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Licio Gelli paragonato a Matteo Renzi ? Ma fateci il piacere !

Licio Gelli
MASSONERIA:
un chiarissimo articolo di Luca Bagatin dal suo Blog
A distanza di oltre trent'anni ecco che, personaggi provenienti dalla Società dello Spettacolo e dei media nostrani (peraltro già a libro paga della Rai TV), evocano lo spettro di Licio Gelli, nemmeno fosse lo spettro comunista che si aggirava per l'Europa del 1948 !
Dubitiamo che costoro sappiano davvero chi fosse Licio Gelli e che cosa fu il fenomeno cosiddetto P2, tant'è che Gelli viene grossolanamente associato e paragonato a quel Matteino Renzi che, invero, oltre ad appartenere ad un partito lontano anni luce da qualsivoglia progetto di riforma democratica e liberale, sino ad oggi non ha proposto alcuna riforma concreta e radicale (di gelliana memoria, per così dire). 
Matteo Renzi

E ci stupisce che anche l'ex Ministro Rino Formica, in una recente intervista, si accodi alle dichiarazioni del cantante Piero Pelù.
Ma, chi fu Licio Gelli, Venerabile della Loggia Propaganda n. 2 - che oggi ha 95 anni e non dà fastidio ad alcuno - ma viene ancora tirato in ballo ?
Per parlare brevemente di lui preferisco autocitarmi. Ovvero citare alcuni passi dal saggio che ho dato alle stampe circa un anno fa, “Universo Massonico” (Bastogi Editrice), in cui dedico ben quattro sottocapitoli al fenomeno Gelli-P2 ed a mia volta mi rifaccio agli autorevoli testi scritti da Pier Carpi, dal prof. Aldo A. Mola e dal Generale in pensione Umberto Granati, che è un caro amico, già appartenente alla P2 ed è anche l'unico ad aver ammesso pubblicamente di averne fatto parte.
Di seguito, pertanto, riporto i passi salienti tratti dal mio saggio, scusandomi con i lettori della prolissità, purtuttavia necessaria a chiarire fatti che i media mai vollero o vogliono chiarire:
Di Licio Gelli e della Loggia Propaganda 2 sono state scritte un sacco di cose.
Quasi tutte pressoché a sproposito a cominciare dal fatto che fu una "Loggia segreta".
La P2, Loggia all'Ordine del Grande Oriente d'Italia, fu - diversamente - una Loggia "coperta" di diretta pertinenza del Gran Maestro dell'Obbedienza.
"Coperta" in quanto al suo interno vi erano personalità di spicco (del panorama culturale, politico, artistico ecc...) che - per la loro particolare posizione professionale - preferivano non rivelare l'appartenenza alla Massoneria e dunque figurare unicamente "all'orecchio" del Gran Maestro, come si dice in gergo massonico. (…).
(…) Mola, senza faziosità alcuna, racconta di come il "presunto scandalo" P2 non fu che il pretesto per una lotta senza quartiere contro i massoni e la Massoneria italiana, da sempre vista con sospetto da settori clericali, fascisti e comunisti.
Mola ripercorre così - come già fece lo scrittore Pier Carpi nel suo "Il Venerabile" nei primi anni '90 - la vita di Licio Gelli sin dai tempi della Guerra di Spagna quando combatté a fianco dei franchisti e successivamente in Italia a Capo del Fascio di Pistoia. Sino a quando salvò da morte certa 62 prigionieri fra ebrei e partigiani, evitando così la loro deportazione nei campi di sterminio in Germania.
Ciò gli vantò un attestato da parte del Comitato di Liberazione Nazionale di Pistoia e gli consentì, a guerra finita, di rifarsi una vita. Prima come commerciante di prodotti di cancelleria e via via, negli anni '50, nell'ambito della Permaflex ove divenne direttore dello stabilimento di Frosinone.
E così, successivamente, come racconta Mola, Gelli decise di farsi iniziare massone negli anni '60 con l'obiettivo di rendere la Massoneria un organismo in grado di risolvere le controversie internazionali e nazionali. Un po' come durante il Risorgimento italiano o con la fondazione della Società delle Nazioni e dell'ONU.
Nulla, insomma, di oscuro e di occulto. Anzi.
Un capitolo molto denso del saggio di Mola, oltre a quello dell'amicizia fra Gelli ed il generale Peron, è infatti dedicato alla fondazione dell'OMPAM da parte di Licio Gelli, ovvero dell'Organizzazione Mondiale Per l'Assistenza Massonica.
Un organismo sovranazionale, appunto, in grado di "contribuire a soccorrere ed ad elevare le condizioni morali, spirituali e materiali dell'Uomo e della Famiglia umana, operando secondo i principi etici propri dell'insegnamento massonico", come dichiarato dal promotore stesso.
Un organismo che faceva leva proprio sulla fratellanza massonica che era l'unico principio in grado di superare tutte le divisioni in fatto di politica, razza, religione....
Un organismo "alla luce del sole", che fu riconosciuto anche in sede ONU alla stregua della FAO e dell'Unesco e che si proponeva di integrare l'opera umanitaria laddove le giurisdizioni massoniche non disponessero di strutture economicamente e giuridicamente idonee per operare sia all'interno dei singoli Stati che a livello internazionale.
Operazione ambiziosa che purtroppo la stampa nostrana omise di far conoscere al grande pubblico. E che si arenò con l'avvento del presunto scandalo P2, nel 1981.
L'OMPAM fu tuttavia un'operazione autonoma di Gelli e per nulla legata al Grande Oriente d'Italia, anche se egli stesso propose all'allora Gran Maestro del GOI, Lino Salvini, di nominare il suo predecessore - Giordano Gamberini - alla carica di Ambasciatore del GOI presso l'OMPAM.
Licio Gelli, sia detto per inciso, allora non era ancora Venerabile della Loggia P2, anche se la P2 era attiva e nota ai Gran Maestri sopra citati ed ai loro predecessori senza scandalo alcuno come spiegato all'inizio di questo articolo.
Gelli fu solamente un personaggio particolarmente attivo sia all'interno che all'esterno della Massoneria. Il che lo porterà ad occuparsi di cose estranee alla stessa Istituzione come ad esempio di politica (si noti bene che le Costituzioni di Anderson del 1723, vietano espressamente ai massoni di occuparsi di politica e religione in Loggia).
Ma ad ogni modo anche qui nessuno scandalo "profano", come rilevato dall'ottimo Alessandro Mola nel capitolo dal titolo "Gelli per la Seconda Repubblica".
Alla metà degli anni '70 - vista l'estrema fragilità e litigiosità della coalizione di Pentapartito e l'incalzante terrorismo rosso e nero - l'Italia si trovò ad un bivio: o una dittatura clericale di estrema destra, oppure un ancor meno auspicabile regime di estrema sinistra.
Licio Gelli stilò così il famigerato "Schema R" (Rinascita), all'indomani dell'avanzata del PCI alle elezioni amministrative del 1975.
Lo "Schema R", come documentato dal saggio di Mola, non fu altro che un piano riformatore, che elaborava la strategia politica per arginare la dilagante avanzata dei comunisti - alleati alla dittatura sovietica - in Italia, per mezzo di un rafforzamento della coalizione di Pentapartito (Dc, Psi, Psdi, Pri, Pli) a partire dalla Democrazia Cristiana, a patto che essa si depurasse da correnti ed alchimie che la rendevano inefficiente ed inefficace.
L'obiettivo finale di Gelli non era altro che un ritorno ai "fasti ed al prestigio della Segreteria De Gasperi".
Un rafforzamento, dunque, della democrazia centrista e moderata. Altro che autoritarismo filo-fascista tanto sbandierato dalla grande stampa dell'epoca !
Gelli delineò nel suo "Schema", anche un elenco molto preciso di riforme che - peraltro - erano condivise dalla gran parte degli italiani di allora e di oggi e che proprio oggi - trent'anni dopo - sono di scottantissima attualità e dibattito.
Dalla riforma presidenziale all'abrogazione dell'immunità parlamentare; dalla riduzione ad una Camera dei Deputati sino all'abolizione dei ministeri e degli enti inutili quali le Province; dall'introduzione di pene severissime per i reati di corruzione perpetrati da politici, funzionari e pubblici ufficiali sino alla privatizzazione del carrozzone Rai-TV. Riforme allora necessarie come lo sono oggi.
Al punto che lo stesso Gelli precisò subito che tutto ciò "non preludeva ad un colpo di Stato", bensì intendeva "scongiurare l'irreparabile jattura di una guerra civile e allontanare dall'Italia il pericolo di un governo dittatoriale di ispirazione comunista o fascista".
Chi accusò Gelli di cospirazione politica sulla base dello "Schema R" o fu in mala fede oppure quello "Schema" non lo lesse punto. Come i fatti - documentati dal Mola - si sono incaricati di dimostrare. (…).
(…) Licio Gelli aveva unicamente in testa l'obiettivo di rendere la Massoneria italiana un'organizzazione potente, come durante il Risorgimento, in grado di influenzare le scelte politiche per il bene dei cittadini, a suo dire. Questa, se vogliamo, la sua utopia. E sarebbe sufficiente leggere quel fantomatico Piano di Rinascita Democratica da lui elaborato alla fine degli anni '70 per comprendere che in realtà trattavasi di un progetto di riforma, che pur con la Massoneria non c'entrava nulla (visto e considerato anche che la Massoneria, organizzazione spirituale a carattere iniziatico, non si occupa di politica). Un piano che mirava alla creazione di due partiti moderati, alla privatizzazione del carrozzone politicizzato della Rai-TV, all'indipendenza dei sindacati e della magistratura dal potere politico, alla responsabilità civile dei magistrati e così via....(...).
(…) fu quel Potere politico che si abbatté come una valanga sui galantuomini della P2 e su Gelli che sicuramente era un pessimo massone sotto il profilo iniziatico (per quanto si prodigò presso lo Stato italiano affinché restituisse Palazzo Giustiniani al GOI, legittimo proprietario, sequestrato alla Massoneria ingiustamente dal Fascismo e tentò – con l'ausilio dello stesso Carpi – di far togliere la scomunica papale sulla Massoneria italiana) , ma non certo un criminale come fu detto e scritto, senza alcuna prova tangibile. I fatti si sono dunque incaricati di dimostralo. (…).
(…) la P2 divenne il capro espiatorio del malaffare di gran parte delle forze politiche di allora, le quali montarono ad arte la famosa "teoria cospirazionista ai danni dello Stato", istituendo addirittura una costosissima ed inutile Commissione Parlamentare d'Inchiesta presieduta da Tina Anselmi e che si concluse con nulla di fatto. Mettendo a nudo unicamente l'ignoranza di gran parte dei politici e dei magistrati di allora in fatto di Massoneria ed Esoterismo.
La P2, dunque, non era affatto una organizzazione segreta, bensì una "Loggia coperta" come ve ne sono moltissime anche all'estero e per i motivi già sopra spiegati.
Il saggio di Alessandro Mola lo chiarisce, citando anche le sentenze della Corte d'Assise di Roma che fra il '94 ed il '96, assolsero sia la P2 dalle accuse di "complotto ai danni dello Stato" che lo stesso Gelli per le innumerevoli accuse attribuitegli. (…).
Detto ciò, è evidente che il paragone Gelli-Renzi è, non solo azzardato, ma persino offensivo per il Venerabile.
Gelli elaborò un piano di riforma – il Piano di Rinascita Democratica – in senso liberale dello Stato. Un piano che prevedeva la meritocrazia nella scuola; l'abolizione del monopolio (lottizzato dai partiti) Rai; l'indipendenza della magistratura dal potere politico ed il principio secondo il quale il magistrato che condanna un innocente è obbligato a risarcire il danno (responsabilità civile); l'inasprimento delle aliquote sulle rendite finanziarie; l'abolizione delle Province; l'introduzione di una legislazione contro i monopoli (sul modello USA); la riforma della sanità sul modello tedesco (maggiore efficienza); la limitazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali; l'abolizione del finanziamento pubblico a partiti, sindacati e giornali.
Tutte riforme (e molte altre ancora) che, come si può ben vedere, sono a favore del cittadino onesto e contro lo strapotere politico-sindacale-giuridico-mediatico che, da decenni, impedisce a questo Paese di funzionare ed ai suoi cittadini di essere autenticamente liberi.
Molte di queste riforme, addirittura, a parole, sono contenute persino nel programma del Movimento 5 Stelle ! (ma sono da decenni patrimonio del programma del Partito Radicale, Socialista, Repubblicano, Liberale, almeno sino a che esistevano ancora questi gloriosi partiti, spazzati via dal cattocomunismo e dal clericofascismo degli ultimi vent'anni).
Non ci pare che Matteo Renzi abbia mai voluto seriamente attuare una sola delle riforme del Piano di Rinascita Democratica proposto da Gelli, di cui pure il nostro Paese necessiterebbe. Così come non ci è parso che Berlusconi le abbia mai volute attuare...se non a parole !
Alle parole, infatti, dovrebbero seguire i fatti, ma, da buoni realisti riteniamo che questa politica d'accatto (comprendente tutti i partiti che siedono nel Parlamento attuale ed in quello degli ultimi vent'anni almeno) – fatta di clientele e di interessi di retrobottega e di disinteresse per il cittadino - sia ben lontana dal voler attuare.
Detto ciò, stiano pur tranquilli i vari Beppe Grillo e Piero Pelù: tutto continuerà ad andare contro l'interesse del Paese e del cittadino ed i manovratori (per nulla occulti) continueranno a menarci per il naso.
di Luca Bagatin 









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venerdì

Da Sloviansk a Odessa: guerra nei cieli e scontri in piazza.

Morte in Ucraina - Copertura in Tempo Reale - Cliccate QUI !
ultimo aggiornamento: 02 maggio, ore 19:32
Kiev - (Adnkronos/Ign) - Le forze militari di Kiev hanno lanciato un'offensiva per riprendere il controllo della città orientalein mano ai separatisti filorussi. Abbattuti due elicotteri, due piloti morti e uno preso in ostaggio. Molti i soldati feriti.Battaglia nelle strade della città sul Mar Nero: un morto, oltre dieci feriti. Putin: "Distrutti gli accordi di Ginevra". Obama: ''Kiev ha diritto ad applicare legge e ordine sul suo territorio''. E con Merkel: ''Nuove sanzioni a Mosca se situazione non cambia''. Scattate le nuove sanzioni alla Russia per la crisi ucraina, Mosca a Ue: "Vergogna, è a rimorchio Usa". 

mercoledì

ROMA: CONVEGNO SULLA VIA FRANCIGENA !

Cultura e Spiritualità all’UNAR di Roma per la presentazione del convegno:
“Spiritualità e Conversione nel Patrimonio di San Pietro in Tuscia: 
la Via Francigena negli anni giubilari”


Domenica 4 Maggio p.v., alle ore 16:30, si terrà presso l’UNAR (Unione delle Associazioni Regionali di Roma e del Lazio) in via Ulisse Aldrovandi 16, il convegno “Spiritualità e Conversione nel Patrimonio di San Pietro in Tuscia: la Via Francigena negli anni giubilari” organizzato dall’Associazione della Tuscia in collaborazione con lo Studio Scopelliti-Ugolini.
Patrocinato dall’UNAR, l’evento si propone di raccontare la via Francigena, uno dei principali e più famosi itinerari di fede, e il territorio viterbese, ripercorrendo le tappe più significative della sua storia. L’argomento è strettamente connesso ai pellegrinaggi che, soprattutto in epoca medievale e moderna, venivano intrapresi in occasione degli anni giubilari; il percorso religioso, tuttavia, non è che il punto di partenza per riscoprire e valorizzare le bellezze artistiche e naturali, nonché le tradizioni locali di un territorio, come quello della Tuscia, che ha molto da offrire ai suoi visitatori. 

I saluti iniziali saranno affidati a Daniele Sabatini, consigliere regionale del Lazio, a Pasquale Mastracchio, presidente UNAR e ad Alessandro Carnevali, segretario generale UNAR; a seguire i relatori Valentina Berneschi, storica viterbese; Alfredo Cento, docente di storia delle religioni presso l’Istituto Teologico di Viterbo, e Michele Trimarchi, economista della cultura.

Moderatore del convegno Emanuele Verghini, presidente dell’Associazione della Tuscia.


A seguire un vin d’honneur e degustazioni di prodotti tipici della Tuscia gentilmente offerti da: Coopernocciole; Magna Tuscia; Cantina di Montefiascone; Cimina Dolciaria; Soc. Coop. Il Sambuco; Pasticceria Casalini; Agriturismo L’Antica Fattoria; Az. Agricola Pian di Vico; Az. Agricola Scatolini.



La partecipazione all'evento è libera e gratuita.
____________________________
 Info e  contatti:
Studio Scopelliti-Ugolini
+39 349.5487.626
scopelliti.ugolini@gmail.com 


martedì

QUELLA POLITICA CHE TROVA LINFA VITALE NELLA DISPERAZIONE ALTRUI. EDITORIALE DI GIORGIO TERZO CATALANO SU WORLDPRESS INTERNATIONAL24 - 29 APRILE 2014 ORE 10:15

L’immigrazione conviene ai ricchi, agli industriali, ai grandi imprenditori, serve a tutti coloro che si arricchiscono con la mano d’opera a basso costo.
L’immigrazione conviene a tutte quelle organizzazione che gestiscono l’accoglienza a suon di milioni di euro, sfruttando le disgrazie degli immigrati e lo spirito di volontariato di tante persone di buona volontà.
L’immigrazione conviene a quei partiti che fanno le loro campagne elettorali speculando sul malcontento ed il  “disordine” sociale.
Eppure è proprio la sinistra ad essere portabandiera dell’accoglienza a qualunque costo, dell’altruismo di facciata, della pietas a senso unico.
Ma allora la sinistra anziché rappresentare i proletari e la classi operaie difende la grande industria, la grande impresa, le grandi cooperative che speculano sull'accoglienza ?
Si ! 
E’ proprio così... da anni... eppure milioni di Italiani identificano ancora la sinistra come portatrice di valori morali e schierata dalla parte dei più deboli.
Qualcuno obietterà che infatti non c’è nessuno più debole di chi immigra, perché affamato ed in pericolo di vita, dirà che nel difendere gli immigrati la sinistra conferma quello che milioni di Italiani pensano.
No ! Ripeto, no ! Non è affatto così, nessuno può pensare di aiutare qualcuno a discapito di altri, nessuno può accogliere, solo per guadagnare milioni di euro in prima battuta  e poi disinteressarsi del destino di coloro che ha finto di aiutare.
Una sinistra che ha vissuto, alla grande, rappresentando  le classi operaie, che ha fondato sindacati che oggi detengono patrimoni inestimabili e mai dichiarati, una sinistra che ha sfornato proprio da quei sindacati, mantenuti dagli operai, gran parte della sua classe dirigente, quella sinistra oggi non può abbandonare i lavoratori Italiani al loro destino.
Eppure lo sta facendo.
Per decenni la sinistra si è barcamenata tra operai ed imprenditori, raccogliendo a piene mani da entrambi: dagli imprenditori appoggio politico, finanziamenti, accettando in cambio stipendi da fame per gli operai, dagli operai quote associative ed una massa di milioni di persone sempre pronte a scendere in piazza, a gentile richiesta, in appoggio di qualunque cosa potesse essere utile a bloccare l’ascesa di partiti antagonisti.
Ora però siamo in piena globalizzazione, gli affari non si fanno più con quattro operai o quattro pensionati, non si tratta più con la famiglia Agnelli o con il commenda pieno di quattrini, oggi si guarda al mondo.
Enormi flussi di disperazione umana, centinai di milioni di profughi, miserabili in cerca di una vita migliore, sono un business le cui dimensioni economiche sono ancora inimmaginabili e proprio quella politica che si  incensa, autoreferenziandosi  rappresentante di valori morali e di grandi intellighenzie,  ci ha già messo la giusta attenzione, si sta organizzando per i prossimi eventi, poco importa se disperati stanno ormai diventando gli Italiani, i piccoli imprenditori, gli operai, i pensionati, le partite IVA.
Ed allora largo ai flussi migratori, spalanchiamo le frontiere, diventiamo un grande campo profughi, commerciamo con il sangue ed il sudore degli “ultimi”, abituiamoci all'idea di salari sempre più bassi per non perdere il posto di lavoro, prepariamoci ad una società ancora più violenta a causa della disperazione e della miseria.
E se qualcuno osa opporsi salta fuori la parola magica che inibisce qualunque reazione: 
RAZZISMO !!!
Ma basta con questa storia del razzismo, termine usato sempre a sproposito non appena si cerca di essere costruttivi e senza retorica, non è razzista chi vuole aiutare gli altri senza soccombere, non è razzista chi è favorevole ad un accoglienza razionale e ponderata, non è razzista chi di questa invasione non ne fa una questione di razza ma esclusivamente di capacità di assorbimento.
Aiutiamo i bisognosi con amore ma senza perdere la nostra dignità.
Riprendiamoci il diritto di parola, affrontiamo l’argomento senza timore, lo so che il quadro che ho descritto è molto negativo, scoraggia, angoscia, ma noi possiamo fare molto, molto dipende solo da noi, dobbiamo parlarne senza timore e dobbiamo decidere bene al momento del voto, soprattutto dobbiamo andare a votare.
DOBBIAMO ESSERE ARTEFICI DEL NOSTRO DESTINO.
Giorgio Terzo Catalano 
Fonte: WORLDPRESS INTERNATIONAL24 

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mercoledì

ADUC: Ultime Novità e Considerazioni !

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Spesometro, a che serve?
 E' entrato in vigore lo Spesometro. A che serve? Alla lotta all'evasione fiscale, si dice. La spesa viene correlata al reddito del cittadino contribuente. Nessun problema se la spesa e' congrua con il reddito del cittadino altrimenti [...]
22 aprile 2014 11:58
Pareggio di bilancio si', ma siamo un Paese levantino
 Il Parlamento aveva messo in Costituzione, all'art. 81, il pareggio di bilancio. A riprova che siamo un Paese levantino dove, nella costruzione di una frase, vale piu' la subordinata dell'ordinata. "Si', ma", il ma vale piu' del si'.
«Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese [...]
19 aprile 2014 12:40
Negozi, musei e aperture festive. Limitarli e' anacronistico e antieconomico
 Con le feste riappare la questione dell'apertura festiva degli esercizi commerciali. Questione che, nonostante sia stata risolta da un punto di vista normativo (1) rimane sempre all'ordine del giorno, essendo diventata una [...]
18 aprile 2014 12:37
Alberghi e furti. Consigli
 Puo' succedere che ci si dimentichi il proprio orologio sul comodino della camera nell'albergo scelto per passare qualche giorno di vacanza e di non trovarlo piu'. Di chi la responsabilita'? Negli alberghi si puo' trovare [...]
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Overbooking aerea. I diritti del passeggero
  "Spiacente non abbiamo posti". E' la ferale notizia che un passeggero, munito di regolare biglietto e prenotazione confermata e in procinto di partire per le agognate vacanze pasquali, puo' sentirsi dire in uno degli aeroporti [...]
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 L'Autorita' della Privacy ha aperto una pubblica consultazione per raccogliere le varie opinioni in vista di istituire una banca dati di cattivi pagatori dei servizi di telecomunicazioni (SIT – Sistema informatico integrato).
Al [...]
16 aprile 2014 10:10
Viaggi last minute. Consigli
 Si risparmia anche il 40%. Sono i viaggi offerti all'ultimo minuto, ovvero i "last minute", adatti a chi vuol prendere l'occasione al volo o chi decide scientificamente, a ridosso delle partenze, di usufruire di sconti piuttosto [...]
15 aprile 2014 9:57
Servizi idrici. Referendum e rimborsi in bolletta. L'Autorita' precisa importi e termini per i gestori inadempienti
 Con la deliberazione del 3 aprile scorso l'Autorita' per l'energia elettrica e il Gas (AEEG – che si occupa anche di acqua) ha concluso il procedimento volto alla "restituzione agli utenti finali della componente tariffaria [...]
15 aprile 2014 8:59
Viaggiare nei Paesi a rischio. I diritti del turista
  I problemi dell'Egitto, Paese a forte richiamo turistico, ripropone il tema degli annullamenti del viaggio in una localita' a rischio.
Disdire un pacchetto turistico e' oneroso perche' comporta penali tanto maggiori quanto piu' [...]
14 aprile 2014 12:24
Agriturismo a Pasqua. attenzione alle fregature!
 L'agriturismo torna in auge per le vacanze pasquali ma attenzione alle fregature! I furbi, come al solito, non sono pochi e sotto le mentite spoglie di una struttura agrituristica si cela il semplice ristorante [...]

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lunedì

Ultime da Roma !

Cronaca

Roma - 21 arresti e 2 kg di stupefacenti sequestrati, Roma 

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Giro di vite dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma contro lo spaccio di droga lungo le strade ed i luoghi maggiormente frequentati dai giovani nella Capitale. Il bilancio dell'operazione dei 21 spacciatori finiti nella rete dei militari dell'Arma nelle ultime 24 ore. I quartieri principalmente interessati dalle attività dei Carabinieri sono stati Trastevere, Pigneto, San Lorenzo, Ponte Milvio, Montesacro, Eur e Termini. Sedici delle persone ammanettate ...

Politica

Corteo Roma, Meloni: Scene indegne che si ripetono, Roma 

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CAPITALE D'ITALIA TRASFORMATA IN TRINCEA Sono indegne le immagini che arrivano da Roma. Scene di violenza intollerabile, che si ripetono puntualmente quando questi sedicenti movimenti scendono in piazza. Ogni mobilitazione diventa un pretesto per mettere a ferro e fuoco la cittࠥ nulla hanno a che vedere con quelle rivendicazioni sacrosante, come in diritto alla casa, che dicono di perpetrare. E tutto questo accade con il tacito consenso di quelle forze ...

Attualità

Memoria in musica, Roma 

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Martedì 5 aprile, presso l'aula magna del Rettorato, si terrࠬà la VI edizione della manifestazione Memoria in musica, uno spettacolo musicale narrante volto a celebrare la festività della liberazione dal nazifascismo. L'iniziativa vede la partecipazione degli alunni delle scuole medie a indirizzo musicale di Roma e provincia. Interverranno l'assessore alla Scuola del comune di Roma Alessandra Cattoi; l'assessore ai Lavori pubblici del comune di Roma Paolo Masini, ...

Individual Fellowships, Roma 

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Economista: una professione internazionale, Roma 

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Semi-presidentialism in Europe and elsewhere, Roma 

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Promozione del vino e del food italiani nei paesi terzi, Roma 

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Celebrazione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, Roma 

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Le parole del Papa alla recita dell'Angelus, Roma 

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