martedì 9 ottobre 2012

Imbrogli a Londra - Aggiotaggio !

Roberto Vacca
Allego mia analisi del grosso imbroglio perpetrato a Londra da banchieri inglesi (soprattutto Barclay's) per lucrare guadagni su derivati relativi a tassi interesse. Pare abbiano fatto fuori 70 miliardi di dollari - i ns ladri regionali ne hanno fregati molto meno: di loro parliamo molto. Invece degli imbroglioni londinesi da luglio non se ne parla quasi più - ma a settembre il Commons Treasury Committee britannico dichiara che già dal 2010 loro avevano avvisato che non era bene nominare R Diamond amministratore delegato di Barclays perché già allora  (con altri) manipolava i tassi. L'ammontare dei derivati IRD manipolato dai banchieri UK era di 300.000 miliardi di $ - cifra ardua da immaginare. Il totale circolante dei derivati IRD a fine settembre era di 518.000   miliardi di $ ancora più ardui da immaginare.
Credo che la crisi non finirà presto. Teniamoci forte.
Best
Roberto 
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City di Londra - appropriazione indebita, aggiotaggio? di Roberto Vacca
Nel delizioso film The Ladykillers (1955) (mal tradotto come “La Signora Omicidi”), Alec Guinness e Peter Sellers organizzano una rapina in banca. Sono pensionanti a casa di una vecchietta e si fanno passare per musicisti. Incontrano inciampi di ogni tipo e non si possono godere il grosso malloppo in banconote. Lo danno alla vecchietta che si stupisce. La tranquillizzano: “Sa che in banca girano milioni di pagamenti. Spesso su ciascuno avanzano alcuni penny che non servono a nessuno. Si sommano e costituiscono una bella somma di cui non si sa che cosa fare. La diamo a lei: sono solo tanti centesimini messi insieme.”
Devono aver meditato questa storia parecchi banchieri inglesi che, a forza di penny, hanno fatto fuori molti miliardi. Se ne è parlato poco, specie in Italia, ove sentiamo frequenti, orride notizie di concussioni e appropriazioni indebite (da parte di pubblici ufficiali) e aggiotaggi commessi da finanzieri, [L’aggiotaggio è il reato di chi specula su variazioni del prezzo di titoli o merci, valendosi di informazioni riservate o divulgando notizie false.]
Faccendieri o cassieri di partiti si sarebbero appropriati di decine o centinaia di milioni di euro. Non ho trovato una stima dell’ammontare totale di queste ruberie. Azzardo a valutarle in alcuni miliardi di Euro. La Corte dei Conti ha valutato che, se non ci fosse stata evasione fiscale, il debito pubblico sarebbe ora il 76% del PIL invece del 120%. Ammonterebbe a 1200 miliardi di euro (G€) invece che a 1880 G€. Questi 680 miliardi e quelli rubati gridano vendetta. Però reati gravi sono stati commessi dai grossi banchieri inglesi cui accennavo sopra. Avevo previsto “manovre pilotate da speculatori” nel mio libro su come salvare il prossimo decennio nel Gennaio 2011: riporto in calce il mio articolo del Maggio scorso in cui ne cito passi rilevanti e racconto cosa siano gli IRD, Interest Rate Derivatives. Ecco la storia.
Il LIBOR (London Inter Bank Offered Rate) viene fissato dalla BBA (British Bankers Association) in base a dati forniti da 18 banche inglesi. Si escludono i 4 valori più alti e i 4 valori più bassi e si calcola il tasso medio sui 10 restanti. Il valore di questo tasso medio determina fra i vari derivati (IRD) che hanno per sottostante tassi di interesse quali salgono di valore e quali scendono. Il circolante di questi IRD a fine Settembre 2012 era salito a 518.000 miliardi di dollari (T$). Di questi pare che 300.000 miliardi di dollari siano influenzati proprio dalle decisioni della BBA sul LIBOR. Se i banchieri che fissano il LIBOR intanto speculano su quel tasso, sanno in anticipo quello che fisseranno in avvenire. Quindi scommettono sul sicuro e incassano profitti indebiti percentualmente piccoli, ma proporzionali alle gigantesche somme totali citate.
Nel Luglio 2012 il Financial Times scriveva che i banchieri avevano manipolato il LIBOR e la Federal Reserve Bank USA li accusava di collusione e menzogna. La banca accusata di essere responsabile delle più forti manipolazioni era la Barclay’s. Ai primi di Luglio 2012, Marcus Agius, il presidente della banca, dava le dimissioni. Doveva tornare al suo posto due giorni dopo per occuparsi di trovare un successore all’amministratore delegato Bob Diamond, dimissionario in seguito alle accuse di essere il maggiore responsabile elle manipolazioni, sebbene fosse molto stimato per aver innalzato turnover e profitti della banca. Anche J. del Missier, direttore generale di Barclay’s, dava le dimissioni in conseguenza dello scandalo. Diamond dichiarava di rinunciare al suo bonus annuale, ma si veniva a sapere che dal 2007 al 2011 aveva incassato 186 milioni di dollari fra stupendi e premi. Dopo le dimissioni, Diamond si ritirava dal comitato organizzatore di una cena per finanziare (25.000 dollari a piatto) la campagna di Mitt Romney
Barclay’s veniva multata dalla Financial Service Authority britannica e dal Department of Justice americano per 453 milioni di dollari per le manipolazioni effettuate. Non è chiaro l’ammontare del ricavato dalle manipolazioni perpetrate da Barclays ed altri. Se ne trovano in rete valutazioni molto diverse fra loro Jamie Doward (The Observer del 30/6/2012) riporta la cifra di 45 miliardi di sterline equivalenti a 70 miliardi di dollari. In questo caso la multa citata ne rappresenterebbe solo i 2/3 dell’uno per cento. La punizione e le dimissioni del top management di Barclays sembrano nettamente inadeguate.
Curiosamente da oltre due mesi dello scandalo non si parla e non si scrive più. Il 19 settembre il Commons Treasury Committee britannico sottolineava che già il 15 settembre 2010 aveva espresso ufficialmente la propria opinione che Bob Diamond fosse inaccettabile alla guida della Barclays proprio perché implicato nelle manipolazioni sul LIBOR.
Temo che le cifre che ho citato siano incerte: non sono il risultato di una inchiesta, ma soltanto stime. Sembrano nettamente più grosse di quelle dei scandali italiani. Quei banchieri britannici (li immaginiamo con bombetta e ombrello?) non avevano pensato male di prelevare centesimini: 70 miliardi su 300.000 fanno solo un terzo dell’uno per mille. Gli è andata anche bene per qualche anno. Poi, almeno alcuni, sono stati smascherati - e trattati con indulgenza eccessiva. Quis custodiet custodes?

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Derivati di Damocle - 13 Maggio 2012
I giornali di oggi titolano tragicamente “Boom dei derivati valgono 14 volte le Borse”. È vero: il problema esiste, ma il rischio era ben noto. Lo avevo spiegato oltre un anno fa nel mio libri SALVARE IL PROSSIMO DECENNIO (Garzanti, 2011). Ne riporto qui una pagina in cui scrivevo che alla fine del 2010 il livello degli IRD era 450 trilioni di $ = 32 volte il PIL degli USA. Non ci dovrebbe stupire che dopo un anno e ½ sia cresciuto a 504 T$ (36 volte il PIL degli USA. Dovremmo stupirci che le regole severe sul funzionamento delle banche non siano state ancora imposte.
Estratto dal Capitolo 8 di “Salvare il Prossimo Decennio”, di R. Vacca
“Sorge il dubbio se gli esperti esistano davvero in economia. Tranne rare voci (come quella di N. Roubini), nessuno previde la crisi economica del 2008 e nemmeno suggerì come evitarla. A posteriori, le cause sono state: rilassamento di regole e controlli USA su banche e istituti finanziari. Sono stati emessi titoli estremamente speculativi supportati da garanzie immaginarie e bilanci falsi per giustificare bonus ridicolmente alti dei vertici manageriali. La struttura dei derivati spesso è instabile, o perversa. Nel mio “Patatrac – la crisi: Perché? Fino a quando?” (Garzanti 2009) definisco i derivati e ne spiego i meccanismi. Nello stesso testo indico il livello altissimo del circolante dei Credit Default Swaps: (55 T$ = quattro volte il PIL USA) che, insieme a perdite, frodi, crediti irrecuperabili etc., mostrava che la crisi sarà lunga. Ricordavo quanto sia implausibile che l’andamento di titoli basati su mutui contratti da squattrinati, produca lauti utili incassati da ricconi. Ora il livello dei CDS è diminuito.
Cresce smisuratamente il volume dei derivati basati sui tassi di interesse (Interest Rates Derivatives - IRD) - vedi tabella seguente.
Anno
IRD in T$
CDS in T$
2001
69,2
0,9
2002
101,3
2,2
2003
142,3
3,8
2004
183,6
8,4
2005
213,2
17,1
2006
285,7
34,4
2007
382,3
62,2
2008
403,1
38,6
2009
427
30,4
2010
449
30
1 T$ = 1 Teradollaro (detto anche trilione di dollari) = 1012 $
Fonte: ISDA, International Swaps and Derivatives Association, Inc.

Il sottostante di un derivato basato su tassi di interesse è il diritto a pagare o a ricevere una certa somma di denaro a un dato tasso di interesse. Pare che la maggioranza (80%) tra le 500 maggiori aziende del mondo si serva di questi derivati per controllare il proprio flusso di cassa. Il volume totale degli IRD alla fine del 2009 era di 449 T$ – circa 32 volte il prodotto interno lordo USA!
In effetti questo impiego é un’assicurazione contro tassi di interesse eccessivi e consegue – talora - una riduzione dei tassi pagati. Questi strumenti vengono talora presentati come scevri da ogni rischio – ma non è così. Esistono IRD più sofisticati il cui valore è funzione non soltanto del livello corrente di un indice (come, ad esempio, il LIBOR – London InterBank Offered Rate), ma anche dei valori passati dell’indice e dei valori e andamenti passati propri, cioè dello stesso IRD. In quest’ultimo caso il titolo, o strumento, si chiama Snowball (= palla di neve) e tenderà a ripetere amplificate o attenuate le proprie vicissitudini precedenti. Esistono molte altre varianti degli IRD. Ad esempio, le clausole dette “bermudiane”, a certe date fisse, permettono all’istituto emittente o all’acquirente di interrompere il rapporto a certe condizioni prestabilite. Le strategie più convenienti per gestire un IRD possono solo essere arguite in base all’impiego di modelli matematici probabilistici: ne sono disponibili parecchi aventi caratteristiche diverse. Per orientarsi su questo terreno, occorre aver raggiunto un alto livello di professionalità. È raro che un investitore o l’amministratore di un’azienda riesca a innalzare adeguatamente le proprie competenze e a prevedere i rischi che sta correndo. I livelli dei tassi di interesse sono stabiliti da leggi nazionali e da accordi internazionali. Oltre a questi è pensabile che si possano sviluppare manovre pilotate da speculatori, data la citata enorme mole delle risorse coinvolte.” 


lunedì 8 ottobre 2012

Accordo ANSA - Qatar News Agency

Notizia del 18 settembre, stranamente passata quasi inosservata.
ANSA, ROMA - Un accordo per rafforzare lo scambio non solo di informazioni e di foto, ma anche di prodotti multimediali tra l'ANSA e la Qatar News Agency (QNA) è stato firmato oggi a Roma, nella sede dell'ANSA, dall'ambasciatore del Qatar in Italia, Soltan Saad Al-Moraikhi, e dall'amministratore delegato dell'ANSA, Giuseppe Cerbone.
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venerdì 5 ottobre 2012

Un Marchio registrato aiuta l'Azienda a salvaguardare la propria reputazione.

Enunciamo un paio di principi che possono aiutare molte piccole Aziende a intraprendere un'efficace protezione dei Marchi, ricordandoci sempre che i GRANDI sono nati PICCOLI. Pensate alla tristezza di dover cambiare il proprio Nome o quello del proprio Prodotto o della propria Ditta, sia in Italia che all'estero  solo perché qualcuno ha provveduto a Registrarlo e Noi NO’. Pensate ai GRANDI VINI, ai GRANDI TITOLI, alle GRANDI IDEE, alle Produzioni, agli Spettacoli, alle Ditte, alle ASSOCIAZIONI ed a tutto quello che è opportuno proteggere. 
Registrate il vostro Marchio

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mercoledì 3 ottobre 2012

ELECTION DAY ?

Comunicato di Primo Mastrantoni
Elezioni subito nel Lazio, si grida. E l'election day, cioe' l'accorpamento di piu' elezioni per risparmiare i 10 milioni di euro che costeranno le elezioni regionali? Qualcuno scrive che lo scandalo della regione Lazio impone scelte drastiche, elezioni ora, si grida. In questo modo si andranno ad eleggere 70 consiglieri piu' il presidente, invece dei 50 piu' uno auspicati, perche' per riformare lo Statuto regionale, che prevede 71 membri consiliari, ci vuole una proposta di legge approvata a maggioranza assoluta, con due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di due mesi. Le elezioni devono essere indette dal presidente della Regione, non dal governo nazionale, entro 90 giorni ai quali vanno aggiunti 45 giorni di campagna elettorale. In totale massimo di 135 giorni. Ricordiamo che a dicembre si dovra' approvare il bilancio regionale che, in caso di elezioni anticipate nello stesso mese, avra' qualche problema ad essere adottato e il bilancio e' la norma annuale piu' importante da approvare. Insomma, prima di lanciarsi “arma in resta” occorre valutare attentamente le conseguenze. 
La gatta frettolosa fece i gattini ciechi! 

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lunedì 1 ottobre 2012

QUALCUNO IN QUESTO MOMENTO STA PROTESTANDO PACIFICAMENTE DAVANTI A MONTECITORIO AIUTIAMOCI A TENERE ACCESA LA FIAMMELLA DELLA SPERANZA DI UN CAMBIAMENTO. RITROVIAMO LA NOSTRA DIGNITÀ.

di Stefano Davidson
QUALCUNO IN QUESTO MOMENTO STA PROTESTANDO PACIFICAMENTE DAVANTI A MONTECITORIO CONTRO QUESTO GOVERNO E CONTRO QUESTO PARLAMENTO. QUALCUNO CI STA METTENDO LA PROPRIA FACCIA, MA GLI ALTRI, TUTTI QUANTI GLI ALTRI CHE DICONO DI NON POTERNE PIÙ, DOVE SONO? 

QUI L'ARTICOLO COMPLETO

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Bertollini: una riflessione sul Marketing


Ricordiamo che il Politico è un Prodotto/Servizio 
e come tale va trattato !
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Bandi aperti - Sviluppo Lazio

Ecco l'elenco di alcuni bandi aperti per finanziamenti destinati a imprese o a cittadini, gestiti da Sviluppo Lazio, dalle altre società del Gruppo e da altre istituzioni nazionali e locali. Per il quadro completo delle normative e per avere maggiori informazioni sulle leggi e i bandi aperti consulta il sito@gevolazio (www.agevolazio.it) o chiama i Numeri verdi InformaLazio (800 264 525) e InformaPOR (800 914 625, per i bandi POR FESR).

- Open data per le Pmi: 6 milioni di euro in favore delle Pmi del Lazio per la Realizzazione di progetti che, partendo da patrimoni di dati pubblici (data set) messi a disposizione da dati.gov.it o altri siti italiani/europei, anche in combinazione con altri dati e servizi disponibili online, siano finalizzati a sviluppare software e servizi capaci di valorizzare l’accesso libero ai dati (open data) : http://www.filas.it/
- Litorale, contributi per la valorizzazione turistica:  contributi a favore dei Comuni che intendano realizzare attività di promozione e valorizzazione turistica:
http://www.sviluppo.lazio.it/leggi.asp?lcat=12&lpag=106.
- Generazione lavoro - Incentivi alla creazione di impresa: la Regione Lazio incentiva l'autoimpiego di lavoratori sul territorio laziale, per progetti di start up d'impresa o progetti di partecipazioni in imprese già esistenti:  ATTENZIONE:   a fronte dell'elevato numero di richieste di contributo pervenute, comportante una previsione di spesa tale da determinare l'esaurimento delle risorse finanziarie programmate, è stata disposta la sospensione dell'Avviso pubblico: www.biclazio.it.
 - POR FESR Lazio 2007-2013: 4 nuovi bandi per progetti ad alto contenuto innovativo di Pmi e microimprese laziali. Presentazione delle domande per via telematica attraverso il sito di Filas:http://www.filas.it/Page.aspx?IDPage=197.
- POR FESR Lazio 2007-2013 - Fondo Capitale di rischio:  investimenti preferenziali a favore delle start up e delle imprese innovative. Per saperne di più: www.filas.itwww.porfesr.lazio.it.
- L.R. 10/06 - Fondo per il microcredito: sostegno a microimprese, crediti di emergenza a persone fisiche e  sostegno a persone sottoposte a esecuzione penale. Per saperne di più:http://www.microcredito.lazio.it/.
 - Incentivi a favore degli Enti locali e degli altri datori di lavoro pubblici per l’assunzione a tempo indeterminato di Lavoratori Socialmente Utili (LSU). Prenotazione on line sul sitowww.incentivi.lazio.it (le domande sono accettate con riserva).
- L.R. 19/99 'Prestito d'onore': obiettivo della legge è favorire la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile. Permette di avere supporto e assistenza nella fase di avvio dell'attività, concedendo fino a 30.000 euro di contributo-finanziamento. ATTENZIONE: in considerazione dell'insufficienza di fondi, per le domande presentate a partire dal 05/03/2009 sono sospesi i termini previsti per il completamento dell´iter valutativo, di cui all'art. 8.1 della DGR n. 1082 del 04/04/2000. Per tali progetti, l'istruttoria resterà pertanto sospesa fino ad espressa autorizzazione da parte della Regione Lazio. Vedi anche: www.biclazio.it.
- L.R. 2/85 - Assistenza tecnico-finanziaria a favore delle Pmi del Lazio: prevede interventi finanziari nel capitale di rischio delle Pmi operanti nei settori ad alta tecnologia e/o nella cosiddetta 'nuova economia'. Per saperne di più: www.filas.it.
- L.R. 32/97 - Interventi a favore delle attività di autoveicoli in servizio da piazza - Taxi e di noleggio con conducente: contributi per l'acquisto o il rinnovo dell'autoveicolo e per l'installazione sul veicolo di radio di servizio, allestimenti speciali, divisori per la sicurezza. Per saperne di più: http://www.fidartlazio.it/artigiancredito.htm

giovedì 27 settembre 2012

Giustizia e Libertà !


Viviamo in un Paese che incarcera chi parla o scrive e libera Assassini, Stupratori, Rapinatori, Truffatori, Corruttori, Ladri, Spacciatori e delinquenti di ogni genere! Aggiungo che tranquillamente in Libertà, si incontrano: Mafiosi, Camorristi, Ndraghetosi e Affiliati alla Sacra Corona Unita oltre, ovviamente, ai soci di varie Associazioni del tipo della Triade Cinese, di Cosa Nostra e della Yakuza Giapponese.
La questione non è se poi uno, dopo la condanna, andrà o meno in galera, la questione è che non possiamo avere una legge che consente, al primo Magistrato che passa, di condannare penalmente una persona per ciò che dice o scrive; se quello che dice o scrive non risponde a verità ne dovrebbe rispondere in sede Civile con una condanna al risarcimento danni.

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Nella città del Papa sorge il Museo Italiano della Massoneria


Aprirà al pubblico nel 2013 e ospiterà anche la più grande collezione europea sull'antimassoneria di proprietà dell'obbedienza di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi.
di GIACOMO GALEAZZI
Fonte Vatican Insider ROMA
A Roma sorgerà il «sancta sanctorum» dei grembiulini e dei compassi. E’ pronta per essere esposta la collezione di documenti e oggetti storici della Gran Loggia d’Italia che entro il 2013 aprirà al pubblico il primo museo italiano della massoneria. Tra le acquisizioni più preziose, uno dei primi decreti massonici intestato ad una donna e firmato da Giuseppe Garibaldi che nel 1867 a Pisa elevò al grado di Maestro Libero Muratore «la sorella Luigia Candia, di soli 27 anni».
Il lavoro di catalogazione e organizzazione iniziato nel 2007 ha consentito di studiare e riportare alla luce centinaia di documenti e di oggetti di grande valore storico e archivistico che con l’apertura del Museo di Palazzo Vitelleschi saranno messi a disposizioni di studiosi e storici e di quanti vorranno scoprire e conoscere in maniera approfondita passato e presente della massoneria italiana. Tra i documenti catalogati, ci sono i ritratti di Giuseppe Mazzini autografi del periodo londinese e in età giovanile; il testo del Canto di guerra di Goffredo Mameli con note musicali inviato da Mazzini a Giuseppe Verdi; documenti del 1852 con firme autografe di Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Mattia Montecchi; le Lettere di Giovanni Giolitti (1907) per la commemorazione in Campidoglio di Giosuè Carducci; manifesti, decreti e notifiche riferibili alla Repubblica Romana 1849; lettere manoscritte di Albert Pike (1883) e Timoteo Riboli, amico e medico personale di Garibaldi; Editti antimassonici dei Savoia, Bolle e Regi Decreti antimassonici di Napoleone; paramenti di Loggia appartenuti a Ernesto Nathan, Gran Maestro e Sindaco di Roma insieme a Riviste originali di inizio '900 con articoli e vignette satiriche contro la massoneria. Tra gli oggetti più recenti, il giuramento massonico di Ugo Pratt, iniziato a Venezia nel 1976 insieme alla spada di Venerabile e ai suoi paramenti di Loggia. Diversi anche gli editti papali contro la massoneria; le Lettere Apostoliche di Papa Pio VII con le quali si condanna la società detta de’carbonari. Roma MDCCXXL, o quella di Leone XIII (1884). Sono 42 volumi contenenti 20414 "schede" di affiliati della Serenissima Gran Loggia d'Italia tra il 1916 e il 1925. Nell'insieme si tratta di materiale di notevole interesse per la storia della Gran Loggia d'Italia e della Massoneria italiana in particolare tra la Grande Guerra e l'avvento del regime del partito unico, sia per storia sociale e civile del Paese. Dai registri matricola si possono trarre alcune considerazioni. In primo luogo emerge che negli anni in questione la massoneria ebbe una vitalità straordinaria e balza evidente la forte compenetrazione tra la Massoneria e lo Stato;
In loggia infatti affluiscono militari delle diverse Armi (Esercito, Marina, Guardia di Finanza, aviatori) anche di grado molto elevato; Magistrati e Prefetti, come Angelo Annaratone, prefetto di fiducia di Giovanni Giolitti); politici; scrittori e giornalisti; imprenditori, banchieri, dirigenti d'industria; apparati pubblici dello Stato e del parastato; professioni liberali; docenti e studenti universitari.
Ne emerge che negli anni documentati dai registri Matricola la Massoneria, e specialmente la Gran Loggia, era espressione della società civile. Essa risulta molto diffusa e radicata nelle regioni all'avanguardia nell'industrializzazione (Lombardia, Piemonte e Liguria) come anche nel Mezzogiorno (dalla Sicilia a Calabria e Campania) e nella Capitale.
Inoltre, le iniziazioni si moltiplicano alla vigilia e dopo l'avvento del governo Mussolini (settembre- dicembre 1922) e non diminuiscono affatto nel 1923 dopo i primi annunci di incompatibilità tra iscrizione al Partito nazionale fascista e affiliazione massonica (1923) ma anzi, registrano un significativo incremento nella primavera del 1924 segnato dalle elezioni politiche generali, poi dal rapimento e assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti e continuano anche nella prima metà del 1925, quando ormai incombevano sia la legge sull'appartenenza dei pubblici impiegati ad associazioni che comportò l'autoscioglimento delle Organizzazioni massoniche, sia assalti alle logge con dispersione di arredi e documenti. Tra i nomi illustri che si trovano nei Registri-matricola, quelli di Curzio Malaparte, (Curzio Suckert) che raggiunge il 33° grado il 28 maggio 1924; Italo Balbo; il Generale Giovanni Ameglio; Michele Terzaghi; il maresciallo d'Italia Ugo Cavallero; l'ammiraglio Luigi Mascherpa; il sindacalista Edmondo Rossoni, che ottiene il grado scozzesista supremo nel marzo 1924 e poi ancora Vittorio Valletta, stratega dalla Fiat insieme a nomi illustri del mondo della cultura e dello spettacolo quali Antonio de Curtis, in arte Totò, Gino Cervi e Paolo Stoppa.

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mercoledì 26 settembre 2012

Diritto informazione digitale. Esiste ancora? Il caso Ruta

di Deborah Bianchi - Fonte ADUC       
Carlo Ruta
Testate on line e registrazione. Chi deve fare cosa? Lo scenario della disciplina normativa in merito al giornalismo web risulta allo stato piuttosto confusa anche se la Cassazione sul Caso Ruta costituisce indubbiamente un faro illuminante.
Per i giornali online non esiste obbligo di registrazione. Di conseguenza non può essere contestato il reato di stampa clandestina. Lo chiarisce la Corte di Cassazione ponendo termine al «caso Ruta» e annullando senza rinvio la sentenza della Corte d'appello di Catania che aveva confermato la condanna inflitta dal tribunale di Modica a Carlo Ruta, direttore del giornale telematico «Accade in Sicilia». Il reato per cui era stato sanzionato è quello, omessa registrazione della pubblicazione, previsto dagli articoli 5 e 16 della legge n. 47 del 1948.
Le motivazioni della Cassazione n. 23230 della Terza sezione penale 10 maggio 2012 (dep. 13 giugno 2012) sono estremamente lineari:
da una parte si osserva che la disciplina sulla stampa cartacea non può essere applicata alla stampa digitale in quanto si tratta di due realtà assolutamente diverse;
dall’altra si osserva che non è ammesso estendere il reato di stampa clandestina al digitale in quanto si tratterebbe di un'interpretazione analogica in senso peggiorativo non consentita dai principi generali dell'ordinamento penale.
Questo significa dunque che non ogni giornale telematico ha l’obbligo di registrazione ma solo quelli che vogliano richiedere delle sovvenzioni economiche previste per l’editoria. In quest’ultimo caso scatta la disciplina della legge n.62 del 2001 che dispone la registrazione. Nel 2003 poi arriva il Decreto Legislativo 70 sui servizi della Società dell’Informazione che rafforza questa disposizione con l’art. 7 secondo cui “la registrazione della testata editoriale telematica è obbligatoria esclusivamente per le attività per le quali i prestatori del servizio intendano avvalersi delle provvidenze previste dalla legge 7 marzo 2001, n. 62”. Ai giorni nostri ed esattamente con la legge 16 luglio 2012 n. 103 si torna di nuovo sull’argomento generando un po’ di confusione. Con il buon proposito di stabilire delle “semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni” si ingenera soltanto confusione in un ambito che già non è chiaro di per sé. La legge 103/2012 esenta dall’obbligo della registrazione le testate on line con ricavi annui inferiori a 100.000,00 euro che non abbiano fatto richiesta di provvidenze. Ciò significa implicitamente che la nuova norma introduce un obbligo di registrazione per tutti i quotidiani telematici con ricavi annui superiori ai 100.000,00 euro? 
E che dire dell’iniziativa FIEG “Repertorio Promopress” con cui si stabilisce una licenza a cui aderire se si vogliono utilizzare i contenuti editi dai principali editori di giornali? Coinvolgendo non solo il servizio di rassegna stampa ma anche tutti gli altri contenuti fruiti dai blog, dagli aggregatori di news e da altri servizi appartenenti alla sfera dell’informazione digitale.
Vogliamo ancora parlare delle pensate dei legislatori esteri? Penso al Governo tedesco che ha appena licenziato un disegno di legge per far pagare a Google News il diritto d’autore sui contenuti degli editori germanici. Il legislatore francese ha subito emulato. E se Google decidesse come ha già fatto nel caso dei giornali del Belgio che avevano tentato la stessa cosa, di non indicizzare più chi vuole essere pagato, che succederebbe? 

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martedì 25 settembre 2012

Riforma pensioni dei Professionisti: le novità per ogni categoria

Casse di previdenza private: come cambiano le pensioni dei professionisti in termini di età pensionabile e contributi minimi, le novità e l'entrata in vigore categoria per categoria.
di Noemi Ricci - Fonte PMI 
Anche per tanti professionisti italiani si alza l’età per andare in pensione e si riduce l’ammontare dell’assegno. Le Casse previdenziali private di 10 categorie professionali  hanno infatti effettuato i test per la gestione dei bilanci, obbligatori dopo l’entrata in vigore della Riforma  Fornero: di conseguenza cambiano le regole sulle pensioni geometri e ragionieri, ingegneri e architetti, avvocati e consulenti del lavoro, notai e farmacisti, giornalisti, medici e veterinari.
Le Casse previdenziali
stanno effettuando i test
per la gestione dei bilanci
Per molti di essi scattano gli adeguamenti alla nuova disciplina applicata ai dipendenti.
Approfondimenti - Cosa cambia con la Riforma delle Pensioni
Per alcune categorie professionali sono in arrivo pensioni sicure ma con età pensionabile più elevata  (notai a 75 anni, giornalisti a 65…) e sistema contributivo pro rata, il che significa assegni pensionistici più bassi.
Leggi anche - Riforma pensioni: dal 2012 sistema contributivo pro rata
Vediamo in quale misura ci si adeguerà al sistema contributivo introdotto dalla Riforma Fornero, categoria per categoria.
Ragionieri
Per i nati dal 1 gennaio 1963 (iscritti alla Cnpr) l’età pensionabile scatta dopo i 68 anni e 40 anni di contributi versati. Il contributo soggettivo è del 15% e l’assegno è calcolato con il sistema contributivo.
Ingegneri e Architetti
Improbabile il salvataggio dal contributivo pro rata per ingegneri e architetti per i quali la pensione sarà calcolata con un sistema contributivo a ripartizione e potranno andare in pensione a 70 anni con un contributo soggettivo del 14,5% e 35 anni contributivi minimi.
Avvocati
Per gli iscritti alla Cassa Forense la pensione arriverà a 70 anni con un minimo di 35 anni contributivi e un versamento del contributo soggettivo del 15%. Il contributivo pro rata entrerà a regime dal 2021, fino ad allora si andrà avanti con un sistema retributivo misto sostenibile, calcolato sull’intera vita lavorativa e con aliquota unica di rendimento basata sulla speranza di vita.
Notai
I notai, destinati a crescere come effetto del decreto liberalizzazioni, contano su un patrimonio totale della Cassa del Notariato pari a 1.397 milioni di euro. I notai andranno in pensione a 75 anni, 67 in caso di pensione di anzianità in caso di 30 anni di esercizio effettivo della professione. Il contributo soggettivo è del 40% del repertorio notarile e l’ammontare della pensione sarà proporzionale agli anni di esercizio, quindi dello stesso importo per tutti i notai con stessi anni di anzianità.
Per approfondimenti - Gli effetti delle liberalizzazioni su notai e avvocati
Commercialisti
Per i commercialisti l’età pensionabile verrà portata da 61 a 70 anni in caso l’iscrizione sia avvenuta prima del 2004, con un minimo di 22-33 anni contributivi. La pensione verrà calcolata con un sistema misto.
Per gli iscritti successivamente al 2004 l’età pensionabile verrà portata a 62 anni con 5 anni di contributivi minimi e si passerà al sistema contributivo.
Consulenti del lavoro
Per i consulenti del lavoro l’età pensionabile è stata portata a 70 anni con 5 anni di contributi minimi. Si potrà andare in pensione anticipata a 60 anni con un minimo di 40 annualità di contributi. I calcolo dell’assegno avverrà con sistema contributivo pro rata a partire dall’anno successivo all’approvazione ministeriale.
Giornalisti
I giornalisti iscritti all’Inpgi sono 52.386 (7.303 pensionati), 34.335 con gestione separata.
I giornalisti vanno in pensione a 65 anni. I dipendenti andranno in pensione con il contributivo corretto, un contributo soggettivo del 23,28% e 35 gli anni di contributi minimi; i professionisti con un contributo del 10% più il 2% integrativo, 20 annualità e contributivo puro.
Farmacisti
In pensione si va a  68 anni dal 1° gennaio 2013 per gli iscritti all’Enpaf, con un contributo soggettivo di 4.150 euro e 30 anni contributivi minimi.
Geometri
I geometri vanno in pensione a 67 anni con il pro rata (calcolo con sistema contributivo) e dal 2019 a 60 anni con il contributivo (calcolo con sistema retributivo), dovranno versare un contributo tra il 15% ed il 5% integrativo e avere 35 anni contributivi minimi.
Medici
Dal 2018 Medici ed odontoiatri andranno in pensione a 68 anni, con un contributo soggettivo che varia tra il 19,5% ed il 33 %. I contributi minimi sono di 35 anni (30 dopo la laurea) con 62 anni di età. Nessun limite di età con 42 anni di contributi. Il calcolo della pensione avviene con il sistema contributivo indiretto, ovvero retributivo sui redditi totali della vita lavorativa.
Veterinari
I veterinari (scritti all’Enpav)  andranno in pensione a 68 anni a partire dal 2033, a 62 anni con la pensione di anzianità, con un soggettivo del 22% e 35 annualità contributive minime. Il calcolo avviene con sistema retributivo basato sulla media di 35 anni di redditi professionali.

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