“Non possiamo uscire di casa con caffè e vaccino”
- Roma, 28/09/2021.
Ringraziamo il professor Francesco Vaia, direttore sanitario dell’ospedale Spallanzani di Roma, che domenica 26 settembre durante la trasmissione della Rai condotta da Mara Venier si è dimostrato un vero uomo di scienza che guarda con coscienza senza ideologie al benessere della comunità.
Le sue parole sono state una luce, sentirgli dire che ad oggi non c’è l’urgenza e l’esigenza di vaccinare i bambini, che il problema non sono loro e che ci dobbiamo concentrare anche sui nodi strutturali dei trasporti, sulla scuola e sui test salivari così come sulle terapie come i monoclonali, ci ha ridato fiducia nella scienza.
Lui è sicuramente a favore dei vaccini ma il suo livello di confronto è democratico e rispettoso, parla di efficienza, efficacia, rapporto costi e benefici senza sembrare come molti oramai in Tv dei fanatici agenti di commercio delle case farmaceutiche.
Era da tempo che non si sentiva parlare di buon senso ed equilibrio nella valutazione dei vaccini soprattutto riguardo ai minori infatti ha sottolineato quanto sia dannoso trasmettere la percezione di una dittatura sanitaria quando oltretutto il green pass è uno strumento politico e non sanitario.
Infatti non è più concepibile con i dati di oggi utilizzare lo strumento della quarantena nella sua versione più ampia, altrimenti cadrebbero tutti i presupposti dell’azione dei vaccini, infatti lui stesso invita ad un maggiore utilizzo dell’uso dei tamponi salivari come strumento più funzionale.
Non si dovrà arrivare all’obbligatorietà, non si potrà pensare di uscire con caffè e vaccino, anche il green pass presto non avrà più senso di esistere, perché ormai si è compreso che il vaccino è funzionale in alcuni casi ma non è la pozione magica. Non ci deve essere una spinta solo sul vaccino, bisogna che ci siano le risposte di sistema, bisogna rimuovere a monte le cause di contagio lavorando nella socialità e nelle strutture.
L’ andamento è molto positivo dobbiamo smetterla di avere una comunicazione deprimente, la mente ha una rilevanza enorme sullo stato di salute di ogni persona.
Come dice testualmente il professore “La fase è calante non ci sono nuovi ingressi. Solo con i vaccini non ne usciremo fuori.” “Prima o poi dovremo mettere mano ai nodi strutturali, il mondo dei trasporti e le scuole pollaio, gli impianti di condizionamento devono essere messi a norma.” “Abbiamo da tempo messo in campo gli anticorpi monoclonali che funzionano benissimo questi di seconda generazione, non vengono fatti in via endovenosa ma intramuscolo ed anche a casa senza personale medico basta un infermiere. Stiamo cercando di capire se possono essere una risposta per i fragili che non rispondono nemmeno alla seconda dose di vaccino.”
Dobbiamo tornare ad una nuova normalità che sia più efficiente e finalmente più operativa e veloce perché le mancanze della politica passata hanno inciso drammaticamente sulla nostra vita di oggi determinando una pandemia che sicuramente poteva essere evitata con una gestione più sana e responsabile della società nei sui nodi principali che da tempo creavano un mal vivere a cui ci stavamo dannosamente abituando.