martedì 5 maggio 2015

ROMA: UN INCONTRO-EVENTO DA NON PERDERE !

Venerdì 22 maggio alle ore 18, a Roma, presso la Biblioteca Statale Antonio Baldini, Via di Villa Sacchetti, 5 (Parioli), Luigi Pruneti introdurrà il suo libro: 
" GLI  INIZIATI
" IL LINGUAGGIO SEGRETO DELLA MASSONERIA" 
seguirà aperitivo. Ingresso libero.  

Per informazioni: 



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domenica 3 maggio 2015

Berlino:luglio del 1945 (ero nato da 2 mesi).

srdce mi trhá keď vidím Berlín v takomto stave :(/n0rmal
Posted by Wehrmacht CZ/SK on Sabato 2 maggio 2015
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ALIMENTAZIONE: siamo tutti pedine di un gioco?

Siamo tutti pedine di un gioco?- guardatelo ... fa riflettere tantissimo
Posted by Vita da Mamma on Mercoledì 22 ottobre 2014

Fabio Schiuma: I MIEI PRIMI 20 ANNI DI POLITICA!

Fabio Sabbatani Schiuma
- Ne ho viste tante, ho fatto proteste, barricate e denunce; in vent'anni di politica ho preferito sempre la piazza, lo stare in mezzo alla gente, quella vera, da Laurentino 38 a Tiburtino III, con un megafono in mano ho fatto comizi alla Garbatella con i centri sociali schierati e capitanato proteste dure di persone che rivendicavano il diritto alla casa o alla sicurezza, sono stato sempre il primo a espormi per ciò che facevo. Non mi sono mai tirato indietro di fronte a nulla. Di fatto però, la mia fedina penale è pulita e non ho carichi pendenti, anchr se le aule dei tribunali fanno parte del 'gioco'. Come denunci vieni anche denunciato, come accusi ti devi anche difendere: l'ho sempre fatto e ho vinto tutti i procedimenti giudiziari che mi sono stati intentati, da quella montatura giudiziaria del Laziogate - dove sono stato prosciolto in udienza preliminare senza neanche ricorso dei pm, dopo 2 anni di indagini che mi hanno fatto oggetto di uno sporco processo mediatico - fino alle manifestazioni non autorizzate per difendere le case di 'La Storta' o sotto l'ambasciata di Romania quando fu violentata e uccisa da un rom la nostra concittadina Giovanna Reggiani, passando per il processo Centrale del Latte/Parmalat, causato dalle mie denunce a tutela della salute dei romani.
Si, sono orgoglioso di quello che ho fatto, anche dei miei errori che non rinnego e delle mie scelte passate che non rimpiango. Anche e soprattutto di quell'articolo di Libero, che mi definì 'Schiuma, il ribelle'.
Sono fatto così, con pregi e difetti come tutti. Nei rapporti personali incapace di essere diplomatico o di non far trasparire simpatie e antipatie, ma coerente sempre con la parola data e con il senso dell'onore a guidare comunque la mia agenda politica e umana.
Sono orgoglioso poi non solo di aver vinto sempre ogni campagna elettorale nelle liste di destra dove mi sono presentato (terzo nel 97, secondo nel 2001, terzo nel 2006, primo nel 2008 al comune di Roma), tranne l'ultima dove in 4 mesi non sono riuscito a recuperare 4 anni e mezzo perduti per colpa dell'attaccamento alla poltrona di qualcuno, anche se mi resta difficile digerire la sparizione comunicatami dalla Procura, di quai tutte le schede elettorali da me contestate. Sono fiero anche di come sono 'caduto da cavallo' e della forza che ho trovato, grazie a coloro che mi sono rimasti vicino, per rialzarmi e pianificare la rivincita: si, perchè la rivincita ha un sapore più bello e forte della vittoria.
Tutto, le gioie, le delusioni, le vittorie e le sconfitte, hanno fatto parte di un 'gioco' che mi sono scelto, che ho nel sangue, nel DNA di una famiglia con parenti ufficiali dell'esercito che si sono tolti la vita con il tricolore in mano per non consegnarlo al nemico anglo-americano, nonostante l'onore delle armi ricevuto, di zii che hanno sacrificato le loro carriere per rimanere coerenti con le loro idee politiche, di genitori che hanno sempre anteposto il valore della famiglia a tutto il resto, che non hanno mai fatto trapelare gli echi di un qualsiasi litigio di fronte ai figli e che a 86 anni solo una malattia infame sta tenendo lontani l'uno dall'altro, o meglio non fa più essere se stesso il mio vecchio papà. 
Tutto, ci sta tutto, e per me è stato sempre un grande privilegio fare politica, trovare una retta via tra legittime ambizioni e stare al servizio delle persone, un privilegio che mi ha sempre portato a pensare che domani potrò guardare negli occhi una figlia o un figlio - ora che ho finalmente trovato Anna, la mia altra metà del cuore, con la quale mi sposerò tra poco più di due mesi - e potergli dire 'tuo padre ha cercato in tutti i modi di consegnarti un mondo migliore'. Si, perché la politica, se fatta bene, in modo trasparente, onesto e coraggioso, fa bene alla collettività. E anche qui io ho cercato di dare il mio piccolo esempio: in Campidoglio ho rinunciato a ogni benefit - quale macchina di servizio, rimborso lavorativo, tessera 'intera rete' e parcometro gratuito - per percepire al massimo 1300 euro al mese lorde. E questo l'ho potuto fare perché, grazie a Dio, io di politica non vivo e campo di mio. La mia vita, in sostanza, è nelle due righe del manifesto che tengo affisso a casa, in ricordo di Mikis Mantakas, e che recita "nella vita non esistono uomini che vincono e che perdono ma uomini che combattono o non combattono". E io oggi continuo a combattere, insieme ai tanti che sempre di più credono in Riva Destra, e mi sento più forte che mai. 

Fabio Sabbatani Schiuma - Segretario Nazionale di Riva Destra

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sabato 2 maggio 2015

Nicola Porro (Virus Rai): questo filmato andato in onda ieri sera è dedicato a tutti coloro che definiscono i disordini di Milano come bazzecole realizzate da ragazzi che sbagliano e che io definisco solo e semplicemente delinquenti.


Questo filmato andato in onda ieri sera Virus Rai è dedicato a tutti coloro che definiscono i disordini di Milano come bazzeccole realizzate da ragazzi che sbagliano. e che io definisco solo e semplicemente delinquenti.Ps è stato girato da beniamino daniele che per fare il suo lavoro con la collega francesca parisella ha rischiato grosso.
Posted by Nicola Porro on Sabato 2 maggio 2015
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venerdì 1 maggio 2015

MILANO IN FIAMME - Incendi, scontri e caos in centro ... Delinquenti in azione !

MILANO IN FIAMME - Incendi, scontri e caos in centro...Guarda le foto ---> http://goo.gl/GJImov
Posted by Il Gazzettino (sito ufficiale) on Venerdì 1 maggio 2015
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Osservatorio Italia In Testa: In Europa il business dell’imitazione dei prodotti italiani raggiunge 26 mld di euro contro un export alimentare che vale circa 13 mld.

L'Italia chiede all'Unione Europea un marchio di origine per tutelare il Made In Italy, l'industria italiana ed il consumatore. 
In Europa il business dell'italian sounding tocca complessivamente i 26 miliardi di euro contro un export alimentare che vale circa 13 miliardi di euro. Le cose non vanno meglio nel resto del mondo: il mercato nord americano sviluppa complessivamente 24 miliardi di euro di fatturato “Italian Sounding” a fronte di un export dei prodotti alimentari autentici pari a circa 3 miliardi di euro. Negli altri Paesi (extra Ue ed extra Nord America) l’italian sounding vale 10 miliardi di euro contro un export dei prodotti made in Italy che vale 4 miliardi di euro (per ogni prodotto alimentare autentico ce ne sono 2,5 falsi). (Dati Federalimentare). 
Delle potenzialità del settore delle esportazioni e della necessità di tutelale il Made in Italy e trovare soluzioni efficaci per combattere la contraffazione e l'italian sounding, si è discusso ieri, nella sede del Parlamento Europea a Roma, nel corso del convegno dal titolo "Prospettive di tutela del Made in Italy alle porte dell'Expo", organizzato dall'Osservatorio Italia In Testa. 
"L'entrata in vigore della nuova direttiva europea che abolisce l'obbligo di indicare la sede dello stabilimento di produzione, non ha certo aiutato il nostro mercato interno - ha spiegato Vito Giambiero Gulli, Consigliere Federalimentare - nel prossimi mesi chiederemo di essere tutelati con una lettera all'Europa, si dovranno ritenere di produzione italiana solo gli articoli che indicano in maniera inequivocabile il luogo in cui sono stati prodotti.
"Il reato di falso, o di contraffazione, non riguarda solo l'italian sounding. - ha spiegato Annaluce Licheri, Presidente Osservatorio Italia in Testa - La politica Italiana prevede specifiche sanzioni per la contraffazione di tutti i prodotti, nel settore della moda o del design, in particolare, le corti di Milano e di Roma, che sono delle sezioni specializzate di eccellenza, emettono velocemente provvedimenti di inibitoria e provvedimenti di sequestro previa descrizione. In ogni caso, va evidenziato che i Tribunali negli ultimi anni hanno ribaltato la giurisprudenza in tema di falso innocuo, grossolano, escamotage a cui ricorrevano i venditori di prodotti contraffatti o falsi (spesso apponendo etichette con la dicitura "falso d'autore"), è stata anticipata la soglia di punibilità di codesti reati, e quindi anche il falso d'autore è un reato, con la conseguenza che la Corte di Cassazione ha dichiarato la nullità del marchio falso d'autore, per contrarietà alla legge penale".
"Necessario creare un marchio di origine che consenta di individuare il luogo di provenienza del prodotto, la Svizzera e la Francia da tempo hanno introdotto questa regola, si tratta di un dato oggettivo che tutela il consumatore che viene informato in maniera chiara e corretta, inoltre questo favorirebbe il mercato interno e aiuterebbe a mantenere viva l'industria italiana" - ha dichiarato Amedeo Teti, Direttore Generale per la politica commerciale internazionale - Ministero dello Sviluppo Economico - intervenuto al convegno.
" E' fondamentale far comprendere che la contraffazione è un danno per le imprese e per l'intera economia del nostro Paese, secondo dati OCSE, il valore dei falsi in Italia si attesta sui 6,5 mld di euro, sottraendo 5,2 mld di gettito fiscale. Tra le possibili soluzioni: incrementare la comunicazione del prodotto, favorire la tracciabilità, e aumentare la sinergia tra turismo e prodotti enogastronomici" - ha dichiarato Gaetano Dentamaro, Presidente Sezione Agroalimentare Confindustria Bari.
L’Italia In Testa’, Osservatorio per la Tutela del Made in Italy, è un’iniziativa dell’Avvocato Annaluce Licheri, specializzata nella tutela del diritto d’autore e proprietà intellettuale e di Cristiano Alliney, avvocato e consulente in materia di proprietà industriale e intellettuale presso il Gruppo Finmeccanica e collaboratore of counsel dello studio Licheri. Il Presidente dell’Osservatorio è l’Avvocato Annaluce Licheri, mentre il Comitato Scientifico è composto dal Prof. Giorgio Assumma, esperto di diritto d’autore, Presidente della Siae dal 2005 al 2010, docente di Diritto dell’Editoria a Roma 3 e di Diritto dell’Unione europea alla Lumsa, dal Presidente del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali, Giovanni De Mari, dall'Avvocato Cristiano Alliney, dall'Avvocato Stefano Longhini, capo dell’Ufficio Legale Mediaset S.p.A. 
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TRECCANI Magazine - PEM



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mercoledì 29 aprile 2015

martedì 28 aprile 2015

Il Cav. crocifisso per scherzi e battute. Ma la sua politica estera era un trionfo.

Dalle celebri corna al vertice spagnolo 
al cucù alla cancelliera di ferro.
Diciamolo: il concetto di «formale», se riferito a Silvio Berlusconi assume un significato un po’ particolare. Per il suo modo, personalissimo, di presentarsi sulla scena internazionale il Cav è stato letteralmente crocifisso. Dai gesti apotropaici (un modo scientifico per definire le corna e le «toccatine»), alla scelta dei cappelli con l’amico Putin il personaggio Berlusconi è stato facile bersaglio per politici e giornalisti a caccia di facili polemiche. Ma in vent’anni (più o meno) di politica estera il Cavaliere non ha mai sbagliato nulla e la solidità dei suoi progetti appare ancor più lampante oggi, con un governo in carica, quello di Renzi, sì «politicamente corretto», ma che non riesce a cavare un ragno dal buco. È vero: Berlusconi ha fatto il gesto delle corna ad un vertice internazionale. Ricordiamo il fatto: correva l’anno 2002, Silvio venne invitato (nella sua veste di responsabile ad interim della Farnesina) al vertice dei ministri degli Esteri europei, nella città spagnola di Caceres. Durante la foto ricordo, quella ufficiale che resta negli archivi, al Cav l’atmosfera sembra troppo formale. Non resiste alla tentazione, piazzato davanti al ministro degli Esteri spagnolo Josep Piqué, sorride e fa le corna. C’è un esercito di fotografi e cameraman che, naturalmente, non si fa sfuggire l’occasione. I «sinistri italici» ci hanno inzuppato e ancora oggi ci inzuppano il pane. Ma la politica estera di Berlusconi, quella vera, non quella delle chiacchiere, è da record: è l’unico leader politico ad aver presieduto per tre volte il G8: a Napoli, nel 1994, quando Forza Italia entra per la prima volta in Parlamento, a Genova nel 2001 e poi a L’Aquila nel 2009. C’è poi il cucù alla Merkel. Accade tutto al vertice italo-tedesco di Trieste. Il presidente del Consiglio, nell’accogliere Angela a piazza dell’Unità d’Italia, si mette dietro il pennone portabandiera e, all’arrivo della cancelliera, sbuca fuori esclamando: «Sono qui». La Merkel, allargando le braccia, risponde al «cucù» del Cavaliere con un balbettato e imbarazzato: «Silvio». Certo non è una saluto da ambasciatore con feluca. Ma chi ha fatto in realtà la brutta figura? Criticare il premierato della signora Angela (che difende il welfare state più efficiente dell’universo), non è possibile. Ma è anche vero che ha il senso dell’umorismo di una corazzata in assetto da guerra. È vero anche che Silvio fece attendere la cancelliera al telefono, nel 2009. Ma per un motivo molto, molto importante. In Danimarca sono state pubblicate delle vignette anti-islamiche. Il premier turco, alla testa del partito islamico Akp, dichiara che mai la Turchia voterà per un danese a capo dell’Alleanza Atlantica. Inutili gli interventi degli altri leader mondiali, solo Berlusconi, durante la famosa telefonata, con la Merkel in attesa, riesce a convincere Erdogan a togliere il veto. Cosa gli abbia raccontato è un mistero. Ma ce la fa. Nello stesso periodo il governo italiano sostiene con forza un’iniziativa per la pace a Gaza. In sintonia con Europa e Stati Uniti, il premier Berlusconi mette al servizio della comunità internazionale i suoi ottimi rapporti diplomatici con Israele. A fine 2009 Netanyahu, premier israeliano, ringrazia: «Silvio è un campione di pace». Berlusconi grande amico di Israele (e i rapporti con Tel Aviv sono il termometro della politica estera di un paese), ma è riuscito a mantenere sempre un solido «ponte» anche con il mondo arabo. I rapporti Italia-Libia, ai tempi di Gheddafi, furono oggetto di ironia e critiche. Molti si chiedevano perché il governo a guida Berlusconi facesse di tutto per mantenere vivi i contatti con il colonnello. Oggi, con una Libia frantumata, dalla quale partono ogni giorno centinaia di disperati, appare perfino ovvio il perché di quella politica, che culminò con storico incontro sotto la tenda beduina nel giardino della residenza dell’ambasciatore libico a Roma. Era il 2010, la stampa di sinistra alzò un gran polverone soffermandosi sul lati folkloristici dell’evento. Berlusconi, da statista, commentò: «Chi non capisce che l’amicizia fra Libia e Italia è un vantaggio per tutti, appartiene al passato». Magari l’avessimo difesa quell’amicizia. E poi c’è il capitolo Putin. Quanta buona carta di giornale è stata sprecata per sbeffeggiare i cappelli di pelliccia indossati dai due premier, quante ridicole illazioni sull’amicizia personale tra due capi di Stato. Nel 2008 quell’amicizia servì a congelare e poi risolvere la crisi georgiana. Due «pezzi» dell’ex Unione Sovietica, la Russia e la Georgia, si confrontavano militarmente, con esiti imprevedibili. Berlusconi si frappose e fu ascoltato. In quell’occasione si guadagnò la gratitudine di George Bush, presidente degli Stati Uniti, per il quale quella crisi era una spina nel fianco. E poi il Cav non ha mai fatto errori ortografici scrivendo sul guest book della Casa Bianca, come invece ha fatto Renzi. Tanti e tanti successi, ma se si chiede ai «politicamente corretti» gli episodi più importanti sono l’appellativo «kapò» rivolto dal Cav a Martin Schulz, qualche risata, gli atteggiamenti informali. «Ma mi faccia il piacere!», direbbe Totò.

Antonio Angeli - IL TEMPO

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lunedì 27 aprile 2015

Rassegna Stampa di Lunedì 27 aprile 2015.

Accredia
ITALIA OGGI del 25/04/2015
pag. 18

Ambiente
ITALIAOGGI7 del 27/04/2015
di VINCENZO DRAGANI - pag. 19
ITALIAOGGI 7 AFFARI LEGALI del 27/04/2015
di ROBERTO MILIACCA - pag. 1
ITALIAOGGI 7 AFFARI LEGALI del 27/04/2015
pag. 3
ITALIAOGGI 7 AFFARI LEGALI del 27/04/2015
di LUIGI DELL'OLIO - pag. 2, 3

Agroalimentare
LA STAMPA del 26/04/2015
di ROBERTO FIORI - pag. 17
LA STAMPA del 26/04/2015
pag. 17
AFFARI & FINANZA del 27/04/2015
di STEFANIA AOI - pag. 31

Professioni
ITALIA OGGI del 25/04/2015
di BENEDETTA PACELLI - pag. 33
ITALIA OGGI del 25/04/2015
di LUCIA BASILE - pag. 34
IL SOLE 24ORE del 27/04/2015
di NICOLA FORTE - pag. 22
IL SOLE 24ORE del 27/04/2015
pag. 22
IL SOLE 24ORE del 27/04/2015
pag. 22
ITALIAOGGI7 del 27/04/2015
di ROBERTO LENZI - pag. 15
ITALIAOGGI7 del 27/04/2015
pag. 15
ITALIAOGGI 7 AFFARI LEGALI del 27/04/2015
di ANGELO COSTA - pag. 5
ITALIAOGGI 7 AFFARI LEGALI del 27/04/2015
di ANGELO COSTA - pag. 6
AFFARI & FINANZA del 27/04/2015
di FILIPPO SANTELLI - pag. 39
MEZZOGIORNO ECONOMIA del 27/04/2015
di MAURIZIO DE TILLA -pag. 4
IL SOLE 24ORE del 27/04/2015
di VALENTINA MELIS - pag. 4

Società e Imprese
ITALIA OGGI del 25/04/2015
di CINZIA DE STEFANIS - pag. 31
ITALIA OGGI del 25/04/2015
di MARCO OTTAVIANO -pag. 31
IL SOLE 24ORE del 25/04/2015
pag. 9
IL GIORNALE del 26/04/2015
di ANTONIO SIGNORINI - pag. 9
IL SOLE 24ORE del 27/04/2015
di DARIO DEOTTO - pag. 24
IL SOLE 24ORE del 27/04/2015
di GUIDO CHIAMETTI - pag. 25
ITALIAOGGI7 del 27/04/2015
di VALERIO STROPPA - pag. 6
ITALIAOGGI 7 del 27/04/2015
pag. 6
ITALIAOGGI 7 del 27/04/2015
di FRANCO RICCA - pag. 9
ITALIAOGGI 7 del 27/04/2015
pag. 10
ITALIAOGGI 7 del 27/04/2015
di CINZIA DE STEFANIS - pag. 16
AFFARI & FINANZA del 27/04/2015
di ROBERTO MANIA - pag. 17
ITALIAOGGI 7 AFFARI LEGALI del 27/04/2015
di NICOLA PISANI - pag. 5
AFFARI & FINANZA del 27/04/2015
di VALENTINA CONTE - pag. 22

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Eccellenza a Roma - Post in Evidenza

Onore a Giuseppe Garibaldi !

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