venerdì 15 novembre 2013

ILVA, la telefonata choc di Vendola: risate al telefono per le domande sui tumori.

Nel luglio del 2010 il leader di Sel viene intercettato con Girolamo Archinà, il pr della famiglia Riva. "Dica che non mi sono defilato". E dà della 'faccia da provocatore' a chi chiedeva spiegazioni sui morti. Per tutta la giornata di ieri non ha risposto al Fatto.

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 15 novembre 2013

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giovedì 14 novembre 2013

ITALIA: Notizie dal Governo !

Notizie

Novità dalla Presidenza

Notizie dai Ministeri

Rapporto UNAR 2013 “Dalle discriminazioni ai diritti”

Presentato da Cecile Kyenge e da Maria Cecilia Guerra il Dossier Statistico che, con il supporto di dati statistici, evidenzia come l’immigrazione stia modificando il tessuto sociale e i modelli di sviluppo attuali, attraverso una lente che si concentra sulla dinamica dei diritti e dei doveri.

OLIMPIADI 2014, SFIDA ROMA E MILANO. CONI: SERVE CANDIDATURA UNICA

Roma non vuole mollare e torna a puntare alle Olimpiadi. Se per i Giochi del 2020 la candidatura della Capitale, caldeggiata da Gianni Alemanno, era stata bocciata da Mario Monti, questa volta il governo sembrerebbe invece ben disposto in vista della competizione del 2024.
Il punto però è che all'evento è fortemente interessata anche Milano, che nel 2015 avrà già un primo banco di prova con l’Expo. 

Fonte: Roma Capitale NEWS - Articolo Completo QUI !

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mercoledì 13 novembre 2013

MASSIMA ALLERTA: Conti Correnti, dal primo gennaio li possono chiudere

Dal 1° gennaio entra in vigore il decreto di Monti sulle comunicazioni bancarie: se non fai tutto per tempo dici addio alla tua posizione.
Il Grande Fratello fiscale, giorno dopo giorno, entra a regime, affila le lame. Ora mancano solo due mesi a un nuovo capitolo: dal primo gennaio 2014, infatti, scatterà la cosiddetta "linea rossa" per gli utenti bancari, finanziari, assicurativi e postali. Nel dettaglio, entreranno in vigore le nuove norme sull'adeguata verifica della clientela previste dal decreto legislativo del 21 novembre 2007. In soldoni, se i clienti (compresi quelli bancari) non trasmetteranno in breve tempo i documenti necessari, i rapporti (conti correnti, di deposito, conti titoli e quant'altro) dovranno essere prima bloccati, e poi chiusi. Anche il conto corrente. 

Fonte: Libero Quotidiano - Articolo Completo QUI !

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SICUREZZA A ROMA !

Roma, nomade strappa alla madre il bimbo di otto mesi. Due 16enni la raggiungono. La bulgara 25enne ha afferrato il bambino per una gamba mentre la madre lo stava cambiando su una panchina della metro. Adesso si trova nel carcere di Rebibbia. 
All'interno della stazione di Ponte Mammolo, quartiere periferico di Roma vicino a Tiburtina, sulla linea B della metropolitana romana, ieri, martedì 12 novembre, una nomade bulgara di 25 anni ha tentato di rapire un bambino di otto mesi mentre la madre lo stava cambiando su una panchina all'interno della stazione. A quanto scrive il Messaggero la madre era scesa dal vagone della metropolitana e si stava dirigendo verso il capolinea dei pullman per rientrare al suo paese, Vicovaro, comune in provincia di Roma. La nomade avrebbe afferrato il bambino per una gamba strappandolo alla madre. Le urla della donna hanno attirato l'attenzione di due ragazze 16enni di San Basilio, che l'hanno raggiunta e sono riuscite a riprendere il bimbo, trattenendo la 25enne bulgara, che è stata poi portata nel carcere di Rebibbia. 

Fonte: Libero Quotidiano 

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martedì 12 novembre 2013

Nassiriya - Un Film per ricordare !

Un doveroso ricordo dei nostri ragazzi ! 
Un film per ricordare !

Norvegia:giornalista con croce via da tg Per proteste comunità islamica, 'non garantisce imparzialità'

(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Indossare una catenina con la croce mentre si conduce il telegiornale offende l'islam e dunque la giornalista che l'ha fatto è stata sollevata dall'incarico. E' accaduto in Norvegia e il provvedimento ha colpito un noto volto della Nrk, Siv Kristin Saellmann. Alcuni spettatori - soprattutto esponenti della comunità islamica locale - hanno protestato sostenendo che la "catenina con la croce offende l'Islam" e "quel simbolo non garantisce l'imparzialità del canale". 

Fonte: ANSA

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OSIMO 1975 - I GIULIANO DALMATI SACRIFICATI DALLA RAGION DI STATO

di Roberto Spada  
E’ stata una delle pagine più nere della diplomazia italiana. Il 10 Novembre 1975 l’Italia conclude, almeno formalmente, la questione della tutela dei diritti degli italiani di Istria e Dalmazia, già duramente provati dalle persecuzioni titine e dall'ostracismo dei loro connazionali dalla mente corta.
Un argomento importante e anche spinoso, nell’ambito della diplomazia nostrana, poco noto al grande pubblico, come poco nota è la vicenda degli esuli giuliano dalmati, stretta nella morsa della scarsa memoria e dell’ottusità ideologica di chi ancora oggi non riconosce loro di essere stati vittime di una crudele pulizia etnica.
E i giovani? Quanto conoscono le nuove leve di questi temi? Abbiamo intervistato Eleonora Zeroli, una giovane, appunto, consigliere di Rinascita Universitaria alla Facoltà di Scienze Politiche di Perugia e nipote di esuli istriani. 

NASSIRIYA: "Questa foto è diventata il mio inferno"

Mattia Piras è il simbolo della strage in un'immagine che ha fatto storia: "Da allora quando respiro sento l'odore della morte"
«Quando siamo arrivati sul ponte ho incominciato a sentire quell'odore. Un tanfo dolciastro, un misto di carne bruciata e altri miasmi. Mi entrava nella gola, mi scendeva nei polmoni, mi torceva lo stomaco. Da quel giorno non se n'è mai più andato. Mi è rimasto dentro. Da quel 12 novembre quando respiro qualcosa di simile rivedo le immagini tornare. Sono una processione. Un incubo ricorrente. Arriva l'odore e poi arrivano loro. 
Sempre assieme. Sempre le stesse. Tutte in fila dietro a quel lezzo. Vedo quell'asinello tranciato in due dall'esplosione. Vedo la sua carcassa appena oltre il ponte. Mi ritrovo tra le macerie. Mi rivedo sull'orlo di quella voragine. Sai cos'è una un baratro di due metri? È tanta roba. Troppa roba. Soprattutto se sai che lì dentro son finite le vite dei tuoi amici. E io lo sapevo. Solo quando ho visto quel buco nero ho capito che non sarebbero mai più tornati». 

Fonte: IL GIORNALE - Articolo Completo QUI !

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Cinquant'anni fa a Kindu nel Congo belga, il massacro dei 13 caschi blu italiani

Gli uomini facevano parte del contingente dell'Onu inviato per sostenere le popolazioni coinvolte in una violenza guerra civile. L'11 novembre 1961 i militari portarono aiuti e rifornimenti da Leopoldville, ora Kinshasa, a Kindu dove caddero in un'imboscata di una delle fazioni in lotta. Disarmati, furono picchiati a sangue e poi abbattuti a colpi di mitra.
Erano disarmati, portavano le insegne dei caschi blu dell'Onu, ma questo non bastò a salvare i 13 aviatori italiani che nel novembre del 1961, non è chiaro se l'11 o il 12, vennero catturati nell'ex Congo belga da guerriglieri di una delle frazioni che si contendevano il controllo del Paese africano. Picchiati a sangue e portati giro per la cittadina di Kindu, vennero alla fine abbattuti a raffiche di mitra e poi letteralmente fatti a pezzi a colpi di machete. I loro corpi saranno poi trovati solo un anno dopo, composti e riportati in patria.

Fonte: IL GIORNALE - Articolo Completo QUI !

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Nassiriya. Cerimonia di ricordo anche a Comando Isaf di Kabul


(ASCA) - Roma, 12 nov - Dieci anni dopo, con una cerimonia sobria ma molto sentita da tutti, i militari italiani di stanza al comando Isaf a Kabul si sono raccolti in ricordo dei caduti della strage di Nassiriya.
“Oggi e’ una data dolorosa - ha detto il generale di corpo d’armata Giorgio Battisti, capo di stato maggiore della forza internazionale e Italian Senior National Representative parlando ai presenti - che ricorda, nel suo decimo anniversario, i nostri connazionali caduti in terra irachena. E’ doveroso ricordare loro e anche tutti gli altri caduti che le Forze Armate italiane hanno avuto negli anni nelle varie missioni internazionali. Noi tutti dobbiamo rammentare - ha quindi proseguito Battisti - che indossando la divisa siamo chiamati a onorare il nome dell’Italia nel mondo anche a costo della nostra vita”.
“Dobbiamo stringerci - ha continuato il generale, - in un grande abbraccio alle famiglie di questi morti: mogli, madri, padri, fratelli, figli che sono stati privati dell’affetto e del sostegno dei propri cari. Queste persone sono dei veri e propri eroi con la dignità del loro comportamento sono un esempio per tutti noi”.

Questa è una notizia dell’agenzia Asca.

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Eccellenza a Roma - Post in Evidenza

Onore a Giuseppe Garibaldi !

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