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martedì

Che cosa porta l'uomo a negare i fatti storici o altre evidenze scientifiche?

Generale Dwight D. Eisenhower 

Quando arrivò con i suoi uomini nei campi di concentramento, non ebbe il minimo dubbio.
Ordinò che venissero scattate quante più fotografie possibili delle fosse comuni dove ossa, vestiti, corpi scheletrici decomposti erano ammucchiati come piramidi casuali.
Fotografie di tutte le gelide baracche che venivano usate come dormitori, fotografie di filo spinato, forni crematori, uniformi, berretti, torri di controllo, armi, strumenti di tortura.

Fotografie di sopravvissuti così vicini alla morte da poter parlare con loro e restituirle a chiunque le guardasse senza nemmeno dover aprire bocca. Senza parlare, senza parole.

Eisenhower chiese che tutti i residenti tedeschi delle città vicine fossero portati nei campi di concentramento per vedere la realtà degli eventi e che questi civili fossero costretti a seppellire i corpi dei morti.

E poi ha spiegato: 

"Che abbiano quanta più documentazione possibile – che si tratti di registrazioni di filmati, fotografie, testimonianze – perché verrà un giorno in cui un idiota si alzerà e dirà che niente di tutto questo è mai accaduto".

Perché un giorno verrà un idiota e dirà che tutto questo non è mai accaduto: 

ripetete, inquadrate e santificate questa frase.

Riassume il senso della storia. 


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sabato

Da una riflessione di Christian Azzolin in Veneto che integriamo con un ricordo di Giordano Bruno e pubblichiamo.

La comunità scientifica brancola nel buio, va a tentoni, questo governo pure, anzi peggio. Non sappiamo nulla con certezza di questa peste: da dove arriva, come si diffonde, quali sono le cure ... e la libertà di pensiero e di parola dovrebbe essere limitata in nome di una informazione istituzionale deficitaria? Non è ammesso alcun pensiero non conforme al nulla? La morte di Giordano Bruno nel 1600 non ci ha insegnato nulla? Lui visse e pensò come un uomo libero, perché ciò che denota l’uomo nella realtà è essenzialmente la libertà della ricerca, dell’indagine, la libertà di filosofare, non si piegò neanche dinanzi a un potere che giunse ad annientarlo fisicamente. Non abiurò, non cancellò la sua filosofia in cambio della vita. Bruno resta un’icona del pensiero libero, un martire il cui insegnamento di libertà fende i cieli e si riverbera nei secoli con forza, senza perdere efficacia e lucentezza. 
Ora invece siamo all'imposizione  del pensiero unico del mainstream; obiettivo, da sempre perseguito dal potentato economico finanziario, che si sta erigendo a sovrano assoluto, approfittando di questa ecatombe di dimensioni mondiali, sputando sui vivi facendosi scudo dei morti. Un atto ignobile che va contrastato con ogni mezzo. Stiamo dando tutti il nostro contributo per non diffondere il contagio, accettando la compressione della nostra libertà di circolazione. Ma la circolazione del libero pensiero non è fonte di contagio, anzi.
Dobbiamo tenere le menti sveglie e libere, perché quando sarà passata l’emergenza sanitaria, qualcuno dovrà rendere conto di questo olocausto. 

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