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sabato
V convegno CNAI città di Roma - SPAZIO...ULTIMA FRONTIERA - possibili scenari futuri della ricerca.
Anche quest'anno il C.N.A.I. Centro Nazionale Astroricercatori Indipendenti, con il patrocinio dell'UNESCO, della Regione Lazio, del Comune di Roma, dell'Accademia Costantiniana delle Scienze e dell'UNUCI, presenterà (9 e 10 aprile) un evento di altissimo spessore, il V Convegno Nazionale dal titolo:
" SPAZIO...ULTIMA FRONTIERA
- possibili scenari futuri della ricerca".
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domenica
martedì
Presso la Sala della Santa Sede “Pio XI” presentazione del convegno: “C’E’ SPAZIO PER IL FUTURO, geopolitica dello spazio e nuove frontiere”
Giovedì 10 Aprile p.v., ore 18:00, presso la Sala della Santa
Sede “Pio XI” in Piazza San Callisto 16, si terrà il convegno “C’E’ SPAZIO PER IL FUTURO, geopolitica
dello spazio e nuove frontiere” organizzato dal think tank “Il Nodo di
Gordio”, dal Centro Studi “Vox Populi” e dall'Istituto Studi Ricerche
Informazioni Difesa (ISTRID) in collaborazione con lo Studio Scopelliti-Ugolini.
Patrocinato da ASI (Agenzia Spaziale Italiana), CNR (Centro
Nazionale delle Ricerche) e Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan in
Italia, l’incontro sarà l’occasione per la presentazione ufficiale del nuovo
volume edito da NdG-VXP “Da Baikonur
alle Stelle - Il grande gioco spaziale” che promuove la conoscenza di un
tema, quello dell’esplorazione del Cielo, che nei decenni successivi al Secondo
conflitto mondiale ha determinato l’epopea dello Spazio: ovvero, il progresso
scientifico e gli equilibri mondiali in un clima tanto di competizione che di
collaborazione internazionale.
Autorità culturali, istituzionali e militari tolgono il velo
ad una vicenda ammantata di mito, ma di estrema attualità in quanto riguarda
l’economia, le nuove strategie militari, il controllo delle comunicazioni
all’alba del Terzo millennio. Il testo, rivolto a un pubblico eterogeneo, non
unicamente di “addetti ai lavori”, analizza il fenomeno della corsa allo Spazio
da molteplici punti di vista, da quelli tecnici a quelli giuridici, da quelli
politici a quelli militari, da quelli scientifici a quelli artistici, da quelli
storici a quelli aneddotici, fino a quelli non meno significativi che investono
tematiche etiche e sociologiche.
Ne parleranno: S.E. Andrian
Yelemessov, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica
del Kazakhstan in Italia; Sen. Sergio
Divina, Vice Presidente Commissione Difesa del Senato; Giulio Prigioni, già Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario
d’Italia in Bielorussia e Lituania e presidente dell’Istituto “C.M. Cipolla”; Pierfrancesco Guarguaglini, già
presidente di Finmeccanica; Augusto
Grandi, giornalista “Il Sole 24 Ore”; Andrea
Marcigliano, scrittore, saggista e analista di geopolitica. La chiusura
sarà affidata a Riccardo Migliori,
già presidente dell’Assemblea parlamentare dell’Osce e a Piercarlo Valtorta, presidente ISTRID.
Moderatore Marco Ferrazzoli, capo ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle
Ricerche.
Al termine dell’incontro ogni partecipante riceverà in omaggio una copia del libro dall'Editore.
Al termine dell’incontro ogni partecipante riceverà in omaggio una copia del libro dall'Editore.
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Info, contatti e accrediti:
Studio Scopelliti-Ugolini
+39 349.5487.626
mercoledì
Acqua nel casco, paura per Parmitano nello Spazio
L’astronauta italiano costretto a interrompere la «passeggiata» all’esterno della stazione internazionale. Messaggio su Twitter: «Grazie a tutti per avermi avuto nei loro pensieri»
La rottura improvvisa del «drink pack», il serbatoio che contiene l’acqua potabile per gli astronauti durante le attività extraveicolari, non si era mai verificata nelle precedenti 170 «passeggiate spaziali». Quella odierna, che ha visto impiegato il cosmonauta italiano Luca Parmitano («ho tanta acqua nel casco, l’ho assaggiata e non si tratta di acqua potabile», ha comunicato Parmitano al centro di controllo di Houston mentre si trovava ancora nello spazio) e quello americano Chris Cassidy, è stata la seconda attività extraveicolare più breve della storia causata da avarie con uscita degli astronauti dalla Stazione Spaziale Internazionale.
«Thanks for all the positive thoughts! Ringrazio tutti per avermi avuto nei loro pensieri!». Con questo messaggio sul proprio account Twitter Parmitano ha ringraziato tutti coloro i quali hanno seguito con attenzione e partecipazione la sua disavventura, mentre eseguiva la seconda passeggiata nello spazio fuori dalla Stazione spaziale internazionale (Iss). Una perdita di acqua nel suo casco, che gli è finita nel naso, negli occhi e in bocca, ha infatti costretto la Nasa a interrompere le operazioni e far tornare lui e il collega Chris Cassidy all’interno della Iss. Parmitano non ha perso l’ironia in seguito all’inconveniente, scrivendo pochi minuti dopo un altro tweet indirizzato all’Agenzia spaziale italiana, in cui afferma di essere «sano... come un pesce». Luca Parmitano può essere seguito su Twitter con il nome astro_luca.
IL TEMPO: Redazione online
www.studiostampa.com
La rottura improvvisa del «drink pack», il serbatoio che contiene l’acqua potabile per gli astronauti durante le attività extraveicolari, non si era mai verificata nelle precedenti 170 «passeggiate spaziali». Quella odierna, che ha visto impiegato il cosmonauta italiano Luca Parmitano («ho tanta acqua nel casco, l’ho assaggiata e non si tratta di acqua potabile», ha comunicato Parmitano al centro di controllo di Houston mentre si trovava ancora nello spazio) e quello americano Chris Cassidy, è stata la seconda attività extraveicolare più breve della storia causata da avarie con uscita degli astronauti dalla Stazione Spaziale Internazionale.
«Thanks for all the positive thoughts! Ringrazio tutti per avermi avuto nei loro pensieri!». Con questo messaggio sul proprio account Twitter Parmitano ha ringraziato tutti coloro i quali hanno seguito con attenzione e partecipazione la sua disavventura, mentre eseguiva la seconda passeggiata nello spazio fuori dalla Stazione spaziale internazionale (Iss). Una perdita di acqua nel suo casco, che gli è finita nel naso, negli occhi e in bocca, ha infatti costretto la Nasa a interrompere le operazioni e far tornare lui e il collega Chris Cassidy all’interno della Iss. Parmitano non ha perso l’ironia in seguito all’inconveniente, scrivendo pochi minuti dopo un altro tweet indirizzato all’Agenzia spaziale italiana, in cui afferma di essere «sano... come un pesce». Luca Parmitano può essere seguito su Twitter con il nome astro_luca.
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