sabato 18 agosto 2012

Università, l'Italia resta in coda: nessun ateneo tra i primi 100 del mondo

Roma, 18 ago. (Adnkronos) - Nessun ateneo italiano si è piazzato tra le prime cento università nell'Academic ranking of world university, vale a dire la classifica elaborata dalla Jiao Tong University di Shanghai, che ha indicato i primi 500 atenei del mondo. Fonte Adnkronos.
Università La Sapienza - Roma
Al primo posto ci sono gli Stati Uniti con 150 piazzamenti, tra cui ben 36 nelle prime 50 posizioni, con Harvard al primo posto, seguiti dalla Cina, con 42 piazzamenti, e dall'Inghilterra e dalla Germani, rispettivamente con 38 e 37. Nella classifica compaiono 20 istituzioni accademiche italiane, che pongono l'Italia all'ottavo posto tra le nazioni, a pari merito con la Francia.
Tra le novità più importanti della decima edizione della ricerca dell'università di Shanghai c'è la scomparsa dalla classifica delle Università di Siena e Pavia, e il cambiamento di posizione di quella di Palermo che si è spostata dal gruppo collocato tra il 301° e il 400° posto, a quello tra il 401° e il 500°, e la Scuola Normale di Pisa, che è passata dal gruppo 301-400 al gruppo 201-300.
I due atenei di Roma e Pisa (nel blocco 101-150), precedono Milano e Padova (collocate nel blocco 151-200), e quelli di Bologna, Firenze, Torino, del Politecnico di Milano e della Scuola Normale che si situano tra il posto 201 e il 300.
Nella parte bassa della classifica si collocano Genova, il Federico II di Napoli, Roma Tor Vergata, tutte tra il posto 301 e il 400, e La Cattolica, il Politecnico di Torino, l'Università di Bari, Ferrara, Palermo, Parma, Perugia e la Bicocca di Milano.
(Resta da capire l'accanimento passato contro ogni tentativo di riforma. PEGGIO DI COSI' - Ndr).

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

giovedì 16 agosto 2012

Nuova geografia giudiziaria: ok definitivo dal CdM

Soppressi 31 tribunali, salvi quelli in zone di mafia
Palazzo Chigi. Via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Il Governo, tenuto conto dei pareri delle Commissioni giustizia di Camera e Senato nonché di quello reso dal Consiglio superiore della magistratura, ha licenziato il testo finale del provvedimento, dando così attuazione alla delega conferita con la legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148/2011 del precedente esecutivo.

La versione definitiva del decreto prevede:

1) la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate di tribunale, confermando così l'iniziale previsione;

2) la riduzione e l'accorpamento di 31 tribunali e di 31 procure. Rispetto allo schema di decreto approvato il 6 luglio scorso, il Governo ha deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata (Caltagirone e Sciacca in Sicilia; Castrovillari, cui sarà accorpato il tribunale di Rossano, Lamezia Terme e Paola in Calabria; Cassino, cui sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta nel Lazio) e di dotare di un ufficio di Procura anche il Tribunale di Napoli nord;

3) la soppressione di 667 uffici di giudici di pace, mantenendo - rispetto alla previsione iniziale - un giudice di prossimità in sette isole (Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelleria) in modo da consentire anche l'eventuale deposito di atti urgenti in casi di irraggiungibilità dalla terraferma;

4) la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, per i quali non sono previsti nè esuberi nè messa in mobilità.

"Ho letto con grande attenzione il parere del CSM, prevalentemente incentrato su aspetti organizzativi, e delle commissioni parlamentari, analizzando tutti i profili emersi” - commenta la ministro Paola Severino. “Ho registrato posizioni tra di loro diversificate e, in piena sintonia col Consiglio dei ministri, abbiamo deciso di valorizzare quella che risulta essere invece una comune linea direttrice: il mantenimento di un forte presidio giudiziario nei territori caratterizzati da una significativa presenza della criminalità organizzata".

"Avevo più volte espresso - prosegue la guardasigilli - la mia apertura ad approfondimenti su questo punto: le audizioni parlamentari dei procuratori distrettuali, le indicazioni sia pure generali espresse dal CSM nel proprio parere, le richieste delle commissioni giustizia di camera e senato hanno segnalato la preoccupazione che la soppressione di tribunali in quelle aree potesse comportare rischi sul fronte della lotta alle mafie. Un terreno questo - sottolinea la ministro Severino - su cui il Governo non intende in alcun modo arretrare, neanche sul piano simbolico".

"Per queste ragioni, sono state espunte, dall'iniziale elenco di 37 tribunali e relative procure, le sedi in zone ad alta concentrazione di criminalità organizzata, con l'unica eccezione di Rossano il cui accorpamento a Castrovillari è giustificato dalla presenza di una criminalità mafiosa omogenea, dalla contiguità territoriale dei due circondari e dalla facilità di comunicazione tra i territori". È stata invece confermata - conclude la guardasigilli - la soppressione di tutte le sezioni distaccate, nonostante le richieste di mantenimento di alcune di esse, poiché l'esperienza sin qui fatta dimostra che si tratta di un modello organizzativo precario ed inefficiente sotto il profilo della produttività e della carenza di specializzazione con un impiego di risorse spropositato rispetto alle esigenze".

Allegati
Elenco completo relativo alle 220 sezioni distaccate abolite e alle 31 sedi di tribunale e relative procure soppresse.
Elenco delle 31 sedi di tribunale e relative procure che sono state abolite dal dlgs in attuazione della delega.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

martedì 14 agosto 2012

DOVE C’E’ “CASTA” C’E’ ITALIA…

di GaspareSerra
(PILLOLE DI SPENDING REVIEW)

N° 1 - IL COSTO DELLA REPUBBLICA

Quanto ci costano i “Palazzi” del Potere?

Quanto costa agli Italiani mantenere un tanto pletorico quanto ipertrofico apparato politico-istituzionale?

Che la (Casta) politica italiana sia la più costosa d’Europa (probabilmente tra le più dispendiose al mondo!) è un fatto notorio

L’ITALIA, rispetto agli altri paesi europei, SPENDE in media IL 30% IN PIU’ PER I COSTI DELLA POLITICA.

Per l’esattezza (dati Uil):

  • OGNI CONTRIBUENTE DESTINA AL MANTENIMENTO DELLA macchina della REPUBBLICA circa “646 EURO” L’ANNO;

  • I COSTI DELLA POLITICA ITALIANA (diretti e indiretti) AMMONTANO A circa “24,7 MILIARDI” DI EURO (cifra, per intendersi, pari al 2% del Pil nazionale e ad oltre il 12% dell’intero gettito Irpef!).
Più in dettaglio (secondo quanto emerge dai rapporti sui costi della politica presentati da Uil e Confindustria):
  • GLI ORGANI DELLO STATO centrale (Presidenza della Repubblica, Camera, Senato, Corte Costituzionale, Presidenza del Consiglio e Ministeri) COSTANO ai cittadini “3,2 MILIARDI” DI EURO l’anno (in media, 82 euro per ogni contribuente!);
  • le quattro più alte Istituzioni dello Stato (QUIRINALE, SENATO, CAMERA E CONSULTA) pesano sulle tasche degli Italiani per “2,2 MILIARDI” DI EURO;
  • il solo funzionamento della PRESIDENZA DEL CONSIGLIO (dati 2011) comporta spese per “477 MILIONI”;
  • i costi per il funzionamento dei MINISTERI (dati 2011) ammontano a “226 MILIONI”;
  • per gli Organi di REGIONI, PROVINCE E COMUNI (Giunte e Consigli) si spendono “3,3 MILIARDI” (ossia 85 euro per contribuente!);
  • ed Organi quali la Corte dei Conti, il Consiglio di Stato, il CNEL, il CSM ed il Consiglio Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia pesano sul bilancio dello Stato per “529 milioni” di euro.
Spulciando i conti delle due Camere, poi, si scopre che:
  • dal 2001 al 2011, il bilancio della CAMERA DEI DEPUTATI è salito da 749 milioni di euro ad oltre “1 MILIARDO e 70 MILIONI”;
  • mentre il bilancio del SENATO DELLA REPUBBLICA è passato da 349 milioni nel 2001 a “603 MILIONI” nel 2011.

Secondo la Banca d’Italia, in barba a ogni crisi, DAL 2001 AL 2010 LA SPESA PER LA PUBBLICA AMINISTRAZIONE E’ PASSATA (in rapporto al Pil) dal 48,1% AL 51,2%.

Questo è il normale costo di ogni democrazia”, si sostiene…

Ma quanto è “normale” il fatto che IN FRANCIA L’ELISEO E IL PARLAMENTO COSTANO “900 milioni” di euro l’anno (MENO CHE LA META’ DELLE PARI ISTITUZIONI ITALIANE) e in Spagna soli “700 milioni”?
Come spiegare il fatto che IN SPAGNA IL CONGRESSO DEI DEPUTATI COSTA soltanto “100 milioni” (MENO DI UN DECIMO DI MONTECITORIO)???
Come dar conto del dato “impressionante” per il quale (fonte la Stampa, 30/01/2012) IL PARLAMENTO ITALIANO COSTA PIU’ DELLA SOMMA DEGLI ALTRI QUATTRO GRANDI PARLAMENTI NAZIONALI D’EUROPA (la Bundestaq, la Assemblée Nationale, la House of Commons e il Congreso de Los Deputados), i cui costi di funzionamento solo complessivamente ammontano a 3,18 miliardi di euro l’anno?!

Come giustificare il fatto che (sempre secondo la Stampa) OGNI CITTADINO ITALIANO SPENDE “27,15 EURO” l’anno SOLO PER mantenere LA CAMERA DEI DEPUTATI, mentre:
  • uno francese 8,11 euro per la Assemblée Nationale (tre volte meno che in Italia);
  • uno inglese 4,18 euro per la House of Commons (quasi sette volte meno);
  • ed uno spagnolo 2,14 euro per il Congreso de Los Deputados (dieci volte meno)???

Cosa giustifica simili “sproporzioni”?
Delle due l’una:
  1. o l’Italia vanta la classe dirigente “migliore” al mondo, che conseguentemente merita anche un trattamento “unico” al mondo (il che, non fosse per altro, si contraddice con la constatazione d’avere l’unica classe politica, al pari di quella greca, al contempo “commissariata” da un tecnico, “sfiduciata” dall’Europa e “screditata” da ogni agenzia di rating!);
  2. oppure siamo di fronte alla più grande “truffa” orchestrata ai danni di un’intera Nazione da una vera e propria “Associazione politica a delinquere”!
Per quanto altro tempo tale odioso “spread” (tra il costo della politica italiana e d’oltralpe) sarà tollerabile???

LA DEMOCRAZIA HA certamente UN COSTO, tanto fisiologico quanto irrinunciabile…
MA LA POLITICA ITALIANA HA RAGGIUNTO COSTI che definire “PATOLOGICI” è dir poco!

Il debito pubblico italiano ormai si attesta sui “2.000 miliardi” di euro, i conti dello Stato hanno più buchi di una gruviera (il pareggio di bilancio nel 2013 è solo un’ipotesi…), la finanza pubblica rischia il collasso (il debito pubblico ha superato quota 123% sul Pil, mentre molti enti locali rischiano il dissesto finanziario), la “stagflazione” è dietro l’angolo (una fase di pesante recessione coniugata ad una perdurante inflazione…).
In questo scenario l’aumento delle tasse per “far cassa” non è più una strada percorribile (la pressione fiscale italiana “effettiva” o legale, secondo gli ultimi dati della Confcommercio del luglio 2012, si attesta al 55%, facendo registrare un record mondiale!).
Prima di trovarsi costretti a metter mano al welfare ed alla spesa sociale, ovvero a tagli sulla “viva carne” delle persone (dai licenziamenti nel pubblico impiego alla cancellazione delle tredicesime…), è dunque un “dovere morale” per la classe politica mostrare un “sussulto di dignità”: provvedere da subito ad un taglio netto della spesa pubblica “parassitaria”!
In Italia è proprio la politica il principale terreno fertile per “sprechi e privilegi”.
Per tutto questo TAGLIARE I COSTI DELLA POLITICA E LA SPESA PUBBLICA IMPRODUTTIVA NON E’ PIU’ UN’OPPORTUNITA’ BENSI’ UNA NECESSITA’ per il Paese!

LA CRISI economica e finanziaria NON HA CAUSE ESCLUSIVAMENTE ENDOGENE, essendo legata a filo stretto alla capacità di autoriformarsi dell’Europa ed alle strategie occulte della speculazione internazionale.
MA SULL’ITALIA PESA, diversamente o più che in altri paesi, anche L’INSOPPORTABILE FARDELLO di una classe dirigente inadeguata, DI UNA POLITICA “GATTOPARDESCA” sempre più obesa ed ingorda (praticamente un’“oligarchia insaziabile”!).

OGNI singolo CITTADINO PUO’ BEN POCO CONTRO LO STRAPOTERE DI CASTE consolidate, DI LOBBY coalizzate, DI POTERI FORTI ben radicati…
MA UN POPOLO CHE NON SENTE IL BISOGNO DI “INDIGNARSI” di fronte a insostenibili “sprechi” e insopportabili “privilegi”, che non mostra alcun moto di ribellione dinanzi all’autoreferenzialità, all’affarismo ed al professionismo politico di un’intera classe dirigente, E’ semplicemente UN POPOLO SENZA DIGNITA’!

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PANTA REI”

Riferimenti facebook:
L’ANTI-CASTA”

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venerdì 10 agosto 2012

NE' ALEMANNO, NE' ZINGARETTI

COMUNALI: ENERGIA PLURALE CORRE DA SOLA, "POLITICA 'A COSTO ZERO' MA NE' ALEMANNO, NE' ZINGARETTI"
"Annunciata lista con proprio candidato Sindaco donna, con Schiuma come vice"
ROMA, 10 ago - "Alle comunali di Roma ci saremo anche noi, affinchè ci sia un'alternativa ad Alemanno e a Zingaretti, ai partiti e a questa casta che ha portato l'Italia sull'orlo del baratro. Vogliamo dare una speranza ai romani, restituendo alla politica il senso di servizio nei confronti di una città che amiamo. I nostri eletti rinunceranno a ogni stipendio perche' la nostra è politica a costo zero".
Hanno scelto uno storico caffè romano, tra il centro e il rione Prati, in un assolato venerdi di agosto, "il giorno prima della notte delle stelle di San Lorenzo", i fondatori di 'Energia plurale', Alfredo Iorio, Fabio Sabbatani Schiuma e Andrea Meschini, immobiliarista romano, per indire la loro conferenza stampa di annuncio.
"Ma non ci fermeremo a Roma - ha esordito Iorio - anzi, inizieremo a raccogliere le firme per presentare 'Energia plurale' anche alle elezioni politiche, almeno nel Lazio, dove già stiamo formando delle nostre 'centrali' a Viterbo e a Frosinone, oltre che nei paesi della provincia di Roma stessa.
Qualcuno - ha concluso Iorio, leader della liste 'Trifoglio' e 'Popolo della Vita', con un consenso raccolto nel passato, di circa 15.000 voti - deve pure cominciare a far capire che questi politici hanno fallito e il popolo necessita di volti e idee nuove, concrete e realizzabili, oltre ogni steccato ideologico.
Vogliamo dare un segnale - ha esordito Andrea Meschini, 'uno che ha iniziato a lavorare a 9 anni', così si definisce l'immobiliarista romano - anche alle categorie produttive romane, che c'è bisogno di nuovo e non di chi ha trasformato la burocrazia in ostacolo insuperabile. Va sostenuto il piccolo commerciante come
l'imprenditore che vuole investire, produrre e creare occupazione. Vanno rispettati i diritti dei cittadini.
Cercheremo - ha continuato Meschini - un candidato sindaco che risponda a certi requisiti e non provenga, dai partiti, magari una donna, che possa incarnare questa necessità di rinnovamento e voglia spendersi per una città la cui bellezza è nel mondo ammirata e invidiata".
Iorio e Meschini hanno poi indicato in Fabio Sabbatani Schiuma "la persona che affiancherà, come vicesindaco, il competitore per lo scranno piu' alto del Campidoglio. Chi meglio di lui - hanno rivendicato - incarna il politico 'scomodo' per i partiti, che di fatto lo hanno 'tagliato fuori' nonostante abbia sempre vinto tutte le sue campagne elettorali, prendendo piu' di 15.000 voti? Schiuma è una persona onesta, competente e coraggiosa, capace di grandi battaglie popolari soprattutto nelle periferie romane, da Laurentino 38 a Tiburtino terzo, nei suoi 12 anni di aula".
L'ex vicepresidente del Consiglio Comunale di Roma, ha ringraziato "per la fiducia che inorgoglisce e per la responsabilità affidata. Faremo un programma 'partecipato' - ha dichiarato Sabbatani Schiuma - che partirà dalla difesa di quelle categorie deboli che questa politica ha dimenticato: in primis, anziani, bambini e disabili, ma poi anche i diritti degli animali. Formuleremo proposte - ha aggiunto Schiuma - serie sul problema del traffico, che rende Roma la metropoli europea con la velocità media commerciale piu' bassa, e sul turismo che la città non sfrutta appieno, ma che costituisce un carburante inesauribile per la sua economia".
Iorio, Meschini e Sabbatani Schiuma hanno poi annunciato "una campagna elettorale senza tregua, nelle piazze, nei mercati, con comizi e propaganda semplice e diretta, tra la gente del popolo romano".

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

giovedì 9 agosto 2012

BANDI & AVVISI IN UN CLICK

Una guida ai link di: Regione Lazio, Provincia di Roma, Roma Capitale e Unione europea
ENTI Avviso SPAL: soggetti interessati ad erogare interventi di politiche attive
Soggetti interessati ad erogare interventi di politiche attive in favore di percettori di ammortizzatori sociali in deroga e di indennità di disoccupazione speciale. Scadenza prorogata al 31 dicembre 2012.

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ENTI Contributi per la valorizzazione turistica

La Regione Lazio intende favorire lo sviluppo del settore turistico del litorale. La Giunta ha affidato a Sviluppo Lazio un programma di promozione sulla base di proposte fornite dai Comuni. Scadenza 31 ottobre 2012.

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ENTI Procedura per la concessione relativa alla progettazione di impianti fotovoltaici

Bando e documentazione per la realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici su edifici di Comandi di Polizia di Roma Capitale. Scadenza 10 settembre 2012.

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ASSOCIAZIONI Avviso pubblico per la concessione dell’uso di locali

Presso l’Istituto di Istruzione superiore via Salvini 24, Roma, mediante concessione a scomputo dell’investimento necessario per la ristrutturazione a carico del concessionario. Scadenza 2 agosto 2012.

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ASSOCIAZIONI Contributi per le associazioni sportive del comune di Roma

La domanda per ottenere il contributo a sostegno dell'attività annuale, ai sensi dell'art.8, redatte in carta semplice a firma del legale rappresentante, devono pervenire, entro il 31 luglio di ogni anno.

ENTI/ASSOCIAZIONI Concorso di Idee “Bruno Tescari”

Avviso pubblico per i progetti che favoriscano i percorsi d’autonomia, di mobilità e di socializzazione delle persone disabili. Scadenza 8 agosto 2012.

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IMPRESE Abilitazioni istruttori di autoscuola

La gestione dei corsi propedeutici per il conseguimento dell’abilitazione di insegnante e istruttore di autoscuola e dei corsi per la formazione periodica. Scadenza 12 agosto 2012.

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IMPRESE Accesso al “Fondo per la creatività”

Disposta la proroga dei termini del Bando per la creazione e l’avvio di micro, piccole e medie imprese: fine pubblicazione 12 agosto  2012.

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IMPRESE "Interventi per la permanenza al lavoro e l'inserimento lavorativo dei disabili"

Avviso pubblico - D.AV.I.D. "Interventi volti a favorire la permanenza al lavoro e l'inserimento lavorativo dei disabili”.

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PERSONE FISICHE Concorso di cortometraggio “Omaggio a Michelangelo Antonioni”

Il concorso è rivolto agli studenti o borsisti degli atenei romani, degli istituti per la cinematografia con sede a Roma e degli istituti e accademie straniere della Capitale. Scadenza 17 settembre 2012.

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PERSONE FISICHE Il Fondo di credito per i nuovi nati fino al 2014

Il Fondo di credito per i nuovi nati prosegue il suo cammino e viene rinnovato per il triennio 2012- 2013 -2014. Al mese di marzo di quest’anno sono stati erogati finanziamenti per 132.187 euro.

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PERSONE FISICHE Il Comune di Roma approva il nuovo regolamento

E’  stato approvato il “Nuovo Regolamento dell’arte di strada” che prevede la predisposizione, a cura del Dipartimento Cultura di Roma Capitale, del Registro degli artisti di strada.

[continua a leggere tutte le informazioni]

PERSONE FISICHE Scuole d'Arte e dei Mestieri: aperte le iscrizioni

Sono aperte le iscrizioni ai corsi delle quattro Scuole d’Arte e dei Mestieri. L'offerta formativa è ampia sia nel numero che nella varietà di corsi. Quest'anno sarà possibile effettuare la preiscrizione anche online.

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PERSONE FISICHE Asili nido, sostegno economico alle famiglie in lista d’attesa

Il Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici di Roma Capitale mette a disposizione fondi per sostenere le famiglie romane ancora inserite nelle lista d’attesa. Le domande per avere il contributo entro il 31 luglio 2012.

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PERSONE FISICHE Concorso “Tutti pazzi per la Frutta!”
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali promuove la II edizione del concorso fotografico “Tutti pazzi per la Frutta!". In palio un soggiorno di 3 giorni  in agriturismo. Il bando scade il 30 agosto 2012.
Speciale Unione Europea

LAVORO E FORMAZIONE Borse di studio EIBURS nel quadro del «Programma Sapere»

Le borse di studio BEI sono assegnate con una procedura selettiva a facoltà o a istituti di ricerca collegati a università nei Paesi dell’UE. Scadenza 14 settembre 2012.

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LAVORO E FORMAZIONE Your first EURES job

Your first EURES job è un’iniziativa della Commissione Europea per favorire la mobilità e lo sviluppo professionale dei giovani in cerca di occupazione in Europa.

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ISTRUZIONE E FORMAZIONE “Programma di apprendimento permanente”

Le proposte per contribuire allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno sviluppo economico sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro. Scadenza 12 ottobre 2012.

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ISTRUZIONE E FORMAZIONE Programma “Europa per i cittadini”

Le proposte per riunire le persone delle comunità locali di tutta Europa affinché condividano e scambino esperienze, opinioni e valori. Il bando scade il 15 ottobre 2012.

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ESPERTI, ASSUNZIONI Esperti incaricati di fornire la propria consulenza a “Fusion for Energy”

Candidati esperti incaricati di fornire la propria consulenza. Scadenza 1 aprile 2013.

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ESPERTI, ASSUNZIONI Esperti interessati a fornire assistenza al “Programma Safer Internet”

Per promuovere un uso più sicuro di internet, in particolare per i minori. Scadenza 31 dicembre 2013.

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RICERCA Borse di Studio intraeuropee Programma di lavoro “persone 2012”

Borse di Studio intraeuropee, internazionali per ricercatori provenienti dall’estero e internazionali per ricercatori che si recano all’estero. Scadenza 16 agosto 2012.

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RICERCA Programma di lavoro 2012 “Persone – Sovvenzioni di integrazione per la carriera”

Il programma offre un sostegno significativo allo sviluppo di carriera dei ricercatori su scala mondiale. Scadenza 18 settembre 2012.
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RICERCA Proposte nell’ambito del programma europeo di ricerca metrologica (EMRP)

Sulle aree tematiche relative a Metrologia industriale, Sistema internazionale di unità di misura ed Eccellenza aperta. Scadenza 1 ottobre 2012.
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RICERCA Proposte nell’ambito del “Programma di lavoro Idee 2012 – Sovvenzioni CER

Il programma mira ad aumentare la competività dell’Europa aiutando ad attirare e a mantenere gli scienziati di talento, promuovendo la ricerca di carattere mondiale in nuovi settori emergenti. Scadenza 3 ottobre 2012.

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RICERCA Proposte in merito al programma “Idee 2012”

Nell’ambito  del programma specifico “Cooperazione”. Tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il bando scade il 24 ottobre 2012.

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RICERCA Proposte per il “Programma di ricerca del fondo di ricerca di carbone e acciaio”

Per lo sviluppo di tecnologie nuove o al miglioramento di quelle esistenti , al fine di garantire una produzione economica, pulita e sicura di acciaio e prodotti derivati. Scadenza 17 settembre 2013.

[continua a leggere e commenta]

AUDIOVISIVI Invito a presentare proposte nell’ambito del “Programma MEDIA”

 “Circolazione dei film nell’era digitale” che mira a sperimentare strategie innovative per la diffusione dei film europei . Il bando scade il 6 settembre 2012.
[continua a leggere e scarica i documenti]

AUDIOVISIVI Invito a presentare proposte nell’ambito del “Programma MEDIA 2007”

Per favorire il sostegno alla distribuzione transnazionale dei film europei. Scadenza 1 ottobre 2012.
[continua a leggere e scarica i documenti]

AMBIENTE Schema di Premio europeo per la Responsabilità sociale d’impresa

Nell’ottobre 2011 la Commissione Europea ha pubblicato una nuova comunicazione sulla Responsabilità sociale d’impresa (RSI).

[continua a leggere e scarica i documenti]

AMBIENTE Invito a presentare proposte nell’ambito del “Programma LIFE+ 2012”

I temi devono riguardare natura e biodiversità; politica e governance ambientali; informazione e comunicazione. Scadenza 26 settembre 2012.

[continua a leggere e scarica i documenti] 


A TARANTO VIA L’ILVA PER FAR LARGO ALLA NATO?

Fonte: COMIDAD 
Preso da: http://www.altrainformazione.it/wp/...o-alla-nato/
La Psychological War della NATO conosce i suoi polli, quindi era facilmente prevedibile che il lanciare l’esca di un dibattito infinito sull’alternativa tra salute e lavoro avrebbe stanato la legione dei filosofastri sempre in agguato. Nel "dibattito" ovviamente non si è mai mancato di avallare quell’ipocrisia ufficiale secondo la quale le industrie esisterebbero per dare posti di lavoro, perciò, in definitiva la colpa dell’inquinamento è degli operai.
Ciò non vuol dire che l’Ilva di Taranto non sia realmente inquinante; lo è, eccome. Il punto è capire perché la situazione sia stata lasciata incancrenire per anni, come se fossimo ancora nell’800, e non fossero già disponibili da anni le tecnologie non solo per il disinquinamento, ma anche per il ricircolo delle acque impiegate nella produzione siderurgica e per il recupero delle scaglie. A chi fa comodo questa emergenza? Nel febbraio del 2004 Peacelink rendeva noti documenti del Pentagono - peraltro non segretati - da cui risultava che Taranto sarebbe divenuta sede di un’altra base navale della NATO. La notizia era fino ad allora ignota al Parlamento italiano, anche se era stata in qualche modo anticipata da dichiarazioni di Francesco Cossiga. 
La nuova base navale sarebbe stata collocata nel Porto di Taranto, nella nuova megastruttura del Molo Polisettoriale. La base NATO dovrebbe ospitare un grande centro di comunicazioni e spionaggio e servire da sito per i sommergibili nucleari della USNavy. [1]
Dalla mappa del porto di Taranto risulta che il Molo Ovest (o 5° Sporgente), in uso all’Ilva, ed il Molo Polisettoriale, destinato alla NATO, sono a ridosso l’uno dell’altro, ed hanno anche un’insenatura in comune. La stessa insenatura che dovrebbe essere usata dai sommergibili nucleari. [2]
Il caso, la coincidenza e le circostanze della vita hanno fatto sì che la NATO avesse l’opportunità di liberarsi dell’ingombrante vicino grazie ad un’iniziativa della Procura di Taranto. Toghe a stelle e strisce? Ma chi oserebbe mai pensarlo. Perché mai tre basi militari nel Porto di Taranto dovrebbero sottrarre lo spazio ad altre attività? 
Gli esempi di altre città ci confortano in questa fiducia nella NATO. Nonostante la nuova base NATO di Giugliano in Campania, e nonostante il rafforzamento delle basi USA del Porto di Napoli e dell’Aeroporto di Capodichino, nel quartiere napoletano di Bagnoli c’è tuttora una base NATO, di cui da due decenni si annuncia vanamente la prossima chiusura. A Napoli la militarizzazione del territorio non ha mai ceduto terreno, semmai lo ha tolto ad altre attività, tanto che dal 1999 il Porto ha ceduto alla USNavy più del 50% delle banchine.
Negli anni ’80 anche a Bagnoli c’era ancora uno stabilimento dell’Ilva, che però, quello sì, fu veramente chiuso, anche se con motivazioni ufficiali diverse da quelle oggi adoperate a Taranto. Anche quella di Bagnoli è stata chiaramente una pura coincidenza.
Ovviamente il "cui prodest" non è mai un criterio valido per interpretare gli avvenimenti. Bisogna invece convenire onestamente che la NATO è fortunata, o è protetta da Dio. Anzi, diciamo pure che ormai la NATO è Dio, così si fa prima.
Fonte: http://www.comidad.org/dblog/ 
Link: http://www.comidad.org/dblog/artico...articolo=500
[1] http://www.peacelink.it/disarmo/a/3030.html
http://www.zonanucleare.com/dossier...nucleare.htm
http://www.peacelink.it/editoriale/docs/185.pdf
[2] http://www.tarantoporto.com/logistica/polisett.htm

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

mercoledì 8 agosto 2012

L’INCENDIO DI MONTE CIOCCI

Ultimi aggiornamenti sull’incendio, sulla passeggiata notturna del 10 agosto e sul completamento dei lavori del Parco.
L’INCENDIO DI MONTE CIOCCI
Quella che vedete nella foto è la panchina utilizzata per appiccare fuoco al monte. Prima l’hanno ricoperta di frasche e canne secche, poi l’hanno cosparsa di alcol e gli hanno dato fuoco.
L’incendio è divampato rapidamente dall’area sovrastante il circolo anziani di Piazzale Ammiraglio Bergamini e ha distrutto quasi sei ettari di vegetazione.
Il Corpo Forestale dello Stato sta indagando per conto della Procura di Roma che ha aperto un fascicolo per incendio boschivo. I sospetti si concentrano sui ragazzini che normalmente frequentano la piazzetta.
Probabilmente hanno distrutto il Monte per una bravata, per riempire un pomeriggio, perchè non sapevano cosa fare.
Sono i nostri figli, i figli del nostro quartiere.
La portavoce del Comitato Monte Ciocci, Orchidea De Santis, sottolinea come “i nostri ragazzi sono talmente compressi dal nulla che si sfogano in questi modi barbari. E non sanno che alla fine pagheranno anche loro per questo vandalismo, perchè i soldi per spegnere l’incendio e salvare il monte sono soldi pubblici”.
LA PASSEGGIATA NOTTURNA
Il 10 agosto ci vediamo alle 20 davanti al benzinaio IP per salire sul Monte. E’ la Notte di san Lorenzo. Ognuno può portare da bere o da mangiare per un piccolo pic nic in attesa di vedere le stelle cadenti.
Con i cittadini della Balduina, l’appuntamento sarà al Belvedere intorno alle 20.30.
Portate anche delle torce per facilitare la discesa al buio ed evitare ruzzoloni!

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martedì 7 agosto 2012

In arrivo la “pillola spia” con microchip incorporato

Questo è il lato Positivo.
Sarà disponibile tra pochi mesi una pillola spia, in grado di avvertire il medico curante
se un paziente sta seguendo la terapia che gli è stata prescritta: sarà utile per i diabetici
ma non solo.
Fonte: http://scienze.befan.it/in-arrivo-la-pillola-spia-con-microchip-incorporato/
Un Grande Fratello situato nelle pillole che consentirà di avvertire il medico curante se un paziente sta seguendo la terapia che gli è stata prescritta.
È questa la novità su cui sta lavorando l’azienda americana Proteus, che ha da poco ricevuto l’ok per mettere sul mercato un dispositivo di questo tipo: una pillola spia composta da un chip realizzato in silicio, non più grande di un millimetro quadrato, all’interno del quale si trova una quantità minima di rame e magnesio. Proteus ha ottenuto l’ok dalla Fda, cioè la Food and drug administration: si tratta dell’ente governativo americano cui spetta la regolamentazione di tutto ciò che riguarda il settore della salute.
Vale la pena di mettere in evidenza che per il momento l’approvazione è arrivata unicamente per il dispositivo collocato in pillole placebo, anche se si stanno già effettuando sperimentazioni sui farmaci per patologie diverse, compreso il diabete e qualche malattia neuro-degenerativa. Inoltre, si intende applicare questo “Grande Fratello” anche ai farmaci anti-rigetto che devono essere utilizzati da coloro che si sono sottoposti a un trapianto. Ma come agisce questa pillola? Il rame e il magnesio, entrando in contatto con le sostanze acide situate nello stomaco, danno vita a una differenza di potenziale elettrico che il chip registra. Il chip, a sua volta, spedisce l’informazione così registrata a un altro dispositivo situato in un cerotto collocato sulla pelle del paziente, che infine lo invia a uno smartphone o a un computer.
La metà delle persone malate, secondo quanto reso noto da Proteus, non riceve i benefici che le terapie dovrebbero garantire loro semplicemente perché non usano tutte le pillole che vengono loro prescritte. Proprio questa sembra essere la funzione del nuovo prodotto, che si rivelerà utile in maniera particolare per le persone anziane, o per tutti coloro che - a causa di problemi di memoria - spesso si dimenticano di assumere i medicinali loro consigliati.
In Italia e in Europa, comunque, tale dispositivo non dovrebbe arrivare prima del prossimo anno.

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Microchip nel cervello - Pericolo

Comunicare con la trasmissione del pensiero, controllare un essere umano attraverso l’alterazione e la manipolazione della sua mente è un’aspirazione antica, praticata soprattutto in Oriente. Sembrava che la via per raggiungere l’obiettivo fosse stata aperta prima nella Russia staliniana degli anni Trenta poi, dopo la guerra di Corea, quando i reduci dai campi di prigionia cinesi mostrarono strani comportamenti, battezzati “brainwashing” (lavaggio del cervello) dal funzionario della CIA Edward Hunter.
Ma se i tentativi di controllo del cervello umano rappresentano il passato, in tempo di “information container”, la raccolta continua e incessante di dati per il futuro è affidata allo sviluppo delle tecnologie a radiofrequenze (RFId - Radio Frequency Identification), applicabili all’essere umano e fruibili per ottenere informazioni utili in tempo reale. Sviluppando questo metodo, si potrebbe arrivare molto più lontano, soprattutto utilizzando la tecnologia delle frequenze elettromagnetiche del corpo umano.
Un futuro che, non molto vicino ma neppure troppo lontano, consentirà un flusso infinito di informazioni in tempo reale: addirittura la lettura del pensiero. è la prospettiva del terzo millennio, con un problema però: garantire la sicurezza delle informazioni e della loro trasmissione via etere preservando, nello stesso tempo, la privacy e l’integrità delle informazioni stesse.
(Foto da www.window.state.tx.us)

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Energia plurale scende in campo a Roma

Venerdì 10 agosto, alle ore 12, presso il Gran Caffè Esperia, Energia plurale terrà una Conferenza Stampa sulle prossime elezioni Comunali di Roma. 
(Lungotevere dei Mellini,1 - Ex Ruschena)
Interverranno: 
Alfredo Iorio, 
Andrea Meschini, 
Fabio Sabbatani Schiuma

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mercoledì 1 agosto 2012

Cos'è il Multilevel Marketing.

Il MultiLevel Marketing (MLM) è un genere particolare di vendita diretta. La vendita diretta è il commercio di beni e servizi proposto direttamente al consumatore: nelle case dei potenziali clienti o in quelle dei loro amici, negli uffici, dovunque, tranne che nei negozi. Il MultiLevel Marketing fa parte di questo universo ma ha una peculiarità: mentre il "normale" venditore diretto si limita a procacciarsi compratori, il venditore di una rete multilivello procaccia clienti che possono diventare a loro volta venditori. Insomma: il venditore "normale" guadagna su ciò che riesce a vendere - più esattamente, sulla differenza tra prezzo all'ingrosso e costo al dettaglio dei prodotti che tratta. Il venditore multilevel, invece, ha una doppia remunerazione: riceve provvigioni sia sul prodotto direttamente venduto, sia sui prodotti venduti dai promotori che egli stesso ha arruolato - quindi, da tutto il ramo di venditori che ha creato nel tempo, la cosiddetta "downline". Non viene assunto dall'azienda di cui vende i prodotti e neppure ne è un rappresentante autonomo: si può definire piuttosto come una sorta di distributore/consumatore che, tramite l'esborso di una quota (grazie alla quale riceve un primo kit di vendita), acquista il diritto di commerciare i prodotti acquistati o i servizi utilizzati. La struttura cui assomiglia un sistema MLM, quindi, è quella di un albero: un organismo ramificato.
Secondo alcuni autori, il primo esempio di MLM risale al lontano 1934, quando William Casselberry e Lee Mytinger, due distributori di integratori dietetici Nutrilite (società dalla cui scissione ebbe vita nel 1959 Amway) iniziarono a vendere vitamine con il loro "programma C&M", coniato sulle iniziali dei loro cognomi.
Il  MultiLevel Marketing non è, in assoluto, "buono" o "cattivo". Ma da quando è nato ha sempre dovuto combattere con un’immagine negativa, dovuta a tre fattori.
Primo, molto spesso la vendita di prodotti conta poco rispetto al reclutamento di nuovi venditori, all’allargamento della rete; in questo caso il MLM assomiglia a una Catena di Sant’Antonio.
Secondo, quasi sempre le persone sono convinte ad aderire (e a svolgere un’attività lavorativa di vendita, che è impegnativa e non alla portata di tutti) sulla base di mirabolanti promesse di ricchezza e di successo. Ma secondo i dati delle stesse aziende, la gran parte delle persone guadagna redditi tra i 200 e i 300 euro al mese. Solo lo 0,01% giunge alla ricchezza promessa.
Terzo, il mondo del mlm utilizza tecniche di comunicazione e di coinvolgimento che spesso e volentieri assomigliano a quelle utilizzate da "sette" o movimenti religiosi-culturali: convention di massa in cui si canta e si applaude i carismatici leader delle reti, costosi corsi di formazione che si viene "invitati" a frequentare, un atteggiamento di ostilità verso chiunque abbia dubbi o critiche, l’obbligo di coinvolgere parenti e amici, "monetizzando" i rapporti personali ed affettivi.

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lunedì 30 luglio 2012

Farmacie: come sfruttare le liberalizzazioni.

Le novità introdotte dai decreti Salva Italia e Liberalizzazioni cambiano le regole per farmacie e parafarmacie: ecco le nuove sfide imprenditoriali.
Farmacie, le sfide dopo la liberalizzazione.
Sono molte le novità su farmacie e parafarmacie introdotte dalle leggi del Governo negli ultimi mesi: apertura di nuove sedi, vendita di alcuni farmaci, bandi di concorso.
Il Decreto Salva Italia di fine 2011 (Manovra Finanziaria Monti) e il Decreto Liberalizzazioni di inizio 2012 regolamentano diversi aspetti nel settore, andando a scardinare i capisaldi su cui si sono da sempre fondate le farmacie italiane.
Vediamo nel dettaglio.
Nuove farmacie e regole di vendita.
E’ l’articolo 11 del Decreto Liberalizzazioni (24 gennaio 2012, n. 1, convertito con la legge 24 marzo 2012, n. 27) a stabilire un nuovo quorum di 3.300 abitanti per aprire una farmacia: con un’eccedenza del 50% rispetto a questo parametro sarà possibile aprire una ulteriore sede.
Inoltre, si possono aprire altre sedi fino a un massimo del 5% di quelle spettanti secondo i precedenti criteri:
in stazioni ferroviarie, aeroporti civili a traffico internazionale, stazioni marittime e aree di servizio autostradali ad alta intensità di traffico dotate di servizi alberghieri o di ristorazione, purché non sia già aperta una farmacia a una distanza inferiore a 400 metri.
in centri commerciali e grandi strutture con superficie di vendita superiore a 10mila metri quadrati, purché non sia  già aperta una farmacia a una distanza inferiore a 1.500 metri.
Infine, nelle regioni che entro il 1° Marzo 2013 non avranno assegnato tramite concorso almeno l’80% delle nuove farmacie, è destinato a scomparire il concetto di farmacia di turno in quanto è data piena libertà negli orari di apertura-chiusura e di turnazione, e per quanto riguarda la vendita dei farmaci, si prevede che buona parte di quelli di fascia C (con presentazione di ricetta ma a pagamento), possano essere venduti anche nelle parafarmacie e nei corner dei supermercati.
A godere dei nuovi provvedimenti sono in larga parte i parafarmacisti che, nei bandi di concorso per l’apertura di nuovi sedi, potranno anche ottenere punteggi aggiuntivi e avranno il potere di vendere sin da subito farmaci veterinari con ricetta e prodotti galenici.
Secondo le prime analisi, la nuova pianta organica predisposta alla distribuzione del farmaco comporterà l’apertura di 7mila nuove farmacie e parafarmacie: una rivoluzione da 30.000 nuovi posti di lavoro.
Le sfide per i farmacisti.
Con le nuove regole i farmacisti tendono a vedere delegittimata la propria figura e professione, ma il segreto è fare “di necessità virtù”: vecchie e nuove farmacie devono aggiornare la propria immagine.
«Abbiamo avuto riscontri positivi da farmacie e parafarmacie che hanno deciso di offrire – insieme al servizio di vendita di farmaci, con o senza ricetta – anche altri servizi ai cittadini, innanzitutto prodotti da banco e di benessere»: è la testimonianza di RDIFarm, specializzata nella progettazione di farmacie e parafarmacie.
«Nella nostra esperienza,  chi ha adottato una nuova visione della propria farmacia, anche in termini di struttura e percorso da far fare al cliente, ha ottenuto oltre il 30% in più del fatturato precedente».
Le farmacie possono dunque diventare centri benessere, qualificati dalla presenza di estetisti professionali e  soprattutto del farmacista che «gode sempre del rispetto e dell’autorevolezza pari a quella del medico».
Al di là della potenziale concorrenza in arrivo, tra l’altro, una buona idea per superare la crisi  è diventare  presidi di primo soccorso o CUP (centri unificati prenotazione). (Fonte PMI).

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