venerdì

Manifestazione Sede RAI !


L'associazione "Donne per la sicurezza onlus" prosegue la battaglia a sostegno del caso di Federica Puma, la mamma che con il suo viso nobile e fiero, è tristemente conosciuta sul web e sui media, alla quale è stata tolta una bambina di 7 anni, “detenuta”, contro la sua volontà,  in una casa famiglia quasi in regime di 41bis… L’associazione oggi ha manifestato di fronte agli uffici della sede legale Rai in Viale Mazzini denunciando l’oscurantismo del servizio pubblico. La manifestazione si e’ svolta in maniera pacifica sostenuta da molti passanti che si sono intrattenuti al banchetto raccolta firme e che hanno dimostrato la loro solidarietà firmando la petizione.
La richiesta della manifestazione era molto precisa, spiega il Presidente dell’Associazione, Barbara Cerusico, "vogliamo un contraddittorio sulle reti Rai soprattutto alla luce del fatto che i  Giudici, invitati nelle trasmissioni televisive pubbliche, asseriscono che la famiglia è un bene primario e i bimbi devono restare collocati nel loro nucleo fatto di amore... tutto questo non corrisponde purtroppo a verità". I bambini continuano ad essere strappati all’amore delle mamme in modo sconsiderato. Federica Puma tenta di intervenire nelle varie  trasmissioni Rai, l’associazione Donne per La Sicurezza Onlus continua ad inviare appelli disperati, MA la RAI continua ad ignorare... PERCHE' ???? Quale occulto gioco di poteri c'è sotto???? CHIEDIAMO CHIAREZZA...non vogliamo piu' che la VIOLENZA DI STATO perpetrata dai Tribunali dei Minori venga tenuta nascosta!!! 
A metà mattinata, in una calda ed assolta  Roma, in pieno Caos per lo sciopero dei Trasporti, qualcosa si e’ mosso. Un importante dirigente della Rai (GP) è sceso dai suoi uffici per capire la situazione e la motivazione di quella protesta effettuata da mamme, nonni e gente comune. L’avvocato Giuseppe Lipera, legale di Federica Puma ha potuto parlargli telefonicamente e il presidente dell’Associazione Barbara Cerusico, con il Vice Presidente Roberta Sibaud e il segretario nazionale Anna De Sanctis, durante il colloquio si sono impegnate personalmente a trasmettere al dirigente Rai documentazione sul caso di Federica Puma. La volontà di collaborazione sembra ci sia stata ma, come ribadisce il Presidente  Barbara Cerusico, non cantiamo vittoria fintanto che qualcosa di concreto si materializzi. Sugli striscioni, tenuti con orgoglio dai manifestanti si legge: “Appello a mamma Rai. Non ignorate le violenze di Stato. Concediamo il contraddittorio alle mamme”.
Ed allora, se, come asseriscono alcuni giudici del Tribunale dei Minori di Roma, “la famiglia è un bene primario e i bimbi devono restare collocati nel loro nucleo fatto di amore”, perché si tiene lontana una bambina di sette anni che grida “mamma portami via???”.
Barbara Cerusico 
Presidente Associazione Donne per La Sicurezza Onlus

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

giovedì

ADESIONE ALLA MARCIA PER LA VITA !

DOMENICA 13 MAGGIO - DAL COLOSSEO A SAN PIETRO.
Saremo presenti ( www.rivadestra.it ) con una delegazione senza simbolo, così come richiesto dagli organizzatori con riferimento alle presenze di gruppi a carattere politico. Abbiamo raccolto l’appello in tal senso rivoltoci da Alfredo Iorio del Movimento “Popolo della Vita - Trifoglio” con il quale condividiamo un percorso di rinnovamento della Politica. Ed è proprio in tale contesto che condividiamo le motivazioni di questa seconda edizione della Marcia per la Vita. Oltre a riconoscere la Sacralità della Vita come Dono di Dio in ogni sua fase, siamo pienamente convinti che debba esistere una distinzione tra Bene e Male, tra Vero e Falso, tra Giusto e Ingiusto. Viviamo in una Società profondamente smarrita che quasi ogni giorno registra una vittima decapitata dalla mannaia del fisco e dalla crisi economica. E’ Sacra anche la Vita di chi decide di perderla con il suicidio. Marceremo anche per loro.
IL VOSTRO STUDIO STAMPA

lunedì

Venerdì 11 Manifestazione in Viale Mazzini - Sede RAI !


L'associazione Donne per la Sicurezza Onlus manifesterà' il giorno Venerdì 11 maggio dalle 10 alle 15 davanti alla sede RAI di Viale Mazzini (Roma). La RAI - Radio Televisione Italiana, dovrebbe essere un servizio pubblico, invece non lo e'! Sta compromettendo la sua missione di servizio pubblico per assolvere al ruolo di servizio privato, asservito alla politica di turno, ai partiti, alle caste… Il tutto nella totale noncuranza del principale cliente, il telespettatore - o meglio il cittadino utente. I casi di mamma Federica Puma e Ginevra Amerighi sono oscurati completamente. Intervengono in trasmissioni Giudici, assistenti sociali, opinionisti improvvisati, ma NON riusciamo ad effettuare un contraddittorio VERO, soprattutto quando i Giudici asseriscono che la famiglia e' un bene primario e i bimbi devono restare collocati nel suo nucleo fatto di amore... NON E' VERO! Questo non avviene nella REALTÀ ! QUESTO non corrisponde assolutamente a verità. Le due mamme tentano di intervenire in trasmissione, le associazioni a sostegno scrivono appelli disperati, MA la RAI continua ad ignorare... PERCHÉ' ??? Quale occulto gioco di poteri c'e' sotto ???
CHIEDIAMO CHIAREZZA...non vogliamo piu' che la VIOLENZA DI STATO perpetrata dai Tribunali dei Minori venga tenuta nascosta!
https://www.facebook.com/events/133834733407037/
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Barbara Cerusico
Presidente
Associazione Donne Per La Sicurezza Onlus

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

venerdì

Aggiornamenti sul caso di mamma Federica PUMA e della sua bambina di sette anni


Si è celebrata il 3 maggio davanti al Giudice Istruttore delegato del Tribunale per i Minorenni di Roma, dott.ssa Cristina Capranica, l’udienza riguardante il caso tristemente noto della bambina di sette anni che dal 14 dicembre del 2011 vive rinchiusa in una Casa Famiglia, perché, su sollecitazione dei servizi sociali di Roma, vi era conflittualità tra i genitori naturali che vivono separati.
Il Tribunale (presieduto dalla Dott.ssa Angela Rivellese), non condividendo l’assunto dei servizi sociali, aveva recentemente disposto e ribadito che la madre incontrasse la figlia due volte la settimana anziché una sola volta (cosa che avevano fatto spontaneamente i servizi sociali) e aveva acconsentito gli incontri della bambina con i nonni materni, PUMA Roberto e LEONE Maria Luisa, nonostante il parere contrario delle assistenti sociali municipali romane e, in attesa di decidere sul ricollocamento della bambina presso la madre, aveva ordinato di procedersi ad una consulenza tecnica di ufficio nel contraddittorio delle parti.
Oggi i CC.TT.UU., Prof. Marisa MALAGOLI TOGLIATTI e Ugo SABATELLO, hanno accettato l’incarico chiedendo termine per il deposito di una relazione scritta.
L’Avv. Giuseppe Lipera, difensore della mamma PUMA Federica, e l’Avv. Grazia Coco, difensore dei nonni materni, hanno nominato come consulenti tecnici di parte il Prof. Antonio Guidi, neuropsichiatra infantile, il Dott. Andrea Mazzeo, Psichiatra in Lecce, e il Dott. Marco Lipera, Psicologo in Catania.
L’inizio delle operazioni peritali è stato fissato per il prossimo 16 maggio presso l’Università La Sapienza di Roma, Dipartimento di Psicologia.
Non è detto tuttavia che la perizia si faccia, considerato che pende istanza di ricusazione, proposta dall’Avv. Lipera, nei confronti dei consulenti d’ufficio nominati, atteso che secondo il legale vi è legittimo sospetto di incompatibilità ambientale derivante dal fatto che il padre naturale della bambina, peraltro, favorevole al collocamento della stessa in Casa Famiglia, come i CC.TT.UU. nominati, è iscritto all’albo dei medici chirurghi di Roma.
Il Tribunale, infatti, dovrà ancora decidere sulla proposta istanza di ricusazione, così come, cosa più importante e urgente, dovrà ancora decidere sull’“istanza di liberazione” della piccola bambina di sette anni.
“Non possiamo attendere i tempi di una lunga perizia, perché ogni giorno che passa, ogni singolo istante rappresenta per quella piccola creatura un danno alla sua salute psicofisica col grave e  fondato rischio di postumi invalidanti e permanenti” ha dichiarato l’Avv. Giuseppe Lipera, il quale ha aggiunto che “dagli atti processuali emerge, al di là di ogni ragionevole dubbio, l’abbaglio madornale commesso dai servizi sociali  - tale da indurre in errore i Giudici - che hanno considerato conflittualità dei genitori, quel che invece è una mono conflittualità derivante da un disturbo di personalità accertato e acclarato di cui soffre solo il padre della bambina, mentre sana e buona madre è stata considerata viceversa la mamma Federica.
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Barbara Cerusico
Presidente Associazione Donne Per La Sicurezza Onlus 

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

martedì

Giovanni Ghinazzi: Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia

Il Generale Giovanni Ghinazzi, per quasi venticinque anni, ha retto il Supremo Maglietto della Gran Loggia d'Italia degli ALAM, ovvero ne è stato Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro dal 1962 al 1986.
Nato a Bologna il 9 luglio 1915, Ghinazzi manifestò, sin da giovanissimo, il desiderio di volare. E dunque fece domanda di iscrizione presso la Scuola Allievi Ufficiali Piloti della allora Regia Aereonautica Militare.
Intraprese dunque la carriera militare ed ottenne numerosi riconoscimenti in battaglia, pur non riconoscendosi mai nell'ideale fascista e totalitario.
Nal 1946, a guerra terminata, ottenne il grado di Tenente Colonnello e fu distaccato, prima alla scuola reclute di Macerata e successivamente a Padova e, dunque, potè tornare nella sua Bologna.
Il suo primo incontro con la Massoneria lo ebbe nel 1945, presentato da un amico presso una casa privata ove gli furono illustrati gli ideali massonici e gli fu proposto di costituire una Loggia in Bologna, all'Obbedienza della Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana di Piazza del Gesù, erede della Massoneria liberale di Rito Scozzese Antico ed Accettato fondata, nel 1908, dal Pastore protestante Saverio Fera.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiare si trattava di ricostruire la Massoneria da zero, giacché fu perseguitata negli anni del fascismo e le sue Logge furono distrutte e saccheggiate dalle squadracce di Mussolini.
Giovanni Ghinazzi non si lasciò scoraggiare, nella sua Bologna fondò infatti numerose Logge (fra cui la "Ugo Bassi" e la "A. Murri") e, ben presto, giunse ai vertici della Massoneria di Piazza del Gesù.
Allora, negli anni '50, la Serenissima Gran Loggia era guidata da Tito Ceccherini, con piglio alquanto autoritario e con interessi più politici che massonici, il che, ovviamente, era inammissibile in Massoneria. Oltretutto la sua gestione finanziaria era pessima e causa del dissesto economico della Famiglia di Piazza del Gesù.
Il 14 novembre 1961, anche a causa di ciò, Cecchierini rassegnò le dimissioni e si pose in sonno. Diventò così Reggente il Gran Maestro Aggiunto Giovanni Ghinazzi.
Purtuttavia, il 4 maggio 1962, Ceccherini ritirò le dimissioni e dichiarò di essere il legittimo Gran Maestro, ricevendone, giustamente, la "scomunica" da parte di Ghinazzi.
Cecchierini, per tutta risposta, aprirà una scissione in seno all'Obbedienza, portandosi dietro alcuni Fratelli, mentre Ghinazzi - Gran Maestro legittimo - fonderà quella che ancor oggi prende il nome di Gran Loggia d'Italia degli ALAM di Palazzo Vitelleschi, legittima erede della Massoneria Scozzese di Saverio Fera e sarà dunque nominato Sovrano Gran Commendatore, prodigandosi nel più ampio proselitismo, mantenendo ottimi rapporti con le Massonerie liberali di tutto il mondo, con la Società Teosofica e contribuendo a formare il CLIPSAS, ovvero il circuito internazionale fondato a Strasburgo il 22 gennaio 1961 e che raccoglie tutt'oggi le Obbedienze massoniche liberali e adogmatiche, che dunque non si riconoscono nelle pretese egemoniche della Gran Loggia Unita d'Inghilterra.
Ghinazzi, in particolare, stabilirà ottimi e personali rapporti con la famiglia Reale della Giordania, conferendo alla Regina madre Zein El Sharif, il 33esimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato.
Giovanni Ghinazzi, inoltre, passerà alla Storia della Massoneria per aver aperto le Logge alle donne ed anche per aver tentato un dialogo con il Grande Oriente d'Italia, inviando una fraterna missiva all'allora Gran Maestro del GOI Giordano Gamberini. Purtroppo ne ricevette una laconica e sprezzante risposta e ciò fu un vero peccato per tutta la Massoneria, al punto che ancora oggi vi sono profonde rivalità e differenze fra GOI e Gran Loggia d'Italia. La prima - il GOI - Obbedienza dogmatica e che non accetta le donne, la seconda – la GLDI - adogmatica e liberale, in linea con gli autentici valori massonici di Fratellanza, Ugliaglianza e Libertà di pensiero.
Ad ogni modo il Ghinazzi mantenne sempre un ottimo, fraterno e cordiale rapporto con Lino Salvini, in Gran Maestro del GOI che succedette a Gamberini.
La Gran Maestranza di Ghinazzi fu caratterizzata anche dalla totale apoliticità, per quanto egli avesse orientamenti politici ben precisi.
Laici innanzitutto, nel pieno rispetto della religione cattolica, la quale, purtuttavia, doveva rimanere fuori dalle questioni politiche. In questo senso, infatti, si schierò apertamente in difesa dell'istituto del divorzio.
Nutriva poi una certa simpatia per Liberali e Repubblicani, ritenendo, invece, il Partito Socialista interessante, ma ancora troppo legato al marxismo. Aveva invece totale disistima per la Democrazia Cristiana ed in particolare per il Movimento Sociale Italiano, erede del fascismo totalitario e del Partito Comunista, guidato dalla dittatura sovietica.
Ghinazzi fu sempre strenuo difensore della democrazia e della Tradizione massonica, al punto che fu eletto alla Gran Maestranza per ben sette volte.
Và assolutamente citata la sua strenua difesa dell'Istituzione massonica, allorquando scoppiò il falso scandalo P2 che, come una clava antimassonica, colpirà tutte le Obbedienze d'Italia.
La costosa, inutile e barbarica Commissione d'Inchiesta istituita dall'On. Tina Anselmi fece strage di innocenti fra i massoni e fece sequestrare persino gli archivi della Gran Loggia d'Italia, non trovandovi nulla di rilevante.
Il Generale Ghinazzi difese l'Istituzione sino all'ultimo, persino da campagne stampa denigratorie e diffamatorie lanciate da giornali quali l'Espresso e Panorama e da libelli antimassonici come quello di Roberto Fabiani, "I Massoni in Italia", degni del peggior Léo Taxil.
Giovanni Ghinazzi, continuò, sino alla morte, sopraggiunta il 14 novembre 1986, a rafforzare ed a far crescere la Gran Loggia d'Italia, tanto da essere il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro più ricordato.
Devo ringraziare l'amico fraterno, prof. Luigi Pruneti, attuale Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia degli ALAM, per aver realizzato l'unico libro biografico - peraltro ricco di immagini e foto d'archivio - dedicato al Generale Giovanni Ghinazzi (Edizioni Giuseppe Laterza) e che mi ha permesso di realizzare questo piccolo articolo in suo ricordo.
A parer mio, il S.G.C.G.M. Luigi Pruneti, è certamente il degno erede del Generale Ghinazzi ed ha contribuito a rendere la Massoneria liberale italiana sempre più vicina alla società ed alla cultura di questo nostro Paese.

Luca Bagatin
30/04/2012  www.granloggia.it

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

venerdì

Regione Lazio - Piano Regionale Amianto


(AGENPARL) - Roma, 27 apr - Dare impulso ai lavori delle Commissioni consiliari del Lazio impegnate nell’esame delle proposte di legge in materia di amianto affinché si pervenga ad un testo unificato ed il Consiglio approvi, al più presto, il Piano Regionale Amianto. Lo chiede la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, annunciando l’adesione della Regione Lazio alla Giornata Mondiale in memoria delle vittime dell’amianto, che si svolge sabato 28 aprile. 
“In memoria delle vittime dell’amianto e per fare in modo che, in futuro, non debbano più ripetersi simili tragedie - scrive Polverini - occorre che tutte le forze politiche si facciano carico della approvazione del Piano Regionale Amianto attraverso un percorso condiviso Giunta-Consiglio che, partendo dalle proposte di legge presentate dai consiglieri regionali, consenta di pervenire all'esame di un testo unificato in Commissione regionale Sanità e di approvare il Piano Regionale Amianto”. Polverini sottolinea come “anche in vista della Conferenza Nazionale sull'amianto promossa dal Governo per il prossimo autunno, la Regione Lazio, nel suo complesso, deve dare un segnale concreto ed operativo su una problematica che, a distanza di anni dalla approvazione della legge 275/92, è ancora aperta e richiede alle Regioni un impegno attivo per la rimozione di questo killer silenzioso, che ha mietuto vittime soprattutto tra i lavoratori, e per far partire le relative bonifiche territoriali”.
Al fine di offrire ai lavori del Consiglio un contributo tecnico qualificato utile a tale percorso condiviso, conclude Polverini nella lettera “abbiamo promosso la costituzione di una task force tecnica presso la Presidenza affinché noi tutti possiamo raggiungere questo importante obiettivo politico e chiudere definitivamente la dolorosa ‘partita’ del nostro Paese con l’amianto e per segnare una importante svolta nel segno della salute dei cittadini e della sicurezza dei luoghi di lavoro”. La Regione Lazio ha inoltre promosso, attraverso il Centro Regionale Amianto della Regione Lazio, istituito presso il Laboratorio igiene industriale della Asl di Viterbo, una campagna informativa sull'amianto diretta ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl e, quindi, a tutto il mondo della sanità e del lavoro. La campagna vuole informare e sensibilizzare i cittadini sui rischi dell’asbesto. E’ stata effettuata una prima mappatura della presenza di materiali contenenti asbesto nel territorio regionale, aggiornata al maggio del 2011, anche attraverso l’uso di un microscopio a raggi x per garantire una analisi maggiormente approfondita.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

Sabato Pomeriggio a Roma in Largo Goldoni !


L’Associazione Donne per La Sicurezza Onlus, dà inizio alla raccolta firme (a livello nazionale) a sostegno della dolorosa ed inaudita storia di mamma Federica Puma alla quale ingiustamente è stata tolta sua figlia di 7 anni e “CARCERATA” dal 14 dicembre 2011 in una casa Famiglia.
In qualità di cittadini Italiani vogliamo far conoscere l’indignazione, la rabbia, lo sdegno e la delusione per l’operato di certi Giudici e assistenti sociali.
Il giorno 28 aprile 2012 (Sabato) dalle 14,00 alle 19,00 saremo presenti a Roma in Largo Goldoni per raccogliere firme a sostegno di Federica Puma Il Tribunale dei Minorenni richiede una nuova perizia psicologica sulla madre della minore, già valutata sana e capace di fare come si deve la genitrice da ben due consulenze di ufficio già precedentemente disposte ed effettuate.
Riteniamo inammissibili e assurdi i costi inutili che continuano a gravare sulla collettività per mantenere ingiustamente, ingiustificatamente ed inspiegabilmente una bimba a soffrire e a tormentarsi ancora prigioniera dentro una Casa Famiglia.
La Giustizia se è vero che deve essere amministrata “In Nome del Popolo”, intendiamo far sapere a chi ci rappresenta nei tribunali, che Desideriamo e Ribadiamo che la bimba venga restituita da subito e immediatamente alla sua mamma, per amarla ed accudirla, come ha già fatto ininterrottamente dalla nascita per 7 (sette) anni (e prima ancora nel suo grembo per nove mesi), sino a quell’infausto 14 dicembre 2011.
Crescere un figlio nell’amore della sua casa e’ un diritto inalienabile di TUTTI NOI :…

Donne per La Sicurezza Onlus

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

domenica

Platone "La Repubblica"


“Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova 
ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quante ne vuole, 
fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono 
alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, son dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti 
dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; 
che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari 
e non è più rispettato, 
che il maestro non osa rimproverare gli scolari 
e costoro si fanno beffe di lui; 
che i giovani pretendono gli stessi diritti, le stesse considerazioni 
dei vecchi e questi, per non parere troppo severi, 
danno ragione ai giovani.
In questo clima di libertà, nel nome della medesima, 
non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. 
In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: 
la TIRANNIA”. 
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

giovedì

Compagnia Teatrale Paltò Sbiancato

Dopo il successo riscosso in occasione della programmazione della pièce “Alfabeto muto”, regia di Stefano Maria Palmitessa, presso il Teatro Keiros di Roma, in via Padova, 38/A (metro B - piazza Bologna), si informa che nel medesimo teatro la Compagnia Paltò Sbiancato il 3/4/5 maggio 2012 ore 21:00 e il 6 maggio 2012 ore 18:00 (bigl. intero 15 euro, ridotto 12 euro) presenterà :
“IL TABULE’ DI TITO”
LIBERO ADATTAMENTO DELLA TRAGEDIA DI W. SHAKESPEARE “TITO ANDRONICO”
Stefano Maria Palmitessa racconta così lo spettacolo:
"Francesca Barreca, Natale Barreca, Pino Tossici e Stefano Maria Palmitessa tornano a lavorare insieme dopo le fortunate commedie: “Fioretti d’amore” e “Alfabeto muto”.
Tra arte e vita, tableaux vivant e coreografie, teatro espressionista e dell’assurdo, tecniche registiche del teatro dei burattini e trucchi facciali strepitosi (dell’Accademia di Trucco Professionale di Roma), ancora una volta la Compagnia Teatrale Paltò Sbiancato si cimenta con le meccaniche del teatro sperimentale".

PRENOTAZIONI al n. 347.42.22.594 

Così Palmitessa: ”Opera che Shakespeare concepì di marcato gusto popolare, carica di una forte vitalità drammatica, non priva di un raffinato gusto per il grottesco molto affine allo stile dei miei lavori prossimi al “teatro dell’assurdo”. Una tragedia di vendetta che illumina gli aspetti malvagi dell’umana debolezza.
Parte degli incassi saranno devoluti al Lions Club Valle Tiberina pro L.C.I.F. 
(Lions Clubs International Foundation).


Compagnia Teatrale Paltò Sbiancato - Sito Web :  www.teatropalmitessa.it 


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