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venerdì 7 luglio 2017
mercoledì 5 luglio 2017
AGRARIO: GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI.
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sabato 1 luglio 2017
RIVA DESTRA: NON SIAMO UN PARTITO, ALLE ELEZIONI SOSTERREMO CHI RISPETTERÀ IL NOSTRO IUS SANGUINIS DI DESTRA.
Terminata oggi la riunione a Roma dello storico primo circolo di Alleanza Nazionale con votazione all'unanimità di un nuovo documento politico.
ROMA, 1 lug - "Alle prossime elezioni sosterremo chi rispetterà il nostro ius sanguinis di destra e chi ci porterà così a sognare una grande vittoria, capace di portare le nostre istanze al governo dell’Italia per cambiarla e innovarla finalmente nel profondo.
Riva Destra è nata nel 1993 come primo circolo di Alleanza Nazionale: non siamo mai stati e abbiamo scelto fino ad oggi di non essere un partito politico, rinunciando infatti a burocrazie interne e tesseramenti, perché Riva Destra è semmai una speranza, ossia quella di vedere sopravvivere i valori della destra sociale, dopo la deflagrazione di quella politica. Tutto ciò è bene spiegarlo a chiare note, soprattutto a qualche esponente di partito che si preoccupa erroneamente di avere poi ‘un partito nel partito’".
Lo comunica una nota dell'Ufficio Stampa di Riva Destra, "dopo l'approvazione di una mozione al termine della riunione che si è tenuta sabato 1 Luglio a Roma e che ha visto la partecipazione di delegazioni dalla Sicilia, dalla Puglia, dall'Emilia Romagna, dalla Sardegna, dalla Calabria, dalla Campania, oltre che da Roma"
"La nostra - si legge nella mozione - è infatti oggi una comunità politica, che si è ritrovata spontaneamente in tante regioni e province, anche su Facebook, dove la pagina ufficiale di Riva Destra conta oltre centomila persone che ci seguono e che viene letta mediamente da due ai tre milioni di profili a settimana; i nostri post raggiungono e vengono condivisi da decine di migliaia di persone (una media di 400.000 a settimana), con il risultato di avere un’ottima capacità di penetrazione con cifre che ci avvicinano ai principali partiti nazionali.
Siamo oramai, quindi - prosegue la mozione - un punto di riferimento per quei tanti che hanno subito una devastazione etica prima che partitica. Donne e uomini di destra, che si sono stretti l’uno con l’altro, in attesa di individuare una nuova casa comune, dove sia possibile affermare appunto il nostro ‘ius sanguinis’ di destra, e poter continuare le nostre battaglie a difesa dell’identità, della meritocrazia e della giustizia sociale.
In una fase di tramonto dell’apparato partitico - continua ancora la mozione - e di grande cambiamento della comunicazione politica, noi sosteniamo le persone, le loro battaglie nei partiti di appartenenza e la possibilità quindi di vedere una continuità ideale. Lo facciamo senza chiedere nulla in cambio con la militanza sia fisica che virtuale. Si, perché se scendiamo in piazza non siamo comunque pochi. Per la verità siamo molti se vediamo la capacità attuale di mobilitazione da parte dei partiti tradizionali, ridotta davvero all’osso. Ci riusciamo perché ci crediamo e perché siamo rimasti immuni a quel correntismo che abbiamo finanche combattuto.
Siamo per l’unità del centrodestra - prosegue ancora la mozione - anche se è pur vero che preferiremmo parlare di un grande blocco sociale e nazionale contrapposto alle sinistre, una santa alleanza tra patrioti e identitari contro mondialisti e marionette. Bisogna capire che il centrodestra così come lo abbiamo inteso per 20 anni non esiste più. Vanno registrati i nuovi equilibri tra Forza Italia e la Lega di Salvini, il ruolo di FdI, del Movimento Nazionale per la Sovranità e di altri schieramenti affini. Occorre concordare un programma e le alleanze. E soprattutto va individuato il metodo di scelta del leader e dei candidati: a tal fine le primarie, per noi, costituiscono la strada migliore.
Gli italiani - conclude la mozione - chiedono di essere tutelati dalle politiche discriminatorie, di cui stanno diventando vittime, a vantaggio degli stranieri e hanno bisogno soprattutto di lavoro, di un fisco equo, di un rapporto che non sia di strozzinaggio con le banche; insomma di quella crescita economica che le élite della sinistra di governo hanno finora riservato a pochi. Il problema non è solo l'immigrazione, anzi, rischiamo di relegare il dibattito solo a questa o alla legge elettorale, mentre i nostri figli sono senza casa e lavoro e non avranno mai una pensione".
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ROMA, 1 lug - "Alle prossime elezioni sosterremo chi rispetterà il nostro ius sanguinis di destra e chi ci porterà così a sognare una grande vittoria, capace di portare le nostre istanze al governo dell’Italia per cambiarla e innovarla finalmente nel profondo.
Riva Destra è nata nel 1993 come primo circolo di Alleanza Nazionale: non siamo mai stati e abbiamo scelto fino ad oggi di non essere un partito politico, rinunciando infatti a burocrazie interne e tesseramenti, perché Riva Destra è semmai una speranza, ossia quella di vedere sopravvivere i valori della destra sociale, dopo la deflagrazione di quella politica. Tutto ciò è bene spiegarlo a chiare note, soprattutto a qualche esponente di partito che si preoccupa erroneamente di avere poi ‘un partito nel partito’".
Lo comunica una nota dell'Ufficio Stampa di Riva Destra, "dopo l'approvazione di una mozione al termine della riunione che si è tenuta sabato 1 Luglio a Roma e che ha visto la partecipazione di delegazioni dalla Sicilia, dalla Puglia, dall'Emilia Romagna, dalla Sardegna, dalla Calabria, dalla Campania, oltre che da Roma"
"La nostra - si legge nella mozione - è infatti oggi una comunità politica, che si è ritrovata spontaneamente in tante regioni e province, anche su Facebook, dove la pagina ufficiale di Riva Destra conta oltre centomila persone che ci seguono e che viene letta mediamente da due ai tre milioni di profili a settimana; i nostri post raggiungono e vengono condivisi da decine di migliaia di persone (una media di 400.000 a settimana), con il risultato di avere un’ottima capacità di penetrazione con cifre che ci avvicinano ai principali partiti nazionali.
Siamo oramai, quindi - prosegue la mozione - un punto di riferimento per quei tanti che hanno subito una devastazione etica prima che partitica. Donne e uomini di destra, che si sono stretti l’uno con l’altro, in attesa di individuare una nuova casa comune, dove sia possibile affermare appunto il nostro ‘ius sanguinis’ di destra, e poter continuare le nostre battaglie a difesa dell’identità, della meritocrazia e della giustizia sociale.
In una fase di tramonto dell’apparato partitico - continua ancora la mozione - e di grande cambiamento della comunicazione politica, noi sosteniamo le persone, le loro battaglie nei partiti di appartenenza e la possibilità quindi di vedere una continuità ideale. Lo facciamo senza chiedere nulla in cambio con la militanza sia fisica che virtuale. Si, perché se scendiamo in piazza non siamo comunque pochi. Per la verità siamo molti se vediamo la capacità attuale di mobilitazione da parte dei partiti tradizionali, ridotta davvero all’osso. Ci riusciamo perché ci crediamo e perché siamo rimasti immuni a quel correntismo che abbiamo finanche combattuto.
Siamo per l’unità del centrodestra - prosegue ancora la mozione - anche se è pur vero che preferiremmo parlare di un grande blocco sociale e nazionale contrapposto alle sinistre, una santa alleanza tra patrioti e identitari contro mondialisti e marionette. Bisogna capire che il centrodestra così come lo abbiamo inteso per 20 anni non esiste più. Vanno registrati i nuovi equilibri tra Forza Italia e la Lega di Salvini, il ruolo di FdI, del Movimento Nazionale per la Sovranità e di altri schieramenti affini. Occorre concordare un programma e le alleanze. E soprattutto va individuato il metodo di scelta del leader e dei candidati: a tal fine le primarie, per noi, costituiscono la strada migliore.
Gli italiani - conclude la mozione - chiedono di essere tutelati dalle politiche discriminatorie, di cui stanno diventando vittime, a vantaggio degli stranieri e hanno bisogno soprattutto di lavoro, di un fisco equo, di un rapporto che non sia di strozzinaggio con le banche; insomma di quella crescita economica che le élite della sinistra di governo hanno finora riservato a pochi. Il problema non è solo l'immigrazione, anzi, rischiamo di relegare il dibattito solo a questa o alla legge elettorale, mentre i nostri figli sono senza casa e lavoro e non avranno mai una pensione".
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venerdì 30 giugno 2017
L'ADE Consulting è lieta di comunicarvi che sono state approvate le linee guida sul CREDITO DI IMPOSTA PER LE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO.
Obiettivo della misura è di incentivare, tramite una riduzione delle imposte, gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017-2020, coerenti con gli ambiti di intervento sotto indicati:
a. Lavori sperimentali o teorici svolti aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette;
b. Ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti;
c. Acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati;
d. Produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.
Sono escluse dalle attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.
Possono essere considerate diverse voci di spesa ammissibile tra le quali:
- Personale altamente qualificato (dottorato o laurea magistrale in discipline di ambito tecnico scientifico), che sia dipendente dell’impresa ovvero in rapporto di collaborazione, compresi gli esercenti arti e professioni, a condizione che svolga la propria attività di ricerca presso le strutture dell’impresa;
- Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, comunque con un costo unitario non inferiore a € 2.000,00 al netto dell' IVA;
- Spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca ed organismi equiparati, e con altre imprese comprese le start-up innovative;
- Competenze tecniche e privative industriali.
L'agevolazione prevede l'attribuzione di un Credito d’Imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.
Si tratta di un'importante opportunità per :
- Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano;
- Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano, che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo;
- Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano, che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.
Il referente aziendale per tale procedimento di accesso all'agevolazione è il dott. Andrea Dell'Era.
Per maggiori informazioni Vi invitiamo a contattarci.
e-Mail: info@studioservice.com
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a. Lavori sperimentali o teorici svolti aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette;
b. Ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti;
c. Acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati;
d. Produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.
Sono escluse dalle attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.
Possono essere considerate diverse voci di spesa ammissibile tra le quali:
- Personale altamente qualificato (dottorato o laurea magistrale in discipline di ambito tecnico scientifico), che sia dipendente dell’impresa ovvero in rapporto di collaborazione, compresi gli esercenti arti e professioni, a condizione che svolga la propria attività di ricerca presso le strutture dell’impresa;
- Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, comunque con un costo unitario non inferiore a € 2.000,00 al netto dell' IVA;
- Spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca ed organismi equiparati, e con altre imprese comprese le start-up innovative;
- Competenze tecniche e privative industriali.
L'agevolazione prevede l'attribuzione di un Credito d’Imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.
Si tratta di un'importante opportunità per :
- Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano;
- Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano, che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo;
- Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano, che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.
Il referente aziendale per tale procedimento di accesso all'agevolazione è il dott. Andrea Dell'Era.
Per maggiori informazioni Vi invitiamo a contattarci.
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martedì 27 giugno 2017
UN EVENTO DA NON PERDERE !
Mercoledì 28 potrete ammirare gli allestitori all'opera.
Giovedì 29 la grande inaugurazione !
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