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lunedì 31 ottobre 2022

Normativa Italiana che, da anni, viene infranta.


Diritti e doveri dello straniero relativi all'ingresso e soggiorno 
di breve durata in territorio Schengen (fino a 90 giorni)

Parte Generale

Ai sensi dell’art. 2, comma 6 e 9, art. 4 e 5 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), ai sensi dell’articolo 5 comma 8-bis del DPR 394 del 1999 e ai sensi dell’articolo 47 comma 1 lettera i) del Regolamento CE n. 810/2009 (Codice dei Visti), si comunica quanto segue.

Il visto d’ingresso di corto soggiorno è un’autorizzazione rilasciata da uno Stato membro, necessaria ai fini del transito o di un soggiorno previsto nel territorio degli Stati Schengen, la cui durata non sia superiore a 90 giorni su un periodo di 180 giorni dalla data di primo ingresso, il visto rilasciato può essere:

  • VSU “Visto Schengen Uniforme” (tipo C), ovvero valido per entrare e circolare liberamente nel territorio di tutti i Paesi che applicano integralmente l’Acquis di Schengen (*).

  • VTL “Visto a Territorialità Limitata” (tipo C), ovvero valido ESCLUSIVAMENTE per il territorio dello Stato di rilascio o eccezionalmente per il territorio di più Stati membri, ma non per tutti.

  • VTA “Visto di Transito Aeroportuale” (tipo A), ovvero valido esclusivamente per il transito nelle zone internazionali di transito di uno o più aeroporti degli Stati membri.

  • Il possesso di un VSU o di un VTL non conferisce un diritto automatico di ingresso. Al momento dell’ingresso nel territorio Schengen, anche se in possesso di un visto, le Autorità di frontiera possono richiedere nuovamente la dimostrazione dei requisiti previsti per l’ottenimento del visto stesso. Inoltre, la polizia di frontiera è titolata a precludere l’ingresso in Territorio Schengen, anche se in possesso di un regolare visto, qualora non riscontri o non ritiene assolte le condizioni ed i requisiti di ammissione nel territorio Schengen stabilite dall’art. 5 del Codice Frontiere Schengen (Reg. CE 562/2006).

  • Ad eccezione dei visti d’ingresso riconducibili ad attività retribuita e remunerata, con la Direttiva del Ministero dell’Interno del 01.03.2000 sono stabiliti i criteri di definizione dei mezzi economici richiesti e sono quantificati i mezzi di sussistenza da dimostrare, nell'ambito delle condizioni per l'ingresso nel territorio italiano e per il rilascio del visto. La tabella è esposta al pubblico nei locali dell’Ambasciata/Consolato o consultabile al seguente link (vedi tabella).

  • Il cittadino straniero entro 8 (otto) giorni lavorativi, dall’ingresso in Italia, deve adempiere agli obblighi derivanti dalle norme relative al soggiorno sul territorio dello Stato, avanzando istanza di richiesta di Permesso di Soggiorno oppure dichiarando la propria presenza nei modi indicati nel link della rispettiva tipologia di visto di cui si è in possesso.

  • Importante: Il provvedimento di espulsione amministrativa può essere adottato nei confronti dello straniero che è entrato nel territorio dello Stato sottraendosi ai controlli delle frontiere, ovvero senza avere richiesto il permesso di soggiorno o, nei casi previsti, non aver dichiarato la propria presenza nei termini prescritti (salvo che il ritardo sia dipeso da forza maggiore). L’espulsione può essere altresì adottata nei confronti dello straniero che pur avendo regolarmente dichiarato la propria presenza, si trattenga nel territorio dello Stato oltre il periodo consentito.

  • Sui siti istituzionali del Ministero dell’Interno, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Polizia di Stato, sul Portale Immigrazione e delle Poste Italiane, possono essere consultate maggiori dettagliate informazioni correlate alle norme e disciplina sull’immigrazione, attinenti ai visti di ingresso, ai permessi di soggiorno e alle dichiarazioni di presenza. Come anche, la lista degli Uffici Postali (Sportello Amico), dei Patronati ed i Comuni abilitati (vedi voce "Ricerca strutture") alla compilazione dei kit per l’inoltro della richiesta di permesso di soggiorno, compresi gli indirizzi delle Questure di competenza, che possono essere consultati anche qui.

  • Si avvisa che le procedure di cui sopra, sono riferite alle norme e procedure attinenti il regolare soggiorno in territorio italiano. Il cittadino straniero, benché in possesso di un visto Schengen uniforme (VSU), o di un visto a territorialità limitata (VTL valido per più Stati), se nel periodo di validità del visto, esercita il diritto di libera circolazione e soggiorno negli Stati membri autorizzati, è tenuto ad informarsi presso le Autorità dell’altro Stato membro presso cui si reca, sulle procedure da seguire relativamente alla dichiarazione della propria presenza e al rispetto delle norme relative al soggiorno nel territorio di quello Stato.

  • Sul sito dell’Unione Europea possono essere consultati altresì, in diverse lingue, i Regolamenti europei pubblici in materia di ingresso nel territorio Schengen e di libera circolazione, tra questi il Regolamento CE 810/2009 (Codice dei Visti) e Regolamento CE 562/2006 (Codice Frontiere Schengen).

  • Ogni ulteriore informazione non espressamente contemplata nel presente avviso o nei siti istituzionali sopra citati, potrà essere richiesta, sul territorio nazionale direttamente al Ministero dell’Interno o alle questure dipendenti per territorio, competenti per l’Italia in materia migratoria e di soggiorno.

(*) I Paesi che applicano integralmente l’Acquis Schengen sono : Italia, Austria, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria. 

Diritti e doveri dello straniero relativi all'ingresso e soggiorno di lunga durata (oltre i 90 giorni)

Parte Generale

Ai sensi della normativa italiana in tema di comunicazione, ingresso e soggiorno 

dello straniero nel territorio nazionale, di cui all’art. 2, comma 6 e 9, art. 4 e 5 

del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 

(Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione 

e norme sulla condizione dello straniero), ai sensi dell’articolo 5 comma 8-bis 

del DPR 394 del 1999 , e, ai fini dell’ingresso e circolazione nell’area Schengen, 

ai sensi dell’art.47 comma 1 lettera i) del Regolamento CE n. 810/2009 

(Codice dei Visti) si comunica quanto segue.

Il visto d’ingresso di lunga durata (o lungo soggiorno) è un’autorizzazione 

rilasciata e necessaria ai fini di un soggiorno previsto nel territorio dello Stato 

di rilascio la cui durata sia superiore a 90 giorni. Tutti i cittadini non comunitari 

che intendono soggiornare per qualsiasi motivo sul territorio di uno Stato 

appartenente all’Unione Europea devono essere muniti di un visto nazionale 

d’ingresso di lunga durata, che può avere una durata da 91 a 365 giorni.

Il possesso di un visto di lunga durata, prevede e comporta quanto segue:

  • VN “Visto Nazionale” (tipo D), è un visto di lunga durata (o lungo soggiorno) 

rilasciato da uno degli Stati membri in conformità della propria legislazione 
interna o di quella dell’Unione, ed è valido per un soggiorno di oltre 90 giorni 
nel territorio dello Stato che lo ha rilasciato.

  • L’ Autorità di polizia è titolata a precludere l’ingresso dello straniero 

nel Territorio dello Stato, anche se in possesso di un regolare visto, qualora 
non riscontri le condizioni d’ingresso ed i requisiti di ammissione nel territorio 
dello Stato stabilite dell’art. 5 del Regolamento CE 562/2006 
(Codice Frontiere Schengen) relativo al regime di attraversamento delle frontiere, 
la cui competenza spetta alle Autorità di polizia preposte.

  • Ad eccezione degli ingressi per soggiorni nazionali riconducibili ad attività 

retribuita e remunerata o di quelli che hanno un’autonoma disciplina di 
riferimento relativa ai mezzi economici richiesti, con la Direttiva del Ministero 
dell’Interno del 01.03.2000 sono stabiliti i criteri di definizione dei mezzi 
economici richiesti e sono quantificati i mezzi di sussistenza da dimostrare, 
nell'ambito delle condizioni per l'ingresso nel territorio italiano e per il rilascio 
del visto. La tabella è esposta al pubblico nei locali dell’Ambasciata/Consolato 
o consultabile al seguente link (vedi tabella).

  • Il cittadino straniero entro 8 (otto) giorni lavorativi, dall’ingresso in Italia 

per un soggiorno di lunga durata, deve adempiere agli obblighi derivanti dalle 
norme relative al soggiorno sul territorio dello Stato, avanzando istanza 
di richiesta di Permesso di Soggiorno nei modi indicati in questa pagina web 
cliccando il link di seguito relativamente alla finalità di soggiorno indicata 
nella rispettiva tipologia di visto di cui si è in possesso.

  • In virtù del regolamento UE 265/2010, al visto nazionale di lunga durata 

    Il visto nazionale per soggiorni di lunga durata ha quindi la stessa efficacia 

del permesso di soggiorno per quanto riguarda la libertà di circolazione del 
titolare del visto nello spazio Schengen. Di conseguenza, il titolare di un visto 
nazionale per soggiorni di lunga durata rilasciato da uno Stato membro è 
autorizzato a circolare e soggiornare in altri Stati membri per 90 giorni ogni 180 
giorni, nel periodo di validità del visto, alle stesse condizioni del titolare di 
permesso di soggiorno, sempreché sono ritenute soddisfatte le condizioni 
d’ingresso (Codice Frontiere Schengen).
(o lungo soggiorno) è esteso il principio dell’equipollenza tra permesso 
di soggiorno e visto per soggiorni di breve durata rilasciato dagli Stati membri 
che applicano integralmente l’Acquisis di Schengen (*).

  • Si avvisa che il cittadino straniero, benché in possesso di un visto nazionale 

di lunga durata (o lungo soggiorno, VN-tipo D), se esercita il diritto di libera 
circolazione e soggiorno in altri Stati membri per 90 giorni ogni 180 giorni, 
nel periodo di validità del visto o del permesso di soggiorno, in applicazione 
del principio di cui al predetto regolamento UE 265/2010, è tenuto ad informarsi 
presso le Autorità dell’altro Stato membro presso cui si reca, sulle procedure da 
seguire relativamente alla dichiarazione della propria presenza e al rispetto 
delle norme relative al soggiorno di breve durata nel territorio di quello Stato.

lingue, i Regolamenti europei pubblici in materia di ingresso nel territorio 
Schengen e di libera circolazione attinente i brevi soggiorni, tra questi 
il Regolamento CE 562/2006 (Codice Frontiere Schengen). 
possono essere consultate maggiori dettagliate informazioni correlate 
alle norme, procedure e disciplina sull’immigrazione, attinenti ai visti 
di ingresso e ai permessi di soggiorno.

  • Ogni ulteriore informazione non espressamente contemplata nel presente 

avviso o nei siti istituzionali sopra citati, potrà essere richiesta, sul territorio 
nazionale direttamente al Ministero dell’Interno o alle questure dipendenti 
per territorio, competenti per l’Italia in materia migratoria e di soggiorno.

  • Importante: Ai sensi della normativa italiana, un provvedimento 

di espulsione può essere adottato nei confronti dello straniero che è entrato 
nel territorio dello Stato sottraendosi ai controlli di frontiera o si è trattenuto 
nel territorio dello Stato in assenza delle previste comunicazioni, o senza avere 
richiesto il permesso di soggiorno nel termine prescritto (salvo che il ritardo sia 
dipeso da forza maggiore), ovvero quando il permesso di soggiorno è stato 
revocato o annullato o rifiutato, oppure è scaduto da più di sessanta giorni 
e non ne è stato chiesto il rinnovo.

(*) I Paesi che applicano integralmente l’Acquisis Schengen sono : 

Italia, Austria, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, 

Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, 

Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, 

Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.



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sabato 5 settembre 2015

Ennesima ingiustizia in Guinea per gli Italiani !

In una intervista apparsa da poco su “Ristretti Orizzonti” a firma di Andrea Spinelli restiamo sconvolti dalla barbarie in atto in Guinea nei confronti di cittadini Italiani, con la ormai cronica latitanza delle istituzioni. Vi anticipiamo un inizio della stessa: 
Fabio e Filippo Galassi
“La TV di Stato della Guinea Equatoriale trasmette un video con una breve intervista a uno dei due italiani arrestati il 21 marzo scorso: "È tutta una montatura".
Fabio e Filippo Galassi, padre e figlio, sono stati arrestati a Bata, in Guinea Equatoriale, lo scorso 21 marzo: da quel giorno si trovano agli arresti, il primo nell'inferno di Bata Central, il carcere pubblico gestito dai militari al soldo di Teodorin Nguema ("il principe", vicepresidente ed "erede al trono" del padre Teodoro, presidente dal 1979), ed il secondo ai domiciliari, dopo qualche giorno in cella.
Dal 21 marzo 2015 i due attendono ancora di vedersi formalizzare le accuse da parte della magistratura nguemista, nonostante il pretesto usato al momento dell'arresto: i due avrebbero tentato la fuga dalla Guinea con due trolley pieni di soldi della società nella quale lavoravano, la General Work. Al momento dell'arresto la polizia non ha trovato soldi nelle valigie dei due, che sono accusati da alcuni sedicenti dipendenti della società, che li avrebbero avvistati la mattina del 21 marzo nel tentativo di fuga”. 
Qui trovate l’intervista ! 
Ma andiamo con ordine e tentiamo un riepilogo insieme a Carla Strippoli mamma di Filippo uno degli Italiani trattenuti in Guinea (il papà è Fabio):  
- Fabio Massimiliano Galassi all'inizio del 2010 si trova in Italia in  cassa integrazione, è un informatico. 
Conosce una persona che gli consiglia di andare in Guinea Equatoriale a lavorare per il Governo guineano che ha necessità di un bravo informatico, Fabio si convince e parte. 
In Guinea conosce Annamaria Moro da poco vedova di Igor Celotti proprietaria della General Work soc. edile. Fabio inizia a lavorare per questa società che fa lavori di edilizia pubblica. Fabio vede molti sbocchi e convince anche nostro figlio Filippo appena diplomato a raggiungerlo. 
Filippo parte nel dicembre 2010. 
- Per 4 anni non ci sono stati problemi. 
Nel 2014 il governo guineano ha cominciato a non pagare i lavori per cui la soc. si è trovata in difficoltà anche nel pagare gli stipendi. 
- A gennaio 2015 Fabio e Annamaria Moro vengono in Italia, 
- Fabio torna in Guinea ma Annamaria con una scusa rimane in Italia.
- Il 21/3 Fabio e Filippo vengono arrestati perché secondo loro Fabio e Filippo stavano scappando. Trovano in casa di Fabio delle valigie forse, pensano piene di soldi, invece solo piene di cose personali, Filippo quella mattina stava a casa sua dove viveva con un suo caro amico Daniel Candio. 
- Il 25/3 Filippo viene rilasciato ma viene privato del passaporto. 
- il 24/6 Fabio si trova in tribunale per una deposizione e chiede di andare a casa a prendere dei documenti per lui importanti per dimostrare la sua innocenza. Il giudice acconsente, Fabio va a casa con 2 militari e chiede a Daniel di andare con lui per tenere i cani. Per entrare in casa devono passare dalla finestra al quel punto viene incolpato di entrare in una casa sotto sequestro. Stranamente, quando Fabio stava scavalcando la finestra (consigliato dai militari) era presente uno sconosciuto che ha filmato e pubblicato l'azione. Lecito supporre una studiata programmazione. Viene arrestato Daniel e i militari vanno ad arrestare Filippo che era a casa sua. 
- Al papà di Daniel, anche lui in General Work, gli viene tolto il passaporto. Dal quel momento è iniziato il calvario di Filippo e Daniel che si è andato ad aggiungere a quello di Fabio. 
Non possiamo che, insieme a Carla Strippoli e a Patrizia Galassi (sorella di Fabio), impegnarci con tutte le nostre forze anche per attivare al meglio la “Farnesina” e giungere al più presto ad una felice soluzione di questa ennesima orribile vicenda.  
                                                                    Riva Destra
P.S.
La vicenda si va ad aggiungere a quella di altri connazionali nelle medesime condizione, si veda quella di Roberto Berardi detenuto per oltre due anni. 
Qui trovate l'articolo su Il Giornale !

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