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venerdì 2 settembre 2011

Le truffe di Enel Energia. Procura indaga, ma il fenomeno dilaga.

Comunicato di Vincenzo Donvito 26 agosto 2011 18:17
La Procura della Repubblica di Firenze ha aperto un indagine per truffa e falso nei confronti di un promotore di Enel Energia che, all'insaputa dei malcapitati, firmava i contratti di quelli a cui si era rivolto per proporgli un servizio in alternativa all'altra Enel, quella del mercato protetto che tutti conosciamo.
E' solo una piccola mosca che gravita sulla cloaca dei servizi commerciali di questo gestore di luce e gas. Il nostro servizio di consulenza e informazione e' sommerso da segnalazioni del genere e a tutti consigliamo:
- raccomandata A/R di diffida per disconoscere il contratto, chiedendone copia dello stesso per la verifica della falsita' della firma;
- denuncia all'Autorita' per l'energia e il Gas;
- esposto in Procura della Repubblica;
- rimborso danni.
Ma occorre che facciano attenzione anche coloro che, scelto magari il servizio elettrico del mercato libero, si ritrovano, senza averlo richiesto, un contratto anche per il servizio del gas: la modulistica di Enel energia comprende entrambe le opzioni e mettere qualche crocetta in piu', per promotori disonesti, e' molto facile.. diversi i casi che abbiamo smascherato dopo aver dimostrato che la grafia della crocetta sull'opzione gas era diversa da quella della crocetta sulla luce.
La situazione, a nostro avviso e' tragica, proprio perche' parte da un fatto anomalo per chi dice di essere in un mercato libero: Enel mercato protetto, la stessa Enel che e' proprietaria anche delle reti di distribuzione, decide di essere anche sul mercato libero con l'aggiunta del gas, e come decide di presentarsi? Col nome di Enel, ovviamente.... chiaro il giochetto, no?
Quanto accaduto, ed oggi posto sotto indagine da parte della Procura, e' la logica conseguenza di questa anomalia del mercato italiano della liberalizzazione dell'energia.
Noi non crediamo ai buoni propositi di Enel Energia che, in casi del genere, si scusa e fa mostra di mettere alla gogna i propri promotori. Troppi episodi del genere sono accaduti e continuano ad accadere. Forse ci crederemo solo se chi bussera' alla nostra porta per proporci un nuovo contratto energetico non dira': buongiorno sono dell'Enel.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

mercoledì 30 marzo 2011

Importante Azione dell'ADUC

ADUC - Abbiamo inviato una segnalazione a Bankitalia e al Dipartimento Tesoro del Ministero dell'Economia in merito all'apertura di credito in conto corrente. Alcune importanti banche prevedono che quando si sconfini rispetto ad un credito concesso, questo sconfinamento non solo (come sarebbe giusto) venga gravato di interessi piu' alti rispetto a quelli concordati per il credito, ma che tutto lo scoperto di credito sia gravato di questi interessi maggiori rispetto a quelli concordati. Un metodo diffuso e furbesco che compromette la stabilita' di chi, dovendo gia' ricorrere ad un credito per difficolta' nella gestione dei propri affari, viene penalizzato due volte (per l’extra fido e per il fido). Applicare la maggiorazione di tasso nell’ambito del fido è una contraddizione in termini. Fino a tale limite il correntista ha tutto il diritto di vedersi applicate le condizioni contrattuali più favorevoli perché soltanto a quel punto ha inizio il suo utilizzo scorretto. Una situazione che appare piu' chiara se si pensa che uno sconfinamento estremamente modesto - al limite un solo centesimo - finisce per generare interessi, a debito del correntista, molto maggiori del capitale eccedente. QUI TUTTO IL DOCUMENTO !

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

martedì 23 marzo 2010

Truffe on line: Registro italiano in Internet.

Già nel 2007 era stata segnalata questa notizia a proposito del Registro italiano in Internet. Dietro questo nome altisonante si nasconde una società tedesca, la Deutscher Addressdienst GmbH, che, attraverso lettere ingannevoli, chiede compensi cospicui per inserire i siti Internet delle società nel loro catalogo on line. Se malauguratamente è stato firmato il contratto, dovete sapere che la legge è dalla vostra parte. Innanzitutto nella lettera che avete firmato, in quanto fattura intracomunitaria, deve essere indicata sia la partita IVA del venditore che dell'acquirente.
Inoltre, l'Agcm, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, si è già pronunciata contro la Deutscher Addressdienst GmbH affermando che il messaggio della lettera è "idoneo ad indurre in errore i consumatori, in ordine allo scopo promozionale da esso perseguito ed alle condizioni economiche dell'offerta. Il messaggio, infatti, non indicava con sufficiente chiarezza che la semplice sottoscrizione del modulo per l'inserimento della propria attività commerciale nella guida pubblicizzata non è gratuito, ma comporta il pagamento di un corrispettivo e, pertanto, l'Autorità ne ha vietato l'ulteriore diffusione". Purtroppo, la Deutscher Addressdienst GmbH è sorda a questi provvedimenti, ed ha continuato ben oltre il 2005, anno del provvedimento dell'Agcm, a spedire queste lettere sia in Italia che in altri Paesi.

Per segnalazioni: http://www.agcm.it/

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