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venerdì
PMI e Windows - Notizie e Aggiornamenti !
mercoledì
Windows 8.1 visto da vicino
Microsoft ha presentato da poco Windows 8.1: focus sulle novità, tra cui il tasto Start e le migliorate integrazioni con Bing e Skype e la stampa 3D.
Windows 8.1, tra le novità il ritorno del tasto Start |
Microsoft recupera terreno nei confronti dei principali competitor lanciando la nuova versione di Windows, ovvero la 8.1, già disponibile in preview (leggi di più).
Si tratta di una release disponibile gratuitamente, che cerca di sistemare alcune imprecisioni molto criticate dagli utenti e aggiunge alcune nuove funzionalità.
Nello specifico tornerà all’interno del sistema operativo il tanto richiesto tasto Start, che era scomparso nella prima versione di Windows 8 lasciando gli utenti increduli e impreparati.
Inoltre Windows 8.1 sarà integrato in modo più accurato con il motore di ricerca Bing, con Skype e con Skydrive e sarà in grado di stampare in 3D.
A lanciare la versione 8.1 è stato lo stesso Steve Ballmer, amministratore delegato del colosso di Redmond, in occasione della conferenza degli sviluppatori che si tiene a San Francisco.
martedì
Windows diventa il terzo sistema operativo mobile
Il sistema operativo di Redmond sorpassa BlackBerry piazzandosi dietro Apple e Android. Venduti 7 milioni di dispositivi, Microsoft ottiene una quota di mercato pari al 3,1 per cento.
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Windows Phone arriva sul terzo gradino del podio dei sistemi operativi mobile più diffusi al mondo, sorpassando il canadese BlackBerry. Il sistema operativo di Redmond si posiziona così fra i migliori nella classifica delle spedizioni globali stilata dagli analisti di IDC, con un totale di 7 milioni di dispositivi venduti e una quota di mercato pari al 3,1 per cento alla fine del primo trimestre di quest'anno. Per Microsoft, che da tempo sperava di poter superare Blackberry, è obbiettivamente una buona notizia, ma la crescita, per quanto interessante, non è ancora tale da far immaginare in tempi brevi la conquista di una fetta rilevante del mercato. Android regna incontrastato, con il 75 per cento degli smartphone distribuiti nel primo quarto (Google ha sottolineato che al mondo ci sono 900 milioni di device Android attivi), circa 162 milioni di macchine quasi il doppio di quelle distribuite nello stesso periodo un anno fa. Cresce di molto la distribuzione degli iPhone, 34.7 milioni, il migliori quattro mesi mai avuti da Apple, ma la quota di mercato, visti i numeri di Android, scende al 17.3 per cento. Quello tra i tre sistemi operativi principali è un confronto interessante perché chi riuscirà ad aggiudicarsi il monopolio avrà la possibilità di modellare gran parte del mondo in futuro. Sia Android, che iOS che Windows puntano verso l'integrazione di dispositivi diversi con un unico sistema operativo. Il vantaggio di Microsoft in questo terreno è ovvio, ma le difficoltà a trovare macchine adatte a far girare il nuovo Windows 8 non hanno reso la vita facile al nuovo sistema operativo. La partita fra i colossi del settore però, al momento, sembra ancora tutta da giocare, quindi non resta altro che osservare quali meraviglie avranno da offrire in futuro al pubblico e scegliere il proprio sistema operativo preferito.
giovedì
Windows dentro Linux: la Virtualizzazione con VirtualBox
di: Ermanno Ancona 23 Giugno 2011
Da qualche anno la virtualizzazione è diventata uno degli argomenti caldi del mondo IT. Le parole d'ordine sono: consolidare le infrastrutture, ridurre il consumo energetico, sfruttare le risorse hardware sotto utilizzate. L'idea di fondo, per i pochi che non lo sapessero, consiste nell'eseguire contemporaneamente più di un sistema operativo su un medesimo server fisico. È dunque necessario un sistema operativo di base, detto host, su cui venga installato ed eseguito un programma di virtualizzazione. Mediante tale software si potranno creare una o più Macchine Virtuali (VM) dotate di un sistema operativo ospite, guest, che può essere del tutto diverso dal sistema host. Le VM comunicano con l'hardware tramite il software di virtualizzazione e si comportano come se fossero normali programmi che possono essere lanciati o chiusi dal sistema ospitante.
In questo modo potremmo avere un host Linux o MacOSX su cui giri un guest Windows o viceversa. Ma anche un guest Linux su host Linux o Windows su Windows.
Esula dagli scopi di quest'articolo l'approfondimento degli aspetti tecnici relativi alla virtualizzazione, così come il confronto tra le diverse soluzioni disponibili, commerciali o libere che siano. Si vuole semplicemente fornire una soluzione pratica che sia semplice e a basso costo.
Immaginiamo di trovarci in questa situazione, per altro riscontrabile nella realtà: dopo molti sforzi abbiamo finalmente convinto il nostro cliente o capo ad installare un server Linux. Abbiamo impiegato un po' di ore di lavoro per integrarlo con i client di casa Microsoft e ci sentiamo soddisfatti. Ma ecco che salta fuori quel programma "insostituibile" disponibile solo per Windows e che neppure con wine riusciamo a far girare. Non sarebbe nemmeno necessario un sistema operativo server, ma ci basterebbe un semplice Windows XP o Seven. A questo punto, per trarci d'impaccio, possiamo ricorrere alla virtualizzazione, ma dobbiamo trovare una soluzione che minimizzi i tempi e soprattutto i costi.
Una possibile scelta può essere VirtualBox, ex prodotto Sun ora passato ad Oracle, come del resto il nostro database di riferimento MySQL. Il programma è disponibile gratuitamente e rilasciato sotto licenza GNU General Public License (GPL) versione 2, supporta vari sistemi operativi per cui l'esperienza maturata in un ambiente può essere sfruttata successivamente su altre piattaforme. I sistemi operativi host ufficialmente possono essere: Windows, MacOSX su hardware Intel, Linux e Solaris. Il sito dedicato al prodotto riporta informazioni dettagliate relative alle versioni ed eventuali possibili limitazioni. Il panorama, per quanto riguarda i sistemi guest, è ancora più ampio: Windows, Linux, MacOSX, OpenSolaris, FreeBSD, DOS e la lista sarebbe ancora lunga. Per l'elenco completo potete consultare la pagina dedicata.
Di seguito considereremo come sistema operativo host di riferimento Linux Fedora 14 a 64 bit, in lingua italiana, gestibile tramite interfaccia grafica con ambiente desktop Gnome. Il nostro obbiettivo sarà installare il software VirtualBox e quindi creare una macchina virtuale con sistema operativo guest Windows XP Pro, ma potrebbe benissimo essere un più moderno Windows 7 o Windows Server 2008.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Da qualche anno la virtualizzazione è diventata uno degli argomenti caldi del mondo IT. Le parole d'ordine sono: consolidare le infrastrutture, ridurre il consumo energetico, sfruttare le risorse hardware sotto utilizzate. L'idea di fondo, per i pochi che non lo sapessero, consiste nell'eseguire contemporaneamente più di un sistema operativo su un medesimo server fisico. È dunque necessario un sistema operativo di base, detto host, su cui venga installato ed eseguito un programma di virtualizzazione. Mediante tale software si potranno creare una o più Macchine Virtuali (VM) dotate di un sistema operativo ospite, guest, che può essere del tutto diverso dal sistema host. Le VM comunicano con l'hardware tramite il software di virtualizzazione e si comportano come se fossero normali programmi che possono essere lanciati o chiusi dal sistema ospitante.
In questo modo potremmo avere un host Linux o MacOSX su cui giri un guest Windows o viceversa. Ma anche un guest Linux su host Linux o Windows su Windows.
Esula dagli scopi di quest'articolo l'approfondimento degli aspetti tecnici relativi alla virtualizzazione, così come il confronto tra le diverse soluzioni disponibili, commerciali o libere che siano. Si vuole semplicemente fornire una soluzione pratica che sia semplice e a basso costo.
Immaginiamo di trovarci in questa situazione, per altro riscontrabile nella realtà: dopo molti sforzi abbiamo finalmente convinto il nostro cliente o capo ad installare un server Linux. Abbiamo impiegato un po' di ore di lavoro per integrarlo con i client di casa Microsoft e ci sentiamo soddisfatti. Ma ecco che salta fuori quel programma "insostituibile" disponibile solo per Windows e che neppure con wine riusciamo a far girare. Non sarebbe nemmeno necessario un sistema operativo server, ma ci basterebbe un semplice Windows XP o Seven. A questo punto, per trarci d'impaccio, possiamo ricorrere alla virtualizzazione, ma dobbiamo trovare una soluzione che minimizzi i tempi e soprattutto i costi.
Una possibile scelta può essere VirtualBox, ex prodotto Sun ora passato ad Oracle, come del resto il nostro database di riferimento MySQL. Il programma è disponibile gratuitamente e rilasciato sotto licenza GNU General Public License (GPL) versione 2, supporta vari sistemi operativi per cui l'esperienza maturata in un ambiente può essere sfruttata successivamente su altre piattaforme. I sistemi operativi host ufficialmente possono essere: Windows, MacOSX su hardware Intel, Linux e Solaris. Il sito dedicato al prodotto riporta informazioni dettagliate relative alle versioni ed eventuali possibili limitazioni. Il panorama, per quanto riguarda i sistemi guest, è ancora più ampio: Windows, Linux, MacOSX, OpenSolaris, FreeBSD, DOS e la lista sarebbe ancora lunga. Per l'elenco completo potete consultare la pagina dedicata.
Di seguito considereremo come sistema operativo host di riferimento Linux Fedora 14 a 64 bit, in lingua italiana, gestibile tramite interfaccia grafica con ambiente desktop Gnome. Il nostro obbiettivo sarà installare il software VirtualBox e quindi creare una macchina virtuale con sistema operativo guest Windows XP Pro, ma potrebbe benissimo essere un più moderno Windows 7 o Windows Server 2008.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
domenica
Microsoft Office 2010 campione di vendite nel primo anno di vita.
In occasione del primo compleanno di Microsoft Office 2010 l'azienda rilascia i dati di vendita.
di: Redazione GdoCity
Pubblicato il: 17/06/2011 nella categoria Analisi & Trend.
Microsoft Office 2010 si è diffuso cinque volte più velocemente rispetto alle precedenti versioni del software, ad annunciarlo è la stessa Microsoft.
I dati sono stati rilasciati dall'azienda in occasione del primo anniversario di Microsoft Office 2010.
La più recente versione di Office è stata lanciata un anno fa arricchito di molte funzioni per il social networking e collaborazioni on line, incluso Office Web Apps anche nella versione base di programmi Office.
Takeshi Numoto, il vicepresidente di Microsoft Office, in un blog-post fa sapere che quasi 50 milioni di persone nel mondo hanno adottato Office Web Apps, sorpassando forse Google Docs, il principale competitor in termini di quantità di utenti.
Quando office 2010 fu lanciato lo scorso anno, google ha suggerito agli utenti di tralasciare l'aggiornamento e di iniziare a usare Google Apps (che in futuro sarà a pagamento) per muoversi nel mondo della collaborazione on line.
Ma, come ha evidenziato Sharon Pian Chan del Seattle Times, secondo la più recente stima di Google il numero totale di utenti di Google Apps e di Google Docs si aggirava intorno ai 25 milioni utenti, la metà rispetto al numero di utenti attivi di Microsoft.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
di: Redazione GdoCity
Pubblicato il: 17/06/2011 nella categoria Analisi & Trend.
Microsoft Office 2010 si è diffuso cinque volte più velocemente rispetto alle precedenti versioni del software, ad annunciarlo è la stessa Microsoft.
I dati sono stati rilasciati dall'azienda in occasione del primo anniversario di Microsoft Office 2010.
La più recente versione di Office è stata lanciata un anno fa arricchito di molte funzioni per il social networking e collaborazioni on line, incluso Office Web Apps anche nella versione base di programmi Office.
Takeshi Numoto, il vicepresidente di Microsoft Office, in un blog-post fa sapere che quasi 50 milioni di persone nel mondo hanno adottato Office Web Apps, sorpassando forse Google Docs, il principale competitor in termini di quantità di utenti.
Quando office 2010 fu lanciato lo scorso anno, google ha suggerito agli utenti di tralasciare l'aggiornamento e di iniziare a usare Google Apps (che in futuro sarà a pagamento) per muoversi nel mondo della collaborazione on line.
Ma, come ha evidenziato Sharon Pian Chan del Seattle Times, secondo la più recente stima di Google il numero totale di utenti di Google Apps e di Google Docs si aggirava intorno ai 25 milioni utenti, la metà rispetto al numero di utenti attivi di Microsoft.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
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