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Comunicato Stampa Polieco - IV Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti


Proseguono i lavori della quarta edizione del Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti, organizzato anche quest’anno ad Ischia. Gli interventi dei relatori che hanno preso la parola nell’arco della mattinata si sono incentrati sul tema dell’etica della legalità per vincere le nuove sfide economiche.
In merito all’allarmante espandersi dei fenomeni criminali legati al traffico illegale dei rifiuti, Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori, ha esordito parlando della “situazione drammatica attuale, determinata da una crisi economica, morale e istituzionale. E quando i singoli cittadini e le famiglie sono attraversati da una crisi profonda, inevitabilmente c’è una ricaduta negativa sui loro comportamenti virtuosi. Bisogna puntare su uno sviluppo culturale rispetto alla legalità, educare all’economia verde. È necessario mettere in campo iniziative di contrasto all’illegalità e alla contraffazione”.
Roberto Pennisi, sostituto procuratore Direzione nazionale Antimafia, impegnato in prima fila nella lotta allacriminalità ha sottolineato l’interesse delle organizzazioni mafiose nell’espandere i propri interessi in ambito ambientale: “La criminalità organizzata non si è impadronita solo dell’’economy’ ma anche del ‘green’, intuendo fin da subito la prospettiva di guadagni enormi connessi alla realizzazione dell’economia verde. È possibile che in Italia oggi non si riesca a realizzare qualcosa senza minare l’ambiente? All’Aquila del post-terremoto esiste la più alta concentrazione di reati contro l’ambiente. Dibattiti come questo  - ha concluso il dottor Pennisi - devono servire in primo luogo a riacquistare la dignità della persona, laddove unasola prospettiva economica ha finito per determinare un eccessivo valore delle cose rispetto alle persone”.
Maurizio Santoloci, magistrato di Cassazione, si è soffermato su alcune scorrette prassi interpretative delle norme vigenti in campo ambientale. Ha parlato del concetto ibrido dello “stoccadeposito temporaneo”, che coniuga i benefici dello stoccaggio e del deposito temporaneo: “Grazie a questo concetto del ‘Codice Così fan tutti’ – ha detto - è possibile stoccare i rifiuti fuori dall’azienda e farli rimanere invisibili. La criminalità sfrutta questa invisibilità per far viaggiare illecitamente alte quantità di rifiuti”.
L’On. Francesco Paolo Sisto, Vicepresidente per la Giunta delle autorizzazioni a procedere, ha invitato tutta la platea ad evitare le generalizzazioni e le demonizzazioni del mondo imprenditoriale impegnato nella gestione dei rifiuti: “Oggi il diritto è dominato dall’economia e dalle sue ragioni. Ma non possiamo demonizzare la categoria degli imprenditori. Attenzione a non fare del mondo dei rifiuti un mondo di criminali”.
L’On. Gaetano Pecorella, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, nel suo intervento ha evidenziato l’importanza di mantenere alto il livello di attenzione rispetto alle ingerenze criminali: “Dalla Lombardia alla Sicilia abbiamo scoperto che il livello di criminalità che si collega al traffico dei rifiuti è altissimo. Si vive nell’idea miope che mandare all’estero i rifiuti significhi liberarsi del problema. Questi rifiuti invece tornano nel mercato sotto forma di manufatti pericolosi. È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sugli enormi rischi ambientali che provengono dal traffico illecito dei rifiuti. In questo la PolieCo svolge un’opera preziosissima ed è sempre in prima linea”.
Donato Ceglie, magistrato di Cassazione con funzioni di sostituto procuratore aggiunto di Napoli, si è soffermato sul tema dei controlli: “Questa due giorni ha dato un grande segnale di rete possibile sul tema dei controlli e della legalità. Se si pensa che la partita contro la mafia spa si vinca con le retate, abbiamo perso. La partita deve vedere tutti quanti protagonisti e, dai consumatori, al legislatore, passando per il sistema industriale, deve necessariamente rinnovarsi l’etica di approccio alle implicazioni ambientali di ogni azione umana”.

Per informazioni:
Traiano Bertollini
Cell. 335.8413.880

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