazionato in Stati. Ognuno dei quali ha la sua storia, cultura, lingua, leggi, us...

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