02 Dic 2010
Nonostante leggi e regolamenti obblighino da tempo i call center a telefonare “in chiaro” ossia a permettere che la persona chiamata possa identificare la linea chiamante prima di rispondere, questo obbligo continua ad essere del tutto disatteso.
Oltre che una scorrettezza nei confronti della legge e dell’utente, questo comportamento è soprattutto miope e perdente per chi lo pratica. Infatti quando nel display del telefono di casa non compare il numero chiamante, le persone semplicemente non rispondono perché la probabilità che si tratti di telemarketing è del 99%.
Questo malcostume, tuttavia, dovrebbe presto cessare perché è stato finalmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 256 di novembre, il Regolamento attuativo del Registro delle opposizioni (DPR 7 settembre 2010 n. 178).
In particolare, i call center che accedono al Registro per svolgere attività di telemarketing hanno l’obbligo di presentare, insieme alla documentazione attestante l’identità dell’operatore e l’elenco degli abbonati che intendono contattare, la dichiarazione di attivazione del sistema di identificazione della linea chiamante.
Di Mattia Camellini
Responsabile Uffici Studi e Ricerche di Consodata spa (Gruppo Seat Pagine Gialle)
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