martedì 8 novembre 2022

In Difesa delle Grandi Aziende Italiane, spesso denigrate con Stupidità e/o Malafede. Proseguiamo con una selezione di Aziende Storiche.

“In pratica e in tutto il mondo, le aziende nascono da una famiglia e, ovviamente, poi,  si tratta di vedere quanto  possono durare”. Con questa frase, o forse una profezia, il grande avvocato Gianni Agnelli ha riassunto la storia della sua azienda, sicuramente il simbolo italiano dell’era industriale e una delle fabbriche di automobili piú prestigiose al mondo con le sue quasi 400 ditte parallele.

Secondo calcoli di economisti di spicco,  su 100 aziende solo il 30% sopravvive ai primi 5 anni di vita. Esistono peró molte aziende, familiari e non, che sono riuscite a resistere per centinaia d'anni e la FIAT ne è un esempio.

Nasceva a Torino l'11 luglio del 1899 e da allora è un marchio automobilistico simbolo del Made in Italy che, a sua volta, fa parte del gruppo industriale Fiat Chrysler Automobiles.

Anche se la nostra FIAT ha una storia che attraversa praticamente 3 secoli, l'azienda di Torino non fa parte delle 50 aziende più antiche del mondo ancora in attività. In questa graduatoria, troviamo imprese nate, per esempio, nell’ottavo secolo D.C. ma ce en sono anche varie italiane.

Nessuna di queste 50 ditte ha il potere economico e di mercato delle grandi multinazionali del terzo millennio come Amazon, Mac, Microsoft o Tesla, ma sono state in grado di superare guerre, crisi economiche e stravolgimenti epocali. Hanno trasformato il modo di fare impresa, la compagine della società e i prodotti, riciclandosi e adattandosi allo spirito dei tempi e questo, nel secolo XXI, è una caratteristica da non sottovalutare.

Tra le 50 aziende più antiche del mondo ancora in attività ci sono anche diverse eccellenze nostraneNomi come Pontificia Fonderia Marinelli, Barone Ricasoli o Barovier & Toso esistono da oltre 700 anni, o la famosa fabbrica di armi Beretta, che ostenta una vita di quasi 5 secoli

C’é anche la Banca piú antica del Mondo, il Monte dei Paschi di Siena, che si contende il titolo di istituto di banca tuttora attiva più antica con un istituto tedesco, Berenberg. Il paese che presenta fino a 10 aziende in questa particolare classifica è il Giapponeche conta imprese plurisecolari per quanto riguarda il cibo e l'ospitalità.

Il rating delle non tanto numerose imprese plurisecolari, è stato preparato dalla rivista specializzata The drink business che presenta una lista aggiornata delle cantine più antiche di tutto il mondo, il periodico Family Business e Berotkiens (associazione internazionale che riunisce le imprese bicentenarie a carattere familiare)

La piú antica d’Europa la troviamo in Francia e si tratta della  “Chateau de Goulaine, fondata nell’anno 1000, storica azienda vinicola francese, a superare le colleghe italiane. Si trova nella Valle della Loira ed è in questa parte della Francia, che, verso l’anno 1000 i marchesi di Goulaine fondarono la loro cantina. Oggi è ancora di proprietà della stessa famiglia e produce Moscato e Vouvray.

L’ITALIANA PIÚ ANTICA

Si tratta della  “Pontificia Fonderia Marinelli”, fondata nell’anno  1040.

La Fonderia Marinelli è una storica azienda metallurgica italiana di origine familiare, con sede ad Agnone, in provincia di Isernia. Dalla sua fondazione millenaria (sta per compiere 1000 anni di vita) si é specializzata nella costruzione di campane che vengono distribuite in tutto il mondo. É di proprietà della famiglia Marinelli, che la gestisce da 10 secoli. Oggi i dipendenti sono 20, ma. tra loro, ci sono 5 membri della famiglia Marinelli.

L’Azienda Agraria Duca Carlo Guarini 

Nel secolo undicesimo dopo Cristo, Ruggero Guarini giunse in Puglia al seguito di Roberto il Guiscardo, fino ai nostri giorni con quattro familiari Guarini: Giovan Battista, Anna, Fabrizio e Januaria, fondando l'azienda di famiglia del Duca Carlo Guarin, dedicata all’elaborazione di finissimi vini, olii e prodotti alimentari, legati alla tradizione e ai prodotti tipici del territorio salentino.

Barone Ricasoli

Bettino Ricasoli, detto il “Barone di ferro”, appena ventenne, cominciò a Brolio le sue ricerche e sperimentazioni per produrre un vino Chianti capace di competere a livello internazionale con le etichette francesi. Da quasi mille anni la famiglia Ricasoli è impegnata nella produzione di vini: e il marchio Barone Ricasoli é, in assoluto, una delle etichette più conosciute all'interno del panorama vinicolo italiano. Fondó la ditta nell’anno 1141.

Barovier & Toso 

La Barovier & Toso é un’azienda vetraria di Murano che, dopo essere stata fondata nel 1295, é riuscita a raggiungere la ventesima generazione dei Barovier che, nel 1936, si fusero con i Toso. Oggi produce lampadari di lusso.

Azienda Agricola Conte Collalto

Stiamo parlando di una delle realtà vitivinicole italiane più antiche. É la storia familiare dei Collalto,  rintracciabile nei documenti ufficiali sin dall lontanissimo anno 958 D.C.. In ogni caso, la ditta produce, dal 1300, vini bianchi, rossi, prosecco e olio di qualità nel territorio della Susegana in Provincia di Treviso. Nel 2007 il comando dell'azienda è stato assunto dalla principessa Isabella Collalto de Croÿ che ha focalizzato la sua attività sulla sostenibilità degli impianti, l’impiego di fonti energetiche rinnovabili e attenzione alla biodiversità locale.

Marchesi De' Frescobaldi Società Agricola 

Proprietà di famiglia già dall’XI secolo, la Tenuta Frescobaldi di Castiglioni è il centro d’origine della produzione vinicola dei Frescobaldi fin dal 1300. Lo stemma nobiliare della famiglia Frescobaldi, con la corona, lo scudo e i tre rocchi, è rappresentato anche come simbolo di Castiglioni, per ricordare sempre i 700 anni di storia vitivinicola, iniziati in questa tenuta

Azienda Agricola dei Conti Possenti Castelli 

L’Azienda Agricola dei Conti Possenti Castelli di Terni  é  gestita da Maria Possenti Castelli ed è la più antica azienda olivicola d’Italia. Di proprietà sempre dalla stessa famiglia fin dal 1301, produce olio extravergine di oliva, ma anche paté di olive e oli aromatizzati.

Torrini 

La Torrini è una storica azienda orafa fiorentina che, nel 1369 fece registrare il proprio simbolo, un mezzo quadrifoglio con sperone, con cui ancora oggi sigla ogni sua opera. Nel corso dei secoli, l’arte della famiglia Torrini è divenuta tanto leggendaria che oggi persino al British Museum sono esposte le loro creazioni.

Antinori

Gli Antinori fanno parte di una famiglia di marchesi fiorentini, che, alla fine del XIV secolo decise di iniziare a produrre vino in Toscana. Nel corso dei secoli si sono succedute 26 generazioni di Antinori, diventando uno dei marchi piú possenti del settore con grande riconoscimento mondiale.

Magnani 1404 

La storica fabbrica di carta Magnani nasceva a Pistoia nei primi anni del XV secolo. In questa parte della Toscana l’acqua è sempre stata molto abbondante ed ha permesso lo sviluppo dell’attività di produzione della carta nei secoli, Magnani è diventata una delle grandi protagoniste a livello mondiale. Oggi Magnani 1404 continua la sua produzione nel mercato delle stampe, specializzandosi ancora nei tipi di carta di altissimo livello. Il gruppo Cordenons, ditta in Provincia di Pordenone,  ha garantito la continuità di questo centenario progetto industriale.

Marchesi Mazzei Spa Agricola 

La famiglia Mazzei porta avanti l’eredità a Castello di Fonterutoli in provincia di Siena dal lontano 1435. L'azienda vitivinicola dei Marchesi Mazzei é considerata tuttoggi una delle piú importanti realtá del nostro famoso Chianti Classico.

Camuffo 

Parliamo, in questo caso, del piú antico cantiere navale del mondo situato a Porto Gruaro in provincia di Venezia. I Camuffo, da sempre, son considerati a Venezia "quei de le barche": Si tratta di ben 19 generazioni di mastri d’ascia, armatori e costruttori di ogni tipo di imbarcazione che si sono succeduti in oltre 500 anni di storia. Lo scorso anno Giacomo Camuffo, stanco di tanto lavoro, ha dichiarato di essere alla ricerca di un serio acquirente che possa portare avanti la tradizione di famiglia.

Monte dei paschi di Siena (Italia, 1472)

Il Monte dei paschi di Siena è conosciuta anche come Mps, la banca più antica, tuttora in attività, in tutto il mondo. Nasceva appunto nel 1472, vent’anni prima che Cristoforo Colombo scoprisse l’America, con il nome Monte di pietà, per sostenere le popolazioni più povere di Siena e nel 1624 assunse la ragione sociale con cui è conosciuta fino ai nostri giorni. Questa è l’unica ragione per la quale la Germania vuole contendersi l’antichità degli istituti finanziari, perché la tedesca Berenberg fu fondata nel 1590. In Italia, altre due banche, come il Banco di Napoli e il Banco genovese di San Giorgio, cercano di cambiare il primato del Monte dei Paschi di Siena, anche se hanno subito più passaggi di mano nel tempo.

Grazia Maioliche 

Le ceramiche Grazia sono prodotte a Deruta in provincia di Perugia dall’anno 1500. Già nel 2009 il The Economist la inseriva tra le aziende più antiche del mondo e prima nel campo della maiolica. Da oltre 5 secoli, dal laboratorio delle maioliche artistiche di Ubaldo Grazia, vengono fuori oggetti d’altissimo artigianato legati alla tradizione della provincia di Perugia.

Pietro Beretta 

Quando si parla di armi italiane o dell’agente James Bond, il grande agente 007, cosa ci viene in mente? La sua pistola Beretta e……. proprio Beretta, é la fabbrica d’armi che Pietro Beretta, storico produttore di armi di Gardone Val Trompia in provincia di Brescia, prosegue ininterrottamente la sua attività da ben 15 generazioni. Ma la Beretta non è stata soltanto capace, tra l'altro, di piazzare la mitica rivoltella tra le mani della spia più famosa del mondo, perché, oggi, la Beretta produce circa 1500 armi al giorno, con la produzione sportiva che copre il 90% del totale.

Cartiera Mantovana

Si tratta di una delle Carterie più longeve del pianeta e si chiama Cartiera Mantovana con sede a Maglio, in provincia di Brescia, proprietà oggi di Alberto Marenghi, presidente di Confindustria Mantova. Marenghi è l'ultimo discendente di Angelo da Fano, che il 1 luglio del 1615 fondó la cartiera, che conta oggi con 200 dipendenti, quattro stabilimenti di cui tre in Italia e uno in Francia, con un fatturato di di 80 milioni di euro.

di STEFANO CASINI

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giovedì 3 novembre 2022

In Difesa delle Grandi Aziende Italiane, spesso denigrate con Stupidità e/o Malafede. Proseguiamo con le Industrie AVIO dalla storica BPD


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In Difesa delle Grandi Aziende Italiane, spesso denigrate con Stupidità e/o Malafede. Proseguiamo con le Industrie Mandelli


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In Difesa delle Grandi Aziende Italiane, spesso denigrate con Stupidità e/o Malafede. Proseguiamo con Leonardo.

Il piano strategico Be Tomorrow - Leonardo 2030 indica le linee guida di sviluppo di Leonardo, che punta a consolidarsi come operatore di riferimento nel settore dell'AD&S a livello internazionale, mantenendosi al centro delle principali iniziative strategiche di cooperazione e con un ruolo trainante nei futuri cicli tecnologici.
Rafforzamento delle attività core, evoluzione dei servizi e dell’offerta, presidio dei processi di innovazione tecnologica sono le direttrici di crescita di Leonardo nei prossimi dieci anni. 


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In Difesa delle Grandi Aziende Italiane, spesso denigrate con Stupidità e/o Malafede. Iniziamo con la Barilla.

Per correttezza preciso che non sono un consumatore di Pasta Barilla (uso La Molisana e saltuariamente Voiello) ma credo doveroso spendere una parola in difesa delle Grandi Aziende Italiane. La Barilla, nata nel 1877, oltre ad essere di proprietà della Famiglia Barilla, da ormai molti anni produce solo ed esclusivamente con Grani Italiani, un tempo ha usato anche Grani di importazione per meno del 30% e ritengo la stessa (oltre alle altre grandi aziende che onorano l'Italia) un patrimonio da conservare e difendere. Per quanto riguarda la valutazione sulla Qualità, va fatta da professionisti con le dovute e approfondite analisi, non certo per sensazioni personali e/o per sentito dire e/o aver letto qualche riga scritta da chi infanga sempre tutto e tutti. 
Cordialità. 
Giancarlo Bertollini 
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lunedì 31 ottobre 2022

Normativa Italiana che, da anni, viene infranta.


Diritti e doveri dello straniero relativi all'ingresso e soggiorno 
di breve durata in territorio Schengen (fino a 90 giorni)

Parte Generale

Ai sensi dell’art. 2, comma 6 e 9, art. 4 e 5 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), ai sensi dell’articolo 5 comma 8-bis del DPR 394 del 1999 e ai sensi dell’articolo 47 comma 1 lettera i) del Regolamento CE n. 810/2009 (Codice dei Visti), si comunica quanto segue.

Il visto d’ingresso di corto soggiorno è un’autorizzazione rilasciata da uno Stato membro, necessaria ai fini del transito o di un soggiorno previsto nel territorio degli Stati Schengen, la cui durata non sia superiore a 90 giorni su un periodo di 180 giorni dalla data di primo ingresso, il visto rilasciato può essere:

  • VSU “Visto Schengen Uniforme” (tipo C), ovvero valido per entrare e circolare liberamente nel territorio di tutti i Paesi che applicano integralmente l’Acquis di Schengen (*).

  • VTL “Visto a Territorialità Limitata” (tipo C), ovvero valido ESCLUSIVAMENTE per il territorio dello Stato di rilascio o eccezionalmente per il territorio di più Stati membri, ma non per tutti.

  • VTA “Visto di Transito Aeroportuale” (tipo A), ovvero valido esclusivamente per il transito nelle zone internazionali di transito di uno o più aeroporti degli Stati membri.

  • Il possesso di un VSU o di un VTL non conferisce un diritto automatico di ingresso. Al momento dell’ingresso nel territorio Schengen, anche se in possesso di un visto, le Autorità di frontiera possono richiedere nuovamente la dimostrazione dei requisiti previsti per l’ottenimento del visto stesso. Inoltre, la polizia di frontiera è titolata a precludere l’ingresso in Territorio Schengen, anche se in possesso di un regolare visto, qualora non riscontri o non ritiene assolte le condizioni ed i requisiti di ammissione nel territorio Schengen stabilite dall’art. 5 del Codice Frontiere Schengen (Reg. CE 562/2006).

  • Ad eccezione dei visti d’ingresso riconducibili ad attività retribuita e remunerata, con la Direttiva del Ministero dell’Interno del 01.03.2000 sono stabiliti i criteri di definizione dei mezzi economici richiesti e sono quantificati i mezzi di sussistenza da dimostrare, nell'ambito delle condizioni per l'ingresso nel territorio italiano e per il rilascio del visto. La tabella è esposta al pubblico nei locali dell’Ambasciata/Consolato o consultabile al seguente link (vedi tabella).

  • Il cittadino straniero entro 8 (otto) giorni lavorativi, dall’ingresso in Italia, deve adempiere agli obblighi derivanti dalle norme relative al soggiorno sul territorio dello Stato, avanzando istanza di richiesta di Permesso di Soggiorno oppure dichiarando la propria presenza nei modi indicati nel link della rispettiva tipologia di visto di cui si è in possesso.

  • Importante: Il provvedimento di espulsione amministrativa può essere adottato nei confronti dello straniero che è entrato nel territorio dello Stato sottraendosi ai controlli delle frontiere, ovvero senza avere richiesto il permesso di soggiorno o, nei casi previsti, non aver dichiarato la propria presenza nei termini prescritti (salvo che il ritardo sia dipeso da forza maggiore). L’espulsione può essere altresì adottata nei confronti dello straniero che pur avendo regolarmente dichiarato la propria presenza, si trattenga nel territorio dello Stato oltre il periodo consentito.

  • Sui siti istituzionali del Ministero dell’Interno, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Polizia di Stato, sul Portale Immigrazione e delle Poste Italiane, possono essere consultate maggiori dettagliate informazioni correlate alle norme e disciplina sull’immigrazione, attinenti ai visti di ingresso, ai permessi di soggiorno e alle dichiarazioni di presenza. Come anche, la lista degli Uffici Postali (Sportello Amico), dei Patronati ed i Comuni abilitati (vedi voce "Ricerca strutture") alla compilazione dei kit per l’inoltro della richiesta di permesso di soggiorno, compresi gli indirizzi delle Questure di competenza, che possono essere consultati anche qui.

  • Si avvisa che le procedure di cui sopra, sono riferite alle norme e procedure attinenti il regolare soggiorno in territorio italiano. Il cittadino straniero, benché in possesso di un visto Schengen uniforme (VSU), o di un visto a territorialità limitata (VTL valido per più Stati), se nel periodo di validità del visto, esercita il diritto di libera circolazione e soggiorno negli Stati membri autorizzati, è tenuto ad informarsi presso le Autorità dell’altro Stato membro presso cui si reca, sulle procedure da seguire relativamente alla dichiarazione della propria presenza e al rispetto delle norme relative al soggiorno nel territorio di quello Stato.

  • Sul sito dell’Unione Europea possono essere consultati altresì, in diverse lingue, i Regolamenti europei pubblici in materia di ingresso nel territorio Schengen e di libera circolazione, tra questi il Regolamento CE 810/2009 (Codice dei Visti) e Regolamento CE 562/2006 (Codice Frontiere Schengen).

  • Ogni ulteriore informazione non espressamente contemplata nel presente avviso o nei siti istituzionali sopra citati, potrà essere richiesta, sul territorio nazionale direttamente al Ministero dell’Interno o alle questure dipendenti per territorio, competenti per l’Italia in materia migratoria e di soggiorno.

(*) I Paesi che applicano integralmente l’Acquis Schengen sono : Italia, Austria, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria. 

Diritti e doveri dello straniero relativi all'ingresso e soggiorno di lunga durata (oltre i 90 giorni)

Parte Generale

Ai sensi della normativa italiana in tema di comunicazione, ingresso e soggiorno 

dello straniero nel territorio nazionale, di cui all’art. 2, comma 6 e 9, art. 4 e 5 

del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 

(Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione 

e norme sulla condizione dello straniero), ai sensi dell’articolo 5 comma 8-bis 

del DPR 394 del 1999 , e, ai fini dell’ingresso e circolazione nell’area Schengen, 

ai sensi dell’art.47 comma 1 lettera i) del Regolamento CE n. 810/2009 

(Codice dei Visti) si comunica quanto segue.

Il visto d’ingresso di lunga durata (o lungo soggiorno) è un’autorizzazione 

rilasciata e necessaria ai fini di un soggiorno previsto nel territorio dello Stato 

di rilascio la cui durata sia superiore a 90 giorni. Tutti i cittadini non comunitari 

che intendono soggiornare per qualsiasi motivo sul territorio di uno Stato 

appartenente all’Unione Europea devono essere muniti di un visto nazionale 

d’ingresso di lunga durata, che può avere una durata da 91 a 365 giorni.

Il possesso di un visto di lunga durata, prevede e comporta quanto segue:

  • VN “Visto Nazionale” (tipo D), è un visto di lunga durata (o lungo soggiorno) 

rilasciato da uno degli Stati membri in conformità della propria legislazione 
interna o di quella dell’Unione, ed è valido per un soggiorno di oltre 90 giorni 
nel territorio dello Stato che lo ha rilasciato.

  • L’ Autorità di polizia è titolata a precludere l’ingresso dello straniero 

nel Territorio dello Stato, anche se in possesso di un regolare visto, qualora 
non riscontri le condizioni d’ingresso ed i requisiti di ammissione nel territorio 
dello Stato stabilite dell’art. 5 del Regolamento CE 562/2006 
(Codice Frontiere Schengen) relativo al regime di attraversamento delle frontiere, 
la cui competenza spetta alle Autorità di polizia preposte.

  • Ad eccezione degli ingressi per soggiorni nazionali riconducibili ad attività 

retribuita e remunerata o di quelli che hanno un’autonoma disciplina di 
riferimento relativa ai mezzi economici richiesti, con la Direttiva del Ministero 
dell’Interno del 01.03.2000 sono stabiliti i criteri di definizione dei mezzi 
economici richiesti e sono quantificati i mezzi di sussistenza da dimostrare, 
nell'ambito delle condizioni per l'ingresso nel territorio italiano e per il rilascio 
del visto. La tabella è esposta al pubblico nei locali dell’Ambasciata/Consolato 
o consultabile al seguente link (vedi tabella).

  • Il cittadino straniero entro 8 (otto) giorni lavorativi, dall’ingresso in Italia 

per un soggiorno di lunga durata, deve adempiere agli obblighi derivanti dalle 
norme relative al soggiorno sul territorio dello Stato, avanzando istanza 
di richiesta di Permesso di Soggiorno nei modi indicati in questa pagina web 
cliccando il link di seguito relativamente alla finalità di soggiorno indicata 
nella rispettiva tipologia di visto di cui si è in possesso.

  • In virtù del regolamento UE 265/2010, al visto nazionale di lunga durata 

    Il visto nazionale per soggiorni di lunga durata ha quindi la stessa efficacia 

del permesso di soggiorno per quanto riguarda la libertà di circolazione del 
titolare del visto nello spazio Schengen. Di conseguenza, il titolare di un visto 
nazionale per soggiorni di lunga durata rilasciato da uno Stato membro è 
autorizzato a circolare e soggiornare in altri Stati membri per 90 giorni ogni 180 
giorni, nel periodo di validità del visto, alle stesse condizioni del titolare di 
permesso di soggiorno, sempreché sono ritenute soddisfatte le condizioni 
d’ingresso (Codice Frontiere Schengen).
(o lungo soggiorno) è esteso il principio dell’equipollenza tra permesso 
di soggiorno e visto per soggiorni di breve durata rilasciato dagli Stati membri 
che applicano integralmente l’Acquisis di Schengen (*).

  • Si avvisa che il cittadino straniero, benché in possesso di un visto nazionale 

di lunga durata (o lungo soggiorno, VN-tipo D), se esercita il diritto di libera 
circolazione e soggiorno in altri Stati membri per 90 giorni ogni 180 giorni, 
nel periodo di validità del visto o del permesso di soggiorno, in applicazione 
del principio di cui al predetto regolamento UE 265/2010, è tenuto ad informarsi 
presso le Autorità dell’altro Stato membro presso cui si reca, sulle procedure da 
seguire relativamente alla dichiarazione della propria presenza e al rispetto 
delle norme relative al soggiorno di breve durata nel territorio di quello Stato.

lingue, i Regolamenti europei pubblici in materia di ingresso nel territorio 
Schengen e di libera circolazione attinente i brevi soggiorni, tra questi 
il Regolamento CE 562/2006 (Codice Frontiere Schengen). 
possono essere consultate maggiori dettagliate informazioni correlate 
alle norme, procedure e disciplina sull’immigrazione, attinenti ai visti 
di ingresso e ai permessi di soggiorno.

  • Ogni ulteriore informazione non espressamente contemplata nel presente 

avviso o nei siti istituzionali sopra citati, potrà essere richiesta, sul territorio 
nazionale direttamente al Ministero dell’Interno o alle questure dipendenti 
per territorio, competenti per l’Italia in materia migratoria e di soggiorno.

  • Importante: Ai sensi della normativa italiana, un provvedimento 

di espulsione può essere adottato nei confronti dello straniero che è entrato 
nel territorio dello Stato sottraendosi ai controlli di frontiera o si è trattenuto 
nel territorio dello Stato in assenza delle previste comunicazioni, o senza avere 
richiesto il permesso di soggiorno nel termine prescritto (salvo che il ritardo sia 
dipeso da forza maggiore), ovvero quando il permesso di soggiorno è stato 
revocato o annullato o rifiutato, oppure è scaduto da più di sessanta giorni 
e non ne è stato chiesto il rinnovo.

(*) I Paesi che applicano integralmente l’Acquisis Schengen sono : 

Italia, Austria, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, 

Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, 

Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, 

Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.



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