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giovedì 2 aprile 2020

CORONAVIRUS, MASSONERIA : LA GRAN LOGGIA D’ITALIA DONA 100MILA EURO ALLA CROCE ROSSA.

Roma, 2 Aprile 2020 - La Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. dona 100mila Euro alla Croce Rossa Italiana per le operazioni di contrasto al coronavirus.
“Come cittadini e come massoni, seguendo il solco solidaristico che è ben tracciato nell’animo di ogni libero muratore abbiamo sollecitato una raccolta fondi tra le Sorelle ed i Fratelli della nostra Comunione che in pochissimi giorni ha permesso questa donazione”, dichiara Luciano RomoliSovrano Gran Commendatore Gran Maestro.
“Come molti anche noi abbiamo subito dei lutti importanti. A loro e a tutti gli uomini e le donne che abbiamo perso, ai loro familiari, a tutti coloro che stanno soffrendo e che subiranno in futuro gli effetti di quanto sta oggi avvenendo va il nostro commosso pensiero, e assieme al pensiero anche la nostra azione”, -ha continuato Luciano Romoli- La Gran Loggia d’Italia continuerà a lavorare al fianco delle Istituzioni, delle associazioni e della società civile per superare questi giorni bui e dolorosi; forti di quei valori etici e morali di cui è portatrice e dei quali aveva subito l’influenza anche Henry Dunant, il fondatore della Croce Rossa e primo Premio Nobel per la Pace.
N.B. 
Per gestire al meglio le richieste di interviste al Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia Luciano Romoli, preghiamo i Sigg. Giornalisti di contattare il responsabile organizzativo a questi riferimenti: 
- Valter Pretelli 
- Cell.: 347.2729.645 
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sabato 30 marzo 2013

Contro la crisi: investire in scuole, ricerca, infrastrutture

Roberto Vacca
di Roberto Vacca.
Non si esce dalla crisi discutendo di austerità, rappresentando il deficit come una minaccia mortale, né proponendo di controllare le spese in caramelle.
Le notizie negative su produzione industriale e prodotto nazionale in calo indicano quali siano le misure necessarie:

far crescere la domanda creando occupazione  e a questo scopo:
investire in infrastrutture, notoriamente antiquate e difettose:
investire in ricerca e sviluppo (soprattutto da parte delle aziende):
investire in scuole professionali avanzate e insegnare Internet a tutti (non solo la patente europea di computer - ma l’uso della Rete.

Invece si pensa a ridurre ogni spesa, anche quelle più costruttive e ci si concentra anche su risparmi, certo opportuni, ma di entità minima. Queste idee le ha pubblicate oggi sul New York Times Paul Krugman, l’economista contemporaneo più acuto e profondo (è anche Premio Nobel, ma quello è un dettaglio). Lo leggerete probabilmente domani su Repubblica.
Krugman combatte la destra americana che teme ancora l’ìmpennata dei tassi di interesse - che non si verifica affatto e mira a ridurre le spese sociali, per la sanità e per le scuole.
Gli USA vanno meglio dell’Europa, ma non abbastanza. Le ricette di Krugman hanno solide basi scientifiche, ma sono caratterizzate anche da un buon senso facilmente comprensibile da chiunque.
Leggetele e poi scrivete ai deputati e senatori per cui avete votato invitandoli a meditarle e ad agire subito. Purtroppo in qualche caso sorge il dubbio che alcuni eletti siano in grado di leggere e capire bene: studiamo ed esortiamoli a studiare.
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domenica 30 dicembre 2012

Addio al premio Nobel Rita Levi Montalcini, signora della scienza e dell'impegno civile

IL NOSTRO SALUTO AL PRESTIGIOSO NOBEL !
di Stefano Biolchini - Articolo completo da: Il Sole 24ORE
Con il suo sorriso lieve e lo sguardo intenso se ne è andata una delle donne che per rigore d'impegno civile e di dedizione alla ricerca e allo studio rendono grande il nostro paese: Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina, è morta a Roma. Aveva 103 anni ed è morta nella sua abitazione in via di Villa Massimo. La scienziata era stata nominata senatore a vita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 1 agosto del 2001. Come si legge sulle agenzie, il 118, intervenuto nella sua residenza, ha "soltanto potuto constatare il decesso".
Il Saluto di Rita Levi Montalcini
Rita Levi Montalcini era nata a Torino il 22 aprile 1909. Dopo aver studiato medicina all'universita' di Torino, all'eta' di 20 anni entra nella scuola medica dell'istologo Giuseppe Levi e inizia gli studi sul sistema nervoso che prosegue per tutta la sua vita, salvo alcune brevi interruzioni nel periodo della Seconda guerra mondiale. Si laurea nel 1936. Nel 1938, in quanto ebrea sefardita, fu costretta dalle leggi razziali del regime fascista a emigrare in Belgio con Levi, dove continua le sue ricerche in un laboratorio casalingo.

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sabato 7 gennaio 2012

NOBEL PER LA PACE A MOHAMED BOUAZIZI. SE NON A LUI A CHI....?

L’Agenpress si fa portavoce affinché venga assegnato il 10 dicembre 2012 il Nobel per la Pace a Mohamed Bouazizi, datosi fuoco, perché la sua dignità di uomo libero e orgoglioso è stata calpestata, oltraggiata, offesa e umiliata dallo schiaffo di una mano sporca e putrida.

Come sono le mani di quei regimi che non rispettano un ragazzo di 26 anni, laureato e di belle speranze, che per guadagnarsi da vivere vendeva  frutta  con un banchetto abusivo. Unico sostentamento per la sua famiglia.
Quella sporca e putrida mano, oltre allo schiaffo, gli confiscò anche il banchetto di frutta. E quel ragazzo non ha sopportato l’ultima mortificazione e con il suo gesto ha umiliato il Mondo intero, che non riesce a dare dignità agli onesti, speranza a chi l’ha persa, onorabilità a chi la cerca;
ma è soltanto capace di dare medaglie a quegli uomini che puzzano del peggior tanfo: la corruzione.
Mohamed Bouazizi non si è fatto corrompere. La sua dignità l’ha cosparsa di benzina. Ha preferito bruciarla che renderla schiava al comando di quegli  uomini, che preferiscono camuffare il loro cattivo odore con pregiati profumi.
Non esiste al mondo un profumo che possa coprire il loro fetore.
Il tuo gesto ha infiammato il Cuore del Nord Africa e il Sole ha smesso di riscaldare quelle anime dannate che hanno ridotto la speranza dei Popoli, nella disperazione degli Uomini.
Il Nobel  per la Pace a te perché sei ancora vivo.  Mentre muore chi legge le sentenze avvalendosi soltanto delle proprie certezze. Muore chi non risponde, chi è sempre dietro la porta. Muore chi ha soltanto una ferita. Chi è servo, chi guarda, chi indietreggia, chi dimentica.
Mentre non muore colui che cerca la Pace. Chi ha saputo indossare, non abiti  firmati, ma gli stracci della vita come Te; che  per primo ti sei accorto che il potere di Pochi non può decidere il destino di Tanti.
Questo articolo non verrà più rimosso dalle nostre pagine fino a quando Mohamed Bouazizi, non ottenga il Nobel per la Pace. Se non a lui a chi…. Se non a lui ….a tutti quei ragazzi che hanno colorato la Primavera Araba con il loro sangue.

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