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martedì 12 marzo 2013

"Noi Massoni umanisti non burattinai". Parla il Gran Maestro Pruneti

Incontro con il Sovrano della Gran Loggia d'Italia degli ALAM 
Milano (TMNews -Video) ‐ Nessun burattinaio e nessun complotto segreto: la massoneria è un movimento che vuole promuovere l'umanesimo. E' questa la posizione del Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro Luigi Pruneti della Gran Loggia d'Italia degli A.L.A.M che, in un'ottica di apertura e comunicazione, si è presentato davanti alle telecamere di TMNews per spiegare che cos'è la Massoneria Italiana oggi. "La Massoneria in Italia ‐ ci ha detto Pruneti ‐ e soprattutto la Gran Loggia d'Italia, è un'associazione che, ormai, conta più di tre secoli di vita e mira al miglioramento dell'uomo e della società attraverso un metodo che punta al risveglio della coscienza". Intorno alla massoneria, però, continua ad alimentarsi una "leggenda nera" che, secondo il professor Pruneti, è particolarmente radicata in Italia. Tra i nemici dei liberi muratori il Gran Maestro indica la Chiesa cattolica, il fascismo e il marxismo, ma ci sono anche motivazioni antropologiche. "L'uomo ‐ ci ha spiegato Pruneti ‐ ha bisogno di riferire tutte le sue difficoltà, tutti i suoi mali a un principio oscuro. Negli ultimi due secoli il grande regista dei mali dell'umanità è stato individuato spesso e volentieri nella massoneria. E anche oggi, quando le cose non vanno bene si pensa al grande burattinaio occulto". Al centro degli interessi e dell'azione della Gran Loggia d'Italia c'è dunque solo la cultura. "La Massoneria ‐ ha aggiunto il professore ‐ può agire solo su un piano culturale. Se cerca di agire su altri piani, su quello politico per esempio, sbaglia, non è più Massoneria". Niente politica dunque, e addio alla segretezza, nel nome di due parole d'ordine che potrebbero sorprendere i profani: comunicazione e apertura. "Per eliminare questi falsi miti ‐ ha concluso il Gran Maestro ‐ la Massoneria deve aprirsi il più possibile". 
www.studiostampa.com

giovedì 27 settembre 2012

Nella città del Papa sorge il Museo Italiano della Massoneria


Aprirà al pubblico nel 2013 e ospiterà anche la più grande collezione europea sull'antimassoneria di proprietà dell'obbedienza di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi.
di GIACOMO GALEAZZI
Fonte Vatican Insider ROMA
A Roma sorgerà il «sancta sanctorum» dei grembiulini e dei compassi. E’ pronta per essere esposta la collezione di documenti e oggetti storici della Gran Loggia d’Italia che entro il 2013 aprirà al pubblico il primo museo italiano della massoneria. Tra le acquisizioni più preziose, uno dei primi decreti massonici intestato ad una donna e firmato da Giuseppe Garibaldi che nel 1867 a Pisa elevò al grado di Maestro Libero Muratore «la sorella Luigia Candia, di soli 27 anni».
Il lavoro di catalogazione e organizzazione iniziato nel 2007 ha consentito di studiare e riportare alla luce centinaia di documenti e di oggetti di grande valore storico e archivistico che con l’apertura del Museo di Palazzo Vitelleschi saranno messi a disposizioni di studiosi e storici e di quanti vorranno scoprire e conoscere in maniera approfondita passato e presente della massoneria italiana. Tra i documenti catalogati, ci sono i ritratti di Giuseppe Mazzini autografi del periodo londinese e in età giovanile; il testo del Canto di guerra di Goffredo Mameli con note musicali inviato da Mazzini a Giuseppe Verdi; documenti del 1852 con firme autografe di Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Mattia Montecchi; le Lettere di Giovanni Giolitti (1907) per la commemorazione in Campidoglio di Giosuè Carducci; manifesti, decreti e notifiche riferibili alla Repubblica Romana 1849; lettere manoscritte di Albert Pike (1883) e Timoteo Riboli, amico e medico personale di Garibaldi; Editti antimassonici dei Savoia, Bolle e Regi Decreti antimassonici di Napoleone; paramenti di Loggia appartenuti a Ernesto Nathan, Gran Maestro e Sindaco di Roma insieme a Riviste originali di inizio '900 con articoli e vignette satiriche contro la massoneria. Tra gli oggetti più recenti, il giuramento massonico di Ugo Pratt, iniziato a Venezia nel 1976 insieme alla spada di Venerabile e ai suoi paramenti di Loggia. Diversi anche gli editti papali contro la massoneria; le Lettere Apostoliche di Papa Pio VII con le quali si condanna la società detta de’carbonari. Roma MDCCXXL, o quella di Leone XIII (1884). Sono 42 volumi contenenti 20414 "schede" di affiliati della Serenissima Gran Loggia d'Italia tra il 1916 e il 1925. Nell'insieme si tratta di materiale di notevole interesse per la storia della Gran Loggia d'Italia e della Massoneria italiana in particolare tra la Grande Guerra e l'avvento del regime del partito unico, sia per storia sociale e civile del Paese. Dai registri matricola si possono trarre alcune considerazioni. In primo luogo emerge che negli anni in questione la massoneria ebbe una vitalità straordinaria e balza evidente la forte compenetrazione tra la Massoneria e lo Stato;
In loggia infatti affluiscono militari delle diverse Armi (Esercito, Marina, Guardia di Finanza, aviatori) anche di grado molto elevato; Magistrati e Prefetti, come Angelo Annaratone, prefetto di fiducia di Giovanni Giolitti); politici; scrittori e giornalisti; imprenditori, banchieri, dirigenti d'industria; apparati pubblici dello Stato e del parastato; professioni liberali; docenti e studenti universitari.
Ne emerge che negli anni documentati dai registri Matricola la Massoneria, e specialmente la Gran Loggia, era espressione della società civile. Essa risulta molto diffusa e radicata nelle regioni all'avanguardia nell'industrializzazione (Lombardia, Piemonte e Liguria) come anche nel Mezzogiorno (dalla Sicilia a Calabria e Campania) e nella Capitale.
Inoltre, le iniziazioni si moltiplicano alla vigilia e dopo l'avvento del governo Mussolini (settembre- dicembre 1922) e non diminuiscono affatto nel 1923 dopo i primi annunci di incompatibilità tra iscrizione al Partito nazionale fascista e affiliazione massonica (1923) ma anzi, registrano un significativo incremento nella primavera del 1924 segnato dalle elezioni politiche generali, poi dal rapimento e assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti e continuano anche nella prima metà del 1925, quando ormai incombevano sia la legge sull'appartenenza dei pubblici impiegati ad associazioni che comportò l'autoscioglimento delle Organizzazioni massoniche, sia assalti alle logge con dispersione di arredi e documenti. Tra i nomi illustri che si trovano nei Registri-matricola, quelli di Curzio Malaparte, (Curzio Suckert) che raggiunge il 33° grado il 28 maggio 1924; Italo Balbo; il Generale Giovanni Ameglio; Michele Terzaghi; il maresciallo d'Italia Ugo Cavallero; l'ammiraglio Luigi Mascherpa; il sindacalista Edmondo Rossoni, che ottiene il grado scozzesista supremo nel marzo 1924 e poi ancora Vittorio Valletta, stratega dalla Fiat insieme a nomi illustri del mondo della cultura e dello spettacolo quali Antonio de Curtis, in arte Totò, Gino Cervi e Paolo Stoppa.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

martedì 10 luglio 2012

La Gran Loggia d'Italia apre le porte. Nel caveau la storia del Paese.

I SEGRETI DELLA MASSONERIA. Il Gran Maestro, Luigi Pruneti presenta la biblioteca storica e documentale del "tempio" Palazzo Vitelleschi: “Noi non abbiamo mai avuto "logge" oppure fratelli coperti, e tantomeno collegamenti con gli elenchi ritrovati a Castiglion Fibocchi”. La quantità di materiale “impressionante” custodito tra le mura oggetto di prima catalogazione. L'obiettivo è un museo. L'operazione “porte aperte”, primo segno di apertura e trasparenza. ( Fonte affaritaliani.it )
Martedì, 10 luglio 2012 - 17:44:00
di Patrizio J. Macci
Antonio De Curtis, principe della risata, Gino Cervi ricordato nei panni del Commissario Maigret, Paolo Stoppa interprete dei film Luchino Visconti, oltre ad essere attori che spaziavano da un registro interpretativo all'altro con una facilità non più ritrovata nelle nuove generazioni, avevano una peculiarità che li accomunava: tutti quanti sono stati massoni iscritti alla "Gran Loggia di Palazzo Vitelleschi".
I loro nomi e quelli di altri personaggi celebri sono stati ritrovati nei registri matricolari degli affiliati, e presentati per la prima volta alla stampa dal Gran Maestro professor Luigi Pruneti, e dallo storico della massoneria Aldo Mola.
"E' una quantità di materiale impressionante quella che giace tra queste mura" - ha commentato Mola - per la vastità temporale del materiale e per l'importanza delle carte che la Gran Loggia d'Italia possiede, questo è da ritenersi un piccolo assaggio". Purtroppo in Italia negli ultimi trent'anni si è affermata l'uguaglianza Loggia Massonica = P2, con tutti i significati deteriori che questo significa - ha proseguito il Gran Maestro Pruneti - Personalmente sono entrato nella Loggia nel 1974, e se dovessi raccontare tutte le leggende metropolitane che ho ascoltato in quasi quaranta anni potremmo rimanere qui per ore. Voglio spazzare via immediatamente una parentela che spesso nella pubblicistica ci viene affibbiata: noi non abbiamo mai avuto "logge" oppure fratelli coperti, e tantomeno collegamenti con gli elenchi ritrovati a Castiglion Fibocchi nel 1981”.
Eppure la nomea della massoneria è tale nell'immaginario collettivo, da far pensare ad una organizzazione simile alla Spectre dei film di 007. “Assolutamente nulla di tutto ciò. I nostri registri sono segreti perché protetti da una legge, ma un magistrato può avervi accesso per qualsiasi indagine - aggiunge Pruneti - questo sfata qualsiasi mito legato alla possibilità di controllare il mondo attraverso la massoneria, che la massoneria sia un "network di potere" privato che influenzi il destino delle persone e, addirittura, il destino del mondo”.
Tra i documenti esposti, largo spazio è occupato dall'antimassoneria. La stigmatizzazione attraverso l'emissione di atti oppure dichiarazioni contro gli associati, affiliati o simpatizzanti. Forse a ciò è ascrivibile la chiara e netta opposizione che la Chiesa cattolica romana ha verso i suoi fedeli che scelgono di intraprendere il "cammino della conoscenza", come se l'adesione rappresentasse una forma di legame civile, un surrogato della religione. L'apoteosi di questa interpretazione è rappresentata dai teorici del complotto universale, qualcosa di molto simile a quanto raccontato da Umberto Eco ne "Il pendolo di Foucault". Ora la curiosità di conoscere i documenti custoditi gelosamente tra quelle mura, e sopravvissuti a scissioni, persecuzioni e traslochi è fortissima. Nulla esclude che tra quelle carte, ci possano essere documenti che per induzione possano rischiarare gli anni più bui della storia d'Italia.
L'apertura, anche se parziale, del portone degli archivi di Palazzo Vitelleschi è il tangibile segno di un'operazione di trasparenza e rinnovamento attesa da lungo tempo. Per ora i documenti restano chiusi. É in corso la catalogazione e un giorno, forse, la trasformazione in un museo della cultura massonica. 


IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

martedì 1 maggio 2012

Giovanni Ghinazzi: Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia

Il Generale Giovanni Ghinazzi, per quasi venticinque anni, ha retto il Supremo Maglietto della Gran Loggia d'Italia degli ALAM, ovvero ne è stato Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro dal 1962 al 1986.
Nato a Bologna il 9 luglio 1915, Ghinazzi manifestò, sin da giovanissimo, il desiderio di volare. E dunque fece domanda di iscrizione presso la Scuola Allievi Ufficiali Piloti della allora Regia Aereonautica Militare.
Intraprese dunque la carriera militare ed ottenne numerosi riconoscimenti in battaglia, pur non riconoscendosi mai nell'ideale fascista e totalitario.
Nal 1946, a guerra terminata, ottenne il grado di Tenente Colonnello e fu distaccato, prima alla scuola reclute di Macerata e successivamente a Padova e, dunque, potè tornare nella sua Bologna.
Il suo primo incontro con la Massoneria lo ebbe nel 1945, presentato da un amico presso una casa privata ove gli furono illustrati gli ideali massonici e gli fu proposto di costituire una Loggia in Bologna, all'Obbedienza della Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana di Piazza del Gesù, erede della Massoneria liberale di Rito Scozzese Antico ed Accettato fondata, nel 1908, dal Pastore protestante Saverio Fera.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiare si trattava di ricostruire la Massoneria da zero, giacché fu perseguitata negli anni del fascismo e le sue Logge furono distrutte e saccheggiate dalle squadracce di Mussolini.
Giovanni Ghinazzi non si lasciò scoraggiare, nella sua Bologna fondò infatti numerose Logge (fra cui la "Ugo Bassi" e la "A. Murri") e, ben presto, giunse ai vertici della Massoneria di Piazza del Gesù.
Allora, negli anni '50, la Serenissima Gran Loggia era guidata da Tito Ceccherini, con piglio alquanto autoritario e con interessi più politici che massonici, il che, ovviamente, era inammissibile in Massoneria. Oltretutto la sua gestione finanziaria era pessima e causa del dissesto economico della Famiglia di Piazza del Gesù.
Il 14 novembre 1961, anche a causa di ciò, Cecchierini rassegnò le dimissioni e si pose in sonno. Diventò così Reggente il Gran Maestro Aggiunto Giovanni Ghinazzi.
Purtuttavia, il 4 maggio 1962, Ceccherini ritirò le dimissioni e dichiarò di essere il legittimo Gran Maestro, ricevendone, giustamente, la "scomunica" da parte di Ghinazzi.
Cecchierini, per tutta risposta, aprirà una scissione in seno all'Obbedienza, portandosi dietro alcuni Fratelli, mentre Ghinazzi - Gran Maestro legittimo - fonderà quella che ancor oggi prende il nome di Gran Loggia d'Italia degli ALAM di Palazzo Vitelleschi, legittima erede della Massoneria Scozzese di Saverio Fera e sarà dunque nominato Sovrano Gran Commendatore, prodigandosi nel più ampio proselitismo, mantenendo ottimi rapporti con le Massonerie liberali di tutto il mondo, con la Società Teosofica e contribuendo a formare il CLIPSAS, ovvero il circuito internazionale fondato a Strasburgo il 22 gennaio 1961 e che raccoglie tutt'oggi le Obbedienze massoniche liberali e adogmatiche, che dunque non si riconoscono nelle pretese egemoniche della Gran Loggia Unita d'Inghilterra.
Ghinazzi, in particolare, stabilirà ottimi e personali rapporti con la famiglia Reale della Giordania, conferendo alla Regina madre Zein El Sharif, il 33esimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato.
Giovanni Ghinazzi, inoltre, passerà alla Storia della Massoneria per aver aperto le Logge alle donne ed anche per aver tentato un dialogo con il Grande Oriente d'Italia, inviando una fraterna missiva all'allora Gran Maestro del GOI Giordano Gamberini. Purtroppo ne ricevette una laconica e sprezzante risposta e ciò fu un vero peccato per tutta la Massoneria, al punto che ancora oggi vi sono profonde rivalità e differenze fra GOI e Gran Loggia d'Italia. La prima - il GOI - Obbedienza dogmatica e che non accetta le donne, la seconda – la GLDI - adogmatica e liberale, in linea con gli autentici valori massonici di Fratellanza, Ugliaglianza e Libertà di pensiero.
Ad ogni modo il Ghinazzi mantenne sempre un ottimo, fraterno e cordiale rapporto con Lino Salvini, in Gran Maestro del GOI che succedette a Gamberini.
La Gran Maestranza di Ghinazzi fu caratterizzata anche dalla totale apoliticità, per quanto egli avesse orientamenti politici ben precisi.
Laici innanzitutto, nel pieno rispetto della religione cattolica, la quale, purtuttavia, doveva rimanere fuori dalle questioni politiche. In questo senso, infatti, si schierò apertamente in difesa dell'istituto del divorzio.
Nutriva poi una certa simpatia per Liberali e Repubblicani, ritenendo, invece, il Partito Socialista interessante, ma ancora troppo legato al marxismo. Aveva invece totale disistima per la Democrazia Cristiana ed in particolare per il Movimento Sociale Italiano, erede del fascismo totalitario e del Partito Comunista, guidato dalla dittatura sovietica.
Ghinazzi fu sempre strenuo difensore della democrazia e della Tradizione massonica, al punto che fu eletto alla Gran Maestranza per ben sette volte.
Và assolutamente citata la sua strenua difesa dell'Istituzione massonica, allorquando scoppiò il falso scandalo P2 che, come una clava antimassonica, colpirà tutte le Obbedienze d'Italia.
La costosa, inutile e barbarica Commissione d'Inchiesta istituita dall'On. Tina Anselmi fece strage di innocenti fra i massoni e fece sequestrare persino gli archivi della Gran Loggia d'Italia, non trovandovi nulla di rilevante.
Il Generale Ghinazzi difese l'Istituzione sino all'ultimo, persino da campagne stampa denigratorie e diffamatorie lanciate da giornali quali l'Espresso e Panorama e da libelli antimassonici come quello di Roberto Fabiani, "I Massoni in Italia", degni del peggior Léo Taxil.
Giovanni Ghinazzi, continuò, sino alla morte, sopraggiunta il 14 novembre 1986, a rafforzare ed a far crescere la Gran Loggia d'Italia, tanto da essere il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro più ricordato.
Devo ringraziare l'amico fraterno, prof. Luigi Pruneti, attuale Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia degli ALAM, per aver realizzato l'unico libro biografico - peraltro ricco di immagini e foto d'archivio - dedicato al Generale Giovanni Ghinazzi (Edizioni Giuseppe Laterza) e che mi ha permesso di realizzare questo piccolo articolo in suo ricordo.
A parer mio, il S.G.C.G.M. Luigi Pruneti, è certamente il degno erede del Generale Ghinazzi ed ha contribuito a rendere la Massoneria liberale italiana sempre più vicina alla società ed alla cultura di questo nostro Paese.

Luca Bagatin
30/04/2012  www.granloggia.it

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

sabato 17 dicembre 2011

Ma Monti è Massone?

POLITICA - Venerdì, 16 dicembre 2011 - 08:39:45

Di Luigi Pruneti, Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia degli ALAM 
Ma Monti è massone? La notizia sembra credibile, supportata com'è da blog e siti internet, rilanciata dalla stampa nazionale, anche dalla più autorevole, e alimentata da vaniloqui di sconosciuti in cerca di fama, allusioni di marpioni e venditori di fumo. Da un po' di tempo circolano anche foto del Presidente del Consiglio in abiti massonici, che siano poi dei tarocchi evidenti è un altro discorso. Insomma, abbiamo alla guida del paese un Figlio della Vedova DOC?
Credo proprio di no, anzi sono certo che il Senatore Mario Monti, cattolico praticante, con la squadra e il compasso abbia poco a che fare. Questa sgangherata campagna stampa s'avvale di luoghi comuni, di antiche leggende riproposte per l'occasione e in maniera strumentale, sfrutta la confusione e l’ignoranza. Che Monti faccia parte di Lobbie economico - finanziarie è possibile, anzi probabile ma che queste siano imparentate con la massoneria è una bufala colossale.
Per averne una riprova è sufficiente andare oltre il complottismo da avanspettacolo di questi giorni e documentarsi. Sarà allora evidente come lo Spettro dei Protocolli dei Savi di Sion domini ancora oggi l'immaginato collettivo, con il sospetto che vi sia un potere occulto che controlli il pianeta, condizioni le nostre scelte, detti gli eventi, sia “protagonista degli snodi più importanti di settori politici e finanziari”, come ha voluto dichiarare anche un noto banchiere al più autorevole giornale italiano.
Siffatta concezione fantasiosa e perversa assolve ad un'importante funzione catartica: semplifica, offre risposte facilmente compressibili, esorcizza la complessità demoniaca della storia. In altre parole avere certezza che vi sia il grande burattinaio o dei superiori incogniti fa bene alla mente e alla salute. Alla mente perché evita di pensare e pensare è faticoso, specie se si cerca di coinvolgere l'intelligenza; alla salute perché offre un soggetto contro cui riversare tutta la nostra rabbia ed è notorio che sfogarsi allunga la vita ... anche se, senza pensione, sarà dura. 

sabato 23 aprile 2011

Massoneria: Pruneti (Gran Loggia d’Italia), non confondere le vere obbedienze con squallide consorterie.

“Troppo spesso per ogni faccenda oscura legata a gruppi di criminalità, a consorterie o camere di compensazione si tira in ballo la massoneria, a sproposito e soprattutto contro ogni verità”.
Luigi Pruneti, Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia commenta con queste parole l’articolo pubblicato oggi dal quotidiano la Repubblica nel quale viene citata la loggia massonica “Scontrino” a proposito dell’omicidio del giornalista Mauro Rostagno.
“In Italia - prosegue Pruneti - continua poi a insistere un’altra terribile consuetudine, gruppi o semplici aggregazioni che con disinvoltura e ignoranza si appropriano indebitamente del termine massoneria quando con l’antica tradizione muratoria non hanno nulla a che fare.
“A questo proposito” - conclude Pruneti - “vale la pena ricordare, anche agli organi di informazione che pubblicando notizie fuorvianti rischiano di fornire un cattivo servizio ai cittadini, esistono solo due istituzioni che si rifanno alla tradizione massonica, il Grande Oriente d’Italia e la Gran Loggia d’Italia”.
Roma 21 Aprile 2011
Comunicazione a cura dell’Ufficio Stampa della: 
Gran Loggia d’Italia
Obbedienza di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi
Tel. 06/68805831 fax 06/6879840 Cell. 3394435068
Sito: www.granloggia.it
e-Mail: ufficiostampa@granloggia.it

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

martedì 8 marzo 2011

Unità d'Italia e Massoneria.

E sempre in Gran Loggia, la comunione massonica più numerosa d'Italia presenterà un nuovo 'proclama agli italiani' di Garibaldi. Sarà l'attore teatrale Emanuele Montagna, con camicia rossa e poncho, a dar voce dall'Eroe dei due Mondi per il messaggio di unità in tempi di crisi. ''L'Unità d'Italia, per la Gran Loggia d'Italia, rappresenta un valore assoluto e fondante, del paese e della dignità nazionale. Un valore ancor più importante oggi, quando sembrano delinearsi all'orizzonte volontà disgreganti'', spiega Luigi Pruneti, Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia, obbedienza che conta 10.000 iniziati. Fiorentino, 62 anni, docente di storia oltre che scrittore, Pruneti guida la Libera Muratoria di Piazza del Gesù-Palazzo Vitelleschi, dal 2007 e il suo mandato scadrà nel 2013. ''Perdere i significati dell'unità - spiega Pruneti - significherebbe perdere noi stessi, la nostra tradizione, cultura e passato. Per questo motivo, ci siamo mossi con un anno d'anticipo e abbiamo celebrato il primo convegno dell'Unita' il 22 maggio 2010 a Cosenza conun evento che aveva per titolo 'Squadra, compasso e tricolore, i Massoni per fare l'Italia'. Ora è in programma il 7 maggio a Forlì un altro convegno 'Memorie del Risorgimento, l'opera i protagonisti' e dal 12 al 16 maggio avremo uno spazio al Salone del Libro di Torino. In quell'occasione, organizzeremo delle conferenze invitando diversi studiosi, tra cui lo storico Aldo Mola''.
Convegni, ma non solo.
Piazza del Gesù mette in campo anche azioni simboliche per celebrare i 150 anni dell'Italia unita: ''Pubblicheremo - annuncia Pruneti - un 'manifesto slogan' per il 17 marzo, che affiggeremo in varie città. Il titolo è: 'Unità d'Italia: molti ne parlano, altri la dimenticano, noi Massoni l'abbiamo fatta'. E inoltre abbiamo pensato al restauro di un busto di Garibaldi e siamo in procinto di pubblicare un libro arcinoto ma indicativo: un'edizione particolare di Pinocchio, per noi simbolo della nuova Italia. Suo padre, Carlo Collodi, era un Massone''. ''Pinocchio - rimarca il Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia - rappresenta il riscatto dell'Italia, il burattino che diventa uomo passando tante prove, alcune delle quali di valore iniziatico. Una favola laica e bella. A inizio novembre, infine, a Roma organizzeremo un concerto per l'Unità d'Italia. Temiamo - conclude Pruneti- che questo evento venga in parte dimenticato e diamo il nostro contributo perché il significato del 17 marzo venga vissuto pienamente''.

mercoledì 8 dicembre 2010

MASSONERIA: RIELETTO PRUNETTI A GRAN MAESTRO DELLA LOGGIA D'ITALIA DEGLI A.L.A.M.

(AGENPARL) - Roma, 07 dic - Il professor Luigi Pruneti, 62 anni, è stato rieletto Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi, nella tornata elettorale svoltasi a Roma. Saggista, scrittore, giornalista, docente di discipline umanistiche, Pruneti è stato confermato per il secondo mandato (triennio 2011-2013) a larga maggioranza dall’assemblea degli aventi diritto: circa 650 rappresentanti dell’Obbedienza di Palazzo Vitelleschi, tra Maestri Venerabili e Presidenti di Camera, che si sono fatti portavoce degli oltre 10 mila iscritti.

“Essere confermato alla guida di una grande Obbedienza massonica, come è la Gran Loggia d’Italia, è per me un onore – afferma il Gran Maestro subito dopo il risultato della votazione -. È la positiva conferma del lavoro svolto in questi ultimi tre anni alla guida della GLDI: tanto abbiamo fatto per diffondere sempre più e sempre meglio i principi massonici, basati sulla libertà, la conoscenza, la fratellanza, ma tanto c’è ancora da fare. Sulla massoneria pesano preconcetti e giudizi negativi che solo un’apertura sempre maggiore verso l’esterno può aiutare a sconfiggere. Con questo obiettivo numerosi convegni, seminari e consessi, che hanno visto la partecipazione di illustri studiosi italiani e stranieri, si sono susseguiti su diversi aspetti non solo legati all’esoterismo e al simbolismo, ma anche alla storia della massoneria e dell’Italia”.
Pruneti, del resto, è sempre stato un grande assertore del principio che attraverso la conoscenza, in tutti i suoi aspetti, la massoneria può proporsi ai “profani” come una grande matrice di idee e contribuire alla costruzione di una società nella quale sia fondamentale la centralità dell’uomo, con la sua libertà, la sua autonomia e la sua dignità.
La Gran Loggia d’Italia, insieme al professor Luigi Pruneti, ha confermato per il secondo mandato anche il Luogotenente Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro, l’avvocato Sergio Ciannella, i tre Gran Maestri Aggiunti,Marco Galeazzi, Paolo Musto, Giovan Battista Curami, il 1° Gran Sorvegliante Laura Madonia, il 2° Gran Sorvegliante Renata Salerno, il Grande Oratore Paolo Ciannella. Sono stati poi eletti il Gran Segretario Maurizio Galafate Orlandi e il Gran Tesoriere Luciano Romoli.

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domenica 5 dicembre 2010

Massoneria: Luigi Pruneti rieletto Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia

Il Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia Luigi Pruneti

PRUNETI RIELETTO GUIDA GRAN LOGGIA D’ITALIA – Il professor Luigi Pruneti, 62 anni, è stato rieletto Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli affiliati Alam Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi. La tornata elettorale si è volta oggi a Roma. Saggista, scrittore, giornalista, docente di discipline umanistiche, Pruneti è stato confermato per un secondo triennio (2011-2013) a larga maggioranza dall’assemblea.
Fonte: Ansa

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

venerdì 12 marzo 2010

MASSONERIA: CENTO ANNI FRA SQUADRA E COMPASSO.

Era il 21 marzo del 1910 quando Saverio Fera, nel corso di un'Assemblea Costituente, proclamo' la fondazione dell'Ordine e fu eletto come primo Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia. Cento anni sono passati e per celebrare l'importante ricorrenza, e ricordare tutti gli avvenimenti che hanno contribuito a far crescere tra alterne vicende la Comunione massonica, la cui storia e' strettamente intrecciata con quella d'Italia, il 21 marzo a Montesilvano (Pescara), a partire dalle 10, il professore Alessandro Aldo Mola, storico e attento conoscitore delle tematiche massoniche, coadiuvato da altri importanti studiosi, di fama nazionale e internazionale, si ritroveranno per dar vita al convegno 'Cento anni fra squadra e compasso - La Gran Loggia d'Italia dall'eta' giolittiana all'era della globalizzazione'. Un secolo di vita e di storia, un secolo durante il quale la massoneria in generale, e la Gran Loggia in particolaren - spiega una nota - hanno vissuto momenti di grande entusiasmo alternati a periodi di estrema difficolta'. Dalla ferma condanna subita da parte del fascismo alla rinascita nel Secondo Dopoguerra, la Gran Loggia festeggia oggi il suo centenario, con piu' di 8 mila iscritti e sedi dislocate in diverse parti del mondo, in onore al suo credo di 'universalita''. 'Un compleanno cosi' importante va festeggiato con un evento solenne, con un momento di festa, di studio, di riflessione - spiega il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro Luigi Pruneti - e soprattutto con un'occasione che ci permetta, ripercorrendo la nostra storia e soffermandoci sull'oggi, di immaginare quale potra' essere il domani della Gran Loggia'. Ad aprire i lavori sara' il professor Luigi Pruneti, che introdurra' gli obiettivi e i contenuti del convegno, uno degli appuntamenti piu' attesi dell'anno per la Gran Loggia d'Italia. Sede del congresso sara' il Serena Majestic Hotel Residence. L'evento e' stato organizzato dalla delegazione della Regione Abruzzo della Gran Loggia d'Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori - Massoneria Universale di rito scozzese antico e accettato - Obbedienza di piazza del Gesu' Palazzo Vitelleschi - Roma. Com/Ett (AGI)

(11 marzo 2010 ore 11.56)

Eccellenza a Roma - Post in Evidenza

Una informazione che ritengo di dover diffondere.

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