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domenica 20 dicembre 2015

Una Testimonianza resa a Nicola Porro da un Grande Vittorio Sgarbi.


Un super Vittorio Sgarbi dal letto dell'ospedale di Modena ci regala Virus Rai questa sua testimonianza preziosa e sapida sui confini tra religione e scienza. Da vedere. In bocca al lupo a Vittorio
Posted by Nicola Porro on Sabato 19 dicembre 2015
www.studiostampa.com

giovedì 17 dicembre 2015

Un Sincero Augurio a Vittorio Sgarbi.

Dall'ospedale di Modena
Posted by Vittorio Sgarbi on Giovedì 17 dicembre 2015
www.studiostampa.com

sabato 22 febbraio 2014

Il Forlanini fa acqua Piove dal soffitto sui malati vegetativi.

L’unità riabilitativa d’eccellenza, inaugurata 3 anni fa, cade a pezzi.
Ci sono casi come Eluana Englaro. Ragazzi in coma dopo un incidente automobilistico, o pazienti con minima coscienza che comunicano grazie a un computer. Ma la struttura all’avanguardia che doveva fare scuola in Italia, inaugurata al Forlanini il 2 marzo 2011, alla presenza del presidente della Repubblica Napolitano, fa acqua. Letteralmente piove dal soffitto. «C’è una stanza simbolo che è già la terza volta che si bagna dal controsoffitto in diversi punti e dobbiamo correre via con i pazienti» dice Giacomo Giujusa, rappresentante dell’Associazione dei familiari dei malati ricoverati nell’Unità di cure residenziali intensive (Ucri), l’unico per malati in stato vegetativo e con minima coscienza realizzato in una struttura sanitaria pubblica e oltre a riabilitazione e assistenza garantisce prestazioni specialistiche e diagnostiche. Nell’unità è possibile effettuare la "videoterapia" con proiezione di filmati e immagini legati a momenti significativi della vita del paziente prima del coma (ogni posto letto è dotato di tv lcd con dispositivi multimediali), vi è una palestra per la riabilitazione neuromotoria e spazi dedicati ai familiari. Ma ci sono alcuni «però». Le stanze «scrostate» e che «fanno acqua» continua Giujusa. I promessi 30 posti sono ancora fermi ai «primi 10» letti. Funziona «tutto» ma «solo grazie alla buona volontà». «Abbiamo solo 2 figure bravissime ma senza contratto definitivo». E così i familiari di malati così gravi vivono nell’apprensione di perdere la dottoressa «Gabriella Pellegrino, specializzata in riabilitazione» e «la logopedista, Alessandra Matano, che fa lo svezzamento dalla tracheotomia». Servono «contratti stabili» e «un progetto di riabilitazione di anni». Oggi, i 3 medici che affiancano il primario, Remo Orsetti, «c’è anche il dottor Paolo Consoli» sono in servizio dalle 8 alle 20. «Se c’è un evento improvviso la notte - spiega Orsetti - ci sono i medici di guardia della terapia intensiva».
«Forse fin dall’inizio la struttura meno indicata per l’Ucri era proprio quella del Forlanini, meglio il San Camillo - dice Marco Lelli, segretario aziendale Nursind, il sindacato degli infermieri - Lo dimostra il fatto che le riparazioni hanno solo tamponato falle di una struttura costruita su "fondamenta d'argilla", quindi un grosso elogio a chi si prodiga in un’assistenza così particolare e delicata». Oggi sulla mancanza di risorse umane, Raffaele Piccari, delegato Nursind presenta le richieste alla direzione aziendale. 
«Gli stanziamenti per fare 30 posti letto sono contenuti nella delibera del gennaio 2013: un milione di euro vincolati ma nessun intervento effettuato dalla Regione» dice il consigliere regionale Fabrizio Santori. «Dopo la vergogna dei pronto soccorso della nostra Regione, con malati a terra su materassi e operatori medico-sanitari allo strenuo, tra l’altro già finito in Procura, la scarsa trasparenza nelle nomine a direttori Asl e degli ospedali, ecco la vergogna sui mancati interventi all’Ucri. E - conclude Santori con una domanda - dove sono finiti i 467mila euro per il Pronto Soccorso?».

di Grazia Maria Coletti - Fonte: IL TEMPO

www.studiostampa.com

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