Proposta per i nostri Legislatori, sempre più orientati (purtroppo) alla Gestione Statale, tipica del Comunismo Reale (dove tutto quello che non è proibito è obbligatorio) ad iniziare dalle Quote Rosa imposte ai PRIVATI. La Proposta è riassumibile in tre semplici punti cardine :
1) LIBERTA'.
2) RISPETTO.
3) MERITOCRAZIA.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
venerdì
LA MADRE DI TUTTE LE RIFORME
Il cardine della riforma della Giustizia è la divisione tra Giudici e Pm: pone al centro la parità tra accusa e difesa. Il Giudice diventa colui che è davvero sopra le parti, perché non è più pari al Pm.
Finora i piatti della bilancia erano sbilanciati a favore dei Magistrati: da una parte c'erano Giudici e Pm, dall'altra il cittadino solo. Ora invece i piatti sono stati messi su un unico piano: in una condizione di parità.
Altro punto fondamentale: la responsabilità civile dei Magistrati, al pari di tutti gli altri dipendenti dello Stato. Se sbaglia il medico è responsabile e il cittadino può citarlo. Così potrà avvenire anche per il magistrato. Si attua il principio della legge uguale per tutti.
La riforma non riguarderà i processi in corso alla data della sua entrata in vigore, pertanto non si potrà assolutamente parlare di legge ad personam, ma di legge fatta nell’interesse di tutti i cittadini.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Finora i piatti della bilancia erano sbilanciati a favore dei Magistrati: da una parte c'erano Giudici e Pm, dall'altra il cittadino solo. Ora invece i piatti sono stati messi su un unico piano: in una condizione di parità.
Altro punto fondamentale: la responsabilità civile dei Magistrati, al pari di tutti gli altri dipendenti dello Stato. Se sbaglia il medico è responsabile e il cittadino può citarlo. Così potrà avvenire anche per il magistrato. Si attua il principio della legge uguale per tutti.
La riforma non riguarderà i processi in corso alla data della sua entrata in vigore, pertanto non si potrà assolutamente parlare di legge ad personam, ma di legge fatta nell’interesse di tutti i cittadini.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
mercoledì
GAS ED ELETTRICITA': RECLAMI AL GARANTE
Scheda Pratica di Rita Sabelli 3 marzo 2011 20:06
L'Autorita' Garante per l'Energia ed il Gas (AEEG), oltre a regolamentare il mercato fissando i prezzi e le condizioni di vendita del gas e dell'energia elettrica -anche, in parte, per le societa' che operano sul mercato libero-, ed a vigilare e controllare il rispetto delle norme e delle proprie disposizioni, accoglie segnalazioni e reclami degli utenti.
Dal Dicembre 2009 e' attivo lo Sportello del Consumatore che offre servizi di informazione e di gestione dei reclami.
CHIEDERE INFORMAZIONI
E' possibile ottenere informazioni sulle regole del mercato libero dell'energia e del gas, sulle tariffazioni, sui diritti dell'utente nei riguardi dei gestori, su come trovare e valutare una nuova offerta, etc.
Per farlo si puo' accedere al sito (clicca qui) o fare una specifica richiesta con queste modalita':
Per telefono: numero verde 800.166.654 da telefono fisso o 199 419 654 da cellulare (a pagamento)
Per fax: numero verde 800 185 024
Per e-mail: info.sportello@acquirenteunico.it
Per lettera:
Sportello per il consumatore di energia c/o Acquirente Unico
Richiesta Informazioni - Via Guidubaldo Del Monte 72 - 00197 Roma.
PRESENTARE UN RECLAMO
Si parla di reclami relativi a contratti di fornitura di gas ed elettricita' che possono riguardare qualsiasi aspetto del rapporto (bollette che non arrivano o arrivano in ritardo, fatturazioni irregolari rispetto ai piani tariffari contrattuali o rispetto ai consumi, richieste dell'utente non rispettate, distacchi illegittimi, attivazioni indebite, inadempienze varie).
Presso lo sportello del consumatore e' presente l "Unita' reclami" che svolge una sorta di attivita' di consulenza, con potere di intervento nei confronti dei gestori/venditori di energia elettrica e gas.
Ci si rivolge a questa unita' dopo aver inutilmente reclamato presso il proprio fornitore di energia e/o gas, non ricevendo risposta o ricevendone una non soddisfacente.
Successivamente l'unita' reclami fornisce per iscritto indicazioni per la soluzione delle problematiche segnalate e informazioni sulle eventuali iniziative intraprese in merito. Puo' infatti, a suo giudizio, coinvolgere l'Autorita' al fine di intervenire direttamente presso il gestore/venditore o -previa istruttoria- di comminare sanzioni a carico dello stesso.
Se la documentazione presentata non fosse sufficiente lo sportello puo' chiedere all'utente di integrarla.
Il reclamo potrebbe anche essere archiviato se ritenuto infondato, non meritevole di intervento diretto dell'Autorita' , oppure se non vi e' stata integrazione della documentazione entro il termine dato. L'archiviazione avviene anche nel caso in cui il gestore/venditore intervenga soddisfacendo le richieste.
La procedura
Come gia' detto, occorre dimostrare di aver inviato un reclamo, o una contestazione, al proprio gestore, documentando la ricezione dello stesso (avviso di ricevimento di una raccomandata o di un telegramma, ricevuta di consegna a mano, conferma scritta di ricevimento di un fax, messaggio di posta elettronica, etc.).
Ci si puo' rivolgere al Garante se a fronte di tale contestazione:
- e' giunta risposta negativa;
- e' giunta risposta non soddisfacente;
- non e' giunta risposta entro il termine massimo previsto dal contratto (40 giorni solari quello fissato dall'Autorita' garante con Delibera 164/08).
Il reclamo puo' essere presentato allo stesso tempo al venditore/gestore e all'Unita' reclami dell'Autorita' garante solo se si riferisce a situazioni che possono causare pericolo di danni gravi e irreparabili (gas staccato nei mesi invernali, mancanza di energia prolungata che danneggia merce di un negozio, etc.)..
Il reclamo all'Unita' reclami dell'Autorita' garante deve essere presentato per iscritto indicando questi elementi:
- dati anagrafici completi del soggetto reclamante (nome, cognome, indirizzo);
- indicazione del venditore/gestore di energia o gas e del contratto a cui il reclamo si riferisce;
- descrizione dell'irregolarita' lamentata con eventuali elementi di prova;
- ragioni che eventualmente giustificano la presentazione contestuale del reclamo al gestore/venditore e all'Unita' reclami del garante (danni gravi detti sopra).
Vanno allegati:
- copia del reclamo inviato al proprio fornitore di energia o gas con prova di ricezione;
- copia dell'eventuale risposta dello stesso;
- copia del contratto (se disponibile) o altra documentazione relativa al contratto;
- copia integrale dell'ultima bolletta ricevuta con i dati che identificano l'utenza (punto di fornitura e nome del venditore).
Se la documentazione fosse ritenuta incompleta sara' la stessa Unita' reclami a chiederne integrazione.
L'invio della documentazione puo' avvenire:
Per fax: al numero verde 800 185 025;
Per e-mail: all'indirizzo reclami.sportello@acquirenteunico.it ;
Per lettera: all'indirizzo
"Sportello per il consumatore di energia c/o Acquirente Unico
Unità Reclami - Via Guidubaldo Del Monte 72 - 00197 Roma.
E' possibile chiedere informazioni sullo stato dei reclami inviati chiamando il numero verde 800.166.654.
LA VIA GIUDIZIARIA
Se anche il reclamo non sortisse gli effetti desiderati la via naturale sarebbe fare causa al fornitore di energia e/o gas davanti al Giudice di pace (se il valore del contendere non superasse i 5.000 euro, altrimenti in Tribunale).
In generale i passi consigliati possono cosi' riassumersi:
1 - invio di contestazione formale (messa in mora) al fornitore di gas e/o elettricita';
2 - in caso di mancata risposta nei successivi 40 giorni o di risposta non soddisfacente, avvio della procedura di reclamo al Garante dell'energia ed il gas;
3 - se la situazione non si risolvesse: avvio della causa (contenzioso) presso il giudice di pace locale.
Ovviamente il da farsi cambia da caso a caso. E' possibile infatti tentare la causa al giudice di pace contemporaneamente alla presentazione del reclamo al Garante od anche senza averlo presentato (se per esempio sono in gioco importi alti e si vuole risparmiare tempo).
Ugualmente, al posto del reclamo -o contemporaneamente- si puo' tentare anche una conciliazione presso lo stesso giudice di pace o presso la locale camera di commercio, con l'intento di trovare un accordo "amichevole" con il fornitore al fine di evitare la causa (comunque possibile se la conciliazione non si concludesse positivamente).
Per approfondire si vedano queste schede:
- La MESSA IN MORA: clicca qui
- IL GIUDICE DI PACE: clicca qui
- La CONCILIAZIONE IN CAMERA DI COMMERCIO: clicca qui
FONTI NORMATIVE
- Legge 481/1995, in particolare articolo 2 comma 12 lettera m)
- Dpr 244/2001 sulle procedure istruttorie dell'AEEG
- Delibera AEEG GOP 28/2008
LINK UTILI
- Atlante del consumatore, istituito dall'AEEG: clicca qui
- Sito AEEG con informazioni sullo Sportello del consumatore: clicca qui
- Sito AEEG, sezione "Trova offerte": clicca qui
L'Autorita' Garante per l'Energia ed il Gas (AEEG), oltre a regolamentare il mercato fissando i prezzi e le condizioni di vendita del gas e dell'energia elettrica -anche, in parte, per le societa' che operano sul mercato libero-, ed a vigilare e controllare il rispetto delle norme e delle proprie disposizioni, accoglie segnalazioni e reclami degli utenti.
Dal Dicembre 2009 e' attivo lo Sportello del Consumatore che offre servizi di informazione e di gestione dei reclami.
CHIEDERE INFORMAZIONI
E' possibile ottenere informazioni sulle regole del mercato libero dell'energia e del gas, sulle tariffazioni, sui diritti dell'utente nei riguardi dei gestori, su come trovare e valutare una nuova offerta, etc.
Per farlo si puo' accedere al sito (clicca qui) o fare una specifica richiesta con queste modalita':
Per telefono: numero verde 800.166.654 da telefono fisso o 199 419 654 da cellulare (a pagamento)
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Per e-mail: info.sportello@acquirenteunico.it
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PRESENTARE UN RECLAMO
Si parla di reclami relativi a contratti di fornitura di gas ed elettricita' che possono riguardare qualsiasi aspetto del rapporto (bollette che non arrivano o arrivano in ritardo, fatturazioni irregolari rispetto ai piani tariffari contrattuali o rispetto ai consumi, richieste dell'utente non rispettate, distacchi illegittimi, attivazioni indebite, inadempienze varie).
Presso lo sportello del consumatore e' presente l "Unita' reclami" che svolge una sorta di attivita' di consulenza, con potere di intervento nei confronti dei gestori/venditori di energia elettrica e gas.
Ci si rivolge a questa unita' dopo aver inutilmente reclamato presso il proprio fornitore di energia e/o gas, non ricevendo risposta o ricevendone una non soddisfacente.
Successivamente l'unita' reclami fornisce per iscritto indicazioni per la soluzione delle problematiche segnalate e informazioni sulle eventuali iniziative intraprese in merito. Puo' infatti, a suo giudizio, coinvolgere l'Autorita' al fine di intervenire direttamente presso il gestore/venditore o -previa istruttoria- di comminare sanzioni a carico dello stesso.
Se la documentazione presentata non fosse sufficiente lo sportello puo' chiedere all'utente di integrarla.
Il reclamo potrebbe anche essere archiviato se ritenuto infondato, non meritevole di intervento diretto dell'Autorita' , oppure se non vi e' stata integrazione della documentazione entro il termine dato. L'archiviazione avviene anche nel caso in cui il gestore/venditore intervenga soddisfacendo le richieste.
La procedura
Come gia' detto, occorre dimostrare di aver inviato un reclamo, o una contestazione, al proprio gestore, documentando la ricezione dello stesso (avviso di ricevimento di una raccomandata o di un telegramma, ricevuta di consegna a mano, conferma scritta di ricevimento di un fax, messaggio di posta elettronica, etc.).
Ci si puo' rivolgere al Garante se a fronte di tale contestazione:
- e' giunta risposta negativa;
- e' giunta risposta non soddisfacente;
- non e' giunta risposta entro il termine massimo previsto dal contratto (40 giorni solari quello fissato dall'Autorita' garante con Delibera 164/08).
Il reclamo puo' essere presentato allo stesso tempo al venditore/gestore e all'Unita' reclami dell'Autorita' garante solo se si riferisce a situazioni che possono causare pericolo di danni gravi e irreparabili (gas staccato nei mesi invernali, mancanza di energia prolungata che danneggia merce di un negozio, etc.)..
Il reclamo all'Unita' reclami dell'Autorita' garante deve essere presentato per iscritto indicando questi elementi:
- dati anagrafici completi del soggetto reclamante (nome, cognome, indirizzo);
- indicazione del venditore/gestore di energia o gas e del contratto a cui il reclamo si riferisce;
- descrizione dell'irregolarita' lamentata con eventuali elementi di prova;
- ragioni che eventualmente giustificano la presentazione contestuale del reclamo al gestore/venditore e all'Unita' reclami del garante (danni gravi detti sopra).
Vanno allegati:
- copia del reclamo inviato al proprio fornitore di energia o gas con prova di ricezione;
- copia dell'eventuale risposta dello stesso;
- copia del contratto (se disponibile) o altra documentazione relativa al contratto;
- copia integrale dell'ultima bolletta ricevuta con i dati che identificano l'utenza (punto di fornitura e nome del venditore).
Se la documentazione fosse ritenuta incompleta sara' la stessa Unita' reclami a chiederne integrazione.
L'invio della documentazione puo' avvenire:
Per fax: al numero verde 800 185 025;
Per e-mail: all'indirizzo reclami.sportello@acquirenteunico.it ;
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Unità Reclami - Via Guidubaldo Del Monte 72 - 00197 Roma.
E' possibile chiedere informazioni sullo stato dei reclami inviati chiamando il numero verde 800.166.654.
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Se anche il reclamo non sortisse gli effetti desiderati la via naturale sarebbe fare causa al fornitore di energia e/o gas davanti al Giudice di pace (se il valore del contendere non superasse i 5.000 euro, altrimenti in Tribunale).
In generale i passi consigliati possono cosi' riassumersi:
1 - invio di contestazione formale (messa in mora) al fornitore di gas e/o elettricita';
2 - in caso di mancata risposta nei successivi 40 giorni o di risposta non soddisfacente, avvio della procedura di reclamo al Garante dell'energia ed il gas;
3 - se la situazione non si risolvesse: avvio della causa (contenzioso) presso il giudice di pace locale.
Ovviamente il da farsi cambia da caso a caso. E' possibile infatti tentare la causa al giudice di pace contemporaneamente alla presentazione del reclamo al Garante od anche senza averlo presentato (se per esempio sono in gioco importi alti e si vuole risparmiare tempo).
Ugualmente, al posto del reclamo -o contemporaneamente- si puo' tentare anche una conciliazione presso lo stesso giudice di pace o presso la locale camera di commercio, con l'intento di trovare un accordo "amichevole" con il fornitore al fine di evitare la causa (comunque possibile se la conciliazione non si concludesse positivamente).
Per approfondire si vedano queste schede:
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- Legge 481/1995, in particolare articolo 2 comma 12 lettera m)
- Dpr 244/2001 sulle procedure istruttorie dell'AEEG
- Delibera AEEG GOP 28/2008
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- Sito AEEG con informazioni sullo Sportello del consumatore: clicca qui
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La Costituzione della Repubblica Italiana
E se la smettessimo di festeggiare le DISPARITA' e di chiedere continuamente Leggi e Decreti per Regolare quello che è già stato stabilito dai Padri della Patria ? Iniziando a far RISPETTARE l'Art. 3 della nostra Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Costituzione della Repubblica Italiana.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Costituzione della Repubblica Italiana.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
È ufficiale: il SISTRI operativo a giugno.
Il primo giugno entrerà in vigore a pieno regime il Sistri, il Sistema elettronico di controllo che consente la tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi su tutto il territorio nazionale e di quelli solidi urbani nella regione Campania. Ad annunciarlo stamane a Roma il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Da: Alternativa Sostenibile.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Da: Alternativa Sostenibile.
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martedì
Cassazione: parcheggi selvaggi? Scattano le manette se si impedisce l'uscita di altre auto. E' violenza privata.
Con la sentenza n. 7592 depositata il 28 febbraio 2011 la quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha stabilito che può integrare il reato di violenza privato il comportamento dell'automobilista che, parcheggiando la propria automobile nel cortile del condominio senza dare spiegazioni, impedisce l'uscita degli altri veicoli.
La Corte ha stabilito che, in casi del genere, non rileva la circostanza che l'agente avesse smarrito le chiavi, non avendo questo fornito personalmente informazioni in merito allo smarrimento. Nel caso di specie, il ricorrente era stato condannato a trenta giorni di reclusione per violenza privata, di cui all'art. 610 c.p. per aver intenzionalmente parcheggiato la sua auto in modo da impedire l'uscita di un altro condomino omettendo, nonostante le sollecitazioni, a rimuovere l'automezzo e costringendo la persona offesa dal reato a non potersi allontanare. In seguito alla condanna, l'uomo aveva proposto ricorso per cassazione sostenendo, oltre all'intervenuta prescrizione, che la Corte d'appello avesse erroneamente ritenuto provata la circostanza dell'intenzionalità della sua condotta, dovuta allo smarrimento delle chiavi. La Corte di Cassazione accogliendo il motivo di ricorso in merito alla prescrizione, ha però rigettato il motivo attinente alle statuizioni civili della sentenza di merito, confermando il risarcimento del danno in favore della persona offesa dal reato. La Corte ha in sostanza ribadito che, essendo la sentenza della Corte d'Appello immune da vizi censurabili dalla Cassazione, senza l'intervenuta prescrizione del reato, l'agente avrebbe rischiato una condanna definitiva per violenza privata.
(Data: 01/03/2011 11.00.00 - Autore: Luisa Foti)
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
La Corte ha stabilito che, in casi del genere, non rileva la circostanza che l'agente avesse smarrito le chiavi, non avendo questo fornito personalmente informazioni in merito allo smarrimento. Nel caso di specie, il ricorrente era stato condannato a trenta giorni di reclusione per violenza privata, di cui all'art. 610 c.p. per aver intenzionalmente parcheggiato la sua auto in modo da impedire l'uscita di un altro condomino omettendo, nonostante le sollecitazioni, a rimuovere l'automezzo e costringendo la persona offesa dal reato a non potersi allontanare. In seguito alla condanna, l'uomo aveva proposto ricorso per cassazione sostenendo, oltre all'intervenuta prescrizione, che la Corte d'appello avesse erroneamente ritenuto provata la circostanza dell'intenzionalità della sua condotta, dovuta allo smarrimento delle chiavi. La Corte di Cassazione accogliendo il motivo di ricorso in merito alla prescrizione, ha però rigettato il motivo attinente alle statuizioni civili della sentenza di merito, confermando il risarcimento del danno in favore della persona offesa dal reato. La Corte ha in sostanza ribadito che, essendo la sentenza della Corte d'Appello immune da vizi censurabili dalla Cassazione, senza l'intervenuta prescrizione del reato, l'agente avrebbe rischiato una condanna definitiva per violenza privata.
(Data: 01/03/2011 11.00.00 - Autore: Luisa Foti)
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Unità d'Italia e Massoneria.
E sempre in Gran Loggia, la comunione massonica più numerosa d'Italia presenterà un nuovo 'proclama agli italiani' di Garibaldi. Sarà l'attore teatrale Emanuele Montagna, con camicia rossa e poncho, a dar voce dall'Eroe dei due Mondi per il messaggio di unità in tempi di crisi. ''L'Unità d'Italia, per la Gran Loggia d'Italia, rappresenta un valore assoluto e fondante, del paese e della dignità nazionale. Un valore ancor più importante oggi, quando sembrano delinearsi all'orizzonte volontà disgreganti'', spiega Luigi Pruneti, Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia, obbedienza che conta 10.000 iniziati. Fiorentino, 62 anni, docente di storia oltre che scrittore, Pruneti guida la Libera Muratoria di Piazza del Gesù-Palazzo Vitelleschi, dal 2007 e il suo mandato scadrà nel 2013. ''Perdere i significati dell'unità - spiega Pruneti - significherebbe perdere noi stessi, la nostra tradizione, cultura e passato. Per questo motivo, ci siamo mossi con un anno d'anticipo e abbiamo celebrato il primo convegno dell'Unita' il 22 maggio 2010 a Cosenza conun evento che aveva per titolo 'Squadra, compasso e tricolore, i Massoni per fare l'Italia'. Ora è in programma il 7 maggio a Forlì un altro convegno 'Memorie del Risorgimento, l'opera i protagonisti' e dal 12 al 16 maggio avremo uno spazio al Salone del Libro di Torino. In quell'occasione, organizzeremo delle conferenze invitando diversi studiosi, tra cui lo storico Aldo Mola''.
Convegni, ma non solo.
Piazza del Gesù mette in campo anche azioni simboliche per celebrare i 150 anni dell'Italia unita: ''Pubblicheremo - annuncia Pruneti - un 'manifesto slogan' per il 17 marzo, che affiggeremo in varie città. Il titolo è: 'Unità d'Italia: molti ne parlano, altri la dimenticano, noi Massoni l'abbiamo fatta'. E inoltre abbiamo pensato al restauro di un busto di Garibaldi e siamo in procinto di pubblicare un libro arcinoto ma indicativo: un'edizione particolare di Pinocchio, per noi simbolo della nuova Italia. Suo padre, Carlo Collodi, era un Massone''. ''Pinocchio - rimarca il Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia - rappresenta il riscatto dell'Italia, il burattino che diventa uomo passando tante prove, alcune delle quali di valore iniziatico. Una favola laica e bella. A inizio novembre, infine, a Roma organizzeremo un concerto per l'Unità d'Italia. Temiamo - conclude Pruneti- che questo evento venga in parte dimenticato e diamo il nostro contributo perché il significato del 17 marzo venga vissuto pienamente''.
sabato
150°, il 17 marzo cerimonia con Napolitano a Montecitorio.
Roma - (Adnkronos) - Il Capo dello Stato, salutato da un picchetto d'onore, sarà accolto alle 16, all'ingresso di Montecitorio, dai Presidenti della Camera e del Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani. Prima dell'inizio della seduta comune i Presidenti visiteranno una mostra, allestita nel Transatlantico, di documenti storici relativi al 1861 e al 1948
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giovedì
mercoledì
La libertà di stampa in Italia: cassata dai Magistrati.
Comunicato Stampa.
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Scritto da Redazione
La graduatoria della libertà di stampa nel mondo, redatta da Reporters Sans Frontieres, ha rivelato che l'Italia nel 2009 si è classificata al 49° posto su 175 Paesi. Nel 2008 era al 44° e nel 2007 era al 35°. Secondo gli analisti dell'organizzazione internazionale francese i motivi sono principalmente due: la mafia e il conflitto di interessi del premier Silvio Berlusconi. Non è affatto così. Un esempio lampante e attuale è Legno Storto, la nostra libera testata giornalistica basata sul volontariato, che essendo vicina alle idee liberali e liberiste del premier Silvio Berlusconi, rischia di essere chiusa grazie al magistrato dr.Piercamillo Davigo che ci accusa di averlo diffamato chiedendo 100.000 Euro di risarcimento.
La guerra tra i pm e Berlusconi è ormai alle battute finali con lo sputtanamento a puntate, come dice oggi Belpietro su Libero, sia del Cav. che di quelli, come noi, che sostengono la sua linea politica e il suo "modus operandi".
Siamo fermamente convinti,anche alla luce della grave situazione economica e sociale internazionale (vedi Tunisia, Egitto,etc) che sia solo Berlusconi, con tutte le debolezze umane che possa avere, il politico che può salvare il nostro Paese dal baratro economico che ci attende nei prossimi anni.
Berlusconi, il "self made man" che lavora 20 ore al giorno, a differenza di tanti inutili politici, che ha puntato sul nuovo come la televisione, il massiccio intervento delle donne, in alcuni casi, vedi Carfagna, lodate anche dall'opposizione al governo, va eliminato fisicamente ( lui e tutto ciò che gli sta vicino, tipo LS ) perché rappresenta, secondo la sinistra nemica della crescita, l'esempio da non seguire.
Ieri abbiamo pubblicato un articolo di elogio di Diego della Valle che, pur essendo lontano dalle nostre idee politiche, con 25 milioni di Euro salverà il Colosseo.
Rivolgiamo pertanto un pubblico appello a tutti coloro che, come noi, ritengono la libertà un bene supremo della democrazia al quale non si può rinunciare, affinché LS possa continuare la sua attività di libera informazione e commento della vita politica italiana.
Ora, o mai più, LS va sostenuto economicamente per evitare che una voce libera del web venga cassata brutalmente dallo strapotere irresponsabile di parte della magistratura italiana.
Chiediamo pertanto ai nostri affezionati lettori:
a- diffondere il più possibile la notizia
b- sostenere LS economicamente, ciascuno per le proprie possibilità, affinché non si finisca travolti dall'arroganza e dal potere "irresponsabile" di certa magistratura italiana.
Grazie in anticipo.
Il Legno Storto
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
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Scritto da Redazione
La graduatoria della libertà di stampa nel mondo, redatta da Reporters Sans Frontieres, ha rivelato che l'Italia nel 2009 si è classificata al 49° posto su 175 Paesi. Nel 2008 era al 44° e nel 2007 era al 35°. Secondo gli analisti dell'organizzazione internazionale francese i motivi sono principalmente due: la mafia e il conflitto di interessi del premier Silvio Berlusconi. Non è affatto così. Un esempio lampante e attuale è Legno Storto, la nostra libera testata giornalistica basata sul volontariato, che essendo vicina alle idee liberali e liberiste del premier Silvio Berlusconi, rischia di essere chiusa grazie al magistrato dr.Piercamillo Davigo che ci accusa di averlo diffamato chiedendo 100.000 Euro di risarcimento.
La guerra tra i pm e Berlusconi è ormai alle battute finali con lo sputtanamento a puntate, come dice oggi Belpietro su Libero, sia del Cav. che di quelli, come noi, che sostengono la sua linea politica e il suo "modus operandi".
Siamo fermamente convinti,anche alla luce della grave situazione economica e sociale internazionale (vedi Tunisia, Egitto,etc) che sia solo Berlusconi, con tutte le debolezze umane che possa avere, il politico che può salvare il nostro Paese dal baratro economico che ci attende nei prossimi anni.
Berlusconi, il "self made man" che lavora 20 ore al giorno, a differenza di tanti inutili politici, che ha puntato sul nuovo come la televisione, il massiccio intervento delle donne, in alcuni casi, vedi Carfagna, lodate anche dall'opposizione al governo, va eliminato fisicamente ( lui e tutto ciò che gli sta vicino, tipo LS ) perché rappresenta, secondo la sinistra nemica della crescita, l'esempio da non seguire.
Ieri abbiamo pubblicato un articolo di elogio di Diego della Valle che, pur essendo lontano dalle nostre idee politiche, con 25 milioni di Euro salverà il Colosseo.
Rivolgiamo pertanto un pubblico appello a tutti coloro che, come noi, ritengono la libertà un bene supremo della democrazia al quale non si può rinunciare, affinché LS possa continuare la sua attività di libera informazione e commento della vita politica italiana.
Ora, o mai più, LS va sostenuto economicamente per evitare che una voce libera del web venga cassata brutalmente dallo strapotere irresponsabile di parte della magistratura italiana.
Chiediamo pertanto ai nostri affezionati lettori:
a- diffondere il più possibile la notizia
b- sostenere LS economicamente, ciascuno per le proprie possibilità, affinché non si finisca travolti dall'arroganza e dal potere "irresponsabile" di certa magistratura italiana.
Grazie in anticipo.
Il Legno Storto
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