sabato 25 dicembre 2010

Comunicati Stampa: Un sincero Augurio di Buone Feste

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Comunicati Stampa: Amore, Odio, Rispetto !

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Giustizia: troppo lenta, Strasburgo condanna l'Italia

ANSA.it - Cronaca - News -

Corte chiede fondo per legge Pinto, rimborsi entro sei mesi.
L'Italia e' stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per i ritardi nel risarcimento di 475 cittadini che hanno subito una giustizia troppo lenta, denunciando cosi' ancora una volta l'inefficacia della legge Pinto, che nel 2001 ha introdotto l'equa riparazione per le vittime di processi lumaca. La Corte ha accusato l'Italia di mettere ''in pericolo l'efficacia dell'intero sistema di protezione dei diritti dell'uomo, ingolfandolo con ricorsi ripetitivi'' e l'ha invitata a istituire un fondo speciale che consenta di pagare gli indennizzi entro sei mesi dalla sentenza. Per la prima volta, la Corte ha quindi indicato le misure che l'Italia deve prendere per risolvere la questione dei ritardi nei pagamenti degli indennizzi, che costringono migliaia di cittadini italiani a ricorrere a Strasburgo.
Secondo i giudici, quello dei ritardi nei pagamenti degli indennizzi e' un problema ''su grande scala'', come dimostrano non solo gli oltre 3900 ricorsi ad oggi pendenti a Strasburgo, ma anche i dati relativi all'anno giudiziario 2009, da cui emerge che a fine 2008 l'Italia doveva ancora pagare circa 36 milioni di euro in indennizzi per la legge Pinto. La sentenza emessa oggi riguarda 475 cittadini italiani provenienti da tutte le regioni, rappresentati dall'avvocato Alfonso Luigi Marra di Napoli, che dopo aver ottenuto dalle Corti d'Appello un indennizzo per la durata eccessiva del processo che li vedeva coinvolti, hanno atteso tra i 9 mesi e i 4 anni per ottenere le somme che gli erano dovute: da 200 a quasi 14mila euro. I giudici di Strasburgo hanno stabilito che il governo italiano dovra' versare a ciascun ricorrente 200 euro, in tutto 95mila euro.
Questa decisione non e' stata condivisa da due dei giudici che componevano la Camera di Consiglio, che hanno ritenuto l'importo troppo modesto. Secondo calcoli basati sulla equa riparazione finora accordata dalla Corte (tra i 300 e i 400 euro per ogni mese di ritardo nel pagamento degli indennizzi dovuti per la legge Pinto), l'Italia potrebbe risparmiare fino a un milione e mezzo di euro. Il Governo Italiano aveva pero' chiesto di far dichiarare questi ricorsi irricevibili, affermando che i ricorrenti non hanno subito un danno rilevante. La Corte ha invece rigettato questa argomentazione sostenendo che visto l'ammontare delle somme dovute come indennizzo e quello del ritardo nel pagamento non si puo' sostenere che i ricorrenti non abbiano subito alcun danno. Inoltre i giudici hanno sottolineato che chiedere a un cittadino di ricorrere nuovamente alla procedura Pinto equivale a ''ingabbiarlo in un circolo vizioso''.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

venerdì 24 dicembre 2010

giovedì 23 dicembre 2010

Attentato all'Ambasciata Svizzera a Roma

BOMBE SOTTO L’ALBERO - UN PACCO ESPLOSIVO FA UN FERITO GRAVE ALL’AMBASCIATA SVIZZERA A ROMA - L’IMPIEGATO RISCHIA L’AMPUTAZIONE DELLE MANI - CARABINIERI SUL POSTO…
(Ansa) - Un pacco esplosivo recapitato presso l'ambasciata svizzera a Roma ha provocato il ferimento di un addetto della sede diplomatica. Sul posto i carabinieri. L'uomo, ferito gravemente, è stato trasportato in ospedale da personale del 118.
Ambasciata svizzera a Roma.
Secondo i primi accertamenti l'addetto alla sede diplomatica svizzera sarebbe stato investito dall'esplosione subito dopo avere aperto il pacco. L'impiegato é stato portato in codice rosso all'ospedale Umberto I ed è gravemente ferito ad entrambe le mani. Alla sede dell'ambasciata, in via Barnaba Oriani ai Parioli, sono arrivati i carabineri per effettuare i rilievi.

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La Vendemmia 2010 - Dati Definitivi


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