mercoledì 27 febbraio 2019

Dimenticare Hegel, di Roberto Vacca, pubblicato da SKORPIO il 25/2/2019

Prof. Roberto Vacca
“Hegel, il Grande Filosofo, era un ciarlatano testa-piatta, insipido, nauseante, illetterato. Raggiunse il sommo dell’audacia scribacchiando pagine folli e prive di senso.”
Se questa opinione di Schopenhauer fosse stata ascoltata, molte scuole e accademie non sarebbero state tristemente dominate da tanti hegeliani. Benedetto Croce (hegeliano) concludeva un suo saggio del 1907 sostenendo che prima di criticare Hegel bisogna leggere i suoi libri. Aveva ragione. Io, invece, commisi il grave errore, di pubblicare più di una volta le righe seguenti (che avevo tratto da vari siti in rete) di cui ignoro l’autore originale:
Hegel nel 1801 scrisse una dissertazione dottorale in cui dimostrava che - per ragioni logiche - nel sistema solare ci dovevano essere 7, e solo 7, pianeti: intanto l’astronomo Piazzi a Catania ne scopriva un ottavo:  il piccolo pianeta  Cerere.
Non avevo letto quella dissertazione di Hegel. Ora ne ho letto gli oltre 20.000 caratteri e faccio ammenda. Nella Parte III Hegel scrive che le distanze dei pianeti dal sole suggeriscono una progressione aritmetica “di cui la filosofia non si interessa” e nota che nella successione manca un pianeta che dovrebbe esserne il quinto membro sito fra Marte e Giove - come Cerere. Dunque la scoperta di Piazzi non dovette sorprenderlo. Aveva trovato quella progressione -approssimativa: 1, 2, 3, 4, 9, 8, 27 - nel dialogo di Platone “Timeo” - e aveva sostituito 16 a 8  per far tornare i conti. Si rendeva conto del fatto che i conti del Timeo non si riferivano affatto ai pianeti. Sosteneva, però, che quelle regolarità non possano essere solo un dato sperimentale: “i numeri della natura non possono  essere alieni dalla ragione”. Questa sua frase è priva di senso ed era insensato anche cercare razionalità nel vecchio testo platonico - pieno di assurdità come “gli uccelli discendono da uomini i cui capelli sono diventati penne”; “i quadrupedi discendono da uomini non filosofi”.
La dissertazione contiene asserzioni folli, come “la filosofia può dedurre a priori ciò che il metodo sperimentale cerca di scoprire da esperimenti con successi falsi e infruttuosi.”
Hegel, dunque, ha fatto ben di peggio di quanto gli attribuiva quel disinformato critico anonimo. Prendeva in giro Newton, senza averne capito le innovazioni logico-sperimentali con cui creò la scienza moderna. Usava i termini “forze centrifughe e centripete”, “potenziale”, “linea”, “magnetismo”, “materia morta”, “attrazione”, “impulso”, “coesione” - senza aver capito le definizioni dei fisici di alcuni termini, e senza definirne altre. 
Le rare affermazioni comprensibili che scrive, sono false. Esempio: “la forza di gravità è maggiore all'equatore e alle basse latitudini”. Invece è minore a causa della maggior distanza dal centro della  terra e della maggior forza centrifuga. Hegel sostiene che alle alte latitudini “c’è meno materia” - come se la forza di gravità fosse perpendicolare all'asse terrestre e non diretta verso il baricentro. Altro esempio: “il peso di un corpo dipende dalla sua forma oltre che dalla sua massa”.
Non si può parlare di falsità, quando le frasi della dissertazione sono prive di senso comune come le seguenti:
“Il tempo quando riferisce la sua propria produzione allo spazio, genera una linea: è lo spirito che genera sé stesso - anche se in forma soggettiva - e si rivela in sé stesso, assumendo forma completa e naturale, transitando nel proprio opposto, lo spazio e generando il piano, privo di ogni altra differenza, dato che non ne abbiamo asserita alcuna, a parte l’estensione e la mente, ed è un quadrato”.
“Un  corpo, dopo tutto, non è altro che la manifestazione di una forza fisica o di un’idea vera.”
“La scienza  della meccanica non offre altro concetto di base della materia, se non la morte che chiama “inerzia” o indifferenza sia al moto, sia alla quiete.”
Hegel è stato annientato da V. Pareto, nella “Sociologia Generale”, da K. Popper in “La società aperta e i suoi nemici”. 
Quanto scrivo sopra aggiunge chiodi alla sua cassa da morto. Ho riletto passi della sua “Enciclopedia  delle scienze filosofiche”. In centinaia di pagine le frasi prive di senso sono molte. Non vale la pena di individuarle e citarle. Meglio ignorarle.
Alcuni studiosi  di fama hanno analizzato analogie e derivazioni degli scritti di Hegel da testi ermetici. Sono risaliti a Giordano Bruno e ad altri. Mettere in luce le antiche ispirazioni di queste assurdità potrà essere divertente per qualcuno. È più utile combattere le insensatezze che continuano a essere proposte. Procedere sulla via della ragione è arduo e crea avversari e nemici. Io ed altri riteniamo sia l’unica possibile.

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martedì 26 febbraio 2019

Principe Enrico Giuliano di Sant'Andrea.

RETTIFICA STAMPA
In seguito a talune azioni calunniose, riconducibili a quanti i miei legali hanno provveduto a querelare, mi è d’obbligo chiarire quanto segue:

Nel lontano 1999 vengo indagato insieme all'intero consiglio di amministrazione della Spa partecipata dallo Stato, One comm, nell’ambito di una spontanea verifica della Guardia di Finanza.

Al temine dell’istruttoria, il Pubblico Ministero competente, richiede l’archiviazione per  prescrizione. L’ipotesi di reato -dopo 3 mesi di intensa indagine- è costituita dall'ipotesi di truffa, in quanto in un impianto, un componente (segnatamente una tastiera), risultava non essere nuova e del valore rendicontato, bensì di qualità inferiore e per di più usata.

Vero è quanto asserito dall'accusa, ma ancor più vero è che l’oggetto di tanta attenzione, è solo una tastiera sostitutiva -nei termini di garanzia ed assistenza del produttore- in quanto quella effettiva, si trovava in manutenzione, presso lo stabilimento del fornitore.
Strano appare  da subito, che a cotanta attenzione, sia sfuggita la bolla di consegna e la ricevuta del carico in garanzia.

Consapevole che la prescrizione non è l’assoluzione, che ci si deve difendere nel processo e non dal processo e che ai diritti è possibile rinunciare, con estrema e giustificata fiducia nella Giustizia ed in chi la amministra, mi reco dal signor Pubblico Ministero, chiedendo la rinuncia alla prescrizione ed il processo in tempi brevi.

Dopo attenta riflessione, è lo stesso signor Pubblico Ministero a dichiarare che “comunque sarebbe intervenuta la prescrizione per l’ipotesi di reato ascritta, ma soprattutto che non vi sarebbero elementi per poter sostenere l’accusa”. Fuori dal “legalese”:  il reato non esiste, dunque non è stato commesso.

A riprova di ciò, allego la richiesta di archiviazione con l’affermazione sostanziale su citata ed il dispositivo di archiviazione.

Stupisce che intelligenze varie, non siano state in grado di comprendere quanto sintetizzato e si siano avventurate in azioni delatorie e diffamatorie, per le quali saranno chiamate in giudizio.

Lugano, 26.01.2019

Enrico Giuliano di Sant'Andrea

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venerdì 22 febbraio 2019

Economia Verde !

Eco-incentivi auto elettriche da marzo 2019

Eco-tassa sulle auto inquinanti di grossa cilindrata e bonus acquisto per i veicoli elettrici da marzo 2019, con ipotesi di rottamazione da definirsi: il nuovo emendamento in Manovra.

Guida aggiornata al risparmio energetico

Guida al risparmio energetico, è online la versione aggiornata dell’Agenzia delle Entrate che recepisce le novità in tema di controlli ENEA e quelle introdotte dalla Legge di Bilancio 2018.

Auto elettriche per flotte aziendali

La maggior parte delle auto elettriche immatricolate in Italia è destinata al comparto business, me le flotte aziendali non bastano a colmare il gap con gli altri Paesi.

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venerdì 15 febbraio 2019

Italiani e Informatica !




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AMBIENTE - IMPRESA - MARKETING.

di Giancarlo Bertollini
Fin da piccoli, attraverso i media siamo colpiti soprattutto dalle straordinarie potenzialità legate al Marketing e dagli enormi vantaggi che dalla “Mercatistica o Scienza del Mercato” le Aziende ne traggono, affiancate dal Merchandising o "Supportistica con tutte le attività di supporto al prodotto", dall'oggettistica all'immagine, anche in abbinamento con prodotti di altri settori. 
Le finalità di questa disciplina sono e debbono essere quelle di garantire il più efficace impiego delle risorse, per ottenere risultati concreti su fronti critici quali l'incremento delle vendite, il contenimento dei costi, ecc. 
In un mondo che corre sempre più velocemente in equilibrio precario, cresce anche l’esigenza di soluzioni sempre più vantaggiose per l’impresa allargata al contesto in cui opera: l’Ambiente. 
La nostra, infatti, è la prima generazione della storia, con il compito di decidere se la specie di cui facciamo parte, dovrà o meno continuare ad esistere: l’Uomo potrà salvarsi solo se impiegherà le risorse disponibili per tentare di riparare i danni provocati all'Ambiente. Nei nuovi insediamenti ed in quelli doverosamente rinnovati, si profilano periodi di grande dinamismo e di una sempre più spietata concorrenza, dove sarà determinante il profilo della correttezza nello sfruttamento delle risorse.
Il nostro paradigma deve essere: 
le "Aziende" non esistono, esistono gli Uomini che le compongono!
(Il fattore umano è tornato ad essere determinante).
















Ricordiamoci sempre che... 

Più di 40 anni fa Michele Ferrero scrisse le 17 regole per la corretta gestione dei collaboratori.

Ancora la parola leadership non si usava eppure le regole che hanno aiutato la Ferrero a diventare grande non risentono dell’età.

  1. Nei vostri contatti mettete i vostri collaboratori a loro agio:

 - Dedicate loro il tempo necessario e non le “briciole”
 - Preoccupatevi di ascoltare ciò che hanno da dirvi
 - Non date loro l’impressione che siate sulle spine
 - Non fateli mai sentire “piccoli”
 - La sedia più comoda del vostro ufficio sia destinata a loro

  2. Prendete decisioni chiare e fatevi aiutare dai vostri collaboratori, essi crederanno nelle scelte a cui hanno concorso.

  3. Rendete partecipi i collaboratori dei cambiamenti e discutetene prima della loro attuazione con gli interessati.

  4. Comunicate gli apprezzamenti favorevoli ai lavoratori, quelli sfavorevoli comunicateli solo quando necessario, in quest’ultimo caso non limitatevi a una critica, ma indicate ciò che dovrà essere fatto nell’avvenire perché serva a imparare.

  5. I vostri interventi siano sempre tempestivi: “Troppo tardi” è pericoloso quanto “Troppo presto”.

  6. Agite sulle cause più che sul comportamento.

  7. Considerate i problemi nel loro aspetto generale e non perdetevi nei dettagli, lasciate ai dipendenti un certo margine di tolleranza.

  8. Siate sempre umani.

  9. Non chiedete cose impossibili.

10. Ammettete serenamente i vostri errori, vi aiuterà a non ripeterli.

11. Preoccupatevi di quello che pensano di voi i vostri collaboratori.

12. Non pretendete di essere tutto per i vostri collaboratori, in questo caso finireste per essere niente.

13. Diffidate di quelli che vi adulano, a lungo andare sono più controproducenti di quelli che vi contraddicono.

14. Date sempre quanto dovete e ricordate che spesso non è questione di quanto, ma di come e di quando.

15. Non prendete mai decisioni sotto l’influsso dell’ira, della premura, della delusione, della preoccupazione, ma demandatele a quando il vostro giudizio potrà essere più sereno.

16. Ricordate che un buon capo può far sentire un gigante un uomo normale, ma un capo cattivo può trasformare un gigante in un nano.

17. Se non credete in questi principi, rinunciate ad essere capi.

Anche grazie a questo storico manoscritto, Ferrero è diventata una delle aziende più importanti al Mondo.
 



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La Finestra di Johari.


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giovedì 14 febbraio 2019

La Verità e la Menzogna !

Secondo una leggenda del XIX secolo, la verità e la menzogna un giorno si incontrarono.
La Menzogna dice alla Verità:
"Oggi è una giornata meravigliosa"!
La Verità guarda verso il cielo e sospira, perché la giornata è davvero bella. Trascorrono molto tempo insieme, arrivando infine accanto a un pozzo.
La Menzogna dice alla Verità:
"L'acqua è molto bella, facciamo un bagno insieme!"
La Verità, ancora una volta sospettosa, mette alla prova l'acqua e scopre che è davvero molto bella.
Si spogliano e iniziano a fare il bagno.
Improvvisamente, la Menzogna esce dall'acqua, indossa i vestiti della Verità e fugge via.
La Verità furiosa, esce dal pozzo e rincorre la Menzogna per riprendersi i vestiti.
il dipinto "La verità che esce dal pozzo" Jean-Léon Gérôme, 1896.

Ma il Mondo, vedendo la verità nuda, distoglie lo sguardo, con rabbia e disprezzo.
La povera Verità ritorna al pozzo e scompare per sempre, nascondendo la sua vergogna. 
Da allora, la Menzogna gira per il mondo, vestita come la Verità, soddisfacendo i bisogni della Società ... perché il Mondo, in ogni caso, non nutre alcun desiderio di incontrare la Verità Nuda

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Eccellenza a Roma - Post in Evidenza

Un magnifico Luca Rocconi intervistato sul Cantico dei Cantici. Decisamente "ILLUMINANTE".

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