giovedì 13 marzo 2014

La mitica Agharta nel libro di Pruneti

Chi è il Re del Mondo che tutto sa e governa? Esiste davvero la mitica Agharta o Agharti - regno sotterraneo incontaminato dove albergano perfezione, bellezza, pace e amore e dove, appunto, il Re del Mondo vive al riparo da occhi indiscreti? Pressoché tutte le culture, le tradizioni folkloristiche, le correnti gnostiche ed esoteriche ne parlano, anche se con nomi e forme differenti, per quanto solo eruditi studiosi ed esoteristi quali René Guénon, Alexandre Saint-Yves d’Alveydre e Ferdynand Ossendowski, hanno tentato di penetrarne e raccontarne il segreto.
Il professor Luigi Pruneti, docente, saggista, scrittore ed ex Gran Maestro della Massoneria della Gran Loggia d’Italia, nel suo ultimo ed agile saggio edito da “La Gaia Scienza” con prefazione del principe Tiberio Dobrinya, ovvero “Il mistero del Re del mondo e della mitica Agharta”, ci presenta l’ampia letteratura a disposizione relativa a tale figura. Pruneti esordisce con il mito della cosiddetta “Terra Cava”, ovvero l’idea - sviluppatasi in particolare nel corso dell’Ottocento in cenacoli teosofici, occultistici ed esoterici - che la Terra fosse cava e popolata da esseri viventi, talvolta esseri mitologici, talaltra draghi e/o rettili. 

di Luca Bagatin - Fonte L'OPINIONE - Articolo Completo QUI !

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mercoledì 12 marzo 2014

ESCLUSIVA - Che scandalo! Unicredit sottrae cifre da paura al correntista, e occulta i ricalcoli. Ecco le prove !

Sembra una storia surreale ma invece è quanto è capitato ad un utente di banca Unicredit a San Martino Buonalbergo, in provincia di Verona.  Un utente che ha lottato per più di 7 anni con ogni azione legale possibile ma solo per un caso fortuito della vita, qualche mese fa, nel richiedere  la documentazione completa al proprio legale, è venuto in possesso di documenti che comprovano tutte le colpe di Unicredit, possibili strumenti di prova, importanti ammissioni occultate relative a cifre ingenti sottratte. 

Fonte: LiberoReporter - Articolo Completo QUI !

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LA SITUAZIONE EUROPEA STA PRECIPITANDO !

IN SCENA: "L'offerta di Mirra", dalla tragedia "Mirra" scritta nel 1784 da Vittorio Alfieri

La compagnia teatrale "Paltò Sbiancato", facente capo al regista Stefano Maria Palmitessa, Vi informa con piacere che, tra poco, debutterà con la sua nuova pièce: 

"L'offerta di Mirra". 
"L'offerta di Mirra" è un adattamento della tragedia "Mirra" scritta nel 1784 da Vittorio Alfieri, realizzato da Francesca e Natale Barreca.
Il dramma è tutto interiore della protagonista. Vittima di una volontà superiore, soggiogata da un amore orrendo, Mirra, tormentata da contrasti inconciliabili, sola depositaria della sua angoscia, impossibilitata al dialogo con le persone di famiglia, rimane chiusa nella sua disperazione e nel suo terribile dolore, agognando l’unica possibile soluzione. 
Mirra, infatti, è stata condannata da Venere ad amare il padre a causa di un oltraggio alla bellezza della dea perpetrato da Cecri, sua madre. La giovane si è chiusa in stessa e nessuno, nemmeno la nutrice Euriclea, capisce il suo turbamento. Durante i preparativi delle nozze con Pereo, Mirra sviene e il ragazzo, convinto di essere antipatico alla fanciulla, si uccide. In un colloquio col padre Ciniro, Mirra si lascia sfuggire il suo segreto, quindi si suicida con la spada del genitore.

Il cast è composto da: Monica Maffei nelle vesti di Mirra e poi Alessandro Calamunci Manitta, Mariagrazia Casagrande, Mary Fotia, Tiziana Imperi e Marina Lorè.

La regia di Stefano Maria Palmitessa, esponente romano di quella tendenza del teatro particolarmente attenta alla ricerca ed all'aspetto visuale, si avvale della collaborazione di Mara Palmitessa per le coreografie, di Silverio Scramoncin per le musiche, di Silvano Martorana per la macchina scenica e dell'Accademia di trucco professionale per il trucco facciale degli attori. Il make-up in locandina è realizzato da Manuela Giorgino.

La pièce debutterà giovedì 03 aprile alle ore 21:00 
al Teatro "Le salette", in vicolo del campanile, 14 
(nei pressi di via della Conciliazione), Roma 
e sarà replicata venerdì 04 e sabato 05 alle ore 21:00
e poi domenica 06 aprile in doppia replica, 
alle ore 18:00 e alle ore 21:00.

Prenotazioni Biglietti: 347.42.22.594

Compagnia teatrale "Paltò Sbiancato"
Contatto Facebook: 

INFIORATA STORICA DI ROMA

L’Associazione Turistica Pro Loco di Roma
in seguito all'autorizzazione ottenuta dal Gabinetto del Sindaco 
di Roma Capitale per la realizzazione 
dell’INFIORATA STORICA DI ROMA
INFORMA

Titolo: IV edizione dell’Infiorata Storica di Roma

Periodo: 28/29 giugno 2014

Luogo: Via della Conciliazione (occupando solo metà carreggiata da Piazza Pio XII sino a Via San Pio X) e Piazza Pio XII 

CENNI STORICI: 
L’antica tradizione delle decorazioni floreali nasce a Roma nella prima metà del XVII. Si ritiene, infatti, che la tradizione di creare quadri per mezzo di fiori fosse nata nella Basilica Vaticana ad opera di Benedetto Drei, responsabile della Floreria Vaticana, e di suo figlio Pietro, il 29 giugno 1625, festa dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma. Morto Benedetto Drei, fu proprio Bernini a succedergli, e che "da Roma quest'arte si divulgò", sparendo dalla città già alla fine del XVII secolo, radicandosi, invece, soprattutto in molte località del centro Italia ed in particolar modo nel Lazio (come Genzano, Bolsena, Genazzano, Gerano, Poggio Moiano, Alatri, solo per citare le più conosciute).
La Pro Loco di Roma intende restituire alla città di Roma la maternità di questa antica usanza, promuovendo le bellezze della città di Roma e la tradizione delle Infiorate Artistiche d’Italia.

Breve descrizione: 
Le location per la realizzazione delle infiorate saranno Via della Conciliazione (occupando solo metà carreggiata da Piazza Pio XII sino a Via San Pio X, per consentire la circolazione delle macchine) e Piazza Pio XII.
In occasione dell’Infiorata si terrà anche il V Congresso Internazionale delle Arti Effimere, che avrà luogo presso gli spazi del Complesso polivalente dell’Università Urbaniana, situato nelle vicinanze della Basilica di San Pietro.

La manifestazione sarà di portata internazionale, con quasi 100 delegati invitati e 1000 artisti (maestri Infioratori) provenienti da tutta l’Europa ed altri paesi del mondo come Giappone, Messico, Tibet. 
La Pro Loco di Roma Capitale, insieme all'Associazione Infioritalia ed all'Associazione Città dell’Infiorata, si è fatta promotrice dell’iniziativa, offrendo come location una delle città più belle del mondo. 

Associazione Turistica Pro Loco di Roma
Via Giorgio Scalia 10/B - 00136 Roma - Tel.: 06 89928530 - Fax: 06 89928525 
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Passato e Presente. Quali sono i dittatori che hanno ucciso più persone?

Il primo è Mao, seguito da Stalin e Hitler.
Spesso quando pensiamo ad un dittatore balza alla mente il nome di Adolf Hitler. Ma nella storia dell’umanità si sono susseguiti tanti tiranni e a giudicare dall’infografica qui accanto, intitolata “Which dictator killed the most people?”, il “Fuhrer” non è stato quello ad aver mietuto più vittime.
In prima posizione infatti c’è Mao Tse-Tung: l’ex presidente del Partito Comunista Cinese, dal 1943 al 1976 è stato responsabile della morte di 78 milioni di persone. Dopo di lui, con 23 milioni di morti, c’è Josif Stalin, segretario del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1922 al 1953.
Adolf Hitler invece è terzo, con 17 milioni di vittime 11 anni. Dopo di lui un dittatore che in pochi ricordano, nonostante la sua crudeltà. Si tratta di Re Leopoldo II del Belgio, che dal 1865 al 1909 uccise circa 15 milioni di congolesi. Numeri che fanno venire i brividi. Anche se poco importa, in fondo, chi sta prima dell’altro, poiché non bastano dei semplici numeri per descrivere la vergognosa storia di un dittatore. 

Fonte: IL NUMERO ZERO

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martedì 11 marzo 2014

Ciao, ciao…ricorso. Il Tribunale di Cremona manda in soffitta definitivamente la vecchia prassi. Solo con atto di citazione si può impugnare le delibera assembleare.




Euro, Europa e Stati Uniti d'Europa !




ROMA: Nasce il Comitato a Difesa della Capitale !

DifendiAMO ROMA è la casa di chi vuole difendere la nostra città da un’Amministrazione assente. Diventa anche tu un Difensore di Roma, del suo decoro, della legalità, nelle battaglie di giustizia sociale e di difesa della sua identità. Lavoriamo insieme per denunciare cosa non va nei nostri quartieri, nella quotidianità, ma anche nei progetti di speculazione edilizia e di scempio del territorio. Difendiamone la tradizione, il sistema valoriale, la cultura, sempre più minacciata da cui vuole vendere la Capitale e i Romani ad affarismo e a una sinistra sempre meno amica di questa città. Ed è proprio dalla difesa di un patrimonio inestimabile che saremo in grado di restituire a questa città il suo prestigio e quello slancio morale ed economico che oggi manca. 
Roma deve ripartire, anche grazie a Te! 


lunedì 10 marzo 2014

CONTINUA SENZA SOSTA la BATTAGLIA del CONSIGLIERE REGIONALE del LAZIO, FABRIZIO SANTORI - Presidente onorario di Riva Destra - CONTRO la MALASANITÀ.




domenica 9 marzo 2014

CONSULENZA: per ogni vostra necessità !

Acqua, controlli sugli allevamenti Paura per mozzarelle e latte contaminati.

Anche il latte di migliaia di mucche allevate a Roma Nord potrebbe avere una concentrazione di arsenico fuori legge. Lo stesso latte che, attraverso aziende e caseifici, arriva sulle tavole dei romani, imbottigliato o sotto forma di mozzarelle, ricotte e latticini vari. Per questo la Asl Roma E ha deciso di vederci chiaro e giovedì scorso ha avviato controlli a tappeto, mandando i propri ispettori a campionare il prodotto delle mucche di Tragliatella e degli altri quartieri che fino alla settimana scorsa si sono serviti dell'acqua fuori norma distribuita dall'acquedotto regionale dell'Arsial, il carrozzone pubblico della Regione Lazio, sfruttato come un bancomat della politica. Acqua all'arsenico che questi animali hanno bevuto per anni. I risultati degli esami sono attesi per la prossima settimana, nel frattempo tra gli allevatori regna il terrore: «Se per il nostro latte venissero confermati valori fuori legge, per noi sarebbe un danno commerciale enorme». E il danno, se le analisi accertassero la presenza di sostanze tossiche, sarebbe anche per tutti i consumatori che finora si sono nutriti con i prodotti derivati da questo latte. 


"L'Europa che non c'è (mai stata) e la destra che manca".

CONSIGLIO LA LETTURA di quest'ennesimo pezzo di Forte Apache su 'Il Velino'...una provocazione o una verità? 
Ai lettori la scelta...
Fabio Sabbatani Schiuma
Europa nazione, un mito infranto !
di Forte Apache 
Ma che bella quest'Europa che balbetta impacciata sulla crisi Ucraina e che non riesce a prendere posizione neppure sull'assurda vicenda dei nostri due Marò in India! Inconsistente e ininfluente sullo scacchiere internazionale, ma coll'indice sempre alzato a redarguire noi reprobi: ecco come appare l' Unione Europea. 
Ed ecco perché nell'approssimarsi di una delle tornate elettorali più incerte e combattute, un sentimento identitario e nazionalista spinge i vessilli dei partiti e dei movimenti di destra. Che sono saldamente in campo ovunque. E ovunque recitano un ruolo da protagonisti. Ovunque, tranne che in Italia. Alla guerra contro un'eurocrazia presuntuosa e pure un po ottusa, il nostro barcollante Stivale partecipa infatti solo con l'iniziativa territoriale leghista e con l'intuito istrionico di Beppe Grillo. Ma non con una formazione politica di destra nazionale chiaramente schierata. Perché? Semplicemente perché la destra non c'è più. Si è liquefatta. Dissolta. Il che, elaborato il lutto, ci consente di dire una verità. Dire cioè che la destra italiana si è bevuta per tanto tempo una fantastica bugia: l'idea di Europa nazione. Un cocktail improvvisato dal dosaggio incerto. Nessuno ha mai avuto il coraggio di ammetterlo. Almeno sino ad oggi. Il tabù ha resistito. Così come sempre resistono i tabù o i dogmi: evitando domande. Un Tabù costruito e teorizzato nell'Europa di ieri, quella col muro di Berlino, col mondo diviso in due blocchi, con internet, smartphone e rivoluzione dei social network ancor di la da venire. Una balla a cui in tanti abbiamo creduto. Per anni il vessillo dell'Europa nazione, ha sedotto fior di gioventù. Ed ha pure procurato una solida base programmatico-ideale a dei cinici mestieranti della politica in cerca di un qualsiasi appiglio culturale per captare consenso. Almeno, per l'appunto, sino alla recente durissima crisi. Che coincide (guarda un po gli scherzi del destino) con l'evaporare della destra dalla scena politica italiana. Schiacciata dalla superficialità, dalla supponenza e dall'incapacità del suo gruppo dirigente, la destra ha infatti collassato proprio mentre una delle sue bandiere ideali, l'Europa Nazione, mostrava chiaramente tutti i suoi limiti. Mentre naufragava la grande fuffa della " Comunità di destini ". Quando l'Europa è stata Nazione? Quali sono i tratti unificanti dei popoli del vecchio continente? Ci hanno pure provato a trovare una risposta. Addirittura in pompa magna. Con la "Convenzione per l'Europa" che per quasi un paio di anni si insediò a Bruxelles sotto la guida di Giscard d'Estaing. Alla fine però convennero che neppure i campanili, che pur ci sono da Lisbona agli Urali, avrebbero potuto dare un tratto unificante. L'unica possibilità di unificare queste terre, per millenni, si era avuta grazie alla persuasione della spada. Cioè con la conquista. Ma, per carità, guai a dirlo! Culture diverse, stili di vita diversi, mentalità diverse. Proprio nell'era dell'esaltazione delle diversità a noi toccava essere uguali per trattato. Il fallimento (silenzioso) della Convenzione avrebbe dovuto far riflettere. Ma siccome già il vento della retorica gonfiava le vele all' Euro (imposto con una tassa e senza chiederci il parere) si preferì tacere. Tutti tacquero. E tacque in special modo la destra italiana. Per calcolo. Per non dispiacere quell'allegra combriccola cui s'era prostrata in attesa di legittimazione. E perché non poteva mettere in discussione uno dei suoi dogmi fondanti. Ma, se l'abito invisibile agli stupidi -spiega Andersen- è una truffa, prima o poi l'innocenza di un bambino la svelerà. Così questa crisi che sta spolpando famiglie e nazioni intere ha svelato ai più che, se non di una truffa, questa logora retorica europeista è figlia almeno di una gigantesca utopia. Che una vera destra nazionale e popolare avrebbe dovuto denunciare. Se non fosse stata compressa nei suoi dogmi e sedotta dagli eurocrati nostrani. Perché per le élite responsabili delle sciagurate scelte di politica economica, per i detentori delle grandi ricchezze, per i politici al traino dei veri forti poteri, l'Europa è sempre e comunque una Dea. L'Europa che non si discute e che si ama. L'Europa che è il futuro e che senza di Lei il diluvio. L'Europa che si può forse correggere, ma mai e poi mai mettere in dubbio. E allora vai con l'offensiva del " comune destino ", vai con " l'irreversibilità della moneta ", vai con quell'imperativo che suona come una minaccia: " non meno, ma più Europa !". Paraponziponzipò. Il circo mediatico è schierato a tutto campo. Suona la grancassa. La compagnia di giro si esibisce nei talk show sempre nella medesima recita a soggetto. E chi è che dice no? Chi si incarica di interpretare il dissenso? Solo il Grillo nazionale, che ha la forza e la follia di urlare il dubbio e di proproporre il referendum consultivo sulla moneta-cappio. E anche il giovane Salvini che prova con questa sfida a riqualificare la Lega. Quanto a coloro che a destra cercano di rimettere insieme i cocci di una identità che appare irrimediabilmente perduta si può soltanto notare quanto sia flebile la loro vocina. Il loro distinguo misurato e impacciato, la loro argomentazione contorta. Per paura di essere silenziati. Perciò fanno precedere l'accenno di critica da una devastante premessa: " Noi siamo europeisti convinti! ". Che li consegnerà dritti dritti all'irrilevanza elettorale e politica. 

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