Comunicato di Pietro Yates Moretti / Fonte ADUC
E' necessario rivedere le competenze dell'Autorità garante energia e gas (Aeeg) in materia di controversie tra utenti e fornitori di energia.
Un possibile esempio da seguire potrebbe esser quello dell'Agcom e della rete dei Corecom regionali. Per le controversie in materia di telefonia e pay tv, infatti, il consumatore ha oggi a disposizione lo strumento gratuito della conciliazione e poi della definizione della controversia, che si conclude con un provvedimento dell'Autorità. In questo modo, è possibile evitare del tutto il ricorso alla giustizia ordinaria. L'utente delle comunicazioni può quindi seguire l'intero iter e giungere ad una risoluzione senza bisogno di affidarsi ad un avvocato e attendere i lunghissimi tempi della giustizia. Inoltre, i gestori telefonici non possono, nelle more di un procedimento di reclamo, sospendere il servizio per morosità relativamente agli importi oggetto di contestazione. Tali strumenti si sono rivelati efficaci, seppure permangano problemi dovuti alla carenza di finanziamenti e personale nei Corecom. Nelle controversie sull'energia, invece, gli unici strumenti messi a disposizione dall'Autorità sono un reclamo allo Sportello del consumatore, reclamo che si esaurisce sostanzialmente nel mettere in contatto il consumatore ed il fornitore, o la conciliazione online. Nel frattempo, tutti gli importi contestati devono comunque essere pagati dall'utente entro la scadenza della bolletta contestata, anche nel caso di evidenti errori di fatturazione, a pena di vedersi sospesa l'utenza per morosità. Infine, per ottenere un provvedimento in caso non si trovi un accordo, l'unica strada per il consumatore è quella di portare il fornitore in causa.
E' evidente che il distacco della luce o del gas provoca disagi ben più gravi della sospensione di un'utenza telefonica o pay tv. Eppure, le tutele ed i rimedi oggi a disposizione dell'utente delle comunicazioni sono molto superiori a quelle dell'utente dell'energia.
Chiediamo quindi al Governo e alla stessa Aeeg di valutare l'opportunità di replicare l'esperienza dell'Agcom e dei Corecom in materia di controversie tra utenti e fornitori d'energia. Oltre a rendere più efficaci le tutele per il consumatore, si potrebbe anche snellire il carico della giustizia.
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Confindustria, AGCOM intervenga sul Copyright
di: Redazione IT Tech & Social
Confindustria cultura chiede all'AGCOM di adottare al più presto il regolamento sul rispetto del diritto d'autore online.
Il commissario dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) Antonio Martusciello, intervenuto nel corso del convegno "Riforma del diritto d'autore ed il rilancio del mercato degli audiovisivi digitali" ha così dichiarato: "Occorre fugare ogni dubbio e superare l'equivoco che la fruizione deregolamentata dei contenuti autoriali sul web è sinonimo di libertà e democrazia. Se l'allestimento di un'offerta interessante per gli utenti implica necessariamente importanti investimenti nell'acquisto o nello sviluppo di nuovi contenuti, è assolutamente necessario assicurare un'adeguata azione di contrasto delle varie forme di pirateria o di sfruttamento abusivo dei contenuti proprietari".
A proposito del ruolo di AGCOM nella lotta al fenomeno della pirateria, Martusciello ha commentato: "AGCOM, come è noto, si sta interessando attivamente del problema attraverso un pacchetto di iniziative in materia di diritto d'autore basato sulla pratica del notice and take down senza alcuna forma di controllo degli utenti o di censura del web".
Il presidente di Confindustria cultura, Marco Polillo, ha poi aggiunto: "Chiediamo per questo all'AGCOM e al Presidente Calabrò di dare seguito al percorso avviato, apprezzato e sostenuto dalla stessa Commissione UE, esaminando il dossier alla prima riunione utile di marzo, come richiesto da ben quattro commissari. Ci teniamo ad evidenziare che non esiste allo stato attuale nessun dossier aperto in Parlamento in merito al rispetto del copyright sul web, anzi in Senato sono stati presentati diversi emendamenti al cosiddetto Decreto Liberalizzazioni per indebolire i cardini della proprietà intellettuale".
Vi è però anche chi vorrebbe optare per una solida ed efficace riforma del diritto d'autore: il senatore del PD Vincenzo Vita, insieme ai colleghi parlamentari Felice Belisario (IdV), Marco Perduca (Radicali) e Flavia Perina (FLI), si è fatto promotore di una lettera aperta all'Autorità tricolore: "Ribadiamo la nostra preoccupazione per un conflitto possibile tra la centralità e la esclusiva competenza del Parlamento in materia legislativa e il lavoro dell'AGCOM. Ribadiamo altresì la nostra soddisfazione per la sospensione da parte dell'Autorità del regolamento sul diritto d'autore che comunque si sarebbe scontrato col regolamento pervenuto da parte della Commissione Europea, che avrebbe reso necessaria una nuova consultazione pubblica. Occorre, quindi, un ripensamento ancora più ampio, in base a ciò che il Parlamento deciderà".
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