di Biancamaria Gentili - Fonte: IL FOGLIETTO
La Repubblica italiana, non avendo imposto a tutti i datori di lavoro di prevedere, in funzione delle esigenze delle situazioni concrete, soluzioni ragionevoli applicabili a tutti i disabili, è venuta meno al suo obbligo di recepire correttamente e completamente l’articolo 5 della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro.
Questa in estrema sintesi la motivazione della condanna inflitta all'Italia dalla Corte di giustizia europee con sentenza C312/11, Quarta sezione, pubblicata il 4 luglio 2013.
Che l’Italia non fosse in cima alla classifica dei paesi attenti alle problematiche, anche in materia di inserimento nel mondo del lavoro, dei diversamente abili, Il Foglietto lo aveva più volte fatto notare, da ultimo con un articolo del 28 maggio scorso, dal titolo “Stop assunzioni. Anche la pubblica amministrazione gira le spalle alle categorie protette”.
Per la Corte di giustizia europea l’Italia non fa abbastanza per aiutare i disabili a inserirsi nel mondo del lavoro e per questo è venuta meno ai propri impegni derivanti dal diritto dell’Unione.
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venerdì 12 luglio 2013
giovedì 11 luglio 2013
Successo della conferenza ANTROPIA_1 idea vincente
Com'era nelle previsioni, la conferenza Antropìa_1 è stata coronata da successo, grazie al profilo di eccellenza dei relatori e all'interesse per i temi affrontati.
Ha aperto i lavori il Prefetto dr. Francesco Paolo Tronca, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa Civile del Ministero dell’Interno, il quale ha evidenziato i complessi scenari di emergenza e soccorso in cui senza sosta è impegnano il Corpo Nazionale, dai terremoti de L’Aquila e della Garfagnana alle alluvioni ai gravi incidenti in mare come quello della Concordia e della torre dei piloti abbattuta nel porto di Genova.
Francesco Venerando Mantegna, Direttore generale di Maris-Ricerca e coordinatore nazionale del Movimento indipendente “La Nuova Italia”, ha quindi introdotto i lavori odierni, presentando i relatori. ANTROPIA, ha affermato Francesco Venerando Mantegna, è una sintesi rogressiva delle conoscenze scientifiche e tecnologiche indirizzata verso il benessere delle persone e delle popolazioni, nel rispetto dell’ambiente naturale da cui è possibile trarre energia pulita e rinnovabile. Al contempo, luogo di elaborazione e di indirizzo delle politiche di gestione delle risorse territoriali, a partire dai Comuni che vanno trasformati da centri di costo in centri di ricavo. La grande crisi economica che stiamo attraversando, deve indurci ad una svolta abbastanza rapida nei settori strategici del sistema Italia, come le fonti energetiche rinnovabili e la gestione del patrimonio culturale-ambientale. Così come vanno superati gli schemi di una Economia centrata sulla speculazione finanziaria e sullo sfruttamento del lavoro, che ha finito per rendere gli Stati, cioè i popoli, sottomessi alle logiche bancarie ed ai cosiddetti “debiti pubblici”, per cui chi nasce è già privato dell’inalienabile diritto alla dignità della vita.
martedì 9 luglio 2013
Letta: "Il porcellum e' una vergogna. Troppi politici e troppi privilegi"
Enrico LETTA |
Lo dice Enrico Letta nell'intervista, anticipata da Europa, per il nuovo numero della rivista dell'Arel.
Fonte: AGI - Articolo Completo QUI
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Ultime da PMI !
Si terrà a settembre lo Smart Mobility World, evento dedicato a Smart City
e Green Mobility: ecco di cosa si parlerà.
Disabili e diritto al lavoro: bocciatura della Corte UE sui provvedimenti
italiani per l'inserimento professionale dei disabili. Ecco cosa prevedono i
principi dell'Unione.
Prime istruzioni dell'Agenzia delle Entrate sulla detrazione fiscale per
l'acquisto di mobili durante le ristrutturazioni edilizie: entrata in vigore
diversificata per il bonus arredi e per l'estensione agli elettrodomestici.
Le nuove regole operative per la riscossione dei debiti da parte di
Equitalia, in linea con quanto stabilito dal Decreto Fare: mano più leggera sui
pignoramenti e maggiori possibilità di rateizzazione.
Per le PMI che investono all'estero o attuano politiche di
internazionalizzazione, il ministro dello Sviluppo Economico annuncia nuovi
fondi e maggiore efficienza per l'ICE.
Cresce il mercato e-Commerce in Italia, le imprese si stanno dimostrando
pronte a coglierne il potenziale: scenario, trend e strumenti per le piccole e
medie imprese.
Fmi: rilaciare crescita in Eurozona
Lagarde, Eurozona vulnerabile finché manca crescita.
(ANSA) - NEW YORK, - Rilanciare la crescita e l'occupazione e' un ''imperativo'' per l'area euro. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi). La zona euro e' ''ancora vulnerabile'' alle tensioni a causa della ''scarsa crescita'': lo ha detto il direttore generale Christine Lagarde al termine dell'eurogruppo.
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(ANSA) - NEW YORK, - Rilanciare la crescita e l'occupazione e' un ''imperativo'' per l'area euro. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi). La zona euro e' ''ancora vulnerabile'' alle tensioni a causa della ''scarsa crescita'': lo ha detto il direttore generale Christine Lagarde al termine dell'eurogruppo.
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lunedì 8 luglio 2013
Ditte individuali: esenzione bollo su PEC obbligatoria.
Il deposito dell'indirizzo PEC al Registro delle Imprese, obbligatorio anche per ditte individuali, è esente dal bollo come per le imprese societarie: la risoluzione dell'Agenzia delle Entrate.
Fonte: PMI di Barbara Weisz - 8 luglio 2013
Obbligo PEC, niente bollo per le imprese individuali.
Le imprese individuali, per le quali è diventato obbligatorio depositare l’indirizzo PEC al Registro delle Imprese, sono esenti dalla relativa imposta di bollo: lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 45/E del 5 luglio, rispondendo a un quesito de Ministero dello Sviluppo Economico.
=> Vai allo Speciale sulla PEC
Casi di esenzione
In nessun caso l’imposta di bollo va pagata. Per nuove iscrizioni l’impresa individuale è tenuta a versare solo il bollo di immatricolazione (17,50 euro), per ditte già iscritte non è dovuto alcun pagamento di bollo.
Il Decreto Sviluppo bis (articolo 5, commi 1 e 2, Dl 179/2012) ha imposto a quelle già iscritte al Registro di comunicare entro il primo luglio l’indirizzo PEC da pubblicare nell’elenco INI-PEC (leggi qui), mentre a quelle di nuova costituzione di presentarlo unitamente alla domanda di iscrizione, pena la nullità della stessa, con un margine di 45 giorni per integrare il documento.
=>Scopri le sanzioni per mancata comunicazione PEC
Motivi dell’esenzione
L’esenzione è dovuta per due motivi, entrambi riferiti al fatto che le imprese che si constituiscono in forma societaria sono esenti dal bollo PEC, come previsto dall’articolo 16, comma 6, del dl 185 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge 2/2009: «l’iscrizione dell’indirizzo di posta elettronica certificata nel registro delle imprese e le sue successive eventuali variazioni sono esenti dall’imposta di bollo e dai diritti di segreteria».
Ebbene, spiega il Fisco, la formulazione della norma sull’obbligo PEC anche alle imprese individuali estende a queste ultime, testualmente, quanto previsto dal sopra citato articolo 16 del Dl 185/2008, citandolo espressamente. E già questo toglie ogni dubbio sull’estensione anche dell’esenzione dal bollo. In secondo luogo, sottolinea l’Agenzia, una diversa interpretazione comporterebbe «una evidente disparità di
trattamento tra soggetti, imprese individuali e imprese costituite in forma societaria, che sono tenuti all’adempimento del medesimo obbligo».
Fonte:
la risoluzione 45/E del 5 luglio 2013 dell’Agenzia delle Entrate
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Fonte: PMI di Barbara Weisz - 8 luglio 2013
Obbligo PEC, niente bollo per le imprese individuali |
Le imprese individuali, per le quali è diventato obbligatorio depositare l’indirizzo PEC al Registro delle Imprese, sono esenti dalla relativa imposta di bollo: lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 45/E del 5 luglio, rispondendo a un quesito de Ministero dello Sviluppo Economico.
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Casi di esenzione
In nessun caso l’imposta di bollo va pagata. Per nuove iscrizioni l’impresa individuale è tenuta a versare solo il bollo di immatricolazione (17,50 euro), per ditte già iscritte non è dovuto alcun pagamento di bollo.
Il Decreto Sviluppo bis (articolo 5, commi 1 e 2, Dl 179/2012) ha imposto a quelle già iscritte al Registro di comunicare entro il primo luglio l’indirizzo PEC da pubblicare nell’elenco INI-PEC (leggi qui), mentre a quelle di nuova costituzione di presentarlo unitamente alla domanda di iscrizione, pena la nullità della stessa, con un margine di 45 giorni per integrare il documento.
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Motivi dell’esenzione
L’esenzione è dovuta per due motivi, entrambi riferiti al fatto che le imprese che si constituiscono in forma societaria sono esenti dal bollo PEC, come previsto dall’articolo 16, comma 6, del dl 185 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge 2/2009: «l’iscrizione dell’indirizzo di posta elettronica certificata nel registro delle imprese e le sue successive eventuali variazioni sono esenti dall’imposta di bollo e dai diritti di segreteria».
Ebbene, spiega il Fisco, la formulazione della norma sull’obbligo PEC anche alle imprese individuali estende a queste ultime, testualmente, quanto previsto dal sopra citato articolo 16 del Dl 185/2008, citandolo espressamente. E già questo toglie ogni dubbio sull’estensione anche dell’esenzione dal bollo. In secondo luogo, sottolinea l’Agenzia, una diversa interpretazione comporterebbe «una evidente disparità di
trattamento tra soggetti, imprese individuali e imprese costituite in forma societaria, che sono tenuti all’adempimento del medesimo obbligo».
Fonte:
la risoluzione 45/E del 5 luglio 2013 dell’Agenzia delle Entrate
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