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giovedì 5 dicembre 2013

Legge elettorale, bocciato il Porcellum Consulta: "Ora tocca al Parlamento"

Il premio di maggioranza e la mancanza delle preferenze, i due punti più contestati, sono illegittimi. "Il Parlamento - ricorda la Consulta - può sempre approvare nuove leggi elettorali". La sentenza sarà efficace dopo la pubblicazione delle motivazioni.
La Corte Costituzionale ha bocciato il cosiddetto Porcellum. I giudici hanno ritenuto incostituzionali due punti della contestata legge elettorale: il premio di maggioranza e la mancanza delle preferenze. In pratica, per la Corte sono illegittimi sia il premio di maggioranza senza soglia sia le liste bloccate.
Legge elettorale, bocciato il Porcellum Consulta: "Ora tocca al Parlamento". 
"Sentenza efficace dopo pubblicazione" - Le motivazioni del pronunciamento "saranno rese note con la pubblicazione della sentenza, che avrà luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici", ha spiegato la Corte Costituzionale per la quale "resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali". 

Fonte: TGCOM24 - Articolo Completo QUI !

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venerdì 12 luglio 2013

La Corte di giustizia europea condanna l’Italia: fa poco per i diversamente abili

di Biancamaria Gentili - Fonte: IL FOGLIETTO

La Repubblica italiana, non avendo imposto a tutti i datori di lavoro di prevedere, in funzione delle esigenze delle situazioni concrete, soluzioni ragionevoli applicabili a tutti i disabili, è venuta meno al suo obbligo di recepire correttamente e completamente l’articolo 5 della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro.
Questa in estrema sintesi la motivazione della condanna inflitta all'Italia dalla Corte di giustizia europee con sentenza C312/11, Quarta sezione, pubblicata il 4 luglio 2013.
Che l’Italia non fosse in cima alla classifica dei paesi attenti alle problematiche, anche in materia di inserimento nel mondo del lavoro,  dei diversamente abili, Il Foglietto lo aveva più volte fatto notare, da ultimo con un articolo del  28 maggio scorso, dal titolo “Stop assunzioni. Anche la pubblica amministrazione gira le spalle alle categorie protette”.
Per la Corte di giustizia europea l’Italia non fa abbastanza per aiutare i disabili a inserirsi nel mondo del lavoro e per questo è venuta meno ai propri impegni derivanti dal diritto dell’Unione. 

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