di Aldo A. Mola (*) in “Il Giornale del Piemonte”
Poca attenzione per l’unificazione nazionale. Quasi zero per l’Unione Europea. Indifferente a temi che pur dovrebbero essere centrali, la storiografia italiana è sempre più risucchiata da altre problematiche e tentata dalle cronache politico-partitiche. E’ il quadro offerto dall’Acqui Storia 2013, che vanta un suo primo vincitore: il Premio in sé. La partecipazione di quasi 200 opere, candidate da editori nazionali e locali, ne conferma, infatti, l’indiscusso prestigio di principale premio italiano per gli studi storici. Il riconoscimento va alla tenacia del suo stratega, Carlo Sburlati e dei suoi sostenitori, a cominciare dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna.
Anche l’edizione 2013 fotografa il cantiere storiografico in Italia. Certo, sono remotissimi i tempi della gara tra la Storia d’Italia curata da Ruggiero Romano e Corrado Vivanti per l’Einaudi, quella diretta da Giuseppe Galasso per la Utet e la Storia della società italiana di Nicola Teti. Dopo le imprese solitarie, come quelle di Cesare Spellanzon e di Giorgio Candeloro, negli Anni Settanta le opere collattanee risposero all’urgenza di allestire una nuova ideale Galleria della storia nazionale per affiggervi i ritratti dell’Italia Nuova: le regioni, le città, le istituzioni. Il Dizionario biografico degli italiani avanzava a passi falcati. Suggello di quell’operosa stagione furono i 23 volumi di Il Parlamento italiano, 1861-1992 (Nuova Cei), un’impresa innovatrice, rimasta monca del tomo conclusivo. Negli anni seguenti prevalse la rivisitazione di temi circoscritti, da taluno polemicamente liquidata come revisionismo, mentre essa esprime la necessità di aggiornamento perpetuo dei metodi e dei giudizi critici e dell’accertamento dei fatti, a lungo travisati e manipolati.
Fonte: Blog di Luigi Pruneti - Articolo Completo QUI
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martedì 8 ottobre 2013
ITALIA: Ultime sull'Economia
ROMA (Reuters) - Alitalia ha solo pochi giorni per trovare una soluzione alla crisi di liquidità che la attanaglia prima di essere costretta al fallimento. Lo riferisce una fonte governativa, dopo che un incontro di ieri tra azienda, governo e banche si è concluso ...
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È migliorato sensibilmente l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche nel secondo trimestre del 2013. Secondo i dati dell'Istat, infatti, il saldo tra le entrate e le uscite pubbliche in rapporto al Pil è stato pari, tra aprile e giugno scorso, all'uno per ...
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Nuova stretta del credito ad agosto. Secondo i dati resi noti oggi da Bankitalia i prestiti al settore privato sono scesi su base annua del 3,5% (-3,3% a luglio). In particolare, i prestiti alle famiglie sono calati dell'1,2% sui dodici mesi (-1,1% a luglio), mentre ...
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Il consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi ha approvato le linee guida del piano industriale che dovrebbe consentire il via libera della Commissione europea alla computabilità dei Monti bond nel Core Tieri 1 dell'istituto. I target 2017 prevedono un ...
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Il superamento del massimo dello scorso venerdì a 18.341 e in seguito dei 18.412, vedrà come primo obiettivo 19mila-19150 di Ftse Mib e successivamente la zona tra 19500 e 20mila-20500 punti. L'intervista a P.Torcolacci e R.Scudeletti. Davide Pantaleo 7 ...
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Pagheremo rata? "Sbaglia destinatario domanda" (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 08 ott - "Ha sbagliato destinatario della domanda, aspetto che decidano e poi le mando un sms". Risponde ironicamente il sindaco di Firenze ed esponente del Pd, Matteo ...
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domenica 6 ottobre 2013
sabato 5 ottobre 2013
DENUNCIATI CINQUE SAGGI: "HANNO TRUCCATO I CONCORSI"
Carlo Bonini e Giuliano Foschini per "La Repubblica"
È una storia antica quanto i baroni. Ma i nomi e i numeri, stavolta, fanno più rumore. Hanno trafficato in cattedre universitarie, sostengono la Procura e la Finanza di Bari. In almeno sette facoltà di diritto, pilotando concorsi per associati e ordinari. Nelle università di Bari, Trento, Sassari, Milano Bicocca, Lum, Valle d`Aosta, Roma Tre, Europea di Roma. Secondo l`antica regola del "do ut des" (come per altro è stata battezzata l`indagine che, si scopre ora, li ha investiti), un format in ragione del quale in questo Paese si diventa professori per cooptazione e scambio, in un Monopoli del sapere dove i concorsi sono davvero imparziali solo per chi ha voglia di crederci.
Fonte: DAGOSPIA - Articolo Completo QUI
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Giorgio Napolitano ed Enrico Letta |
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venerdì 4 ottobre 2013
mercoledì 2 ottobre 2013
martedì 1 ottobre 2013
ULTIME: Esteri ed Interni
breaking news
USA: nessun accordo sul bilancio. Obama non evita lo “shutdown”
Il governo statunitense è alla paralisi. L'accordo sul bilancio in Congresso non è stato trovato e lo Stato federale non puõ pagare gran parte dei servizi pubblici: a rischio di…
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Non è ancora del tutto conclamata la crisi del governo Letta. I giochi in campo sembrano essere ancora aperti. Domani il premier porrà la fiducia in Parlamento e solo in quel…Iran: Obama rassicura Netanyahu, USA mantengono pressione
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Si è espressa direttamente nelle strade la delusione della comunità curda in Turchia. A Dyarbakir decine di migliaia di persone hanno respinto come insufficiente il pacchetto di…
lunedì 30 settembre 2013
ITALIA: Repubblica degli inquieti
da Il Giornale del Piemonte di A.Mola
...La rinuncia al mandato da parte dei parlamentari del Popolo della Libertà e della Lega Nord non ha nulla a che fare con l’ “Aventino” del 1924-25: un’esperienza fallimentare. Esso non è né un attentato alla Costituzione, né un colpo di Stato. E’ l’unico argomento politico rimasto a chi vuole aprire un dibattito alle Camere sullo sfacelo dello Stato di diritto ma si scontra con la sordità altrui: in un Parlamento comprendente molti membri eterodiretti da non si sa quali Guru effettivi (Grillo e Casaleggio sono solo controfigure di cartongesso di chi li ha orchestrati e finanziati). Proprio perché al momento solo “annunciate”, le “dimissioni” dei parlamentari del PdL (per di più affidate solo ai capigruppo) sono un argomento dialettico. Indicano la linea rossa di questo parlamento.
La catastrofe verrà invece a inizio dicembre se la Corte Costituzionale dichiarerà che la legge elettorale vigente è incostituzionale. In tal caso le Camere risulteranno invalide, quanto meno sul piano politico, nell'opinione interna e internazionale. Non in questi giorni ma a quel punto si spalancherà l’abisso, perché ne discenderà la nullità morale delle Camere, elette con una gigantesca e reiterata frode ai danni della sovranità nazionale, e ne risulterebbero inficiati tutti gli atti, inclusa l’elezione dell’attuale capo dello Stato.
Fonte: Prof. Luigi Pruneti Scrittore e Saggista
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...La rinuncia al mandato da parte dei parlamentari del Popolo della Libertà e della Lega Nord non ha nulla a che fare con l’ “Aventino” del 1924-25: un’esperienza fallimentare. Esso non è né un attentato alla Costituzione, né un colpo di Stato. E’ l’unico argomento politico rimasto a chi vuole aprire un dibattito alle Camere sullo sfacelo dello Stato di diritto ma si scontra con la sordità altrui: in un Parlamento comprendente molti membri eterodiretti da non si sa quali Guru effettivi (Grillo e Casaleggio sono solo controfigure di cartongesso di chi li ha orchestrati e finanziati). Proprio perché al momento solo “annunciate”, le “dimissioni” dei parlamentari del PdL (per di più affidate solo ai capigruppo) sono un argomento dialettico. Indicano la linea rossa di questo parlamento.
La catastrofe verrà invece a inizio dicembre se la Corte Costituzionale dichiarerà che la legge elettorale vigente è incostituzionale. In tal caso le Camere risulteranno invalide, quanto meno sul piano politico, nell'opinione interna e internazionale. Non in questi giorni ma a quel punto si spalancherà l’abisso, perché ne discenderà la nullità morale delle Camere, elette con una gigantesca e reiterata frode ai danni della sovranità nazionale, e ne risulterebbero inficiati tutti gli atti, inclusa l’elezione dell’attuale capo dello Stato.
Fonte: Prof. Luigi Pruneti Scrittore e Saggista
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