venerdì 11 settembre 2020

Rassegna Stampa: Aggiornamenti e News.

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domenica 6 settembre 2020

Tribunale Brevetti, Meloni: “Roma tagliata fuori da tutto”.

Tribunale Brevetti, Meloni: “Roma tagliata fuori da tutto”. La leader della destra ha affidato all’Ansa un duro colpo alla storia della candidatura di Milano a sede per il Tribunale dei Brevetti: “Anche Fratelli d’Italia ha sostenuto la candidatura di Milano ad ospitare il Tribunale europeo dei brevetti, però bisogna considerare l’equilibrio generale e capire in questo contesto qual è il ruolo di Roma, che rischia di essere la grande dimenticata. Lo dice in un’intervista in apertura di prima pagina al Messaggero Giorgia Meloni. La Capitale “è assente da ogni partita per colpa di un sindaco inadeguato al suo ruolo e che ha fatto piombare la città nell'immobilismo assoluto”, aggiunge. La Roma “governata dai Cinquestelle è paralizzata, non attrae investimenti e non ha alcuna visione di sviluppo. Il risultato è “che la nostra città è tagliata fuori da tutto, con la complicità del governo giallorosso”. E “da una parte il sindaco e il M5s stanno dimostrando di essere preoccupati “più delle loro sorti personali” mentre il segretario del Pd “è ben felice di assistere al tracollo grillino a Roma”, pensando ne venga “un vantaggio per il suo partito”. E’ “un’ignobile guerra tra bande” sulla pelle di Roma”. Il declino della Capitale “è inaccettabile, e non intendiamo più sopportarlo”, dice Meloni. I fondi europei, potrebbero essere un’occasione per progetti su Roma ma “non credo affatto che la Raggi e i Cinquestelle siano all'altezza di questa sfida””. Un intervento non contro Milano dunque, ma contro un’Amministrazione romana che appariva indifendibile da tutti fino al colpo di scena della ricandidatura di Virginia Raggi.

Fonte: Osservatore Capitolino

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giovedì 3 settembre 2020

Covid, una sostanza naturale lo uccide. La sensazionale scoperta del CNR

Uno studio internazionale indica che la quercetina -un composto di origine naturale- funziona da inibitore specifico del coronavirus Sars-CoV-2. 

In attesa dei vaccini –sempre che la comprovata possibilità di reinfettarsi li renda effettivamente efficienti– una speranza anti-Covid arriva dalla medicina, per di più attraverso un composto completamente naturale.

Uno studio internazionale al quale ha partecipato l’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche, il Cnr-Nanotec di Cosenza, indica che la quercetina – un composto di origine naturale – funziona da inibitore specifico del coronavirus Sars-CoV-2. La sostanza mostra infatti un’azione destabilizzante sulla 3CLpro, una delle proteine chiave per la replicazione del patogeno. Lo studio, supportato dalla Fundación hna spagnola, è pubblicato sull”International Journal of Biological Macromolecules’.

Insieme alla ricerca di un vaccino efficace, lo sviluppo di farmaci antivirali specifici per il coronavirus responsabile della Covid-19 è un altro grosso filone di studi che il mondo della scienza ha avviato per vincere il nemico pandemico. Il nuovo lavoro – condotto da Bruno Rizzuti del Cnr-Nanotec con un gruppo di ricercatori di Saragozza e Madrid – dimostra che la quercetina, bloccando l’attività enzimatica di 3CLpro, risulta “letale” per Sars-CoV-2.

QUI L'ARTICOLO COMPLETO !

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Un articolo uscito recentemente su Fortune spiega perché i clienti –sotto quell’aria un po’ spocchiosa e apparentemente superficiale di chi sembra ti stia vagamente snobbando– sono in realtà TERRORIZZATI dal metterti in mano le redini delle loro aziende.

La storia di un disastro da cui prendere spunto 

(per evitare che capiti altrettanto)


Attraverso la penna (o, per meglio dire, la tastiera) dei suoi inviati negli USA, Fortune svela il clamoroso disastro (con retrogusto di scandalo da far ingolosire le Iene) delle Cartelle Cliniche Elettroniche in America.

Ma come dicevo, non è rilevante che si parli di sanità digitale, perché questa “bad practice” ha origine da un approccio – e da una serie di consuetudini – che spesso troviamo anche in altri settori.

Faccio una breve sintesi dell’articolo:

Il governo americano stanzia miliardi di dollari per incentivare gli ospedali a dotarsi di una cartella clinica elettronica.

Le software house si gettano “a pesce” nel business, vendendo software quasi privi di personalizzazioni per passare velocemente al cliente successivo in una corsa sfrenata a chi fa più soldi.

Le integrazioni con i software di laboratorio e gestione dei farmaci vengono fatte alla benemeglio.

I software sono pieni di bug.

Buona parte dei medici utilizzatori si trovano spiazzati dalle funzionalità presenti nelle interfacce, il loro lavoro peggiora nettamente rispetto alla carta.

Le prescrizioni dei medici, a causa dei bug e delle integrazioni messe su con lo scotch, vengono fuori sbagliate; i pazienti ricevono cure inappropriate e alcuni di loro muoiono, o si ammalano più gravemente per mancanza di terapie appropriate.

Il marito di una vittima – che chiameremo Mario – intenta una causa contro l’ospedale e scopre che alla base degli errori vi è una gestione completamente fallata dei processi documentali e delle informazioni.

Viene fuori che gli ospedali hanno sottoscritto contratti che includevano accordi di riservatezza e rinuncia a qualunque rivalsa.

Gli ospedali devono patteggiare cifre folli con i pazienti che si accodano alla causa di Mario, perché sono impotenti, legati mani e piedi dalle evidenze delle prove schiaccianti e dalla totale deresponsabilizzazione dei fornitori.

Persino la figlia del vicepresidente degli Stati Uniti diventa vittima di questa situazione, che diventa di dominio pubblico.

Fine

Ora:

Ecco perché siamo così ossessivi quando parliamo di mettere i processi prima del software e di essere costantemente affiancato da una terza parte che ne CERTIFICHI la costante adesione alle normative, mettendo al sicuro l’azienda da qualsiasi causa basata su non conformità documentali, mancanza di firme, conservazione e archiviazione non a norma, ecc. 

TeleArcOtt

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